>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 
Elenco in ordine alfabetico delle domande di Etica e deontologia professionale

Seleziona l'iniziale:
A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   W   X   Y   Z  

> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!


La censura, la sospensione dall'esercizio della professione e la radiazione dall'albo sono rese pubbliche mediante annotazione nell'albo stesso (Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale).   Vero.
La Deontologia dell'assistente sociale:   È un insieme di regole di comportamento e di doveri eticamente fondati.
La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti:   Obbliga l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi, per il cui uso o trasmissione, nel loro esclusivo interesse, deve ricevere l'esplicito consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti, ad eccezione dei casi previsti dalla legge.
La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti:   Obbliga l'assistente sociale ad usare e trasmettere dati e informazioni nel loro esclusivo interesse, e previo l'esplicito consenso degli interessati, o dei loro legali rappresentanti, ad eccezione dei casi previsti dalla legge.
La natura fiduciaria della relazione con utenti o clienti:   Obbliga l'assistente sociale a trattare con riservatezza le informazioni e i dati riguardanti gli stessi.
La professione dell'assistente sociale è caratterizzata da:   Corpus teorico, legittimazione sociale, codice deontologico.
La relazione assistente sociale - utente è connotata dalla confidenzialità, il che significa:   Che l'utente è assolutamente garantito nella sua riservatezza.
La relazione tra assistente sociale e utente è:   Professionale.
La riservatezza e il segreto professionale dell'assistente sociale costituiscono:   Tra l'altro, un diritto primario dell'utente e del cliente.
La riservatezza e il segreto professionale dell'assistente sociale costituiscono:   Un dovere, nei limiti della normativa vigente.
La riservatezza e il segreto professionale dell'assistente sociale:   Costituiscono diritto primario dell'utente e del cliente e dovere dell'assistente sociale.
La riservatezza ed il segreto professionale costituiscono:   Diritto primario dell'utente e dovere dell'assistente sociale.
La sanzione della censura disposta nei confronti di un assistente sociale deve essere resa pubblica?   Si, mediante annotazione nell'albo.
La sanzione della radiazione comporta la contestuale cancellazione dall'albo, fermo restando l'obbligo per l'iscritto a corrispondere i contributi dovuti per il periodo in cui è stato iscritto all'albo (Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale).   Vero.
La sanzione della radiazione dall'albo è deontologicamente compatibile con l'assunzione e/o il mantenimento delle cariche di Consigliere dell'Ordine regionale o interregionale o di Consigliere nazionale o di Revisore dei Conti dell'Ordine regionale o interregionale o nazionale?   No, per espressa previsione del Regolamento disciplinare.
La sanzione della radiazione dall'albo viene inflitta a norma del Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale:   In caso di tre sospensioni maturate nell'arco di cinque anni; nei casi di violazione del codice deontologico e/o di comportamento non conforme al decoro e alla dignità della professione di gravità tali da rendere incompatibile la permanenza nell'albo; nel caso di condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva non inferiore a tre anni per fatti commessi nell'esercizio della professione; nei casi di morosità previsti all'art. 8 co. 6.
La sanzione della radiazione disposta nei confronti di un assistente sociale deve essere resa pubblica?   Si, mediante annotazione nell'albo.
La sanzione della sospensione dall'esercizio della professione disposta nei confronti di un assistente sociale deve essere resa pubblica?   Si, mediante annotazione nell'albo.
La sanzione disciplinare della censura è deontologicamente compatibile con l'assunzione e/o il mantenimento delle cariche di Consigliere dell'Ordine regionale o interregionale o di Consigliere nazionale o di Revisore dei Conti dell'Ordine regionale o interregionale o nazionale?   No, per espressa previsione del Regolamento disciplinare.
La sanzione disciplinare della sospensione dall'esercizio professionale è deontologicamente compatibile con l'assunzione e/o il mantenimento delle cariche di Consigliere dell'Ordine regionale o interregionale o di Consigliere nazionale o di Revisore dei Conti dell'Ordine regionale o interregionale o nazionale?   No, per espressa previsione del Regolamento disciplinare.
L'assistente sociale è obbligato a deporre su quanto gli è stato confidato o ha conosciuto nell'esercizio della professione?   No, salvo i casi previsti dalla legge.
L'assistente sociale è vincolato al segreto professionale in caso di rischio grave per la sua incolumità?   No, per espressa previsione del Codice deontologico.
L'assistente sociale assume nei confronti della persona un'ottica bifocale quando:   Considera il soggetto anche rispetto alle sue connessioni alla rete delle sue relazioni familiari e sociali.
L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli ex utenti e clienti?   Si, anche se deceduti.
L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti anche se deceduti?   Si.
L'assistente sociale deve adoperarsi perché sia curata la riservatezza della documentazione relativa agli utenti ed ai clienti?   Si, in qualunque forma prodotta, salvaguardandola da ogni indiscrezione, anche nel caso riguardi ex utenti o clienti, anche se deceduti.
L'assistente sociale dipendente di una pubblica amministrazione è tenuto ad osservare:   Il segreto d'ufficio e il segreto professionale.
L'assistente sociale ha degli obblighi morali nei confronti....   Dell'assistito - della collettività - di se stesso.
L'assistente sociale ha facoltà di astenersi dal rendere testimonianza su quanto gli è stato confidato o ha conosciuto nell'esercizio della professione?   Si, salvo i casi previsti dalla legge.
L'Assistente Sociale ha l'obbligo a non rivelare le informazioni aventi natura di segreto, apprese all'interno del rapporto fiduciario. Il mancato rispetto della riservatezza è punibile ma, perché sia reato e quindi sottoposto a sanzione penale: (indicare l'opzione errata).   Occorre che la violazione di tale obbligo non sia avvenuta per giusta causa.
L'Assistente Sociale ha l'obbligo a non rivelare le informazioni aventi natura di segreto, apprese all'interno del rapporto fiduciario. Il mancato rispetto della riservatezza è punibile ma, perché sia reato e quindi sottoposto a sanzione penale: (indicare l'opzione errata).   Non occorre la querela della persona offesa.
L'Assistente Sociale ha l'obbligo a non rivelare le informazioni aventi natura di segreto, apprese all'interno del rapporto fiduciario. Il mancato rispetto della riservatezza è punibile ma, perché sia reato e quindi sottoposto a sanzione penale: (indicare l'opzione errata).   Non occorre che la violazione di tale obbligo produca nocumento, pregiudizio o danno ingiusto al soggetto.
L'assistente sociale ha l'obbligo del segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione se la esercita in regime di lavoro autonomo libero professionale?   Si, per espressa previsione del Codice deontologico.
L'assistente sociale ha l'obbligo del segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione se la esercita in regime di lavoro dipendente privato?   Si, per espressa previsione del Codice deontologico.
L'assistente sociale ha l'obbligo del segreto professionale su quanto ha conosciuto per ragione della sua professione se la esercita in regime di lavoro dipendente pubblico?   Si, per espressa previsione del Codice deontologico.
L'assistente sociale nei confronti di condizioni di lavoro che comportino azioni incompatibili con i principi e le norme del Codice deontologico:   Ha l'obbligo di non accettarle o evitarle.
L'assistente sociale nei confronti di condizioni di lavoro che possono non garantire il rispetto e la riservatezza agli utenti e ai clienti (punto 46 Codice deontologico):   Ha l'obbligo di non accettarle o evitarle.
L'assistente sociale nei confronti di condizioni di lavoro che siano in contrasto con il mandato sociale o che possano compromettere gravemente la qualità e gli obiettivi degli interventi (punto 46 Codice deontologico):   Ha l'obbligo di non accettarle o evitarle.
L'assistente sociale può essere investito di funzioni peritali?   Si, e deve esercitarle con imparzialità ed indipendenza di giudizio.
L'assistente sociale, quando viene a conoscenza di fatti o cose aventi natura di segreto, come si deve comportare?   È obbligato a non rivelarli, salvo che per obblighi di legge, e nei casi di rischio di danni al cliente o a terzi, o previa autorizzazione dell'interessato o dei legali rappresentanti.
L'assistente sociale:   Deve impegnare la sua competenza professionale per promuovere la piena autodeterminazione degli utenti.
L'Assistenza Sociale può essere definita:   Un diritto soggettivo.
L'autonomia dell'assistente sociale riguarda:   L'indipendenza di giudizio, l'imparzialità, il rifiuto di pressioni e condizionamenti.
Le sanzioni disciplinari della censura, della sospensione e della radiazione dall'albo non sono deontologicamente compatibili con l'assunzione e/o il mantenimento delle cariche di Consigliere dell'Ordine regionale o interregionale o di Consigliere nazionale o di Revisore dei Conti dell'Ordine regionale o interregionale o nazionale (Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale).   Vero.
Le stereotipie, gli schemi fissi, le generalizzazioni sono atteggiamenti che nell'assistente sociale mettono a rischio:   Il principio della particolarizzazione.
L'obbligo del segreto professionale per l'assistente sociale:   È sancito dalla L. 119/2001.
L'obiezione di coscienza è:   Un diritto soggettivo.
L'operatore sociale che, agendo secondo i principi, le conoscenze e i metodi specifici della professione, svolge la propria attività nell'ambito del sistema organizzato delle risorse, in favore di individui, gruppi e famiglie, per prevenire e risolvere situazioni di bisogno, è:   L'assistente sociale.
L'umanizzazione del servizio:   È l'elemento costitutivo della professionalità degli operatori.
L'unicità e l'irripetibilità delle persone richiedono che l'assistente sociale:   Adatti le risposte istituzionali a ciascuna situazione di bisogno.
L'uso di modelli teorici, di tecniche e di strumenti caratterizza, per l'assistente sociale, l'autonomia:   Tecnico-professionale.