>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 
Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo

Seleziona l'iniziale:
A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   W   X   Y   Z  

> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!


I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata?   Certificato di titolo di studio.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Quale certificato ha validità illimitata?   Estratto dell'atto di nascita.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata?   Cittadinanza.
I certificati rilasciati dalle P.A. attestanti stati, qualità personali e fatti soggetti a modificazioni hanno di norma validità di sei mesi. Quale certificato ha validità limitata?   Godimento dei diritti politici.
I cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di atto notorio?   Si, limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani.
I conflitti tra due o più autorità possono essere: positivi, negativi, reali, virtuali, di attribuzione, di giurisdizione, di competenza. Quando due o più autorità affermano la propria potestà in merito ad una questione si è in presenza di conflitto:   Positivo.
I provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'amministrazione pubblica (art. 16 D.Lgs. n. 165/2001):   Non sono suscettibili di ricorso gerarchico.
I provvedimenti sottoposti al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti acquistano efficacia:   Se siano trascorsi sessanta giorni dalla loro ricezione, senza che sia intervenuta una pronuncia della Sezione del controllo, salvo che la Corte, nel predetto termine, abbia sollevato questione di legittimità costituzionale, per violazione dell'articolo 81 della Costituzione, delle norme aventi forza di legge che costituiscono il presupposto dell'atto, ovvero abbia sollevato, in relazione all'atto, conflitto di attribuzione.
I regolamenti, in quanto atti amministrativi generali a contenuto normativo, necessitano di specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno portato a dare determinati contenuti e non altri alle proprie disposizioni?   No. L'obbligo di motivazione è espressamente escluso dalla legge n. 241/1990.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. I requisiti di esecutività:   Sono necessari perché l'atto sia portato ad esecuzione.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. Tra i primi rientrano:   L'accettazione dell'interessato, quando da essa la legge fa dipendere gli effetti dell'atto.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. Tra i primi rientrano:   I controlli.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. Tra i primi rientrano:   Il verificarsi della condizione sospensiva e del termine.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo, sono richiesti affinché l'atto già perfetto, possa produrre i suoi effetti. Tra essi rientrano:   Le comunicazioni.
I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo sono richiesti dalla legge perché un atto già perfetto sia valido. Tra essi rientrano:   La mancanza di vizi della volontà.
I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo sono richiesti dalla legge perché un atto già perfetto sia valido. Tra essi rientrano:   I presupposti di fatto e di diritto.
I Tribunali amministrativi regionali (5 C.p.a.):   Sono organi di giurisdizione amministrativa di primo grado.
Il ciclo di gestione della performance delle Amministrazioni pubbliche consta delle sei fasi previste dall'art. 4 del D.Lgs. n. 150/2009. Indicare qual è la terza fase del ciclo di gestione della performance.   Monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi.
Il ciclo di gestione della performance delle Amministrazioni pubbliche consta delle sei fasi previste dall'art. 4 del D.Lgs. n. 150/2009. Indicare quale è la quinta fase del ciclo di gestione della performance.   Utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito.
Il ciclo di gestione della performance delle Amministrazioni pubbliche, coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio, deve essere articolato nelle sei fasi previste all'art. 4 del D.Lgs. n. 150/2009. Indicare qual è la seconda fase del ciclo di gestione della performance.   Collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse.
Il ciclo di gestione della performance delle Amministrazioni pubbliche, coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio, deve essere articolato nelle sei fasi previste all'art. 4 del D.Lgs. n. 150/2009. Indicare quale è la quarta fase del ciclo di gestione della performance.   Misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale.
Il ciclo di gestione della performance delle P.A. si articola nelle sei fasi previste all'art. 4 del D.Lgs. n. 150/2009, il quale indica come prima fase del ciclo di gestione:   Definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori.
Il ciclo di gestione della performance delle P.A. si articola nelle sei fasi previste all'art. 4 del D.Lgs. n. 150/2009, il quale indica come ultima fase del ciclo di gestione:   Rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi di controllo interni ed esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi.
Il comma 1 dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, effettua una elencazione meramente esemplificativa dei compiti dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, tra cui comprende:   La richiesta dei pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e la risposta ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza.
Il comma 1 dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, effettua una elencazione meramente esemplificativa dei compiti dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, tra cui comprende:   La cura dei rapporti con gli uffici dell'Unione europea e degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo.
Il Consiglio di Stato (art. 6 C.p.a.):   È l'organo di ultimo grado della giurisdizione amministrativa.
Il controllo di regolarità amministrativa e contabile nelle pubbliche amministrazioni:   Non comprende verifiche da effettuarsi in via preventiva se non nei casi espressamente previsti dalla legge.
Il controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti, disciplinato dalla Legge 14-01-1994, n. 20, non si esercita:   Sugli atti aventi forza di legge.
Il controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti, disciplinato dalla Legge 14-01-1994, n. 20, si esercita:   Sugli atti non aventi forza di legge, tassativamente previsti.
Il legislatore individua negli artt. 16 e 17 del D.Lgs. n. 165/2001 le funzioni della dirigenza pubblica, dividendo quelle attribuite ai dirigenti di uffici dirigenziali generali da quelle dei dirigenti. I dirigenti degli uffici dirigenziali generali:   Propongono le risorse e i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell'ufficio cui sono preposti anche al fine dell'elaborazione del documento di programmazione triennale del fabbisogno di personale.
Il legislatore individua negli artt. 16 e 17 del D.Lgs. n. 165/2001 le funzioni della dirigenza pubblica, dividendo quelle attribuite ai dirigenti di uffici dirigenziali generali da quelle dei dirigenti. I dirigenti degli uffici dirigenziali generali:   Curano l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite dall'organo di indirizzo politico-amministrativo e attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni.
Il procedimento della c.d. "registrazione con riserva" da parte della Corte dei conti:   Può attivarsi anche con riferimento ad una o più parti dell'atto sottoposto a controllo, di cui sia stato ricusato il visto e delle quali parti il Consiglio dei ministri stabilisca che si debba comunque dare corso.
Il procedimento della cd. "registrazione con riserva" da parte della Corte dei conti prevede che:   Ove il consigliere delegato o la sezione di controllo abbia ricusato il visto sugli atti e decreti presentati alla Corte, la relativa deliberazione sarà trasmessa al ministro cui spetta, e, quando questi lo ritenga necessario, sarà presa in esame dal Consiglio dei ministri. Se quest'ultimo stabilisce che l'atto o decreto debba aver corso, la Corte è chiamata a deliberare a sezioni riunite, e qualora non riconosca cessata la causa del rifiuto, ne ordina la registrazione e vi appone il visto con riserva.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, ai sensi del D.Lgs. 50/2016:   Individua, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire.
Il provvedimento amministrativo è "efficace" quando:   È idoneo a produrre effetti giuridici.
Il Reg. (CE) n. 2016/679/UE relativo alla protezione delle persone fisiche trova applicazione nel caso di trattamento di dati personali effettuati dagli Stati membri nell'esercizio di attività che rientrano nell'ambito di applicazione del titolo V, capo 2, TUE?   No, per espressa previsione di cui all'art. 2 del citato Reg.
Il Reg. (CE) n. 2016/679/UE relativo alla protezione delle persone fisiche:   Non trova applicazione nel caso di trattamento di dati personali effettuati per attività che non rientrano nell'ambito di applicazione del diritto dell'Unione.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,:   Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,:   Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,:   Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari.
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990,:   Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti.
Il ricorso gerarchico improprio:   È un ricorso ordinario impugnatorio.
Il ricorso gerarchico improprio:   Rappresenta un rimedio di carattere eccezionale previsto in taluni casi in cui non esiste un rapporto di gerarchia.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo:   Che consente di far valere vizi di legittimità e di merito e di tutelare diritti soggettivi e interessi legittimi.
Il ricorso gerarchico proprio è un rimedio amministrativo:   A tutela sia di diritti soggettivi che interessi legittimi, facendo valere sia vizi di legittimità che di merito.
Il ricorso gerarchico proprio presuppone, per la sua esperibilità:   Un rapporto di gerarchia esterna tra l'organo che ha emanato l'atto impugnato e l'organo cui si ricorre.
Il ricorso gerarchico proprio può essere proposto se l'organo che ha emanato l'atto e quello gerarchicamente superiore cui si fa ricorso, sono:   Organi appartenenti allo stesso ramo dell'amministrazione.
Il ricorso in opposizione è:   Un ricorso amministrativo atipico, rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto, anziché a quella superiore gerarchicamente. Con tale ricorso possono essere fatti valere vizi sia di legittimità sia di merito.
Il ricorso in opposizione:   Può essere proposto per motivi di legittimità e di merito.
Il ricorso in opposizione:   Può essere proposto sia a tutela di interessi legittimi che di diritti soggettivi.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato deve essere presentato nel termine perentorio di:   120 giorni dalla data della notifica o della comunicazione o da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato:   È un rimedio amministrativo di carattere generale.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato:   È proponibile solo contro atti amministrativi definitivi.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato:   È ammesso solo per motivi di legittimità.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato:   È un rimedio amministrativo di carattere generale esperibile contro i provvedimenti amministrativi definitivi.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato:   Non è ammesso per vizi di merito.
Il rifiuto da parte del dipendente addetto di accettare l'attestazione di stati, qualità personali e fatti mediante l'esibizione di un documento di riconoscimento, costituisce, a norma del disposto di cui all'art. 74 del D.P.R. 445/2000:   Violazione dei doveri d'ufficio.
Il rifiuto di registrazione da parte della Corte dei conti è assoluto ed annulla il provvedimento quando si tratta:   Delle tre fattispecie: di impegno od ordine di pagamento riferentisi a spesa che ecceda la somma stanziata nel relativo capitolo del bilancio od, a giudizio della Corte, imputabile ai residui piuttosto che alla competenza e viceversa, ovvero ad un capitolo diverso da quello indicato nell'atto del ministero che lo ha emesso; di decreti per nomine e promozioni di personale di qualsiasi ordine e grado, disposte oltre i limiti dei rispettivi organici; di ordini di accreditamento a favore di funzionari delegati al pagamento di spese, emessi per un importo eccedente i limiti stabiliti dalle leggi.
In attuazione della legge n. 241/1990, in quale caso l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, indicando la data entro la quale deve concludersi ed i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione?   La legge n. 15/2005 di modifica della n. 241/1990 ha previsto un obbligo generale.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro:   L'amministrazione competente.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando, tra l'altro:   L'ufficio e la persona responsabile del procedimento.
In attuazione della legge n. 241/1990, l'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando:   Tra l'altro, l'oggetto del procedimento promosso.
In attuazione della legge n. 241/1990, nei procedimenti ad iniziativa di parte, esiste un obbligo generale di indicare, nella comunicazione di avvio del procedimento, la data di presentazione dell'istanza?   Si, la legge n. 15/2005, che ha modificato l'art. 8, l. n. 241/90, ha previsto un obbligo generale.
In base ai principi generali del controllo interno nelle pubbliche amministrazioni, s'intende per controllo di gestione:   L'attività volta a verificare l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati.
In base ai principi generali del controllo interno nelle pubbliche amministrazioni, s'intende per controllo di regolarità amministrativa e contabile:   L'attività volta a garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa.
In base ai principi generali del controllo interno nelle pubbliche amministrazioni, s'intende per valutazione e controllo strategico:   L'attività volta a valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.
In base alla normativa in materia di documentazione amministrativa è illegittima la previsione che:   I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti possano essere sostituiti da temporanea dichiarazione di notorietà, salvo diverse disposizioni della normativa di settore (art. 49, primo comma, D.P.R. 445/2000).
In base alle disposizioni normative in materia di controlli nelle pubbliche amministrazioni, le verifiche di regolarità amministrativa e contabile:   Non possono essere affidate a strutture addette al controllo di gestione, alla valutazione dei dirigenti, al controllo strategico.
In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell'affidatario di un contratto pubblico, impiegato nell'esecuzione del medesimo contratto (D.Lgs. 50/2016, art. 30, co. 6):   Il responsabile unico del procedimento invita per iscritto il soggetto inadempiente, e in ogni caso l'affidatario, a provvedervi entro i successivi 15 giorni.
In forza dell'istituto dell'autocertificazione l'art. 18 della legge n. 241/1990 dispone che:   I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi necessari per l'istruttoria del procedimento sono acquisiti d'ufficio quando sono in possesso dell'amministrazione procedente ovvero sono detenuti istituzionalmente da altre pubbliche amministrazioni.
In materia di documentazione amministrativa una delle seguenti espressioni non risponde al principio di semplificazione amministrativa. Indicare quale.   I documenti trasmessi da chiunque ad una pubblica amministrazione tramite fax, o con altro mezzo telematico o informatico idoneo ad accertarne la fonte di provenienza, soddisfano il requisito della forma scritta ma la loro trasmissione deve essere seguita da quella del documento originale (art. 43, D.P.R. 445/2000).
In merito ai documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento e detenuti da altre P.A., che cosa può richiedere l'amministrazione procedente agli interessati ai sensi dell'art. 18 della legge n. 241/1990?   I soli elementi necessari per la loro ricerca.
In quali di questi casi il giudice non dichiara estinto il processo amministrativo (art. 35 C.p.a)?   Quando il giudizio non è stato instaurato nei confronti di una parte interessata.
In relazione ai procedimenti volti all'emanazione di atti di pianificazione e di programmazione di cui all'art. 13 della legge n. 241/1990 nella fase preparatoria è consentita la partecipazione?   No, non è consentita né la partecipazione né l'accesso.
In relazione ai procedimenti volti all'emanazione di atti normativi di cui all'art. 13 della legge n. 241/1990 nella fase preparatoria è consentita la partecipazione?   No, non è consentita né la partecipazione né l'accesso.
In riferimento ai rapporti tra l'omessa comunicazione di cui all'art. 10-bis e all'art. 21-octies, co. 2, l. 241/1990:   L'omessa comunicazione non comporta l'annullabilità del provvedimento finale se sia palese che l'apporto partecipativo del privato non avrebbe in ogni caso potuto incidere sul contenuto dello stesso.
In riferimento al preavviso di diniego e ai termini procedimentali l'art. 10-bis, l. 241/1990 dispone che gli istanti hanno il diritto di presentare le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti entro:   10 giorni dal ricevimento della comunicazione.
Indicare quale affermazione non è consona al disposto di cui all'art. 21-ter, legge n. 241/1990, afferente l'esecutorietà.   Le pubbliche amministrazioni non possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti.
Indicare quale affermazione non è consona al disposto di cui all'art. 21-ter, legge n. 241/1990, afferente l'esecutorietà.   Il provvedimento costitutivo di obblighi, può indicare facoltativamente, il termine e le modalità dell'esecuzione da parte del soggetto obbligato.
Indicare quale affermazione non è consona al disposto di cui all'art. 21-ter, legge n. 241/1990, afferente l'esecutorietà.   Qualora l'interessato non ottemperi, le pubbliche amministrazioni, anche senza previa diffida, possono provvedere all'esecuzione coattiva nelle ipotesi e secondo le modalità previste dalla legge.
Indicare quale affermazione sugli obiettivi del ciclo di gestione della performance è conforme al disposto di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 150/2009.   Gli obiettivi devono essere tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi.
Indicare quale affermazione sugli obiettivi del ciclo di gestione della performance è conforme al disposto di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 150/2009.   Gli obiettivi devono essere correlati alla quantità e alla qualità delle risorse disponibili.
Indicare quale affermazione sugli obiettivi del ciclo di gestione della performance è conforme al disposto di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 150/2009.   Gli obiettivi devono essere confrontabili con le tendenze della produttività dell'amministrazione con riferimento, ove possibile, almeno al triennio precedente.
Indicare quale affermazione sugli obiettivi del ciclo di gestione della performance è conforme al disposto di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 150/2009.   Gli obiettivi devono essere rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell'amministrazione.
Indicare quale asserzione sul preavviso di provvedimento negativo (art. 10-bis l. 241/1990) è erronea.   È un istituto applicabile ai ricorsi amministrativi.
Indicare quale tra le seguenti offerte sono rispettivamente considerate irregolari e quali inammissibili (co. 3-4, art. 59, D.Lgs. 50/2016):   Offerta che non rispetta i documenti di gara - Offerta che contiene gli estremi per informativa alla Procura della Repubblica per reati di corruzione o fenomeni collusivi.
Indicare quali tra i seguenti sono compiti/poteri che l'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 attribuisce ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali.   Adottare gli atti relativi all'organizzazione degli uffici di livello dirigenziale non generale.