Elenco in ordine alfabetico delle domande di Quesiti asilo nido dal n.2501 al n.3000
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- Nascondere e ritrovare un oggetto può aiutare il bambino a: Dominare l'ansia di essere separati dalla madre
- Negli asili nido le attività ludiche legate all'imitazione delle attività adulte: Rendono il bambino più sicuro delle sue capacità
- Nei bambini da 0 a 2 anni si manifestano i "giochi autostimolatori" che consistono in giochi: Di esplorazione - manipolazione - ripetizione
- Nei bambini di tre anni la capacità di dedicarsi a giochi tranquilli in piccolo gruppo o in coppia è una competenza: Acquisita
- Nei bambini è importante sostenere e valorizzare "l'immaginazione" perché: Rappresenta la capacità di creare mentalmente eventi che possono modificare la realtà
- Nei bambini più piccoli la costruzione di attività nuove e il processo di padronanza della realtà e dei rapporti interpersonali sono più facilitati: Dall'imitazione
- Nei giochi con i colori, fogli, pittura, ecc, il primo contatto del bambino con l'esperienza grafico-pittorica si realizza attraverso: Il contatto corporeo con il colore
- Nei giochi imitativi il bambino: Riproduce ruoli riscontrati nella quotidianità
- Nei momenti di gioco guidato l'educatore: Assume un ruolo attivo e partecipativo
- Nei percorsi ludici psicomotori: Il rapporto con il corpo è tramite del rapporto con il Sé
- Nei primi 2 anni di vita del bambino i giochi sono lo specchio della: Costruzione della propria realtà
- Nei primi anni di vita del bambino il gioco: É l'attività più importante per l'esplorazione del modo esterno
- Nei primi mesi di vita il bambino si sperimenta con giochi d'esercizio; tale modalità di gioco: Rappresenta un piacere funzionale per l'esecuzione motoria in quanto tale
- Nel "gioco parallelo": I bambini giocano vicini tra loro, in modo separato, ognuno praticando il medesimo gioco
- Nel gioco al nido il bambino può utilizzare gli oggetti su un piano rappresentativo diretto ovvero può giocare utilizzando: Un oggetto, sperimentandone le funzioni su se stesso (es: con il pettine pettina se stesso)
- Nel gioco al nido il bambino può utilizzare gli oggetti su un piano rappresentativo indiretto, ovvero può giocare utilizzando: Un oggetto, sperimentandone le funzioni su un altro oggetto (es: con il pettine pettina la bambola)
- Nel gioco al nido si definisce complementare un'interazione quando: I bambini assumono ruoli diversi durante lo stesso gioco
- Nel gioco associativo al nido il bambino gioca: Insieme con altri bambini scambiando giochi e materiali ma in maniera NON organizzata
- Nel gioco cooperativo al nido il bambino gioca: In gruppo pianificando e organizzando le proprie azioni verso il fine del gruppo assumendo un compito ed un ruolo specifico
- Nel gioco corporeo tra educatore e bambino si instaura un "dialogo tonico" che indica: Il contatto pelle a pelle
- Nel gioco di manipolazione al nido il bambino: Entra in contatto con nuovi materiali sperimentando sensazioni tattili e giocando a trasformare, costruire
- Nel gioco è meglio offrire al bambino: Una quantità di oggetti ordinata e di un certo tipo
- Nel gioco euristico l'educatore deve disporre gli oggetti/materiali in maniera che ogni bambino: Possa scegliere liberamente il materiale che desidera senza essere incoraggiato o indirizzato
- Nel gioco euristico l'educatore deve: Facilitare il gioco
- Nel gioco i materiali didattici: Sono sia strutturati sia non strutturati
- Nel gioco la tendenza dei bambini a considerare gli oggetti dotati di coscienza, intenzionalità e movimento autonomi, è definita: Animismo
- Nel gioco le variabili ambientali (es. spazi e materiali): Incidono fortemente sulla motivazione e la partecipazione al gioco
- Nel gioco libero al bambino deve essere garantita: La libertà di scegliere tra i materiali a disposizione
- Nel gioco libero l'educatore osserva i bambini per: I livelli di sviluppo
- Nel gioco parallelo al nido il bambino gioca: Indipendentemente dai coetanei, pur trovandosi nello stesso spazio, e usando gli stessi giochi
- Nel gioco solitario al nido il bambino indirizza il proprio interesse su ciò che: Sta facendo da solo senza interessarsi a ciò che fanno gli altri bambini
- Nel gioco strutturato: É l'educatrice che propone al bambino l'attività
- Nel gruppo dei coetanei, se non troppo numeroso, i bimbi possono: Osservarsi l'un l'altro e provare ad assumere ruoli nuovi
- Nel gruppo dei pari al nido i bambini intorno ai 30 mesi: Fanno molti riferimenti ai sentimenti di altre persone
- Nel gruppo dei pari al nido l'attività di un bambino può suscitare la curiosità di un altro bambino inducendolo a: Replicarla
- Nel gruppo dei pari, la partecipazione ad attività concrete e collettive favorisce: Le rappresentazioni sui diversi eventi della vita
- Nel gruppo eterogeneo i bambini più grandi si cimentano in: Ruoli autonomi e di responsabilità
- Nel gruppo eterogeneo: I più piccoli imparano, aiutati dai più grandi
- Nel momento del "pasticciamento" di un bambino, l'educatore: Può sollecitare e scoprire come il bambino ragiona ed interpreta l'esperienza
- Nel nido è utile predisporre: Una documentazione interna
- Nel nido gli angoli del teatrino e dei travestimenti, sono macro-strutture utili: Al gioco simbolico
- Nel nido i giochi di esplorazione e la ricerca occupano un posto centrale: Nell'esperienza cognitiva dei bambini
- Nel nido i giochi di gruppo promuovono: Lo sviluppo sociale
- Nel nido i giochi di manipolazione e di esplorazione aiutano il bambino a: Scoprire informazioni su un oggetto e sui suoi usi
- Nel nido i livelli di apprendimento conseguiti da ciascuno: Devono essere osservati e compresi più che misurati e valutati
- Nel nido il bambino deve sperimentare due tipi di relazioni: Verticali ed orizzontali
- Nel nido il gioco è strumento di: Relazione e apprendimento
- Nel nido il gruppo dei "pari" è costituito da: Bambini coetanei
- Nel nido il gruppo è: Ambiente di sviluppo e di apprendimento
- Nel nido la costituzione dei gruppi di bambini, sostiene: L'interscambio affettivo e cognitivo
- Nel nido la relazione tra pari è particolare, perché: I bambini sono in una fase egocentrica
- Nel nido la relazione tra pari è: Condizionata dall'egocentrismo
- Nel nido la vicinanza con il bambino più grande consente al più piccolo esperienze di: Collaborazione
- Nel nido la vicinanza con il bambino più grande consente al più piccolo esperienze di: Aiuto
- Nel nido la vicinanza con il bambino più grande consente al più piccolo esperienze di: Imitazione
- Nel nido l'acquisizione e il consolidamento delle conoscenze infantili sono facilitate da attività di tipo: Cooperativo
- Nel nido l'apprendimento degli atteggiamenti avviene, in un primo momento, soprattutto attraverso: L'imitazione esteriore
- Nel nido le interazioni dei bambini nel primo anno sono: In funzione del contesto
- Nel nido le interazioni speculari (fare insieme la stessa cosa), sono presenti nel bambino: Alla fine dei 2 anni
- Nel nido le interazioni tra pari apportano informazioni diverse ed esperienze nuove perché sono: Simmetriche
- Nel nido le tecniche di osservazione vanno: Conosciute, scelte e condivise
- Nel nido per la riuscita dei giochi gli educatori: Devono favorire e incoraggiare i comportamenti di tutti
- Nel nido quali attività contribuiscono allo sviluppo della collaborazione tra i bambini? Tutte le attività che sviluppano un senso di appartenenza
- Nel nido un gruppo eterogeneo per età favorisce: La costruzione sociale delle conoscenze
- Nel nido un gruppo eterogeneo per età favorisce: L'apprendimento per modelli
- Nel nido un gruppo omogeneo per età sostiene: Gli apprendimenti di tipo lineare
- Nel piccolo gruppo il bimbo ha modo di: Incontrare gli altri in un clima di tranquillità
- Nel piccolo gruppo le situazioni positive di conflitto socio-cognitivo spesso evolvono in: Collaborazione
- Nel piccolo gruppo, il bambino nel nido: Sperimenta competizione e protezione
- Nel programmare le attività grafico-pittoriche, l'educatore deve prevedere: I tempi, le capacità e gli interessi del bambino
- Nel secondo anno le interazioni fra i bambini del nido, durante l'organizzazione di attività con oggetti di varia natura, consentono di individuare processi: Di astrazione e generalizzazione
- Nella cosiddetta "modalità d'interazione complementare", il bambino inserito al nido sperimenta con i coetanei: La capacità di cooperare assumendo ruoli diversi
- Nella fase senso-motoria il bambino: Esplora e manipola gli oggetti
- Nella relazione con i coetanei al nido possono comparire strategie di autoconsolazione: Dopo i 6 mesi
- Nella relazione tra bambini "l'altro" è: Lo specchio dove riconoscersi come uguali e diversi
- Nella relazione tra pari, attraverso ruoli, intrecci e alleanze, i bambini rafforzano: La conoscenza di sé e la capacità di misurarsi con altri
- Nella sezione dei lattanti si privilegiano: Le esperienze sensoriali
- Nella teoria dell'attaccamento, gli atteggiamenti di aggressività, rabbia, ostilità nel gruppo dei bambini possono essere ricondotti a: Un attaccamento di tipo insicuro
- Nell'ambito del contesto osservativo, è importante che l'osservatore acquisisca la capacità di: Distinguere i fatti accaduti dalla propria interpretazione
- Nell'ambito delle relazioni tra pari i bambini sembrano sviluppare capacità metacognitive già a partire dall'età di circa: Tre anni
- Nell'ambito delle tecniche interpretative, il disegno dell'albero è stato ideato da: Koch
- Nell'area del gioco simbolico i bambini ripropongono: I giochi del far finta che...
- Nell'attività ludica gli "interventi di conferma" dell'educatore: Sono comportamenti verbali o non verbali volti a sostenere l'attività del bambino
- Nell'attività ludica strutturata, l'educatore: Partecipa attivamente al gioco
- Nelle attività di gioco l'educatrice ha il compito di: Predisporre ambienti stimolanti e ricchi di opportunità
- Nelle fasi successive al gioco, l'educatore ha il compito di favorire nel bambino: L'elaborazione delle esperienze
- Nelle relazioni tra pari il "gruppo base": Viene percepito dal bambino come un riferimento sicuro e familiare
- Nelle sezioni la frequenza, la consistenza e la qualità dei rapporti fra bambini sono influenzati: Dall'organizzazione della sezione
- Nell'espressione della socialità verso il gruppo dei pari i bambini al nido mettono in atto processi di: Riflessione ed elaborazione cognitiva
- Nell'interazione fra bambini al nido il coinvolgimento laterale è: Un'attività a cui il bambino può dedicarsi in modo distratto
- Nell'interazione fra bambini con uguali livelli di sviluppo, l'attività di un bambino con oggetti stimola in quello che osserva: La capacità di fare insieme
- Nell'interazione fra coetanei al nido i bambini che si dedicano ad un'attività in modo distratto mostrano: Un coinvolgimento laterale
- Nello studio delle relazioni, un utile strumento (ideato da Moreno) per valutare la salute del gruppo è: Il sociogramma
- Nell'osservazione "l'effetto alone" si verifica quando: L'osservatore è guidato da impressioni o conoscenze precedenti
- Nell'osservazione all'interno dell'asilo nido, secondo Vygotskij è importante considerare la Zona di Sviluppo Prossimale del bambino, cioè quello che il bambino: Sa fare con l'aiuto di una persona più esperta