Elenco in ordine alfabetico delle domande di Funzioni di controllo
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- Se è stato adottato un piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, la sua concreta attuazione è verificata: mediante una relazione sull'attuazione del piano che evidenzi i risultati conseguiti, trasmessa alla struttura di monitoraggio del MEF e alla sezione di controllo della Corte dei conti competente
- Se il CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) è istituito, l'Ente locale può richiedere il parere direttamente alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti? si, la dicitura dell'art. 7, comma 8, della l. n. 131/2003 (la richiesta di parere è “di norma” rivolta attraverso il CAL) non preclude il rapporto diretto tra le amministrazioni e le Sezioni Regionali di controllo
- Se, in sede di giudizio di parificazione, la Sezione di controllo solleva questione di legittimità costituzionale evocando parametri diversi dall'art. 81 Cost., cosa deve dimostrare ai fini dell'ammissibilità della questione sollevata? che la lesione dei parametri costituzionali evocati ridonda funzionalmente sull'attività svolta in sede di parifica, poiché l'applicazione della legge asseritamente incostituzionale interferisce con la parificazione del rendiconto
- Secondo il principio della competenza finanziaria degli enti locali, come va registrato un contratto di servizi stipulato il 30 ottobre 2018, con fatturazioni scadenti il 31 dicembre 2018? va registrato nel 2018 con imputazione nell'esercizio 2018
- Secondo la Costituzione, il principale destinatario degli esiti del controllo esercitato dalla Corte dei conti sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria: è il Parlamento
- Secondo la legge n. 259 del 1958 (art.4) gli enti sottoposti al controllo debbono far pervenire alla Corte dei conti: i conti consuntivi ed i bilanci di esercizio e i documenti a corredo non oltre quindici giorni dalla loro approvazione e, in ogni caso, non oltre sei mesi e quindici giorni dalla chiusura dell'esercizio finanziario al quale si riferiscono
- Secondo la legge n. 259 del 1958 il controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria è esercitato: sugli enti che hanno le caratteristiche previste dalla medesima legge
- Secondo la legge n. 259 del 1958 la Corte dei conti: riferisce al Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria degli enti
- Secondo la previsione dell'art. 10 del dlgs 118/2011 non possono essere assunte obbligazioni che danno luogo ad impegni di spesa corrente: sugli esercizi successivi a quello in corso considerati nel bilancio di previsione, a meno che non siano connesse a contratti o convenzioni pluriennali o siano necessarie per garantire la continuita' dei servizi connessi con le funzioni fondamentali, fatta salva la costante verifica del mantenimento degli equilibri di bilancio
- Secondo l'art. 183 del TUEL, l'impegno costituisce la prima fase del procedimento di spesa con la quale, a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata, è determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore, indicata la ragione e la relativa scadenza e viene costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio, nell'ambito della disponibilità finanziaria accertata ai sensi dell'art. 151 TUEL
- Secondo l'art. 183 TUEL gli impegni di spesa sono assunti nei limiti dei rispettivi stanziamenti di competenza del bilancio di previsione, con imputazione agli esercizi in cui le obbligazioni passive sono esigibili
- Secondo l'art.12 della legge n. 259 del 1958 il controllo sulla gestione finanziaria degli enti pubblici è esercitato: da un magistrato della Corte dei conti, nominato dal Presidente della Corte stessa, che assiste alle sedute degli organi di amministrazione e di revisione dell'ente
- Secondo l'art.4 della legge n. 259 del '58 gli enti hanno l'obbligo di inviare: conti consuntivi, bilanci di esercizio e relazioni annesse non oltre quindici giorni dalla loro approvazione ed, in ogni caso, non oltre sei mesi e quindici giorni dalla chiusura dell'esercizio finanziario al quale si riferiscono
- Secondo l'articolo 239, comma 1, lettera c) del Tuel, l'organo di revisione svolge le funzioni di vigilanza utilizzando anche: motivate tecniche di campionamento
- Secondo le disposizioni del TUSP, il “controllo pubblico” è: la situazione di cui all'art. 2359 c.c., che ricorre quando gli enti partecipanti dispongono della maggioranza dei voti in assemblea o, comunque, esercitano un'influenza dominante sulla società posseduta
- Secondo le indicazioni della Corte Costituzionale il controllo finanziario nei confronti degli enti locali attribuito alla competenza delle sezioni regionali di controllo è finalizzato al confronto, in chiave dinamica, tra fattispecie e parametro normativo in vista della adozione di effettive misure correttive, funzionali a garantire l'equilibrio del bilancio e il rispetto delle regole contabili e finanziarie
- Secondo le previsioni della legge n. 259/1958, entro quali termini gli enti controllati debbono far pervenire alla Corte dei conti i conti consuntivi e la restante documentazione contabile? non oltre quindici giorni dalla relativa approvazione e, in ogni caso, non oltre sei mesi e quindici giorni dalla chiusura dell'esercizio finanziario al quale si riferiscono
- Secondo le previsioni della legge n. 259/1958, gli enti controllati: sono tenuti a trasmettere alla Corte dei conti le relazioni degli organi di revisione che vengano presentate in corso di esercizio
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, la funzione consultiva delle Sezioni regionali di controllo è: una funzione di consulenza limitata alla materia della contabilità pubblica
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, la funzione consultiva delle Sezioni regionali di controllo: non deve interferire con le altre funzioni (giurisdizionali e di controllo) attribuite alla Corte stessa né con quelle di altre magistrature
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, la nozione di contabilità pubblica strumentale alla funzione consultiva delle Sezioni regionali di controllo deve essere intesa in senso: dinamico, estendendosi a quesiti che risultano connessi con le modalità di utilizzo delle risorse pubbliche
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, la nozione di contabilità pubblica strumentale alla funzione consultiva delle Sezioni regionali di controllo ricomprende, in particolare: la disciplina dei bilanci e i relativi equilibri, l'acquisizione delle entrate, l'organizzazione finanziaria-contabile, la disciplina del patrimonio, la gestione delle spese, l'indebitamento, la rendicontazione e i relativi controlli
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, la nozione di contabilità pubblica strumentale alla funzione consultiva delle Sezioni regionali di controllo: è autonoma rispetto a quella, ex art. 103 Cost., accolta dalla giurisdizione contabile per valutare i comportamenti colposi o dolosi dei pubblici funzionari
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, la richiesta di parere deve essere formulata: in termini generali ed astratti
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, la richiesta di parere deve provenire: dal legale rappresentate dell'ente istante
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, l'elenco degli enti territoriali legittimati a richiedere pareri alle Sezioni regionali di controllo è: tassativo
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, l'esame nel merito della richiesta di parere deve: essere preceduto dalla verifica dei requisiti di ammissibilità soggettiva e oggettiva
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, nel caso dei Comuni la richiesta di parere deve essere presentata: dal Sindaco
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, per «ammissibilità oggettiva» della richiesta di parere si intende: l'inerenza della richiesta alla materia della contabilità pubblica
- Secondo l'indirizzo consolidato della Corte dei conti, per «ammissibilità soggettiva» della richiesta di parere si intende: la provenienza della richiesta da uno dei soggetti legittimati previsti dalla legge
- Selezionare la pertinente definizione del principio di competenza economica secondo l'allegato 1 del decreto legislativo n. 118 del 2011 L'effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente ed attribuito all'esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti finanziari
- Selezionare l'affermazione compatibile con il principio di comparabilità posto dall'allegato 1 del d.lgs. 118/2011 Gli utilizzatori delle informazioni di bilancio devono essere in grado di comparare nel tempo le informazioni, analitiche e sintetiche di singole o complessive poste economiche
- Selezionare l'affermazione compatibile con il principio di competenza finanziaria posto dall'allegato 1 del d.lgs. 118/2011 Tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive devono essere registrate nelle scritture contabili, quando l'obbligazione e' perfezionata, con imputazione all'esercizio in cui l'obbligazione viene a scadenza
- Selezionare l'affermazione compatibile con il principio di continuità posto dall'allegato 1 del d.lgs. 118/2011 le valutazioni contabili devono essere fondate su criteri tecnici e di stima che abbiano la possibilita' di continuare ad essere validi nel tempo, se le condizioni gestionali non saranno tali da evidenziare chiari e significativi cambiamenti
- Selezionare l'affermazione compatibile con il principio di costanza posto dall'allegato 1 del d.lgs. 118/2011 L'eventuale cambiamento dei criteri particolari di valutazione deve rappresentare un'eccezione nel tempo opportunamente descritta e documentata in apposite relazioni
- Selezionare l'affermazione compatibile con il principio di equilibrio di bilancio posto dall'allegato 1 del d.lgs. 118/2011 Il rispetto del principio di pareggio finanziario è sufficiennte a soddisfare il principio generale dell'equilibrio del sistema di bilancio di ogni pubblica amministrazione
- Selezionare l'affermazione compatibile con il principio di equilibrio di bilancio posto dall'allegato 1 del d.lgs. 118/2011 L'equilibrio finanziario del bilancio non comporta necessariamente una stabilita' anche di carattere economico e patrimoniale
- Selezionare l'affermazione compatibile con il principio di neutralità o imparzialità posto dall'allegato 1 del d.lgs. 118/2011 La presenza di elementi soggettivi di stima non e' condizione per far venir meno l'imparzialita', la ragionevolezza e la verificabilita'
- Selezionare l'affermazione compatibile con il principio di prudenza posto dall'allegato 1 del d.lgs. 118/2011 Nel bilancio di previsione devono essere iscritte solo le componenti positive che ragionevolmente saranno disponibili
- Selezionare l'affermazione compatibile con il principio di universalità posto dall'allegato 1 del d.lgs. 118/2011 Sono incompatibili con il principio dell'universalita' le gestioni fuori bilancio,
- Selezionare l'affermazione compatibile con il principio di veridicità posto dall'allegato 1 del d.lgs. 118/2011 Il principio della veridicita' si applica non solo ai documenti di rendicontazione e alla gestione, ma anche ai documenti di previsione
- Si può rivolgere la richiesta di parere direttamente alla Corte centrale? si
- Sono da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da un'apposita tabella, da allegare al rendiconto della gestione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari. Il rendiconto della gestione è quello relativo al penultimo esercizio precedente quello di riferimento
- Sono in “controllo pubblico”: le società sulle quale l'ente partecipante esercita il controllo di diritto, di fatto ovvero il controllo contrattuale, anche in modo congiunto
- Sono soggette alle disposizioni sul fallimento: le società a partecipazione pubblica
- Sono tenute ad assicurare il massimo livello di trasparenza secondo le previsioni del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33: le società a controllo pubblico
- Sono, per esempio, servizi per conto di terzi: le operazioni svolte dall'ente solo come mero esecutore della spesa, nei casi in cui l'ente riceva risorse da trasferire a soggetti già individuati, sulla base di tempi e di importi predefiniti
- Sotto il profilo procedurale il giudizio di parificazione (Stato/Regioni) si svolge: “nelle formalità della giurisdizione contenziosa” a norma dell'art. 40 del T.U. delle leggi sulla Corte dei conti e, quindi, con piena attuazione del principio del contraddittorio e presenza della Procura contabile e dell'amministrazione controllata
- Sotto il profilo sostanziale il giudizio di parificazione nei confronti delle regioni riguarda: la proposta di rendiconto regionale, così come approvato dalla Giunta, che deve essere valutato sia in relazione all'attendibilità delle scritture contabili, sia in relazione alla corretta definizione dei saldi finali e dell'equilibrio di bilancio, in una prospettiva non solo statica ma anche dinamica e tendenziale