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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto civile

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Da chi può essere effettuata, ai sensi dell'art. 817 c.c. la destinazione di una pertinenza?   Anche dal proprietario della cosa principale.
Dalla definizione data dall'art. 1353 c.c. risulta che quando l'efficacia del contratto è subordinata a un avvenimento futuro e incerto il contratto è sottoposto:   A condizione sospensiva.
Di norma, il debitore che ha eseguito la prestazione dovuta può impugnare il pagamento a causa della propria incapacità ai sensi dell'art. 1191 c.c.?   No, poiché l'adempimento è, per il debitore, un comportamento dovuto, non un atto di libera disposizione del proprio patrimonio.
Dispone l'art. 1395 c.c., che il contratto che il rappresentante conclude con se stesso, in proprio o come rappresentante di un'altra parte:   É annullabile, salvo che il rappresentato lo abbia autorizzato specificamente ovvero il contenuto del contratto sia determinato in modo da escludere la possibilità di conflitto d'interessi.
Dispone l'art. 1969 c.c. che la transazione per errore di diritto relativo alle questioni che sono state oggetto di controversia tra le parti:   Non può essere annullata.
Dispone l'art. 2206 c.c. che la procura deve essere depositata per l'iscrizione presso il competente ufficio del registro delle imprese. In mancanza dell'iscrizione:   La rappresentanza si reputa generale e le limitazioni di essa non sono opponibili ai terzi, se non si prova che questi le conoscevano al momento della conclusione dell'affare.
Dispone l'art. 2298 c.c. che l'amministratore che ha la rappresentanza della società in nome collettivo può compiere tutti gli atti che rientrano nell'oggetto sociale, salve le limitazioni che risultano dall'atto costitutivo o dalla procura. Le limitazioni:   Non sono opponibili ai terzi, se non sono iscritte nel registro delle imprese o se non si prova che i terzi ne hanno avuto conoscenza.
Dispone l'art. 979 c.c. che quando l'usufrutto è costituito a favore di una persona giuridica esso:   Non può durare più di trent'anni.
Dopo aver stabilito all'art. 1326 c.c. che il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte il codice civile (art. 1335) stabilisce che l'accettazione si reputa conosciuta:   Nel momento in cui giunge all'indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere stato, senza sua colpa, nell'impossibilità di averne notizia.