Elenco in ordine alfabetico delle domande di Economia e politica del lavoro
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- Secondo i dati dell'OCSE, in alcuni Paesi europei la densità sindacale registra una forte tendenza alla flessione attestandosi su percentuali attorno al 17% nel 2017, mentre fanno eccezione altri Paesi in cui nel 2016 la densità sindacale era compresa tra il 64% e l'85%, anche se pure in questi paesi ha mostrato grande diminuzione. Appartiene a questo secondo gruppo di Paesi: L'Islanda
- Secondo i dati dell'OCSE, in alcuni Paesi europei la densità sindacale registra una forte tendenza alla flessione attestandosi su percentuali attorno al 17% nel 2017, mentre fanno eccezione altri Paesi in cui nel 2016 la densità sindacale era compresa tra il 64% e l'85%, anche se pure in questi paesi ha mostrato grande diminuzione. Appartiene a questo secondo gruppo di Paesi: La Svezia
- Secondo i dati dell'OCSE, in alcuni Paesi europei la densità sindacale registra una forte tendenza alla flessione attestandosi su percentuali attorno al 17% nel 2017, mentre fanno eccezione altri Paesi in cui nel 2016 la densità sindacale era compresa tra il 64% e l'85%, anche se pure in questi paesi ha mostrato grande diminuzione. Appartiene a questo secondo gruppo di Paesi: La Finlandia
- Secondo i dati dell'OCSE, in Italia la densità sindacale è scesa dal 38,7% nel 1995 al 34,4% nel 2017; anche in quale altro paese europeo si registra una simile tendenza alla flessione della densità sindacale, dal 23,3% nel 1999 al 17% nel 2017? In Germania
- Secondo i dati dell'OCSE, in Italia nel 2017 la densità sindacale era del 34,4 %, in costante diminuzione dal 1995. In quali altri paesi europei si registra una simile tendenza alla flessione della densità sindacale, scesa nel 2017 attorno al 17,3%? Nei Paesi Bassi
- Secondo i dati dell'OCSE, in Italia nel 2017 la densità sindacale era del 34,4 %... In costante diminuzione dal 1995, quando si attestava al 38,7%, e in flessione ancora più marcata rispetto alla metà degli anni 1970, quando era superiore al 50%
- Secondo i dati dell'OCSE, in Italia nel 2017 la densità sindacale era del: 34,4%
- Secondo la teoria del salario di efficienza: Le imprese operano con maggiore efficienza se le retribuzioni sono maggiori del livello di equilibrio
- Secondo la teoria del salario di efficienza: Corrispondere retribuzioni più elevate del livello di equilibrio potrebbe essere redditizio per l'impresa stessa, dal momento che potrebbe aumentare la produttività del lavoro
- Secondo la teoria del salario di efficienza: Per le imprese potrebbe essere redditizio mantenere le retribuzioni artificiosamente elevate, anche in presenza di un eccesso di offerta di lavoro
- Si consideri il sussidio di disoccupazione, un trasferimento monetario versato ai lavoratori che hanno perso il proprio lavoro. In corrispondenza di un dato tasso di disoccupazione, un aumento di tale sussidio: Porta a un salario reale più alto. È necessario un tasso di disoccupazione superiore per riportare il salario reale al livello che le imprese sono disposte a pagare
- Si consideri il sussidio di disoccupazione, un trasferimento monetario versato ai lavoratori che hanno perso il proprio lavoro. Una diminuzione di tale sussidio: Provocherà una diminuzione dei salari nominali, dato che i lavoratori sono disposti ad accettare salari più bassi pur di evitare la disoccupazione
- Si ha una condizione di pieno impiego quando in un sistema economico: L'unica forma di disoccupazione presente è quella frizionale
- Siano: occupati = O; disoccupati= D; forza lavoro = FL; non forza lavoro = NFL; il tasso di partecipazione è: FL / (FL + NFL)
- Spesso per descrivere le dinamiche del mercato del lavoro si usa il c.d. tasso di partecipazione. Di cosa si tratta? Perché questo tasso è aumentato costantemente nel tempo? È il rapporto tra la forza lavoro e la popolazione civile ed è aumentato costantemente nel tempo riflettendo il sempre crescente ingresso delle donne nella forza lavoro