Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- I beni demaniali sono inalienabili? Sì
- I beni demaniali: sono inalienabili
- I certificati rilasciati dalle P.A. che attestano qualità personali non soggette a modificazione hanno validità illimitata. A norma di quanto prevede il Testo Unico sulla documentazione amministrativa quanto affermato è: Vero, hanno validità illimitata.
- I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni che attestano stati e qualità personali non soggetti a modificazione hanno validità illimitata. I restanti certificati, se disposizioni di legge o regolamentari non prevedano una validità superiore, hanno: Validità di 6 mesi dalla data del rilascio.
- I conflitti tra due o più autorità possono essere: positivi, negativi, reali, virtuali, di attribuzione, di giurisdizione, di competenza. Quando è relativo ad autorità appartenenti ad uno stesso potere (es. conflitto tra due TAR, conflitto tra Prefetto e Ministro dell'Interno): Si ha conflitto di competenza.
- I conflitti tra due o più autorità possono essere: positivi, negativi, reali, virtuali, di attribuzione, di giurisdizione, di competenza. Quando vi sia la possibilità che due (o più) autorità si pronuncino in maniera discordante circa la propria competenza a conoscere la questione: Si ha conflitto virtuale.
- I controlli amministrativi sugli atti: Sono volti a valutare il singolo atto adottato dall'organo di amministrazione attiva, allo scopo di constatarne la conformità alla legge ovvero l'opportunità dell'emanazione.
- I controlli finalizzati ad esaminare il corretto funzionamento di un organo dal punto di vista sia della legittimità dell'azione, sia del comportamento della persona fisica preposta, con lo scopo di tutelare e garantire il pieno rispetto del principio costituzionale di cui all'art. 97 del buon andamento dell'azione amministrativa sono: Controlli sugli organi.
- I controlli preventivi antecedenti intervengono su di un atto amministrativo: Non ancora perfezionato.
- I controlli preventivi susseguenti sugli atti amministrativi intervengono su di un atto amministrativo: Perfetto ma non efficace.
- I controlli riguardanti dichiarazioni sostitutive di certificazione sono effettuati dall'amministrazione procedente con le modalità di cui all'art. 43 del D.P.R. n. 445/2000: Consultando direttamente gli archivi dell'amministrazione certificante ovvero richiedendo alla medesima, anche attraverso strumenti informatici o telematici, conferma scritta della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei registri da questa custoditi.
- I controlli sugli atti amministrativi che intervengono quando l'atto si è perfezionato ma non ha ancora acquisito efficacia sono: Controlli preventivi.
- I controlli sugli atti amministrativi sono di legittimità e di merito: A seconda che siano diretti a verificare la corrispondenza dell'atto alle norme di legge ovvero la convenienza e l'opportunità dell'atto per l'Amministrazione.
- I controlli sugli atti amministrativi sono interni o esterni: A seconda che il controllo sia esercitato da un organo interno all'Amministrazione, in forza di una posizione gerarchicamente sovraordinata, ovvero da un soggetto diverso, esterno all'Amministrazione o appartenente ad altro ramo.
- I controlli sugli atti amministrativi sono preventivi o successivi: In relazione al momento in cui interviene l'atto di controllo.
- I controlli sugli atti diretti a verificare la convenienza e l'opportunità dell'atto per l'Amministrazione sono: Controlli di merito.
- I Dipartimenti sono strutture di primo livello: Dei Ministeri.
- I fiumi e i laghi sono: beni del demanio pubblico
- I membri del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro durano in carica: Cinque anni e possono essere confermati.
- I membri del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e il suo Presidente durano in carica: Tutti cinque anni.
- I pareri sono obbligatori e parzialmente vincolanti: Qualora l'amministrazione chiamata a produrre l'atto terminale possa discostarsi dal parere solo in un determinato senso o per particolari aspetti motivando in merito.
- I portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento possono intervenire nel procedimento amministrativo? Si, lo prevede espressamente l'art. 9 l.n. 241/1990 in quanto titolari di un interesse ad evitare che anche indirettamente può essere loro arrecato pregiudizio dal provvedimento.
- I portatori di interessi privati, ove questi non siano individuabili a priori all'inizio del procedimento, possono intervenire nel procedimento amministrativo? Sì, lo prevede espressamente l'art. 9 l.n. 241/1990.
- I portatori di interessi pubblici possono intervenire nel procedimento amministrativo? Si, lo prevede espressamente l'art. 9 l. n. 241/1990 in quanto titolari di un interesse ad evitare che anche indirettamente può essere loro arrecato pregiudizio dal provvedimento.
- I provvedimenti ablatori obbligatori costituiscono un rapporto obbligatorio tra cittadino e pubblica amministrazione, imponendo ai destinatari lo svolgimento di una determinata prestazione. Ne costituiscono un esempio: Obbligo di pagare i tributi.
- I provvedimenti ablatori obbligatori: Costituiscono un rapporto obbligatorio tra cittadino e pubblica amministrazione.
- I provvedimenti ablatori obbligatori: Non hanno ad oggetto la proprietà o diritti reali e non prevedono l'imposizione di un indennizzo.
- I provvedimenti ablatori obbligatori: In quanto provvedimenti che limitano la sfera giuridica dei destinatari, devono essere espressamente previsti dalla legge.
- I provvedimenti ablatori personali, in quanto provvedimenti che limitano la sfera giuridica dei destinatari, sono soggetti al principio di legalità. Ne costituiscono un esempio: Ordini di polizia.
- I provvedimenti ablatori personali: In quanto provvedimenti che limitano la sfera giuridica dei destinatari sono soggetti al principio di legalità.
- I provvedimenti ablatori reali: Consistono nella sottrazione di diritti reali dei privati e in particolare, del diritto di proprietà con contestuale acquisizione di tali diritti alla pubblica amministrazione.
- I provvedimenti amministrativi devono essere motivati? Sì, a eccezione degli atti normativi e dei provvedimenti a contenuto generale
- I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In caso di provvedimenti discrezionali: La motivazione deve essere particolarmente ampia in quanto deve dare contezza della valutazione degli interessi pubblici e privati sottesi all'azione amministrativa.
- I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In caso di provvedimenti positivi: La motivazione è succinta con riferimento alla conformità della domanda alla legge ed ai regolamenti.
- I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In caso di provvedimenti vincolati: La motivazione è ridotta alla c.d. giustificazione, ovvero alle norme di legge poste a fondamento dell'atto.
- I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In quale caso la motivazione è succinta con riferimento alla conformità della domanda alla legge ed ai regolamenti? In caso di provvedimenti positivi.
- I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In quale caso la motivazione è ridotta alla c.d. giustificazione, ovvero all'indicazione delle norme di legge poste a fondamento dell'atto? In caso di provvedimenti vincolati.
- I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In quale caso la motivazione deve essere analitica con riferimento alla mancanza dei requisiti richiesti? In caso di provvedimenti negativi.
- I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In quale caso la motivazione deve essere particolarmente ampia in quanto deve dare contezza della valutazione degli interessi pubblici e privati sottesi all'azione amministrativa? In caso di provvedimenti discrezionali.
- I provvedimenti amministrativi: sono atti tipici, ossia costituiscono un numero chiuso e sono solo quelli configurati dalla legge
- I regolamenti del Governo: Non possono derogare o contrastare con la Costituzione, né con i principi in essa contenuti.
- I regolamenti del Governo: Sono deliberarti dal Consiglio dei Ministri ed emanati con DPR.
- I regolamenti del Governo: Si inquadrano al secondo livello nella gerarchia delle fonti.
- I regolamenti del Governo: Sono deliberarti dal Consiglio dei Ministri, previo parere del Consiglio di Stato.
- I regolamenti del Governo: Sono atti sostanzialmente normativi in quanto capaci di innovare l'ordinamento giuridico.
- I regolamenti del Governo: Sono sottoposti al visto e alla registrazione della Corte dei conti.
- I regolamenti dell'Esecutivo: Non possono regolare istituti fondamentali dell'ordinamento.
- I regolamenti dell'Esecutivo: Devono essere pubblicati nella Gazzetta ufficiale.
- I regolamenti dell'Esecutivo: Vengono inseriti nella raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.
- I regolamenti di esecuzione (art. 17, co. 1, l. n. 400/1988): Disciplinano l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi, nonché dei regolamenti comunitari.
- I regolamenti di esecuzione (art. 17, co. 1, l. n. 400/1988): Sono diretti ad apporre norme secondarie e complementari rispetto alle leggi cui si riferiscono.
- I regolamenti di riordino (art. 17, co. 4-ter, l. n. 400/1988): Sono abilitati al periodico riordino delle disposizioni regolamentari vigenti, alla ricognizione di quelle che hanno esaurito la loro funzione.
- I regolamenti emanati con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri: possono disciplinare l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi, nonché dei regolamenti comunitari
- I regolamenti indipendenti (art. 17, co. 1, l. n. 400/1988): Possono intervenire nelle materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla legge.
- I regolamenti indipendenti (art. 17, co. 1, l. n. 400/1988): Disciplinano autonomamente, senza essere collegati ad una previa legge, una certa materia, non disciplinata dalla legge o da atti aventi forza di legge e non coperta di riserva.
- I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. I requisiti di esecutività: Operano ex tunc, e in virtù di essi l'atto già perfetto, può essere portato ad esecuzione.
- I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. I requisiti di obbligatorietà: Operano ex nunc, e in virtù di essi l'atto già perfetto ed esecutivo diviene obbligatorio per i suoi destinatari.
- I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. I requisiti di obbligatorietà: Sono quelli in virtù dei quali l'atto, già perfetto ed esecutivo, diventa obbligatorio per i suoi destinatari.
- I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. Tra i primi rientrano: I controlli.
- I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. Tra i secondi rientrano: La trasmissione e la pubblicazione del provvedimento.
- I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo, sono richiesti affinché l'atto già perfetto, possa produrre i suoi effetti. Tra essi rientrano: L'accettazione dell'interessato, quando da essa la legge fa dipendere gli effetti dell'atto.
- I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo, sono richiesti affinché l'atto già perfetto, possa produrre i suoi effetti. Tra essi rientrano: Il verificarsi della condizione sospensiva e del termine.
- I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo che attengono all'agente sono la compatibilità, la competenza e la legittimazione. La prima: Sussiste quando mancano cause di astensione o di ricusazione del funzionario.
- I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo sono richiesti dalla legge perché un atto sia valido. Tra essi rientrano: La corrispondenza alla causa del potere.
- I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo sono richiesti dalla legge perché un atto sia valido. Tra essi rientrano: L'esistenza e la sufficienza della motivazione.
- I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo sono richiesti dalla legge perché un atto sia valido. Tra essi rientrano: Il rispetto dei precetti di logica e imparzialità.
- I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo sono richiesti dalla legge perché un atto sia valido. Tra essi rientrano: La competenza e la legittimazione.
- I ricorsi ai Consigli comunali e regionali, diretti a far dichiarare la decadenza di componenti in regime di ineleggibilità o di incompatibilità (D.P.R. n. 570/1960) sono ricorsi: Non impugnatori, a carattere eccezionale ed atipico.
- I ricorsi alle commissioni di vigilanza per l'edilizia economica e popolare (D.P.R. n. 655/1964) sono ricorsi: Non impugnatori, a carattere eccezionale ed atipico.
- I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Il termine perentorio di 30 giorni è previsto: Per il ricorso gerarchico e per il ricorso in opposizione.
- I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Indicare per quale dei seguenti ricorsi è corretto il rispettivo termine. Ricorso gerarchico proprio - 30 giorni.
- I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Indicare per quale dei seguenti ricorsi è corretto il rispettivo termine. Ricorso in opposizione - 30 giorni.
- I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Indicare per quale dei seguenti ricorsi è corretto il rispettivo termine. Ricorso straordinario al Capo dello Stato - 120 giorni.
- I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Qual è il termine previsto per il ricorso gerarchico? 30 giorni.
- I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Qual è il termine previsto per il ricorso straordinario al Capo dello Stato? 120 giorni.
- I ricorsi amministrativi straordinari si caratterizzano in quanto hanno ad oggetto un provvedimento definitivo, cioè un provvedimento sul quale è già intervenuta l'ultima parola da parte della P.A. Quale tra quelli proposti è un ricorso straordinario? Ricorso al Presidente della Repubblica.
- I ricorsi amministrativi straordinari: Hanno ad oggetto un provvedimento definitivo, cioè un provvedimento sul quale è già intervenuta l'ultima parola da parte della P.A.
- I ricorsi amministrativi straordinari: Hanno come unica forma esistente il ricorso al Presidente della Repubblica.
- I ricorsi amministrativi straordinari: Pur avendo come quelli ordinari carattere generale, costituiscono un'evoluzione delle originarie procedure extra ordinem facenti capo alla grazia sovrana.
- I ricorsi amministrativi straordinari: Concernono solo la legittimità e non il merito dell'atto e si pongono come alternativi al rimedio giurisdizionale.
- I ricorsi amministrativi: possono essere proposti in via straordinaria al Capo dello Stato
- I ricorsi per controversie in materia doganale (D.P.R. n. 43/1973) sono ricorsi: Non impugnatori, a carattere eccezionale ed atipico.
- I Tribunali amministrativi regionali (art. 5 D.Lgs. n. 104/2010): Sono organi di giustizia amministrativa di primo grado.
- I vizi di legittimità dell'atto amministrativo rendono lo stesso: annullabile
- Il Capo I della l n. 241/1990 detta i principi generali in materia di procedimento amministrativo, stabilendo in particolare all'art. 3-bis: Che per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le Amministrazioni incentivano l'uso della telematica, nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati.
- Il Capo II della l. n. 241/1990 è riservato alla regolamentazione della figura del responsabile del procedimento, ovvero del soggetto al quale è affidato il delicato ruolo di autorità di guida di ciascun procedimento amministrativo. Esso: Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari.
- Il Capo II della l. n. 241/1990 è riservato alla regolazione della figura del responsabile del procedimento, ovvero del soggetto al quale è affidato il delicato ruolo di autorità di guida di ciascun procedimento amministrativo. Esso: Valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento.
- Il Capo II della l. n. 241/1990 è riservato alla regolazione della figura del responsabile del procedimento, ovvero del soggetto al quale è affidato il delicato ruolo di autorità di guida di ciascun procedimento amministrativo. Esso: Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione.
- Il Capo II della l. n. 241/1990 è riservato alla regolazione della figura del responsabile del procedimento, ovvero del soggetto al quale è affidato il delicato ruolo di autorità di guida di ciascun procedimento amministrativo. Esso: Può chiedere, in fase di istruttoria, il rilascio di dichiarazioni, la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete.
- Il carattere dell'imperatività/autoritarietà del provvedimento amministrativo: Consiste nella idoneità del provvedimento a modificare situazioni giuridiche altrui, senza necessità di alcun consenso.
- Il Codice del processo amministrativo (D.Lgs. n. 104/2010) si compone di cinque libri; il quarto libro è afferente: All'ottemperanza ed ai riti speciali.
- Il Codice del processo amministrativo (D.Lgs. n. 104/2010) si compone di cinque libri; il terzo libro è afferente: Alle impugnazioni.
- Il Codice del processo amministrativo (D.Lgs. n. 104/2010) si compone: Di cinque libri (nell'ordine): disposizioni generali; processo amministrativo; impugnazioni; ottemperanza e riti speciali; norme finali.
- Il Codice del processo amministrativo prevede casi in cui le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore? Sì, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore, tra l'altro nei giudizi relativi al diritto dei cittadini dell'Unione europea e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.
- Il Codice del processo amministrativo prevede casi in cui le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore? Sì, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore, tra l'altro nei giudizi in materia di accesso e trasparenza amministrativa.
- Il comando è: Un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo.
- Il comma 1 dell'art. 2 della l. n. 241/1990 prevede l'obbligo di conclusione esplicita del procedimento amministrativo: Sia quando esso consegua obbligatoriamente ad istanza ovvero sia quando sia iniziato d'ufficio.
- Il comma 1-bis dell'art. 1 della legge n. 20/1994 dispone espressamente che, nel giudizio di responsabilità in materia di contabilità pubblica, la Corte dei conti, nel valutare il comportamento dei dipendenti pubblici: fermo restando il potere di riduzione, deve tenere conto dei vantaggi comunque conseguiti dall'amministrazione
- Il Consiglio di Stato svolge: funzioni consultive e giurisdizionali
- Il contenuto della motivazione di un provvedimento amministrativo può essere costituito dal rinvio ad altro atto? Sì, la motivazione per relationem è espressamente prevista all'art. 3 della l. n. 241/1990.
- Il controllo di gestione è una tipologia di controllo esistente: anche nella P.A.
- Il controllo successivo della Corte dei conti sulla gestione del bilancio e del patrimonio è esercitato nei confronti: di tutte le amministrazioni pubbliche
- Il D.Lgs. n. 33/2013, (c.d. decreto trasparenza): Ha provveduto al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni.
- Il D.Lgs. n. 97/2016 (c.d. "Madia"): Ha introdotto il diritto di accedere - con alcune limitazioni - a tutti i dati e documenti detenuti dalla P.A. e non solo a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria on-line.
- Il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 300 ha istituito: l'Agenzia del demanio
- Il destinatario del provvedimento amministrativo: È il soggetto pubblico o privato, nei cui confronti un atto deve produrre i suoi effetti.
- Il difetto di giurisdizione: è rilevato in primo grado anche d'ufficio
- Il diritto amministrativo contempla: il principio di tipicità
- Il diritto amministrativo ha ad oggetto le norme che regolano e disciplinano: l'attività dello Stato e degli altri enti pubblici
- Il diritto di accesso ai documenti amministrativi (art. 22, l. n. 241/1990), consiste: Nel diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi.
- Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge? Il diritto di accesso è escluso nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione.
- Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge? L'acceso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento.
- Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. L'esclusione costituisce, quindi, un'eccezione. Oltre al segreto di Stato, possono essere individuati altri casi di esclusione del diritto di accesso in relazione alla esigenza di salvaguardare alcuni valori fondamentali. Quali di tali valori che seguono non possono determinare, di norma, casi di esclusione del diritto d'accesso? Il segreto d'ufficio.
- Il divieto è: Un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo.
- Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro, (art. 24, l. n. 241/1990): I documenti volti a salvaguardare la sicurezza e la difesa nazionale, individuati con Regolamento adottato dal Governo.
- Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro, (art. 24, l. n. 241/1990): I documenti concernenti la continuità e la correttezza delle relazioni internazionali, individuati con Regolamento adottato dal Governo.
- Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro, (art. 24, l. n. 241/1990): I documenti concernenti la politica monetaria e valutaria dello Stato, individuati con Regolamento adottato dal Governo.
- Il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione del certificato costituisce ai fini del T.U. sulla documentazione amministrativa: Dichiarazione sostitutiva di certificazione.
- Il Garante per la protezione dei dati personali (artt. 153-154 Codice di protezione dei dati personali): Ha il compito di esaminare i reclami e le segnalazioni e provvedere sui ricorsi presentati dagli interessati o dalle associazioni che li rappresentano.
- Il Garante per la protezione dei dati personali (artt. 153-154 Codice di protezione dei dati personali): Opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione.
- Il Garante per la protezione dei dati personali (artt. 153-154 Codice di protezione dei dati personali): Ha il compito di controllare se i trattamenti sono effettuati nel rispetto della disciplina applicabile e in conformità alla notificazione.
- Il Garante per la protezione dei dati personali (artt. 153-154 Codice di protezione dei dati personali): Ha il compito di prescrivere anche d'ufficio ai titolari del trattamento le misure necessarie o opportune al fine di rendere il trattamento conforme alle disposizioni vigenti.
- Il Garante per la protezione dei dati personali (artt. 153-154 Codice di protezione dei dati personali): È organo collegiale costituito da quattro componenti, eletti due dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica con voto limitato.
- Il giudice dell'ottemperanza è: il TAR
- Il giudice ordinario che ritenga illegittimo un regolamento può: disapplicarlo nel caso concreto
- Il Giudice Ordinario può annullare un atto amministrativo di una Pubblica Amministrazione? Sì, ma solo in alcuni casi
- Il legislatore del 2005 è intervenuto inserendo una nuova disposizione alla lettera e) dell'art. 6 della l. n. 241/1990, al fine di attribuire autonoma connotazione alla fase istruttoria del procedimento. Qualora l'organo competente per l'adozione del provvedimento finale sia diverso dal responsabile del procedimento, può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento? Sì, indicandone la motivazione nel provvedimento finale.
- Il legislatore nella riforma apportata ai commi 4 e 5 dell'art. 16 della l. n. 241/1990, (attività consultiva): Ha previsto che i termini per il rilascio dei pareri (obbligatori e facoltativi) possano essere interrotti per una solo volta nel caso in cui l'organo consultivo abbia rappresentato la necessità di esigenze istruttorie.
- Il legislatore nella riforma apportata ai commi 4 e 5 dell'art. 16 della l. n. 241/1990, (attività consultiva): Ha previsto la trasmissibilità dei pareri con mezzi telematici.
- Il ministero dell'Economia e delle Finanze fa parte dell'amministrazione: diretta centrale ordinaria dello Stato
- Il Ministro, a norma del disposto di cui all'art. 14, D.Lgs. n. 165/2001: Non può riformare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
- Il Ministro, a norma del disposto di cui all'art. 14, D.Lgs. n. 165/2001: Non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
- Il Ministro, a norma del disposto di cui all'art. 14, D.Lgs. n. 165/2001: Non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
- Il Ministro, a norma del disposto di cui all'art. 14, D.Lgs. n. 165/2001: Non può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
- Il Ministro, a norma del disposto di cui all'art. 14, D.Lgs. n. 165/2001: Non può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
- Il Ministro, nell'esercizio dei poteri definiti dall'art. 14 del d.lgs. 165/2001, tra l'altro: definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione
- Il Ministro, nell'esercizio dei poteri definiti dall'art. 14 del D.Lgs. n. 165/2001, tra l'altro.... Effettua, ai fini dell'adempimento dell'attività amministrativa e della gestione, l'assegnazione delle risorse ai dirigenti preposti ai centri di responsabilità delle rispettive amministrazioni.
- Il Ministro, nell'esercizio dei poteri di cui all'art. 14, D.Lgs. n. 165/2001, tra l'altro: Definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione.
- Il parere è obbligatorio vincolante: Se l'organo di amministrazione attiva è obbligato a richiedere il parere e ad uniformarsi ad esso, residuando solo la possibilità di non emanare il provvedimento finale.
- Il parere ha carattere obbligatorio e non vincolante: nel caso in cui la P.A. procedente debba chiedere obbligatoriamente il parere, ma possa anche discostarsene motivando le ragioni per le quali non vi si attiene
- Il Piano della performance (art. 10 D.Lgs. 150/2009) è un documento: Programmatico triennale.
- Il Piano della performance di cui all'art. 10 del D.Lgs. n. 150/2009: É adottato entro il 31 gennaio.
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012, ha durata: Triennale ed è aggiornato annualmente.
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: Ha durata triennale ed è aggiornato annualmente.
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: Costituisce atto di indirizzo per le p.a. ai fini dell'adozione dei propri piani triennali di prevenzione della corruzione.
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: Individua i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi e contiene l'indicazione di obiettivi, tempi e modalità di adozione e attuazione delle misure di contrasto alla corruzione.
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: È adottato dall'Autorità nazionale anticorruzione.
- Il potere di amministrazione fa parte di uno dei poteri dello Stato. Come è denominato tale poterefunzione? Esecutivo
- Il preavviso di provvedimento di diniego di cui all'art. 10bis l. n. 241/1990: È escluso per i provvedimenti in materia previdenziale ed assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali.
- Il preavviso di provvedimento di diniego di cui all'art. 10bis l.n. 241/1990: Ha come funzione quella di implementare il contraddittorio nella fase procedimentale nei casi in cui il procedimento iniziato su istanza di parte appaia doversi concludere con un provvedimento sfavorevole.
- Il preavviso di provvedimento di diniego di cui all'art. 10bis l.n. 241/1990: È un atto endoprocedimentale non autonomamente impugnabile.
- Il preavviso di rigetto disciplinato dall'art. 10bis l. n. 241/1990, è un istituto introdotto dalla riforma del procedimento amministrativo del 2005 ed in particolare dalla l. n. 15/2005 e da ultimo modificato dalla l. n. 180/2011. Indicare quale affermazione sul citato istituto è corretta. Non possono essere addotti tra i motivi che ostano l'accoglimento della domanda inadempienze o ritardi attribuibili all'Amministrazione.
- Il Presidente del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) dura in carica: Cinque anni.
- Il principio che prevede che nell'allocazione delle funzioni amministrative da conferire agli enti locali, il legislatore tenga conto anche delle caratteristiche organizzative e territoriali degli enti locali riceventi è definito: principio di differenziazione
- Il principio di legalità comporta: il rispetto della tipicità e della nominatività degli atti amministrativi
- Il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato? Si, per espressa previsione di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013.
- Il procedimento di formazione di un contratto ad evidenza pubblica si avvia generalmente con: la deliberazione a contrarre
- Il provvedimento amministrativo è produttivo di effetti: indipendentemente dalla volontà del soggetto o dei soggetti cui è rivolto
- Il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge (art. 21octies l. n. 241/1990): È annullabile.
- Il provvedimento amministrativo adottato in violazione o elusione del giudicato (art. 21septies l. n. 241/1990): È nullo.
- Il provvedimento amministrativo illegittimo, ai sensi della legge n. 241/90: è annullabile d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico
- Il provvedimento amministrativo viziato da difetto assoluto di attribuzione (art. 21septies l. n. 241/1990): È nullo.
- Il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere (art. 21octies l. n. 241/1990): È annullabile.
- Il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza (art. 21octies l. n. 241/1990): È annullabile.
- Il provvedimento amministrativo, quando è viziato da un difetto di motivazione, è: annullabile
- Il provvedimento finale di rigetto di un provvedimento amministrativo ad istanza di parte può essere adottato sulla base di motivazioni che non siano state preventivamente comunicate al privato con il preavviso di diniego (art. 10bis l. n. 241/1990)? No, pena la violazione sostanziale dell'art. 10bis l. n. 241/1990.
- Il provvedimento mediante il quale la P.A., nell'esercizio di un potere discrezionale, conferisce ad un soggetto un particolare status giuridico, si chiama: ammissione
- Il pubblico impiegato che commette il reato di false attestazioni o certificazioni di cui all'art. 55quinquies del d.lgs. 165 del 2001, come integrato dal d.lgs n. 75/2017: è obbligato, tra l'altro, a risarcire il danno all'immagine subito dall'amministrazione
- Il responsabile del procedimento amministrativo cura anche le comunicazioni (art. 6, l. n. 241/1990)? Sì, nonché le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti.
- Il responsabile del procedimento amministrativo può chiedere, in fase di istruttoria, il rilascio di dichiarazioni? Si, nonché la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali.
- Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990: È compito proprio la cura delle comunicazioni, delle pubblicazioni e delle notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti.
- Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990: È compito eventuale l'indizione delle conferenze di servizi.
- Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990: È compito eventuale l'adozione del provvedimento finale.
- Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990: È compito proprio la valutazione, ai fini istruttori, delle condizioni di ammissibilità.
- Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990: È compito proprio la valutazione, ai fini istruttori, dei requisiti di legittimazione e dei presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di provvedimento.
- Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990: È compito proprio l'esperimento di accertamenti tecnici ed ispezioni.
- Il richiamo alle sanzioni penali previste per chi effettua dichiarazioni mendaci a una Pubblica Amministrazione: è inserito nella modulistica predisposta per la presentazione delle delle dichiarazioni sostitutive dalle singole amministrazioni
- Il ricorso è: Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi.
- Il ricorso gerarchico proprio è un ricorso amministrativo: Ordinario e generale.
- Il ricorso in opposizione rappresenta un ricorso amministrativo atipico (art. 7, D.P.R. n. 1199/1971). Esso è proponibile: Nel termine di 30 giorni dalla notifica o emanazione dell'atto impugnato, salvo che la legge non preveda termini diversi.
- Il ricorso in opposizione rappresenta un ricorso amministrativo atipico (art. 7, D.P.R. n. 1199/1971). Esso è proponibile: Solo nei casi tassativi in cui la legge lo ammette.
- Il ricorso in opposizione rappresenta un ricorso amministrativo atipico (art. 7, D.P.R. n. 1199/1971). Esso è proponibile: Sia a tutela di interessi legittimi o semplici, che di diritti soggettivi.
- Il ricorso in opposizione rappresenta un ricorso amministrativo atipico (art. 7, D.P.R. n. 1199/1971). Esso: Può essere proposto sia per motivi di legittimità che di merito e a tutela di interessi legittimi o semplici, oltre che di diritti soggettivi.
- Il ricorso in opposizione rappresenta un ricorso amministrativo atipico (art. 7, D.P.R. n. 1199/1971). Esso: È rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto impugnato, anziché a quella gerarchicamente superiore.
- Il ricorso introduttivo nel giudizio di primo grado: è nullo quando vi sia incertezza sulle persone o sull'oggetto della domanda
- Il ricorso straordinario al Capo dello Stato: Non è esperibile contro atti stragiudiziali di diffida e messa in mora.
- Il ricorso straordinario al Capo dello Stato: Non è esperibile contro gli atti di natura non provvedimentale.
- Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica deve essere proposto entro il termine: perentorio di 120 giorni dalla data della notificazione o della comunicazione dell'atto impugnato
- Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica può essere proposto per la tutela: sia di interessi legittimi sia di diritti soggettivi
- Il ricorso straordinario deve essere proposto: entro il termine perentorio di 120 giorni dalla data della notifica o dalla comunicazione dell'atto impugnato, o da quando l'interessato ne ha avuto piena conoscenza
- Il termine del provvedimento amministrativo: È elemento accidentale che sottopone l'efficacia dell'atto o alcuni effetti al verificarsi di un evento futuro e certo.
- Il termine di cinque anni per la prescrizione del diritto al risarcimento del danno per responsabilità contabile, previsto dall'art. 1, comma 2, della legge n. 20/1994, decorre: dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta
- Il trattamento di dati personali effettuato da persone fisiche per fini esclusivamente personali è soggetto all'applicazione del Codice di protezione dei dati personali? Sì, ma solo se i dati sono destinati ad una comunicazione sistematica o alla diffusione; si applicano in ogni caso le disposizioni in tema di responsabilità e di sicurezza dei dati di cui agli artt. 15 e 31 del Codice.
- In ambito amministrativo, cosa avviene se una persona che non sa effettuare la propria sottoscrizione presenta una dichiarazione? Il pubblico ufficiale, previo accertamento dell'identità del dichiarante, attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall'interessato in presenza di un impedimento a sottoscrivere
- In ambito amministrativo, il ricorso gerarchico: viene indirizzato a un'autorità gerarchicamente superiore a quella che ha emanato l'atto
- In base al Codice della Privacy, il trattamento dei dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito: solo per lo svolgimento delle funzioni istituzionali
- In base al d.lgs. n. 50/2016, quando la P.A. si avvale del metodo del "dialogo competitivo", il criterio per l'aggiudicazione dell'appalto pubblico è: l'offerta con il miglior rapporto qualità/prezzo
- In base alla L. 241/90, come modificata dalla l. n. 15/2005, la P.A. può concludere accordi con i privati? Sì e tali accordi devono essere stipulati, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti
- In base alla l. 241/90, le disposizioni in materia di silenzio assenso si applicano ai procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi? Sì, salvo alcune eccezioni indicate dalla legge
- In base alla legge 24 novembre 1981, n. 689, che regolamenta il sistema sanzionatorio delle violazioni amministrative, il diritto di riscuotere le somme dovute per le violazioni indicate nella predetta legge si prescrive nel termine di: cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione
- In base alla legge 241/90, il diritto di accesso è escluso: nei confronti dell'attività della P.A. diretta all'emanazione di atti normativi
- In base alla legge 241/90, il provvedimento amministrativo è nullo quando: è stato adottato in violazione o elusione del giudicato
- In base alla Legge 241/90, la P.A. può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Sì, per esempio per i documenti coperti dal segreto di Stato
- In base alla normativa sulla privacy di cui al d.lgs. 196/03, la comunicazione e la diffusione dei dati personali da parte di privati o enti pubblici economici è ammessa se tali dati provengono da pubblici registri? Sì, fermi restando i limiti e le modalità che le leggi e i regolamenti stabiliscono per la conoscibilità e pubblicità di tali dati
- In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi ordinari: Portano il provvedimento contestato all'esame della massima autorità amministrativa competente in quel "settore", determinando "la pronuncia della parola ultima e definitiva da parte dell'autorità amministrativa".
- In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi possono essere: ordinari, straordinari, impugnatori, non impugnatori, eliminatori, rinnovatori. Gli eliminatori: Possono comportare la sola eliminazione del provvedimento impugnato, con salvezza del riesercizio del potere di amministrazione attiva, nel rispetto del vincolo decisorio, da parte della P.A. che ha adottato il provvedimento annullato.
- In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi possono essere: ordinari, straordinari, impugnatori, non impugnatori, eliminatori, rinnovatori. I ricorsi non impugnatori: Hanno carattere eccezionale ed atipico e come oggetto un mero comportamento della P.A. o la costituzione o la modifica di un rapporto giuridico.
- In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi possono essere: ordinari, straordinari, impugnatori, non impugnatori, eliminatori, rinnovatori. I ricorsi rinnovatori: Comportano la devoluzione dell'intera pratica all'organo decidente, il quale non si limita all'annullamento del provvedimento ma procede alla sua modifica o sostituzione con altra determinazione che sancisce il definitivo assetto di interessi sul tema.
- In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi possono essere: ordinari, straordinari, impugnatori, non impugnatori, eliminatori, rinnovatori. Quali di essi comportano la devoluzione dell'intera pratica all'organo decidente, il quale non si limita all'annullamento del provvedimento ma procede alla sua modifica o sostituzione con altra determinazione che sancisce il definitivo assetto di interessi sul tema? Rinnovatori.
- In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi possono essere: ordinari, straordinari, impugnatori, non impugnatori, eliminatori, rinnovatori. Quali di essi hanno carattere eccezionale e atipico? Non impugnatori.
- In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi possono essere: ordinari, straordinari, impugnatori, non impugnatori, eliminatori, rinnovatori. Quali di essi possono comportare la sola eliminazione del provvedimento impugnato, con salvezza del riesercizio del potere di amministrazione attiva, nel rispetto del vincolo decisorio, da parte dell'amministrazione che ha adottato il provvedimento annullato? Eliminatori.
- In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi ordinari: Si caratterizzano per avere come oggetto un provvedimento amministrativo non definitivo.
- In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi ordinari: Sono il ricorso gerarchico ed il ricorso in opposizione.
- In base all'art. 21-octies, comma 1, della legge 241/90, l'incompetenza è vizio che determina l'annullabilità? Sì
- In base all'art. 21-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, il provvedimento amministrativo: può essere revocato dall'organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge
- In base all'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'accesso ai documenti amministrativi: non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento
- In base all'art. 97 della Costituzione, la pubblica amministrazione è organizzata secondo principi di: imparzialità e buon andamento
- In base alle disposizioni del Codice civile, gli enti pubblici sono: persone giuridiche
- In materia di garanzie per la partecipazione alla procedura, l'art. 93 del d.lgs n. 50/2016, dispone che: la garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto, dopo l'aggiudicazione, dovuta ad ogni fatto riconducibile all'affidatario ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo
- In materia di incompatibilità e cumulo di impieghi degli impiegati pubblici, l'art. 53 del d.lgs. 165 del 2001 dispone che: sono esclusi dal regime delle incompatibilità i compensi derivanti da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o fuori ruolo
- In materia di trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. 196/2003, l'interessato è previamente informato: oralmente o per iscritto della natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati
- In merito alla comunicazione di avvio del procedimento, la legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificata dalla l. n. 15/2005, prevede l'obbligo di indicare la data entro la quale deve concludersi il procedimento? Sì
- In quale anno è stato approvato il Codice del processo amministrativo? Nel 2010
- In quale anno sono stati istituiti in Italia i Tribunali amministrativi regionali? Nel 1971
- In quale caso la l. n. 241/1990 ammette l'aggravamento del procedimento amministrativo? Solo per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
- In quale caso trova applicazione il disposto di cui all'art. 2bis della l. n. 241/1990 (conseguenze per il ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento amministrativo)? Per l'inosservanza dolosa o colposa.
- In quale dei seguenti casi si configura un atto discrezionale della pubblica amministrazione? Quando la legge, dopo aver determinato l'interesse pubblico che si intende perseguire con un atto amministrativo, lascia all'amministrazione un margine di scelta o valutazione, rispetto ai modi, o ai tempi, ai mezzi o ai contenuti dell'atto stesso
- In relazione al numero dei destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti: particolari e generali
- In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in atti costitutivi e atti dichiarativi. Sono atti amministrativi dichiarativi: gli atti che si limitano ad accertare una determinata situazione, senza innovarla in alcun modo
- In relazione all'efficacia, gli atti amministrativi si distinguono in atti: costitutivi e dichiarativi
- In senso generale che significato ha il termine "pubblica amministrazione"? Il complesso di soggetti pubblici istituiti per legge, che doverosamente svolgono l'attività intesa a curare le finalità pubbliche stabilite dalla legge stessa
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa Sezione V - Norme in materia di dichiarazioni sostitutive" del D.P.R. n. 445/2000. La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa nell'interesse proprio del dichiarante può riguardare anche stati, qualità personali e fatti relativi ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa Sezione V - Norme in materia di dichiarazioni sostitutive" del D.P.R. n. 445/2000. Sono comprovati con dichiarazioni, anche contestuali all'istanza, sottoscritte dall'interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni, tra gli altri, lo stato di disoccupazione, la qualità di pensionato e la categoria di pensione.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa Sezione V - Norme in materia di dichiarazioni sostitutive" del D.P.R. n. 445/2000. Sono comprovati con dichiarazioni, anche contestuali all'istanza, sottoscritte dall'interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni, tra gli altri, iscrizione in albi, in elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni, appartenenza a ordini professionali, titolo di studio, esami sostenuti.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa Sezione V - Norme in materia di dichiarazioni sostitutive" del D.P.R. n. 445/2000. Le dichiarazioni sostitutive hanno la stessa validità temporale degli atti che sostituiscono.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa Sezione V - Norme in materia di dichiarazioni sostitutive" del D.P.R. n. 445/2000. I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti non possono essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa" del D.P.R. n. 445/2000. Qualora l'interessato sia in possesso di un documento di identità o di riconoscimento non in corso di validità, gli stati, le qualità personali e i fatti in esso contenuti possono essere comprovati mediante esibizione dello stesso, purché l'interessato dichiari, in calce alla fotocopia del documento, che i dati contenuti nel documento non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa" del D.P.R. n. 445/2000. I dati relativi a cognome, nome, luogo e data di nascita, la cittadinanza, lo stato civile e la residenza attestati in documenti di identità o di riconoscimento in corso di validità, possono essere comprovati mediante esibizione dei documenti medesimi.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa" del D.P.R. n. 445/2000. È fatto divieto alle amministrazioni pubbliche ed ai gestori o esercenti di pubblici servizi, nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento, di richiedere certificati attestanti stati o fatti contenuti nel documento esibito.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Capo VI del D.P.R. n. 445/2000 afferente alle sanzioni applicate in caso di violazione di norme. L'esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto falso.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Capo VI del D.P.R. n. 445/2000 afferente alle sanzioni applicate in caso di violazione di norme. Le dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli artt. 46 e 47 e le dichiarazioni rese per conto delle persone indicate nell'articolo 4, comma 2, sono considerate come fatte a pubblico ufficiale.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Capo VI del D.P.R. n. 445/2000 afferente alle sanzioni applicate in caso di violazione di norme. La richiesta e l'accettazione di certificazione o di atto di notorietà costituisce violazione dei doveri d'ufficio.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Capo VI del D.P.R. n. 445/2000 afferente alle sanzioni applicate in caso di violazione di norme. Qualora dal controllo effettuato dalle amministrazioni procedenti emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefìci eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Capo VI del D.P.R. n. 445/2000 afferente alle sanzioni applicate in caso di violazione di norme. Se i reati indicati nei commi 1, 2 e 3 dell'art. 76 sono commessi per ottenere la nomina ad un pubblico ufficio o l'autorizzazione all'esercizio di una professione o arte, il giudice, nei casi più gravi, può applicare l'interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e arte.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Capo VI del D.P.R. n. 445/2000 afferente alle sanzioni applicate in caso di violazione di norme. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal suddetto testo unico è punito ai sensi del c.p. e delle leggi speciali in materia.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Capo VI del D.P.R. n. 445/2000 afferente alle sanzioni applicate in caso di violazione di norme. Le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti, salvi i casi di dolo o colpa grave, sono esenti da ogni responsabilità per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall'interessato o da terzi.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone l'art. 33 del Codice del processo amministrativo in merito alle pronunce giurisdizionali e in particolare sui provvedimenti del giudice. Le ordinanze e i decreti, se non pronunciati in udienza o in camera di consiglio e inseriti nel relativo verbale, sono comunicati alle parti dalla segreteria nel termine di cui all'art. 89, comma 3.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone l'art. 33 del Codice del processo amministrativo in merito alle pronunce giurisdizionali e in particolare sui provvedimenti del giudice. Il giudice pronuncia ordinanza quando assume misure cautelari o interlocutorie, ovvero decide sulla competenza.
- Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 104/2010 in merito alle pronunce giurisdizionali e in particolare sui provvedimenti del giudice. Il giudice pronuncia sentenza quando definisce in tutto o in parte il giudizio.
- Indicare quale affermazione afferente "l'autorizzazione" è corretta. Nell'autorizzazione il privato opera sul mercato in concorrenza con altri soggetti autorizzati.
- Indicare quale affermazione afferente "l'autorizzazione" è corretta. L'autorizzazione si limita a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto potenziale.
- Indicare quale affermazione afferente all'azione di condanna al risarcimento è conforme al disposto di cui all'art. 30 del Codice del processo amministrativo. Conosce esclusivamente il G.A. di ogni domanda di condanna al risarcimento di danni per lesioni di interessi legittimi o, nelle materie di giurisdizione esclusiva, di diritti soggettivi.
- Indicare quale affermazione afferente all'azione di condanna al risarcimento è conforme al disposto di cui all'art. 30 del Codice del processo amministrativo. L'azione per risarcimento del danno ingiusto derivante dalla lesione dell'interesse legittimo può essere proposta dinnanzi al G.A contestualmente ad altra azione ovvero anche in via autonoma.
- Indicare quale affermazione afferente l'avocazione è corretta. Con l'avocazione l'organo superiore attribuisce a sé la competenza a compiere un determinato atto in cui è competente l'organo inferiore per motivi di interesse pubblico ed indipendentemente dall'inadempimento dell'organo istituzionale competente.
- Indicare quale affermazione afferente le distinzioni che intercorrono tra autorizzazione e concessione è corretta. A differenza dell'autorizzazione, che si limita a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto potenziale, la concessione ha natura costitutiva, in quanto attribuisce al privato un diritto di cui prima non era titolare.
- Indicare quale affermazione afferente le distinzioni che intercorrono tra autorizzazione e concessione e corretta. Nella concessione vi è un potere di ingerenza della P.A. nello svolgimento dell'attività che si esprime nel potere di direzione, sostituzione e revoca, mentre nell'autorizzazione la P.A. ha un potere di mera vigilanza, che può tradursi solo in provvedimenti sanzionatori.
- Indicare quale affermazione sui tipi di società in cui è ammessa una partecipazione pubblica non è consona a quanto dispone l'art. 3 del D.Lgs. n. 175/2016. Nelle società per azioni a controllo pubblico la revisione legale dei conti può essere affidata al collegio sindacale.
- Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta. Se l'organo a cui è stata presentato il ricorso non appartiene alla stessa amministrazione di quello di competenza, il soggetto, se ricorrono i presupposti, può invocare la sospensione del termine per errore scusabile.
- Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta. Presuppone, per la sua esperibilità, un rapporto di gerarchia esterna tra l'organo che ha emanato l'atto impugnato e l'organo cui si ricorre.
- Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta. Va presentato una sola volta ed il provvedimento emesso in seguito al primo ricorso è definitivo.
- Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta. È un ricorso ordinario e generale consistente nell'impugnativa di un atto non definitivo proposta dal soggetto interessato all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto.
- Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta. È ammesso in unica istanza.
- Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta. Consente di far valere vizi di legittimità e di merito e di tutelare diritti soggettivi e interessi legittimi.
- Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta. Consente di impugnare l'atto sia per motivi di legittimità che di merito.
- Indicare quale affermazione sulla sanatoria non è corretta. Può intervenire solo su atti viziati da incompetenza relativa.
- Indicare quale affermazione sulla struttura formale dell'atto amministrativo, e in particolare sulla motivazione, comune alla gran parte dei provvedimenti amministrativi scritti non è corretta. La parte valutativa della motivazione indica gli interessi coinvolti nel procedimento.
- Indicare quale affermazione sulla struttura formale dell'atto amministrativo, e in particolare sulla motivazione, comune alla gran parte dei provvedimenti amministrativi scritti non è corretta. La motivazione indica l'autorità amministrativa alla quale il provvedimento e l'attività del funzionario sono imputabili.
- Indicare quale affermazione sulle "concessioni" è corretta. Nella concessione vi è un potere di ingerenza della P.A. nello svolgimento dell'attività che si esprime nel potere di direzione, sostituzione e revoca.
- Indicare quale affermazione sull'istituto di cui all'art. 10bis l. n. 241/1990 (preavviso di provvedimento negativo) è corretta. Per provvedimento sfavorevole deve intendersi sia il provvedimento che nega al privato il bene della vita richiesto, sia quello che accoglie le richieste dell'amministrato solo in parte.
- Indicare quale affermazione sull'istituto di cui all'art. 10bis l. n. 241/1990 (preavviso di provvedimento negativo) è corretta. Destinatari dell'avviso sono gli istanti.
- Indicare quale affermazione sull'istituto di cui all'art. 10bis l. n. 241/1990 preavviso di provvedimento negativo è corretta. Il contenuto del provvedimento non può consistere nella generica affermazione di essere in procinto di emanare un provvedimento sfavorevole ma deve indicare tutte le ragioni in base alle quali l'istanza debba essere rigettata.
- Indicare quale affermazione tra quelle proposte corrisponde ad un corretto principio così come stabilito dalle norme in materia di procedimento amministrativo. La pubblica amministrazione non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
- Indicare quale delle seguenti affermazioni è coerente con quanto è stabilito nel d.lgs. 165/2001 in materia di disciplina delle mansioni. Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza
- Indicare quale divieto è sancito al comma 2 dell'art. 1 della l. n. 241/1990. Il divieto di aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
- Indicare quale organo è definito dal comma 2, art. 99, Cost. "organo di consulenza delle Camere e del Governo per le materie e secondo le funzioni che gli sono attribuite dalla legge". Il CNEL.
- Indicare quale organo, a norma del disposto di cui all'art. 99, Cost., ha l'iniziativa legislativa e può contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge. Il CNEL.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta. Alla luce di quanto dispone la l. n. 241/1990 i pareri obbligatori devono essere resi entro venti giorni dal ricevimento della richiesta.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta. Salvo i pareri vincolanti, i pareri, in quanto atti endoprocedimentali, possono essere impugnati solo in occasione dell'emanazione del provvedimento finale.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta. I pareri sono atti emessi nell'esercizio della funzione consultiva da una pubblica amministrazione al fine di indirizzare l'azione degli organi di amministrazione attiva.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta. In caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela della salute dei cittadini non trovano applicazione i termini previsti dall'art. 16 della l. n. 241/1990.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta. I pareri sono manifestazioni di giudizio.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta. In caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela territoriale non trovano applicazione i termini previsti dall'art. 16 della l. n. 241/1990.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta. I pareri sono obbligatori vincolanti qualora sia espressamente stabilito dalla legge che l'amministrazione chiamata a produrre l'atto terminale non possa discostarsi dal suo contenuto, residuando solo la possibilità di non emanare il provvedimento finale.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta. I pareri si differenziano dalle valutazioni tecniche che consistono in giudizi tecnici espressi in conformità alle scienze ed alle arti.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori e sulla loro disciplina è consona a quanto dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990. In caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela della salute dei cittadini non trovano applicazione i termini previsti dall'art. 16 della l. n. 241/1990.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori e sulla loro disciplina è consona a quanto dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990. In caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela paesaggistica non trovano applicazione i termini previsti dall'art. 16 della l. n. 241/1990.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori e sulla loro disciplina è consona a quanto dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990. In caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela della salute dei cittadini non trovano applicazione i termini previsti dall'art. 16 della l. n. 241/1990.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori e sulla loro disciplina è consona a quanto dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990. Alla luce di quanto dispone l. n. 241/1990 il mancato rilascio del parere obbligatorio o la mancata rappresentazione di esigenze istruttorie facoltizzano l'amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere stesso.
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori e sulla loro disciplina è consona a quanto dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990. Alla luce di quanto dispone la l. n. 241/1990 i pareri obbligatori devono essere resi entro venti giorni dal ricevimento della richiesta.
- Indicare quali sono i principi/criteri che reggono l'attività amministrativa così come elencati al comma 1, art. 1, l. n. 241/1990. Economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità, trasparenza.
- Indicare quali sono le informazioni minime previste per la segnatura di protocollo informatico dei documenti spediti/ricevuti dalle pubbliche amministrazioni (art. 55 D.P.R. n. 445/2000). Progressivo di protocollo, data di protocollo, identificazione in forma sintetica dell'amministrazione o dell'area organizzativa.
- Ingiustizia manifesta - Disparità di trattamento. Quale/quali tra le precedenti costituisce ipotesi di eccesso di potere? Entrambe.
- Intestazione - preambolo - motivazione - dispositivo - luogo - data di emanazione - sottoscrizione costituiscono la struttura formale dell'atto amministrativo comune alla gran parte dei provvedimenti amministrativi scritti. Indicare l'affermazione corretta. La motivazione è la parte descrittiva in cui la pubblica amministrazione indica gli interessi coinvolti nel procedimento e valuta gli interessi indicando le ragioni per le quali preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro.