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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo

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La c.d. discrezionalità tecnica:   Si risolve nella sola analisi di fatti e non nel vaglio comparativo di interessi.
La c.d. discrezionalità tecnica:   Contiene il profilo del giudizio, ma difetta di quello della scelta.
La c.d. discrezionalità tecnica:   Ricorre ove l'esame di fatti o di situazioni rilevanti per l'esercizio del potere pubblico necessiti del ricorso a cognizioni tecniche o scientifiche di carattere specialistico, caratterizzate da margini di opinabilità.
La concessione:   È un atto ampliativo della sfera giuridica del destinatario che attribuisce al destinatario il diritto-dovere di svolgere in via esclusiva un'attività o di godere di un determinato bene riservati originariamente alla P.A.
La Corte dei Conti non può esercitare il controllo preventivo di legittimità disciplinato dalla Legge 14-01-1994, n. 20:   Nei confronti degli atti emanati nelle materie monetaria, creditizia, mobiliare e valutaria.
La dichiarazione sostitutiva di cui all'art. 46 del D.P.R. 445/2000 è:   Il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione del certificato.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Il principio di specialità:   Prevede che quando uno stesso fatto è punito da una disposizione penale e da una disposizione che prevede una sanzione amministrativa, ovvero da una pluralità di disposizioni che prevedono sanzioni amministrative, si applica la disposizione speciale.
La discrezionalità amministrativa:   Consta di due momenti fondamentali quello del giudizio e quello della scelta.
La discrezionalità amministrativa:   Rappresenta la facoltà di scelta fra più comportamenti giuridicamente leciti per il soddisfacimento dell'interesse pubblico e per il perseguimento di un fine rispondente alla causa del potere esercitato.
La durata di un accordo quadro (D.Lgs. 50/2016, art. 54, co. 1):   Non supera i quattro anni per gli appalti nei settori ordinari.
La durata di un accordo quadro, per gli appalti nei settori speciali, salvo in casi eccezionali, debitamente motivati in relazione, in particolare, all'oggetto dell'accordo quadro (D.Lgs. 50/2016, art. 54, co. 1):   Non supera gli otto anni.
La garanzia definitiva di cui al co. 1, art. 103, D.Lgs. 50/2016:   Deve prevedere la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, nonché all'eccezione di cui al co. 2, art. 1957 cc e l'operatività della garanzia entro 15 giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.
La garanzia provvisoria di cui all'art. 93, D.Lgs. 50/2016:   Può non essere richiesta dalla stazione appaltante nei casi previsti all'art. 36, co. 2, lett. a), (affidamenti inferiori a 40.000 euro).
La l. 241/1990 fa salva la possibilità per la p.a. di adottare provvedimenti cautelari prima di adempiere all'obbligo di comunicazione?   Sì, per espressa menzione nel co. 2, art. 7.
La legge in materia di procedimento amministrativo consente alle pubbliche amministrazioni di indicare le ragioni delle proprie decisioni con riferimento ad altro atto precedentemente emanato dalle stesse?   Si, ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile nei modi indicati dalla legge.
La legge n. 241/1990 ammette il recesso unilaterale dai contratti della P.A.?   Si, nei casi previsti dalla legge o dal contratto.
La legge n. 241/1990 definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che:   Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato.
La legge n. 241/1990 fa obbligo all'amministrazione di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui essa deve attenersi per alcuni provvedimenti amministrativi. Relativamente a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione secondo quanto dispone l'art. 12 della suddetta legge?   Concessione di sovvenzioni ed ausili finanziari in genere.
La legge n. 241/1990 fa obbligo alle amministrazioni procedenti di predeterminare e pubblicare, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, i criteri e le modalità cui esse devono attenersi per alcuni provvedimenti amministrativi. Relativamente a quali dei seguenti provvedimenti amministrativi tale obbligo trova applicazione?   Concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ed attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,:   Per gli atti a contenuto generale.
La legge n. 241/1990 stabilisce che i termini di conclusione del procedimento, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre P.A,:   Possono essere sospesi, per una sola volta.
La legge n. 241/1990 stabilisce che i termini di conclusione del procedimento, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre P.A, possono essere sospesi, per una sola volta per un periodo non superiore a:   Trenta giorni.
La legge n. 241/1990, in materia di partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo, ha recepito i dettami della dottrina del giusto procedimento prevedendo che l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, di norma, mediante:   Comunicazione personale.
La mancata accettazione delle dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto di notorietà rese a norma del D.P.R. 445/2000, costituisce:   Violazione dei doveri d'ufficio.
La nomina dei commissari e la costituzione della commissione di cui all'art. 77, D.Lgs. 50/2016 devono avvenire:   Dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte.
La procedura della cd. "registrazione con riserva" da parte della Corte dei conti può applicarsi:   Agli atti e decreti presentati alla Corte, per i quali sia stato ricusato il visto e dei quali il Consiglio dei ministri stabilisca che si debba comunque dare corso.
La procedura di opposizione qualificata, introdotta dal D.Lgs. 127/2016, individua quale termine per proporre l'opposizione:   Dieci giorni e decorre dalla comunicazione della determinazione motivata di conclusione della conferenza.
La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di nascita nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato?   No, il divieto è espressamente previsto dall'art. 45 del D.P.R. n. 445/2000.
La pubblica amministrazione, specifica la legge n. 241/1990:   Non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
La violazione di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 comporta l'automatica illegittimità del provvedimento finale?   No, essendo applicabile l'art. 21 octies della medesima legge.
L'adunanza plenaria del Consiglio di Stato è composta (art. 6 C.p.a):   Dal presidente del Consiglio di Stato che la presiede e da dodici magistrati del Consiglio di Stato, assegnati alle sezioni giurisdizionali.
L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo,:   Tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento.
L'art. 10-bis della legge n. 241/1990 quale obbligo prevede a carico del responsabile del procedimento?   L'obbligo, nei procedimenti ad istanza di parte, prima dell'adozione formale del provvedimento amministrativo negativo, di comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda permettendo agli stessi di presentare per iscritto le loro osservazioni eventualmente corredate da documenti.
L'art. 14 comma 3 del D.Lgs. n. 165/2001 opera una radicale trasformazione del potere di intervento del Ministro sugli atti di competenza dei dirigenti. Il Ministro:   Non può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
L'art. 14 comma 3 del D.Lgs. n. 165/2001 opera una radicale trasformazione del potere di intervento del Ministro sugli atti di competenza dei dirigenti. Il Ministro:   Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
L'art. 14 comma 3 del D.Lgs. n. 165/2001 opera una radicale trasformazione del potere di intervento del Ministro sugli atti di competenza dei dirigenti. Il Ministro:   Non può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali generali alcuni compiti e poteri. Quali dei seguenti ne è escluso?   Assumere decisioni in materia di atti normativi e adottare i relativi atti di indirizzo interpretativo.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi:   Adottano gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi:   Promuovono e resistono alle liti ed hanno il potere di conciliare e di transigere, fermo restando quanto disposto dall'art. 12, comma 1, della l. n. 103/1979.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi:   Adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti.
L'art. 19 della legge n. 241/1990 in merito alla Scia:   Semplifica il complesso regime delle autorizzazioni amministrative concernenti l'esercizio di attività private.
L'art. 4 della legge n. 241/1990 fa carico a ciascuna Amministrazione pubblica di determinare, per ciascun tipo di procedimento amministrativo, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Tale determinazione:   È resa pubblica nelle forme previste dai singoli ordinamenti.
L'art. 6, l. 241/1990 in sede di individuazione dei compiti del responsabile del procedimento distingue tra compiti propri e in via eventuale qualora ne abbia la competenza. È compito eventuale:   L'indizione delle conferenze di servizi di cui all'art. 14.
L'avocazione:   È l'atto mediante il quale un organo gerarchicamente superiore decide di esercitare un potere attribuito alla competenza di un organo inferiore per motivi di interesse pubblico ed indipendentemente dall'inadempimento dell'organo istituzionale competente.
L'avocazione:   È un meccanismo di spostamento dell'esercizio della competenza.
L'avocazione:   Comporta che l'organo inferiore non può più esercitare la propria competenza in ordine all'affare avocato, a meno che non intervenga un atto di restituzione della potestà di esercizio della competenza da parte dell'organo avocante.
Le concessioni traslative:   Trasferiscono al concessionario un diritto appartenente all'amministrazione.
Le disposizioni di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 - Comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza - :   Non si applicano alle procedure concorsuali e ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali.
Le disposizioni di cui all'art. 4 del D.P.R. 445/2000 in merito all'impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione, trovano applicazione in materia di dichiarazioni fiscali?   No, non trovano applicazione.
Le Linee guida n. 4 ANAC specificano che nell'espletamento delle procedure semplificate di cui all'art. 36, le stazioni appaltanti garantiscono l'adeguatezza e idoneità dell'azione rispetto alle finalità e all'importo dell'affidamento, in aderenza:   Al principio di proporzionalità.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti amministrativi generali?   No, non trovano applicazione.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti di pianificazione e di programmazione?   No, non trovano applicazione.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti normativi?   No, non trovano applicazione.
Le norme contenute nel Capo III - partecipazione al procedimento amministrativo - della legge n. 241/1990, trovano applicazione per i procedimenti volti all'emanazione di atti tributari?   No, non trovano applicazione.
Le ordinanze cautelari nell'ambito del processo amministrativo sono impugnabili (art. 62 C.p.a)?   Si, è ammesso appello al Consiglio di Stato, da proporre nel termine di trenta giorni dalla notificazione dell'ordinanza, ovvero di sessanta giorni dalla sua pubblicazione.
Le procedure di acquisizione dei pareri sono state oggetto di notevoli innovazioni da parte della legge n. 241/1990, al fine di accelerare il procedimento amministrativo. Ove debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo, questo deve emettere il proprio parere entro 20 giorni dal ricevimento della richiesta. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere o senza che l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie (art. 16, l. n. 241/1990):   È in facoltà dell'amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere.
Le sezioni riunite della Corte dei conti possono, con deliberazione motivata, stabilire che singoli atti di notevole rilievo finanziario, individuati per categorie ed amministrazioni statali, siano sottoposti all'esame della Corte per un periodo determinato. In tali casi:   La Corte può chiedere il riesame degli atti entro quindici giorni dalla loro ricezione, ferma rimanendone l'esecutività.
Le sezioni riunite della Corte dei conti possono, con deliberazione motivata, stabilire che singoli atti di notevole rilievo finanziario, individuati per categorie ed amministrazioni statali, siano sottoposti all'esame della Corte per un periodo determinato. In tali casi:   La Corte, ove rilevi illegittimità degli atti trasmessi dalle amministrazioni a seguito del riesame richiesto, ne dà avviso al Ministro.
L'esigenza di sicurezza pubblica può costituire legittima ragione ostativa alla comunicazione di avvio del procedimento?   Si.
L'individuazione degli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo, ha assunto un'importanza particolare a seguito del disposto di cui all'art. 21-septies della L. n.241/1990, che prevede la nullità del provvedimento finale in mancanza degli elementi essenziali. Quale tra i seguenti è un elemento essenziale?   Agente.
L'individuazione degli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo, ha assunto un'importanza particolare a seguito del disposto di cui all'art. 21-septies della L. n.241/1990, che prevede la nullità del provvedimento finale in mancanza degli elementi essenziali. Quale tra i seguenti è un elemento essenziale?   Destinatario.
L'istituto del responsabile del procedimento è una novità introdotta dalla L. n. 241/1990, che incide particolarmente sulla fase istruttoria del procedimento, stabilendo che il dirigente di ciascuna unità organizzativa provvede ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento nonché, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale. Fino a quando non sia effettuata detta assegnazione:   È considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto all'unità organizzativa.
L'obbligo di conclusione esplicita del procedimento amministrativo, sancito dalla legge n. 241/1990, sussiste:   Sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza, sia quando debba essere iniziato d'ufficio.