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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Politica economica

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L' OUTPUT GAP:   INDICA LA DISTANZA TRA PRODOTTO EFFETTIVO E PRODOTTO POTENZIALE DI UN'ECONOMIA
LA BANCA CENTRALE DECIDE UN AUMENTO DELLE RISERVE OBBLIGATORIE DETENUTE DALLE BANCHE. IN LINEA DI PRINCIPIO QUESTA DECISIONE:   PORTA A UNA DIMINUZIONE DELL'OFFERTA DI MONETA
LA BANCA CENTRALE DI UN PAESE, ATTRAVERSO LA VARIAZIONE DELLE RISERVE OBBLIGATORIE, INTENDE RIDURRE LA QUANTITÀ DI MONETA PRESENTE NEL SISTEMA PER CONTENERE L'INFLAZIONE. LA PRECEDENTE AFFERMAZIONE MOSTRA COME CONTROLLO DELLA CRESCITA DEGLI AGGREGATI MONETARI, VARIAZIONE DELLE RISERVE OBBLIGATORIE E TASSO DI INFLAZIONE POSSONO RAPPRESENTARE, RISPETTIVAMENTE:   UN OBIETTIVO INTERMEDIO, UNO STRUMENTO E UN OBIETTIVO FINALE DELLA POLITICA MONETARIA
LA BANCA CENTRALE PUÒ ADOTTARE MISURE DI POLITICA ECONOMICA?   SÌ, PER ESEMPIO OPERANDO SULLA BASE MONETARIA
LA CARATTERISTICA DI NON RIVALITÀ NEL CONSUMO IMPLICA CHE:   IL CONSUMO DI UNA UNITÀ DEL BENE DA PARTE DI UN SOGGETTO NON RIDUCE LA POSSIBILITÀ DI CONSUMO DELLA STESSA UNITÀ DA PARTE DEGLI ALTRI SOGGETTI
LA CESSIONE AD UNA PERSONA GIURIDICA PRIVATA DELLA PROPRIETA' DI UN'AZIENDA PUBBLICA SI CONFIGURA COME OPERAZIONE DI:   PRIVATIZZAZIONE
LA CLAUSOLA CONTENUTA NELL'ART. 125 DEL TFUE, IN BASE ALLA QUALE L'UNIONE EUROPEA E GLI STATI MEMBRI NON SONO RESPONSABILI E NON SI FANNO CARICO DEGLI IMPEGNI ASSUNTI DALLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DI UNO STATO MEMBRO, FATTE SALVE LE GARANZIE RECIPROCHE PER LA REALIZZAZIONE IN COMUNE DI UN PROGETTO SPECIFICO:   VA GENERALMENTE SOTTO IL NOME DI CLAUSOLA DEL "NO BAIL OUT"
LA COMPONENTE CICLICA DEL BILANCIO PUBBLICO:   MISURA L'EFFETTO DEL CICLO ECONOMICO SUL SALDO DEL BILANCIO PUBBLICO
LA CURVA CHIAMATA "FRONTIERA DELLE POSSIBILITÀ PRODUTTIVE":   PERMETTE DI CALCOLARE A QUANTO SI DEVE RINUNCIARE DI UN BENE SE SI VUOLE ACCRESCERE LA PRODUZIONE DELL'ALTRO, CIOE' DI CALCOLARE IL COSTO-OPPORTUNITA' DI UN BENE IN TERMINI DELL'ALTRO
LA CURVA DECRESCENTE, CONVESSA VERSO L'ORIGINE, CHE MOSTRA LE DIVERSE COMBINAZIONI DI LAVORO E CAPITALE CON CUI UN'IMPRESA PUÒ PRODURRE UNA DATA QUANTITÀ DI PRODOTTO, È DEFINITA:   ISOQUANTO
LA CURVA DI LAFFER MOSTRA LA RELAZIONE TRA:   GETTITO FISCALE E ALIQUOTA DI IMPOSTA
LA CURVA DI LORENZ È UNO STRUMENTO UTILIZZATO PER RAPPRESENTARE:   LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO NELLA POPOLAZIONE
LA CURVA DI PHILLIPS ESPRIME LA RELAZIONE TRA:   TASSO DI DISOCCUPAZIONE E TASSO DI INFLAZIONE
LA CURVA IS:   ASSOCIA A CIASCUN LIVELLO DEL TASSO DI INTERESSE UN PARTICOLARE LIVELLO DI REDDITO
LA CURVA ORIGINARIAMENTE ELABORATA DELL'ECONOMISTA PHILLIPS, SECONDO I DATI EMPIRICI DI CUI DISPONEVA L'ECONOMISTA, MOSTRAVA UN ANDAMENTO:   INCLINATO NEGATIVAMENTE
LA DECISIONE UNILATERALE DI UN GOVERNO DI NON RIMBORSARE TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO DEL PAESE VA SOTTO IL NOME DI:   RIPUDIO DEL DEBITO PUBBLICO
LA DIFFERENZA TRA L'INFLAZIONE "DA COSTI" E "DA DOMANDA" CONSISTE NEL FATTO CHE:   LA PRIMA DIPENDE DALL'AUMENTO DEI COSTI DI PRODUZIONE, MENTRE LA SECONDA È PROVOCATA DALL'ESPANSIONE DELLA DOMANDA GLOBALE
LA DISOCCUPAZIONE FRIZIONALE È LA DISOCCUPAZIONE:   DERIVANTE DAL TEMPO CHE AI LAVORATORI OCCORRE PER CERCARE LE OCCUPAZIONI CHE MEGLIO SI ADATTANO ALLE LORO CAPACITÀ E PREFERENZE
LA FORZA LAVORO E' COMPOSTA:   DA COLORO CHE LAVORANO (OCCUPATI) E DA COLORO CHE CERCANO UN LAVORO (DISOCCUPATI)
LA FRONTIERA DELLE POSSIBILITÀ DI PRODUZIONE DI DUE BENI È RAPPRESENTATA DA UNA CURVA:   DECRESCENTE
LA GRANDE DEPRESSIONE EBBE INIZIO NEL 1929 CON:   IL CROLLO DELLA BORSA DI WALL STREET
LA LEGGE DI OKUN:   INDIVIDUA LA RELAZIONE TRA VARIAZIONE DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE E DIFFERENZA TRA TASSO DI CRESCITA EFFETTIVA E TASSO DI CRESCITA NORMALE DELLA PRODUZIONE
LA LINEA DECRESCENTE CHE EVIDENZIA TUTTE LE COMBINAZIONI DI LAVORO E CAPITALE CHE UN'IMPRESA PUÒ ACQUISIRE (ESSENDO DATI IL COSTO TOTALE E I PREZZI DEI DUE FATTORI PRODUTTIVI), È DEFINITA:   ISOCOSTO
LA NORMATIVA ANTITRUST CHE TUTELA LA CONCORRENZA SUL MERCATO:   È STATA ISTITUITA IN ITALIA CON LA LEGGE 287/1990 E L'AUTORITÀ PREPOSTA ALLA VIGILANZA DEL RISPETTO DI TALE NORMATIVA È L'AGCM
LA POLITICA ECONOMICA ASSUNTA DA UN PAESE IN MATERIA DI COMMERCIO CON L'ESTERO È DENOMINATA:   POLITICA COMMERCIALE
LA POSSIBILITÀ PER IL GOVERNO DI FINANZIARE IL DISAVANZO PUBBLICO MEDIANTE PRELIEVI A DEBITO DAL CONTO CORRENTE DI TESORERIA PRESSO LA BANCA D'ITALIA È CESSATO SULLA BASE DI UNA LEGGE PUBBLICATA:   NEL 1993 IN SEGUITO AL TRATTATO DI MAASTRICHT (1992)
LA PRESENZA DI RILEVANTI ECONOMIE DI SCALA:   PUÒ RAPPRESENTARE UNA BARRIERA ALL'ENTRATA NEL MERCATO
LA PROPENSIONE MARGINALE AL RISPARMIO PUÒ ESSERE CALCOLATA COME:   COMPLEMENTO A 1 DELLA PROPENSIONE MARGINALE AL CONSUMO
LA PROPOSTA DI ISTITUIRE UNA TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE PER SCORAGGIARE LE OPERAZIONI SPECULATIVE E STABILIZZARE I MERCATI FU FORMULATA NEL 1972 DA:   J. TOBIN
LA RAGIONE DI DOMANDA DI MONETA CONNESSA ALLA FUNZIONE DI COPERTURA DA EVENTUALI IMPREVISTI È DEFINITA:   MOVENTE PRECAUZIONALE
LA RECENTE POLITICA FISCALE DEL GOVERNO DI UN IPOTETICO PAESE HA COLPITO I GUADAGNI SOPRATTUTTO DI CHI, NELL'ANNO PASSATO, HA OPERATO IN BORSA COME RIALZISTA, CIOÈ CHI:   HA ACQUISTATO TITOLI RITENENDO LA LORO QUOTAZIONE TROPPO BASSA E LI HA VENDUTI, ANCHE DOPO UN BREVE PERIODO DI TEMPO, DOPO UN RIALZO DELLA QUOTAZIONE
LA RECENTE POLITICA FISCALE DEL GOVERNO DI UN IPOTETICO PAESE HA COLPITO I GUADAGNI SOPRATTUTTO DI CHI, NELL'ULTIMO DECENNIO, HA GIOCATO IN BORSA COME CASSETTISTA, CIOÈ CHI HA ACQUISTATO:   TITOLI CON L'IDEA DI TENERLI PER UN LUNGO PERIODO
LA REGOLA CHE DESCRIVE COME LA BANCA CENTRALE MODIFICHI IL TASSO DI INTERESSE NOMINALE IN RISPOSTA A SCOSTAMENTI DELLA PRODUZIONE E DEL TASSO DI INFLAZIONE DAI LORO VALORI OBIETTIVO E' STATA ELABORATA NEL 1993 DA:   J.B.TAYLOR
LA REGOLA DI POLITICA ECONOMICA DOVUTA A TINBERGEN AFFERMA CHE, NEL CASO DI OBIETTIVI FISSI, LA SOLUZIONE DI UN PROBLEMA DI POLITICA ECONOMICA RICHIEDE LA DISPONIBILITÀ DI UN NUMERO DI STRUMENTI:   ALMENO PARI AL NUMERO DEGLI OBIETTIVI
LA RELAZIONE TRA PRODOTTO E OCCUPAZIONE SI EVINCE:   DALLA FUNZIONE AGGREGATA DI PRODUZIONE
LA RISERVA OBBLIGATORIA IMPOSTA DALLA BANCA CENTRALE ALLE BANCHE È ANCHE UNO STRUMENTO DI POLITICA DI VIGILANZA. QUALE OBIETTIVO PERSEGUE TALE STRUMENTO?   LA TUTELA DELLA LIQUIDITÀ DELLE BANCHE
LA SOLUZIONE PROPOSTA DA R. H. COASE AI PROBLEMI DELLE ESTERNALITA', BASATA SULLA NEGOZIAZIONE TRA I SOGGETTI COINVOLTI, FU OGGETTO DI CRITICA DA PARTE DI F. CAFFE' IN QUANTO:   IL DANNEGGIATO E' DI SOLITO ASSAI PIU' DEBOLE DEL DANNEGGIANTE
LA SOMMA DEL CIRCOLANTE E DELLE RISERVE BANCARIE COSTITUISCE:   LA BASE MONETARIA
LA SOMMATORIA DELLE ATTIVITÀ REALI E DI QUELLE FINANZIARIE DELLE FAMIGLIE, AL NETTO DEI DEBITI, È:   LA RICCHEZZA NETTA DELLE FAMIGLIE
LA SPESA PER IMPORTAZIONI È TENDENZIALMENTE:   UNA VARIABILE PROCICLICA
LA SPESA PROGRAMMATA:   E' FUNZIONE DEL REDDITO, DEL LIVELLO DEGLI INVESTIMENTI PROGRAMMATI E DELLE VARIABILI DI POLITICA FISCALE
LA SPESA PUBBLICA E' DETERMINATA:   DALL' ACQUISTO DI BENI E SERVIZI DA PARTE DELLO STATO E DEGLI ENTI PUBBLICI
LA STRATEGIA DI POLITICA MONETARIA CON LA QUALE LA BANCA CENTRALE DEFINISCE COME PROPRIO OBIETTIVO UN DETERMINATO TASSO DI INFLAZIONE VA SOTTO IL NOME DI:   INFLATION TARGETING
LA TECNICA DI VALUTAZIONE DI UNA DETERMINATA POLITICA PUBBLICA DEFINITA ANALISI DELL'IMPATTO :   SI PROPONE DI VALUTARE L'EFFICACIA DI UNA POLITICA E PUO' BASARSI SUL METODO SPERIMENTALE
LA TEORIA DEL CICLO ECONOMICO:   REALE ASSUME CHE NELL'ECONOMIA LA MONETA SIA NEUTRALE E CHE LA POLITICA MONETARIA NON ESERCITI ALCUNA INFLUENZA SU VARIABILI REALI COME PRODOTTO E OCCUPAZIONE
LA TEORIA DELLA PUBLIC CHOICE:   APPLICA LO STANDARD COMPORTAMENTALE TIPICO DEL COSIDDETTO HOMO ECONOMICUS ANCHE AI PROCESSI NON DI MERCATO
LA TEORIA DELLE AREE VALUTARIE OTTIMALI E' STATA INIZIALMENTE PROPOSTA DA R. MUNDELL NEL:   1961
LA TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA AFFERMA CHE:   IL PIL NOMINALE È PROPORZIONALE ALLO STOCK DI MONETA
LA TEORIA SECONDO LA QUALE UN AUMENTO DELLA QUANTITÀ NOMINALE DI MONETA HA COME EFFETTO L'AUMENTO DEI PREZZI NELLA STESSA PROPORZIONE E LASCIA INVARIATI TASSO DI INTERESSE E PRODUZIONE REALE, PRENDE IL NOME DI:   NEUTRALITÀ DELLA MONETA
LA TESI NOTA COME "TEOREMA DEL BILANCIO IN PAREGGIO" E' STATA ELABORATA DA:   T. HAAVELMO INTORNO AL 1940
L'ACQUISTO DI MATERIALE DI CONSUMO PER IL REPARTO AMMINISTRATIVO DA PARTE DI UN OSPEDALE:   RIENTRA NELLA SPESA PUBBLICA SE LA STRUTTURA È PUBBLICA
L'ADOZIONE DI MISURE VOLTE AD IMPEDIRE LA VENDITA SUI MERCATI ESTERI DI UN BENE A PREZZI INFERIORI A QUELLI PRATICATI SUL MERCATO INTERNO VA SOTTO IL NOME DI :   POLITICA ANTIDUMPING
L'AMMONTARE CHE FAMIGLIE, IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PROGRAMMANO DI SPENDERE IN BENI E SERVIZI È DEFINITO COME:   SPESA PROGRAMMATA
L'ANDAMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE È, DI NORMA:   ANTICICLICO
L'ATTUAZIONE DELLA POLITICA MONETARIA UNICA PER L'AREA DELL'EURO SPETTA:   ALL'EUROSISTEMA
L'AUMENTO DEL LIVELLO DEI SALARI:   PUÒ, IN DETERMINATE CIRCOSTANZE E PER DETERMINATI LIVELLI, CAUSARE UNA RIDUZIONE DELL'OFFERTA DI LAVORO
L'AUTORITÀ MONETARIA DI UN PAESE DECIDE DI AUMENTARE LA QUANTITÀ DI MONETA DEL 5%. SECONDO LA TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA, NEL CASO IN CUI IL REDDITO E LA VELOCITÀ DELLA MONETA SIANO COSTANTI, DI QUANTO CRESCERANNO I PREZZI?   DEL 5%
LE ESPORTAZIONI DI BENI E SERVIZI DIPENDONO DA:   SPESA AGGREGATA DEL RESTO DEL MONDO; RAPPORTO TRA PREZZI ESTERI E PREZZI INTERNI; TASSO DI CAMBIO
LE IMPORTAZIONI ITALIANE SONO COSTITUITE DA:   BENI E SERVIZI CHE I RESIDENTI IN ITALIA ACQUISTANO DA RESIDENTI DI ALTRI PAESI
LE IMPOSTE RIENTRANO TRA GLI STABILIZZATORI AUTOMATICI CHE ATTENUANO GLI EFFETTI DEL MOLTIPLICATORE DELLA SPESA?   SÌ, IN QUANTO, PER EFFETTO DELLA TASSAZIONE, L'AUMENTO DEL REDDITO NON SI TRADUCE INTERAMENTE IN AUMENTO DEL REDDITO DISPONIBILE
LE OPERAZIONI A TERMINE NEL MERCATO DEI CAMBI SONO EFFETTUATE PRINCIPALMENTE PER FINALITÀ DI:   COPERTURA DAI RISCHI, SPECULAZIONE E ARBITRAGGIO
LE OPERAZIONI DI MERCATO APERTO CON LE QUALI UNA BANCA CENTRALE AUMENTA L'OFFERTA DI MONETA ACQUISTANDO TITOLI:   FANNO AUMENTARE IL PREZZO DEI TITOLI E RIDUCONO IL TASSO DI INTERESSE
LE OPERAZIONI DI MERCATO APERTO:   SONO UNO STRUMENTO DI POLITICA MONETARIA
LE POLITICHE DEI REDDITI SI POSSONO DISTINGUERE IN POLITICHE:   DIRIGISTICHE, DI MERCATO, ISTITUZIONALI
LE POLITICHE DI REGOLAMENTAZIONE ECONOMICA VOLTE A FISSARE UN PREZZO MASSIMO (PRICE CAP) POSSONO PERSEGUIRE DIVERSI OBIETTIVI CONTEMPORANEAMENTE. FRA QUESTI OBIETTIVI È SPESSO INCLUSO:   IL MIGLIORAMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ
LE VARIAZIONI DEL COEFFICIENTE DI RISERVA OBBLIGATORIA SONO UNO STRUMENTO DI POLITICA MONETARIA:   UTILIZZABILE SIA PER FINALITA' ESPANSIVE CHE PER FINALITA' RESTRITTIVE
LE VARIAZIONI DEL PREZZO DEL PETROLIO:   POSSONO GENERARE UNO SHOCK POSITIVO O NEGATIVO DAL LATO DELL'OFFERTA
L'EFFETTO DI FISHER AFFERMA CHE:   IL TASSO DI INTERESSE NOMINALE SI MODIFICA IN RAGIONE DI UNO A UNO AL VARIARE DELL'INFLAZIONE ATTESA
L'EFFETTO DI UNO SHOCK DI DOMANDA IN PRESENZA DI PIENO IMPIEGO:   E' QUELLO DI ALLONTANARE IL SISTEMA ECONOMICO DALLA PIENA OCCUPAZIONE
L'ELASTICITÀ DELLA DOMANDA AL PREZZO:   MISURA LA SENSIBILITA' DELLA QUANTITÀ DOMANDATA AL VARIARE DEL PREZZO
L'ENTRATA CHE UN GOVERNO SI PUÒ PROCURARE CREANDO MONETA PER FINANZIARE IL PROPRIO DISAVANZO E' DETTO:   SIGNORAGGIO
L'EQUAZIONE CHE RAPPRESENTA IL VINCOLO DI BILANCIO DEL SETTORE PUBBLICO RIFERITO A DUE DIVERSI PERIODI (T1 E T2):   COLLEGA GLI ACQUISTI PUBBLICI EFFETTUATI E LE IMPOSTE PRELEVATE NEI DUE PERIODI, MOSTRANDO COME CAMBIAMENTI DELLA POLITICA FISCALE ODIERNA SONO COLLEGATI A QUELLI DELLA POLITICA FISCALE FUTURA
L'EUROSISTEMA PREVEDE OPERAZIONI ATTIVABILI SU INIZIATIVA DELLE CONTROPARTI FINALIZZATE A:   IMMETTERE O ASSORBIRE LIQUIDITÀ OVERNIGHT
L'EUROSTAT È:   L'UFFICIO STATISTICO DELL'UNIONE EUROPEA
L'IMPEGNO DELLA BANCA D'ITALIA AD ACQUISTARE I TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO RIMASTI INVENDUTI ALL'EMISSIONE È CESSATO IN SEGUITO:   AL "DIVORZIO" FRA BANCA D'ITALIA E TESORO (1981)
L'INDEBITAMENTO O ACCREDITAMENTO NETTO:   È IL SALDO CONTABILE TRA LE ENTRATE E LE USCITE NEL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
L'INDEX OF SUSTAINABLE ECONOMIC WELFARE (INDICE DI BENESSERE ECONOMICO SOSTENIBILE):   È UNA MISURA DELLA RICCHEZZA NAZIONALE CHE CORREGGE LE COMPONENTI DEL PIL TENENDO CONTO DI FATTORI QUALI LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E IL DEPERIMENTO DELLE RISORSE AMBIENTALI
L'INDICE ARMONIZZATO DEI PREZZI AL CONSUMO E IL DEFLATORE DEL PIL:   TENDENZIALMENTE VARIANO NELLA STESSA DIREZIONE: ALL'AUMENTARE DELL'UNO, AUMENTA L'ALTRO, MA SONO POSSIBILI ECCEZIONI
L'INDICE DEI PREZZI MEDI AL CONSUMO È GENERALMENTE USATO PER MISURARE:   IL COSTO DELLA VITA
L'INDICE DI GINI:   E' UNA MISURA DEL GRADO DI DISEGUAGLIANZA DELLA DISTRIBUZIONE DI UNA VARIABILE, AD ESEMPIO IL REDDITO
L'INDICIZZAZIONE DEGLI SCAGLIONI DI REDDITO PREVISTI PER LA TASSAZIONE PUO' ESSERE UTILIZZATA PER CONTRASTARE L'EFFETTO DELL'INFLAZIONE:   SUL DRENAGGIO FISCALE
L'INSIEME DI REGOLE EUROPEE CHE VA SOTTO IL NOME DI PATTO DI STABILITA' E CRESCITA PREVEDE PER CIASCUNO STATO MEMBRO UN OBIETTIVO DI BILANCIO DI MEDIO TERMINE:   DEFINITO IN TERMINI CORRETTI PER IL CICLO, AL NETTO DELLE MISURE TEMPORANEE ED UNA TANTUM
L'IPOTESI DEL CICLO VITALE È STATA ELABORATA:   DA F. MODIGLIANI INTORNO AL 1950
L'IPOTESI DI PERFETTA MOBILITÀ DI CAPITALI IN UNA ECONOMIA APERTA SI BASA SULL'ASSUNZIONE CHE:   I TITOLI INTERNI E QUELLI ESTERI SIANO PERFETTI SOSTITUTI, OSSIA SI RITIENE INDIFFERENTE TRATTENERE NEL PROPRIO PORTAFOGLIO TITOLI INTERNI O ESTERI
L'IPOTESI SECONDO LA QUALE LE PERSONE FORMANO LE LORO ASPETTATIVE RIGUARDO ALL'INFLAZIONE SULLA BASE DELL'INFLAZIONE OSSERVATA IN PASSATO, VA SOTTO IL NOME DI:   ASPETTATIVE ADATTIVE
L'IVASS È L'AUTORITÀ INDIPENDENTE CHE :   ESERCITA FUNZIONI DI VIGILANZA SUL SETTORE ASSICURATIVO
LO STATO PUÒ STIMOLARE GLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE:   TRAMITE UN CREDITO DI IMPOSTA PER LE IMPRESE CHE INVESTONO IN NUOVO CAPITALE
L'OLIGOPOLIO PUÒ ESSERE:   PURO, SE IL PRODOTTO È OMOGENEO
L'OPERA "TEORIA GENERALE DELL'OCCUPAZIONE, DELL'INTERESSE E DELLA MONETA" E' STATA PUBBLICATA NEL:   1936
L'OPINIONE SECONDO CUI UNA DELLE PRINCIPALI CAUSE DELLE FLUTTUAZIONI ECONOMICHE È RAPPRESENTATA DALLE OSCILLAZIONI DELLA SPESA DEL SETTORE PRIVATO È ENUNCIATA:   DALLA TEORIA KEYNESIANA