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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo

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La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è istituita presso (art. 27 legge n. 241/1990):   La Presidenza del Consiglio dei ministri.
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi (art. 27, l. n. 241/1990):   È, di norma, rinnovata ogni tre anni.
La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale (art. 8 l.n. 241/1990):   Costituisce la regola generale.
La delega è:   Un provvedimento mediante il quale la P.A. attribuisce ad altri potestà o facoltà inerenti a diritti suoi propri.
La delega (o delegazione):   È un atto ampliativo della sfera giuridica del destinatario.
La denuncia è:   Una dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Il principio di imputabilità:   Comporta che non può essere assoggettato a sanzione amministrativa, chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i diciotto anni o non aveva la capacità di intendere e volere.
La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990. Ai sensi dell'art. 3 l'obbligo è espressamente previsto:   Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa.
La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990. Ai sensi dell'art. 3 l'obbligo è espressamente escluso:   Per gli atti normativi.
La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990. Ai sensi dell'art. 3 l'obbligo è espressamente previsto:   Per gli atti concernenti lo svolgimento di pubblici concorsi.
La l. n. 15/2005 e la l. n. 69/2009, in sede di modifica della l. n. 241/1990 hanno implementato il catalogo dei principi posti a presidio dell'attività amministrativa. Quale tra quelli indicati non è espressamente elencato all'art. 1?   Principio di ragionevolezza.
La l. n. 15/2005 e la l. n. 69/2009, in sede di modifica della l. n. 241/1990 hanno implementato il catalogo dei principi posti a presidio dell'attività amministrativa. Quale tra quelli indicati non è espressamente elencato all'art. 1?   Principio del legittimo affidamento.
La l. n. 15/2005, in sede di modifica della l. n. 241/1990 ha implementato il catalogo dei principi posti a presidio dell'attività amministrativa. In particolare l'art. 1 sancisce che:   L'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi dell'ordinamento comunitario.
La l.n. 241/1990 ha sancito il c.d. principio di contrattualità dell'azione amministrativa. Cosa dispone in merito l'art. 11 della citata legge?   Per sopravvenuti motivi di interesse pubblico l'Amministrazione recede dall'accordo, salvo l'obbligo di provvedere alla liquidazione di un indennizzo in relazione agli eventuali pregiudizi verificatisi in danno del privato.
La l.n. 241/1990 ha sancito il c.d. principio di contrattualità dell'azione amministrativa. Cosa dispone in merito l'art. 11 della citata legge?   A garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, la stipulazione degli accordi è preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente all'adozione del provvedimento.
La l.n. 241/1990 ha sancito il c.d. principio di contrattualità dell'azione amministrativa. Cosa dispone in merito l'art. 11 della citata legge?   Agli accordi sostitutivi si applicano, ove non diversamente previsto, i principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili.
La l.n. 241/1990 ha sancito il c.d. principio di contrattualità dell'azione amministrativa. Cosa dispone in merito l'art. 11 della citata legge?   Il responsabile del procedimento, al fine di favorire la conclusione degli accordi può predisporre un calendario di incontri in cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del provvedimento ed eventuali controinteressati.
La mancata accettazione delle dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto di notorietà rese a norma delle disposizioni del D.P.R. n. 445/2000:   Costituisce violazione dei doveri d'ufficio.
La motivazione dei provvedimenti amministrativi può essere più o meno intensa a seconda del tipo di atto. In caso di provvedimenti positivi:   La motivazione è succinta con riferimento alla conformità della domanda alla legge ed ai regolamenti.
La notizia dell'avvio del procedimento amministrativo avviene di norma (art. 8 l. n. 241/1990):   Mediante comunicazione personale rivolta al singolo destinatario.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti di cui alcuni a carattere generale e alcuni applicabili solo in determinate fattispecie. In particolare a norma del disposto di cui all'art. 10 l. n. 241/1990 i potenziali controinteressati possono presentare memorie scritte e documenti?   Sì, e qualora queste/questi siano pertinenti all'oggetto del giudizio, l'amministrazione ha l'obbligo di valutarli e, ove vengano disattesi, deve darne conto nella motivazione del provvedimento.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti previsti dalla l. n. 241/1990. In particolare a norma di quanto prevede l'art. 10 i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento possono presentare documenti?   Si, hanno diritto di prendere visione degli atti e di presentare memorie scritte e documenti.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti previsti dalla l.n. 241/1990. In particolare a norma di quanto prevede l'art. 10 i portatori di interessi privati, ove questi non siano individuabili a priori all'inizio del procedimento possono presentare documenti?   Si, hanno diritto di prendere visione degli atti e di presentare memorie scritte e documenti.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti previsti dalla l.n. 241/1990. In particolare a norma di quanto prevede l'art. 10 i destinatari diretti del provvedimento finale possono presentare memorie scritte?   Si, possono presentare memorie scritte e documenti.
La pubblica amministrazione deve motivare gli atti amministrativi a contenuto generale?   No, la motivazione per tali atti è espressamente esclusa all'art. 3 della l. n. 241/1990.
La pubblica amministrazione deve motivare i provvedimenti amministrativi concernenti il personale?   Sì, la motivazione per tali provvedimenti è espressamente prevista all'art. 3 della l. n. 241/1990.
La pubblica amministrazione deve motivare i provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa?   Sì, la motivazione per tali provvedimenti è espressamente prevista all'art. 3 della l. n.241/1990.
La pubblica amministrazione ha l'obbligo di determinare preventivamente, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale (art. 4, l. n. 241/1990)?   Sì, la determinazione costituisce un obbligo generale, ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento per specifici tipi di procedimento.
La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi?   Si, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990.
La Relazione sulla performance (art. 10 D.Lgs. 150/2009) è adottata:   Entro il 30 giugno.
La Relazione sulla performance (art. 10 D.Lgs. n. 150/2009):   Evidenzia i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti, e il bilancio di genere realizzato.
La richiesta è:   Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato.
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi (art. 25, l. n. 241/1990):   Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente.
La segnatura di protocollo è l'apposizione o l'associazione all'originale del documento, in forma permanente non modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso. Essa consente di individuare ciascun documento in modo inequivocabile e deve contenere le informazioni minime previste dal D.P.R. n. 445/2000 tra cui è espressamente previsto il progressivo di protocollo. Il numero di protocollo è progressivo e costituito (art. 57 D.P.R. n. 445/2000):   Da almeno sette cifre numeriche. La numerazione è rinnovata ogni anno solare.
L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce (art. 22, comma 2, l. n. 241/1990):   Principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza.
L'agente del provvedimento amministrativo:   Può essere un'autorità amministrativa, un privato esercente una pubblica funzione, ovvero un privato obbligato a svolgere un procedimento di evidenza pubblica.
L'Amministrazione prima di rimuovere un provvedimento viziato, deve preliminarmente verificare la possibilità di adottare una misura conservativa, con la conseguenza che la rimozione dell'atto si palesa sempre come una misura sussidiaria rispetto alla conservazione. È un riesame con esito conservativo:   Convalida.
L'art. 10bis della l. n. 241/1990 con riferimento al preavviso di diniego detta disposizioni anche sulle interazioni tra preavviso e termini procedimentali, stabilendo in particolare che:   La comunicazione interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano nuovamente a decorrere dalla data di presentazione delle osservazioni degli istanti o, in mancanza, dalla scadenza del termine di 10 giorni dal ricevimento della stessa comunicazione.
L'art. 10bis della l. n. 241/1990 con riferimento al preavviso di diniego detta disposizioni anche sulle interazioni tra preavviso e termini procedimentali, stabilendo in particolare che:   Entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione gli istanti hanno il diritto di presentare le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti.
L'art. 10bis della l.n. 241/1990 nell'individuare l'ambito applicativo della comunicazione dei motivi ostativi dell'accoglimento dell'istanza, chiarisce che detto istituto:   È espressamente escluso per le procedure concorsuali.
L'art. 2 della l. n. 241/1990, fissa il principio di certezza della conclusione del procedimento stabilendo in particolare al comma 7 che i termini di conclusione, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre P.A., possono essere sospesi:   Per una sola volta.
L'art. 3-bis della l. n. 241/1990, introdotto dalla l. n. 15/2005, prevede che le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica, nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati al fine di conseguire:   Maggiore efficienza nella loro attività.
L'art. 4 l.n. 241/1990 sancisce l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di individuare, per ogni procedimento amministrativo, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché, dell'adozione del provvedimento finale. Le disposizioni adottate:   Sono rese pubbliche secondo le forme previste dai singoli ordinamenti.
L'art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013, dispone che il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato nel termine di:   Trenta giorni dalla presentazione dell'istanza.
L'art. 6 della l. n. 241/1990, in sede di specificazione dei compiti primari del responsabile del procedimento, dispone espressamente che il responsabile:   Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti.
L'art. 7 l. n. 241/1990 pone a carico delle pubbliche amministrazioni l'obbligo:   Di comunicare l'avvio del procedimento.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   L'ufficio e la persona responsabile del procedimento.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   Nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   La data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   L'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.
L'autenticazione di copie può essere fatta dal pubblico ufficiale dal quale è stato emesso l'originale (art. 18 D.P.R. 445/2000)?   Sì.
Le acquisizioni di scienza espletate dagli organi ordinari della P.A., che possono culminare in un atto ricognitivo o esaurirsi in sè stesse, e comportanti potenzialmente l'ingerenza nella sfera giuridica di altri che si trovano in posizione di soggezione costituiscono:   Le ispezioni.
Le dichiarazioni di scienza aventi lo scopo di attestare fatti accertati dalla pubblica autorità o risultanti dalle dichiarazioni o dai documenti forniti dagli interessati attraverso l'inserzione in appositi registri costituiscono:   Le registrazioni.
Le disposizioni di cui all'art. 10bis l.n. 241/1990 afferenti la comunicazione dei motivi ostativi dell'accoglimento dell'istanza trovano applicazione ai ricorsi amministrativi?   No, non trovano applicazione.
Le disposizioni di cui all'art. 16 commi 1 e 2 della l. n. 241/1990 sui termini previsti per i pareri, trovano applicazione in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela della salute dei cittadini?   No, il legislatore ha previsto una deroga.
Le disposizioni di cui all'art. 16 commi 1 e 2 della l. n. 241/1990 sui termini previsti per i pareri, trovano applicazione in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica e territoriale?   No, il legislatore ha previsto una deroga.
Le disposizioni in materia di documentazione amministrativa contenute nei Capi II e III del D.P.R. n. 445/2000 trovano applicazione nelle procedure di aggiudicazione e affidamento di opere pubbliche o di pubblica utilità, di servizi e di forniture (art. 77bis)?   Sì, trovano applicazione a tutte le fattispecie in cui sia prevista una certificazione o altra attestazione, ivi comprese quelle concernenti le procedure di aggiudicazione e affidamento di opere pubbliche o di pubblica utilità, di servizi e di forniture, ancorché regolate da norme speciali, salvo che queste sono espressamente richiamate all'art. 78.
Le misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso, costituiscono:   Le notificazioni.
Le norme in materia di procedimento amministrativo stabiliscono che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge e che sia retta dai principi elencati all'art. 1 della l. n. 241/1990. I soggetti privati sono tenuti al rispetto di tali principi?   Sì, se preposti all'esercizio di attività amministrative.
Le riproduzioni di atti o fatti contenenti determinate notizie, di cui l'amministrazione sia venuta a conoscenza per denuncia dei privati o per accertamento dei propri organi, al fine di precostituire una prova ufficiale costituiscono:   Le documentazioni.
L'eccesso di potere costituisce presupposto per l'annullabilità di un atto amministrativo; quale figura di eccesso di potere si configura in presenza di provvedimenti che colpiscono in maniera diversa destinatari che si trovano in un'identica posizione?   Disparità di trattamento.
L'eccesso di potere si configura quando la p.a. esercita il potere per finalità diverse da quelle stabilite dalla norma attributiva del potere; quale tra le seguenti costituisce un'ipotesi di eccesso di potere?   Difetto o incompletezza dell'istruttoria.
L'incompetenza, quale vizio di legittimità dell'atto amministrativo, può riguardare la materia (1), il valore (2), il grado (3), il territorio (4). Il caso (2) si configura:   Quando una autorità emana un provvedimento attribuito ad altra autorità in ragione del suo valore economico o della spesa che esso dispone.
L'incompetenza, quale vizio di legittimità dell'atto amministrativo, può riguardare la materia, il valore, il grado, il territorio. Quando la potestà è distribuita fra organi inferiori (Prefetto) e superiori (Ministro dell'Interno) si configura incompetenza per:   Grado.
L'incompetenza, quale vizio di legittimità dell'atto amministrativo, può riguardare la materia, il valore, il grado, il territorio. Quando l'organo agente dispone del tipo di potere esercitato, ma la specifica materia appartiene ad altro organo (es. rilascio della concessione edilizia da parte della Giunta anzichè dal Sindaco)si configura incompetenza per:   Materia.
L'incompetenza, quale vizio di legittimità dell'atto amministrativo, può riguardare la materia, il valore, il grado, il territorio. Quando un organo eserciti la competenza di un altro organo delle stesso ente, ma di diversa competenza territoriale si configura incompetenza per:   Territorio.
L'incompetenza, quale vizio di legittimità dell'atto amministrativo, può riguardare la materia, il valore, il grado, il territorio. Quando una autorità emana un provvedimento attribuito ad altra autorità in ragione del suo valore economico o della spesa che esso dispone si configura incompetenza per:   Valore.
L'obbligo di pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, ecc. di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 33/2013,:   Costituisce condizione di efficacia dei provvedimenti che dispongano concessioni ed attribuzioni di importo complessivo superiore a 1.000 euro.
L'obbligo, per l'Amministrazione, di avviso di avvio del procedimento amministrativo riguarda esclusivamente i soggetti che ne facciano istanza. A norma del disposto di cui all'art. 7, l. n. 241/1990 quanto affermato è:   Falso, riguarda i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e quelli che per legge debbono intervenire nonché i soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento.
L'obbligo, per l'Amministrazione, di avviso di avvio del procedimento amministrativo riguarda solo i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e quelli che per legge debbono intervenire. A norma del disposto di cui all'art. 7, l.n. 241/1990 quanto affermato è:   Falso, riguarda i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e quelli che per legge debbono intervenire nonché i soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento.
L'obbligo, per l'Amministrazione, di avviso di avvio del procedimento amministrativo riguarda, tra l'altro, i soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento. A norma del disposto di cui all'art. 7, l. n. 241/1990 quanto affermato è:   Vero, riguarda i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e quelli che per legge debbono intervenire nonché i soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento.
L'oggetto del provvedimento amministrativo può essere costituito da un bene?   Si, l'oggetto è un comportamento, un fatto o un bene sul quale si indirizza la volontà dell'amministrazione.
L'oggetto del provvedimento amministrativo può essere costituito da un fatto?   Si, l'oggetto è un comportamento, un fatto o un bene sul quale si indirizza la volontà dell'amministrazione.
L'oggetto del provvedimento amministrativo:   È un comportamento, un fatto o un bene sul quale si indirizza la volontà dell'amministrazione.
L'omessa comunicazione di cui all'art. 10bis l. n. 241/1990 - preavviso di rigetto -:   Non comporta l'annullabilità del provvedimento finale se per la natura vincolata dello stesso, sia palese che l'apporto partecipativo del privato non avrebbe in ogni caso potuto incidere sul contenuto di detto provvedimento.
L'omessa comunicazione di cui all'art. 10bis l. n. 241/1990 - preavviso di rigetto -:   È assoggettata alle disposizioni di cui all'art. 21octies, comma 2.
L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte per l'avvio del procedimento (art. 8 l. n. 241/1990):   Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
L'ordine è:   Un provvedimento restrittivo della sfera giuridica del destinatario mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti.