Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro
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- La cessazione del rapporto di lavoro: estingue il procedimento disciplinare salvo che per l'infrazione commessa sia prevista la sanzione del licenziamento o comunque sia stata disposta la sospensione cautelare dal servizio
- La comunicazione di contestazione dell'addebito al dipendente, nell'ambito del procedimento disciplinare, è effettuata: tramite posta elettronica certificata, nel caso in cui il dipendente dispone di idonea casella di posta, ovvero tramite consegna a mano
- La condanna della pubblica amministrazione al risarcimento del danno derivante dalla violazione, da parte del lavoratore dipendente, degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa comporta l'applicazione nei suoi confronti, ove già non ricorrano i presupposti per l'applicazione di un'altra sanzione disciplinare più grave (art. 55-sexies, TUPI): Della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione.
- La condanna penale definitiva, in relazione alla quale è prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero l'estinzione, comunque denominata, del rapporto di lavoro: comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
- La Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità di cui all'art. 39-bis del TUPI è istituita presso: Il Dipartimento della funzione pubblica.
- La contrattazione collettiva rientra tra le fonti della legislazione sociale? Sì, è uno dei principi fondamentali del nostro ordinamento
- La corretta lettura dell'acronimo D.P.I. indica, per quanto inerente alla vigente legislazione in materia di tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, la seguente dizione: dispositivi di protezione individuali
- La cosiddetta gestione separata INPS è calcolata: con il sistema contributivo in presenza di un minimo di 5 anni di versamenti
- La Costituzione italiana dispone che la legge stabilisca il limite minimo di età per il lavoro salariato? Sì, lo dispone
- La Costituzione italiana dispone espressamente che la Repubblica tuteli il lavoro dei minori: con speciali norme
- La Costituzione italiana fissa la durata massima della giornata lavorativa? Sì, ma ne demanda la quantificazione alla legge
- La Costituzione italiana prevede che ai diritti che spettano ai cittadini inabili al lavoro e in generale ai diritti garantiti dall'articolo 38 provvedano tutti i seguenti soggetti, TRANNE: istituti vigilati dallo Stato
- La Costituzione italiana prevede che i lavoratori abbiano diritto che siano assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in alcuni casi. Uno dei seguenti NON rientra in essi, quale? Emigrazione
- La Costituzione italiana prevede che il cittadino sprovvisto dei mezzi necessari per vivere abbia diritto all'assistenza sociale? Sì, ma solo se inabile al lavoro
- La Costituzione italiana prevede che la donna lavoratrice: fruisca di condizioni di lavoro che consentano l'adempimento della sua funzione familiare
- La Costituzione italiana riconosce alla donna lavoratrice gli stessi diritti che spettano al lavoratore? Sì, sempre
- La Costituzione italiana stabilisce il limite minimo di paga giornaliera per il lavoro salariato? No, non lo stabilisce
- La definizione di disoccupato, secondo gli standard internazionali, è: persona che svolge attiva ricerca di lavoro e sarebbe disposta a lavorare al salario di mercato
- La dichiarazione di assenza di conflitto di interesse riferita alla singola procedura di gara, richiamata nella Linea Guida n. 15/2019 adottata dall'ANAC in materia di gestione di conflitto di interesse, in quale forma viene resa? Sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e di certificazione ai sensi del DPR 445/2000.
- La Direttiva europea concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi è la: Direttiva 98/59/CE del Consiglio
- La disciplina del lavoro flessibile nel pubblico impiego trova il suo fondamento nell'art. 36 del TUPI. Indicare quale affermazione in merito è corretta. In ogni caso di violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pp.aa, il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative.
- La disciplina del lavoro flessibile nel pubblico impiego trova il suo fondamento nell'art. 36 TUPI. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Al dirigente responsabile di irregolarità nell'utilizzo del lavoro flessibile non può essere erogata la retribuzione di risultato.
- La disciplina generale dell'orario di lavoro trova la sua fonte nel D.Lgs. n. 66/2003. Per quale delle seguenti categorie di lavoratori tale decreto non trova applicazione? La gente di mare.
- La disciplina recata all'interno del D.Lgs. 165/2001 in materia di azione disciplinare può essere integrata con requisiti formali o procedurali ulteriori rispetto a quelli indicati dalla legge? Ed in caso affermativo con quali fonti? E' fatto divieto di aggravamento del procedimento e i regolamenti e/o le disposizioni interne in contrasto con la legge sono nulle.
- La disoccupazione causata dall'alternarsi di fasi di espansione e contrazione dell'economia di una nazione è detta: ciclica
- La falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, comporta: l'irrogazione del licenziamento disciplinare
- La famiglia, il gruppo dei pari, il gruppo di lavoro e i mass media sono alcuni esempi di: agenzie di socializzazione
- La formazione continua (in inglese "continuing vocational training") è volta a migliorare: il livello di qualificazione e di sviluppo professionale delle persone che lavorano
- La giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia: comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
- La L. 124/2015 ha previsto l'adozione di uno o più decreti legislativi per il riordino della disciplina in materia di lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni, aventi ad oggetto tra le altre cose: Lo svolgimento dei concorsi, per tutte le Pubbliche Amministrazioni, in forma centralizzata o aggregata.
- La L. 124/2015 ha previsto tra le altre cose il riordino dell'accesso alla dirigenza. Quale tra le seguenti procedure non è stata interessata dall'art. 11? La chiamata diretta.
- La Legge 117/1988 disciplina la responsabilità dei magistrati, nota come Legge Vassalli disciplina le ipotesi di risarcimento del danno a carico dello Stato per un comportamento assunto con dolo o colpa grave dal magistrato. Da quale organo deve essere promossa l'azione di rivalsa? Dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
- La Legge 124/2015 ha riscritto tra le altre cose le norme del rapporto tra procedimento disciplinare e procedimento penale delle Forze Armate. Quale articolo tra quelli che seguono è stato modificato? L'art. 1393 del Codice dell'Ordinamento militare.
- La Legge 179/2017 ha introdotto l'art. 54-bis (tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti) nel D.Lgs. 165/2001, prevedendo una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro in capo al RPCT, nel caso di: Assenza di procedure per l'inoltro e la gestione delle segnalazioni ovvero l'adozione di procedure non conformi a legge.
- La Legge 190/2012 è stata modificata di recente dalla Legge 3/2019 (c.d. Legge Spazzacorrotti). La norma ha previsto che, in caso di condanna dei pubblici ufficiali per il delitto di traffico di influenze illecite ai sensi dell'art. 346 bis del c.p., ad una pena superiore a tre anni sia stabilita quale sanzione accessoria: L'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'incapacità in perpetuo di contrattare con la Pubblica Amministrazione.
- La Legge 190/2012 ha avuto il pregio di introdurre e fissare per la prima volta, tra le altre cose, l'entità del danno di immagine accertato nei confronti della Pubblica Amministrazione. A quanto ammonta? E' pari al doppio della somma di denaro illecitamente percepita dal dipendente pubblico.
- La Legge 56/2019 all'art. 3, ha introdotto, tra le altre cose, una novità in relazione alla nomina e composizione delle commissioni d'esame nelle procedure concorsuali. Qual è tra quelle di seguito indicate? La costituzione di sottocommissioni anche per le prove scritte, stabilendo che a ciascuna delle sottocommissioni non può essere assegnato un numero di candidati inferiore a duecentocinquanta.
- La Legge 56/2019, al comma 6 all'art. 3, prevede, tra le altre cose, che le procedure concorsuali vengano gestite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda: La nomina e la composizione delle commissioni di esame.
- La Legge 56/2019, al fine di accelerare i tempi di accesso al pubblico impiego, ha previsto la facoltà per gli Enti di procedere all'avvio di procedure concorsuali nell'ambito di un determinato limite massimo delle facoltà di assunzione per il successivo triennio. Quale è questo limite? 80%.
- La legge 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", si applica alle persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche che comportino una riduzione della capacità lavorativa: superiore al 45 per cento
- La legge 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", si applica alle persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore: al 33 per cento
- La legge italiana qualifica il prestatore di lavoro subordinato come: chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa
- La Legge n. 124/2015 ha previsto un riordino dei giudizi dinanzi alla Corte dei Conti. Quale tra i seguenti giudizi non è oggetto di riordino? Giudizi penali.
- La Legge n. 56/2019, al fine di accelerare i tempi di accesso al pubblico impiego, ha previsto la facoltà per gli Enti di procedere all'assunzione a tempo indeterminato di vincitori o allo scorrimento delle graduatorie vigenti nell'ambito di un determinato limite massimo delle facoltà di assunzione per ciascun anno. Quale è questo limite? 80%.
- La legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", si applica alle persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche che comportino una riduzione della capacità lavorativa: superiore al 45 per cento
- La legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", si applica alle persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore: al 33 per cento
- La legge prevede una forma particolare per l'apposizione del termine a un contratto di lavoro subordinato? Sì, quella scritta, tranne i rapporti di durata non superiore a 12 giorni
- La legge prevede una modalità generale per la stipula di un contratto di lavoro subordinato? No, tali contratti possono essere conclusi in qualsiasi forma, salvo i casi in cui la legge richieda quella scritta
- La legislazione vigente consente ad una p.a. di assumere, nei confronti di un dirigente, il provvedimento di revoca dell'incarico collocando lo stesso a disposizione dei ruoli ovvero recedere dal rapporto di lavoro? Si, lo prevede espressamente il co. 1, art. 21 TUPI, nelle ipotesi ivi contemplate.
- La Linea Guida n. 15/2019 approvata dall'ANAC concerne la gestione dei conflitti di interesse. In particolare l'art. 4, in linea con l'art. 42 del D.Lgs. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici), offre una definizione di “personale della stazione appaltante”. A chi si riferisce? Ai dipendenti in senso stretto dell'Amministrazione Pubblica e tutti coloro che, in base ad un valido titolo giuridico, legislativo o contrattuale, siano in grado di impegnare l'Ente nei confronti dei terzi o comunque rivestano, di fatto o di diritto, un ruolo tale da poterne obiettivamente influenzare l'attività esterna.
- La logica della privatizzazione del pubblico impiego è stata quella di introdurre, nel contesto pubblico, regole giuridiche e di condotta proprie degli operatori privati. Dal punto di vista processuale vedono invece il perdurare della giurisdizione esclusiva del G.A.: Le controversie relative ai rapporti di lavoro del personale militare e delle Forze di polizia di Stato, comprese quelle attinenti a diritti patrimoniali connessi.
- La materia dei licenziamenti collettivi per riduzione di personale è disciplinata: dalla legge 223/1991
- La normativa di riferimento afferente l'accesso agli impieghi dello Stato è definita a tutt'oggi dal T.U. 3/1957. Tra i requisiti richiesti rientrano tra gli altri: Età non inferiore ad anni 18.
- La normativa di riferimento afferente l'accesso agli impieghi dello Stato è definita a tutt'oggi dal Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato (n. 3/1957). Tra i requisiti richiesti, tra gli altri, rientrano: L'idoneità fisica all'impiego.
- La normativa di riferimento per la tutela della maternità è: il decreto legislativo 151/2001 e s.m.i.
- La partecipazione a concorsi pubblici può prevedere tra gli altri requisiti quelli che danno diritto a riserva di posti e/o preferenze. Quale tra questi, ai sensi dell'art. 5 del T.U. 3/1957, permette di essere preferiti a parità di merito? I mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti.
- La partecipazione a concorsi pubblici può prevedere tra gli altri requisiti quelli che danno diritto a riserva di posti e/o preferenze. Quale tra questi, ai sensi dell'art.5 del T.U. 3/1957, permette di essere preferiti a parità di merito? I mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti.
- La predisposizione di un Piano Unico per la prevenzione della corruzione e della Trasparenza è: Obbligatorio a decorrere dall'anno 2016.
- La privatizzazione del rapporto di lavoro di pubblico impiego ha determinato il cambiamento nella materia della responsabilità del pubblico dipendente. Tale privatizzazione: Ha lasciato immutata la disciplina della responsabilità civile, penale e amministrativo- contabile, e ha comportato una nuova regolamentazione della responsabilità disciplinare del personale non dirigenziale.
- La quota di riserva prevista per l'impiego del personale di cui all'art. 1 della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", si computa esclusivamente con riferimento al personale tecnicoesecutivo e svolgente funzioni amministrative di tutti i seguenti soggetti, TRANNE uno; quale? Università
- La reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui: comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
- La responsabilità amministrativa per danno erariale, differisce dalla responsabilità contabile: perché mentre la responsabilità contabile deriva dall'inadempimento dell'obbligo di restituire valori avuti in consegna, la responsabilità amministrativa per danno erariale si basa sull'inadempimento dei doveri nascenti dal rapporto di servizio
- La responsabilità civile dei dipendenti pubblici: si estende all'Ente di appartenenza
- La responsabilità civile eventualmente configurabile a carico del dirigente in relazione a profili di illiceità nelle determinazioni concernenti lo svolgimento del procedimento disciplinare (co. 5, art. 55-sexies, TUPI): È limitata ai casi di dolo o colpa grave.
- La responsabilità contabile dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica è: personale e limitata ai fatti e alle omissioni commessi con dolo o colpa grave
- La responsabilità del pubblico dipendente può essere: civile, amministrativa, penale, contabile e disciplinare
- La responsabilità erariale può essere fonte di: danno diretto ed indiretto, perché sussiste anche quando l'amministrazione ha corrisposto al terzo il risarcimento del danno commesso dal dipendente o dall'amministratore
- La responsabilità in caso di violazione di norme sui contratti flessibili nel pubblico impiego: comporta responsabilità dei dirigenti che operano in violazione delle disposizioni anche ai sensi dell'articolo 21 del d.lgs. 165/2001
- La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione si applica per: insufficiente rendimento nell'assolvimento dei compiti assegnati, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55-quater del d.lgs. n. 165/2001
- La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione si applica per: inosservanza delle disposizioni di servizio, anche in tema di assenze per malattia, nonché dell'orario di lavoro, ove non ricorrano le fattispecie considerate nell'art. 55-quater, comma 1, lett. a) del d.lgs n. 165/2001
- La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso si applica per: le ipotesi considerate dall'art. 55-quater, comma 1, lett. b) e c) da f bis) fino a f) quinquies del d.lgs. n. 165/ 2001
- La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso si applica per: condanna passata in giudicato per un delitto commesso in servizio o fuori servizio che, pur non attenendo in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta neanche provvisoriamente la prosecuzione per la sua specifica gravità
- La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi si applica per: atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale ove non sussista la gravità e reiterazione
- La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di 6 mesi si applica per: occultamento, da parte del responsabile della custodia, del controllo o della vigilanza, di fatti e circostanze relativi ad illecito uso, manomissione, distrazione o sottrazione di somme o beni di pertinenza dell'ente o ad esso affidati
- La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni si applica per: ingiustificato ritardo, non superiore a 5 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori
- La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni si applica per: assenza ingiustificata dal servizio o arbitrario abbandono dello stesso, ove non ricorra la fattispecie prevista dall'articolo 55-quater, comma 1, lett. b) del d.lgs. n. 165/2001
- La sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni fino ad un massimo di tre mesi si applica: il caso previsto dall'art. 55-sexies, comma 1, del d. lgs. n. 165 del 2001
- La stipula di contratti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro: determina responsabilità erariale e responsabilità disciplinare del dirigente, nonchè perdita da parte di quest'ultimo dei premi di risultato
- La stipulazione del contratto di somministrazione di lavoro di cui al d.lgs. n. 81 del 2015: richiede la forma scritta
- La tempestività nell'attivazione del procedimento disciplinare nei confronti di un pubblico dipendente: è identificabile anche con la segnalazione dell'illecito all'ufficio disciplina da parte del responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente entro dieci giorni
- La violazione degli obblighi previsti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici di cui al D.P.R. 16 aprile 2013 n. 62, accertata a seguito di procedimento disciplinare: è fonte di responsabilità disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni, ferma restando la responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile del pubblico dipendente
- La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione: se grave o reiterata comporta l'applicazione della sanzione del licenziamento
- La violazione dei termini e delle disposizioni sul procedimento disciplinare previste dagli art. da 55 a 55-quater del TUPI determina la decadenza dall'azione disciplinare? No, non determina la decadenza dall'azione disciplinare né l'invalidità degli atti e della sanzione irrogata, purché non risulti irrimediabilmente compromesso il diritto di difesa del dipendente, e le modalità di esercizio dell'azione disciplinare.
- La violazione dei termini e delle disposizioni sul procedimento disciplinare previste dagli articoli da 55 a 55-quater: può comportare eventuale responsabilità del dipendente cui essa sia imputabile
- La violazione dell'obbligo di sicurezza da parte del datore è causa sufficiente per le dimissioni per giusta causa? Sì
- La violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori: comporta il diritto del lavoratore al risarcimento del danno e le amministrazioni hanno l'obbligo di recuperare le somme pagate nei confronti dei dirigenti responsabili, se vi sia dolo o colpa grave
- La violazione di disposizioni in materia di contratti a termine nel pubblico impiego: non può comportare la costituzione di rapporti a tempo indeterminato ma dà diritto al risarcimento del danno
- La violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato la condanna dell'amministrazione al risarcimento del danno: comporta comunque, per il responsabile, la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da tre giorni a tre mesi, in proporzione al risarcimento, salvo ricorrano i presupposti per l'applicazione di una più grave sanzione disciplinare
- L'accesso alla qualifica dirigenziale negli Enti statali ed Enti pubblici non economici con quali modalità avviene? Sia per concorso per esami indetto dalle singole Amministrazioni sia per corso-concorso bandito dalla Scuola superiore della Pubblica Amministrazione.
- L'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne è: l'ILO - International Labour Organization
- L'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, a norma del d.lgs. 165/2001: è dotata di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia organizzativa e contabile
- L'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, a norma dell'art. 46 del d.lgs. 165/2001: è dotata di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia organizzativa e contabile
- L'Amministrazione può adottare provvedimenti disciplinari nei confronti di dipendenti senza previa contestazione scritta dell'addebito? No, fatta eccezione per il rimprovero verbale.
- L'amministrazione, laddove riscontri la necessità di espletare accertamenti su fatti addebitati al dipendente a titolo di infrazione disciplinare punibili con sanzione non inferiore alla sospensione dal servizio e dalla retribuzione: può disporre, nel corso del procedimento disciplinare, l'allontanamento dal lavoro per un periodo di tempo non superiore a trenta giorni, con conservazione della retribuzione
- L'art. 11 del D.Lgs. n. 276/2003 pone il divieto ai soggetti autorizzati o accreditati di esigere o comunque di percepire, direttamente o indirettamente, compensi dal lavoratore. Detto divieto può trovare disapplicazione? Si. I contratti collettivi stipulati da associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale o territoriale possono stabilire che il divieto non trovi applicazione per specifiche categorie di lavoratori altamente professionalizzati o per specifici servizi offerti dai soggetti autorizzati o accreditati.
- L'art. 20 del D.Lgs. n. 81/2015 stabilisce le circostanze in cui non è ammessa l'apposizione di un termine al contratto di lavoro subordinato. In merito a quanto stabilito dal citato articolo: Non è ammessa da parte delle imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi.
- L'art. 2103 del Codice Civile afferma che il datore di lavoro, nell'esercitare lo ius variandi, deve adibire il lavoratore: alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquistato o alle mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte
- L'art. 30 del D.Lgs. 165/2001 disciplina la mobilità del personale dipendente da un'Amministrazione all'altra, previo assenso dell'Amministrazione di appartenenza, da parte di coloro che facciano domanda di trasferimento. La norma a chi non si applica? Ai magistrati della Corte penale internazionale.
- L'art. 35 del d.lgs. 165 del 2001, dispone che i vincitori di un concorso devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. Detta disposizione è derogabile dai contratti collettivi? No, non lo è
- L'art. 36, TUPI afferente le forme di lavoro flessibile dispone, tra l'altro, che: In ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pp.aa non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pp.aa., ferma restando ogni responsabilità e sanzione.
- L'art. 36, TUPI afferente l'utilizzo di contratti di lavoro flessibile dispone, tra l'altro, che: Per rispondere ad esigenze temporanee o eccezionali le pp.aa possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal c.c. e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, nel rispetto delle procedure di reclutamento vigenti.
- L'art. 38 del D.Lgs. n. 81/2015 prevede per il contratto di somministrazione la forma scritta. In mancanza di tale forma: Il contratto è nullo e i lavoratori sono considerati a tutti gli effetti alle dipendenze dell'impresa utilizzatrice.
- L'art. 39 ter del D.Lgs. 165/2001 definisce le funzioni del "Responsabile dei processi di inserimento delle persone affette da disabilità". La figura è obbligatoria in tutti gli Enti? No, solamente negli Enti con più di duecento dipendenti.
- L'art. 53 del TUPI elenca una serie di attività diretta ad accertare il rispetto delle norme in tema di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi. Con riferimento a dette attività il Dipartimento della funzione pubblica può disporre verifiche? Si, per il tramite dell'Ispettorato per la funzione pubblica che opera d'intesa con i Servizi ispettivi di finanza pubblica del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.
- L'art. 55 bis del D.Lgs. 165/2001, fissa determinati termini perentori in materia di sanzioni disciplinari. Solo una risposta delle seguenti è quella giusta. Quale? 30 giorni per la constestazione scritta di addebito all'interessato da parte dell'Ufficio Procedimenti Disciplinari e 120 giorni per la conclusione del procedimento.
- L'art. 55 TUPI (Responsabilità, infrazioni e sanzioni, procedure conciliative) è stato novellato dal D.Lgs. n. 150/2009 che ha inserito anche gli artt. da 55-bis a 55-novies. A seguito di dette modifiche le disposizioni concernenti la responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l'amministrazione (art. 55-sexies) costituiscono norme imperative? Si. Il carattere imperativo comporta la nullità delle singole clausole contrattuali e la loro sostituzione di diritto con le norme imperative di legge.
- L'art. 55-bis del TUPI distingue infrazioni disciplinari di minore gravità e infrazioni più gravi. Per quale delle seguenti infrazioni si applica la disciplina stabilita dal contratto collettivo? Per le sanzioni per le quali è previsto il rimprovero verbale.
- L'art. 57 TUPI (Pari opportunità) detta alcune disposizioni alle quale si devono attenere le pp.aa. per garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. A tal fine le pp.aa.: Adottano propri atti regolamentari per assicurare pari opportunità fra uomini e donne sul lavoro, conformemente alle direttive impartite dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica.
- L'art. 57 TUPI (Pari opportunità) detta alcune disposizioni alle quale si devono attenere le pp.aa. per garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. A tal fine le pp.aa.: Riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso.
- L'art. 57 TUPI (Pari opportunità) detta alcune disposizioni alle quale si devono attenere le pp.aa. per garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. A tal fine le pp.aa.: Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi, adottando modalità organizzative atte a favorirne la partecipazione, consentendo la conciliazione fra vita professionale e vita familiare.
- L'art. 57 TUPI (Pari opportunità) detta alcune disposizioni alle quale si devono attenere le pp.aa. per garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. A tal fine le pp.aa.: Possono finanziare programmi di azioni positive e l'attività dei Comitati unici di garanzia per le pari opportunità, per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio.
- L'art. 6 del D.Lgs. n. 81/2015 disciplina il lavoro supplementare, il lavoro straordinario nonché le clausole di elasticità per i contratti a tempo parziale. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta. Gli istituti del lavoro supplementare e del lavoro straordinario consentono alle parti del rapporto di lavoro di variare l'orario di lavoro nella sua durata massima.
- L'art. 6 del D.Lgs. n. 81/2015 disciplina il lavoro supplementare, il lavoro straordinario nonché le clausole di elasticità per i contratti a tempo parziale. Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito è corretta. Il lavoratore può rifiutare lo svolgimento del lavoro supplementare ove giustificato da comprovate esigenze lavorative, di salute, familiari o di formazione professionale.
- L'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 (art. 68, comma 1, del D.Lgs. n. 29/1993 nella stesura successiva alla riforma introdotta dall'art. 18 D.Lgs. 29 ottobre 1998, n. 387) prevede che al giudice ordinario vengano devolute tutte le controversie inerenti ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pp.aa., fra cui: Le controversie concernenti l'assunzione al lavoro.
- L'art. 7 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., rubricato "Gestione delle risorse umane", dispone che le P.A. individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro a favore: dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale sociale e familiare e dei dipendenti impegnati in attività di volontariato
- L'art. 80 del T.U. 3/1957 prevede che, quando viene irrogata la sanzione della riduzione dello stipendio questa ha dei limiti inferiore e superiore. Quali sono? Non può essere inferiore ad 1/10 e superiore ad 1/5 di un mese di stipendio e non può essere superiore a 6 mesi.
- L'articolo 35 della Costituzione italiana riporta che la Repubblica tutela il lavoro: in tutte le sue forme e applicazioni
- L'articolo 54 bis del d.lgs. 165/2001 prevede che la segnalazione o la denuncia fatta da un pubblico dipendente al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, all'ANAC, all'Autorità giudiziaria contabile di condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro: è sottratta all'accesso previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge 241/1990
- L'assegnazione del lavoratore a mansioni proprie di una qualifica superiore effettuata al di fuori dei presupposti di legge (co. 2, art. 52, TUPI): È nulla, ma al lavoratore è corrisposta la differenza di trattamento economico con la qualifica superiore.
- L'assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre in un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi 10 anni: comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo.
- L'Assicurazione sociale per l'impiego (ASpI), istituita dalla legge n. 92/2012, ha lo scopo di: fornire un'indennità mensile di disoccupazione ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione
- L'assunzione, sia per concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni sia per corso-concorso bandito dalla Scuola superiore della Pubblica Amministrazione, a quale categoria di dipendenti si rivolge? Ai dirigenti negli Enti statali ed Enti pubblici non economici.
- L'attuale classificazione multilingue delle qualifiche, competenze, abilità e professioni in Europa (ESCO), quanti gruppi professionali prevede? 10
- Le agenzie per il lavoro possono effettuare indagini sui lavoratori circa la loro affiliazione sindacale o politica? Sì, se si tratta di caratteristiche che incidono sulle modalità di svolgimento della attività lavorativa
- Le Amministrazioni Pubbliche devono sempre garantire ai propri dipendenti trattamenti economici NON inferiori a quelli previsti dai rispettivi contratti collettivi? Sì, sempre
- Le comunicazioni successive alla contestazione dell'addebito, in caso di procedimento disciplinare: possono avvenire tramite posta elettronica o altri strumenti informatici di comunicazione ovvero anche al numero di fax o altro indirizzo di posta elettronica, previamente comunicati dal dipendente o dal suo procuratore
- Le controversie aventi ad oggetto i rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni di cui all'art. 1 co. 2, TUPI sono attribuite alla competenza del giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro, tra cui: Le controversie concernenti il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali.
- Le deliberazioni di indirizzo assunte in materia di contrattazione collettiva dall'ARAN sono da ritenersi definitive o devono essere ratificate comunque dalle Pubbliche Amministrazioni? Le deliberazioni assunte sono definitive.
- Le disposizioni concernenti il licenziamento disciplinare di cui all'art. 55-quater TUPI costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli artt. 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. Quanto affermato costituisce corretta previsione legislativa? Si, a seguito dell'emanazione del "Decreto Brunetta".
- Le disposizioni dell'art. 19 del d.lgs. 165 del 2001, sugli incarichi di funzioni dirigenziali costituiscono norme: non derogabili dai contratti o accordi collettivi
- Le disposizioni dettate dall'art. 55-bis del TUPI sulle forme e i termini del procedimento disciplinare, costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del c.c.? Si, costituiscono norme imperative le disposizioni di cui dall'art. 55 all'art. 55-octies del suddetto D.Lgs.
- Le disposizioni di cui al D.Lgs. n. 23/2015 si applicano anche nei casi di conversione, successiva al 7/3/2015, del contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato? Si, lo prevede espressamente l'art. 1 del citato decreto.
- Le disposizioni sull'incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all'art. 53, co. da 7 a 13 del TUPI si applicano anche ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale? Si, se la prestazione lavorativa è superiore al 50% di quella a tempo pieno.
- Le falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera: comportano comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
- Le imprese che intendono esercitare la facoltà di avviare la procedura di licenziamento collettivo prevista dalla legge n. 223/1991 devono darne comunicazione preventiva: alle rappresentanze sindacali aziendali costituite in base allo Statuto dei lavoratori e alle rispettive associazioni di categoria
- Le istanze da produrre agli organi dell'Amministrazione Pubblica, sottoscritte in presenza del dipendente addetto, sono soggette ad autenticazione? No
- Le misure generali e le misure specifiche hanno sostituito le misure obbligatorie di rischio corruttivo. Con quale Piano Nazionale Anicorruzione vengono introdotte siffatte ripartizioni? Con il PNA 2015, Determinazione n. 12 adottata dall'ANAC.
- Le norme contenute nel DPR 62/2013, concernente il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, si applicano a tutti i dipendenti? Si, a tutti i dipendenti
- Le norme della legge 604/1966 e s.m.i., "Norme sui licenziamenti individuali", si applicano ai lavoratori assunti in prova? Si applicano dal momento in cui l'assunzione diviene definitiva e, in ogni caso, quando sono decorsi sei mesi dall'inizio del rapporto di lavoro
- Le norme della legge n. 604/1966, "Norme sui licenziamenti individuali", si applicano ai lavoratori assunti in prova? Si applicano dal momento in cui l'assunzione diviene definitiva e, in ogni caso, quando sono decorsi sei mesi dall'inizio del rapporto di lavoro
- Le organizzazioni sindacali sono: soggetti attivi privati della legislazione sociale
- Le politiche del lavoro sono tradizionalmente distinte in: politiche attive e passive
- Le pp.aa. possono avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione o d'impiego di personale (art. 36, TUPI)? Si, per rispondere ad esigenze temporanee o eccezionali.
- Le procedure di assunzione obbligatoria delle cosiddette "categorie protette" previste per il settore privato si applicano anche per l'accesso al pubblico impiego: previa verifica della compatibilità tra la condizione del lavoratore e le mansioni da svolgere
- Le procedure di impugnazione dei provvedimenti disciplinari: non possono essere istituite dalla contrattazione collettiva
- Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale è un corretto principio? Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione.
- Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale è un corretto principio? Composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali.
- Le Pubbliche Amministrazioni che non procedono alla ricognizione annuale delle eccedenze di personale possono assumere? No, non possono assumere o instaurare rapporti di lavoro pena la nullità dei contratti.
- Le Pubbliche Amministrazioni garantiscono parità e pari opportunità tra uomo e donna? Sì, lo prevede espressamente l'art. 7 del d.lgs. 165/2001
- Le pubbliche amministrazioni possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative (art. 53, TUPI)? No, non possono conferire incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati.
- Le Pubbliche Amministrazioni prima di avviare le procedure di assunzione di personale, sono tenute a comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica, l'area, il livello e la sede di destinazione per i quali si intende bandire il concorso nonché, se necessario, le funzioni e le eventuali specifiche idoneità richieste. Questa norma si applica a tutte le Pubbliche Amministrazioni? Si, ad eccezione degli avvocati e procuratori dello Stato.
- Le Pubbliche Amministrazioni sono obbligate ad adempiere agli obblighi assunti con i contratti collettivi nazionali di lavoro: dalla data della sottoscrizione definitiva
- Le responsabilità disciplinari, amministrativo-contabili e penali: possono concorrere
- Le sanzioni applicabili in caso di violazione dei doveri dei dipendenti pubblici: sono quelle previste dalla legge, dai regolamenti e dalla contrattazione collettiva, incluse quelle espulsive che possono essere applicate esclusivamente nei casi tassativamente previsti
- Le sanzioni disciplinari nel pubblico impiego sono stabilite: dal Contratto collettivo nazionale di lavoro e dal d.lgs. 165/2001
- Le violazioni, da parte dei lavoratori, degli obblighi disciplinati all'art. 23 del contratto danno luogo, secondo la gravità dell'infrazione, all'applicazione di sanzioni disciplinari. Oltre alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione, quali sono le sanzioni disciplinari? Rimprovero verbale; rimprovero scritto (censura); multa di importo variabile fino ad un massimo di quattro ore di retribuzione; licenziamento con preavviso; licenziamento senza preavviso.
- L'elenco anagrafico previsto dal d.P.R. n. 442/2000 è integrato e aggiornato: sulla base delle informazioni fornite dal lavoratore e d'ufficio
- L'entità del danno all'immagine della pubblica amministrazione derivante dalla commissione di un reato contro la stessa pubblica amministrazione accertato con sentenza passata in giudicato: si presume, salva prova contraria, pari al doppio della somma di denaro o del valore patrimoniale di altra utilità illecitamente percepita dal dipendente
- Limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio - Informazione e formazione adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. A norma di quanto dispone l'art. 15 del D.Lgs. n. 81/2008, quale/quali tra le precedenti sono misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro? Entrambe.
- L'impiegato civile dello Stato può incorrere in decadenza dall'impiego. Le ipotesi sono disciplinate dall'art. 127 del T.U. 3/1957. Quale tra le seguenti ipotesi comporta la suddetta decadenza? La perdita della cittadinanza italiana.
- L'impresa che intende esercitare la facoltà di avviare la procedura di licenziamento collettivo prevista dalla legge n. 223/1991 deve dare una comunicazione alle rappresentanze sindacali aziendali che contenga tutte le seguenti informazioni, TRANNE una. Quale? La valutazione delle possibilità del reimpiego del personale in altre aziende
- L'impugnazione delle sanzioni disciplinari applicate ai dipendenti pubblici possono essere riviste e rideterminate dal Giudice? Certamente, il giudice può rideterminare la sanzione, in applicazione delle disposizioni normative e contrattuali vigenti, avendo riguardo al comportamento assunto ed all'interesse pubblico asseritamente violato.
- L'indennità erogata dall'Assicurazione sociale per l'impiego (ASpI) prevista dalla legge n. 92/2012, art. 2, è rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi: due anni
- L'indennità giornaliera di inabilità temporanea assoluta, fino al 90° giorno, è pari al: 60% della retribuzione giornaliera
- L'infortunio in itinere è: quell'evento dannoso in cui incorre il lavoratore nel recarsi al posto di lavoro oppure nel ritornare alla propria abitazione
- L'ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio: comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
- L'inosservanza dell'obbligo di fedeltà previsto per il prestatore di lavoro dall'art. 2105 del Codice Civile può comportare l'applicazione di: sanzioni disciplinari
- L'insufficiente rendimento, dovuto alla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa, e rilevato dalla costante valutazione negativa della performance del dipendente per ciascun anno dell'ultimo triennio: comporta comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo
- L'iscrizione all'albo di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 276/2003 alla sezione delle agenzie di intermediazione comporta automaticamente l'iscrizione della agenzia alle sezioni: Agenzie di ricerca e selezione del personale e Agenzie di supporto alla ricollocazione professionale.
- L'iscrizione all'albo di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 276/2003 alla sezione delle agenzie di somministrazione di lavoro abilitate allo svolgimento di tutte le attività di cui all'art. 20 comporta automaticamente l'iscrizione della agenzia alle sezioni: Agenzie di intermediazione, Agenzie di ricerca e selezione del personale e Agenzie di supporto alla ricollocazione professionale.
- L'istituto della partecipazione sindacale è previsto nell'alveo della normativa recata nel D.Lgs. 165/2001. Per quali dipendenti, tra quelli di seguito indicati, l'istituto è disciplinato nell'ambito di apposito Regolamento. Per i dipendenti della carriera prefettizia.
- Lo scopo che l'art. 6 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i. pone all'adozione del piano triennale dei fabbisogni di personale da parte delle Amministrazioni Pubbliche è: ottimizzare l'impiego delle risorse pubbliche disponibili e perseguire obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi offerti ai cittadini
- Lo svolgimento delle funzioni di controllo sulla contrattazione integrativa da chi viene assolto? Dal collegio dei revisori o organo analogo
- L'obbligazione nascente da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato: costituisce la prestazione specifica e conformativa del rapporto di lavoro
- L'obbligo del rispetto della reperibilità previsto dal D.M. n. 206/2017 per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni assenti per malattia: Sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi.
- L'obbligo del rispetto di dette fasce orarie sussiste anche per le malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio che abbia dato luogo all'ascrivibilità della menomazione unica o plurima alle prime tre categorie della Tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981, n. 834 (D.M. n. 206/2017)? No.
- L'obbligo del rispetto di dette fasce orarie sussiste per gli stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta pari o superiore al 67% (D.M. n. 206/2017)? No.
- L'offerta di lavoro, limitatamente a un singolo individuo: è direttamente proporzionale alla retribuzione complessiva, ma inversamente proporzionale al tempo libero
- L'Osservatorio europeo dell'occupazione è stato istituito: nel 1989 dalla Commissione europea
- L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari conclude il procedimento, con atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione: entro il termine di centoventi giorni dalla contestazione dell'addebito
- L'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, avuto notizia di fatti ritenuti di rilevanza disciplinare, con immediatezza: provvede alla contestazione scritta dell'addebito, comunque non oltre trenta giorni dal ricevimento della segnalazione di infrazione, o dal momento in cui abbia altrimenti avuto piena conoscenza dei fatti
- L'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, avuto notizia di fatti ritenuti di rilevanza disciplinare, con immediatezza: convoca il dipendente interessato, con un preavviso di almeno venti giorni, per l'audizione in contraddittorio a sua difesa