>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 
Elenco in ordine alfabetico delle domande di Etica e deontologia professionale

Seleziona l'iniziale:
A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   W   X   Y   Z  

> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!


I punti da 11 a 16 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .   Appartengono al Capo I "Diritti degli utenti e dei clienti" del Titolo "RESPONSABILITÀ DELL'ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA UTENTE E CLIENTE".
I punti da 11 a 16 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .   Si riferiscono a Diritti degli utenti e dei clienti.
I punti da 17 a 22 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .   Si riferiscono a Regole generali di comportamento dell'assistente sociale.
I punti da 23 a 32 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .   Si riferiscono a Riservatezza e segreto professionale.
I punti da 33 a 40 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .   Si riferiscono a Partecipazione e promozione del benessere sociale.
I punti da 41 a 43 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .   Si riferiscono a Rapporti con i colleghi ed altri professionisti.
I punti da 44 a 51 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .   Si riferiscono alle responsabilità dell'assistente sociale nei confronti dell'organizzazione di lavoro.
I punti da 52 a 56 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .   Si riferiscono alla promozione e tutela della professione.
I punti da 60 a 63 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .   Si riferiscono alle sanzioni.
I punti da 67 a 68 del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale .   Si riferiscono a Attività professionale dell'assistente sociale all'estero e attività degli assistenti sociali stranieri in Italia.
I valori fondamentali che accomunano i codici deontologici nelle professioni che pongono l'uomo al centro dell'attenzione sono:   Riconoscimento del valore dell'uomo, del suo essere soggetto di diritto e di intenzionalità e della sua capacità di partecipazione attiva e di autodeterminazione.
Il 18 aprile 1998 l'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali ha emanato:   Il primo Codice Deontologico della professione.
Il Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti dell'organizzazione di lavoro il dovere di contribuire alle azioni di pianificazione e programmazione nonché al razionale ed equo utilizzo delle risorse a disposizione?   Si, come espressamente ricordato al 2° periodo del punto 45.
Il Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti dell'organizzazione di lavoro il dovere di contribuire all'individuazione di standards di qualità e alle azioni di pianificazione e programmazione?   Si, come espressamente ricordato al 2° periodo del punto 45.
Il Codice Deontologico include il "rischio grave per l'incolumità dell'assistente sociale" tra i casi:   In cui viene meno l'obbligo del segreto professionale.
Il fulcro di ogni attività del servizio sociale è:   La persona umana, senza distinzione di età, sesso, razza, religione.
Il lavoro dell'ufficio di servizio sociale:   Ha valenze non solo operative ma anche culturali e politiche.
Il professionista che si rivolge all'individuo, inteso nella globalità dei suoi bisogni e delle sue potenzialità, è:   L'assistente sociale.
Il professionista radiato dall'albo può essere di nuovo iscritto all'albo?   Si, non prima di cinque anni dalla data di efficacia del provvedimento di radiazione, qualora siano venute meno le ragioni che hanno determinato la radiazione.
Il professionista radiato può, non prima di cinque anni dalla data di efficacia del provvedimento di radiazione, a domanda, essere di nuovo iscritto all'albo qualora siano venute meno le ragioni che hanno determinato la radiazione (Regolamento delle sanzioni disciplinari allegato al Codice Deontologico dell'Assistente Sociale).   Vero.
Il punto 34 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società il dover contribuire a sviluppare negli utenti e nei clienti la conoscenza e l'esercizio dei propri diritti-doveri nell'ambito della collettività favorendo percorsi di crescita:   Anche collettivi.
Il punto 34 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società il dover contribuire a sviluppare negli utenti e nei clienti la conoscenza e l'esercizio dei propri:   Diritti-doveri nell'ambito della collettività.
Il punto 34 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società il dover favorire percorsi di crescita anche collettivi che sviluppino sinergie e aiutino singoli e gruppi:   Soprattutto in situazione di svantaggio.
Il punto 35 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società l'avere:   Una adeguata considerazione del contesto culturale e di valori in cui opera.
Il punto 35 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società l'avere:   Una precisa conoscenza della realtà socio-territoriale in cui opera.
Il punto 35 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società l'identificare le diversità e la molteplicità della realtà socio- territoriale in cui opera come:   Una ricchezza da salvaguardare e da difendere.
Il punto 37 del Codice deontologico dell'assistente sociale indica tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società il dovere di porre all'attenzione delle istituzioni che ne hanno la responsabilità e della stessa opinione pubblica situazioni di iniquità e ineguaglianza?   Si.
Il punto 37 del Codice deontologico dell'assistente sociale pone tra le responsabilità che egli ha nei confronti della società il dovere di porre all'attenzione delle istituzioni che ne hanno la responsabilità e della stessa opinione pubblica situazioni di deprivazione e gravi stati di disagio non sufficientemente tutelati?   Si.
Il punto 47 del Codice deontologico (l'assistente sociale deve adoperarsi affinché le sue prestazioni professionali si compiano nei termini di tempo adeguati a realizzare interventi qualificati ed efficaci, in un ambiente idoneo a tutelare la riservatezza dell'utente e del cliente) richiama una responsabilità che l'assistente sociale ha, prioritariamente, nei confronti:   Dell'organizzazione di lavoro.
Il punto 48 del Codice deontologico (l'assistente sociale deve segnalare alla propria organizzazione l'eccessivo carico di lavoro o evitare nell'esercizio della libera professione cumulo di incarichi e di prestazioni quando questi tornino di pregiudizio all'utente o al cliente) richiama una responsabilità che l'assistente sociale ha:   Prioritariamente, nei confronti dell'organizzazione di lavoro.
Il punto 51 del Codice deontologico (l'assistente sociale deve richiedere opportunità di aggiornamento e di formazione e adoperarsi affinché si sviluppi la supervisione professionale) richiama una responsabilità che l'assistente sociale ha, prioritariamente, nei confronti:   Dell'organizzazione di lavoro.
Il riconoscimento del valore dell'uguaglianza obbliga l'assistente sociale ad azioni che:   Contrastino la traduzione delle differenze in disuguaglianze.
Il segreto professionale è l'obbligo a non rivelare le informazioni aventi natura di segreto, apprese all'interno del rapporto fiduciario. Tale segreto ha un fondamento giuridico:   Sancito dall'art. 622 del c.p., dalla legge 675/96 sulla privacy e dalla legge 119/2001.
Il segreto professionale cui è tenuto l'assistente sociale trae origine:   Dal rapporto fiduciario instaurato con l'utente.
Il segreto professionale deve essere rispettato:   Sia dall'assistente sociale che esercita la libera professione, sia da quello che opera all'interno di una organizzazione pubblica o privata.
Il segreto professionale obbliga l'assistente sociale a:   Non rivelare quanto conosciuto in relazione alla professione.
Il segreto professionale:   È un obbligo giuridico oltre che un dovere.
Il termine "deontologia" indica:   La dottrina che tratta del complesso dei doveri peculiari di determinate categorie professionali.
In caso di autorizzazione dell'interessato o degli interessati o dei loro legali rappresentanti resi edotti delle conseguenze della rivelazione, l'assistente sociale è vincolato al segreto professionale?   No, per espressa previsione del Codice deontologico.
In caso di richiesta scritta e motivata dei legali rappresentanti del minore o dell'incapace nell'esclusivo interesse degli stessi, l'assistente sociale è vincolato al segreto professionale?   No, per espressa previsione del Codice deontologico.
In caso di rischio di grave danno a incapaci o persone impedite a causa delle condizioni fisiche, psichiche o ambientali, l'assistente sociale è vincolato al segreto professionale?   No, per espressa previsione del Codice deontologico.
In caso di rischio di grave danno al minore, l'assistente sociale è vincolato al segreto professionale?   No, per espressa previsione del Codice deontologico.
In caso di rischio di grave danno all'utente o al cliente o a terzi, l'assistente sociale è vincolato al segreto professionale?   No, per espressa previsione del Codice deontologico.
In quale dei seguenti casi non sussiste l'obbligo per l'assistente sociale del segreto professionale?   Tra l'altro, nei casi indicati nelle altre risposte.