Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto civile #8
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- La buona fede del possessore non giova se dipende da colpa grave
- La buona fede dell'acquirente di bene mobile da chi non è proprietario si presume
- La buona fede di colui che acquista un bene mobile da chi non è proprietario deve intendersi nel senso che egli ignori che l'alienante non è proprietario
- La buona fede nell'acquisto di bene mobile, da chi non è proprietario, non giova se dipende da colpa grave
- La capacità di intendere e di volere è la capacità naturale
- La Cassa integrazioni guadagni ordinaria opera per eventi transitori e non imputabili all'imprenditore e situazioni temporanee di mercato che non pongano in dubbio la ripresa della normale attività produttiva
- La causa del negozio di cessione del contratto è quella che di volta in volta giustifica l'operazione
- La causa della remissione è gratuita
- La cessazione della qualità di pertinenza è opponibile ai terzi no, se essi hanno acquistato anteriormente diritti sulla cosa principale
- La cessione del contratto muta il titolare del contratto
- La cessione di contratto comporta l'acquisto derivativo della posizione già acquisita dal cedente
- La cessione di contratto è successione a titolo particolare nel rapporto contrattuale
- La cessione di contratto ha ad oggetto un rapporto a prestazioni corrispettive non ancora eseguite
- La cessione di contratto implica il trasferimento del complesso dei diritti e degli obblighi scaturenti dal contratto
- La cessione legale non richiede né l'accordo delle parti né l'adesione del contraente ceduto
- La cessione legale del contratto ha titolo in determinati fatti previsti della legge
- La clandestinità del possesso preclude l'acquisto per usucapione sempre
- La clausola di stabilità garantisce al lavoratore la conservazione del posto di lavoro per un certo periodo di tempo
- La clausola risolutiva espressa è il patto mediante il quale le parti assumono un determinato inadempimento a condizione risolutiva del contratto
- La commistione si ha quando diverse cose vengono unite senza potersi più distinguere
- La compensazione ha carattere satisfattivo
- La compensazione comporta la estinzione delle garanzie
- La compensazione giudiziale é pronunziata dal giudice
- La compensazione legale non può essere rilevata d'ufficio
- La compensazione legale ha l'onere della eccezione
- La compensazione legale ha luogo di diritto
- La compensazione volontaria ha titolo nella volontà delle parti
- La confusione ha carattere satisfattivo
- La confusione comporta l'estinzione delle garanzie
- La confusione non pregiudica i diritti dei terzi
- La conoscenza della illegittima provenienza della cosa esclude l'applicazione della regola possesso vale titolo anche quando l'acquirente creda che l'alienante sia divenuto proprietario del bene
- La contrarietà a norme imperative rende il contratto nullo
- La controparte offrendo la riduzione ad equità del contratto propone una rettifica del contratto
- La convalida deve essere effettuata dal soggetto legittimato con un atto che contenga la menzione del contratto annullabile, del motivo di annullabilità e la dichiarazione che si intende convalidarlo
- La convalida è un negozio unilaterale non recettizio
- La convalida può effettuarsi nell'ipotesi di contratto annullabile
- La conversione del contratto nullo opera automaticamente senza che le parti debbano manifestare alcuna volontà a riguardo
- La cosa fungibile è la cosa che può essere sostituita da altra di identica utilità
- La destinazione di una cosa al servizio o all'ornamento di un'altra pregiudica i diritti preesistenti su di essa a favore dei terzi no
- La detenzione non è utile ai fini dell'usucapione
- La detenzione è la disponibilità di fatto della cosa in nome altrui
- La detenzione può essere qualificata o non qualificata
- La dichiarazione di remissione del debito ha carattere recettizio
- La diffida ad adempiere effettuata dal soggetto non legittimato è inefficace
- La diffida ad adempiere può essere revocata fino a quando non è scaduto il termine fissato nella medesima
- La disciplina della rescissione si applica ai negozi unilaterali no
- La domanda di riduzione del canone enfiteutico e la rinunzia al diritto non sono ammesse se dall'avvenuto perimento è decorso un anno
- La eccessiva onerosità rileva sia nei contratti a titolo oneroso che in quelli a titolo gratuito
- La eccessiva onerosità sopravvenuta non può essere invocata nei contratti aleatori per loro natura o per volontà delle parti
- La forma del negozio di cessione del contratto è quella che è necessaria in dipendenza della natura dei diritti trasferiti
- La forma della ratifica è quella propria del contratto cui si riferisce
- La giusta causa di licenziamento può essere definita come una causa che non consente la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto
- La illiceità dell'atto di impossessamento non esclude l'acquisto del possesso
- La impossibilità sopravvenuta non ha carattere satisfattivo
- La impossibilità sopravvenuta dell'obbligazione per causa non imputabile estingue l'obbligazione
- La impossibilità totale non imputabile risolve di diritto il contratto
- La incongruità del termine nell'ipotesi di diffida ad adempiere ne comporta l'inefficacia
- La legittima difesa è causa di esclusione della responsabilità quando si cagiona il danno per la legittima difesa di sè o di altri
- La legittima difesa è causa di esclusione di responsabilità quando l'aggressione antigiuridica è esercitata nei confronti dell'aggressore
- La legittimazione a ricevere è il potere di ricevere la prestazione con effetto estintivo del debito
- La legittimazione a ricevere viene meno per incapacità del creditore
- La legittimazione attiva all'azione di manutenzione spetta solo al possessore
- La legittimazione attiva per la repressione della condotta antisindacale spetta agli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali che vi abbiano interesse
- La mancanza dell'oggetto rende il contratto nullo
- La minaccia di far valere un diritto può essere causa di annullamento del contratto solo quando è diretta a conseguire vantaggi ingiusti
- La misura dell'indennità dovuta dal proprietario al possessore di buona fede per i miglioramenti recati alla cosa è pari all'aumento di valore conseguito dalla cosa
- La modifica e la revoca della procura devono essere portate a conoscenza di terzi con mezzi idonei
- La norma sulla eccessiva onerosità sopravvenuta tutela il debitore contro il rischio di un eccezionale ed imprevedibile aggravio della sua prestazione
- La norma sulla responsabilità patrimoniale ha carattere imperativo
- La novazione non ha carattere satisfattivo
- La novazione che deriva da fattispecie inesistente è nulla
- La novazione deve risultare in modo non equivoco
- La novazione oggettiva estingue il rapporto obbligatorio
- La novazione oggettiva é vicenda estintiva della obbligazione
- La novazione può essere stipulata in funzione transattiva
- La nozione di circolazione stradale include anche la vettura in sosta
- La nullità del titolo di acquisto esclude che si abbia continuazione nel possesso si
- La nullità di singole clausole importa la nullità dell'intero contratto se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte colpita da nullità
- La nullità può essere rilevata di ufficio in ogni stato e grado del processo
- La parte può rinunziare alla compensazione
- La parte in errore può domandare l'annullamento del contratto se l'altra offre di eseguirlo in modo conforme al contenuto e alle modalità del contratto che quella intendeva concludere no se l'offerta arriva prima che ad essa possa derivare pregiudizio
- La parte può chiedere la risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta, se le clausole di indicizzazione sono in concreto inidonee a tenere il contratto indenne da squilibri
- La più leggera sanzione disciplinare è il rimprovero verbale
- La posizione giuridica di cedente (nella cessione di contratto) si trasferisce per l'effetto del consenso
- La prescrizione dell'azione di rescissione può essere interrotta solo dalla proposizione della domanda giudiziale
- La prestazione deve essere esatta
- La presunzione legale di solidarietà presuppone l'identità della prestazione
- La procura ha forma per relationem
- La procura legittima il rappresentante ad agire in nome e conto del rappresentato
- La procura è un negozio unilaterale
- La procura è conferimento negoziale del potere di agire nel nome e nell'interesse altrui
- La procura generale non comprende gli atti di straordinaria amministrazione che non sono in essa indicati
- La procura generale conferisce il potere di compiere tutti gli atti relativi alla gestione degli interessi patrimoniali del rappresentato
- La proprietà dei beni immobili oltre che per contratto si acquista in forza del possesso continuato per venti anni
- La proprietà dei fondi rustici con annessi fabbricati situati in comuni classificati montani dalla legge si acquista in virtù del possesso continuato per quindici anni
- La prova della congruità del termine inferiore a quindici giorni nell'ipotesi di diffida ad adempiere è onere del creditore
- La rappresentanza di interessi indica il potere di un soggetto di compiere atti giuridici in nome proprio nell'interesse altrui
- La rappresentanza è diretta quando il rappresentante dichiara di agire in nome e per conto del rappresentato
- La rappresentanza è il potere di un soggetto di compiere atti giuridici in nome di altro soggetto
- La rappresentanza organica indica il potere che compete agli organi esterni di un ente giuridico
- La rappresentanza passiva indica il potere di ricevere atti e prestazioni in nome del rappresentato
- La ratifica ha effetto retroattivo
- La ratio della norma sulla eccessiva onerosità va rinvenuta in una reazione all'alterazione del sinallagma funzionale
- La regola della confusione si applica anche al denaro si
- La regola possesso vale titolo si applica anche alle cose smarrite o rubate si
- La remissione è revocabile
- La remissione del debito richiede la capacità di agire
- La remissione é un atto di rinunzia
- La remissione richiede la capacità di agire
- La remissione tacita risulta dalla restituzione del documento del credito
- La rescindibilità del contratto non può essere rilevata d'ufficio
- La rescissione del contratto pregiudica i diritti acquistati dai terzi no, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di rescissione
- La responsabilità da fatto lecito designa gli obblighi legali di indennizzo derivanti da fatti dannosi non vietati dall'ordinamento giuridico
- La responsabilità degli insegnanti si basa su di una colpa presunta
- La responsabilità dei genitori è responsabilità per fatto altrui e di colpa presunta
- La responsabilità del conducente da circolazione non sussiste nei confronti di persone da lui trasportate
- La responsabilità del danno del conducente sussiste anche per difetto di manutenzione del veicolo
- La responsabilità del danno del conducente per difetto di manutenzione sussiste anche nel caso in cui altri abbiano la proprietà o la custodia del veicolo
- La responsabilità del falsus procurator ha natura extracontrattuale
- La responsabilità extracontrattuale presuppone la capacità di intendere e di volere
- La responsabilità extracontrattuale obbliga a risarcire il danno anche se il fatto non costituisce reato
- La responsabilità extracontrattuale si prescrive in cinque anni
- La responsabilità patrimoniale non può essere esclusa ma solo limitata nei casi previsti dalla legge
- La responsabilità patrimoniale del debitore non gli impedisce di alienare i suoi beni
- La responsabilità per danni da animali non sussiste per gli animali selvatici
- La responsabilità solidale presuppone una pluralità di azioni di più soggetti dalle quali scaturiscano più eventi dannosi
- La retroattività della ratifica salva i diritti dei terzi
- La richiesta di pagamento può essere prevenuta da una offerta non formale di adempimento fatta da uno dei condebitori
- La richiesta di pagamento delle obbligazioni solidali costituisce in mora il solo destinatario
- La riduzione ad equità del contratto può essere fatta fino a quando il giudizio di merito sulla risoluzione del contratto sia ancora pendente
- La riduzione del contratto ad equità è un potere della controparte
- La riduzione del contratto ad equità è misura alternativa alla risoluzione
- La riduzione della controprestazione è applicabile ai contratti a prestazioni corrispettive
- La riduzione della prestazione ad equità costituisce un diritto potestativo giudiziale
- La riduzione della prestazione ad equità si esercita mediante domanda giudiziale
- La rinunzia alle garanzie non ha significato di remissione del debito
- La risoluzione del contratto con effetto retroattivo comporta l'obbligo di ciascuna parte di restituire le prestazioni ricevute
- La risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta può essere domandata in via di azione o in via riconvenzionale
- La risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta presuppone la non imputabilità della impossibilità sopravvenuta
- La risoluzione del contratto per inadempimento non pregiudica i diritti acquistati dai terzi salvi gli effetti della trascrizione della domanda di risoluzione
- La risoluzione del contratto per violazione del termine essenziale presuppone l'imputabilità al debitore dell'inosservanza del termine e il carattere della gravità
- La risoluzione per impossibilità della prestazione presuppone la non imputabilità dell'impossibilità al debitore
- La risoluzione provoca lo scioglimento retroattivo del rapporto contrattuale eccettuata l'ipotesi di contratti a prestazioni continuate o periodiche
- La risoluzione può essere giudiziale o di diritto
- La risoluzione può essere domandata anche quando il giudizio è stato promosso per ottenere l'adempimento si
- La rivendicazione è l'azione mediante la quale il proprietario fa valere il suo diritto di proprietà per recuperare la cosa da altri illegittimamente posseduta o detenuta
- La sanatoria è la rimozione legale o volontaria dell'invalidità dell'atto
- La scadenza infruttuosa del termine fissato nella diffida ad adempiere comporta la risoluzione di diritto del contratto senza ulteriori formalità
- La sentenza che accoglie la domanda di rescissione ha natura costitutiva
- La sentenza che modifica la prestazione ha effetto costitutivo
- La sentenza che pronuncia la risoluzione è costitutiva di scioglimento del contratto e di condanna al risarcimento del danno
- La sentenza che pronuncia l'annullamento è costitutiva
- La sentenza che pronuncia l'usucapione ha valore dichiarativo
- La sentenza resa a seguito di azione di regolamento di confini ha natura dichiarativa e ricognitiva
- La serrata è una libertà
- La sopravvenuta eccezionale onerosità rileva soltanto quando derivi da eventi straordinari e imprevedibili
- La specificazione è la trasformazione per opera dell'uomo della materia altrui in una nuova cosa
- La subenfiteusi è ammessa no
- La successione nel possesso presuppone l'accettazione dell'eredità da parte del vero erede
- La trascrizione della sentenza che accerta l'usucapione immobiliare ha funzione di pubblicità notizia
- La usucapione decennale presuppone oltre la buona fede, la trascrizione del titolo astrattamente idoneo al trasferimento
- La volontaria restituzione del titolo in originale costituisce prova della liberazione del debitore
- L'abbandono, o derelizione, è l'atto mediante il quale il soggetto si disfa di cose di scarso valore lasciandole in luogo aperto al pubblico
- L'accessione del possesso è l'unione del possesso del successore a titolo particolare con il possesso del dante causa
- L'accessione è un modo di acquisto della proprietà per incorporazione di mobili ad immobili
- L'accessione invertita presuppone la buona fede del costruttore
- L'accettazione della prestazione parziale comporta perdita del diritto di recesso
- L'accettazione nel caso di cessione preventivamente autorizzata è atto ricognitivo
- L'acquirente di cosa mobile alienata dal non legittimato ne diventa proprietario mediante il possesso di buona fede
- L'acquisto di bene mobile da chi non è proprietario è a titolo originario
- L'acquisto per usucapione abbreviata è a titolo originario
- Laddove sia vietata dal titolo costitutivo, la cessione del diritto di usufrutto è nulla
- L'adempimento del terzo estingue l'obbligazione del debitore
- L'adempimento del terzo ha natura esecutiva e negoziale
- L'adempimento della obbligazione naturale è atto spontaneo
- L'adempimento di un debito scaduto è soggetto a revocatoria no
- L'adempimento di una obbligazione naturale non ammette ripetizione della prestazione eseguita
- L'adempimento di una obbligazione naturale è atto negoziale
- L'adempimento é l'esecuzione della prestazione
- L'alienazione della cosa da parte del convenuto dopo la proposizione della domanda di rivendicazione non incide sulla prosecuzione del giudizio
- L'annullabilità del contratto concluso dall'incapace naturale può essere pronunziata quando per il pregiudizio che gli sia derivato o possa derivargli o per la qualità del contratto o altrimenti risulti la malafede dell'altro contraente
- L'annullabilità può essere opposta dalla parte convenuta per l'esecuzione del contratto anche se è prescritta l'azione per farla valere
- L'annullamento che non dipende da incapacità legale non pregiudica i diritti acquistati a titolo oneroso dai terzi di buona fede, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di annullamento
- L'art 18 delle legge n 300 del 1970 si applica alle imprese che occupano più di quindici dipendenti nell'unità produttiva nella quale ha avuto luogo il licenziamento o nell'ambito dello stesso comune
- L'art 36 Cost, laddove prevede che la retribuzione debba essere proporzionata e sufficiente, si applica ai soli lavoratori subordinati
- L'art 39 Cost è considerato immediatamente precettivo per quanto riguarda il primo comma, non ha trovato attuazione per i commi successivi
- L'atto compiuto da un soggetto in nome proprio ma nell'interesse altrui produce effetti nella sfera di colui che ha speso il nome
- L'atto con il quale la parte dichiara di volersi avvalere della clausola risolutiva espressa è unilaterale e recettizio
- L'atto con il quale si dichiara di volersi valere della clausola risolutiva espressa richiede la stessa forma prescritta per il contratto risolto
- L'atto di diffida deve essere comunicato per iscritto al debitore
- L'atto di disposizione del diritto altrui da parte del non legittimato può produrre effetto traslativo a seguito di approvazione del titolare
- L'autonomia privata può rendere aleatorio il contratto
- L'autonomia privata può esonerare una parte anche dall'alea normale del contratto
- L'azione a difesa della proprietà volta a far dichiarare l'inesistenza di diritti reali affermati da terzi sulla cosa è l'azione negatoria
- L'azione dei annullamento si prescrive in cinque anni
- L'azione di danno temuto non è soggetta a termine di decadenza o prescrizione
- L'azione di manutenzione è soggetta al termine di decadenza annuale
- L'azione di manutenzione è volta a far cessare la molestia del possesso
- L'azione di manutenzione può essere esperita dal privato contro turbative aventi ad oggetto beni del demanio pubblico si, è data contro turbative dell'esercizio di facoltà suscettibili di formare oggetto di concessione
- L'azione di manutenzione tutela il possessore contro la turbativa avente ad oggetto beni immobili o universalità di beni mobili
- L'azione di nullità è imprescrittibile
- L'azione di nuova opera decade se l'opera sia stata completata o se sia trascorso dal suo inizio più di un anno
- L'azione di nuova opera è il rimedio cautelare specifico previsto per prevenire il danno che si teme possa derivare dall'esecuzione di un'opera
- L'azione di regolamento dei confini presuppone che il confine sia incerto
- L'azione di regolamento di confini presuppone un'incertezza oggettiva e soggettiva sul confine del fondo
- L'azione di reintegrazione deve essere proposta, dal compimento dello spoglio, entro un anno
- L'azione di reintegrazione è concessa a prescindere dalla durata del possesso si
- L'azione di reintegrazione è volta a reintegrare nel possesso del bene chi sia stato vittima di spoglio violento o clandestino
- L'azione di rescissione, a far data dalla conclusione del contratto, si prescrive in un anno
- L'azione di rivendica è imprescrittibile salvi gli effetti dell'acquisto per usucapione
- L'azione di rivendica ha carattere reale
- L'azione di rivendicazione è imprescrittibile, salvi gli effetti dell'acquisto della proprietà da parte di altri per usucapione
- L'azione negatoria è un'azione a tutela della proprietà
- L'azione negatoria è volta all'accertamento dell'inesistenza di diritti reali
- L'azione per apposizione di termini non presuppone l'incertezza sul confine
- L'azione revocatoria si prescrive, dalla data dell'atto, in cinque anni
- Le "prestazioni indispensabili" che devono essere assicurate in caso di sciopero nei servizi pubblici essenziali sono stabilite dagli accordi o contratti collettivi
- Le assemblee possono essere indette sia congiuntamente che disgiuntamente dalle RSA
- Le azioni di nunciazione sono la denunzia di nuova opera e la denunzia di danno temuto
- Le cd "quietanze a saldo" sono dichiarazioni di scienza, generalmente prive di ogni efficacia negoziale
- Le clausole elastiche sono clausole che, apposte ad un contratto a tempo parziale di tipo verticale o misto, consentono di aumentare la durata della prestazione lavorativa
- Le cose generiche sono quelle indicate soltanto nel genere
- Le cose mobili che non sono di proprietà di alcuno si acquistano con l'occupazione
- Le energie naturali che hanno valore economico si considerano beni mobili
- Le esclusioni e le limitazioni negoziali di responsabilità patrimoniale sono inefficaci in quanto vengono ad incidere su un potere che spetta ai creditori
- Le modifiche o la revoca della procura non sono opponibili a terzi, salvo si provi che questi le conoscevano al momento della conclusione del contratto
- Le obbligazioni di rimborso non sono solidali
- Le opere dell'ingegno sono beni immateriali
- Le rendite vitalizie sono frutti civili
- Le rinunzie e transazioni aventi ad oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili di legge o contratti collettivi sono annullabili
- Le servitù non apparenti sono suscettibili di possesso
- Le servitù non apparenti sono suscettibili di essere usucapite no
- Le singole cose componenti l'universalità di mobili possono formare oggetto di separati atti e rapporti giuridici si
- Le sorgenti e i corsi d'acqua sono beni immobili
- Le spese dell'offerta non accettata sono a carico del creditore in mora
- Le spese per l'apposizione o il ristabilimento del confine sono comuni ai proprietari dei fondi contigui
- Le universalità di diritto sono suscettibili di essere possedute no
- Le universalità di diritto sono suscettibili di essere usucapite no
- L'eccessiva onerosità non può essere invocata dalla parte che ha già eseguito la propria prestazione
- L'eccessiva onerosità dà luogo al rimedio della risoluzione del contratto
- L'eccessiva onerosità può derivare soltanto da un eccezionale aumento del costo della prestazione a causa di difficoltà di esecuzione o di aumenti reali dei prezzi o da un' eccezionale diminuzione di valore reale della controprestazione
- L'eccessiva onerosità sopravvenuta non esonera il debitore dalla responsabilità per inadempimento
- L'effetto acquisitivo dell'usucapione avviene per legge
- Legittimata ad avvalersi della clausola risolutiva espressa è la parte nel cui interesse la clausola è posta
- Legittimato ad agire con l'azione negatoria è anche l'enfiteuta e l'usufruttuario
- Legittimato alla convalida è il contraente al quale spetta l'azione di annullamento
- Legittimato attivo alla rivendicazione è colui che, rispetto alla cosa rivendicata, assume di essere proprietario
- Legittimato attivo all'azione di reintegrazione è anche il detentore si, ma solo il detentore qualificato
- Legittimato attivo all'azione di rescissione è il contraente che ha stipulato in stato di pericolo o di bisogno
- L'enfiteusi temporanea non può essere costituita per una durata inferiore ai venti anni
- L'enfiteuta può disporre del proprio diritto sia per atto tra vivi sia per atto di ultima volontà
- L'equo apprezzamento del giudice attiene alla misura dell'indennità
- L'esercizio del potere di riduzione ad equità del contratto è negozio unilaterale recettizio
- L'esercizio dell'azione di responsabilità extracontrattuale comporta rinunzia all'azione di responsabilità contrattuale
- L'illiceità della causa rende il contratto nullo
- L'impedimento definitivo ad esercitare il potere di fatto sulla cosa estingue il possesso quale che sia l'animus del possessore
- L'impossibilità parziale della prestazione comporta la riduzione della controprestazione
- L'inadempimento dedotto nella clausola risolutiva deve essere un evento determinato, specificato in relazione alla singola o alle singole obbligazioni contrattuali
- L'incapacità sopravvenuta è causa di estinzione del potere di rappresentanza quando concerne il rappresentato o il rappresentante
- L'incorporazione fatta dal terzo con materiali propri offre al proprietario del suolo la possibilità di acquisire la proprietà delle cose incorporate o di farle togliere
- L'interesse apprezzabile viene meno quando l'impossibilità parziale o il deterioramento sono incompatibili con la causa concreta del contratto
- L'interversione del possesso è la conversione della detenzione in possesso per causa proveniente da un terzo o per atto di opposizione
- L'invenzione attribuisce al ritrovatore la proprietà della cosa smarrita se questa non è reclamata entro un anno dalla pubblicazione del suo ritrovamento
- L'ipoteca è insuscettibile di possesso
- Lo sciopero deve essere proclamato collettivamente ma può anche essere esercitato individualmente
- Lo sciopero è un diritto
- Lo spoglio è un atto illecito
- Lo spoil system cd automatico a regime (art 19, comma 8, del dlgs n 165 del 2001) riguarda i dirigenti c.d. apicali (Segretario generale, Capo di Dipartimento..)
- Lo stato di necessità è causa di esclusione della responsabilità quando chi ha compiuto il fatto dannoso vi è stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno alla persona
- L'obbligazione fideiussoria è una obbligazione solidale
- L'obbligazione indivisibile è insuscettibile di adempimento parziale
- L'obbligazione naturale è un dovere morale o sociale giuridicamente rilevante
- L'obbligazione naturale non dà luogo a rimedi per l'inadempimento
- L'obbligo di riservatezza, di cui all'art 2105 cod civ si protrae anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro per un ragionevole lasso di tempo
- L'occupazione è un modo di acquisto della proprietà a titolo originario
- L'offerta di riduzione ad equità del contratto può essere effettuata anche processualmente e a prescindere dalla iniziativa processuale della parte onerata
- L'offerta per intimazione ha ad oggetto la prestazione di beni mobili, la consegna di immobili e tutte le prestazioni di fare
- L'offerta reale ha ad oggetto cose mobili da consegnarsi al domicilio del creditore e denaro
- L'operatività della clausola risolutiva espressa non richiede che l'inadempimento sia grave
- L'unione e la mescolanza imputabili a colpa grave danno luogo oltre che all'indennizzo al risarcimento del danno
- L'unione si verifica nell'ipotesi di congiungimento tra cose esclusivamente mobili che non perdono la loro individualità pur potendo divenire inseparabili
- L'universalità di mobili è sottratta alla regola possesso vale titolo
- L'usucapione è interrotta quando il possessore è stato privato del possesso per oltre un anno
- L'usucapione è rinunziabile si, mediante atto scritto se relativa ad immobili o anche mediante comportamento concludente
- L'usucapione è un modo di acquisto della proprietà e di altri diritti reali di godimento a titolo originario
- L'usucapione può essere rilevata di ufficio no
- L'usufrutto costituito a favore di una persona giuridica non può durare più di trenta anni
- L'usufrutto si costituisce mediante contratto o per testamento ovvero per legge
- L'usufruttuario e il semplice possessore possono essere convenuti con l'azione di apposizione di termini no, perché tutela un interesse del proprietario