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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Blocco FA - FB

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La congiunzione "sicché" introduce una subordinata:   Consecutiva.
La forma di coordinazione che si ha accostando semplicemente le proposizioni l'una all'altra, senza ricorrere a congiunzioni e utilizzando, invece, per collegarle i segni di punteggiatura debole è detta:   Per asindeto o giustapposizione.
La forma di coordinazione che si ha collegando le proposizioni l'una all'altra mediante pronomi e avverbi correlativi: "chi... chi"; "alcuni... altri"; "gli uni... gli altri"; "questo... quello"; "ora... ora"; "prima... poi"; ecc. è detta:   Per correlazione.
La forma di coordinazione che si ha ripetendo la stessa congiunzione davanti a tutte le preposizioni che formano il periodo è detta:   Per polisindeto.
La forma di coordinazione per mezzo di "e", "ma", "o", "oppure", "però", "cioè", "ossia", "eppure", "tuttavia", "perciò", "dunque" e simili è detta:   Per congiunzione coordinativa.
La frase "Dobbiamo aiutare Paolo, vale a dire dobbiamo ammorbidire i suoi capi" contiene una proposizione coordinata:   Esplicativa.
La frase "Ho fatto una pazzia, quindi è giusto ne subisca le conseguenze" contiene una proposizione coordinata:   Conclusiva.
La frase "Ho richiamato Anna, ma era già uscita" contiene una proposizione coordinata:   Avversativa.
La frase "Ho visitato il museo e ne sono rimasto molto colpito" contiene una proposizione coordinata:   Copulativa.
La frase "La festa di Giorgio sarà piuttosto elegante, perciò metterò l'abito da sera" contiene una proposizione coordinata:   Conclusiva.
La frase "L'etologia, cioè la scienza che studia il comportamento animale, mi appassiona" contiene una proposizione coordinata:   Esplicativa.
La frase "Né è bello né è brutto" contiene una proposizione coordinata:   Correlativa.
La frase "Non so dove sia andata né quando sia partita" contiene una proposizione coordinata:   Copulativa.
La frase "Oggi andrò a correre oppure farò un giro in bicicletta" contiene una proposizione coordinata:   Disgiuntiva.
La frase "Paolo non solo gioca bene a tennis ma ha anche vinto dei tornei" contiene una proposizione coordinata:   Correlativa.
La frase "Per il Cenone, preparerò gli antipasti o farò un dolce" contiene una proposizione coordinata:   Disgiuntiva.
La frase "Questo maglione è una piuma, però è molto caldo" contiene una proposizione coordinata:   Avversativa.
L'analisi _______ individua la tipologia e la funzione delle proposizioni che costituiscono _______.   Del periodo / un periodo.
Laura è una bambina molto giudiziosa, infatti obbedisce sempre. Il periodo contiene una coordinata:   Esplicativa.
Le congiunzioni "e, anche, inoltre, pure, persino" introducono coordinate:   Copulative.
Le congiunzioni "e...e", "sia...sia", "né...né" introducono coordinate:   Correlative.
Le congiunzioni "quando, mentre, dopo che" introducono subordinate:   Temporali.
Le congiunzioni "quantunque, sebbene" introducono subordinate:   Concessive.
Le coordinate avversative sono quelle introdotte da una congiunzione avversativa, che:   Le lega ponendole in contrapposizione.
Le coordinate conclusive sono quelle introdotte da una congiunzione conclusiva, che:   Le lega stabilendo tra loro un rapporto di conseguenza.
Le coordinate copulative sono quelle introdotte da congiunzione copulativa, affermativa o negativa, che:   Le unisce quasi sommandole.
Le coordinate correlative sono quelle introdotte da congiunzioni correlative, che:   Le legano strettamente facendo in modo che l'una richiami direttamente l'altra.
Le coordinate disgiuntive sono introdotte da congiunzioni quali:   Oppure, ovvero, altrimenti.
Le coordinate disgiuntive sono quelle introdotte da una congiunzione disgiuntiva, che:   Le lega ponendole in alternativa.
Le coordinate esplicative sono quelle introdotte da una congiunzione esplicativa, che:   Le lega segnalando che la seconda spiega o precisa la prima.
Le proposizioni incidentali primarie:   Non appartengono alla categoria delle proposizioni indipendenti.
Le proposizioni incidentali primarie:   Non possono avere una vera e propria autonomia come enunciati al di fuori del testo in cui sono inserite ma non sono proposizioni subordinate, perché non dipendono da nessuna reggente.
Le proposizioni interrogative principali del tipo: "Hai 15 anni?", "Hai acceso il forno?" sono dette:   Interrogative semplici sì/no.
Le proposizioni interrogative principali del tipo: "Non ti ho forse sempre aiutato in tutto?", "C'è qualcosa di più prezioso della salute?" sono dette:   Interrogative retoriche.
Le proposizioni interrogative principali del tipo: "Ti piace Maria?", "Hai preso il cellulare?" sono dette:   Interrogative semplici sì/no.
Le proposizioni interrogative principali del tipo: "Vuoi rimanere o preferisci andartene?", "Andiamo in pizzeria, pub o al sushi bar?" sono dette:   Interrogative disgiuntive.
Le proposizioni interrogative principali quando pongono una domanda che non si aspetta una risposta, ma chiedono un assenso o, più spesso un diniego già implicito nella domanda sono dette:   Interrogative retoriche.
Le proposizioni interrogative principali quando, contengono le alternative possibili per la risposta, sono dette:   Interrogative disgiuntive.
Le proposizioni principali che esprimono un dubbio, una domanda, un'incertezza a cui è impossibile o molto difficile dare una risposta, sono dette:   Dubitative.
Le proposizioni principali desiderative o ottative:   Sono usate per esprimere un desiderio, un augurio o un rimpianto.
Le proposizioni principali esclamative:   Sono usate per esprimere amore, gioia, dolore o simili.
Le proposizioni principali informative o enunciative:   Vengono utilizzate per informare, per annunciare un fatto, riferire un avvenimento, esprimere un giudizio o un opinione.
Le proposizioni principali interrogative dirette si possono dividere in:   4 gruppi: semplici, disgiuntive, reali, retoriche.
Le proposizioni principali interrogative vengono utilizzate per porre una domanda in forma diretta e sono sempre caratterizzate dal punto interrogativo. Tali proposizioni possono avere il verbo al congiuntivo?   Sì, se chi parla vuole avanzare un dubbio in forma ellittica.
Le proposizioni principali interrogative vengono utilizzate per porre una domanda in forma diretta e sono sempre caratterizzate dal punto interrogativo. Tali proposizioni possono avere il verbo al condizionale?   Sì, se chi parla vuole esprimere una possibilità o formulare una richiesta in modo cortese.
Le proposizioni principali interrogative vengono utilizzate per porre una domanda in forma diretta e sono sempre caratterizzate dal punto interrogativo. Tali proposizioni possono avere il verbo all'infinito?   Sì, come nei seguenti esempi: "Perché partire proprio adesso?", "Io partire con te?".
Le proposizioni principali interrogative:   Vengono utilizzate per porre una domanda in forma diretta.
Le proposizioni principali volitive sono usate:   Per esprimere un ordine, un invito o un divieto.
Le proposizioni principali volitive:   Sono usate per esprimere una volontà, cioè un ordine, un'esortazione o un invito, un divieto o una concessione.
Le proposizioni subordinate che, nel periodo, svolgono la medesima funzione logica che, nella frase semplice, svolgono i complementi indiretti, sono dette:   Circostanziali.
Le proposizioni subordinate completive:   Possono essere soggettive, oggettive, dichiarative o interrogative indirette.
Le proposizioni subordinate, da un punto di vista delle funzioni che svolgono nel periodo si distinguono in subordinate completive, subordinate relative, subordinate circostanziali. Le prime sono anche dette:   Complementari dirette.
Le proposizioni subordinate, da un punto di vista delle funzioni che svolgono nel periodo si distinguono in subordinate completive, subordinate relative, subordinate circostanziali. Le prime sono anche dette:   Sostantive.
Le proposizioni subordinate, dal punto di vista della forma, possono essere "esplicite" o "implicite". Appartiene alla prima tipologia la seguente frase:   Mi chiedo se mia madre verrebbe a Genova.
Le proposizioni subordinate, dal punto di vista della forma, possono essere "esplicite" o "implicite". Appartiene alla prima tipologia la seguente frase:   Giovanni dice che non sa niente.
Le proposizioni subordinate, dal punto di vista della forma, possono essere "esplicite" o "implicite". Appartiene alla prima tipologia la seguente frase:   Spero tanto che Luca ce la faccia.