Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e legislazione sociale
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- Gli artt. dal 13 al 18 del D.Lgs. n. 81/2015 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Il lavoratore intermittente è computato nell'organico dell'impresa, ai fini dell'applicazione di qualsiasi disciplina di fonte legale o contrattuale per la quale sia rilevante il computo dei dipendenti del datore di lavoro, in proporzione all'orario di lavoro effettivamente svolto nell'arco di ciascun semestre.
- Gli artt. dal 13 al 18 del D.Lgs. n. 81/2015 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta. È vietato il ricorso al lavoro intermittente per la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero.
- Gli artt. dal 13 al 18 del D.Lgs. n. 81/2015 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Il contratto di lavoro intermittente è un contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa nei limiti di cui al citato D.Lgs.
- Gli artt. dal 33 al 40 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Il prestatore di lavoro intermittente è computato nell'organico dell'impresa, ai fini della applicazione di normative di legge, in proporzione all'orario di lavoro effettivamente svolto nell'arco di ciascun semestre.
- Gli artt. dal 33 al 40 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Il contratto di lavoro intermittente è un contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa nei limiti di cui all'art. 34 del suddetto D.Lgs.
- Gli artt. dal 33 al 40 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Il trattamento economico, normativo e previdenziale del lavoratore intermittente è riproporzionato, in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita, in particolare per quanto riguarda l'importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa, nonché delle ferie e dei trattamenti per malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale, maternità, congedi parentali.
- Gli artt. dal 33 al 40 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta. E' vietato il ricorso al lavoro intermittente per la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero.
- Gli artt. dal 33 al 40 del D.Lgs. n. 276/2003, disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Per tutto il periodo durante il quale il lavoratore resta disponibile a rispondere alla chiamata del datore di lavoro non è titolare di alcun diritto riconosciuto ai lavoratori subordinati nè matura alcun trattamento economico e normativo, salvo l'indennità di disponibilità.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Per i contratti ripartiti, in assenza di contratti collettivi, e fatto salvo quanto stabilito nel suddetto D.Lgs., trova applicazione, nel caso di prestazioni rese a favore di un datore di lavoro, la normativa generale del lavoro subordinato in quanto compatibile con la particolare natura del rapporto di lavoro ripartito.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel contratto di lavoro ripartito, ai fini della possibilità di certificare le assenze, i lavoratori sono tenuti a informare preventivamente il datore di lavoro, con cadenza almeno settimanale, in merito all'orario di lavoro di ciascuno dei soggetti coobbligati.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel contratto di lavoro ripartito, ai fini delle prestazioni della assicurazione generale e obbligatoria per la invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, della indennità di malattia e di ogni altra prestazione previdenziale e assistenziale e delle relative contribuzioni connesse alla durata giornaliera, settimanale, mensile o annuale della prestazione lavorativa, i lavoratori contitolari del contratto di lavoro ripartito sono assimilati ai lavoratori a tempo parziale.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel contratto di lavoro ripartito, eventuali sostituzioni da parte di terzi, nel caso di impossibilità di uno o entrambi i lavoratori coobbligati, sono vietate e possono essere ammesse solo previo consenso del datore di lavoro.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel contratto di lavoro ripartito, fatte salve diverse intese tra le parti contraenti o previsioni dei contratti o accordi collettivi, i lavoratori hanno la facoltà di determinare discrezionalmente e in qualsiasi momento sostituzioni tra di loro, nonché di modificare consensualmente la collocazione temporale dell'orario di lavoro, nel qual caso il rischio della impossibilità della prestazione per fatti attinenti a uno dei coobbligati è posta in capo all'altro obbligato.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel contratto di lavoro ripartito ciascuno dei lavoratori coobbligati ha diritto di partecipare alle riunioni assembleari di cui all'art. 20 della L. n. 300/1970, entro il previsto limite complessivo di dieci ore annue.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel contratto di lavoro ripartito trovano applicazione i divieti di discriminazione diretta e indiretta previsti dalla legislazione vigente.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel contratto di lavoro ripartito, fermo restando il vincolo di solidarietà e fatta salva una diversa intesa tra le parti contraenti, ogni lavoratore resta personalmente e direttamente responsabile dell'adempimento della intera obbligazione lavorativa nei limiti di cui al capo II - titolo V.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Il trattamento economico e normativo dei lavoratori coobbligati è riproporzionato, in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita, in particolare per quanto riguarda l'importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa, nonché delle ferie e dei trattamenti per malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale, congedi parentali.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel contratto di lavoro ripartito, salvo diversa intesa tra le parti, l'impedimento di entrambi i lavoratori coobbligati è disciplinato ai sensi dell'art. 1256 del c.c.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Il contratto di lavoro ripartito è uno speciale contratto di lavoro mediante il quale due lavoratori assumono in solido l'adempimento di una unica e identica obbligazione lavorativa.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. La regolamentazione del lavoro ripartito è demandata alla contrattazione collettiva nel rispetto delle previsioni contenute nel capo II - titolo V.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Il contratto di lavoro ripartito è stipulato in forma scritta ai fini della prova di alcuni elementi.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel lavoro ripartito, il lavoratore coobbligato non deve ricevere, per i periodi lavorati, un trattamento economico e normativo complessivamente meno favorevole rispetto al lavoratore di pari livello, a parità di mansioni svolte.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel contratto di lavoro ripartito, salvo diversa intesa tra le parti, le dimissioni o il licenziamento di uno dei lavoratori coobbligati comportano, di norma, l'estinzione dell'intero vincolo contrattuale.
- Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Nel lavoro ripartito il calcolo delle prestazioni e dei contributi è effettuato non preventivamente ma mese per mese, salvo conguaglio a fine anno a seguito dell'effettivo svolgimento della prestazione lavorativa.
- Gli editori, i direttori responsabili e i gestori di siti sui quali siano pubblicati annunci in violazione delle disposizioni di cui all'art. 9 del D.Lgs. n. 276/2003 per il quale "sono vietate comunicazioni, a mezzo stampa, internet, televisione o altri mezzi di informazione, in qualunque forma effettuate, relative ad attività di ricerca e selezione del personale, ricollocamento professionale, intermediazione o somministrazione effettuate in forma anonima", incorrono in sanzioni amministrative? Si, a norma dell'art. 19 sono puntiti con una sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 a 12.000 euro.