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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo

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I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni che attestano stati e qualità personali non soggetti a modificazione hanno validità illimitata. I restanti certificati, se disposizioni di legge o regolamentari non prevedano una validità superiore, hanno:   Validità di 6 mesi dalla data del rilascio.
I conflitti tra due o più autorità possono essere: positivi, negativi, reali, virtuali, di attribuzione, di giurisdizione, di competenza. Quando è relativo ad autorità appartenenti ad uno stesso potere (es. conflitto tra due TAR, conflitto tra Prefetto e Ministro dell'Interno):   Si ha conflitto di competenza.
I conflitti tra due o più autorità possono essere: positivi, negativi, reali, virtuali, di attribuzione, di giurisdizione, di competenza. Quando vi sia la possibilità che due (o più) autorità si pronuncino in maniera discordante circa la propria competenza a conoscere la questione:   Si ha conflitto virtuale.
I controlli amministrativi sugli atti:   Sono volti a valutare il singolo atto adottato dall'organo di amministrazione attiva, allo scopo di constatarne la conformità alla legge ovvero l'opportunità dell'emanazione.
I controlli finalizzati ad esaminare il corretto funzionamento di un organo dal punto di vista sia della legittimità dell'azione, sia del comportamento della persona fisica preposta, con lo scopo di tutelare e garantire il pieno rispetto del principio costituzionale di cui all'art. 97 del buon andamento dell'azione amministrativa sono:   Controlli sugli organi.
I controlli preventivi antecedenti intervengono su di un atto amministrativo:   Non ancora perfezionato.
I controlli preventivi susseguenti sugli atti amministrativi intervengono su di un atto amministrativo:   Perfetto ma non efficace.
I controlli sugli atti amministrativi che intervengono quando l'atto si è perfezionato ma non ha ancora acquisito efficacia sono:   Controlli preventivi.
I controlli sugli atti amministrativi sono di legittimità e di merito:   A seconda che siano diretti a verificare la corrispondenza dell'atto alle norme di legge ovvero la convenienza e l'opportunità dell'atto per l'Amministrazione.
I controlli sugli atti amministrativi sono interni o esterni:   A seconda che il controllo sia esercitato da un organo interno all'Amministrazione, in forza di una posizione gerarchicamente sovraordinata, ovvero da un soggetto diverso, esterno all'Amministrazione o appartenente ad altro ramo.
I controlli sugli atti amministrativi sono preventivi o successivi:   In relazione al momento in cui interviene l'atto di controllo.
I controlli sugli atti diretti a verificare la convenienza e l'opportunità dell'atto per l'Amministrazione sono:   Controlli di merito.
I Dipartimenti sono strutture di primo livello:   Dei Ministeri.
I portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento possono intervenire nel procedimento amministrativo?   Si, lo prevede espressamente l'art. 9 l.n. 241/1990 in quanto titolari di un interesse ad evitare che anche indirettamente può essere loro arrecato pregiudizio dal provvedimento.
I portatori di interessi privati, ove questi non siano individuabili a priori all'inizio del procedimento, possono intervenire nel procedimento amministrativo?   Sì, lo prevede espressamente l'art. 9 l.n. 241/1990.
I portatori di interessi pubblici possono intervenire nel procedimento amministrativo?   Si, lo prevede espressamente l'art. 9 l. n. 241/1990 in quanto titolari di un interesse ad evitare che anche indirettamente può essere loro arrecato pregiudizio dal provvedimento.
I provvedimenti ablatori obbligatori:   Non hanno ad oggetto la proprietà o diritti reali e non prevedono l'imposizione di un indennizzo.
I provvedimenti ablatori obbligatori:   In quanto provvedimenti che limitano la sfera giuridica dei destinatari, devono essere espressamente previsti dalla legge.
I provvedimenti ablatori personali, in quanto provvedimenti che limitano la sfera giuridica dei destinatari, sono soggetti al principio di legalità. Ne costituiscono un esempio:   Ordini di polizia.
I provvedimenti ablatori reali:   Consistono nella sottrazione di diritti reali dei privati e in particolare, del diritto di proprietà con contestuale acquisizione di tali diritti alla pubblica amministrazione.
I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In caso di provvedimenti discrezionali:   La motivazione deve essere particolarmente ampia in quanto deve dare contezza della valutazione degli interessi pubblici e privati sottesi all'azione amministrativa.
I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In caso di provvedimenti positivi:   La motivazione è succinta con riferimento alla conformità della domanda alla legge ed ai regolamenti.
I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In caso di provvedimenti vincolati:   La motivazione è ridotta alla c.d. giustificazione, ovvero alle norme di legge poste a fondamento dell'atto.
I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In quale caso la motivazione è succinta con riferimento alla conformità della domanda alla legge ed ai regolamenti?   In caso di provvedimenti positivi.
I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In quale caso la motivazione è ridotta alla c.d. giustificazione, ovvero all'indicazione delle norme di legge poste a fondamento dell'atto?   In caso di provvedimenti vincolati.
I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In quale caso la motivazione deve essere analitica con riferimento alla mancanza dei requisiti richiesti?   In caso di provvedimenti negativi.
I provvedimenti amministrativi si differenziano anche per l'intensità della motivazione, che a seconda del tipo di atto può essere più o meno ampia. In quale caso la motivazione deve essere particolarmente ampia in quanto deve dare contezza della valutazione degli interessi pubblici e privati sottesi all'azione amministrativa?   In caso di provvedimenti discrezionali.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. I requisiti di esecutività:   Operano ex tunc, e in virtù di essi l'atto già perfetto, può essere portato ad esecuzione.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. I requisiti di obbligatorietà:   Operano ex nunc, e in virtù di essi l'atto già perfetto ed esecutivo diviene obbligatorio per i suoi destinatari.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. I requisiti di obbligatorietà:   Sono quelli in virtù dei quali l'atto, già perfetto ed esecutivo, diventa obbligatorio per i suoi destinatari.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. Tra i primi rientrano:   I controlli.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo si distinguono in requisiti di esecutività e requisiti d'obbligatorietà. Tra i secondi rientrano:   La trasmissione e la pubblicazione del provvedimento.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo, sono richiesti affinché l'atto già perfetto, possa produrre i suoi effetti. Tra essi rientrano:   L'accettazione dell'interessato, quando da essa la legge fa dipendere gli effetti dell'atto.
I requisiti d'efficacia dell'atto amministrativo, sono richiesti affinché l'atto già perfetto, possa produrre i suoi effetti. Tra essi rientrano:   Il verificarsi della condizione sospensiva e del termine.
I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo che attengono all'agente sono la compatibilità, la competenza e la legittimazione. La prima:   Sussiste quando mancano cause di astensione o di ricusazione del funzionario.
I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo sono richiesti dalla legge perché un atto sia valido. Tra essi rientrano:   La corrispondenza alla causa del potere.
I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo sono richiesti dalla legge perché un atto sia valido. Tra essi rientrano:   L'esistenza e la sufficienza della motivazione.
I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo sono richiesti dalla legge perché un atto sia valido. Tra essi rientrano:   Il rispetto dei precetti di logica e imparzialità.
I requisiti di legittimità dell'atto amministrativo sono richiesti dalla legge perché un atto sia valido. Tra essi rientrano:   La competenza e la legittimazione.
I ricorsi ai Consigli comunali e regionali, diretti a far dichiarare la decadenza di componenti in regime di ineleggibilità o di incompatibilità (D.P.R. n. 570/1960) sono ricorsi:   Non impugnatori, a carattere eccezionale ed atipico.
I ricorsi alle commissioni di vigilanza per l'edilizia economica e popolare (D.P.R. n. 655/1964) sono ricorsi:   Non impugnatori, a carattere eccezionale ed atipico.
I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Il termine perentorio di 30 giorni è previsto:   Per il ricorso gerarchico e per il ricorso in opposizione.
I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Indicare per quale dei seguenti ricorsi è corretto il rispettivo termine.   Ricorso gerarchico proprio - 30 giorni.
I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Indicare per quale dei seguenti ricorsi è corretto il rispettivo termine.   Ricorso in opposizione - 30 giorni.
I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Indicare per quale dei seguenti ricorsi è corretto il rispettivo termine.   Ricorso straordinario al Capo dello Stato - 120 giorni.
I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Qual è il termine previsto per il ricorso gerarchico?   30 giorni.
I ricorsi amministrativi devono essere presentati all'autorità competente nel termine perentorio previsto dalla legislazione vigente. Qual è il termine previsto per il ricorso straordinario al Capo dello Stato?   120 giorni.
I ricorsi amministrativi straordinari si caratterizzano in quanto hanno ad oggetto un provvedimento definitivo, cioè un provvedimento sul quale è già intervenuta l'ultima parola da parte della P.A. Quale tra quelli proposti è un ricorso straordinario?   Ricorso al Presidente della Repubblica.
I ricorsi amministrativi straordinari:   Hanno ad oggetto un provvedimento definitivo, cioè un provvedimento sul quale è già intervenuta l'ultima parola da parte della P.A.
I ricorsi amministrativi straordinari:   Hanno come unica forma esistente il ricorso al Presidente della Repubblica.
I ricorsi amministrativi straordinari:   Pur avendo come quelli ordinari carattere generale, costituiscono un'evoluzione delle originarie procedure extra ordinem facenti capo alla grazia sovrana.
I ricorsi amministrativi straordinari:   Concernono solo la legittimità e non il merito dell'atto e si pongono come alternativi al rimedio giurisdizionale.
I ricorsi per controversie in materia doganale (D.P.R. n. 43/1973) sono ricorsi:   Non impugnatori, a carattere eccezionale ed atipico.
I Tribunali amministrativi regionali (art. 5 D.Lgs. n. 104/2010):   Sono organi di giustizia amministrativa di primo grado.
Il Capo I della l n. 241/1990 detta i principi generali in materia di procedimento amministrativo, stabilendo in particolare all'art. 3-bis:   Che per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le Amministrazioni incentivano l'uso della telematica, nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati.
Il Capo II della l. n. 241/1990 è riservato alla regolamentazione della figura del responsabile del procedimento, ovvero del soggetto al quale è affidato il delicato ruolo di autorità di guida di ciascun procedimento amministrativo. Esso:   Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari.
Il Capo II della l. n. 241/1990 è riservato alla regolazione della figura del responsabile del procedimento, ovvero del soggetto al quale è affidato il delicato ruolo di autorità di guida di ciascun procedimento amministrativo. Esso:   Valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento.
Il Capo II della l. n. 241/1990 è riservato alla regolazione della figura del responsabile del procedimento, ovvero del soggetto al quale è affidato il delicato ruolo di autorità di guida di ciascun procedimento amministrativo. Esso:   Adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione.
Il Capo II della l. n. 241/1990 è riservato alla regolazione della figura del responsabile del procedimento, ovvero del soggetto al quale è affidato il delicato ruolo di autorità di guida di ciascun procedimento amministrativo. Esso:   Può chiedere, in fase di istruttoria, il rilascio di dichiarazioni, la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete.
Il carattere dell'imperatività/autoritarietà del provvedimento amministrativo:   Consiste nella idoneità del provvedimento a modificare situazioni giuridiche altrui, senza necessità di alcun consenso.
Il Codice del processo amministrativo (D.Lgs. n. 104/2010) si compone di cinque libri; il quarto libro è afferente:   All'ottemperanza ed ai riti speciali.
Il Codice del processo amministrativo (D.Lgs. n. 104/2010) si compone di cinque libri; il terzo libro è afferente:   Alle impugnazioni.
Il Codice del processo amministrativo (D.Lgs. n. 104/2010) si compone:   Di cinque libri (nell'ordine): disposizioni generali; processo amministrativo; impugnazioni; ottemperanza e riti speciali; norme finali.
Il Codice del processo amministrativo prevede casi in cui le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore?   Sì, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore, tra l'altro nei giudizi relativi al diritto dei cittadini dell'Unione europea e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.
Il Codice del processo amministrativo prevede casi in cui le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore?   Sì, le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore, tra l'altro nei giudizi in materia di accesso e trasparenza amministrativa.
Il comando è:   Un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto positivo.
Il comma 1 dell'art. 2 della l. n. 241/1990 prevede l'obbligo di conclusione esplicita del procedimento amministrativo:   Sia quando esso consegua obbligatoriamente ad istanza ovvero sia quando sia iniziato d'ufficio.
Il contenuto della motivazione di un provvedimento amministrativo può essere costituito dal rinvio ad altro atto?   Sì, la motivazione per relationem è espressamente prevista all'art. 3 della l. n. 241/1990.
Il D.Lgs. n. 33/2013, (c.d. decreto trasparenza):   Ha provveduto al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni.
Il D.Lgs. n. 97/2016 (c.d. "Madia"):   Ha introdotto il diritto di accedere - con alcune limitazioni - a tutti i dati e documenti detenuti dalla P.A. e non solo a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria on-line.
Il destinatario del provvedimento amministrativo:   È il soggetto pubblico o privato, nei cui confronti un atto deve produrre i suoi effetti.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi (art. 22, l. n. 241/1990), consiste:   Nel diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge?   Il diritto di accesso è escluso nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un'eccezione. Quale dei punti che seguono espone principi conformi alla predetta legge?   L'acceso ai documenti amministrativi non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento.
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla L. n. 241/1990, la regola generale. L'esclusione costituisce, quindi, un'eccezione. Oltre al segreto di Stato, possono essere individuati altri casi di esclusione del diritto di accesso in relazione alla esigenza di salvaguardare alcuni valori fondamentali. Quali di tali valori che seguono non possono determinare, di norma, casi di esclusione del diritto d'accesso?   Il segreto d'ufficio.
Il divieto è:   Un provvedimento mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti a contenuto negativo.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro, (art. 24, l. n. 241/1990):   I documenti volti a salvaguardare la sicurezza e la difesa nazionale, individuati con Regolamento adottato dal Governo.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro, (art. 24, l. n. 241/1990):   I documenti concernenti la continuità e la correttezza delle relazioni internazionali, individuati con Regolamento adottato dal Governo.
Il divieto di accesso ai documenti amministrativi riguarda, tra l'altro, (art. 24, l. n. 241/1990):   I documenti concernenti la politica monetaria e valutaria dello Stato, individuati con Regolamento adottato dal Governo.
Il documento, sottoscritto dall'interessato, prodotto in sostituzione del certificato costituisce ai fini del T.U. sulla documentazione amministrativa:   Dichiarazione sostitutiva di certificazione.
Il Garante per la protezione dei dati personali (artt. 153-154 Codice di protezione dei dati personali):   È organo collegiale costituito da quattro componenti, eletti due dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica con voto limitato.
Il legislatore del 2005 è intervenuto inserendo una nuova disposizione alla lettera e) dell'art. 6 della l. n. 241/1990, al fine di attribuire autonoma connotazione alla fase istruttoria del procedimento. Qualora l'organo competente per l'adozione del provvedimento finale sia diverso dal responsabile del procedimento, può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento?   Sì, indicandone la motivazione nel provvedimento finale.
Il legislatore nella riforma apportata ai commi 4 e 5 dell'art. 16 della l. n. 241/1990, (attività consultiva):   Ha previsto che i termini per il rilascio dei pareri (obbligatori e facoltativi) possano essere interrotti per una solo volta nel caso in cui l'organo consultivo abbia rappresentato la necessità di esigenze istruttorie.
Il legislatore nella riforma apportata ai commi 4 e 5 dell'art. 16 della l. n. 241/1990, (attività consultiva):   Ha previsto la trasmissibilità dei pareri con mezzi telematici.
Il Ministro, a norma del disposto di cui all'art. 14, D.Lgs. n. 165/2001:   Non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
Il Ministro, a norma del disposto di cui all'art. 14, D.Lgs. n. 165/2001:   Non può avocare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
Il Ministro, a norma del disposto di cui all'art. 14, D.Lgs. n. 165/2001:   Non può riservare a sé provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti.
Il Ministro, nell'esercizio dei poteri di cui all'art. 14, D.Lgs. n. 165/2001, tra l'altro:   Definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione.
Il Piano della performance (art. 10 D.Lgs. 150/2009) è un documento:   Programmatico triennale.
Il Piano della performance di cui all'art. 10 del D.Lgs. n. 150/2009:   É adottato entro il 31 gennaio.
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012, ha durata:   Triennale ed è aggiornato annualmente.
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   Ha durata triennale ed è aggiornato annualmente.
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   Costituisce atto di indirizzo per le p.a. ai fini dell'adozione dei propri piani triennali di prevenzione della corruzione.
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   Individua i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi e contiene l'indicazione di obiettivi, tempi e modalità di adozione e attuazione delle misure di contrasto alla corruzione.
Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012:   È adottato dall'Autorità nazionale anticorruzione.
Il preavviso di provvedimento di diniego di cui all'art. 10bis l. n. 241/1990:   È escluso per i provvedimenti in materia previdenziale ed assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali.
Il preavviso di provvedimento di diniego di cui all'art. 10bis l.n. 241/1990:   Ha come funzione quella di implementare il contraddittorio nella fase procedimentale nei casi in cui il procedimento iniziato su istanza di parte appaia doversi concludere con un provvedimento sfavorevole.
Il preavviso di provvedimento di diniego di cui all'art. 10bis l.n. 241/1990:   È un atto endoprocedimentale non autonomamente impugnabile.
Il preavviso di rigetto disciplinato dall'art. 10bis l. n. 241/1990, è un istituto introdotto dalla riforma del procedimento amministrativo del 2005 ed in particolare dalla l. n. 15/2005 e da ultimo modificato dalla l. n. 180/2011. Indicare quale affermazione sul citato istituto è corretta.   Non possono essere addotti tra i motivi che ostano l'accoglimento della domanda inadempienze o ritardi attribuibili all'Amministrazione.
Il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato?   Si, per espressa previsione di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013.
Il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge (art. 21octies l. n. 241/1990):   È annullabile.
Il provvedimento amministrativo adottato in violazione o elusione del giudicato (art. 21septies l. n. 241/1990):   È nullo.
Il provvedimento amministrativo viziato da difetto assoluto di attribuzione (art. 21septies l. n. 241/1990):   È nullo.
Il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere (art. 21octies l. n. 241/1990):   È annullabile.
Il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza (art. 21octies l. n. 241/1990):   È annullabile.
Il provvedimento finale di rigetto di un provvedimento amministrativo ad istanza di parte può essere adottato sulla base di motivazioni che non siano state preventivamente comunicate al privato con il preavviso di diniego (art. 10bis l. n. 241/1990)?   No, pena la violazione sostanziale dell'art. 10bis l. n. 241/1990.
Il responsabile del procedimento amministrativo cura anche le comunicazioni (art. 6, l. n. 241/1990)?   Sì, nonché le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti.
Il responsabile del procedimento amministrativo può chiedere, in fase di istruttoria, il rilascio di dichiarazioni?   Si, nonché la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali.
Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990:   È compito proprio la cura delle comunicazioni, delle pubblicazioni e delle notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti.
Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990:   È compito eventuale l'indizione delle conferenze di servizi.
Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990:   È compito eventuale l'adozione del provvedimento finale.
Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990:   È compito proprio la valutazione, ai fini istruttori, delle condizioni di ammissibilità.
Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990:   È compito proprio la valutazione, ai fini istruttori, dei requisiti di legittimazione e dei presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di provvedimento.
Il responsabile del procedimento ha una serie di compiti propri ed altri attribuiti in via eventuale qualora ne abbia la competenza. Ai sensi dell'art. 6 della l. n. 241/1990:   È compito proprio l'esperimento di accertamenti tecnici ed ispezioni.
Il ricorso è:   Un reclamo dell'interessato inteso a provocare un riesame di legittimità o di merito degli atti della P.A. ritenuti lesivi di diritti o interessi legittimi.
Il ricorso gerarchico proprio è un ricorso amministrativo:   Ordinario e generale.
Il ricorso in opposizione rappresenta un ricorso amministrativo atipico (art. 7, D.P.R. n. 1199/1971). Esso è proponibile:   Nel termine di 30 giorni dalla notifica o emanazione dell'atto impugnato, salvo che la legge non preveda termini diversi.
Il ricorso in opposizione rappresenta un ricorso amministrativo atipico (art. 7, D.P.R. n. 1199/1971). Esso è proponibile:   Solo nei casi tassativi in cui la legge lo ammette.
Il ricorso in opposizione rappresenta un ricorso amministrativo atipico (art. 7, D.P.R. n. 1199/1971). Esso è proponibile:   Sia a tutela di interessi legittimi o semplici, che di diritti soggettivi.
Il ricorso in opposizione rappresenta un ricorso amministrativo atipico (art. 7, D.P.R. n. 1199/1971). Esso:   È rivolto alla stessa autorità che ha emanato l'atto impugnato, anziché a quella gerarchicamente superiore.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato:   Non è esperibile contro gli atti di natura non provvedimentale.
Il ricorso straordinario al Capo dello Stato:   Non è esperibile contro atti stragiudiziali di diffida e messa in mora.
Il termine del provvedimento amministrativo:   È elemento accidentale che sottopone l'efficacia dell'atto o alcuni effetti al verificarsi di un evento futuro e certo.
In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi ordinari:   Portano il provvedimento contestato all'esame della massima autorità amministrativa competente in quel "settore", determinando "la pronuncia della parola ultima e definitiva da parte dell'autorità amministrativa".
In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi possono essere: ordinari, straordinari, impugnatori, non impugnatori, eliminatori, rinnovatori. I ricorsi non impugnatori:   Hanno carattere eccezionale ed atipico e come oggetto un mero comportamento della P.A. o la costituzione o la modifica di un rapporto giuridico.
In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi possono essere: ordinari, straordinari, impugnatori, non impugnatori, eliminatori, rinnovatori. I ricorsi rinnovatori:   Comportano la devoluzione dell'intera pratica all'organo decidente, il quale non si limita all'annullamento del provvedimento ma procede alla sua modifica o sostituzione con altra determinazione che sancisce il definitivo assetto di interessi sul tema.
In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi possono essere: ordinari, straordinari, impugnatori, non impugnatori, eliminatori, rinnovatori. Quali di essi hanno carattere eccezionale e atipico?   Non impugnatori.
In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi amministrativi possono essere: ordinari, straordinari, impugnatori, non impugnatori, eliminatori, rinnovatori. Quali di essi possono comportare la sola eliminazione del provvedimento impugnato, con salvezza del riesercizio del potere di amministrazione attiva, nel rispetto del vincolo decisorio, da parte dell'amministrazione che ha adottato il provvedimento annullato?   Eliminatori.
In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi ordinari:   Si caratterizzano per avere come oggetto un provvedimento amministrativo non definitivo.
In base alla tradizionale classificazione, i ricorsi ordinari:   Sono il ricorso gerarchico ed il ricorso in opposizione.
In quale caso la l. n. 241/1990 ammette l'aggravamento del procedimento amministrativo?   Solo per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
In quale caso trova applicazione il disposto di cui all'art. 2bis della l. n. 241/1990 (conseguenze per il ritardo dell'amministrazione nella conclusione del procedimento amministrativo)?   Per l'inosservanza dolosa o colposa.
Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa Sezione V - Norme in materia di dichiarazioni sostitutive" del D.P.R. n. 445/2000.   Le dichiarazioni sostitutive hanno la stessa validità temporale degli atti che sostituiscono.
Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa Sezione V - Norme in materia di dichiarazioni sostitutive" del D.P.R. n. 445/2000.   I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti non possono essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore.
Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa" del D.P.R. n. 445/2000.   Qualora l'interessato sia in possesso di un documento di identità o di riconoscimento non in corso di validità, gli stati, le qualità personali e i fatti in esso contenuti possono essere comprovati mediante esibizione dello stesso, purché l'interessato dichiari, in calce alla fotocopia del documento, che i dati contenuti nel documento non hanno subìto variazioni dalla data del rilascio.
Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il "Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa" del D.P.R. n. 445/2000.   I dati relativi a cognome, nome, luogo e data di nascita, la cittadinanza, lo stato civile e la residenza attestati in documenti di identità o di riconoscimento in corso di validità, possono essere comprovati mediante esibizione dei documenti medesimi.
Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Capo VI del D.P.R. n. 445/2000 afferente alle sanzioni applicate in caso di violazione di norme.   Le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti, salvi i casi di dolo o colpa grave, sono esenti da ogni responsabilità per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall'interessato o da terzi.
Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone il Capo VI del D.P.R. n. 445/2000 afferente alle sanzioni applicate in caso di violazione di norme.   Se i reati indicati nei commi 1, 2 e 3 dell'art. 76 sono commessi per ottenere la nomina ad un pubblico ufficio o l'autorizzazione all'esercizio di una professione o arte, il giudice, nei casi più gravi, può applicare l'interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e arte.
Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone l'art. 33 del Codice del processo amministrativo in merito alle pronunce giurisdizionali e in particolare sui provvedimenti del giudice.   Le ordinanze e i decreti, se non pronunciati in udienza o in camera di consiglio e inseriti nel relativo verbale, sono comunicati alle parti dalla segreteria nel termine di cui all'art. 89, comma 3.
Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone l'art. 33 del Codice del processo amministrativo in merito alle pronunce giurisdizionali e in particolare sui provvedimenti del giudice.   Il giudice pronuncia ordinanza quando assume misure cautelari o interlocutorie, ovvero decide sulla competenza.
Indicare quale affermazione è conforme a quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 104/2010 in merito alle pronunce giurisdizionali e in particolare sui provvedimenti del giudice.   Il giudice pronuncia sentenza quando definisce in tutto o in parte il giudizio.
Indicare quale affermazione afferente "l'autorizzazione" è corretta.   L'autorizzazione si limita a rimuovere un ostacolo all'esercizio di un diritto potenziale.
Indicare quale affermazione afferente all'azione di condanna al risarcimento è conforme al disposto di cui all'art. 30 del Codice del processo amministrativo.   Conosce esclusivamente il G.A. di ogni domanda di condanna al risarcimento di danni per lesioni di interessi legittimi o, nelle materie di giurisdizione esclusiva, di diritti soggettivi.
Indicare quale affermazione afferente all'azione di condanna al risarcimento è conforme al disposto di cui all'art. 30 del Codice del processo amministrativo.   L'azione per risarcimento del danno ingiusto derivante dalla lesione dell'interesse legittimo può essere proposta dinnanzi al G.A contestualmente ad altra azione ovvero anche in via autonoma.
Indicare quale affermazione afferente le distinzioni che intercorrono tra autorizzazione e concessione e corretta.   Nella concessione vi è un potere di ingerenza della P.A. nello svolgimento dell'attività che si esprime nel potere di direzione, sostituzione e revoca, mentre nell'autorizzazione la P.A. ha un potere di mera vigilanza, che può tradursi solo in provvedimenti sanzionatori.
Indicare quale affermazione sui tipi di società in cui è ammessa una partecipazione pubblica non è consona a quanto dispone l'art. 3 del D.Lgs. n. 175/2016.   Nelle società per azioni a controllo pubblico la revisione legale dei conti può essere affidata al collegio sindacale.
Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta.   Se l'organo a cui è stata presentato il ricorso non appartiene alla stessa amministrazione di quello di competenza, il soggetto, se ricorrono i presupposti, può invocare la sospensione del termine per errore scusabile.
Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta.   Presuppone, per la sua esperibilità, un rapporto di gerarchia esterna tra l'organo che ha emanato l'atto impugnato e l'organo cui si ricorre.
Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta.   Va presentato una sola volta ed il provvedimento emesso in seguito al primo ricorso è definitivo.
Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta.   È ammesso in unica istanza.
Indicare quale affermazione sul ricorso gerarchico proprio (D.P.R. n. 1199/1971) è corretta.   Consente di far valere vizi di legittimità e di merito e di tutelare diritti soggettivi e interessi legittimi.
Indicare quale affermazione sulla sanatoria non è corretta.   Può intervenire solo su atti viziati da incompetenza relativa.
Indicare quale affermazione sulla struttura formale dell'atto amministrativo, e in particolare sulla motivazione, comune alla gran parte dei provvedimenti amministrativi scritti non è corretta.   La parte valutativa della motivazione indica gli interessi coinvolti nel procedimento.
Indicare quale affermazione sulla struttura formale dell'atto amministrativo, e in particolare sulla motivazione, comune alla gran parte dei provvedimenti amministrativi scritti non è corretta.   La motivazione indica l'autorità amministrativa alla quale il provvedimento e l'attività del funzionario sono imputabili.
Indicare quale affermazione sull'istituto di cui all'art. 10bis l. n. 241/1990 (preavviso di provvedimento negativo) è corretta.   Destinatari dell'avviso sono gli istanti.
Indicare quale affermazione sull'istituto di cui all'art. 10bis l. n. 241/1990 (preavviso di provvedimento negativo) è corretta.   Per provvedimento sfavorevole deve intendersi sia il provvedimento che nega al privato il bene della vita richiesto, sia quello che accoglie le richieste dell'amministrato solo in parte.
Indicare quale affermazione sull'istituto di cui all'art. 10bis l. n. 241/1990 preavviso di provvedimento negativo è corretta.   Il contenuto del provvedimento non può consistere nella generica affermazione di essere in procinto di emanare un provvedimento sfavorevole ma deve indicare tutte le ragioni in base alle quali l'istanza debba essere rigettata.
Indicare quale affermazione tra quelle proposte corrisponde ad un corretto principio così come stabilito dalle norme in materia di procedimento amministrativo.   La pubblica amministrazione non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
Indicare quale divieto è sancito al comma 2 dell'art. 1 della l. n. 241/1990.   Il divieto di aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta.   I pareri sono atti emessi nell'esercizio della funzione consultiva da una pubblica amministrazione al fine di indirizzare l'azione degli organi di amministrazione attiva.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta.   In caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela della salute dei cittadini non trovano applicazione i termini previsti dall'art. 16 della l. n. 241/1990.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta.   I pareri sono manifestazioni di giudizio.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta.   In caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela territoriale non trovano applicazione i termini previsti dall'art. 16 della l. n. 241/1990.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta.   I pareri sono obbligatori vincolanti qualora sia espressamente stabilito dalla legge che l'amministrazione chiamata a produrre l'atto terminale non possa discostarsi dal suo contenuto, residuando solo la possibilità di non emanare il provvedimento finale.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta.   I pareri si differenziano dalle valutazioni tecniche che consistono in giudizi tecnici espressi in conformità alle scienze ed alle arti.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta.   Alla luce di quanto dispone la l. n. 241/1990 i pareri obbligatori devono essere resi entro venti giorni dal ricevimento della richiesta.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori (non vincolanti, vincolanti, parzialmente vincolanti, conformi) e sulla loro disciplina è corretta.   Salvo i pareri vincolanti, i pareri, in quanto atti endoprocedimentali, possono essere impugnati solo in occasione dell'emanazione del provvedimento finale.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori e sulla loro disciplina è consona a quanto dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990.   Alla luce di quanto dispone la l. n. 241/1990 i pareri obbligatori devono essere resi entro venti giorni dal ricevimento della richiesta.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori e sulla loro disciplina è consona a quanto dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990.   In caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela della salute dei cittadini non trovano applicazione i termini previsti dall'art. 16 della l. n. 241/1990.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori e sulla loro disciplina è consona a quanto dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990.   In caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela paesaggistica non trovano applicazione i termini previsti dall'art. 16 della l. n. 241/1990.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori e sulla loro disciplina è consona a quanto dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990.   In caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela della salute dei cittadini non trovano applicazione i termini previsti dall'art. 16 della l. n. 241/1990.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni sui pareri facoltativi e obbligatori e sulla loro disciplina è consona a quanto dispone l'art. 16 della l. n. 241/1990.   Alla luce di quanto dispone l. n. 241/1990 il mancato rilascio del parere obbligatorio o la mancata rappresentazione di esigenze istruttorie facoltizzano l'amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere stesso.
Indicare quali sono i principi/criteri che reggono l'attività amministrativa così come elencati al comma 1, art. 1, l. n. 241/1990.   Economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità, trasparenza.
Ingiustizia manifesta - Disparità di trattamento. Quale/quali tra le precedenti costituisce ipotesi di eccesso di potere?   Entrambe.
Intestazione - preambolo - motivazione - dispositivo - luogo - data di emanazione - sottoscrizione costituiscono la struttura formale dell'atto amministrativo comune alla gran parte dei provvedimenti amministrativi scritti. Indicare l'affermazione corretta.   La motivazione è la parte descrittiva in cui la pubblica amministrazione indica gli interessi coinvolti nel procedimento e valuta gli interessi indicando le ragioni per le quali preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro.