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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Economia politica

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Se due beni X e Y sono sostituti perfetti, il saggio marginale di sostituzione dei due beni:   È costante.
Se il consumatore è coerente e non è indifferente alla quantità consumata di X e di Y si deve concludere che:   Due curve di indifferenza non possono incontrarsi.
Se il consumatore quando sceglie la combinazione di beni che gli assicura la soddisfazione più alta, sceglie...   Di consumare tutti i beni che può comprare si dice che il problema del consumatore ha una soluzione interna.
Se il consumatore, quando sceglie la combinazione di beni che gli assicura la soddisfazione più alta, sceglie...   Di non consumare alcuni tra i beni che può acquistare si dice che il problema del consumatore ha una soluzione d'angolo.
Se la soddisfazione addizionale ottenuta dal consumo di una unità addizionale del bene X diminuisce quando il consumo totale di questo bene aumenta, allora:   Quanto più grande è il consumo di X tanto più piccola è la quantità di Y alla quale il consumatore è disposto a rinunciare per un unità addizionale di X.
Se un oligopolista vuole vendere di più, si genera un significativo aumento dell'offerta e...   Il prezzo dovrà diminuire affinché possa essere assorbita questa maggiore quantità offerta, ma questo fatto provoca effetti anche sugli altri oligopolisti.
Se una variabile subisce una variazione, la variazione percentuale si calcola:   Dividendo la variazione per il valore di partenza, e moltiplicando poi il risultato per 100.
Si completi correttamente la seguente: "Il modello della concorrenza perfetta si basa su quattro ipotesi fondamentali: numero molto (...) di imprese, (...) libertà di ingresso nel settore, produzione di un bene (...) e perfetta conoscenza del prodotto e del suo mercato, da parte sia dei produttori che dei consumatori".   (elevato) (completa) (omogeneo).
Si completi la seguente: "In economia si parla di (..?..) se al momento della scelta il decisore non conosce perfettamente le conseguenze delle sue scelte, e dunque le rappresenta tramite variabili casuali, il benessere che otterrà potrebbe essere alto, ma anche basso. Se le proprietà della variabile casuale non possono essere sperimentate e conosciute facilmente (come nel caso del valore futuro di un titolo) alcuni preferiscono parlare di (..?..)".   Rischio - Incertezza.
Si completi la seguente: "In economia, (..?..) è la situazione in cui si trova un soggetto che non conosce perfettamente le conseguenze delle proprie scelte. Tali conseguenze possono essere rappresentate per mezzo di una variabile casuale; se le proprietà di tale variabile casuale possono essere sperimentate conosciute da parte di tutti (come nel caso della roulette) alcuni preferiscono parlare di (..?..)".   Incertezza - Rischio.
Si consideri il caso in cui i partecipanti al mercato sono pochi come avviene, per esempio, se esistono pochi produttori:   Ciascun operatore deve farsi un'idea di ciò che gli altri decideranno, sapendo che anche gli altri stanno facendo altrettanto.
Si consideri il caso in cui i partecipanti al mercato sono pochi come avviene, per esempio, se esistono pochi produttori:   La quantità prodotta da un operatore è rilevante rispetto all'intero mercato.
Si consideri un'impresa che presenta una curva di domanda di breve periodo in cui il prezzo è funzione decrescente del livello di produzione. È possibile affermare che tale impresa opera in regime di concorrenza perfetta?   No. Dato che il prezzo è una funzione decrescente del livello di produzione, non può trattarsi di un'impresa che opera in un regime di concorrenza perfetta.
Si considerino due qualsiasi combinazioni di beni che assicurano al consumatore la stessa soddisfazione. Se il consumatore ottiene una quantità più alta di X la sua soddisfazione aumenta, perché X è un bene. Quindi, se una di queste combinazioni contiene una quantità:   Più alta di X, sarà giudicata soddisfacente quanto l'altra solo se contiene una quantità più bassa di Y.
Si considerino le due curve indifferenza rappresentate in figura:   Per il consumatore L è più soddisfacente di F e G.
Si definisce fattore fisso della produzione:   Una risorsa utilizzata nel processo produttivo la cui quantità non può essere prontamente cambiata dall'impresa.
Si definisce funzione di costo totale:   La funzione che esprime la relazione tra la quantità prodotta e il minimo costo totale che l'impresa può sostenere.
Si dice che si verificano complementarietà strategiche quando:   In un contesto di interazione strategica, l'aumento della quantità prodotta da una delle due parti rende conveniente all'altra parte aumentare ancora di più la propria produzione. Una delle due parti può non rendersi conto di tale effetto.
Si ha un miglioramento nel senso di Pareto:   Quando un cambiamento migliora la posizione di qualcuno senza peggiorare quella degli altri.
Si ipotizzi uno scenario di mercato caratterizzato da concorrenza imperfetta, si leggano poi le seguenti affermazioni. *La collusione risulterà più fattibile se i costi di produzione del settore sono soggetti ad ampie fluttuazioni. *Le imprese riusciranno più agevolmente a colludere se hanno metodi di produzione e costi medi simili, ed è quindi probabile che vogliano modificare i prezzi contemporaneamente e della stessa percentuale.   Solo la seconda è vera.
Si ipotizzi uno scenario di mercato caratterizzato da concorrenza imperfetta, si leggano poi le seguenti affermazioni. *La collusione risulterà più fattibile se il mercato non è stabile. *Le imprese riusciranno più agevolmente a colludere se esistono significative barriere all'entrata, quindi le imprese operanti nel settore non temono l'ingresso di nuovi concorrenti.   Solo la seconda è vera.
Si ipotizzi uno scenario di mercato caratterizzato da concorrenza imperfetta, si leggano poi le seguenti affermazioni. *La collusione risulterà più fattibile se le imprese nascondono ai concorrenti i costi e i metodi di produzione. *Le imprese riusciranno più agevolmente a colludere se nel settore è presente un'impresa dominante.   Solo la seconda è vera.
Si ipotizzi uno scenario di mercato caratterizzato da concorrenza imperfetta, si leggano poi le seguenti affermazioni. *Le imprese riusciranno più agevolmente a colludere se il mercato è stabile. *La collusione risulterà più fattibile se la domanda è soggetta ad ampie fluttuazioni.   Solo la prima è vera.
Si ipotizzi uno scenario di mercato caratterizzato da concorrenza imperfetta, si leggano poi le seguenti affermazioni. *Le imprese riusciranno più agevolmente a colludere se la situazione del mercato non è stabile. *La collusione risulterà più fattibile se nel settore operano imprese che hanno scarsa conoscenza delle concorrenti.   Esse sono entrambe false.
Si ipotizzi uno scenario di mercato caratterizzato da concorrenza imperfetta, si leggano poi le seguenti affermazioni. *Le imprese riusciranno più agevolmente a colludere se nel settore operano molte imprese che hanno scarsa conoscenza dei concorrenti. *Le imprese riusciranno più agevolmente a colludere se non nascondono ai concorrenti i costi e i metodi di produzione.   Solo la seconda è vera.
Si leggano le seguenti affermazioni circa la forma e le caratteristiche della funzione di produzione nel breve periodo:
1. Oltre ad un determinato punto, all'aumentare della quantità del fattore di produzione variabile, aumenta a un tasso decrescente.
2. La curva passa per l'origine, in altre parole se non è utilizzata alcuna quantità di fattore di produzione variabile, non si ottiene alcun prodotto.
   Entrambe sono corrette.
Si leggano le seguenti affermazioni circa la forma e le caratteristiche tipiche della funzione di produzione nel breve periodo:
1. Quantità crescenti del fattore di produzione variabile in una prima fase la fanno aumentare a un tasso crescente.
2. Non può mai diminuire anche quando le unità del fattore di produzione variabile superano un certo livello.
   È corretta solo quella contrassegnata con il nr. 1.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori. 1. Tipicamente i beni come la verdura o le calze sono caratterizzati da una bassa elasticità (positiva) della domanda al reddito. 2. I beni inferiori sono caratterizzati da un elasticità della domanda al reddito negativa.   Entrambe sono corrette.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. I beni come borsette firmate e le vacanze all'estero hanno una elevata elasticità della domanda al reddito.
2. La formula dell'elasticità della domanda al reddito è: la variazione proporzionale del reddito divisa per la variazione proporzionale della quantità domandata.
   È corretta solo quella contrassegnata con il nr. 1.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. I beni inferiori sono beni la cui quantità domandata cresce all'aumentare del reddito.
2. L'elasticità della domanda al reddito consente di prevedere di quanto si sposterà la curva di domanda a seguito di una data variazione del reddito.
   È corretta solo quella contrassegnata con il nr. 2.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. I beni inferiori sono quei beni considerati indispensabili e quindi del tutto insensibili a variazioni di prezzo.
2. I beni normali sono caratterizzati da elasticità della domanda al reddito positiva, che risulta minore per i beni di lusso rispetto ai beni di prima necessità.
   Nessuna delle due è corretta.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. I beni inferiori sono quei beni considerati indispensabili e quindi del tutto insensibili a variazioni di prezzo.
2. I beni voluttuari hanno una elevata elasticità della domanda al reddito.
   È corretta solo quella contrassegnata con il nr. 2.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. I beni inferiori sono solo quei beni per i quali l'effetto totale di un incremento di prezzo si traduce in un aumento, anziché in una riduzione, della quantità domandata.
2. L'elasticità della domanda al reddito misura la reattività della domanda a una variazione del reddito dei consumatori.
   È corretta solo quella contrassegnata con il nr. 2.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. I beni inferiori sono tutti i beni per i quali l'effetto totale di un incremento di prezzo si traduce in una riduzione della quantità domandata.
2. I beni necessari sono di norma caratterizzati da una bassa elasticità (positiva) della domanda al reddito.
   È corretta solo quella contrassegnata con il nr. 2.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. La formula dell'elasticità della domanda al reddito è: la variazione percentuale della quantità domandata divisa per la variazione percentuale del reddito.
2. I beni inferiori sono beni la cui quantità domandata diminuisce all'aumentare del reddito.
   Entrambe sono corrette.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. La principale determinante della elasticità della domanda al reddito è il grado di necessità di un bene.
2. I beni normali hanno un elasticità della domanda al reddito positiva.
   Entrambe sono corrette.
Si leggano le seguenti affermazioni riferite ad un dato bene:
1. costo aggiuntivo che un produttore, o un insieme di produttori, sopporta per la produzione di un'unità addizionale di quel bene;
2. misura il prezzo minimo che i produttori sono disposti ad accettare per essere indotti a produrre una unità di quel bene.
   Sono entrambe correttamente riferibili al costo marginale privato.
Si leggano le seguenti affermazioni riguardo forme tipicamente assunte dalle varie tipologie di costo di breve periodo dell'impresa.
1. Il punto di minimo della curva dei costi medi variabili si trova in corrispondenza di un livello di produzione inferiore rispetto a quello che corrisponde al minimo della curva dei costi medi totali.
2. I costi medi fissi sono molto bassi quando la produzione è bassa e tendono a infinito al crescere della produzione.
   È corretta solo quella contrassegnata con il nr. 1.
Si leggano le seguenti affermazioni riguardo forme tipicamente assunte dalle varie tipologie di costo di breve periodo dell'impresa.
1. La funzione di costo marginale non interseca mai le curve di costo medio totale e di costo medio variabile.
2. Le funzioni di costo medio totale, di costo medio variabile e di costo marginale hanno una forma a "U" rovesciata.
   Nessuna delle due è corretta.
Si leggano le seguenti affermazioni riguardo forme tipicamente assunte dalle varie tipologie di costo di breve periodo dell'impresa.
1. Per bassi livelli produttivi la distanza verticale tra le funzioni di costo medio totale e di costo medio variabile è bassa mentre diventa sempre più elevata al crescere della produzione.
2. La curva dei costi medi fissi presenta un andamento decrescente per tutti i valori della produzione.
   È corretta solo quella contrassegnata con il nr. 2.
Si leggano le seguenti: "è l'insieme di tutte le alternative tra cui chi compie una scelta intenzionale potrebbe scegliere in assenza di vincoli" e "è il modo in cui un decisore ordina il benessere che gli deriva dalle varie scelte a sua disposizione". Esse definiscono:   La prima l'"insieme di scelta" e la seconda l'"ordinamento di preferenze".
Si osservino le curve indifferenza in figura:   H contiene la stessa quantità di X e una quantità più alta di Y rispetto ad F.
Situazione in cui il governo limita per legge la quantità di un bene che le persone possono acquistare:   Razionamento.
Situazioni in cui gli individui ignorano i controlli sul prezzo e/o la quantità fissati dal governo ed effettuano operazioni di compravendita illegale al prezzo che porta in equilibrio la domanda e l'offerta illegali:   Mercato sommerso.
Sono di seguito proposte due affermazioni circa i regimi di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o può essercene una sola corretta. Si individui l'esatta combinazione. - Anche in concorrenza perfetta il libero mercato presenta alcuni limiti, tra questi quello per cui le imprese potrebbero non essere disposte a investire in Ricerca e Sviluppo o non avere abbastanza fondi per farlo. - Possono costituire barriere all'entrata di un settore i brevetti e i copyright.   Entrambe le affermazioni sono corrette.
Sono di seguito proposte due affermazioni circa i regimi di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o può essercene una sola corretta. Si individui l'esatta combinazione. - La concorrenza potenziale può essere tanto importante quanto quella reale nel determinare la strategia di prezzo e produzione di un'impresa. - I monopoli possono andare contro l'interesse pubblico, tra l'altro, se applicano un prezzo più elevato rispetto al costo di quanto non facciano le imprese concorrenziali.   Entrambe le affermazioni sono corrette.
Sono di seguito proposte due affermazioni circa i regimi di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o può essercene una sola corretta. Si individui l'esatta combinazione. - In regime di concorrenza perfetta, le imprese producono una quantità tale per cui P = C'. A detta di molti questa è una condizione di ottimo. - In pratica è difficile determinare la reale esistenza di un monopolio, perché questo dipende dall'ampiezza della definizione di settore adottata.   Entrambe le affermazioni sono corrette.
Sono di seguito proposte due affermazioni circa i regimi di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o può essercene una sola corretta. Si individui l'esatta combinazione. - Anche in concorrenza perfetta il libero mercato può presentare alcuni limiti, tra questi quello per cui le imprese potrebbero produrre una scarsa varietà di beni. - Non possono costituire barriere all'entrata di un settore le economie di scala.   È corretta la prima affermazione.
Sono di seguito proposte due affermazioni circa i regimi di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o può essercene una sola corretta. Si individui l'esatta combinazione. - I monopoli possono andare contro l'interesse pubblico, tra l'altro, se la mancanza di concorrenza annulla gli incentivi all'efficienza. - Se i costi d'ingresso e di uscita dal settore sono pari a zero, il mercato si definisce perfettamente contendibile.   Entrambe le affermazioni sono corrette.
Sono di seguito proposte due affermazioni circa i regimi di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o può essercene una sola corretta. Si individui l'esatta combinazione. - I monopoli possono andare contro l'interesse pubblico, tra l'altro, se causano una distribuzione del reddito meno desiderabile. - La minaccia dell'entrata di nuovi concorrenti diminuisce al diminuire dei costi d'ingresso e di uscita dal settore.   È corretta la prima affermazione.
Sono di seguito proposte due affermazioni circa i regimi di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o può essercene una sola corretta. Si individui l'esatta combinazione. - La concorrenza perfetta assicura necessariamente sia una distribuzione equa del reddito sia una tutela dagli effetti collaterali dannosi della produzione. - Solitamente per tutelare un monopolio dalla concorrenza di nuove imprese, occorrono barriere all'entrata nel settore.   È corretta la seconda affermazione.
Sono di seguito proposte due affermazioni circa i regimi di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o può essercene una sola corretta. Si individui l'esatta combinazione. - Le imprese in concorrenza perfetta possono sempre beneficiare di significative economie di scala interne. - Possono costituire barriere all'entrata di un settore anche le tattiche per sbaragliare la concorrenza, come le acquisizioni o la pubblicità aggressiva.   È corretta la seconda affermazione.
Sono di seguito proposte due affermazioni circa i regimi di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o può essercene una sola corretta. S'individui l'esatta combinazione. - La concorrenza perfetta stimola l'efficienza e apporta benefici ai consumatori attraverso l'aumento dei costi e dei prezzi. - Possono costituire barriere all'entrata di un settore il controllo dell'approvvigionamento dei fattori di produzione o dei punti vendita.   È corretta la seconda affermazione.
Sono di seguito proposte due affermazioni circa il regime di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o essercene una sola corretta. Si individui l'esatta combinazione. - I monopoli possono andare contro l'interesse pubblico, tra l'altro, se esercitano pressioni politiche finalizzate al proprio interesse. - In regime di monopolio, il monopolista massimizza i profitti in corrispondenza di C' = R'.   Entrambe le affermazioni sono corrette.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Anche quando non colludono, le imprese sono costrette a tenere in considerazione il comportamento dei concorrenti. - Nel modello di Cournot gli oligopolisti ipotizzano che la produzione dei concorrenti sia data, quindi scelgono il prezzo e la produzione che massimizzano il profitto sulla base di queste ipotesi.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Gli oligopolisti desiderano massimizzare i profitti congiunti, e questo li spinge a colludere per tenere alti i prezzi. D'altro canto, siccome desiderano aggiudicarsi la quota di profitti più elevati, sono anche in concorrenza tra loro. - Le probabilità di collusione sono maggiori se si comportano in maniera reciprocamente trasparente.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Gli oligopolisti non sono mai consapevoli della reciproca dipendenza. - Un cartello può assegnare ai propri membri contingenti di produzione.   No, solo il secondo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Il diagramma che mostra la sequenza delle possibili decisioni prese da imprese concorrenti e l'esito di ciascuna combinazione di decisioni è anche denominato albero decisionale. - Le probabilità di collusione sono minori se il mercato è stabile.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - In oligopolio di Cournot il prezzo e il profitto risultanti sono inferiori a quelli di monopolio, ma più elevati rispetto a quelli della concorrenza perfetta. - Nel Modello di Bertrand, le imprese ipotizzano che il prezzo dei concorrenti sia dato; questo innesca una concorrenza sul prezzo, che continua finché non restano solo i profitti normali.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - In oligopolio, quando non colludono le imprese non tengono in considerazione il comportamento dei concorrenti. - Le situazioni di vantaggio denominato della prima mossa sono situazioni in cui l'impresa acquisisce un vantaggio in virtù del fatto di essere la prima a intraprendere una data azione.   No, solo il secondo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - In ragione della capacità eccedente, le imprese in concorrenza monopolistica potrebbero avere costi più elevati rispetto alle imprese in concorrenza perfetta; tuttavia in tale forma di mercato potrebbe esserci un vantaggio per i consumatori derivante dalla maggiore varietà di prodotti. - Le probabilità di collusione sono minori se gli oligopolisti hanno prodotti e strutture di costo analoghi.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La collusione può essere esplicita o tacita. - Un oligopolio è un mercato nel quale di norma operano moltissime imprese.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La collusione tacita può assumere la forma della leadership di prezzo, situazione in cui le imprese seguono il prezzo fissato dall'impresa dominante o da quella considerata un "barometro" affidabile delle condizioni di mercato. - Il tipo di gioco più semplice è quello a mossa singola, o uniperiodale, altrimenti noto come gioco in forma normale.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La collusione tacita può semplicemente comportare l'osservanza di alcune regole empiriche, come la determinazione del prezzo in base al costo medio o a un benchmark. - Nella teoria della domanda ad angolo, le imprese tendono a mantenere i prezzi stabili a meno che non si verifichi uno spostamento pronunciato dalle curve di costo o di domanda.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La determinazione del prezzo in base al mark up è il metodo adottato dalle imprese che fissano il prezzo aggiungendo un margine di profitto al costo medio. - La teoria dei giochi è un metodo di calcolo probabilistico applicato all'economia.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La discriminazione dei prezzi è la prassi consistente nel vendere lo stesso prodotto a prezzi differenti, sebbene i costi siano gli stessi. - L'oligopolio non può mai in nessun caso e in nessuna misura agire a vantaggio nell'interesse pubblico.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La discriminazione dei prezzi è una pratica consistente nel vendere lo stesso prodotto a prezzi diversi. - Le probabilità di collusione sono minori se non ci sono leggi che la vietano.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La discriminazione dei prezzi consente all'impresa di ottenere un ricavo maggiore per un dato livello di vendite. - Nella discriminazione dei prezzi di primo grado la produzione che massimizza il profitto è quella che soddisfa l'uguaglianza C' = P.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La discriminazione dei prezzi di secondo grado è la prassi consistente nell'applicare a un consumatore un dato prezzo per le prime unità acquistate, un prezzo differente per le unità successivamente acquistate e così via. - Una promessa, che risulta verosimile agli occhi dei rivali perché è nell'interesse del soggetto che la attua portarla a termine, non è una promessa credibile.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La discriminazione dei prezzi di sesto grado è una forma di discriminazione dei prezzi in cui l'impresa divide i consumatori in gruppi e applica un prezzo differente ai consumatori appartenenti ai diversi gruppi, ma lo stesso prezzo a tutti i consumatori di un medesimo gruppo. - Le probabilità di collusione sono maggiori se ci sono significative barriere all'entrata.   No, solo il secondo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La discriminazione dei prezzi di terzo grado è una forma di discriminazione dei prezzi in cui l'impresa divide i consumatori in gruppi e applica un prezzo differente ai consumatori appartenenti ai diversi gruppi, ma lo stesso prezzo a tutti i consumatori di un medesimo gruppo. - Le probabilità di collusione sono minori se ci sono significative barriere all'entrata.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La teoria dei giochi è ampiamente utilizzata in economia, ma è anche uno strumento impiegato nella biologia, nella psicologia e nella politica. - La collusione può essere solo esplicita.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La teoria dei giochi è un metodo matematico per la formulazione di decisioni in cui si analizzano strategie alternative per determinare la linea d'azione ottimale per la parte interessata in funzione di una serie d'ipotesi sul comportamento dei rivali. - L'inefficienza dell'oligopolio sicuramente cresce se la differenziazione del prodotto si traduce in un'ampia scelta per il consumatore.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La teoria dei giochi esamina le diverse strategie che le imprese possono adottare quando l'esito di ciascuna è incerto. - I membri di un cartello hanno sempre la tentazione di "barare" tagliando i prezzi, se ritengono di poter riuscire nel loro intento senza scatenare una guerra di prezzi.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La teoria dei giochi esamina le diverse strategie che le imprese possono adottare quando l'esito di ciascuna è certo. - Le probabilità di collusione sono maggiori se le imprese sono poche.   No, solo il secondo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Le probabilità di collusione sono maggiori se esiste un'impresa dominante. - La discriminazione dei prezzi di quinto grado è la prassi consistente nell'applicare a un consumatore un dato prezzo per le prime unità acquistate, un prezzo differente per le unità successivamente acquistate e così via.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Le probabilità di collusione sono maggiori se gli oligopolisti hanno prodotti e strutture di costo analoghi. - La discriminazione dei prezzi di quarto grado è la prassi consistente nell'applicare a ciascun consumatore su ogni unità di prodotto il prezzo massimo che il consumatore è disposto a pagare per quell'unità.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Le probabilità di collusione sono maggiori se non ci sono leggi che la vietano. - In ragione della capacità eccedente, le imprese in concorrenza monopolistica hanno sempre costi più bassi rispetto alle imprese in concorrenza perfetta.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Molti giochi uni-periodali hanno esiti prevedibili, indipendentemente dalle ipotesi formulate da ciascuna impresa riguardo al comportamento dei concorrenti; questi giochi sono caratterizzati da strategie dominanti. - Le probabilità di collusione sono minori se esiste un'impresa dominante.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Nella discriminazione dei prezzi di terzo grado la produzione che massimizza il profitto si trova nel punto in cui il costo marginale dell'impresa è pari al ricavo marginale complessivo (la somma orizzontale delle curve di ricavo marginale di ciascun mercato separato). - La discriminazione dei prezzi favorisce alcune persone e ne danneggia altre.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Un accordo collusivo formale si chiama "cartello". - La discriminazione dei prezzi danneggia alcune persone senza mai favorirne altre.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Un accordo collusivo tacito e informale di norma costituisce "cartello". - Le situazioni in cui l'impresa acquisisce un vantaggio in virtù del fatto di essere la prima a intraprendere una data azione sono situazioni di vantaggio denominato del pioniere.   No, solo il secondo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Un albero del gioco è il diagramma che mostra la sequenza delle possibili decisioni prese da imprese concorrenti e l'esito di ciascuna combinazione di decisioni. - La collusione non può per definizione essere tacita.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Un oligopolio è un mercato nel quale operano poche imprese e non tipicamente vi sono barriere all'entrata. - Lo scopo di un cartello è quello agire come un monopolio.   No, solo il secondo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Una minaccia o promessa che risulta verosimile agli occhi dei rivali, perché è nell'interesse del soggetto che la attua portarla a termine, è una minaccia o promessa credibile. - La discriminazione dei prezzi è una pratica consistente nel vendere lo stesso prodotto agli stessi prezzi.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Una minaccia, che risulta verosimile agli occhi dei rivali perché è nell'interesse del soggetto che la attua portarla a termine, non è una minaccia credibile. - La discriminazione dei prezzi di primo grado è la prassi consistente nell'applicare a ciascun consumatore su ogni unità di prodotto il prezzo massimo che il consumatore è disposto a pagare per quell'unità.   No, solo il secondo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Una politica dei prezzi predatori è la prassi adottata da un'impresa che fissa i prezzi al di sopra del costo medio per estromettere dal mercato i concorrenti. - Le probabilità di collusione sono maggiori se il mercato è stabile.   No, solo il secondo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Una politica dei prezzi predatori è la prassi adottata da un'impresa che fissa i prezzi al di sotto del costo medio per estromettere dal mercato i concorrenti. - Le probabilità di collusione sono minori se gli oligopolisti si comportano in maniera reciprocamente trasparente.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Un'impresa potrebbe guadagnare un vantaggio strategico sui concorrenti facendo la prima mossa, per esempio lanciando un nuovo prodotto; per illustrare la possibile sequenza di mosse in un gioco a mosse multiple si può costruire un albero decisionale. - La discriminazione dei prezzi può essere di primo, secondo o terzo grado.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sotto le ipotesi che il consumatore disponga di un reddito che deve spendere interamente oggi per acquistare solamente due beni, X e Y, e che per avere questi beni il consumatore debba pagare rispettivamente i prezzi PX e PY , che non dipendono dalla quantità di ciascun bene che egli decide di comprare, se il reddito del consumatore rimane invariato mentre cambiano i prezzi dei beni X ed Y che egli intende acquistare:   L'inclinazione del vincolo di bilancio cambia.
Sotto le ipotesi che il consumatore disponga di un reddito che deve spendere interamente oggi per acquistare solamente due beni, X e Y, e che per avere questi beni il consumatore debba pagare rispettivamente i prezzi PX e PY , che non dipendono dalla quantità di ciascun bene che egli decide di comprare, la figura proposta rappresenta:   Una diminuzione del prezzo del bene X, rimanendo invariato il prezzo del bene Y e il reddito.
Sotto le ipotesi che il consumatore disponga di un reddito che deve spendere interamente oggi per acquistare solamente due beni, X e Y, e che per avere questi beni il consumatore debba pagare rispettivamente i prezzi PX e PY , che non dipendono dalla quantità di ciascun bene che egli decide di comprare, la figura proposta rappresenta:   Un aumento del reddito.
Sotto le ipotesi che il consumatore disponga di un reddito che deve spendere interamente oggi per acquistare solamente due beni, X e Y, e che per avere questi beni il consumatore debba pagare rispettivamente i prezzi PX e PY , che non dipendono dalla quantità di ciascun bene che egli decide di comprare, se varia solo il reddito del consumatore:   L'inclinazione del vincolo di bilancio per il consumatore non cambia.
Supponiamo che vi siano solamente due prodotti, X e Y, che rappresentano per consumatore dei beni; quanto più alta è la quantità consumata di questi prodotti, tanto più alta è la soddisfazione che egli ottiene dal consumo. Tutte le possibili combinazioni di X e Y sono rappresentate da tutti i possibili punti del grafico riportato. Per esempio la combinazione F:   Contiene una quantità del bene X inferiore alla combinazione G.
Supponiamo che vi siano solamente due prodotti, X e Y, che rappresentano per consumatore dei beni; quanto più alta è la quantità consumata di questi prodotti, tanto più alta è la soddisfazione che egli ottiene dal consumo. Tutte le possibili combinazioni di X e Y sono rappresentate da tutti i possibili punti del grafico riportato. Per esempio la combinazione F:   Contiene una quantità del bene Y superiore alla combinazione G.