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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Enti locali #1

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A CHI SPETTA L’INIZIATIVA PER LA CREAZIONE DI NUOVE REGIONI?   A tanti consigli comunali che rappresentino almeno 1/3 delle popolazioni interessate
A QUALE ENTE TERRITORIALE E’ ATTRIBUITO IL POTERE DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI NUOVE PROVINCE?   Al comune
A QUALE ORGANO SPETTA IL POTERE DI CONVOCARE LA CONFERENZA STATO REGIONI?   Al presidente del consiglio dei ministri
A QUALE ORGANO SPETTA L’APPROVAZIONE DELLO STATUTO COMUNALE?   Al consiglio comunale
A QUALE ORGANO SPETTA LA PROMULGAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE?   Al presidente della regione
AI SENSI DEL D.LGS. N. 281 DEL 1997 LA CONFERENZA STATO REGIONI E’ OBBLIGATORIAMENTE CONVOCATA:   Almeno ogni sei mesi
AI SENSI DEL D.LGS. N. 281 DEL 1997 LA CONFERENZA STATO REGIONI E’ PRESIEDUTA:   Dal presidente del consiglio dei ministri o,su delega di questi, dal ministro per gli affari regionali o da altro ministro
AI SENSI DEL NUOVO ART. 114 COST. L’ORDINAMENTO DI ROMA CAPITALE E’ DISCIPLINATO:   Con legge dello stato
AI SENSI DEL NUOVO ART. 114 COST. LE REGIONI SONO ENTI:   Autonomi
AI SENSI DEL NUOVO ART. 114 COST., LA POTESTA’ STATUTARIA E’ RICONOSCIUTA:   Ai comuni, alle province, alle città metropolitane e alle regioni
AI SENSI DEL NUOVO ART. 114 COST., QUALI TRA I SEGUENTI NON SONO ENTI COSTITUTIVI DELLA REPUBBLICA?   Le comunità montane
AI SENSI DEL NUOVO ART. 116 COST. IN QUALI MATERIE LE REGIONI ORDINARIE POSSONO OTTENERE ULTERIORI FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA?   In tutte le materie di potestà legislativa concorrente e in alcune materie di potestà legislativa esclusiva dello stato
AI SENSI DEL NUOVO ART. 116 COST. LA LEGGE STATALE CHE ATTRIBUISCE ALLA REGIONI ORDINARIE FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA DEVE ESSERE PRECEDUTA:   Da un’intesa con la regione interessata
AI SENSI DEL NUOVO ART. 116 COST. QUALE ATTO PUO’ DISPORRE L’ATTRIBUZIONE ALLE REGIONI ORDINARIE DI ULTERIORI FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA?   La legge dello stato
AI SENSI DEL NUOVO ART. 116 COST., A CHI SPETTA L’INIZIATIVA PER L’ATTRIBUZIONE ALLE REGIONI ORDINARIE DI ULTERIORI FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA?   Alla regione interessata
AI SENSI DEL NUOVO ART. 116 COST., QUALE MAGGIORANZA E’ PREVISTA PER L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE STATALE CHE ATTRIBUISCE ALLE REGIONI ORDINARIE ULTERIORI FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA?   La maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna delle due camere
AI SENSI DEL NUOVO ART. 116 COST., QUALI SOGGETTI DEBBONO ESSERE NECESSARIAMENTE SENTITI AI FINI DELLA ATTRIBUZIONE ALLE REGIONI ORDINARIE DI ULTERIORI FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA?   Gli enti locali ricadenti nella regione interessata
AI SENSI DEL NUOVO ART. 117 COST. IL RISPETTO DEI VINCOLI COMUNITARI SI IMPONE:   Sia alla potestà legislativa dello Stato che a quella delle regioni
AI SENSI DEL NUOVO ART. 117 COST., A CHI SPETTA LA POTESTÀ REGOLAMENTARE IN ORDINE ALL’ORGANIZZAZIONE E ALLO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI COMUNI, PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE?   Ai comuni, alle province e alle città metropolitane
AI SENSI DEL NUOVO ART. 117 COST., IN QUALI MATERIE LA POTESTA’ REGOLAMENTARE SPETTA ALLE REGIONI?   Nelle materie di potestà legislativa concorrente e residuale, nonché nelle materie di potestà legislativa esclusiva statale, su delega dello Stato
AI SENSI DEL NUOVO ART. 117 COST., LA DETERMINAZIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI DI COMUNI, PROVINCE E CITTA’ METROPOLITANE RIENTRA:   Nella potestà legislativa esclusiva dello stato
AI SENSI DEL NUOVO ART. 117 COST., LA DISCIPLINA DEGLI ORGANI DI GOVERNO DI COMUNI, PROVINCE E CITTA’ METROPOLITANE RIENTRA:   Nella potestà legislativa esclusiva dello stato
AI SENSI DEL NUOVO ART. 117 COST., LA DISCIPLINA DELL’ORDINAMENTO CIVILE RIENTRA:   Nella potestà legislativa esclusiva dello stato
AI SENSI DEL NUOVO ART. 117 COST., LA DISCIPLINA DELL’ORDINAMENTO PENALE RIENTRA:   Nella potestà legislativa esclusiva dello stato
AI SENSI DEL NUOVO ART. 117 COST., LA LEGISLAZIONE ELETTORALE DI COMUNI, PROVINCE E CITTA METROPOLITANE RIENTRA:   Nella potestà legislativa esclusiva dello stato
AI SENSI DEL NUOVO ART. 118 COST. IL CONFERIMENTO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE A COMUNI, PROVINCE E CITTA’ METROPOLITANE AVVIENE:   Con legge statale o con legge regionale, secondo le rispettive competenze
AI SENSI DEL NUOVO ART. 118 COST. LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE SPETTANO:   Al comune, a meno che esigenze di esercizio unitario non ne richiedano l’allocazione presso enti territoriali più comprensivi
AI SENSI DEL NUOVO ART. 118 COST. SU QUALI ENTI TERRITORIALI GRAVA L’OBBLIGO DI FAVORIRE L’AUTONOMA INIZIATIVA DEI CITTADINI, SINGOLI E ASSOCIATI, PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE?   Su tutti gli enti territoriali costitutivi della repubblica
AI SENSI DEL NUOVO ART. 118 COST., QUALI PRINCIPI SOVRINTENDONO ALL’ALLOCAZIONE DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE TRA GLI ENTI TERRITORIALI?   I principi di sussidiarietà, di differenziazione e di adeguatezza
AI SENSI DEL NUOVO ART. 118 COST., SONO TITOLARI DI FUNZIONI PROPRIE:   I comuni, le province e le città metropolitane
AI SENSI DEL NUOVO ART. 119 COST. LE FUNZIONI PUBBLICHE ATTRIBUITE ALLE REGIONI DEBBONO ESSERE INTEGRALMENTE FINANZIATE:   Da tributi ed entrate propri, da compartecipazioni al gettito di tributi erariali e dal fondo perequativo statale
AI SENSI DEL NUOVO ART. 119 COST. LE REGIONI HANNO AUTONOMIA FINANZIARIA:   Di entrata e di spesa
AI SENSI DEL NUOVO ART. 120 COST. QUALE PRINCIPIO, TRA I SEGUENTI, NON SOVRINTENDE ALL’ESERCIZIO DEL POTERE SOSTITUTIVO STATALE NEI CONFRONTI DI ORGANI DELLE REGIONI, DELLE CITTA’ METROPOLITANE, DELLE PROVINCE E DEI COMUNI?   Il principio di differenziazione
AI SENSI DEL NUOVO ART. 120 COST., A QUALE ORGANO DELLO STATO SPETTA IL POTERE SOSTITUTIVO NEI CONFRONTI DI ORGANI DELLE REGIONI, DELLE CITTA’ METROPOLITANE, DELLE PROVINCE E DEI COMUNI?   Al governo
AI SENSI DEL NUOVO ART. 123 COST. GLI STATUTI DELLE REGIONI ORDINARIE DEVONO ESSERE IN ARMONIA:   Con la sola costituzione
AI SENSI DEL NUOVO ART. 126 COST., PER QUALI MOTIVI PUO’ ESSERE DISPOSTO LO SCIOGLIMENTO DEI CONSIGLI REGIONALI?   Per il compimento di atti contrari alla costituzione o di gravi violazioni di legge, nonché per ragioni di sicurezza nazionale
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, A QUALI SOGGETTI SPETTA IL POTERE DI CHIEDERE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE/PROVINCIALE LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO?   Ad 1/5 dei consiglieri o al sindaco/presidente della provincia
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, CHE COSA SI INTENDE PER CIRCONDARIO?   Una forma di suddivisione del territorio provinciale a fini di decentramento delle funzioni
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, CHI ABBIA RICOPERTO LA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PER DUE MANDATI CONSECUTIVI E’ IMMEDIATAMENTE RIELEGGIBILE ALLO SCADERE DEL SECONDO MANDATO?   Solo se uno dei mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno per causa diversa dalle dimissioni volontarie
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, DA QUALI ORGANI SONO APPROVATI L’ATTO COSTITUTIVO E LO STATUTO DELLE UNIONI DI COMUNI?   Dai consigli dei comuni partecipanti
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, ENTRO QUALE TERMINE DEVE ESSERE CONVOCATA LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE/PROVINCIALE?   Entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, ENTRO QUALE TERMINE IL SINDACO/PRESIDENTE DELLA PROVINCIA O GLI ASSESSORI DELEGATI RISPONDONO ALLE ISTANZE DI SINDACATO ISPETTIVO PRESENTATE DAI CONSIGLIERI COMUNALI/PROVINCIALI?   Entro trenta giorni
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, ENTRO QUALE TERMINE L’AMMINISTRATORE LOCALE DEVE FAR PERVENIRE EVENTUALI OSSERVAZIONI NEL CASO DI CONTESTAZIONE DI UNA CAUSA DI INELEGGIBILITA’ O DI INCOMPATIBILITA’?   Entro dieci giorni dalla contestazione
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, GLI ORGANI DELLE UNIONI DI COMUNI SONO DISCIPLINATI:   Dallo statuto dell’unione, entro i limiti fissati dal testo unico sull’ordinamento degli enti locali
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, I CASI DI DECADENZA DALLA CARICA DEL CONSIGLIERE COMUNALE/PROVINCIALE PER LA MANCATA PARTECIPAZIONE ALLE SEDUTE DEL CONSIGLIO SONO DISCIPLINATI:   Dallo statuto comunale/provinciale
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, I COMUNI CON POPOLAZIONE TRA I 30.000 ED I 100.000 ABITANTI:   Possono istituire circoscrizioni di decentramento
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, IL CANDIDATO CHE SIA ELETTO CONTEMPORANEAMENTE CONSIGLIERE IN DUE PROVINCE:   Deve optare per una delle due cariche
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, IL CONIUGE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PUÒ FAR PARTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE?   No
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, IL DECESSO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA COMPORTA:   La decadenza della giunta e lo scioglimento del consiglio
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, IL PRESIDENTE DELLE UNIONI DI COMUNI DEVE ESSERE SCELTO:   Tra i sindaci dei comuni interessati
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, IL SINDACO E IL CONSIGLIO COMUNALE DURANO IN CARICA:   Entrambi cinque anni
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, IL SINDACO E IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SONO ELETTI:   Dai cittadini a suffragio universale e diretto
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, IL VOTO ESPRESSO DALL’ELETTORE UNICAMENTE AD UN CANDIDATO AL CONSIGLIO PROVINCIALE SI INTENDE ATTRIBUITO:   Sia al candidato al consiglio provinciale, sia al candidato alla presidenza della provincia collegato
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, IL VOTO ESPRESSO DALL’ELETTORE UNICAMENTE AL CANDIDATO ALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SI INTENDE ATTRIBUITO:   Esclusivamente al candidato alla carica di presidente della provincia
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, IN CASO DI IMPEDIMENTO TEMPORANEO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E’ SOSTITUITO:   Dal vicepresidente della provincia
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, IN CASO DI INOSSERVANZA DEGLI OBBLIGHI DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE/PROVINCIALE PROVVEDE:   Il prefetto, previa diffida
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, L’APPROVAZIONE DI UNA MOZIONE DI SFIDUCIA DA PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE NEI CONFRONTI DEL SINDACO COMPORTA:   La cessazione dalla carica del sindaco e della giunta, nonché lo scioglimento del consiglio
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, L’ATTO COSTITUTIVO E LO STATUTO DELLE UNIONI DI COMUNI SONO APPROVATI:   Con le medesime procedure richieste per l’approvazione e la modifica degli statuti comunali
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEL CONSIGLIO COMUNALE NEI CONFRONTI DEL SINDACO DEVE ESSERE MESSA IN DISCUSSIONE:   Non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEL CONSIGLIO COMUNALE NEI CONFRONTI DEL SINDACO DEVE ESSERE SOTTOSCRITTA:   Da almeno 2/5 dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il sindaco
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, LA MOZIONE DI SFIDUCIA PROPOSTA DAL CONSIGLIO COMUNALE NEI CONFRONTI DEL SINDACO:   Deve essere motivata
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, LE AZIONI E I RICORSI CHE SPETTANO AL COMUNE E ALLA PROVINCIA POSSONO ESSERE FATTI VALERE:   Dal comune e dalla provincia interessati, nonché da ciascun elettore
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, LE COMUNITA’ MONTANE SONO ENTI LOCALI COSTITUITI FRA COMUNI MONTANI E PARZIALMENTE MONTANI:   Anche appartenenti a province diverse
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, LE CONVENZIONI COSTITUITE TRA ENTI LOCALI:   Possono prevedere uffici comuni agli enti partecipanti
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, LE FUNZIONI PUBBLICHE PER LE QUALI DUE O PIU’ ENTI LOCALI STIPULINO UNA CONVENZIONE SONO ESERCITATE:   Da uffici comuni agli enti partecipanti, ovvero da uno di questi sulla base di una delega concessa dagli altri
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, LE GIUNTE COMUNALI/PROVINCIALI HANNO COMPETENZA AD ADOTTARE:   Tra l’altro tutti gli atti di governo non riservati dalla legge al consiglio e che non ricadano dalle competenze del sindaco/presidente della provincia
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, E’ PROCLAMATO ELETTO SINDACO AL PRIMO TURNO IL CANDIDATO ALLA CARICA CHE ABBIA OTTENUTO:   Il maggior numero di voti
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, IN QUALE IPOTESI SI RICORRE AD UN TURNO DI BALLOTTAGGIO PER L’ELEZIONE ALLA CARICA DI SINDACO?   In caso di parità di voti al primo turno
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, LE LISTE DI CANDIDATI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE DEBBONO CONTENERE UN NUMERO DI NOMINATIVI:   Non superiore al numero di consiglieri da eleggere e non inferiore ai 3/4
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, QUALE CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO RISULTA ELETTO IN CASO DI ULTERIORE PARITÀ ANCHE NEL TURNO DI BALLOTTAGGIO?   Il candidato più anziano di età
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, QUANDO DEVE TENERSI L’EVENTUALE TURNO DI BALLOTTAGGIO PER L’ELEZIONE DEL SINDACO?   La seconda domenica successiva al primo turno
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE AI 15.000 ABITANTI IL CONSIGLIO E’ PRESIEDUTO:   Dal sindaco, salva diversa previsione dello statuto
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE AI 15.000 ABITANTI IL SINDACO PUO’ NOMINARE ASSESSORI ANCHE AL DI FUORI DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO?   Sì, se lo statuto lo prevede
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SINO A 15.000 ABITANTI, ALLA LISTA COLLEGATA AL CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO CHE HA RIPORTATO IL MAGGIOR NUMERO DI VOTI SONO ATTRIBUITI:   2/3 dei seggi assegnati al consiglio
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SINO A 15.000 ABITANTI, IL CONSIGLIERE COMUNALE CHE ASSUME LA CARICA DI ASSESSORE NELLA RISPETTIVA GIUNTA   Conserva senz’altro la carica di consigliere
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 100.000 ABITANTI, L’ARTICOLAZIONE DEL TERRITORIO IN CIRCOSCRIZIONI DI DECENTRAMENTO E’:   Obbligatoria
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, A QUANTI SEGGI CONSILIARI HANNO DIRITTO LE LISTE COLLEGATE AL CANDIDATO SINDACO ELETTO AL PRIMO TURNO?   Ad almeno il 60% dei seggi, purché nessun’altra lista abbia superato il 50% dei voti validi
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, E’ PROCLAMATO ELETTO SINDACO AL PRIMO TURNO IL CANDIDATO ALLA CARICA CHE ABBIA OTTENUTO:   La maggioranza assoluta dei voti validi
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, IN CASO DI PARITÀ DI CIFRA INDIVIDUALE SONO PROCLAMATI ELETTI AL CONSIGLIO COMUNALE:   I candidati che precedono nell’ordine di lista
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, IN QUALE IPOTESI SI RICORRE AD UN TURNO DI BALLOTTAGGIO PER L’ELEZIONE ALLA CARICA DI SINDACO?   Ove al primo turno nessun candidato abbia riportato la maggioranza assoluta dei voti validi
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, LE LISTE DI CANDIDATI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE DEBBONO CONTENERE UN NUMERO DI NOMINATIVI:   Non superiore al numero di consiglieri da eleggere e non inferiore ai 2/3
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, NON POSSONO ACCEDERE ALLA RIPARTIZIONE DEI SEGGI DEL CONSIGLIO COMUNALE LE LISTE CHE, DA SOLE O IN COLLEGAMENTO CON ALTRE, ABBIANO OTTENUTO AL PRIMO TURNO:   Meno del 3% dei voti validi
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, SECONDO QUALE ORDINE SONO PROCLAMATI ELETTI I CONSIGLIERI COMUNALI?   Secondo l’ordine delle rispettive cifre individuali
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI E NELLE PROVINCE LE FUNZIONI VICARIE DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SONO ATTRIBUITE:   Al consigliere anziano, salva diversa disposizione dello statuto
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI IL CONSIGLIO E’ PRESIEDUTO:   Necessariamente da un presidente eletto tra i consiglieri
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI IL SINDACO PUO’ NOMINARE ASSESSORI ANCHE AL DI FUORI DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO?   Sì, senz’altro
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE E’ PRESIEDUTA:   Dal consigliere anziano fino all’elezione del presidente del consiglio
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI, IL CONSIGLIERE COMUNALE CHE ASSUME LA CARICA DI ASSESSORE NELLA RISPETTIVA GIUNTA:   Cessa dalla carica di consigliere all’atto dell’accettazione della nomina ad assessore
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI E NELLE PROVINCE A CHI SPETTA IL POTERE DI REVOCARE UNO O PIÙ ASSESSORI?   Al sindaco/presidente della provincia
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, NEI COMUNI E NELLE PROVINCE QUAL E’ L’ORGANO DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO POLITICO-AMMINISTRATIVO?   Il consiglio comunale/provinciale
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, OVE IL SINDACO/PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DECIDA DI REVOCARE UNO O PIÙ ASSESSORI:   Deve darne comunicazione motivata al consiglio
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, OVE RICHIESTO DAI SOGGETTI A CIO’ LEGITTIMATI, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE/PROVINCIALE E’ TENUTO ALLA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE/PROVINCIALE:   Entro un termine non superiore a 20 giorni dall’istanza
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, QUALE MAGGIORANZA E’ RICHIESTA PER L’APPROVAZIONE DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA DEL CONSIGLIO COMUNALE NEI CONFRONTI DEL SINDACO?   La maggioranza assoluta dei membri del consiglio
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, QUALE MAGGIORANZA E’ RICHIESTA PER L’ELEZIONE AL PRIMO TURNO DEL CANDIDATO ALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA?   La maggioranza assoluta dei voti validi
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, QUALE MAGGIORANZA E’ RICHIESTA PER L’ISTITUZIONE, IN SENO AL CONSIGLIO COMUNALE/PROVINCIALE, DI UNA COMMISSIONE DI INDAGINE?   La maggioranza assoluta dei membri del consiglio comunale/provinciale
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, QUANTI VOTI DI PREFERENZA L’ELETTORE PUÒ ESPRIMERE PER L’ELEZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE?   In ogni caso uno
AI SENSI DEL TESTO UNICO SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000, SONO ORGANI DI GOVERNO DEL COMUNE:   Il consiglio, la giunta ed il sindaco
AI SENSI DELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE I POTERI SOSTITUTIVI DELLE REGIONI NEI CONFRONTI DEI RISPETTIVI ENTI LOCALI POSSONO ESSERE ESERCITATI:   Esclusivamente da un organo di governo della regione, o comunque sulla base di una decisione di questo
AI SENSI DELLA L. 131/2003 ATTRAVERSO QUALE ORGANO GLI ENTI LOCALI POSSONO CHIEDERE ALLA REGIONE DI APPARTENZA L’IMPUGNAZIONE DINANZI ALLA CORTE COSTITUZIONALE DI UNA LEGGE STATALE LESIVA DELL’AUTONOMIA AD ESSI RICONOSCIUTA?   Attraverso il consiglio delle autonomie locali
AI SENSI DELLA LEGGE COSTI. N. 3 DEL 2001 I REGOLAMENTI PARLAMENTARI POSSONO PREVEDERE L’INTEGRAZIONE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI CON RAPPRESENTANTI:   Delle regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano, nonché degli enti locali
AI SENSI DELLA LEGGE N. 11 DEL 2005 IL PARERE DELLA CONFERENZA STATO REGIONI SULLA LEGGE COMUNITARIA ANNUALE E’:   Obbligatorio
AI SENSI DELLA LEGGE N. 11 DEL 2005 LA CONFERENZA STATO REGIONI E’ CONVOCATA PER LA TRATTAZIONE DEGLI ASPETTI DELLE POLITICHE COMUNITARIE DI INTERESSE REGIONALE E PROVINCIALE:   Almeno due volte l’anno
AI SENSI DELLA LEGGE N. 131 DEL 2003 IL POTERE SOSTITUTIVO DEL GOVERNO NEI CONFRONTI DI ORGANI DELLE REGIONI, DELLE CITTA’ METROPOLITANE, DELLE PROVINCE E DEI COMUNI SI ESERCITA:   Mediante adozione dei provvedimenti necessari o nomina di apposito commissario
AI SENSI DELLA LEGGE N. 131 DEL 2003 QUALI SONO I LIMITI ALLA POTESTÀ STATUTARIA DI COMUNI, PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE?   L’armonia con la costituzione e con i principi generali in materia di organizzazione pubblica, nonché il rispetto della legge statale ex art. 117, secondo comma, lettera p), cost.
AI SENSI DELLA LEGGE N. 131 DEL 2003, ATTRAVERSO QUALE ORGANO GLI ENTI LOCALI POSSONO CHIEDERE ALLO STATO L’IMPUGNAZIONE DI UNA LEGGE REGIONALE LESIVA DELL’AUTONOMIA AD ESSI RICONOSCIUTA?   Attraverso la conferenza stato-città e autonomie locali
AI SENSI DELLA LEGGE N. 131 DEL 2003, QUALI SONO I LIMITI ALLA POTESTÀ REGOLAMENTARE DI COMUNI, PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE SULLE FUNZIONI AD ESSI ATTRIBUITE?   I requisiti minimi di uniformità posti dal legislatore statale o regionale secondo competenza
ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’ AGISCE:   Sul piano delle funzioni amministrative e, conseguentemente, delle funzioni legislative in presenza di ulteriori condizioni
ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE L’ABOLIZIONE DEL CONTROLLO PREVENTIVO DI LEGITTIMITA’ SULLE LEGGI REGIONALI SI APPLICA:   Alle regioni ordinarie, alle regioni speciali e alle province autonome
ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE PER QUALI MOTIVI LA REGIONE PUO’ IMPUGNARE UNA LEGGE STATALE DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE?   Per i soli vizi di competenza
ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE PER QUALI MOTIVI LO STATO PUO’ IMPUGNARE UNA LEGGE REGIONALE DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE?   Per qualsiasi vizio di legittimità costituzionale
ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE SONO AMMISSIBILI POTERI SOSTITUTIVI DELLA REGIONE NEI CONFRONTI DEI RISPETTIVI ENTI LOCALI?   Sì
ALLA LUCE DELLA LEGGE N. 131 DEL 2003, OVE LO STATO MANCHI DI DEFINIRE ESPRESSAMENTE I PRINCIPI FONDAMENTALI NELLE MATERIE DI LEGISLAZIONE CONCORRENTE, LE REGIONI:   Possono legiferare desumendo i principi fondamentali dalle leggi statali già vigenti in materia