Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e sindacale
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- A norma del Codice Civile, è sufficiente che il prestatore di lavoro usi la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta e dall'interesse dell'impresa? No, egli deve usare altresì la diligenza richiesta dal superiore interesse della produzione nazionale
- A norma del d.lgs. 165 del 2001, l'assunzione nelle Amministrazioni Pubbliche avviene con: contratto individuale di lavoro
- A norma del d.lgs. 165 del 2001, l'assunzione nelle Amministrazioni Pubbliche avviene: tramite procedure selettive, ovvero mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento
- A norma del d.lgs. 165 del 2001, l'avvio delle procedure concorsuali e le relative assunzioni, per le amministrazioni dello Stato, le agenzie e gli enti pubblici non economici, sono autorizzati: con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze
- A norma del d.lgs. 165 del 2001, possono essere conferiti incarichi di direzione delle risorse umane a soggetti che rivestono o abbiano rivestito cariche in organizzazioni sindacali? No, se hanno rivestito tali cariche negli ultimi due anni
- A norma del d.lgs. 165/01 e successive modificazioni, deve essere giustificata mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale l'assenza per malattia: protratta per un periodo superiore a dieci giorni
- A norma del d.lgs. 165/2001 e successive modificazioni, è possibile il licenziamento disciplinare per insufficiente rendimento? Sì, a determinate condizioni
- A norma del d.lgs. 165/2001 e successive modificazioni, in quale dei seguenti casi il licenziamento disciplinare è senza preavviso? Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa
- A norma del d.lgs. 165/2001 e successive modificazioni, in quale dei seguenti casi il licenziamento disciplinare è senza preavviso? Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica che attesta falsamente uno stato di malattia
- A norma del d.lgs. 165/2001 e successive modificazioni, in quali casi di assenza per malattia la certificazione medica deve essere inviata per via telematica all'Istituto nazionale della previdenza sociale? Tutti
- A norma del d.lgs. 165/2001, art. 52 comma 1, è consentito adibire il dipendente pubblico a mansioni equivalenti a quelle per le quali è stato assunto? Sì, nell'ambito dell'area di inquadramento
- A norma del d.lgs. 165/2001, art. 52 comma 1, il dipendente pubblico può essere adibito a mansioni corrispondenti a una qualifica superiore alla sua? Sì, se ha successivamente acquisito questa qualifica per effetto delle procedure selettive volte all'accertamento della professionalità richiesta
- A norma del d.lgs. 165/2001, il dipendente pubblico può essere adibito a mansioni corrispondenti alla qualifica immediatamente superiore alla sua, per obiettive esigenze di servizio e in caso di vacanza di posto in organico: per non più di 6 mesi, prorogabili sino a 12
- A norma del d.lgs. 165/2001, se per la definizione di una controversia di lavoro alle dipendenze di una P.A. è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente l'interpretazione delle clausole di un contratto collettivo nazionale, il giudice: coinvolge l'ARAN, affinché promuova tra le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto un accordo sull'interpretazione autentica ovvero sulla modifica della clausola controversa
- A norma del d.lgs. 165/2001, se si instaura una controversia relativa a un rapporto di lavoro alle dipendenze di una Pubblica Amministrazione e viene impugnato davanti al giudice amministrativo un atto amministrativo presupposto: il processo avanti il giudice del lavoro non è sospeso
- A norma del d.lgs. 66/2003, al di là delle previsioni particolari della contrattazione collettiva o individuale, quante ferie spettano normalmente al dipendente? Almeno 4 settimane
- A norma del d.lgs. 66/2003, entro quale data devono essere fruite, al massimo, le ferie annuali non godute nel corso dell'anno di maturazione? Nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione
- A norma del d.lgs. 66/2003, la durata media dell'orario di lavoro, per un periodo di sette giorni, non può superare: 48 ore
- A norma del d.lgs. 81/2015, è possibile impugnare un contratto di lavoro a tempo determinato: entro 180 giorni dalla sua cessazione
- A norma del d.lgs. 81/2015, fino a quante volte è possibile prorogare un contratto di lavoro a tempo determinato che abbia durata iniziale inferiore a 24 mesi? 4 volte
- A norma del d.P.R. 1124/1965, al dipendente assente per malattia, quando l'assenza si prolunghi oltre i 90 giorni, spetta: il 75% della retribuzione
- A norma del d.P.R. n. 442/2000, il S.I.L. è: il Sistema Informativo Lavoro
- A norma del d.P.R. n. 487/1994, i candidati a un concorso unico della P.A. possono dichiarare di concorrere solo per posti di alcune amministrazioni? Sì, possono
- A norma del d.P.R. n. 487/1994, i concorsi unici della Pubblica Amministrazione sono indetti: con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
- A norma del d.P.R. n. 487/1994, il diario delle prove scritte dei concorsi per l'impiego nelle Pubbliche Amministrazioni deve essere comunicato ai singoli candidati: almeno quindici giorni prima dell'inizio delle prove medesime
- A norma del d.P.R. n. 487/1994, il requisito della condotta e delle qualità morali stabilito per l'ammissione ai concorsi nella magistratura: viene richiesto per le assunzioni, comprese quelle obbligatorie delle categorie protette, in determinate Pubbliche Amministrazioni
- A norma del d.P.R. n. 487/1994, l'assunzione agli impieghi nelle Amministrazioni Pubbliche avviene nei seguenti modi, TRANNE uno; quale? Chiamata diretta
- A norma del d.P.R. n. 487/1994, per accedere agli impieghi civili delle Pubbliche Amministrazioni è fissato un limite massimo di età, che ordinariamente è di: 40 anni
- A norma del d.P.R. n. 487/1994, per accedere agli impieghi civili delle Pubbliche Amministrazioni è fissato un limite massimo di età. In caso di deroghe e anche di cumulo di benefici, tale limite non può superare: i 45 anni
- A norma del d.P.R. n. 487/1994, per l'accesso agli impieghi delle Pubbliche Amministrazioni, i requisiti prescritti devono essere posseduti: alla data di scadenza del termine stabilito nel bando di concorso per la presentazione della domanda di ammissione
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, è ammesso il distacco di personale che comporta il trasferimento a un'unità produttiva sita a più di 50 km da quella ove il lavoratore è adibito? Solo per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, è consentito, alle agenzie per il lavoro e agli altri soggetti pubblici e privati autorizzati o accreditati, trattare dati personali dei lavoratori che non siano strettamente attinenti alle loro attitudini professionali e al loro inserimento lavorativo? No, è vietato
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, costituisce distacco di personale: l'attività di porre, da parte di un datore di lavoro che soddisfa un proprio interesse, uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, il tirocinio estivo di orientamento ha una durata: non superiore a tre mesi
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, in caso di distacco di personale, chi è responsabile del trattamento economico e normativo a favore del lavoratore? Il datore di lavoro distaccante
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, in tema di appalto, il committente è obbligato in solido con l'appaltatore a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto: a meno che si tratti di persona fisica che non esercita attività di impresa o professionale
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, in tema di appalto, il committente imprenditore è obbligato in solido con l'appaltatore a corrispondere ai lavoratori, in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, tutti i seguenti elementi, TRANNE: le indennità
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, l'albo delle agenzie per il lavoro tenuto dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è articolato in: cinque sezioni
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, per ottenere l'iscrizione nell'albo tenuto dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, è sufficiente che un'agenzia per il lavoro abbia una dipendenza in uno Stato dell'Unione Europea? Sì, è sufficiente
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, per realizzare un "distacco di personale" occorre che, tramite il distacco, il soggetto distaccante: soddisfi un proprio interesse
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, per realizzare un distacco di personale, occorre il consenso del lavoratore distaccato? Solo se il distacco comporta un mutamento delle mansioni
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, sono ammesse le comunicazioni a mezzo televisione o internet relative ad attività di ricerca e selezione del personale effettuate in forma anonima? No, sono vietate
- A norma del decreto legislativo n. 276/2003, un "distacco di personale" può essere realizzato: da un datore di lavoro
- A norma della Costituzione italiana, articolo 4, la Repubblica riconosce il diritto al lavoro: a tutti i cittadini
- A norma della Costituzione italiana, il diritto di sciopero si esercita: nell'ambito delle leggi che lo regolano
- A norma della Costituzione italiana, la legge può riservare originariamente a comunità di lavoratori o utenti determinate imprese? Sì, può
- A norma della Costituzione italiana, la legge può trasferire a comunità di lavoratori o utenti determinate imprese? Sì, può
- A norma della Costituzione italiana, nel riconoscere il diritto al lavoro, la Repubblica: promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto
- A norma della Costituzione italiana, ogni cittadino ha il dovere di svolgere un'attività o una funzione che concorra al progresso della società secondo le proprie possibilità e: la propria scelta
- A norma della legge 604/1966, la comunicazione del licenziamento deve sempre contenere la specificazione dei motivi che lo hanno determinato? Sì, a pena di inefficacia
- A norma della legge 68/1999, se un'impresa partecipa a un bando per un appalto pubblico e NON presenta la dichiarazione che attesta che è in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili: incorre nell'esclusione
- A norma della legge 68/1999, un datore di lavoro pubblico che occupa 34 dipendenti, quanti disabili deve avere alle sue dipendenze? Uno
- A norma della legge n. 223/1991, in una procedura di licenziamento collettivo sono previsti limiti per il licenziamento di manodopera femminile? Sì, un'impresa non può licenziare una percentuale di manodopera femminile superiore alla percentuale di manodopera femminile occupata con riguardo alle mansioni prese in considerazione
- A norma della legge n. 223/1991, l'individuazione dei lavoratori da licenziare in una procedura di licenziamento collettivo deve essere effettuata, in mancanza di contratti collettivi, nel rispetto di tutti i seguenti criteri, MENO uno. Quale? Nazionalità
- A norma della legge n. 223/1991, se i lavoratori il cui rapporto di lavoro è stato risolto a seguito di una procedura di mobilità vengono reintegrati a norma dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, l'impresa può procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro di un numero di lavoratori pari a quello dei lavoratori reintegrati? Sì, senza dover esperire una nuova procedura di mobilità
- A norma della legge n. 604/1966, fatta salva l'osservanza di particolari norme circa la stabilità, il licenziamento del prestatore di lavoro a tempo indeterminato può avvenire: esclusivamente per giusta causa o per giustificato motivo
- A norma della legge n. 604/1966, l'indennità di anzianità è dovuta al prestatore di lavoro in ogni caso di risoluzione del rapporto di lavoro? Sì, in ogni caso
- A norma della legge n. 604/1966, se il lavoratore licenziato ha impugnato il licenziamento, entro quanti giorni dall'impugnazione, a pena della sua inefficacia, dovrà depositare il ricorso giurisdizionale? 180
- A norma della legge n. 604/1966, se il lavoratore licenziato impugna il licenziamento e avanza richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato e questa è rifiutata: il lavoratore può fare ricorso al giudice
- A norma della legge n. 604/1966, se il lavoratore licenziato impugna il licenziamento e si esperisce il tentativo di conciliazione o arbitrato che però non porta al raggiungimento di un accordo: il lavoratore può fare ricorso al giudice
- A norma della legge n. 604/1966, se risulta accertato che non ricorrono gli estremi del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, il datore di lavoro è sempre tenuto a riassumere il prestatore di lavoro? No, potrebbe versargli una determinata indennità risarcitoria
- A norma della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", è ammesso che un datore di lavoro privato che occupa personale in diverse unità produttive, se assume in una di esse un numero di lavoratori aventi diritto al collocamento mirato superiore a quello prescritto, porti le eccedenze a compenso del minor numero di lavoratori assunti nelle altre unità? Sì, è ammesso in via automatica
- A norma della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", è ammesso che un datore di lavoro pubblico che occupa personale in diverse unità produttive, se assume in una di esse un numero di lavoratori aventi diritto al collocamento mirato superiore a quello prescritto, porti le eccedenze a compenso del minor numero di lavoratori assunti nelle altre unità? Sì, purché le unità produttive siano della stessa regione
- A norma della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", è ammesso un esonero totale del datore di lavoro dagli obblighi di assunzione obbligatoria di disabili? No, ma a determinate condizioni è ammesso un esonero parziale
- A norma della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", a quanti uffici territoriali per il collocamento mirato può essere iscritta la persona disabile? Uno
- A norma della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", i disabili: possono partecipare a tutti i concorsi per il pubblico impiego, da qualsiasi amministrazione pubblica banditi
- A norma della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", il requisito della sana e robusta costituzione nei bandi di concorso per il pubblico impiego: è conservato per singole funzioni
- A norma della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", per l'adempimento degli obblighi relativi alle quote di riserva, i disabili che partecipano a un concorso pubblico possono essere assunti oltre il limite dei posti ad essi riservato? Sì, se hanno conseguito l'idoneità nel concorso
- A norma della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", quale dei seguenti NON è un compito degli Uffici competenti dei servizi del collocamento obbligatorio? Determinare le modalità di funzionamento del Fondo regionale per l'occupazione dei disabili
- A norma della legge n. 92/2012, al fine di monitorare lo stato di attuazione degli interventi e delle misure previsti dalla medesima legge, è istituto un sistema permanente di monitoraggio e valutazione presso: il ministero del Lavoro e Politiche Sociali
- A norma dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, se il lavoratore illegittimamente licenziato viene reintegrato per ordine del giudice, il datore è tenuto a pagare i contributi assistenziali e previdenziali per il periodo che va dal giorno del licenziamento a quello dell'effettiva reintegrazione? Sì, vi è tenuto
- A norma dell'art. 2095 del Codice Civile, i prestatori di lavoro subordinato si dividono in: dirigenti, quadri, impiegati, operai
- A norma dell'art. 2096 del Codice Civile, nella costituzione del rapporto di lavoro, durante il periodo di prova ciascuna delle parti può recedere dal contratto: senza obbligo di preavviso o d'indennità
- A norma dell'art. 2098 del Codice Civile, il contratto di lavoro stipulato senza l'osservanza delle disposizioni concernenti la disciplina della domanda e dell'offerta di lavoro: può essere annullato
- A norma dell'art. 2099 del Codice Civile, è ammessa la retribuzione del prestatore di lavoro con partecipazione agli utili o ai prodotti o con provvigione? Sì, è ammessa
- A norma dell'art. 2100 del Codice Civile, quando, in conseguenza dell'organizzazione del lavoro, il prestatore di lavoro è vincolato all'osservanza di un determinato ritmo produttivo: deve essere retribuito a cottimo
- A norma dell'art. 2102 del Codice Civile, se non è diversamente disposto, quando il prestatore di lavoro è remunerato tramite partecipazione agli utili, quest'ultima è determinata: in base agli utili netti dell'impresa
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, i contratti collettivi possono prevedere casi di assegnazione al prestatore di lavoro di mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore? Sì, purché le nuove mansioni rientrino nella medesima categoria legale
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, il prestatore di lavoro può essere trasferito da un'unità produttiva a un'altra? Solo per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, l'assegnazione di un prestatore di lavoro a mansioni superiori diviene definitiva: dopo un periodo fissato dai contratti collettivi o, in mancanza, dopo sei mesi continuativi
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, nel caso di assegnazione a mansioni superiori, il prestatore di lavoro ha diritto: al trattamento corrispondente all'attività svolta
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, nel caso di assegnazione di un prestatore di lavoro a mansioni superiori, dopo un certo tempo l'assegnazione diviene definitiva: ove non abbia avuto luogo per ragioni sostitutive di altro lavoratore in servizio
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, se il prestatore di lavoro viene assegnato a mansioni inferiori a quelle per le quali è stato assunto, ha diritto alla conservazione del livello di inquadramento? Sì, ne ha diritto tranne se vengono stipulati accordi individuali di modifica avanti alle commissioni di certificazione
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, se il prestatore di lavoro viene assegnato a mansioni inferiori a quelle per le quali è stato assunto, ha diritto alla conservazione del trattamento retributivo in godimento? Sì, a eccezione degli elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento della precedente prestazione lavorativa
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, se, a seguito di modifica degli assetti organizzativi aziendali, il prestatore di lavoro viene assegnato a mansioni inferiori a quelle per le quali è stato assunto, e il mutamento non è comunicato per iscritto: il mutamento è nullo
- A norma dell'art. 2103 del Codice Civile, se, in caso di mutamento delle mansioni del prestatore di lavoro, non viene assolto l'obbligo formativo necessario: l'atto di assegnazione delle nuove mansioni non è nullo
- A norma dell'art. 2108 del Codice Civile, il prestatore di lavoro deve essere compensato per le ore straordinarie: con un aumento di retribuzione rispetto a quella dovuta per il lavoro ordinario
- A norma dell'art. 2109 del Codice Civile, il periodo annuale di ferie a cui il prestatore di lavoro ha diritto viene stabilito: dall'imprenditore
- A norma dell'art. 2109 del Codice Civile, il prestatore di lavoro ha diritto: a un giorno di riposo ogni settimana, di regola coincidente con la domenica
- A norma dell'art. 2112 del Codice Civile, in caso di cessione di azienda, il trasferimento di azienda costituisce di per sé motivo di licenziamento? No, ma resta ferma la facoltà di esercitare il recesso ai sensi della normativa in materia di licenziamenti
- A norma dell'art. 2112 del Codice Civile, in caso di cessione di azienda, per tutti i crediti che il lavoratore aveva al momento del trasferimento: sono obbligati in solido il cedente e il cessionario
- A norma dell'art. 2113 del Codice Civile, le rinunzie e le transazioni che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da contratti collettivi concernenti i rapporti di cui all'art. 409 c.p.c.: non sono valide
- A norma dell'art. 2113 del Codice Civile, le rinunzie e le transazioni che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili di legge, se intervengono dopo la cessazione del rapporto di lavoro, possono essere impugnate: entro sei mesi dalla loro data
- A norma dell'art. 2113 del Codice Civile, le rinunzie e le transazioni che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili di legge, se intervengono prima della cessazione del rapporto di lavoro, possono essere impugnate? Sì, entro sei mesi dalla cessazione del rapporto
- A norma dell'art. 2113 del Codice Civile, le rinunzie e le transazioni che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili di legge: non sono valide
- A norma dell'art. 2120 del Codice Civile, ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto, il riferimento è: la retribuzione dovuta per ogni anno di servizio
- A norma dell'art. 2120 del Codice Civile, ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto, salvo diversa previsione dei contratti collettivi, nella retribuzione annua sono comprese le prestazioni in natura e i rimborsi spese? Solo le prestazioni in natura
- A norma dell'art. 2120 del Codice Civile, ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto, si considerano frazioni di anno: le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni
- A norma dell'art. 2121 del Codice Civile, NON rientrano nel computo dell'indennità di mancato preavviso: i rimborsi spese
- A norma dell'art. 2121 del Codice Civile, se al lavoratore sono dovuti anche vitto e alloggio, essi si computano ai fini del calcolo dell'indennità di mancato preavviso? Sì, entrambi
- A norma dell'art. 2122 del Codice Civile, sono ammessi patti anteriori alla morte del lavoratore circa l'attribuzione e la ripartizione delle indennità che il datore di lavoro deve corrispondere in caso di morte? No, simili patti sono nulli
- A norma dell'art. 2125 del Codice Civile, il datore di lavoro e il lavoratore dipendente possono concludere un patto di non concorrenza: per il periodo successivo alla cessazione del rapporto di lavoro
- A norma dell'art. 35 del decreto legislativo 165 del 2001, le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate da ciascuna Pubblica Amministrazione: tra l'altro, sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale
- A norma dell'articolo 2115 del Codice Civile, salvo diverse disposizioni di legge, l'imprenditore e il prestatore di lavoro contribuiscono alle istituzioni di previdenza e di assistenza? Sì, in parti uguali
- A norma dell'articolo 2120 del Codice Civile, il trattamento di fine rapporto del prestatore di lavoro si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per: 13,5
- A norma dell'articolo 53 del d.lgs. 165 del 2001, in tema di incompatibilità e cumulo di impieghi degli impiegati pubblici: sono esclusi dal regime delle incompatibilità i compensi derivanti da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o fuori ruolo
- A norma dello Statuto dei lavoratori, i lavoratori hanno diritto di riunirsi nell'unità produttiva in cui prestano la loro opera durante l'orario di lavoro: nei limiti di 10 ore annue, retribuite
- A norma dello Statuto dei lavoratori, i lavoratori hanno diritto di riunirsi nell'unità produttiva in cui prestano la loro opera fuori dell'orario di lavoro: senza limitazioni di tempo
- A norma dello Statuto dei lavoratori, il datore di lavoro può costituire o sostenere associazioni sindacali di lavoratori? No, non può
- A norma dello Statuto dei lavoratori, il datore di lavoro può impiegare guardie giurate per la tutela del patrimonio aziendale e per la sorveglianza dei lavoratori? Solo per la tutela del patrimonio aziendale
- A norma dello Statuto dei lavoratori, se il lavoratore licenziato illegittimamente viene reintegrato per ordine del giudice, il rapporto di lavoro si risolve se il lavoratore: non riprende servizio entro 30 giorni dall'invito del datore
- A seguito delle modifiche introdotte dal d.lgs. 81/2015, attuativo del cosiddetto "Jobs Act", il datore di lavoro può richiedere al dipendente lo svolgimento di prestazioni supplementari? Sì, nel rispetto dei contratti collettivi ed entro i limiti dell'orario normale di lavoro
- A seguito delle modifiche introdotte dal d.lgs. 81/2015, attuativo del cosiddetto "Jobs Act", in caso di lavoro intermittente, al lavoratore sono assegnati particolari diritti per la propria disponibilità? Sì, può essere prevista un'indennità di disponibilità determinata dai contratti collettivi
- A seguito delle modifiche introdotte dal d.lgs. 81/2015, attuativo del cosiddetto "Jobs Act", nel caso di lavoro a tempo parziale, quale dei seguenti elementi NON si può modulare in relazione all'articolazione dell'orario di lavoro? Il congedo parentale
- A seguito delle modifiche introdotte dal d.lgs. 81/2015, attuativo del cosiddetto "Jobs Act", se un lavoratore assunto a tempo pieno rifiuta di trasformare il proprio rapporto di lavoro in rapporto a tempo parziale, questo: non costituisce giustificato motivo di licenziamento
- A seguito delle modifiche introdotte dal d.lgs. 81/2015, attuativo del cosiddetto "Jobs Act", un lavoratore può essere adibito a mansioni di livello inferiore? Sì, in caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incida sulla posizione del lavoratore, purché rientranti nella medesima categoria legale
- A sensi della legge 68/1999, i datori di lavoro pubblici e privati che occupano più di 50 dipendenti, sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori disabili: nella misura del 7% dei lavoratori occupati
- Ai fini del computo della quota di riserva prevista per l'impiego del personale di cui all'art. 1 della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", quali tra i seguenti soggetti sono computati tra i dipendenti? I centralinisti
- Ai fini del computo della quota di riserva prevista per l'impiego del personale di cui all'art. 1 della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", sono computati tra i dipendenti anche i lavoratori occupati ai sensi della medesima legge? No, non lo sono
- Ai fini del computo della quota di riserva prevista per l'impiego del personale, l'art. 1 della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", prevede esplicitamente che siano considerate unità: le frazioni percentuali superiori allo 0,50
- Ai fini e agli effetti del d.lgs. 81/2008 in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, si intende per lavoratore: chi, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa anche al solo fine di apprendere un mestiere
- Ai sensi del d.lgs. 151/2001, in materia di congedi per malattie del figlio, quale delle seguenti affermazioni è corretta? Ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro per la malattia del figlio, nel limite di 5 giorni lavorativi all'anno, per ogni figlio di età compresa tra i 3 e gli 8 anni
- Ai sensi del d.lgs. 165 del 2001, in caso di assenza per malattia del dipendente, l'Amministrazione dispone il controllo sanitario: valutando la condotta complessiva del dipendente e gli oneri connessi all'effettuazione della visita, tenendo conto dell'esigenza di contrastare e prevenire l'assenteismo
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, il periodo massimo di sei mesi per lo svolgimento di mansioni immediatamente superiori assegnate a un lavoratore pubblico, a causa della vacanza di posto in organico, nel caso in cui siano state avviate le procedure per la copertura dei posti: è prorogabile fino a dodici mesi
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, le Amministrazioni Pubbliche possono stipulare contratti di formazione e lavoro e contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato? Sì, ma soltanto per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale e nel rispetto delle condizioni e modalità di reclutamento stabilite nel decreto stesso
- Ai sensi del d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 ("Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici"), ai fini dell'articolo 4, per regali o altre utilità di modico valore, qual è la cifra orientativamente stabilita? 150
- Ai sensi della legge 190/2012, la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione: è fonte di responsabilità disciplinare
- Ai sensi della legge 68/1999, un datore di lavoro pubblico che occupa 200 dipendenti, quanti disabili deve avere alle sue dipendenze? 14
- Ai sensi della legge n. 223/1991, esaurita senza il raggiungimento di un accordo la procedura di confronto con le rappresentanze sindacali aziendali e le rispettive associazioni anche avanti il direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione, l'impresa ha facoltà di effettuare il licenziamento collettivo? Sì, ha questa facoltà
- Ai sensi della legge n. 223/1991, nel caso in cui un'impresa intenda procedere a licenziamento collettivo e la procedura di confronto con le rappresentanze sindacali aziendali e le rispettive associazioni non porti a un accordo, un ulteriore esame avanti il direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione deve concludersi: entro trenta giorni dal ricevimento da parte dell'Ufficio provinciale della comunicazione del mancato raggiungimento dell'accordo
- Ai sensi della legge n. 223/1991, nel caso in cui un'impresa intenda procedere a licenziamento collettivo e la procedura di confronto con le rappresentanze sindacali aziendali e le rispettive associazioni porti a un accordo che prevede un riassorbimento totale o parziale dei lavoratori ritenuti eccedenti, può essere stabilita l'assegnazione di essi a mansioni diverse da quelle svolte? Sì, può
- Ai sensi della legge n. 223/1991, se la comunicazione dell'impresa di voler avviare un licenziamento collettivo, indirizzata preventivamente alle rappresentanze sindacali aziendali e alle associazioni di categoria, contiene vizi: i vizi possono essere sanati nell'ambito di un accordo sindacale concluso nel corso della procedura di licenziamento collettivo
- Ai sensi della legge n. 223/1991, se un'impresa, espletate le procedure richieste, avvia un licenziamento collettivo ma non comunica per iscritto il recesso a ogni lavoratore licenziato: la comunicazione è priva di efficacia
- Ai sensi della legge n. 223/1991, se un'impresa, espletate le procedure richieste, avvia un licenziamento collettivo, deve comunicare il recesso a ogni lavoratore licenziato? Sì, per iscritto
- Ai sensi della legge n. 223/1991, se un'impresa, espletate le procedure richieste, avvia un licenziamento collettivo, deve comunicare l'elenco dei lavoratori licenziati a tutti i seguenti soggetti, TRANNE: al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
- Ai sensi della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", i datori di lavoro sono tenuti a garantire la conservazione del posto di lavoro a quei soggetti che, non essendo disabili al momento dell'assunzione, abbiano acquisito eventuali disabilità per infortunio? Solo se l'infortunio si è verificato sul lavoro
- Ai sensi della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", si intendono per non vedenti coloro che hanno un residuo visivo: non superiore a un decimo a entrambi gli occhi, con eventuale correzione
- Ai sensi della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", si intendono per sordomuti: coloro che sono colpiti da sordità dalla nascita o prima dell'apprendimento della lingua parlata
- Ai sensi della legislazione vigente in materia di malattie professionali è corretto affermare che: deve essere considerata malattia professionale, e come tale indennizzabile, qualsiasi infermità di cui sia provato il rapporto causale diretto ed efficiente con il lavoro
- Ai sensi dell'art. 10 della legge 936/1986, il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro: contribuisce all'elaborazione della legislazione che comporta indirizzi di politica economica e sociale
- Ai sensi dell'art. 17 d.lgs. 165/2001, i dirigenti della P.A. possono delegare alcune competenze a dipendenti che ricoprono le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici loro affidati? Sì, per comprovate e specifiche ragioni di servizio, per un periodo di tempo determinato e con atto scritto e motivato
- Ai sensi dell'art. 19, comma 2, del d.lgs. 165 del 2001, la durata degli incarichi dirigenziali: non può essere inferiore a tre anni né eccedere i cinque anni, salvo i diversi casi espressamente individuati dall'articolo stesso
- Ai sensi dell'art. 2 d.lgs. 303/1999, che disciplina la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Presidente si avvale della Presidenza per svolgere in maniera organica e integrata: la promozione e la verifica dell'innovazione nel settore pubblico e il coordinamento in materia di lavoro pubblico
- Ai sensi dell'art. 20 della legge 300/1970, i lavoratori hanno diritto di riunirsi: nell'unità produttiva in cui prestano la loro opera fuori dall'orario di lavoro, nonché durante l'orario di lavoro nei limiti di dieci ore annue
- Ai sensi dell'art. 2096 del Codice Civile, nel caso di assunzione in prova del prestatore di lavoro: durante il periodo di prova, se non è previsto un tempo minimo di prova, ciascuna delle parti può recedere dal contratto, senza l'obbligo di preavviso o d'indennità
- Ai sensi dell'art. 21 del d.lgs. 165/2001, la colpevole violazione da parte del dirigente del dovere di vigilanza sul rispetto, da parte del personale assegnato ai propri uffici, degli standard quantitativi e qualitativi fissati dall'Amministrazione, comporta: una decurtazione della retribuzione di risultato, in relazione alla gravità della violazione, di una quota fino all'ottanta per cento
- Ai sensi dell'art. 23 del d.lgs. 81/2015, NON possono essere assunti lavoratori a tempo determinato in misura superiore: al 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell'anno di assunzione
- Ai sensi dell'art. 24 del d.lgs. 165 del 2001, in materia di trattamento economico del personale con qualifica dirigenziale, il trattamento accessorio collegato ai risultati deve costituire: almeno il 30% della retribuzione complessiva al netto della retribuzione individuale di anzianità e degli incarichi aggiuntivi soggetti al regime dell'omnicomprensività
- Ai sensi dell'art. 30, c. 1, d.lgs. n. 81/2015, durante la somministrazione della prestazione di lavoro, l'esercizio del potere direttivo e di quello di controllo della stessa sono esercitati: dall'impresa utilizzatrice
- Ai sensi dell'art. 36 del d.lgs. 165/2001, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte di una Pubblica Amministrazione: non può comportare in ogni caso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la medesima Pubblica Amministrazione ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- Ai sensi dell'art. 36, c. 2, d.lgs. n. 81/2015, il lavoratore somministrato: ha diritto a esercitare presso l'utilizzatore, per tutta la durata della missione, i diritti di libertà e di attività sindacale, nonché a partecipare alle assemblee del personale dipendente delle imprese utilizzatrici
- Ai sensi dell'art. 4 del d.lgs. 165 del 2001, i dirigenti: sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati
- Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. 62/2013, i regali e le altre utilità ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente: messi a disposizione dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 45 del d.lgs. 165 del 2001, i contratti collettivi definiscono trattamenti economici accessori collegati, tra l'altro, alla performance organizzativa con riferimento: all'Amministrazione nel suo complesso e alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola l'Amministrazione
- Ai sensi dell'art. 45 del d.lgs. 165 del 2001, i responsabili dell'attribuzione dei trattamenti economici accessori sono: i dirigenti
- Ai sensi dell'art. 52, comma 3, d.lgs. 165 del 2001, nel lavoro pubblico si considera svolgimento di mansioni superiori: l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni
- Ai sensi dell'art. 53 del d.lgs. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre Pubbliche Amministrazioni? Sì, se conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., il codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni è approvato: con decreto del Presidente della Repubblica
- Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., il codice di comportamento proprio di una Pubblica Amministrazione: integra e specifica quello generale definito dal Governo
- Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., le Pubbliche Amministrazioni verificano lo stato di applicazione dei codici di comportamento: annualmente
- Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. 165/2001, cosa deve necessariamente prevedere il Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni? Il divieto, per tutti i dipendenti pubblici, di chiedere o di accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità, in connessione con l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati, fatti salvi i regali d'uso, purché di modico valore e nei limiti delle normali relazioni di cortesia
- Ai sensi dell'art. 54, co. 2, d.lgs. 165 del 2001, il codice di comportamento per i pubblici dipendenti è reso noto mediante: pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e consegna al dipendente all'atto dell'assunzione
- Ai sensi dell'art. 55, c. 2, d.lgs. 165/2001, la pubblicazione sul sito istituzionale dell'Amministrazione del codice disciplinare, con l'indicazione della relative infrazioni e sanzioni, equivale: a tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-bis, comma 1, d.lgs. 165 del 2001, alle infrazioni per le quali è previsto il rimprovero verbale si applica la disciplina stabilita: dal contratto collettivo
- Ai sensi dell'art. 7 del d.lgs. 165/2001, per esigenze cui NON possono far fronte con personale in servizio, le Amministrazioni Pubbliche possono conferire incarichi individuali: con contratti di lavoro autonomo a esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza di precisi presupposti di legittimità individuati dalla legge
- Ai sensi dell'art. 8 del d.lgs. 81/2015, è ammessa la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale? Sì, su accordo delle parti risultante da atto scritto
- Ai sensi dell'art. 8 del d.lgs. 81/2015, il rifiuto, da parte del lavoratore, di trasformare il proprio rapporto di lavoro a tempo parziale in lavoro a tempo pieno: non costituisce giustificato motivo di licenziamento
- Ai sensi dell'art. 8 del d.lgs. 81/2015, in quali casi il lavoratore, il cui rapporto sia trasformato da tempo pieno in tempo parziale, ha diritto di precedenza nelle assunzioni con contratto a tempo pieno? Nelle assunzioni con contratto a tempo pieno per l'espletamento delle stesse mansioni o di mansioni di pari livello e categoria legale rispetto a quelle oggetto del rapporto di lavoro a tempo parziale
- Ai sensi dell'articolo 2118 del Codice Civile, il preavviso nel rapporto di lavoro: ha una durata stabilita dal contratto di lavoro, collettivo o individuale, ovvero dagli usi o secondo equità
- Ai sensi dell'articolo 2119 del Codice Civile, il lavoratore che si dimette per giusta causa deve dare il preavviso? No, quando si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'articolo 23 del d.lgs. 165 del 2001, in ogni Amministrazione dello Stato: è istituito il ruolo dei dirigenti, che si articola nella prima e nella seconda fascia
- Ai sensi dell'articolo 52, c. 5 del d.lgs. 165 del 2001, nel caso di illegittima adibizione del prestatore di lavoro pubblico a mansioni superiori, il dirigente che ha disposto l'assegnazione: risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave
- Ai sensi dell'articolo 52, comma 4, del d.lgs. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico che per obiettive esigenze di servizio sia adibito a mansioni superiori: ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione
- Al sistema permanente di monitoraggio e valutazione istituito a norma della legge n. 92/2012 al fine di monitorare lo stato di attuazione degli interventi e delle misure previsti dalla legge medesima concorrono le parti sociali? Sì, concorrono
- Alla luce della legge n. 53/2000, scegliere la/e lettera/e corretta/e. Il congedo per la formazione è cumulabile: a) con le ferie; b) con la malattia; c) con altri congedi. Né a) né b) né c)
- All'indennità erogata dall'Assicurazione sociale per l'impiego (ASpI) prevista dalla legge n. 92/2012, art. 2, dopo i primi sei mesi di fruizione si applica una riduzione: del 15 per cento