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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Funzioni di controllo

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Negli EE. LL., il Bilancio di previsione finanziario da quale organo è deliberato?   Dall'Organo consiliare
Negli enti locali, al fine di evitare ritardi nei pagamenti e la formazione di debiti pregressi il responsabile della spesa che adotta provvedimenti che comportano impegni di spesa   ha l'obbligo di accertare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di cassa; la violazione di tale obbligo comporta responsabilità disciplinare ed amministrativa
Negli enti locali, sono soggette al controllo successivo di regolarità amministrativa e contabile   le determinazioni di impegno di spesa, i contratti e gli altri atti amministrativi, scelti secondo una selezione casuale effettuata con motivate tecniche di campionamento
Nei casi in cui la mancata adozione del Piano o della Relazione sulla performance dipenda da omissione o inerzia dell'organo di indirizzo politico   l'erogazione dei trattamenti e delle premialità è fonte di responsabilità amministrativa del titolare dell'organo che ne ha dato disposizione e che ha concorso alla mancata adozione del Piano
Nei cinque anni successivi alla dichiarazione di fallimento di una società a controllo pubblico titolare di affidamenti diretti:   le pubbliche amministrazioni controllanti non possono costituire nuove società, né acquisire o mantenere partecipazioni in società, per la gestione degli stessi servizi
Nei confronti degli enti del servizio sanitario nazionale l'accertamento, da parte delle competenti sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, di squilibri economico-finanziari, della mancata copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire la regolarita' della gestione finanziaria   comporta per le amministrazioni interessate l'obbligo di adottare, entro sessanta giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarita' e a ripristinare gli equilibri di bilancio
nei controlli degli enti locali sulle società non quotate   l'amministrazione definisce preventivamente gli obiettivi gestionali a cui deve tendere la società partecipata, secondo parametri qualitativi e quantitativi
nei controlli degli enti locali sulle società non quotate, l'amministrazione   effettua il monitoraggio periodico sull'andamento delle società non quotate partecipate, analizza gli scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e individua le opportune azioni correttive, anche in riferimento a possibili squilibri economico-finanziari rilevanti per il bilancio dell'ente
nei controlli degli enti locali sulle società non quotate, l'amministrazione organizza un idoneo sistema informativo finalizzato a   rilevare i rapporti finanziari tra l'ente proprietario e la società, la situazione contabile, gestionale e organizzativa della società, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica
Nel bilancio consolidato sono necessariamente incluse:   le società “in house”
Nel bilancio degli enti locali l'ammontare del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato è determinato:   anche mediante un conteggio matematico
Nel bilancio dell'ente locale, prima di tutte le spese viene iscritto:   l'importo dell'eventuale disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dell'esercizio precedente cui il bilancio si riferisce
Nel bilancio di previsione degli enti locali nella missione "Fondi e Accantonamenti", all'interno del programma "Fondo crediti di dubbia esigibilità" e' stanziato l'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilita', il cui ammontare   è determinato in considerazione dell'importo degli stanziamenti di entrata di dubbia e difficile esazione, secondo le modalità indicate nel principio applicato della contabilità finanziaria di cui all'allegato n. 4/2 al decreto legislativo n. 118/2011
Nel bilancio di previsione degli enti locali, prima di tutte le entrate e le spese, sono iscritti:   in entrata gli importi relativi al fondo pluriennale vincolato di parte corrente e al fondo pluriennale vincolato in c/capitale
Nel bilancio di previsione degli enti locali, prima di tutte le entrate e le spese, sono iscritti:   in uscita l'importo del disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dell'esercizio precedente cui il bilancio si riferisce
Nel bilancio di previsione dell'ente locale le missioni   rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dagli enti locali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate
Nel bilancio di previsione dell'ente locale, l'unita' di voto del bilancio per la spesa è   il programma, articolato in titoli
Nel bilancio di previsione dell'ente locale, l'unita' di voto del bilancio per l'entrata è   La tipologia
Nel caso di parere richiesto direttamente alla Sezione delle autonomie, per i Comuni, le Province e le Città metropolitane possono agire:   le rispettive componenti rappresentative nell'ambito della Conferenza unificata
Nel caso di parere richiesto direttamente alla Sezione delle autonomie, per le Regioni può agire:   la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome
Nel caso di richiesta di parere direttamente alla Corte centrale, la richiesta deve essere inoltrata:   al Presidente della Corte dei conti
Nel caso in cui un ente sottoposto al controllo ai sensi della legge n. 259/1958 contribuisca a finanziare un altro ente, l'ente che fruisce di tale contribuzione è soggetto a sua volta al controllo della stessa legge?   sì, qualora ne ricorrano i presupposti di legge (contribuzione di non particolare tenuità)
Nel caso in cui vi è stata l'acquisizione di beni e servizi in violazione degli obblighi indicati dall'art. 191 TUE relativamente all'assunzione di spese,   il rapporto obbligatorio intercorre, ai fini della controprestazione e per la parte non riconoscibile ai sensi dell'art. 194, comma 1, lettera e ) TUEL tra il privato fornitore e l'amministratore, funzionario o dipendente che hanno consentito la fornitura
Nel concetto di “servizi di interesse generale”:   sono inclusi i servizi di interesse economico generale, ossia i servizi suscettibili di essere erogati dietro corrispettivo economico su un mercato
Nel controllo successivo di legittimità la Corte dei conti è chiamata   a dirimere un contrasto sulla legittimità di atti di spesa efficaci
Nel controllo successivo di legittimità la Corte dei conti valuta   la fondatezza delle osservazioni dell'Ufficio di Ragioneria ovvero la legittimità dell'atto di spesa assunto dal dirigente
Nel controllo successivo sulla gestione le amministrazioni comunicano alla Corte dei conti le misure correttive adottate a seguito di apposito referto:   entro sei mesi
Nel corso del giudizio di parifica, dopo la breve introduzione del Presidente della Sezione di controllo, in quale ordine vengono esposte le relazioni?   Relatore/i; P.M.; Presidente della Regione (facoltativa)
Nel corso del giudizio di parificazione, la Sezione può sollevare questione di legittimità costituzionale?   Si, la legittimazione della Corte dei conti a sollevare questioni di legittimità costituzionale in sede di giudizio di parificazione è stata costantemente riconosciuta con riferimento ai parametri costituzionali posti a tutela degli equilibri di bilancio e della sana gestione finanziaria
Nel corso della gestione provvisoria l'ente locale puo'   assumere solo obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelle tassativamente regolate dalla legge e quelle necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'ente
Nel corso dell'esame del piano di riequilibrio finanziario pluriennale degli enti locali, le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti...   possono integrare l'istruttoria effettuata dalla Commissione ministeriale
Nel corso dell'esercizio provvisorio dell'ente locale   non e' consentito il ricorso all'indebitamento e gli enti possono impegnare solo spese correnti, le eventuali spese correlate riguardanti le partite di giro, lavori pubblici di somma urgenza o altri interventi di somma urgenza
Nel corso dell'esercizio provvisorio e' consentito il ricorso all'anticipazione di tesoreria di cui all'art. 222 Tuel?   Sì
Nel giudizio di parifica il P.M. può concludere la propria requisitoria chiedendo:   la parificazione del rendiconto della Regione; la non parificazione; la parificazione parziale; di sollevare questioni di legittimità costituzionale
Nel giudizio di parificazione i titolari dell'istruttoria e della funzione decisoria sono:   Funzione istruttoria e funzione decisoria sono di competenza della Sezione di controllo
Nel giudizio di parificazione, sia del rendiconto dello Stato che delle regioni, il principio del contraddittorio deve essere:   sempre e comunque garantito in tutte le fasi della procedura
Nel giudizio di parificazione, sia del rendiconto dello Stato che delle regioni, le “formalità della giurisdizione contenziosa” implicano:   la partecipazione del Pubblico Ministero (P.M. erariale che svolge in udienza la sua requisitoria orale), il carattere di certezza che le risultanze del rendiconto generale assumono una volta emessa la decisione di parificazione, il rispetto del principio del contraddittorio in tutte le fasi del procedimento nonché la possibilità per le Sezioni regionali di controllo di sollevare, in sede di parificazione, questioni di legittimità costituzionale
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99 l'attività di valutazione dei dirigenti:   utilizza anche i risultati del controllo di gestione, ma è svolta da strutture o soggetti diverse da quelle cui è demandato il controllo di gestione medesimo
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99 l'attività di verifica di regolarità amministrativa e contabile   non può essere affidata alle strutture addette al controllo di gestione, alla valutazione dei dirigenti e al controllo strategico
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, è previsto che con riferimento agli esiti dell'attività di valutazione e controllo strategico, gli uffici ed i soggetti preposti all'attività di valutazione e controllo strategico riferiscano in via riservata   agli organi di indirizzo politico
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, è previsto che i servizi pubblici siano erogati con modalità che promuovano il miglioramento della qualità e assicurino la tutela dei cittadini e degli utenti   secondo gli standard definiti dalle carte dei servizi
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, ai fini del controllo di gestione, ciascuna amministrazione pubblica definisce, tra l'altro:   le procedure di determinazione degli obiettivi gestionali e dei soggetti responsabili
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, ai fini del controllo di gestione, ciascuna amministrazione pubblica definisce, tra l'altro:   gli indicatori specifici per misurare efficacia, efficienza ed economicità
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, in tema di responsabilità dirigenziale, quando il rischio grave di un risultato negativo si verifica prima della scadenza annuale,   il procedimento di valutazione può essere concluso anticipatamente
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, la responsabilità dirigenziale   discende dai risultati negativi dell'attività amministrativa e della gestione o dal mancato raggiungimento degli obiettivi nell'ambito delle ordinarie ed annuali procedure di valutazione
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, la valutazione delle prestazioni e delle competenze organizzative dei dirigenti   tiene particolarmente conto dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, la valutazione delle prestazioni e delle competenze organizzative dei dirigenti   ha periodicità annuale
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, la valutazione delle prestazioni e delle competenze organizzative dei dirigenti   è svolta in coerenza a quanto stabilito al riguardo dai contratti collettivi nazionali di lavoro
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, la valutazione delle prestazioni e delle competenze organizzative dei dirigenti   costituisce presupposto per l'applicazione delle misure in materia di responsabilità dirigenziale
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, l'attività di valutazione e controllo strategico consiste nell'analisi, preventiva e successiva,   della congruenza e/o degli eventuali scostamenti tra le missioni affidate dalle norme, gli obiettivi operativi prescelti, le scelte operative effettuate e le risorse umane, finanziarie e materiali assegnate, nonché nella identificazione degli eventuali fattori ostativi, delle eventuali responsabilità per la mancata o parziale attuazione, dei possibili rimedi
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, l'attività di valutazione e controllo strategico mira a verificare   l'effettiva attuazione delle scelte contenute nelle direttive ed altri atti di indirizzo politico
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, l'attività di valutazione e controllo strategico:   supporta l'attività di programmazione strategica e di indirizzo politico-amministrativo
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, l'attività di valutazione e controllo strategico:   è svolta da strutture che rispondono direttamente agli organi di indirizzo politico- amministrativo
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, l'attività di verifica di regolarità amministrativa e contabile   è svolta dagli organi appositamente previsti dalle disposizioni vigenti nei diversi comparti della pubblica amministrazione, e, in particolare, dagli organi di revisione, ovvero dagli uffici di ragioneria, nonché dai servizi ispettivi
Nel sistema dei controlli di cui al d.lgs. n. 286/99, l'attività di verifica di regolarità amministrativa e contabile   non comprende verifiche da effettuarsi in via preventiva se non nei casi espressamente previsti dalla legge e fatto salvo, in ogni caso, il principio secondo cui le definitive determinazioni in ordine all'efficacia dell'atto sono adottate dall'organo amministrativo responsabile
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, i controlli sulle società non quotate   sono esercitati dalle strutture proprie dell'ente locale, che ne sono responsabili
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, il controllo contabile è effettuato   dal responsabile del servizio finanziario ed è esercitato attraverso il rilascio del parere di regolarità contabile e del visto attestante la copertura finanziaria
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, il controllo di regolarità amministrativa è svolto, nella fase successiva,   secondo principi generali di revisione aziendale e modalità definite nell'ambito dell'autonomia organizzativa dell'ente
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, il controllo di regolarità amministrativa, nella fase successiva,   è svolto sotto la direzione del segretario, in base alla normativa vigente
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, il controllo di regolarità amministrativa, nella fase successiva,   è esercitato sulle determinazioni di impegno di spesa, sui contratti e sugli altri atti amministrativi, scelti secondo una selezione casuale effettuata con motivate tecniche di campionamento
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, il controllo di regolarità amministrativo contabile in fase preventiva alla formazione dell'atto è esercitato   da ogni responsabile di servizio attraverso il rilascio del parere di regolarità tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, il controllo strategico   è obbligatorio, a regime, per i soli enti con popolazione superiore a 15.000 abitanti
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, le metodologie del controllo strategico mirano   alla rilevazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi predefiniti, degli aspetti economico- finanziari connessi ai risultati ottenuti, dei tempi di realizzazione rispetto alle previsioni, delle procedure operative attuate confrontate con i progetti elaborati, della qualità dei servizi erogati e del grado di soddisfazione della domanda espressa, degli aspetti socio-economici
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, le risultanze del controllo di regolarità amministrativa, nella fase successiva, sono trasmesse periodicamente, a cura del segretario   ai responsabili dei servizi, unitamente alle direttive cui conformarsi in caso di riscontrate irregolarità, nonché ai revisori dei conti e agli organi di valutazione dei risultati dei dipendenti
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, le risultanze del controllo di regolarità amministrativa, nella fase successiva, sono trasmesse periodicamente ai destinatari   a cura del segretario, unitamente alle direttive cui conformarsi in caso di riscontrate irregolarità,
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, l'ente locale definisce, secondo la propria autonomia organizzativa   un sistema di controlli sulle società non quotate, dallo stesso partecipate
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, l'unità preposta al controllo strategico   elabora rapporti periodici, da sottoporre all'organo esecutivo e al consiglio per la successiva predisposizione di deliberazioni consiliari di ricognizione dei programmi
nel sistema di controlli interni degli enti locali delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, l'unità preposta al controllo strategico è posta sotto la direzione   del direttore generale, laddove previsto, o, in mancanza, del segretario comunale
nel sistema di controlli interni delineato dall'art. 3 del dl n. 174/2012, il controllo di regolarità amministrativo contabile può essere esercitato   nella fase preventiva della formazione dell'atto e nella fase successiva, secondo principi generali di revisione aziendale e modalità definite nell'ambito dell'autonomia organizzativa dell'ente
Nel sistema di programmazione regionale, le previsioni di bilancio, riferite ad un orizzonte temporale almeno triennale, sono elaborate sulla base   delle linee strategiche e delle politiche contenute nel documento di economia e finanza regionale (DEFR),
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, gli obiettivi   si articolano in obiettivi generali, validi per tutte le amministrazioni, e specifici
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, gli obiettivi   sono specifici e misurabili in termini concreti e chiari, di norma, attraverso indicatori
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, gli obiettivi   sono tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, gli obiettivi   sono riferibili ad un arco temporale determinato, di norma corrispondente ad un anno
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, gli obiettivi   sono correlati alla quantità e alla qualità delle risorse disponibili
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il monitoraggio della performance   compete agli Organismi indipendenti di valutazione, anche accedendo alle risultanze dei sistemi di controllo strategico e di gestione presenti nell'amministrazione
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il Piano della performance   è un documento programmatico triennale, definito dall'organo di indirizzo politico- amministrativo in collaborazione con i vertici dell'amministrazione
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il Piano della performance   definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell'amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il rispetto deli principi generali del Titolo I è condizione necessaria   per l'erogazione di premi e componenti del trattamento retributivo legati alla performance
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il rispetto delle disposizioni recate dal Titolo I   rileva ai fini del riconoscimento delle progressioni economiche, dell'attribuzione di incarichi di responsabilità al personale, nonché del conferimento degli incarichi dirigenziali
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa concerne, tra l'altro:   l'attuazione di politiche e il conseguimento di obiettivi collegati ai bisogni e alle esigenze della collettività
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa concerne, tra l'altro:   l'attuazione di piani e programmi, ovvero la misurazione dell'effettivo grado di attuazione dei medesimi, nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard qualitativi e quantitativi definiti, del livello previsto di assorbimento delle risorse
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa concerne, tra l'altro:   la rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti dei servizi
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa concerne, tra l'altro:   la proficua interazione con cittadini e stakeholders
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa concerne, tra l'altro:   l'efficienza nell'impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed alla riduzione dei costi, nonché all'ottimizzazione dei tempi dei procedimenti amministrativi
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, il Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa concerne, tra l'altro:   la qualità e quantità delle prestazioni e dei servizi erogati
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, in caso di mancata adozione del Piano della performance   è fatto divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti che risultano avere concorso alla mancata adozione del Piano, per omissione o inerzia nell'adempimento dei propri compiti
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, in caso di mancata adozione del Piano della performance   l'amministrazione non può procedere ad assunzioni di personale o al conferimento di incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominati
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, in sede di monitoraggio della performance, gli OIV   verificano l'andamento delle performance rispetto agli obiettivi programmati durante il periodo di riferimento e segnalano la necessità o l'opportunità di interventi correttivi in corso di esercizio all'organo di indirizzo politico- amministrativo
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la funzione di misurazione e valutazione delle performance è svolta   in primis, dagli OIV, ma anche dai dirigenti e dai cittadini-utenti in rapporto alla qualità dei servizi resi dall'amministrazione in relazione agli ambiti rispettivamente intestati
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la funzione di misurazione e valutazione delle performance è svolta, in primis,   dagli Organismi indipendenti di valutazione, cui compete la misurazione e valutazione della performance di ciascuna struttura amministrativa nel suo complesso, nonché la proposta di valutazione annuale dei dirigenti di vertice
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la misurazione e la valutazione della performance sono volte, tra l'altro   al miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, nonché alla crescita delle competenze professionali
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la misurazione e la valutazione svolte dai dirigenti sulla performance individuale del personale sono collegate   al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali, nonché alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale apicale è collegata, tra l'altro   al raggiungimento di specifici obiettivi individuali
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale apicale è collegata, tra l'altro   alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate, nonché ai comportamenti organizzativi richiesti per il più efficace svolgimento delle funzioni assegnate
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale apicale è collegata, tra l'altro   alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale apicale è collegata, tra l'altro,   agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità, ai quali è attribuito un peso prevalente nella valutazione complessiva
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la Relazione annuale sulla performance   è approvata dall'organo di indirizzo politico- amministrativo e validata dall'Organismo di valutazione
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la Relazione annuale sulla performance   evidenzia, a consuntivo, con riferimento all'anno precedente, i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, la valutazione negativa, come disciplinata nell'ambito del sistema di misurazione e valutazione della performance   può rilevare ai fini dell'accertamento della responsabilità dirigenziale e ai fini dell'irrogazione del licenziamento disciplinare
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, le amministrazioni pubbliche adottano metodi e strumenti idonei a   misurare, valutare e premiare la performance individuale e quella organizzativa
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, le amministrazioni pubbliche, redigono e pubblicano sul sito istituzionale ogni anno   entro il 31 gennaio, il Piano della performance e, entro il 30 giugno, la Relazione annuale sulla performance
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, le amministrazioni, ai fini della valutazione della performance,   adottano e aggiornano annualmente, previo parere vincolante dell'Organismo indipendente di valutazione, il Sistema di misurazione e valutazione della performance
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, l'Organismo indipendente di valutazione della performance   è obbligatorio in tutte le amministrazioni, eventualmente in forma associata
Nel sistema introdotto dal d.lgs. n. 150/09, l'Organismo indipendente di valutazione della performance   è costituito, di norma, in forma collegiale con tre componenti
Nella giurisprudenza costituzionale perché il rispetto della continuità dei conti è imprescindibile anche ai fini della parificazione dei conti?   Perché la non corretta determinazione di ciò che residua dall'esercizio finanziario precedente si riverbera sulle decisioni di bilancio successive, pregiudicando la legalità finanziaria presidiata dal giudizio di parificazione
Nell'ambito dei controlli sul rendiconto di gestione degli enti locali, il revisore dovrà verificare che il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità:   Sia stato accantonato, almeno nei limiti previsti dalla normativa vigente e che l'esclusione di eventuali entrate sia giustificata
Nell'ambito del bilancio regionale le regioni   garantiscono un'esatta perimetrazione delle entrate e delle uscite relative al finanziamento del proprio servizio sanitario regionale
Nell'ambito del giudizio di parificazione il P.M. ha il ruolo di:   interveniente necessario e tutore “dell'interesse generale oggettivo della regolarità della gestione finanziaria e patrimoniale dell'ente territoriale” (Corte Cost. sent. n. 89/2017) benché non sia parte processuale e sia privo di poteri autonomi d'accertamento
Nell'ambito del giudizio di parificazione, l'Ufficio del Pubblico Ministero può svolgere autonome istruttorie e chiedere la condanna o l'assoluzione degli amministratori regionali?   No
Nell'ambito del procedimento di riequilibrio finanziario pluriennale degli enti locali il TUEL assegna un ruolo importante...   alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti
Nell'ambito del procedimento di riequilibrio finanziario pluriennale degli enti locali le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti...   approvano con delibera il piano di riequilibrio ed effettuano il monitoraggio sull'attuazione delle misure previste nel piano
Nell'ambito del procedimento legislativo teso all'approvazione del rendiconto, l'attività di parificazione svolta dalla Corte, sia nei confronti del rendiconto dello Stato che delle regioni, come si pone?   la pronuncia della Corte si interpone tra l'attività di rendicontazione e la legge che approva il conto e si pone in un rapporto di ausiliarietà nei confronti delle assemblee legislative. Essa è dunque teleologicamente collegata alla legge di approvazione del rendiconto stesso
Nell'ambito del sistema dei controlli la parificazione del rendiconto regionale rappresenta:   il momento di chiusura di tutto quel complesso di verifiche dell'operato del Governo della Regione, che sono demandate alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti
Nell'ambito della procedura del “dissesto guidato” degli enti locali, disciplinata dall'articolo 6, comma 2 del D.lgs. 6 settembre 2011, n. 149, in caso di perdurare dell'inadempimento dell'obbligo di adottare le necessarie misure correttive chieste dalla Sezione regionale della Corte dei conti..   il Prefetto assegna al Consiglio comunale un termine per la deliberazione del dissesto
Nell'ambito della procedura del cosiddetto “dissesto guidato”, prevista dall'art. 6, comma 2, del D.Lgs 6 settembre 2011, n. 149, l'assegnazione da parte del Prefetto al Consiglio dell'ente locale per deliberare il dissesto è preceduta...   da tre successive delibere della Sezione regionale di controllo che accertano gravi irregolarità finanziarie e la perdurante la mancata adozione delle previste misure correttive
Nell'ambito della procedura prevista dall'articolo. 148 bis, comma 3 del TUEL , in caso di mancata adozione o di giudizio negativo sulle misure adottate dagli enti locali in esito al controllo di legalità finanziaria, la Sezione regionale di controllo....   con successiva pronuncia collegiale dichiara preclusa l'attuazione dei programmi di spesa per i quali è stata accertata la mancanza di copertura finanziaria o la loro insussistenza della relativa sostenibilità finanziaria
Nell'ambito della razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, la comunicazione alla sezione di controllo della Corte dei conti competente è effettuata:   anche da parte delle amministrazioni che non detengono alcuna partecipazione
Nell'ambito della Relazione al Parlamento sul costo del lavoro pubblico prevista dall'art. 60 del d.l.gs n. 165 del 2001 la Corte dei conti....   riferisce al Parlamento sulla dinamica della spesa del personale pubblico e sulle relative cause
Nell'ambito della Relazione al Parlamento sulla tipologia delle coperture adottate nelle leggi di spesa, prevista dall'articolo 17, comma 9 della legge n. 196 del 2009, la Corte dei conti...   formula osservazioni sulle coperture adottate e sulla tecnica di quantificazione degli oneri
Nell'ambito dell'attività di referto al parlamento attribuita alla Corte dei conti....   non è previsto alcun intervento della procura contabile
Nell'ambito dell'attività istruttoria propedeutica al giudizio di parificazione del rendiconto della regione, la Sezione regionale di controllo deve:   acquisire tutti gli elementi e le informazioni utili alla decisione di parificazione; mettere a disposizione delle Procure regionali i dati e i documenti contabili acquisiti; assicurare il pieno contraddittorio con gli enti controllati durante tutto l'iter procedurale
Nell'ambito delle attività di controllo, l'organo di revisione opera la verifica della congruità degli accantonamenti in materia di contenzioso:   almeno in occasione del preventivo, della verifica degli equilibri e rendiconto
Nell'ambito delle verifiche sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale volte alla decisione da adottarsi, ai sensi dell'art. 243 quater comma 3 Tuel, la Sezione regionale della Corte dei conti   può svolgere approfondimenti disponendo degli ordinari poteri cognitivi ed istruttori non essendo pregiudicata dalle risultanze istruttorie della Commissione di cui all'art. 155 Tuel
Nell'ambito dell'organizzazione della rete dei servizi sanitari le regioni possono trasformare presidi ospedalieri in aziende ospedaliere   in possesso dei requisiti minimi prescritti dalla normativa statale
Nell'ambito nella sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, come sono ripartite tra i collegi le gestioni statali non direttamente imputabili al singolo ministero ?   in relazione alla materia trattata
Nelle leggi di approvazione del rendiconto delle Regioni, gli elementi basilari inerenti alla dimostrazione della situazione economico-finanziaria devono essere espressi:   con chiarezza e coerenza anche in rapporto alla fondamentale interdipendenza con il principio di legittimazione democratica, indefettibile raccordo tra la gestione delle risorse della collettività e il mandato elettorale degli amministratori
Nelle società “in house” il controllo analogo è esercitabile:   dall'amministrazione partecipante, anche congiuntamente con altre amministrazioni
Nelle società “in house” il controllo analogo è:   la situazione in cui l'amministrazione esercita su una società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi
Nelle società a controllo pubblico, gli amministratori:   non possono essere dipendenti delle amministrazioni pubbliche controllanti o vigilanti.
Nelle società a controllo pubblico, gli amministratori:   qualora siano dipendenti della società controllante, in virtù del principio di onnicomprensività della retribuzione, hanno l'obbligo di riversare i relativi compensi alla società di appartenenza
Nelle società a controllo pubblico, gli obiettivi sulle spese di funzionamento, comprese quelle per il personale, sono fissati:   dalle amministrazioni pubbliche socie, con propri provvedimenti
Nelle società a controllo pubblico, il trattamento economico annuo onnicomprensivo per amministratori, componenti degli organi di controllo, dirigenti e dipendenti non può eccedere:   il limite massimo di euro 240.000 annui, tenuto conto anche dei compensi corrisposti da altre pubbliche amministrazioni o da altre società a controllo pubblico
Nelle società a partecipazione mista pubblico-privata finalizzate ad un contratto di partenariato la durata della partecipazione privata alla società:   non può essere superiore alla durata dell'appalto o della concessione
Nelle società a partecipazione mista pubblico-privata finalizzate ad un contratto di partenariato la quota di partecipazione del soggetto privato non può essere:   inferiore al 30%
Nelle società a partecipazione mista pubblico-privata finalizzate ad un contratto di partenariato la selezione del soggetto privato è effettuata:   mediante procedura ad evidenza pubblica avente ad oggetto la sottoscrizione o l'acquisto della partecipazione societaria da parte del socio privato e l'affidamento del contratto di appalto o di concessione oggetto esclusivo dell'attività della società mista
Nelle società partecipate, gli amministratori e dipendenti delle società “in house”:   in caso di danno erariale sono soggetti alla giurisdizione esclusiva della Corte dei conti
Nelle società partecipate, gli amministratori e dipendenti:   sono generalmente soggetti alle azioni civili di responsabilità, fatta la salva la giurisdizione esclusiva della Corte dei conti sul danno erariale per le società “in house”
Nelle verifiche sui controlli interni degli enti locali, in caso di rilevata assenza o inadeguatezza degli strumenti e delle metodologie di controllo   le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti irrogano agli amministratori responsabili la condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria
Nelle verifiche sui controlli interni degli enti locali, in caso di rilevata assenza o inadeguatezza degli strumenti e delle metodologie di controllo, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti   irrogano agli amministratori responsabili la condanna ad una sanzione pecuniaria
Nelle verifiche sui controlli interni degli enti locali, in caso di rilevata assenza o inadeguatezza degli strumenti e delle metodologie di controllo, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti irrogano agli amministratori responsabili la condanna ad una sanzione pecuniaria   da un minimo di cinque fino ad un massimo di venti volte la retribuzione mensile lorda dovuta al momento di commissione della violazione
Nell'ente locale da chi sono rese le attestazioni di copertura della spesa in relazione alle disponibilità effettive esistenti negli stanziamenti di spesa?   Dal responsabile del servizio finanziario
Nell'ente locale, dopo il 31 dicembre di un anno   non possono più effettuarsi accertamenti di entrate e impegni di spesa in conto dell'esercizio scaduto
Nell'esercizio della funzione consultiva diretta introdotta nel 2016 la Sezione delle autonomie si pronuncia:   con effetto conformativo nei confronti delle Sezioni regionali di controllo
Nell'esercizio delle attribuzioni di controllo di cui all'art. 3 della l. n. 20/1994, la Corte dei conti:   può richiedere alle amministrazioni pubbliche ed agli organi di controllo interno qualsiasi atto o notizia e può effettuare e disporre ispezioni e accertamenti diretti
Nell'esercizio delle attribuzioni di controllo di cui all'art. 3 della l. n. 20/1994, la Corte dei conti:   può richiedere alle amministrazioni pubbliche non territoriali il riesame di atti ritenuti non conformi a legge
Nell'esercizio delle attribuzioni di cui all'art. 3 della legge n. 20/1994 (Norme in materia di controllo della Corte dei conti) la Corte...   Può richiedere alle amministrazioni pubbliche ed agli organi di controllo interno qualsiasi atto o notizia e può effettuare e disporre ispezioni e accertamenti diretti
Nello svolgimento del controllo sulla gestione deve sempre essere assicurato   il contraddittorio con l'amministrazione
Nello svolgimento delle audizioni della Corte dei conti dopo l'intervento del Presidente della Corte....   i Parlamentari presenti possono chiedere chiarimenti ed approfondimenti sui punti trattati
Non possono essere utilizzati, neanche parzialmente, i contributi erogati dal consiglio regionale ai gruppi consiliari:   per finanziare, direttamente o indirettamente le spese di funzionamento degli organi centrali e periferici dei partiti o di movimenti politici
Non possono essere utilizzati, neanche parzialmente, i contributi erogati dal consiglio regionale ai gruppi consiliari:   per finanziare, direttamente o indirettamente, le spese di funzionamento delle articolazioni politiche o amministrative degli organi centrali e periferici dei partiti o di movimenti politici