Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- Dal punto di vista degli effetti si distinguono le autorizzazioni costitutive, permissive, ricognitive, dispensative. Attribuiscono nuove facoltà: Le costitutive.
- Dal punto di vista degli effetti si distinguono le autorizzazioni costitutive, permissive, ricognitive, dispensative. Consentono ad un soggetto di non adempiere ad un obbligo cui sarebbe tenuto per legge: Le dispensative.
- Dal punto di vista degli effetti si distinguono le autorizzazioni costitutive, permissive, ricognitive, dispensative. Permettono di esercitare facoltà preesistenti: Le permissive.
- Decorso inutilmente il termine per la conclusione del procedimento o quello superiore di cui al co. 7, art. 2, l. 241/1990, il privato può rivolgersi al responsabile cui è affidato il potere sostitutivo affinché concluda il procedimento? Sì, ed il procedimento deve essere concluso in un termine pari alla metà di quello originariamente previsto.
- Di norma l'amministrazione è tenuta a fornire notizia dell'inizio del procedimento,: Tra l'altro, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi.
- Dirigere, coordinare e controllare l'attività dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia è una funzione che l'art. 16 del T.U. del pubblico impiego attribuisce: Ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali dell'amministrazione.
- Dispone il D.Lgs. 50/2016, in merito alla figura del Rup, tra l'altro, che: Attiva l'accordo bonario e valuta l'ammissibilità e la non manifesta infondatezza delle riserve.
- Dispone il D.Lgs. n. 82/2005 che le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di: Efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione.
- Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile, ecc. L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte: Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
- Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile, ecc. È in facoltà dell'amministrazione prevedere forme di pubblicità unificate? Si, qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa.
- Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni; dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni deve essere data ragione nella motivazione del provvedimento finale? Si, lo prevede espressamente l'art. 10-bis della legge n. 241/1990.
- Dispone l'art. 10-bis della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda, concedendo ad essi il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Entro quale termine gli istanti devono presentare le loro osservazioni? Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione.
- Dispone l'art. 11 della legge n. 241/1990 che a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento con privato, la stipulazione dell'accordo: Deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento.
- Dispone l'art. 143 del D.Lgs. n.196/2003, sostituito dal D.Lgs. n. 101/2018, che il Garante, di norma, decide sul reclamo entro nove mesi dalla data di presentazione. Entro quanto tempo dalla presentazione del reclamo il Garante deve dare informazione all'interessato sullo stato del procedimento? Entro tre mesi.
- Dispone l'art. 14-ter della legge n. 241/1990 che la prima riunione della conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona si svolge nella data previamente comunicata con la partecipazione contestuale, ove possibile anche in via telematica, dei rappresentanti delle amministrazioni competenti. Entro quale termine, decorrente dalla data della riunione, devono concludersi i lavori della conferenza? Quarantacinque giorni.
- Dispone l'art. 20 della legge n. 241/1990 che nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se: La medesima amministrazione non comunica all'interessato, nei termini di cui all'art. 2, commi 2 e 3, il provvedimento di diniego.
- Dispone l'art. 21-quater della legge 241/1990 che i provvedimenti amministrativi efficaci sono eseguiti immediatamente. Può l'efficacia o l'esecuzione essere sospesa? Si, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario.
- Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che devono essere adottate tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio: Dell'esattezza.
- Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio: Di minimizzazione dei dati.
- Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere conservati in una forma che consenta l'identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati, in applicazione del principio: Di limitazione della conservazione.
- Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime, e successivamente trattati in modo che non sia incompatibile con tali finalità, in applicazione del principio: Di limitazione della finalità.
- Dispone l'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che i dati personali devono essere trattati in maniera da garantire un'adeguata sicurezza degli stessi, compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate, da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali, in applicazione del principio: Dell'integrità e riservatezza.
- Dispone l'art. 6 della legge n. 241/1990 che il responsabile del procedimento, tra l'altro,: Propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi.
- Dispone l'art. 6 della legge n. 241/1990 che il responsabile del procedimento, tra l'altro,: Può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali.
- Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore è lecito se il consenso è dato da un minore che abbia almeno 16 anni ovvero ove il minore abbia un'età inferiore ai 16 anni, se è prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale. Gli Stati membri possono stabilire per legge un'età inferiore? Si, purché non inferiore ai 13 anni.
- Dispone l'art. 8 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE - Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell'informazione - che nel caso di offerta diretta di servizi della società dell'informazione ai minori, il trattamento di dati personali del minore: È lecito se il consenso è dato da un minore che abbia almeno 16 anni.
- Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione: Non trova applicazione qualora il trattamento è necessario alle autorità giurisdizionali per esercitare le loro funzioni giurisdizionali.
- Dispone l'art. 9 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE che è vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona. Tale disposizione: Non trova applicazione qualora il trattamento riguarda dati personali resi manifestamente pubblici dall'interessato.
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista dei destinatari si distinguono: Atti con un solo destinatario, atti con una pluralità di destinatari e atti con destinatari indeterminati.
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista dei soggetti si distinguono: Atti monostrutturati e pluristrutturati.
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del procedimento si distinguono: Atti procedimentali ed atti presupposti.
- Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista del rapporto tra gli atti si distinguono atti composti e atti: Contestuali.