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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto civile

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A norma del codice civile tra i modi di acquisto della proprietà vi è   l'usucapione
A quale soggetto non spetta l'azione di danno temuto ?   Al creditore ipotecario
A quale soggetto non spetta l'azione di denunzia di nuova opera?   Al creditore ipotecario
Agli atti unilaterali si applicano   le norme in materia di contratti, in quanto compatibili
Ai sensi dell'art- 1006 c.c., in caso di usufrutto, se il proprietario rifiuta di eseguire le riparazioni poste a suo carico o ne ritarda l'esecuzione senza giusto motivo, a garanzia del rimborso delle spese sostenute dall'usufruttuario   l'usufruttuario ha diritto di ritenere l'immobile riparato
Ai sensi dell'art. 1001 c.c., nel godimento della cosa l'usufruttuario   deve usare la diligenza del buon padre di famiglia
Ai sensi dell'art. 1026 c.c., le disposizioni relative all'usufrutto, in quanto compatibili, si applicano   all'uso e all'abitazione
Ai sensi dell'art. 1027 c.c., la servitù prediale consiste   nel peso imposto sopra un fondo per l'utilità di un altro appartenente a diverso proprietario
Ai sensi dell'art. 1031 c.c., le servitù prediali possono essere costituite   coattivamente, volontariamente, per usucapione o per destinazione del padre di famiglia
Ai sensi dell'art. 1033 c.c., il proprietario è tenuto a dare passaggio per i suoi fondi   alle acque di ogni specie che si vogliono condurre da parte di chi ha il diritto di utilizzarle per i bisogni della vita o per gli usi agrari o industriali
Ai sensi dell'art. 1054 c.c., se il fondo è divenuto da ogni parte chiuso per effetto di alienazione a titolo oneroso   il proprietario ha il diritto di ottenere dall'altro contraente il passaggio senza alcuna indennità
Ai sensi dell'art. 1056 c.c., ogni proprietario   è tenuto a dare passaggio per i suoi fondi alle condutture elettriche in conformità delle leggi in materia
Ai sensi dell'art. 1058, le servitù prediali possono essere costituite   per contratto o per testamento
Ai sensi dell'art. 1061 c.c., non apparenti sono le servitù   quando non si hanno opere visibili e permanenti destinate al loro esercizio
Ai sensi dell'art. 1067 c.c., il proprietario del fondo dominante   non può fare innovazioni che rendano più gravosa la condizione del fondo servente
Ai sensi dell'art. 1067 c.c., il proprietario del fondo servente   non può compiere alcuna cosa che tenda a diminuire l'esercizio della servitù o a renderlo più incomodo
Ai sensi dell'art. 1069 c.c., le spese per le opere necessarie per conservare la servitù che giovano anche al fondo servente   sono sostenute dal proprietario del fondo dominante e dal proprietario del fondo servente in proporzione ai rispettivi vantaggi
Ai sensi dell'art. 1073 c.c., il termine di prescrizione di una servitù negativa decorre   dal giorno in cui si è verificato un fatto che ne ha impedito l'esercizio
Ai sensi dell'art. 1073 c.c., nelle servitù che si esercitano a intervalli, il termine decorre   dal giorno in cui la servitù si sarebbe potuta esercitare e non ne fu ripreso l'esercizio
Ai sensi dell'art. 1105 c.c., per la validità delle deliberazioni della maggioranza, si richiede   che tutti i partecipanti siano stati preventivamente informati dell'oggetto della deliberazione
Ai sensi dell'art. 1111 c.c., se i partecipanti alla comunione hanno stabilito di rimanere in comunione per cinque anni   l'autorità giudiziaria può ordinare lo scioglimento della comunione prima del tempo convenuto se gravi circostanze lo richiedono
Ai sensi dell'art. 1113 c.c., devono essere chiamati ad intervenire perché la divisione abbia effetto nei loro confronti   i creditori iscritti e coloro che hanno acquistato diritti sull'immobile in virtù di atti soggetti a trascrizione e trascritti prima della trascrizione dell'atto di divisione
Ai sensi dell'art. 1114 c.c., la divisione in natura   ha luogo se la cosa può essere comodamente divisa in parti corrispondenti alle quote dei partecipanti
Ai sensi dell'art. 1116 c.c., alla divisione delle cose comuni   si applicano le norme sulla divisione dell'eredità, in quanto non siano in contrasto con quelle della comunione
Ai sensi dell'art. 1118 c.c., il condomino   non può rinunziare al suo diritto sulle parti comuni
Ai sensi dell'art. 1140 c.c., si può possedere   direttamente o per mezzo di altra persona, che ha la detenzione della cosa
Ai sensi dell'art. 1141 c.c., se alcuno ha cominciato ad avere la detenzione   non può acquistare il possesso finché il titolo non venga a essere mutato in forza di opposizione da lui fatta contro il possessore
Ai sensi dell'art. 1143 c.c., il possesso attuale   non fa presumere il possesso anteriore salvo che il possessore abbia un titolo a fondamento del suo possesso ed in questo caso si presume che egli abbia posseduto dalla data del titolo
Ai sensi dell'art. 1146 c.c., il successore a titolo particolare può unire al proprio possesso quello del suo autore per goderne gli effetti?   Si
Ai sensi dell'art. 1147 c.c., è possessore di buona fede   chi possiede ignorando di ledere l'altrui diritto, ma la buona fede non giova se l'ignoranza dipende da colpa grave
Ai sensi dell'art. 1147 c.c., con riferimento al possesso   la buona fede è presunta e basta che vi sia stata al tempo dell'acquisto
Ai sensi dell'art. 1152 c.c., il possessore di buona fede può ritenere la cosa finchè non gli siano corrisposte le indennità dovute   purche siano state domandate nel giudizio di rivendicazione e sia stata fornita una prova generica della sussistenza delle riparazioni e dei miglioramenti
Ai sensi dell'art. 1164 c.c., in caso di interversione del possesso   il tempo necessario per l'usucapione decorre dalla data in cui il titolo del possesso è stato mutato
Ai sensi dell'art. 1165 c.c., le disposizioni generali sul computo dei termini di prescrizione, rispetto all'usucapione   si osservano in quanto applicabili
Ai sensi dell'art. 1165 c.c., le disposizioni generali sulla prescrizione   si osservano, in quanto applicabili, rispetto all'usucapione
Ai sensi dell'art. 1168 c.c., chi è stato occultamente spogliato del possesso, può chiedere   entro un anno dal sofferto spoglio, contro l'autore di esso, la reintegrazione del possesso medesimo
Ai sensi dell'art. 1170 c.c., l'azione di manutenzione non spetta   a chi è stato molestato nel possesso di un bene mobile
Ai sensi dell'art. 1171 c.c., in caso di denunzia di nuova opera, se l'autorità giudiziaria permette la continuazione dell'opera   deve disporre le opportune cautele per la demolizione o riduzione dell'opera e per il risarcimento del danno che possa soffrirne il denunziante se questi ottiene sentenza favorevole, nonostante la permessa continuazione
Ai sensi dell'art. 832 c.c., il proprietario ha il diritto:   di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico
Ai sensi dell'art. 833 c.c., Il proprietario   non può fare atti i quali non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri
Ai sensi dell'art. 834 c.c., nessuno può essere privato in tutto o in parte dei beni di sua proprietà   se non per causa di pubblico interesse, legalmente dichiarata, e contro il pagamento di una giusta indennità
Ai sensi dell'art. 835 c.c., le norme relative alle requisizioni sono determinate da   leggi speciali
Ai sensi dell'art. 845 c.c., la proprietà fondiaria   è soggetta a regole particolari per il conseguimento di scopi di pubblico interesse nei casi previsti dalle leggi speciali e dal Codice civile
Ai sensi dell'art. 856 c.c., l'autorità giudiziaria   non può con le sue decisioni provocare una revisione del piano di riordinamento, ma può procedere alla conversione e liquidazione in danaro dei diritti da essa accertati.
Ai sensi dell'art. 858 c.c. il comprensorio di bonifica   è determinato e pubblicato a norma della legge speciale
Ai sensi dell'art. 858 c.c., il piano generale dei lavori e di attività coordinate   è determinato e pubblicato a norma della legge speciale
Ai sensi dell'art. 860 c.c., i proprietari dei beni situati entro il perimetro del comprensorio sono obbligati a contribuire nella spesa necessaria per l'esecuzione delle opere   in ragione del beneficio che traggono dalla bonifica
Ai sensi dell'art. 867 c.c., al fine del rimboschimento e del rinsaldamento i terreni vincolati   possono essere assoggettati a espropriazione, a occupazione temporanea o a sospensione dell'esercizio del pascolo
Ai sensi dell'art. 871 c.c., le regole da osservarsi nelle costruzioni sono stabilite   dalla legge speciale e dai regolamenti edilizi comunali
Ai sensi dell'art. 871 c.c., le regole da osservarsi per le costruzioni nelle località sismiche sono stabilite:   dalla legge speciale
Ai sensi dell'art. 881 c.c., se esistono cornicioni nel muro divisorio costruiti col muro stesso da entrambe le parti   il muro è reputato comune ma in ogni caso la positura del piovente prevale su tutti gli altri indizi
Ai sensi dell'art. 882 c.c., la rinunzia al diritto di comunione sul muro comune   non libera il rinunziante dall'obbligo delle riparazioni a cui abbia dato causa col fatto proprio
Ai sensi dell'art. 882 c.c., la rinunzia al diritto di comunione sul muro comune libera il rinunziante dall'obbligo delle ricostruzioni a cui abbia dato causa col fatto proprio?   No
Ai sensi dell'art. 884 c.c., il comproprietario di un muro comune   non può eseguirvi opere che ne compromettano la stabilità o che in altro modo lo danneggino
Ai sensi dell'art. 885 c.c., qualora il vicino voglia acquistare la comunione della parte sopraelevata del muro, nel calcolare il valore di questa   si tiene conto anche delle spese occorse per la ricostruzione o per il rafforzamento
Ai sensi dell'art. 886 c.c., ciascuno può costringere il vicino   a contribuire per metà nella spesa di costruzione di muri di cinta che separano i rispettivi giardini
Ai sensi dell'art. 886 c.c., ciascuno può costringere il vicino   a contribuire per metà nella spesa di costruzione di muri di cinta che separano le rispettive case
Ai sensi dell'art. 886 c.c., l'altezza dei muri di cinta che separano i cortili   se non è diversamente determinata dai regolamenti locali o dalla convenzione, deve essere di tre metri
Ai sensi dell'art. 886 c.c., l'altezza dei muri di cinta che separano i giardini   se non è diversamente determinata dai regolamenti locali o dalla convenzione, deve essere di tre metri
Ai sensi dell'art. 886 c.c., l'altezza dei muri di cinta che separano le case   se non è diversamente determinata dai regolamenti locali o dalla convenzione, deve essere di tre metri
Ai sensi dell'art. 899 c.c., gli alberi sorgenti nella siepe comune   sono comuni
Ai sensi dell'art. 900 c.c., le finestre o altre aperture sul fondo del vicino sono   di due specie
Ai sensi dell'art. 900 c.c., le finestre o altre aperture sul fondo del vicino sono   vedute o prospetti, quando permettono di affacciarsi e di guardare di fronte, obliquamente o lateralmente
Ai sensi dell'art. 900 c.c., le finestre o altre aperture sul fondo del vicino sono   luci, quando danno passaggio alla luce e all'aria, ma non permettono di affacciarsi sul fondo del vicino
Ai sensi dell'art. 901 c.c., le luci che si aprono sul fondo del vicino   devono essere munite di un'inferriata idonea a garantire la sicurezza del vicino e di una grata fissa in metallo
Ai sensi dell'art. 901 c.c., le luci che si aprono sul fondo del vicino devono   avere il lato inferiore a un'altezza non minore di due metri e mezzo dal pavimento o dal suolo del luogo al quale si vuole dare luce e aria, se esse sono al piano terreno, e non minore di due metri se sono ai piani superiori
Ai sensi dell'art. 902 c.c., l'apertura che non ha i caratteri di veduta o di prospetto   è considerata come luce
Ai sensi dell'art. 902 c.c., se l'apertura non ha i caratteri di veduta o di prospetto, il vicino   ha sempre il diritto di esigere che essa sia resa conforme alle prescrizioni dell'articolo 901
Ai sensi dell'art. 903 c.c., le luci   possono essere aperte dal proprietario del muro contiguo al fondo altrui
Ai sensi dell'art. 903, se il muro è comune   nessuno dei proprietari può aprire luci senza il consenso dell'altro
Ai sensi dell'art. 905 c.c., non si possono costruire terrazze munite di parapetto che permetta di affacciarsi sul fondo del vicino   se tra il fondo di questo e la linea esteriore di dette opere non vi è una distanza di un metro e mezzo, salvo il caso che tra i due fondi vicini vi sia una via pubblica
Ai sensi dell'art. 905 c.c., salvo il caso che tra due fondi vicini vi sia una via pubblica, non si possono costruire balconi muniti di parapetto che permetta di affacciarsi sul fondo del vicino   se tra il fondo di questo e la linea esteriore di dette opere non vi è una distanza di un metro e mezzo
Ai sensi dell'art. 905 c.c., salvo il caso che tra i due fondi vicini vi sia una via pubblica, non si possono aprire vedute dirette verso il fondo del vicino   se tra il fondo di questo e la faccia esteriore del muro in cui si aprono le vedute non vi è una distanza di un metro e mezzo
Ai sensi dell'art. 908 c.c., se esistono pubblici scolatoi, il proprietario   deve provvedere affinchè le acque piovane vi siano immesse con gronde e canali
Ai sensi dell'art. 923 c.c., gli animali che formano oggetto di caccia o di pesca   si acquistano con l'occupazione
Ai sensi dell'art. 923 c.c., le cose abbandonate che non sono proprietà di alcuno   si acquistano con l'occupazione
Ai sensi dell'art. 923 c.c., le cose mobili abbandonate   si acquistano con l'occupazione
Ai sensi dell'art. 925 c.c., gli animali mansuefatti   possono essere inseguiti dal proprietario nel fondo altrui, salvo il diritto del proprietario del fondo a indennità per il danno
Ai sensi dell'art. 929 c.c., la cosa ritrovata   appartiene a chi l'ha trovata trascorso un anno dall'ultimo giorno della pubblicazione del ritrovamento
Ai sensi dell'art. 930 c.c., il proprietario   deve pagare al ritrovatore a titolo di premio un decimo del prezzo della cosa ritrovata, se questi lo richiede
Ai sensi dell'art. 932 c.c., il tesoro   è qualunque cosa mobile di pregio, nascosta o sotterrata, di cui nessuno può provare di essere proprietario
Ai sensi dell'art. 933 c.c., diritti sopra le cose che il mare rigetta   sono regolati dalle leggi speciali
Ai sensi dell'art. 933 c.c., diritti sopra le cose gettate in mare   sono regolati dalle leggi speciali
Ai sensi dell'art. 933 c.c., diritti sopra le piante e le erbe che crescono lungo le rive del mare   sono regolati dalle leggi speciali
Ai sensi dell'art. 933 c.c., per il ritrovamento di aeromobili   si osservano le leggi speciali
Ai sensi dell'art. 933 c.c., per il ritrovamento di relitti di aeromobili   si osservano le leggi speciali
Ai sensi dell'art. 942 c.c., i terreni abbandonati dalle acque correnti, che insensibilmente si ritirano da una delle rive portandosi sull'altra, appartengono   al demanio pubblico, senza che il confinante della riva opposta possa reclamare il terreno perduto
Ai sensi dell'art. 950 c.c., quando il confine fra due fondi è incerto   ciascuno dei proprietari può chiedere che sia stabilito giudizialmente
Ai sensi dell'art. 955 c.c., nel caso in cui è concesso il diritto di fare e mantenere la costruzione al disotto del suolo altrui, si applicano le disposizioni in materia di   diritto di superficie
Ai sensi dell'art. 960 c.c., l'enfiteuta   ha l'obbligo di migliorare il fondo e di pagare al concedente un canone periodico
AI sensi dell'art. 961 c.c., l'obbligo al pagamento del canone   grava solidalmente su tutti i coenfiteuti e sugli eredi dell'enfiteuta finchè dura la comunione
Ai sensi dell'art. 963 c.c., quando il fondo enfiteutico perisce interamente   l'enfiteusi si estingue
Ai sensi dell'art. 967 c.c., in caso di alienazione il nuovo enfiteuta   è obbligato solidalmente col precedente al pagamento dei canoni non soddisfatti
Ai sensi dell'art. 983 c.c., l'usufrutto   si estende a tutte le accessioni della cosa
Ai sensi dell'art. 987 c.c., per le ricerche minerarie di cui abbia ottenuto il permesso, l'usufruttuario   deve indennizzare il proprietario dei danni che saranno accertati alla fine dell'usufrutto
Ai sensi dell'art. 995 c.c., se l'usufrutto comprende cose consumabili, l'usufruttuario   ha diritto di servirsene e ha l'obbligo di pagarne il valore al termine dell'usufrutto secondo la stima convenuta
Ai sensi dell'art. 995 c.c., se l'usufrutto comprende cose consumabili, mancando la stima   è in facoltà dell'usufruttuario di pagare le cose secondo il valore che hanno al tempo in cui finisce l'usufrutto o di restituirne altre in eguale quantità e qualità
Al convivente di fatto che presti stabilmente la propria opera all'interno dell'impresa dell'altro convivente spetta   una partecipazione agli utili dell'impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento, commisurata al lavoro prestato
Al momento della conclusione del contratto   una parte può riservarsi la facoltà di nominare successivamente la persona che deve acquistare i diritti e assumere gli obblighi nascenti dal contratto stesso
All'obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell'ordine:   il coniuge, i figli, i genitori, gli adottanti, i generi e le nuore, il suocero e la suocera, i fratelli e le sorelle