Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento penitenziario
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- Tenuto conto della finalità rieducativa della pena, secondo la Corte costituzionale, il legislatore può sancire un divieto assoluto e generalizzato di accesso dello straniero alle misure alternative sulla base della illiceità della sua presenza nel territorio nazionale? No
- Tra i principi e le finalità dell'ordinamento penitenziario (Legge 26 luglio 1975,n. 354) e regolamento di esecuzione (DPR 30 giugno 2000 n. 230), è prevista: la rieducazione dei soggetti sottoposti a trattamento penitenziario
- Tra i principi e le finalità dell'ordinamento penitenziario (Legge 26 luglio 1975,n. 354) e regolamento di esecuzione (DPR 30 giugno 2000 n. 230), è previsto che: il trattamento penitenziario sia attuato secondo un criterio di individualizzazione in rapporto alle specifiche condizioni degli interessati
- Tra i servizi di cui ogni istituto penitenziario deve essere rigorosamente dotato, vi è: il servizio sanitario
- Tra i soggetti qui indicati, la detenzione domiciliare di cui all'art. 47 ter comma 1 ord. penit. (relativa all'ultrasettantenne) a chi può essere concessa? Alla persona che abbia compiuto i 70 anni successivamente all'inizio dell'esecuzione della pena
- Tra quali soggetti sono scelti i componenti del Collegio del Garante nazionale? Tra persone, non dipendenti delle pubbliche amministrazioni, che assicurano indipendenza e competenza nelle discipline afferenti la tutela dei diritti umani
- Trattamento penitenziario e trattamento rieducativo indicano lo stesso concetto? No, il trattamento rieducativo costituisce una parte, rilevante, dell'intero trattamento penitenziario, applicabile su condannati e internati
- Tutti i detenuti e gli internati possono accedere al lavoro penitenziario intramurario? No, se detenuti o internati in regime di sorveglianza particolare, se sottoposti al regime di cui all'art. 41 bis, Ord. penit., ovvero nei confronti di coloro i quali è stato disposto l'isolamento o l'esclusione dalle attività in comune