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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ragioneria

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AI FINI DELLA FORMAZIONE DEL PIANO DI RILEVAZIONE, L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE, AI SENSI DELL’ART. 254 DEL D.LGS. 267/2000:   entro 10 giorni dalla data dell’insediamento, dà avviso, mediante affissione all’albo ed anche a mezzo stampa, della procedura di rilevazione delle passività
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 CON PERIODICITÀ STABILITA DAL REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ DELL'ENTE LOCALE, E COMUNQUE ALMENO UNA VOLTA ENTRO IL 30 SETTEMBRE DI CIASCUN ANNO, L'ORGANO CONSILIARE PROVVEDE CON DELIBERA   ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. In tale sede l'organo consiliare dà atto del permanere degli equilibri generali di bilancio
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI POSSONO DISPORRE L’UTILIZZO DI ENTRATE, IN TERMINI DI CASSA, AVENTI SPECIFICA DESTINAZIONE PER IL FINANZIAMENTO DI SPESE CORRENTI?   si, tranne gli enti in stato di dissesto finanziario
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 GLI INTERESSI SU CAPITALE CONFERITO AD AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE COSTITUISCE:   un’entrata extra-tributaria
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 I PROVVEDIMENTI DEI RESPONSABILI DEI SERVIZI CHE COMPORTANO IMPEGNI DI SPESA   sono trasmessi al responsabile del servizio finanziario e sono esecutivi con l'apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 I RISULTATI DI GESTIONE   sono rilevati anche mediante contabilità economica e dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del bilancio e il conto del patrimonio
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 IL BILANCIO DI PREVISIONE ANNUALE HA CARATTERE AUTORIZZATORIO?   si costituendo limite agli impegni di spesa
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 IL CANONE DI OCCUPAZIONE DI SUOLI ED AREE PUBBLICHE E’:   un’entrata patrimoniale
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 LE ENTRATE E LE SPESE RELATIVE AI SERVIZI PER CONTO DI TERZI, IVI COMPRESI I FONDI ECONOMALI, E CHE COSTITUISCONO AL TEMPO STESSO UN DEBITO ED UN CREDITO PER L'ENTE, SONO ORDINATI ESCLUSIVAMENTE   in capitoli
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 LE PROVINCE HANNO FACOLTÀ DI DELIBERARE UN AUMENTO DELL’IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE?   si, ma in misura non superiore al 20%
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 LE PROVINCE POSSONO ATTIVARE PRESTITI OBBLIGAZIONARI:   si, ma per il finanziamento degli investimenti
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 LE SOMME ISCRITTE TRA LE ENTRATE DI COMPETENZA E NON ACCERTATE ENTRO IL TERMINE DELL'ESERCIZIO COSTITUISCONO   minori accertamenti rispetto alle previsioni e, a tale titolo, concorrono a determinare i risultati finali della gestione
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 LE UNIONI DI COMUNI POSSONO RILASCIARE GARANZIA FIDEIUSSORIA PER L’ASSUNZIONE DI MUTUI DESTINATI A INVESTIMENTI?   no
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 PER I LAVORI PUBBLICI DI SOMMA URGENZA, CAGIONATI DAL VERIFICARSI DI UN EVENTO ECCEZIONALE O IMPREVEDIBILE,   l'ordinazione fatta a terzi è regolarizzata, a pena di decadenza, entro trenta giorni e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 QUALE TRA I SOGGETTI INDICATI PROVVEDE AL PROCEDURA DI RISANAMENTO DELL’ENTE LOCALE?   l’organo straordinario di liquidazione
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000 SE LE DELIBERE CON LE QUALI L’ENTE DISSESTATO FISSA TARIFFE ED ALIQUOTE DELLE IMPOSTE E TASSE LOCALI DI SUA SPETTANZA NON SONO COMUNICATE NEI TERMINI PREVISTI ALLA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI PRESSO IL MINISTERO DELL’INTERNO:   sono sospesi i contributi erariali
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000, NELLE PROVINCE, I PROVENTI DERIVANTI DALLA GESTIONE PATRIMONIALE COSTITUISCONO:   entrate extra - tributarie
AI SENSI DEL D. LGS. 267/2000, SU OGNI PROPOSTA DI DELIBERAZIONE SOTTOPOSTA ALLA GIUNTA ED AL CONSIGLIO CHE NON SIA MERO ATTO DI INDIRIZZO DEVE ESSERE RICHIESTO:   il parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 A QUALE ENTE LOCALE SPETTA LA RACCOLTA E IL COORDINAMENTO DELLE PROPOSTE AVANZATE DAI COMUNI AI FINI DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, TERRITORIALE ED AMBIENTALE DELLA REGIONE?   alla provincia
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 DOPO QUANTO TEMPO DALLA NOTIFICA DEL TITOLO CON FORMULA ESECUTIVA POSSONO ESSERE OGGETTO DI ESECUZIONE FORZATA LE SOMME DI COMPETENZA DEGLI ENTI LOCALI?   decorsi 120 giorni dalla notifica
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI POSSONO EFFETTUARE SPESE:   solo se sussiste l'impegno contabile registrato sul competente intervento o capitolo del bilancio di previsione e l'attestazione della copertura finanziaria
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 IL REGOLAMENTO SULL’ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI PUO’ PREVEDERE L’UTILIZZO DI COLLABORAZIONI ESTERNE?   si, ma solo ad alto contenuto di professionalità
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO   è preposto alla verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, da iscriversi nel bilancio annuale o pluriennale ed alla verifica periodica dello stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE DEGLI ENTI LOCALI DISSESTATI PROVVEDE A:   ripianare l’indebitamento pregresso con i mezzi consentiti dalla legge
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 L'ACCERTAMENTO DELLE ENTRATE DI CARATTERE TRIBUTARIO AVVIENE:   a seguito di emissione di ruoli o a seguito di altre forme stabilite per legge
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 L'ACCERTAMENTO DELLE ENTRATE PATRIMONIALI AVVIENE:   a seguito di acquisizione diretta o di emissione di liste di carico
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 L'ACCERTAMENTO DELLE ENTRATE PROVENIENTI DALLA GESTIONE DI SERVIZI A CARATTERE PRODUTTIVO E DI QUELLI CONNESSI A TARIFFE O CONTRIBUZIONI DELL'UTENZA AVVIENE:   a seguito di acquisizione diretta o di emissione di liste di carico
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 L'ACCERTAMENTO DELLE ENTRATE RELATIVE A PARTITE COMPENSATIVE DELLE SPESE AVVIENE:   in corrispondenza dell'assunzione del relativo impegno di spesa
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 LE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI CON IMPEGNO DI SPESA:   diventano esecutive con il visto di regolarità contabile
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 LE UNIONI DI COMUNI POSSONO RILASCIARE GARANZIA FIDEIUSSORIA PER L’ASSUNZIONE DI MUTUI DESTINATI A INVESTIMENTI?   no
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 L'ORGANO CONSILIARE PROVVEDE CON DELIBERA AD EFFETTUARE LA RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI:   con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell'ente locale, e comunque almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 L'ORGANO DI REVISIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELL'ENTE PROVVEDE:   con cadenza trimestrale alla verifica ordinaria di cassa, alla verifica della gestione del servizio di tesoreria
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 MEDIANTE LA VARIAZIONE DI ASSESTAMENTO GENERALE,   deliberata dall'organo consiliare dell'ente entro il 30 novembre di ciascun anno, si attua la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio.
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 QUANDO UN ENTE LOCALE DEVE CONSIDERARSI STRUTTURALMENTE DEFICITARIO?   quando presenta gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000 SONO CONSIDERATI INVESTIMENTI:   gli oneri per beni immateriali ad utilizzo pluriennale
AI SENSI DEL D.LGS. 267/2000, CHI PROVVEDE AL PAGAMENTO DELLE RESIDUE PASSIVITÀ DELL’ENTE LOCALE?   l’organo straordinario di liquidazione
AI SENSI DELL’ART 163 DEL D.LGS. 267/2000 NELLE MORE DELL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE:   il consiglio dell’ente delibera l’esercizio provvisorio per un periodo non superiore a due mesi sulla base del bilancio già deliberato
AI SENSI DELL’ART 252 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE HA COMPETENZA RELATIVAMENTE A FATTI E ATTI DI GESTIONE VERIFICATISI:   entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello dell’ipotesi di bilancio riequilibrato
AI SENSI DELL’ART 252 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE NEL CASO DI DISSESTO E’ NOMINATO CON:   decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno
AI SENSI DELL’ART 252 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE UNA VOLTA NOMINATO:   si insedia presso l’ente entro 5 giorni dalla notifica del provvedimento di nomina
AI SENSI DELL’ART 252 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE:   provvede alla rilevazione della massa passiva, alla acquisizione e gestione dei mezzi finanziari disponibili ai fini del risanamento anche mediante alienazione dei beni patrimoniali e alla liquidazione e al pagamento della massa passiva
AI SENSI DELL’ART 252 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE:   delibera a maggioranza dei suoi componenti
AI SENSI DELL’ART 253 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE:   ha potere di accesso a tutti gli atti dell’ente locale
AI SENSI DELL’ART 256 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE A SEGUITO DEL DEFINITIVO ACCERTAMENTO DELLA MASSA PASSIVA E DEI MEZZI FINANZIARI DISPONIBILI E COMUNQUE:   predispone il piano di estinzione delle passività entro 24 mesi dall’insediamento
AI SENSI DELL’ART 258 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE, ACQUISITA L’ADESIONE DEL CREDITORE ALLA TRANSAZIONE:   provvede alla liquidazione entro trenta giorni dalla conoscenza dell’accettazione della transazione
AI SENSI DELL’ART 258 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE, DELIBERA L’ACCENSIONE DEL MUTUO E:   l’ente locale dissestato è tenuto a deliberare l’accensione di un mutuo con la Cassa depositi e prestiti o con altri istituti di credito
AI SENSI DELL’ART 259 DEL D.LGS. 267/2000 LE PROVINCE ED I COMUNI PER I QUALI LE RISORSE DI PARTE CORRENTE, COSTITUITE DAI TRASFERIMENTI IN CONTO AL FONDO ORDINARIO ED AL FONDO CONSOLIDATO E DA QUELLA PARTE DI TRIBUTI LOCALI CALCOLATA IN DETRAZIONE AI TRASFERIMENTI ERARIALI, SONO DISPONIBILI IN MISURA INFERIORE, RISPETTIVAMENTE, A QUELLA MEDIA UNICA NAZIONALE ED A QUELLA MEDIA DELLA FASCIA DEMOGRAFICA DI APPARTENENZA:   richiedono, con la presentazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, l’adeguamento dei contributi statali alla media predetta
AI SENSI DELL’ART 259 DEL D.LGS. 267/2000:   il consiglio dell’ente locale presenta al Ministro dell’interno, entro il termine perentorio di tre mesi dalla data di emanazione del decreto di nomina dell’organo straordinario di liquidazione un’ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato
AI SENSI DELL’ART. 149 DEL D. LGS. 267/2000 AI COMUNI E ALLE PROVINCE LA LEGGE RICONOSCE, NELL'AMBITO DELLA FINANZA PUBBLICA, AUTONOMIA FINANZIARIA FONDATA SU CERTEZZA:   di risorse proprie e trasferite
AI SENSI DELL’ART. 149 DEL D. LGS. 267/2000 I TRASFERIMENTI ERARIALI SONO RIPARTITI   in base a criteri obiettivi che tengano conto della popolazione, del territorio e delle condizioni socio-economiche, nonché in base ad una perequata distribuzione delle risorse che tenga conto degli squilibri di fiscalità locale
AI SENSI DELL’ART. 149 DEL D. LGS. 267/2000 LA FINANZA DEI COMUNI E DELLE PROVINCE È COSTITUITA DA:   imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali; tasse e diritti per servizi pubblici;
AI SENSI DELL’ART. 149 DEL D. LGS. 267/2000 LA LEGGE ASSICURA AGLI ENTI LOCALI POTESTÀ IMPOSITIVA AUTONOMA:   nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe,
AI SENSI DELL’ART. 149 DEL D. LGS. 267/2000 LA LEGGE DETERMINA:   un fondo nazionale ordinario per contribuire ad investimenti degli enti locali destinati alla realizzazione di opere pubbliche di preminente interesse sociale ed economico
AI SENSI DELL’ART. 149 DEL D. LGS. 267/2000 LE ENTRATE FISCALI:   finanziano i servizi pubblici ritenuti necessari per lo sviluppo della comunità ed integrano la contribuzione erariale per l'erogazione dei servizi pubblici indispensabili
AI SENSI DELL’ART. 149 DEL D. LGS. 267/2000 LO STATO:   assegna specifici contributi per fronteggiare situazioni eccezionali.
AI SENSI DELL’ART. 149 DEL D. LGS. 267/2000 L'ORDINAMENTO DELLA FINANZA LOCALE E' RISERVATO:   alla legge, che la coordina con la finanza statale e con quella regionale
AI SENSI DELL’ART. 150 DEL D. LGS. 267/2000, L'ORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE DEGLI ENTI LOCALI E' RISERVATO:   alla legge dello Stato e stabilito dalle disposizioni di principio del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali
AI SENSI DELL’ART. 151 DEL D. LGS. 267/2000 I DOCUMENTI DI BILANCIO DEVONO COMUNQUE ESSERE REDATTI IN MODO DA CONSENTIRNE LA LETTURA PER:   programmi, servizi ed interventi
AI SENSI DELL’ART. 151 DEL D.LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI DELIBERANO IL BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ANNO SUCCESSIVO DI NORMA ENTRO IL:   31 dicembre
AI SENSI DELL’ART. 152 DEL D. LGS. 267/00, CON IL REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ:   ciascun ente locale applica i principi contabili stabiliti dal TUEL, con modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità, ferme restando le disposizioni previste dall’ordinamento per assicurare l’unitarietà ed uniformità del sistema finanziario e contabile
AI SENSI DELL’ART. 153 DEL D. LGS. 267/2000, SONO DISCIPLINATI L’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO FINANZIARIO O DI RAGIONERIA:   con il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi
AI SENSI DELL’ART. 153 DEL D.LGS. 267/2000 E’ CONSENTITO STIPULARE APPOSITE CONVENZIONI TRA GLI ENTI PER ASSICURARE IL SERVIZIO A MEZZO DI STRUTTURE COMUNI?   sì
AI SENSI DELL’ART. 153 DEL D.LGS. 267/2000 L’ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI ECONOMATO:   è previsto dal regolamento di contabilità
AI SENSI DELL’ART. 153 DEL D.LGS. 267/2000 LE MODALITÀ CON LE QUALI VENGONO RESI I PARERI DI REGOLARITÀ CONTABILE SULLE PROPOSTE DI DELIBERAZIONE ED APPOSTO IL VISTO DI REGOLARITÀ CONTABILE SULLE DETERMINAZIONI DEI SOGGETTI ABILITATI   sono disciplinate dal regolamento di contabilità
AI SENSI DELL’ART. 154 DEL D. LGS. 267/2000 E’ ISTITUITO L’OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI   presso il Ministero dell'interno
AI SENSI DELL’ART. 154 DEL D. LGS. 267/2000 IL PRESIDENTE ED I COMPONENTI DELL'OSSERVATORIO, IN NUMERO NON SUPERIORE A DICIOTTO   sono nominati dal Ministro dell'interno con proprio decreto tra funzionari dello Stato, o di altre pubbliche amministrazioni, professori e ricercatori universitari ed esperti. L'Upi, l'Anci e l'Uncem designano ciascuna un proprio rappresentante
AI SENSI DELL’ART. 154 DEL D. LGS. 267/2000 L’OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI HA IL COMPITO   di promuovere la corretta gestione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, l'applicazione dei principi contabili e la congruità degli strumenti applicativi, nonché la sperimentazione di nuovi modelli contabili
AI SENSI DELL’ART. 154 DEL D. LGS. 267/2000 L’OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI:   presenta al Ministro dell'interno almeno una relazione annuale sullo stato di applicazione delle norme, con proposte di integrazione normativa e di principi contabili di generale applicazione
AI SENSI DELL’ART. 154 DEL D. LGS. 267/2000 L’OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI:   dura in carica cinque anni
AI SENSI DELL’ART. 154 DEL D.LGS. 267/2000 L’OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI:   si avvale delle strutture e dell'organizzazione della Direzione centrale per la finanza locale e per i servizi finanziari dell'Amministrazione civile del Ministero dell'interno
AI SENSI DELL’ART. 154 DEL D.LGS. 267/2000 L'OSSERVATORIO SULLA FINANZA E LA CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI È ISTITUITO:   presso il Ministero dell'interno
AI SENSI DELL’ART. 155 DEL D.LGS. 267/2000 LA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI SVOLGE:   il controllo centrale, da esercitare prioritariamente in relazione alla verifica della compatibilità finanziaria, sulle dotazioni organiche e sui provvedimenti di assunzione di personale degli enti dissestati e degli enti strutturalmente deficitari
AI SENSI DELL’ART. 155 DEL D.LGS. 267/2000 LA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI:   esprime il parere da rendere al Ministro dell'interno sul provvedimento di sostituzione di tutto o parte dell'organo straordinario di liquidazione, ai sensi dell'articolo 254, comma 8
AI SENSI DELL’ART. 155 DEL D.LGS. 267/2000 LA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI:   opera presso il Ministero dell'interno
AI SENSI DELL’ART. 158 DEL D.LGS. 267/2000 PER TUTTI I CONTRIBUTI STRAORDINARI ASSEGNATI DA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AGLI ENTI LOCALI:   è dovuta la presentazione del rendiconto all'amministrazione erogante entro sessanta giorni dal termine dell'esercizio finanziario relativo, a cura del segretario e del responsabile del servizio finanziario
AI SENSI DELL’ART. 158 DEL D.LGS. 267/2000 PER TUTTI I CONTRIBUTI STRAORDINARI ASSEGNATI DA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AGLI ENTI LOCALI:   ove il contributo attenga ad un intervento realizzato in più esercizi finanziari l'ente locale è tenuto al rendiconto per ciascun esercizio
AI SENSI DELL’ART. 159 DEL D.LGS. 267/2000 SONO SOGGETTE AD ESECUZIONE FORZATA LE SOMME DI COMPETENZA DEGLI ENTI LOCALI DESTINATE A:   espletamento delle gare pubbliche per servizi locali non indispensabili.
AI SENSI DELL’ART. 159 DEL D.LGS. 267/2000:   non sono ammesse procedure di esecuzione e di espropriazione forzata nei confronti degli enti locali presso soggetti diversi dai rispettivi tesorieri. Gli atti esecutivi eventualmente intrapresi non determinano vincoli sui beni oggetto della procedura espropriativa
AI SENSI DELL’ART. 160 DEL D.LGS. 267/2000 L’APPROVAZIONE DI MODELLI E SCHEMI CONTABILI AVVIENE CON:   con regolamento, da emanare a norma dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400
AI SENSI DELL’ART. 162 DEL D.LGS. 267/2000 SECONDO I PRINCIPI DI BILANCIO:   il totale delle entrate finanzia il totale delle spese salvo le eccezioni di legge
AI SENSI DELL’ART. 163 DEL D. LGS. 267/2000 OVE LA SCADENZA DEL TERMINE PER LA DELIBERAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE SIA STATA FISSATA DA NORME STATALI IN UN PERIODO SUCCESSIVO ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO FINANZIARIO DI RIFERIMENTO,   l'esercizio provvisorio si intende automaticamente autorizzato sino a tale termine
AI SENSI DELL’ART. 163 DEL D.LGS. 267/2000 È CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE UNA GESTIONE PROVVISORIA, NEI LIMITI DEI CORRISPONDENTI STANZIAMENTI DI SPESA DELL'ULTIMO BILANCIO APPROVATO:   ove non sia stato deliberato il bilancio di previsione
AI SENSI DELL’ART. 163 DEL D.LGS. 267/2000 LA GESTIONE PROVVISORIA È LIMITATA:   all'assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, al pagamento delle spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed, in generale, limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'ente
AI SENSI DELL’ART. 164 DEL D. LGS. 267/2000 L'UNITÀ ELEMENTARE DEL BILANCIO NEI SERVIZI PER CONTO DI TERZI E’:   sia nell'entrata che nella spesa il capitolo
AI SENSI DELL’ART. 164 DEL D. LGS. 267/2000 L'UNITÀ ELEMENTARE DEL BILANCIO PER LA SPESA E’:   l’intervento
AI SENSI DELL’ART. 164 DEL D. LGS. 267/2000 L'UNITÀ ELEMENTARE DEL BILANCIO PER L'ENTRATA È:   la risorsa
AI SENSI DELL’ART. 165 DEL D. LGS. 267/2000, LA PARTE ENTRATA DEL BILANCIO DI PREVISIONE ANNUALE È ORDINATA GRADUALMENTE:   in titoli, categorie e risorse
AI SENSI DELL’ART. 165 DEL D. LGS. 267/2000, LA PARTE SPESA DEL BILANCIO DI PREVISIONE ANNUALE È ORDINATA GRADUALMENTE:   in titoli, funzioni, servizi ed interventi
AI SENSI DELL’ART. 166 DEL D. LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI ISCRIVONO NEL PROPRIO BILANCIO DI PREVISIONE UN FONDO DI RISERVA   non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio
AI SENSI DELL’ART. 167 DEL D.LGS. 267/2000 AI FINI DELL’AMMORTAMENTO DEI BENI:   gli enti locali iscrivono nell'apposito intervento di ciascun servizio l'importo dell'ammortamento accantonato per i beni relativi, almeno per il trenta per cento del valore calcolato secondo i criteri dell'articolo 229
AI SENSI DELL’ART. 169 DEL D. LGS. 267/2000 CON IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE:   l’organo esecutivo determina gli obiettivi di gestione
AI SENSI DELL’ART. 169 DEL D. LGS. 267/2000 L’UTILIZZO DEL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE E’ FACOLTATIVO PER:   gli enti locali con popolazione inferiore a 15.000 abitanti
AI SENSI DELL’ART. 169 DEL D. LGS. 267/2000 SULLA BASE DEL BILANCIO DI PREVISIONE ANNUALE DELIBERATO DAL CONSIGLIO, L'ORGANO ESECUTIVO DEFINISCE, PRIMA DELL'INIZIO DELL'ESERCIZIO, IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE, DETERMINANDO   gli obiettivi di gestione ed affidando gli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi
AI SENSI DELL’ART. 169 DEL D.LGS. 267/2000 IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE CONTIENE   una ulteriore graduazione delle risorse dell'entrata in capitoli, dei servizi in centri di costo e degli interventi in capitoli
AI SENSI DELL’ART. 169 DEL D.LGS. 267/2000 L'ORGANO ESECUTIVO DEFINISCE, PRIMA DELL'INIZIO DELL'ESERCIZIO:   il piano esecutivo di gestione
AI SENSI DELL’ART. 170 DEL D. LGS. 267/2000 PER LA PARTE SPESA LA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA   è redatta per programmi e per eventuali progetti, con espresso riferimento ai programmi indicati nel bilancio annuale e nel bilancio pluriennale
AI SENSI DELL’ART. 170 DEL D. LGS. 267/2000, PER LA PARTE SPESA LA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA   è redatta per programmi e per eventuali progetti, con espresso riferimento ai programmi indicati nel bilancio annuale e nel bilancio pluriennale
AI SENSI DELL’ART. 170 DEL D.LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI ALLEGANO AL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE UNA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA CHE COPRA UN PERIODO   pari a quello del bilancio pluriennale
AI SENSI DELL’ART. 170 DEL D.LGS. 267/2000 I CASI DI INAMMISSIBILITÀ E DI IMPROCEDIBILITÀ PER LE DELIBERAZIONI DI CONSIGLIO E DI GIUNTA CHE NON SONO COERENTI CON LE PREVISIONI DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA:   sono previsti nel regolamento di contabilità dell’ente
AI SENSI DELL’ART. 170 DEL D.LGS. 267/2000 LA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA HA CARATTERE GENERALE E ILLUSTRA ANZITUTTO:   le caratteristiche generali della popolazione, del territorio, dell'economia insediata e dei servizi dell'ente, precisandone risorse umane, strumentali e tecnologiche.
AI SENSI DELL’ART. 171 DEL D. LGS. 267/2000 IL BILANCIO PLURIENNALE COMPRENDE   il quadro dei mezzi finanziari che si prevede di destinare per ciascuno degli anni considerati sia alla copertura di spese correnti che al finanziamento delle spese di investimento, con indicazione, per queste ultime, della capacità di ricorso alle fonti di finanziamento
AI SENSI DELL’ART. 171 DEL D.LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI ALLEGANO AL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE:   un bilancio pluriennale di competenza, di durata pari a quello della regione di appartenenza e comunque non inferiore a tre anni
AI SENSI DELL’ART. 171 DEL D.LGS. 267/2000 GLI STANZIAMENTI PREVISTI NEL BILANCIO PLURIENNALE, CHE PER IL PRIMO ANNO COINCIDONO CON QUELLI DEL BILANCIO ANNUALE DI COMPETENZA:   hanno carattere autorizzatorio, costituendo limite agli impegni di spesa, e sono aggiornati annualmente in sede di approvazione del bilancio di previsione
AI SENSI DELL’ART. 171 DEL D.LGS. 267/2000 IL BILANCIO PLURIENNALE COMPRENDE:   il quadro dei mezzi finanziari che si prevede di destinare per ciascuno degli anni considerati sia alla copertura di spese correnti che al finanziamento delle spese di investimento, con indicazione, per queste ultime, della capacità di ricorso alle fonti di finanziamento
AI SENSI DELL’ART. 171 DEL D.LGS. 267/2000 IL BILANCIO PLURIENNALE PER LA PARTE DI SPESA È REDATTO:   per programmi, titoli, servizi ed interventi
AI SENSI DELL’ART. 172 DEL D.LGS. 267/2000 AL BILANCIO DI PREVISIONE SONO ALLEGATI:   il rendiconto deliberato del penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il bilancio di previsione, quale documento necessario per il controllo da parte del competente organo regionale
AI SENSI DELL’ART. 173 DEL D. LGS. 267/2000 VALORI MONETARI CONTENUTI NEL BILANCIO PLURIENNALE E NELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA:   sono espressi con riferimento ai periodi ai quali si riferiscono, tenendo conto del tasso di inflazione programmato
AI SENSI DELL’ART. 174 DEL D. LGS. 267/2000 LO SCHEMA DI BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE, LA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E LO SCHEMA DI BILANCIO PLURIENNALE   sono predisposti dall'organo esecutivo e da questo presentati all'organo consiliare unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione
AI SENSI DELL’ART. 174 DEL D. LGS. 267/2000, LO SCHEMA DI BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE, LA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E LO SCHEMA DI BILANCIO PLURIENNALE SONO PREDISPOSTI:   dall'organo esecutivo e da questo presentati all'organo consiliare unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione
AI SENSI DELL’ART. 174 DEL D.LGS. 267/2000 IL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE È DELIBERATO:   dall'organo consiliare
AI SENSI DELL’ART. 174 DEL D.LGS. 267/2000 LO SCHEMA DI BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE, LA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E LO SCHEMA DI BILANCIO PLURIENNALE:   sono predisposti dall'organo esecutivo e da questo presentati all'organo consiliare unitamente agli allegati ed alla relazione dell'organo di revisione
AI SENSI DELL’ART. 175 DEL D. LGS. 267/2000 IN CASO DI MANCATA O PARZIALE RATIFICA DEL PROVVEDIMENTO DI VARIAZIONE ADOTTATO DALL'ORGANO ESECUTIVO, L'ORGANO CONSILIARE È TENUTO   ad adottare nei successivi trenta giorni, e comunque sempre entro il 31 dicembre dell'esercizio in corso, i provvedimenti ritenuti necessari nei riguardi dei rapporti eventualmente sorti sulla base della deliberazione non ratificata
AI SENSI DELL’ART. 175 DEL D. LGS. 267/2000 IN CASO DI MANCATA O PARZIALE RATIFICA DEL PROVVEDIMENTO DI VARIAZIONE ADOTTATO DALL'ORGANO ESECUTIVO, L'ORGANO CONSILIARE È TENUTO   ad adottare nei successivi trenta giorni, e comunque sempre entro il 31 dicembre dell'esercizio in corso, i provvedimenti ritenuti necessari nei riguardi dei rapporti eventualmente sorti sulla base della deliberazione non ratificata
AI SENSI DELL’ART. 175 DEL D. LGS. 267/2000, IL BILANCIO DI PREVISIONE PUO' SUBIRE VARIAZIONI:   nel corso dell'esercizio di competenza
AI SENSI DELL’ART. 175 DEL D.LGS. 267/2000 LE VARIAZIONI AL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE:   sono di competenza dell'organo esecutivo e possono essere adottate entro il 15 dicembre di ciascun anno
AI SENSI DELL’ART. 175 DEL D.LGS. 267/2000, LE VARIAZIONI DI BILANCIO POSSONO ESSERE DELIBERATE NON OLTRE IL:   30 novembre di ciascun anno
AI SENSI DELL’ART. 175 DEL D.LGS. 267/2000, LE VARIAZIONI DI BILANCIO SONO DI COMPETENZA:   dell’organo consiliare
AI SENSI DELL’ART. 176 DEL D.LGS. 267/2000 I PRELEVAMENTI DAL FONDO DI RISERVA POSSONO ESSERE DELIBERATI:   sino al 31 dicembre di ciascun anno
AI SENSI DELL’ART. 176 DEL D.LGS. 267/2000 I PRELEVAMENTI DAL FONDO DI RISERVA SONO DI COMPETENZA:   dell'organo esecutivo
AI SENSI DELL’ART. 178 DEL D. LGS. 267/2000, LE FASI DI GESTIONE DELLE ENTRATE SONO:   l'accertamento, la riscossione ed il versamento
AI SENSI DELL’ART. 178 DEL D.LGS. 267/2000, E’ UNA DELLE FASI DI GESTIONE DELLE ENTRATE:   il versamento
AI SENSI DELL’ART. 179 DEL D. LGS. 267/2000 L'ACCERTAMENTO COSTITUISCE LA PRIMA FASE DI GESTIONE DELL'ENTRATA MEDIANTE LA QUALE,   sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individuato il debitore, quantificata la somma da incassare, nonché fissata la relativa scadenza
AI SENSI DELL’ART. 182 DEL D. LGS. 267/2000 LE FASI DI GESTIONE DELLA SPESA SONO   l'impegno, la liquidazione, l'ordinazione ed il pagamento
AI SENSI DELL’ART. 182 DEL D.LGS. 267/2000, E’ UNA DELLE FASI DI GESTIONE DELLA SPESA:   l’impegno
AI SENSI DELL’ART. 183 DEL D. LGS. 267/2000 L’IMPEGNO DI SPESA PRESUPPONE :   una obbligazione giuridicamente perfezionata.
AI SENSI DELL’ART. 183 DEL D.LGS. 267/2000 CON L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO E SUCCESSIVE VARIAZIONI, E SENZA LA NECESSITÀ DI ULTERIORI ATTI, È COSTITUITO IMPEGNO SUI RELATIVI STANZIAMENTI PER LE SPESE DOVUTE:   per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale dipendente e per i relativi oneri riflessi; per le rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti, interessi di preammortamento ed ulteriori oneri accessori; per le spese dovute nell'esercizio in base a contratti o disposizioni di legge
AI SENSI DELL’ART. 183 DEL D.LGS. 267/2000 DURANTE LA GESTIONE POSSONO ANCHE ESSERE PRENOTATI IMPEGNI RELATIVI A PROCEDURE IN VIA DI ESPLETAMENTO. QUANDO LA PRENOTAZIONE DI IMPEGNO È RIFERITA A PROCEDURE DI GARA BANDITE PRIMA DELLA FINE DELL'ESERCIZIO E NON CONCLUSE ENTRO TALE TERMINE:   la prenotazione si tramuta in impegno e conservano validità gli atti ed i provvedimenti relativi alla gara già adottati
AI SENSI DELL’ART. 184 DEL D. LGS. 267/2000 LA LIQUIDAZIONE   compete all'ufficio che ha dato esecuzione al provvedimento di spesa ed è disposta sulla base della documentazione necessaria a comprovare il diritto del creditore
AI SENSI DELL’ART. 184 DEL D. LGS. 267/2000 LA LIQUIDAZIONE   compete all'ufficio che ha dato esecuzione al provvedimento di spesa ed è disposta sulla base della documentazione necessaria a comprovare il diritto del creditore
AI SENSI DELL’ART. 184 DEL D.LGS. 267/2000 LA LIQUIDAZIONE COSTITUISCE LA SUCCESSIVA FASE DEL PROCEDIMENTO DI SPESA ATTRAVERSO LA QUALE, IN BASE AI DOCUMENTI ED AI TITOLI ATTI A COMPROVARE IL DIRITTO ACQUISITO DEL CREDITORE:   si determina la somma certa e liquida da pagare nei limiti dell'ammontare dell'impegno definitivo assunto
AI SENSI DELL’ART. 185 DEL D. LGS. 267/2000 IL MANDATO DI PAGAMENTO È CONTROLLATO, PER QUANTO ATTIENE ALLA SUSSISTENZA DELL'IMPEGNO E DELLA LIQUIDAZIONE:   dal servizio finanziario, che provvede altresì alle operazioni di contabilizzazione e di trasmissione al tesoriere
AI SENSI DELL’ART. 185 DEL D. LGS. 267/2000 L'ORDINAZIONE CONSISTE:   nella disposizione impartita, mediante il mandato di pagamento, al tesoriere dell'ente locale di provvedere al pagamento delle spese
AI SENSI DELL’ART. 185 DEL D.LGS. 267/2000 IL TESORIERE:   effettua i pagamenti derivanti da obblighi tributari, da somme iscritte a ruolo, da delegazioni di pagamento, e da altri obblighi di legge, anche in assenza della preventiva emissione del relativo mandato di pagamento. Entro quindici giorni e comunque entro il termine del mese in corso l'ente locale emette il relativo mandato ai fini della regolarizzazione
AI SENSI DELL’ART. 186 DEL D. LGS. 267/2000 IL RISULTATO CONTABILE DI AMMINISTRAZIONE   è accertato con l'approvazione del rendiconto dell'ultimo esercizio chiuso ed è pari al fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi
AI SENSI DELL’ART. 186 DEL D. LGS. 267/2000, IL RISULTATO CONTABILE DI AMMINISTRAZIONE E' ACCERTATO:   con l'approvazione del rendiconto dell'ultimo esercizio chiuso ed e' pari al fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi
AI SENSI DELL’ART. 187 DEL D. LGS. 267/00, L’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE PUÒ ESSERE UTILIZZATO:   per la copertura dei debiti fuori bilancio
AI SENSI DELL’ART. 187 DEL D.LGS. 267/2000 L'AVANZO DI AMMINISTRAZIONE È DISTINTO:   in fondi non vincolati, fondi vincolati, fondi per finanziamento spese in conto capitale e fondi di ammortamento
AI SENSI DELL’ART. 187 DEL D.LGS. 267/2000 L'EVENTUALE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE   può essere utilizzato per il reinvestimento delle quote accantonate per ammortamento, provvedendo, ove l'avanzo non sia sufficiente, ad applicare nella parte passiva del bilancio un importo pari alla differenza
AI SENSI DELL’ART. 187 DEL D.LGS. 267/2000, L’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE PUÒ ESSERE UTILIZZATO PER:   il finanziamento di spese di investimento
AI SENSI DELL’ART. 188 DEL D.LGS. 267/2000 L'EVENTUALE DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE:   è applicato al bilancio di previsione in aggiunta alle quote di ammortamento accantonate e non disponibili nel risultato contabile di amministrazione
AI SENSI DELL’ART. 189 DEL D.LGS. 267/2000 ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO COSTITUISCONO RESIDUI ATTIVI:   le somme derivanti da mutui per i quali è intervenuta la concessione definitiva da parte della Cassa depositi e prestiti o degli Istituti di previdenza ovvero la stipulazione del contratto per i mutui concessi da altri Istituti di credito
AI SENSI DELL’ART. 189 DEL D.LGS. 267/2000 SONO MANTENUTE TRA I RESIDUI ATTIVI DELL'ESERCIZIO:   esclusivamente le entrate accertate per le quali esiste un titolo giuridico che costituisca l'ente locale creditore della correlativa entrata
AI SENSI DELL’ART. 189 DEL D.LGS. 267/2000, DA CHE COSA SONO COSTITUITI I RESIDUI ATTIVI?   da somme accertate e non riscosse entro il termine dell’esercizio finanziario
AI SENSI DELL’ART. 190 DEL D.LGS. 267/2000 CHE DISCIPLINA I RESIDUI PASSIVI:   le somme non impegnate entro il termine dell'esercizio costituiscono economia di spesa e, a tale titolo, concorrono a determinare i risultati finali della gestione
AI SENSI DELL’ART. 190 DEL D.LGS. 267/2000, DA CHE COSA SONO COSTITUITI I RESIDUI PASSIVI?   da somme impegnate e non pagate entro il termine di esercizio
AI SENSI DELL’ART. 193 DEL D.LGS. 267/2000, GLI ENTI LOCALI RISPETTANO DURANTE LA GESTIONE E NELLE VARIAZIONI DI BILANCIO IL PAREGGIO FINANZIARIO E TUTTI GLI EQUILIBRI STABILITI IN BILANCIO:   con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell'ente locale, e comunque almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno, l'organo consiliare provvede con delibera ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi
AI SENSI DELL’ART. 194 DEL D. LGS. 267/2000 IL PIANO DI RATEIZZAZIONE PER IL PAGAMENTO DEI DEBITI FUORI BILANCIO HA DURATA:   di tre anni finanziari compreso quello in corso
AI SENSI DELL’ART. 194 DEL D.LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI RICONOSCONO LA LEGITTIMITÀ DI DEBITI FUORI BILANCIO DERIVANTI DA:   sentenze esecutive
AI SENSI DELL’ART. 194 DEL D.LGS. 267/2000 IL RICONOSCIMENTO DI LEGITTIMITÀ DI DEBITI FUORI BILANCIO AVVIENE:   con deliberazione dell’organo consiliare
AI SENSI DELL’ART. 194 DEL D.LGS. 267/2000 L’ENTE LOCALE PUO’ PROVVEDERE AL PAGAMENTO DEI DEBITI FUORI BILANCIO MEDIANTE UN PIANO DI RATEIZZAZIONE?   si
AI SENSI DELL’ART. 195 DEL D.LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI POSSONO DISPORRE L’UTILIZZO DI ENTRATE, IN TERMINI DI CASSA, AVENTI SPECIFICA DESTINAZIONE PER IL FINANZIAMENTO DI SPESE CORRENTI?   si, tranne gli enti in stato di dissesto finanziario
AI SENSI DELL’ART. 195 DEL D.LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI:   possono disporre l’utilizzo, in termini di cassa, di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti
AI SENSI DELL’ART. 195 DEL D.LGS. 267/2000 IL RICORSO ALL’UTILIZZO DI SOMME A SPECIFICA DESTINAZIONE:   vincola una quota corrispondente dell’anticipazione di tesoreria
AI SENSI DELL’ART. 195 DEL D.LGS. 267/2000 L’UTILIZZO DI SOMME A SPECIFICA DESTINAZIONE PRESUPPONE:   l’adozione di specifica deliberazione della giunta
AI SENSI DELL’ART. 195 DEL D.LGS. 267/2000 NEL CASO DI UTILIZZO DI SOMME A SPECIFICA DESTINAZIONE:   con i primi introiti non soggetti a vincoli di destinazione viene ricostituita la consistenza delle somme vincolate che sono state utilizzate per il pagamento di spese correnti
AI SENSI DELL’ART. 196 DEL D.LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI APPLICANO IL CONTROLLO DI GESTIONE   al fine di garantire la realizzazione degli obiettivi programmati, la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche, l'imparzialità ed il buon andamento della pubblica amministrazione e la trasparenza dell'azione amministrativa
AI SENSI DELL’ART. 196 DEL D.LGS. 267/2000 LO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI:   è verificato attraverso la procedura del controllo di gestione
AI SENSI DELL’ART. 197 DEL D.LGS. 267/2000 IL CONTROLLO DI GESTIONE SI ARTICOLA ALMENO IN TRE FASI:   predisposizione di un piano dettagliato di obiettivi; rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi nonché rilevazione dei risultati raggiunti; valutazione dei dati predetti in rapporto al piano degli obiettivi al fine di verificare il loro stato di attuazione e di misurare l'efficacia, l'efficienza ed il grado di economicità dell'azione intrapresa
AI SENSI DELL’ART. 198 bis DEL D.LGS. 267/2000 IL REFERTO DEL CONTROLLO DI GESTIONE VIENE TRASMESSO, DALLA STRUTTURA OPERATIVA A CUI E’ STATO DEMANDATO IL CONTROLLO:   anche alla Corte dei conti
AI SENSI DELL’ART. 199 DEL D.LGS. 267/2000 PER L'ATTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI GLI ENTI LOCALI:   possono utilizzare entrate correnti destinate per legge agli investimenti
AI SENSI DELL’ART. 199 DEL D.LGS. 267/2000 PER L'ATTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI GLI ENTI LOCALI:   possono utilizzare avanzi di bilancio, costituiti da eccedenze di entrate correnti rispetto alle spese correnti aumentate delle quote capitali di ammortamento dei prestiti
AI SENSI DELL’ART. 199 DEL D.LGS. 267/2000 PER L'ATTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI GLI ENTI LOCALI:   possono utilizzare entrate derivanti dall'alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossioni di crediti, proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni
AI SENSI DELL’ART. 199 DEL D.LGS. 267/2000 PER L'ATTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI GLI ENTI LOCALI:   possono utilizzare entrate derivanti dall'alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossioni di crediti, proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni
AI SENSI DELL’ART. 199 DEL D.LGS. 267/2000 PER L'ATTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI GLI ENTI LOCALI:   possono utilizzare entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello Stato, delle regioni, da altri interventi pubblici e privati finalizzati agli investimenti, da interventi finalizzati da parte di organismi comunitari e internazionali
AI SENSI DELL’ART. 199 DEL D.LGS. 267/2000 PER L'ATTIVAZIONE DEGLI INVESTIMENTI GLI ENTI LOCALI:   possono utilizzare mutui passivi
AI SENSI DELL’ART. 201 DEL D.LGS 267/2000 GLI ENTI LOCALI E LE AZIENDE SPECIALI SONO AUTORIZZATE AD ASSUMERE MUTUI, ANCHE SE ASSISTITI DA CONTRIBUTI DELLO STATO O DELLE REGIONI:   per il finanziamento di opere pubbliche destinate all'esercizio di servizi pubblici, soltanto se i contratti di appalto sono realizzati sulla base di progetti "chiavi in mano" ed a prezzo non modificabile in aumento, con procedura di evidenza pubblica e con esclusione della trattativa privata
AI SENSI DELL’ART. 202 DEL D. LGS. 267/2000 LE ENTRATE DERIVANTI DAL RICORSO ALL’INDEBITAMENTO HANNO DESTINAZIONE VINCOLATA?   si, sempre
AI SENSI DELL’ART. 202 DEL D.LGS. 267/2000 IL RICORSO ALL’INDEBITAMENTO DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI E’ AMMESSO ESCLUSIVAMENTE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI INVESTIMENTI:   e le relative entrate hanno destinazione vincolata
AI SENSI DELL’ART. 202 DEL D.LGS. 267/2000, IN QUALI CASI È AMMESSO IL RICORSO ALL’INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI?   per la realizzazione degli investimenti
AI SENSI DELL’ART. 203 DEL D.LGS 267/2000 SE NEL CORSO DELL'ESERCIZIO SI RENDA NECESSARIO ATTUARE NUOVI INVESTIMENTI O VARIARE QUELLI GIÀ IN ATTO:   l'organo consiliare adotta apposita variazione al bilancio annuale e contestualmente modifica il bilancio pluriennale e la relazione previsionale e programmatica per la copertura degli oneri derivanti dall'indebitamento e per la copertura delle spese di gestione
AI SENSI DELL’ART. 203 DEL D.LGS. 267/2000, IL RICORSO ALL'INDEBITAMENTO E' POSSIBILE SOLO SE SUSSISTONO LE SEGUENTI CONDIZIONI:   avvenuta approvazione del rendiconto dell'esercizio del penultimo anno precedente quello in cui si intende deliberare il ricorso a forme di indebitamento e avvenuta deliberazione del bilancio annuale nel quale sono incluse le relative previsioni
AI SENSI DELL’ART. 204 DEL D.LGS 267/2000 I CONTRATTI DI MUTUO CON ENTI DIVERSI DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI, DALL'ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DALL'ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO   devono, a pena di nullità, essere stipulati in forma pubblica
AI SENSI DELL’ART. 204 DEL D.LGS 267/2000 NEI CONTRATTI DI MUTUO CON ENTI DIVERSI DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI, DALL'ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DALL'ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO:   deve essere indicata la natura della spesa da finanziare con il mutuo e, ove necessario, avuto riguardo alla tipologia dell'investimento, dato atto dell'intervenuta approvazione del progetto definitivo o esecutivo, secondo le norme vigenti
AI SENSI DELL’ART. 204 DEL D.LGS 267/2000 PER I CONTRATTI DI MUTUO CON ENTI DIVERSI DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI, DALL'ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DALL'ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO:   la rata di ammortamento deve essere comprensiva, sin dal primo anno, della quota capitale e della quota interessi
AI SENSI DELL’ART. 205 DEL D.LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI POSSONO ATTIVARE PRESTITI OBBLIGAZIONARI?   si, ma solo nelle forme consentite dalla legge
AI SENSI DELL’ART. 206 DEL D.LGS. 267/2000 GARANZIA DEL PAGAMENTO DELLE RATE DI AMMORTAMENTO DEI MUTUI E DEI PRESTITI GLI ENTI LOCALI POSSONO RILASCIARE DELEGAZIONE DI PAGAMENTO:   a valere sulle entrate afferenti ai primi tre titoli del bilancio annuale
AI SENSI DELL’ART. 207 DEL D.LGS. 267/2000 A FRONTE DI OPERAZIONI DI EMISSIONE DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI EFFETTUATE CONGIUNTAMENTE DA PIU’ ENTI LOCALI, GLI ENTI CAPOFILA:   possono procedere al rilascio di garanzia fideiussoria riferita all’insieme delle operazioni stesse
AI SENSI DELL’ART. 207 DEL D.LGS. 267/2000 I COMUNI, LE PROVINCE E LE CITTÀ METROPOLITANE POSSONO RILASCIARE:   a mezzo di deliberazione consiliare garanzia fideiussoria per l'assunzione di mutui destinati ad investimenti e per altre operazioni di indebitamento da parte di aziende da essi dipendenti, da consorzi cui partecipano nonché dalle comunità montane di cui fanno parte
AI SENSI DELL’ART. 209 DEL D.LGS 267/2000 IL SERVIZIO DI TESORERIA CONSISTE:   nel complesso di operazioni legate alla gestione finanziaria dell'ente locale e finalizzate in particolare alla riscossione delle entrate, al pagamento delle spese, alla custodia di titoli e valori ed agli adempimenti connessi previsti dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti dell'ente o da norme pattizie
AI SENSI DELL’ART. 210 DEL D.LGS 267/2000 L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TESORERIA VIENE EFFETTUATO MEDIANTE LE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA STABILITE NEL REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ DI CIASCUN ENTE ED A TAL FINE:   il rapporto viene regolato in base ad una convenzione deliberata dall'organo consiliare dell'ente
AI SENSI DELL’ART. 210 DEL D.LGS. 267/2000, COME VIENE EFFETTUATO L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TESORERIA?   con procedure ad evidenza pubblica stabilite nel regolamento di contabilità
AI SENSI DELL’ART. 211 DEL D.LGS. 267/2000 IL TESORIERE:   è responsabile di tutti i depositi, comunque costituiti, intestati all'ente
AI SENSI DELL’ART. 211 DEL D.LGS. 267/2000 PER EVENTUALI DANNI CAUSATI ALL'ENTE AFFIDANTE O A TERZI:   il tesoriere risponde con tutte le proprie attività e con il proprio patrimonio
AI SENSI DELL’ART. 219 DEL D.LGS. 267/2000 I MANDATI INTERAMENTE O PARZIALMENTE NON ESTINTI ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE:   sono eseguiti mediante commutazione in assegni postali localizzati o con altri mezzi equipollenti offerti dal sistema bancario o postale
AI SENSI DELL’ART. 222 DEL D.LGS. 267/2000 IL TESORIERE, CONCEDE ANTICIPAZIONI DI TESORERIA:   su richiesta dell'ente corredata dalla deliberazione della giunta entro il limite massimo dei tre dodicesimi delle entrate accertate nel penultimo anno precedente, afferenti per i comuni, le province, le città metropolitane e le unioni di comuni ai primi tre titoli di entrata del bilancio e per le comunità montane ai primi due titoli
AI SENSI DELL’ART. 226 DEL D.LGS. 267/2000 IL TESORIERE ALLEGA AL CONTO:   gli allegati di svolgimento per ogni singola risorsa di entrata, per ogni singolo intervento di spesa nonché per ogni capitolo di entrata e di spesa per i servizi per conto di terzi; gli ordinativi di riscossione e di pagamento; la parte delle quietanze originali rilasciate a fronte degli ordinativi di riscossione e di pagamento o, in sostituzione, i documenti meccanografici contenenti gli estremi delle medesime
AI SENSI DELL’ART. 226 DEL D.LGS. 267/2000 IL TESORIERE RENDE ALL'ENTE LOCALE IL CONTO DELLA PROPRIA GESTIONE DI CASSA:   entro il termine di due mesi dalla chiusura dell'esercizio finanziario
AI SENSI DELL’ART. 226 DEL D.LGS. 267/2000 L'ENTE LOCALE TRASMETTE IL CONTO DELLA GESTIONE DI CASSA PRESENTATO DAL TESORIERE:   alla competente sezione giurisdizionale della Corte dei conti entro 60 giorni dall'approvazione del rendiconto
AI SENSI DELL’ART. 227 DEL D. LGS. 267/2000 AL RENDICONTO È ALLEGATA UNA RELAZIONE ILLUSTRATIVA:   della giunta che esprime le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti.
AI SENSI DELL’ART. 227 DEL D. LGS. 267/2000 LA DIMOSTRAZIONE DEI RISULTATI DI GESTIONE AVVIENE MEDIANTE   il rendiconto
AI SENSI DELL’ART. 227 DEL D.LGS. 267/2000 IL RENDICONTO È DELIBERATO:   dall'organo consiliare dell'ente entro il 30 giugno dell'anno successivo
AI SENSI DELL’ART. 227 DEL D.LGS. 267/2000 LA DIMOSTRAZIONE DEI RISULTATI DI GESTIONE AVVIENE MEDIANTE IL RENDICONTO:   il quale comprende il conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio
AI SENSI DELL’ART. 227 DEL D.LGS. 267/2000 SONO ALLEGATI AL RENDICONTO:   la relazione dell'organo esecutivo; la relazione dei revisori dei conti; l'elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza
AI SENSI DELL’ART. 228 DEL D. LGS. 267/2000 IL CONTO DEL BILANCIO DIMOSTRA   i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni
AI SENSI DELL’ART. 228 DEL D.LGS. 267/2000 IL CONTO DEL BILANCIO DIMOSTRA   i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni
AI SENSI DELL’ART. 234 DEL D.LGS. 267/2000, NELLE UNIONI DI COMUNI LA REVISIONE ECONOMICO FINANZIARIA E’ AFFIDATA:   ad un solo revisore
AI SENSI DELL’ART. 235 DEL D.LGS. 267/2000, QUANTO DURA IN CARICA L’ORGANO DI REVISIONE CONTABILE?   3 anni
AI SENSI DELL’ART. 236 DEL D.LGS. 267/2000, L’INCARICO DI REVISIONE ECONOMICOFINANZIARIA NON PUO’ ESSERE ESERCITATA DAI:   componenti degli organi dell’ente locale
AI SENSI DELL’ART. 239 DEL D.LGS. 267/2000, I SINGOLI COMPONENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE HANNO DIRITTO DI ESEGUIRE ISPEZIONI E CONTROLLI INDIVIDUALI?   si, in ogni caso
AI SENSI DELL’ART. 240 DEL D.LGS. 267/2000, I COMPONENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE HANNO OBBLIGHI DI RISERVATEZZA?   si, sui fatti e documenti conosciuti per ragioni del loro ufficio
AI SENSI DELL’ART. 242 DEL D. LGS. 267/2000, SONO DA CONSIDERARSI IN CONDIZIONI STRUTTURALMENTE DEFICITARIE GLI ENTI LOCALI:   che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da una apposita tabella, da allegare al certificato sul rendiconto della gestione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari
AI SENSI DELL’ART. 244 DEL D.LGS. 267/2000 QUANDO SI HA LO STATO DI DISSESTO FINANZIARIO DELL’ENTE LOCALE?   quando l’ente locale non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili
AI SENSI DELL’ART. 245 DEL D.LGS. 267/2000 QUALI TRA I SOGGETTI INDICATI PROVVEDONO ALLA PROCEDURA DI RISANAMENTO DELL’ENTE LOCALE?   l’organo straordinario di liquidazione
AI SENSI DELL’ART. 245 DEL D.LGS. N. 267/2000 SONO SOGGETTI DELLA PROCEDURA DI RISANAMENTO :   l’organo straordinario di liquidazione e gli organi istituzionali dell’ente
AI SENSI DELL’ART. 246 DEL D.LGS. 267/2000 ALLA DELIBERAZIONE DELLO STATO DI DISSESTO:   è allegata una dettagliata relazione dell’organo di revisione
AI SENSI DELL’ART. 246 DEL D.LGS. 267/2000 LA DELIBERAZIONE DELLO STATO DI DISSESTO :   è trasmessa, entro 5 giorni dalla data di esecutività, al Ministero dell’Interno
AI SENSI DELL’ART. 246 DEL D.LGS. 267/2000 LA DELIBERAZIONE DELLO STATO DI DISSESTO:   non è revocabile
AI SENSI DELL’ART. 246 DEL D.LGS. 267/2000 LA DELIBERAZIONE DELLO STATO DI DISSESTO:   è pubblicata per estratto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
AI SENSI DELL’ART. 246 DEL D.LGS. 267/2000 LA DELIBERAZIONE RECANTE LA FORMALE ED ESPLICITA DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO E’ ADOTTATA:   dal consiglio dell’ente locale
AI SENSI DELL’ART. 246 DEL D.LGS. 267/2000 QUALI CONSEGUENZE COMPORTA LA DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO DELL’ENTE LOCALE?   la revoca del bilancio preventivo per l’esercizio successivo qualora sia stato già approvato
AI SENSI DELL’ART. 246 DEL D.LGS. 267/2000 SE, PER L’ESERCIZIO NEL CORSO DEL QUALE SI RENDE NECESSARIA LA DICHIARAZIONE DI DISSESTO, E’ STATO VALIDAMENTE DELIBERATO IL BILANCIO DI PREVISIONE:   tale atto continua ad esplicare la sua efficacia per l’intero esercizio finanziario
AI SENSI DELL’ART. 250 DEL D.LGS. 267/2000 DALLA DATA DI DELIBERAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO E SINO ALLA DATA DI APPROVAZIONE DELL’IPOTESI DI BILANCIO RIEQUILIBRATO DI CUI ALL’ART. 261 L’ENTE LOCALE:   non può impegnare per ciascun intervento somme complessivamente superiori a quelle definitivamente previste nell’ultimo bilancio approvato
AI SENSI DELL’ART. 251 DEL D.LGS. 267/2000 LA DELIBERA CON CUI L’ENTE FISSA LE ALIQUOTE E LE TARIFFE PER LE IMPOSTE E TASSE LOCALI DI SPETTANZA DELL’ENTE DISSESTATO:   non è revocabile ed ha efficacia per cinque anni che decorrono da quello dell’ipotesi di bilancio riequilibrato
AI SENSI DELL’ART. 251 DEL D.LGS. 267/2000 LE DELIBERE CON LE QUALI L’ENTE DISSESTATO FISSA TARIFFE ED ALIQUOTE DELLE IMPOSTE E TASSE LOCALI DI SUA SPETTANZA:   devono essere comunicate alla Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali presso il Ministero dell’Interno entro 30 giorni dalla data di adozione
AI SENSI DELL’ART. 251 DEL D.LGS. 267/2000, AI FINI DELLA TASSA SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI, GLI ENTI CHE HANNO DICHIARATO IL DISSESTO:   devono applicare misure tariffarie che assicurino complessivamente la copertura integrale dei costi di gestione del servizio per il periodo di cinque anni
AI SENSI DELL’ART. 251 DEL D.LGS. 267/2000, PER IL PERIODO DI CINQUE ANNI DECORRENTE DALL’ANNO DELL’IPOTESI DI BILANCIO RIEQUILIBRATO, GLI ENTI CHE HANNO DICHIARATO IL DISSESTO PER I CANONI PATRIMONIALI:   devono applicare le tariffe nella misura massima consentita dalle disposizioni vigenti
AI SENSI DELL’ART. 251 DEL D.LGS. 267/2000, PER IL PERIODO DI CINQUE ANNI DECORRENTE DALL’ANNO DELL’IPOTESI DI BILANCIO RIEQUILIBRATO, GLI ENTI CHE HANNO DICHIARATO IL DISSESTO PER I SERVIZI PRODUTTIVI:   devono applicare le tariffe nella misura massima consentita dalle disposizioni vigenti
AI SENSI DELL’ART. 251 DEL D.LGS. 267/2000, PER IL PERIODO DI CINQUE ANNI DECORRENTE DALL’ANNO DELL’IPOTESI DI BILANCIO RIEQUILIBRATO, NEGLI ENTI CHE HANNO DICHIARATO IL DISSESTO, PER I SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE:   il costo deve essere coperto con i proventi tariffari e con contributi finalizzati almeno nella misura prevista dalle norme vigenti
AI SENSI DELL’ART. 252 DEL D.LGS. 267/2000 COME SI COMPONE L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 5.000 ABITANTI?   3 commissari
AI SENSI DELL’ART. 252 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE E’ COMPOSTO:   per i soli comuni con popolazione sino a 5000 abitanti da un singolo commissario
AI SENSI DELL’ART. 253 DEL D.LGS. 267/2000, L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE DELL’ENTE LOCALE PUO’ AUTOORGANIZZARSI?   sì, sempre
AI SENSI DELL’ART. 254 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE PROVVEDE ALL’ACCERTAMENTO DELLA MASSA PASSIVA DELL’ENTE LOCALE MEDIANTE:   piano di rilevazione
AI SENSI DELL’ART. 254 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE PROVVEDE ALL’ACCERTAMENTO DELLA MASSA PASSIVA MEDIANTE LA FORMAZIONE:   entro 180 giorni dall’insediamento di un piano di rilevazione
AI SENSI DELL’ART. 254 DEL D.LGS. 267/2000 NEL PIANO DI RILEVAZIONE DELLA MASSA PASSIVA SONO INCLUSI:   i debiti di bilancio e fuori bilancio verificatisi entro il 31 dicembre dell’anno precedente quello dell’ipotesi di bilancio riequilibrato
AI SENSI DELL’ART. 254 DEL D.LGS. 267/2000, DELL’AVVIO DELLA PROCEDURA DI RILEVAZIONE DELLE PASSIVITÀ DELL’ENTE LOCALE VIENE DATO AVVISO:   mediante affissione all’albo pretorio e a mezzo stampa
AI SENSI DELL’ART. 255 DEL D.LGS. 267/2000 L’IMPORTO MASSIMO DEL MUTUO DEDICATO AL RISANAMENTO DELL’ENTE LOCALE DISSESTATO E FINANZIATO DALLO STATO:   è determinato sulla base di una rata di ammortamento pari al contributo statale che è pari a cinque volte un importo composto da una quota fissa, solo per taluni enti, ed una quota per abitante, spettante ad ogni ente
AI SENSI DELL’ART. 255 DEL D.LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE DELL’ENTE LOCALE PUO’ AVVIARE LE PROCEDURE PER L’ALIENAZIONE DEI BENI PATRIMONIALI DISPONIBILI?   si, per il finanziamento della massa passiva
AI SENSI DELL’ART. 255 DEL D.LGS. 267/2000 PER IL RISANAMENTO DELL’ENTE LOCALE DISSESTATO:   lo Stato finanzia gli oneri di un mutuo, assunti dall’organo straordinario di liquidazione, in nome e per conto dell’ente, in un’unica soluzione con la Cassa depositi e prestiti
AI SENSI DELL’ART. 255 DEL D.LGS. 267/2000, CHI PROVVEDE A RISCUOTERE I RUOLI PREGRESSI EMESSI DALL’ENTE LOCALE E NON ANCORA RISCOSSI?   l’organo straordinario di liquidazione
AI SENSI DELL’ART. 256 DEL D. LGS. 267/2000 L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE APPROVA IL RENDICONTO DI GESTIONE:   entro il termine di 60 giorni dall’ultimazione delle operazioni di pagamento
AI SENSI DELL’ART. 256 DEL D.LGS. 267/2000 AL MOMENTO DEL DEPOSITO DEL PIANO DI RILEVAZIONE DELLE PASSIVITÀ, L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE:   chiede l’autorizzazione al perfezionamento del mutuo nella misura necessaria per il finanziamento delle passività risultanti dal piano di rilevazione
AI SENSI DELL’ART. 256 DEL D.LGS. 267/2000 IL PIANO DI RILEVAZIONE DELLA MASSA PASSIVA ACQUISTA ESECUTIVITÀ:   con il deposito presso il Ministero dell’Interno
AI SENSI DELL’ART. 256 DEL D.LGS. 267/2000 IL PIANO DI RILEVAZIONE DELLA MASSA PASSIVA ACQUISTA ESECUTIVITA’:   con il deposito presso il Ministero dell’Interno cui provvede l’organo straordinario di liquidazione
AI SENSI DELL’ART. 256 DEL D.LGS.267/2000 NEL CASO IN CUI L'INSUFFICIENZA DELLA MASSA ATTIVA, NON DIVERSAMENTE RIMEDIABILE, È TALE DA COMPROMETTERE IL RISANAMENTO DELL'ENTE:   il Ministro dell'interno, su proposta della commissione per la finanza e gli organici degli enti locali, può stabilire misure straordinarie per il pagamento integrale della massa passiva della liquidazione, anche in deroga alle norme vigenti, comunque senza oneri a carico dello Stato
AI SENSI DELL’ART. 257 DEL D.LGS. 267/2000 IN ALLEGATO AL DECRETO DI APPROVAZIONE DEL PIANO DI ESTINZIONE:   sono individuate le pretese escluse dalla liquidazione
AI SENSI DELL’ART. 258 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI MODALITA’ SEMPLIFICATE DI ACCERTAMENTO E LIQUIDAZIONE DEI DEBITI, L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE NOMINATO IN CASO DI DISSESTO:   può effettuare una sommaria delibazione sulla fondatezza del credito vantato e può definire transattivamente le pretese creditorie offrendo il pagamento di una somma variabile tra il 40 ed il 60 per cento del debito
AI SENSI DELL’ART. 258 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI MODALITA’ SEMPLIFICATE DI ACCERTAMENTO E LIQUIDAZIONE DEI DEBITI, L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE NOMINATO IN CASO DI DISSESTO:   accantona l’importo del 50 per cento dei debiti per i quali non è stata accettata la transazione
AI SENSI DELL’ART. 259 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI DISSESTO IL CONSIGLIO DELL'ENTE LOCALE:   presenta al Ministro dell'interno, entro il termine perentorio di tre mesi dalla data di emanazione del decreto di nomina dell’organo straordinario di liquidazione un'ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato
AI SENSI DELL’ART. 259 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI DISSESTO L’ENTE LOCALE:   sottopone all’esame della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali la rideterminazione della dotazione organica per la sua approvazione
AI SENSI DELL’ART. 259 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI DISSESTO L’IPOTESI DI BILANCIO RIEQUILIBRATO SI REALIZZA MEDIANTE RIDUZIONE DELLE SPESE CORRENTI ED A TAL FINE LA SPESA PER IL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO:   deve essere ridotta a non oltre il 50% della spesa media sostenuta a tale titolo per l’ultimo triennio antecedente l’anno cui l’ipotesi si riferisce
AI SENSI DELL’ART. 259 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI DISSESTO L’IPOTESI DI BILANCIO RIEQUILIBRATO SI REALIZZA MEDIANTE:   l’attivazione di entrate proprie e la riduzione delle spese correnti
AI SENSI DELL’ART. 260 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI DISSESTO ED A SEGUITO DI RIDETERMINAZIONE DELLA DOTAZIONE ORGANICA:   i dipendenti dichiarati in eccedenza sono collocati in disponibilità
AI SENSI DELL’ART. 260 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI DISSESTO ED A SEGUITO DI RIDETERMINAZIONE DELLA DOTAZIONE ORGANICA:   il Ministero dell'interno assegna all'ente locale per il personale posto in disponibilità un contributo pari alla spesa relativa al trattamento economico con decorrenza dalla data della deliberazione e per tutta la durata della disponibilità. Analogo contributo, per la durata del rapporto di lavoro, è corrisposto all'ente locale presso il quale il personale predetto assume servizio
AI SENSI DELL’ART. 261 DEL D.LGS. 267/2000 CON RIFERIMENTO ALL’ IPOTESI DI BILANCIO DI PREVISIONE STABILMENTE RIEQUILIBRATO LA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI ESPRIME UN PARERE SULLA VALIDITÀ DELLE MISURE DISPOSTE DALL’ENTE PER CONSOLIDARE LA PROPRIA SITUAZIONE FINANZIARIA E SULLA CAPACITÀ DELLE MISURE STESSE DI ASSICURARE STABILITÀ ALLA GESTIONE FINANZIARIA DELL'ENTE MEDESIMO:   entro quattro mesi
AI SENSI DELL’ART. 261 DEL D.LGS. 267/2000 CON RIFERIMENTO ALL’ IPOTESI DI BILANCIO DI PREVISIONE STABILMENTE RIEQUILIBRATO, IL DECORSO DEL TERMINE DI QUATTRO MESI PREVISTO PERCHE’ LA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI POSSA ESPRIMERE UN PARERE SULLA VALIDITÀ DELLE MISURE DISPOSTE DALL’ENTE PER CONSOLIDARE LA PROPRIA SITUAZIONE FINANZIARIA E SULLA CAPACITÀ DELLE MISURE STESSE DI ASSICURARE STABILITÀ ALLA GESTIONE FINANZIARIA DELL'ENTE MEDESIMO:   è sospeso nel caso vengano formulati rilievi o richieste istruttorie
AI SENSI DELL’ART. 261 DEL D.LGS. 267/2000 DA CHI E’ ISTRUITA L’IPOTESI DI BILANCIO DI PREVISIONE STABILMENTE RIEQUILIBRATO?   dalla Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali, che formula eventuali rilievi o richieste istruttorie, cui l'ente locale fornisce risposta entro sessanta giorni
AI SENSI DELL’ART. 261 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI DINIEGO DELL’APPROVAZIONE DELL’IPOTESI DI BILANCIO RIEQUILIBRATO, IL MINISTRO DELL’INTERNO PRESCRIVE ALL’ENTE LOCALE DI PRESENTARE UNA NUOVA IPOTESI DI PREVISIONE STABILMENTE RIEQUILIBRATO:   entro l’ulteriore termine perentorio di 45 giorni decorrenti dalla data di notifica del provvedimento di diniego
AI SENSI DELL’ART. 261 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI ESITO NEGATIVO DELL'ESAME DELL’IPOTESI DI BILANCIO DI PREVISIONE STABILMENTE RIEQUILIBRATO DA PARTE DELLA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI:   il Ministro dell’interno emana un provvedimento di diniego dell’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato
AI SENSI DELL’ART. 261 DEL D.LGS. 267/2000 LA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI DOPO AVER ISTRUITO L’IPOTESI DI BILANCIO DI PREVISIONE STABILMENTE RIEQUILIBRATO ED IN CASO DI ESITO POSITIVO DELL'ESAME:   sottopone l'ipotesi all'approvazione del Ministro dell'interno che vi provvede con proprio decreto, stabilendo prescrizioni per la corretta ed equilibrata gestione dell'ente
AI SENSI DELL’ART. 261 DEL D.LGS. 267/2000 L'IPOTESI DI BILANCIO DI PREVISIONE STABILMENTE RIEQUILIBRATO È ISTRUITA DALLA COMMISSIONE PER LA FINANZA E GLI ORGANICI DEGLI ENTI LOCALI, CHE FORMULA EVENTUALI RILIEVI O RICHIESTE ISTRUTTORIE, CUI L'ENTE LOCALE FORNISCE RISPOSTA ENTRO SESSANTA GIORNI:   in caso di inosservanza del termine citato il consiglio comunale o provinciale viene sciolto con decreto del Presidente della Repubblica
AI SENSI DELL’ART. 262 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI EMANAZIONE DEL PROVVEDIMENTO DEFINITIVO DI DINIEGO DI APPROVAZIONE DELL’IPOTESI DI BILANCIO RIEQUILIBRATO DA PARTE DEL MINISTRO DELL’INTERNO:   il consiglio comunale o provinciale viene sciolto con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’interno
AI SENSI DELL’ART. 262 DEL D.LGS. 267/2000 IN CASO DI INOSSERVANZA DEL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELL'IPOTESI DI BILANCIO STABILMENTE RIEQUILIBRATO:   il consiglio comunale o provinciale viene sciolto con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’interno
AI SENSI DELL’ART. 262 DEL D.LGS. 267/2000 UNA VOLTA SCIOLTO IL CONSIGLIO COMUNALE O PROVINCIALE PER MANCATA PRESENTAZIONE DELL’IPOTESI DI BILANCIO DI PREVISIONE STABILMENTE RIEQUILIBRATO I POTERI RITENUTI NECESSARI PER IL RIEQUILIBRIO DELLA GESTIONE SONO ATTRIBUITI:   al commissario
AI SENSI DELL’ART. 263 DEL D.LGS. 267/2000 LA MEDIA NAZIONALE PER CLASSE DEMOGRAFICA DELLA CONSISTENZA DELLE DOTAZIONI ORGANICHE PER COMUNI E PROVINCE ED I RAPPORTI MEDI DIPENDENTI-POPOLAZIONE PER CLASSE DEMOGRAFICA, VALIDI PER GLI ENTI IN CONDIZIONE DI DISSESTO È INDIVIDUATA:   dal Ministro dell'interno con proprio decreto
AI SENSI DELL’ART. 263 DEL D.LGS. 267/2000 LA MEDIA NAZIONALE PER CLASSE DEMOGRAFICA DELLA CONSISTENZA DELLE DOTAZIONI ORGANICHE PER COMUNI E PROVINCE ED I RAPPORTI MEDI DIPENDENTI-POPOLAZIONE PER CLASSE DEMOGRAFICA, VALIDI PER GLI ENTI IN CONDIZIONE DI DISSESTO È INDIVIDUATA:   con cadenza triennale
AI SENSI DELL’ART. 264 DEL D.LGS. 267/2000 UNA VOLTA APPROVATA DAL MINISTRO DELL’INTERNO L’IPOTESI, IL BILANCIO STABILMENTE RIEQUILIBRATO DEVE ESSERE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DALL’ENTE INTERESSATO:   entro 30 giorni
AI SENSI DELL’ART. 265 DEL D.LGS. 267/2000 IL RISANAMENTO DELL'ENTE LOCALE DISSESTATO HA LA DURATA DI:   cinque anni decorrenti da quello per il quale viene redatta l'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato
AI SENSI DELL’ART. 265 DEL D.LGS. 267/2000 LE PRESCRIZIONI CONTENUTE NEL DECRETO DI APPROVAZIONE DELL'IPOTESI DI BILANCIO STABILMENTE RIEQUILIBRATO SONO ESEGUITE:   dagli amministratori, ordinari o straordinari, dell'ente locale, con l'obbligo di riferire sullo stato di attuazione in un apposito capitolo della relazione sul rendiconto annuale
AI SENSI DELL’ART. 265 DEL D.LGS. 267/2000 L'INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI CONTENUTE NEL DECRETO CON IL QUALE IL MINISTRO DELL'INTERNO APPROVA L’IPOTESI DI BILANCIO STABILMENTE RIEQUILIBRATO COMPORTA:   la segnalazione dei fatti all'Autorità Giudiziaria per l'accertamento delle ipotesi di reato
AI SENSI DELL’ART. 266 DEL D.LGS. 267/2000 DALL'EMANAZIONE DEL DECRETO CON IL QUALE IL MINISTRO DELL'INTERNO APPROVA L’IPOTESI DI BILANCIO STABILMENTE RIEQUILIBRATO E PER LA DURATA DEL RISANAMENTO GLI ENTI LOCALI DISSESTATI:   possono procedere all'assunzione di mutui per investimento ed all'emissione di prestiti obbligazionari nelle forme e nei modi consentiti dalla legge
AI SENSI DELL’ART. 267 DEL D.LGS. 267/2000, PER LA DURATA DEL RISANAMENTO, L’ENTE LOCALE DISSESTATO:   non può variare in aumento la dotazione organica rideterminata ai sensi dell'articolo 259
AI SENSI DELL’ART. 268 BIS DEL D.LGS. 267/2000 I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE NOMINATA DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SU PROPOSTA DEL MINISTRO DELL’INTERNO PER LA PROSECUZIONE DELLA GESTIONE NEL CASO IN CUI L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE NON POSSA CONCLUDERE ENTRO I TERMINI DI LEGGE LA PROCEDURA DEL DISSESTO SONO SCELTI:   fra gli iscritti nel registro dei revisori contabili con documentata esperienza nel campo degli enti locali
AI SENSI DELL’ART. 268 BIS DEL D.LGS. 267/2000 LA COMMISSIONE NOMINATA DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SU PROPOSTA DEL MINISTRO DELL’INTERNO PER LA PROSECUZIONE DELLA GESTIONE NEL CASO IN CUI L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE NON POSSA CONCLUDERE ENTRO I TERMINI DI LEGGE LA PROCEDURA DEL DISSESTO E’ COMPOSTA DA:   tre membri e dura in carica un anno, prorogabile per un altro anno
AI SENSI DELL’ART. 268 BIS DEL D.LGS. 267/2000 NEL CASO IN CUI L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE NON POSSA CONCLUDERE ENTRO I TERMINI DI LEGGE LA PROCEDURA DEL DISSESTO PER L’ONEROSITÀ DEGLI ADEMPIMENTI CONNESSI ALLA COMPIUTA DETERMINAZIONE DELLA MASSA ATTIVA E PASSIVA DEI DEBITI PREGRESSI:   il ministro dell’interno, d’intesa con il sindaco dell’ente locale interessato, dispone con proprio decreto una chiusura anticipata e semplificata della procedura
AI SENSI DELL’ART. 268 BIS DEL D.LGS. 267/2000 NEL CASO IN CUI L’ORGANO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE NON POSSA CONCLUDERE ENTRO I TERMINI DI LEGGE LA PROCEDURA DEL DISSESTO PER L’ONEROSITÀ DEGLI ADEMPIMENTI CONNESSI ALLA COMPIUTA DETERMINAZIONE DELLA MASSA ATTIVA E PASSIVA DEI DEBITI PREGRESSI ED IL MINISTRO DELL’INTERNO, D’INTESA CON IL SINDACO DELL’ENTE LOCALE INTERESSATO, ABBIA DISPOSTO CON PROPRIO DECRETO UNA CHIUSURA ANTICIPATA E SEMPLIFICATA DELLA PROCEDURA:   la prosecuzione della gestione è affidata ad una apposita commissione nominata dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’interno
AI SENSI DELL’ART.258 DEL D. LGS. 267/2000 IN SEDE DI LIQUIDAZIONE L’ORGANO STRAORDINARIO NOMINATO IN CASO DI DISSESTO:   accantona l’importo del 100 per cento dei debiti assistiti da privilegio per i quali non è stata accettata la transazione