Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- Nei casi di procedure di conciliazione non obbligatoria, a seguito di infrazioni del dipendente pubblico: la sanzione concordemente determinata all'esito di tali procedure non può essere di specie diversa da quella prevista, dalla legge o dal contratto collettivo, per l'infrazione per la quale si procede e non è soggetta ad impugnazione
- Nei casi in cui i contratti collettivi possono disciplinare procedure di conciliazione non obbligatoria: tali procedure devono instaurarsi e concludersi entro un termine non superiore a trenta giorni dalla contestazione dell'addebito e comunque prima dell'irrogazione della sanzione
- Nei procedimenti tributari sono applicabili le regole sul diritto di accesso ai documenti amministrativi previste dalla legge 241/1990? No, ferme restando le particolari norme che li regolano
- Nel caso in cui un atto amministrativo sia stato impugnato davanti al TAR, è possibile fare ricorso straordinario al Capo dello Stato contro lo stesso provvedimento? No, il ricorso è inammissibile
- Nel giudizio sulla responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica e, nello specifico, di danno erariale: fermo il potere di riduzione, deve tenersi conto dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione o dalla comunità amministrata in relazione al comportamento degli amministratori o dei dipendenti pubblici soggetti al giudizio di responsabilità
- Nel giudizio sulla responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di danno erariale: la legge attribuisce alla Corte dei Conti la facoltà di porre a carico dei responsabili anche solo parte del danno accertato
- Nel pubblico impiego, ai sensi dell'art. 55 bis, co. 4, d.lgs. 165/01, in caso di procedimento disciplinare ad opera dell'ufficio disciplina: la contestazione dell'addebito va effettuata entro e non oltre trenta giorni decorrenti dal ricevimento della predetta segnalazione, ovvero dal momento in cui abbia altrimenti avuto piena conoscenza dei fatti
- Nel settore pubblico: il potere disciplinare si caratterizza per la sua obbligatorietà
- Nell'accesso ai documenti amministrativi ai sensi della legge 241/1990: il richiedente deve dimostrare di essere titolare di una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso
- Nell'ambito del Piano Nazionale Anticorruzione 2016, approvato con Delibera n. 831 del 3 agosto 2016, per quanto riguarda gli Ordini e Collegi Professionali si ritiene che il RPCT potrà essere individuato in un profilo non dirigenziale: nelle sole ipotesi in cui gli Ordini e i Collegi Professionali siano privi di dirigenti, o questi siano in numero limitato e assegnati esclusivamente allo svolgimento di compiti gestionali nelle aree a rischio corruttivo
- Nell'ambito del Piano Nazionale Anticorruzione 2016, approvato con Delibera n. 831 del 3 agosto 2016, per quanto riguarda gli Ordini e Collegi Professionali si ritiene che: quelli di piccole dimensioni possano stipulare accordi ai sensi dell'art. 15 della L. 241/90, purché appartenenti ad aree territorialmente limitrofe e appartenenti alla medesima categoria professionale o a categorie professionali omogenee
- Nell'ambito della disciplina del pubblico impiego, la tipologia delle infrazioni e delle relative sanzioni: è rimessa alla contrattazione collettiva, salvo quanto previsto dalle disposizioni contenute nel d.lgs. 165/01
- Nell'ambito dell'attività di indirizzo, l'Autorità Nazionale Anticorruzione: definisce criteri, modelli e schemi standard per l'organizzazione della sezione amministrazione trasparente per assicurare il coordinamento informativo e informatico dei dati e definire i requisiti di qualità delle informazioni diffuse
- Nell'ambito dell'attività di regolazione, l'Autorità Nazionale Anticorruzione si occupa della: predisposizione, approvazione e adozione annuale del Piano nazionale anticorruzione
- Nell'Autorità Nazionale Anticorruzione: il Consiglio è l'unico organo con poteri decisionali
- Nelle "Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti" dell'ANAC, le condotte illecite segnalate devono riguardare situazioni di cui il soggetto sia venuto direttamente a conoscenza: in ragione del rapporto di lavoro e, quindi, in virtù dell'ufficio rivestito ma anche quelle notizie che siano state acquisite in occasione e/o a causa dello svolgimento delle mansioni lavorative, seppure in modo casuale
- Nell'esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi (art. 25, l. n. 241/1990): L'esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione e di bollo, ove dovuto, nonché al pagamento dei diritti di ricerca e di visura.
- Non può tenersi conto, ad alcun effetto, delle sanzioni disciplinari: decorsi due anni dalla loro irrogazione