Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e legislazione sociale
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- Salvo previsioni più favorevoli dei contratti collettivi, quanti giorni di ferie annuali minimi prevede la legislazione vigente (D.Lgs. n. 66/2003) per gli adolescenti con più di 16 anni ammessi al lavoro? 4 settimane
- Salvo quanto previsto dal CCNL o dalla specifica disciplina riferita ad alcune categorie di lavoratori, in base alla previsione di cui all'art. 10 del D.Lgs. n. 66/2003, quando vanno godute le ferie? Vanno godute per almeno 2 settimane, consecutive nell'anno di maturazione e, per le restanti 2 settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione
- Se il rapporto di lavoro a tempo determinato continua dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione per ogni giorno di continuazione del rapporto. Ai sensi di quanto prevede l'art. 22 del D.Lgs. n. 81/2015, a quanto corrisponde la maggiorazione fino al decimo giorno successivo? Al venti per cento
- Se il rapporto di lavoro a tempo determinato continua dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione per ogni giorno di continuazione del rapporto. Ai sensi di quanto prevede l'art. 22 del D.Lgs. n. 81/2015, a quanto corrisponde la maggiorazione oltre il decimo giorno successivo? Al quaranta per cento
- Si ha discriminazione diretta, ai sensi dell'art. 25 del D.Lgs. n. 198/2006: Quando una qualsiasi disposizione, criterio, prassi, atto, patto o comportamento, nonché l'ordine di porre in essere un atto o un comportamento, produca un effetto pregiudizievole discriminando le lavoratrici o i lavoratori in ragione del loro sesso e, comunque, il trattamento meno favorevole rispetto a quello di un'altra lavoratrice o di un altro lavoratore in situazione analoga
- Si ha discriminazione indiretta ai sensi dell'art. 25 del D.Lgs. n. 198/2006: Quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono o possono mettere i lavoratori di un determinato sesso in una posizione di particolare svantaggio rispetto a lavoratori dell'altro sesso, salvo che riguardino requisiti essenziali allo svolgimento dell'attività lavorativa, purché l'obiettivo sia legittimo e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari
- Si può cumulare la pensione di inabilità con redditi da lavoro? No, lo vieta espressamente l'art. 2 della legge n. 222/1984
- Sulle questioni interpretative o applicative dei contenuti degli accordi o codici di autoregolamentazione del diritto di sciopero, la Commissione di garanzia dell'attuazione della legge n. 146/1990, su richiesta congiunta delle parti interessate può, ai sensi dell'art. 13 della suddetta legge: Emanare un lodo sul merito della controversia