Elenco in ordine alfabetico delle domande di Quesiti 300 istruttori p.m. dal n.501 al n.1000
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- A CHE DISTANZA DEVE ESSERE POSTO UN PASSO CARRABILE DA UN' INTERSEZIONE? 12 m
- A CHI È FATTO OBBLIGO, SECONDO QUANTO INDICA IL C.D.S., DELL'ADOZIONE DEL PIANO URBANO DEL TRAFFICO? Ai Comuni con popolazione residente superiore a 30.000 abitanti
- A CONCLUSIONE DELLE INDAGINI PRELIMINARI, IL P.M., QUALORA NON INTENDA CHIEDERE L’ARCHIVIAZIONE: deposita la richiesta di rinvio a giudizio nella cancelleria del Giudice per le indagini preliminari
- A NORMA DEL C.D.S. AL PEDONE È CONSENTITO EFFETTUARE L’ATTRAVERSAMENTO STRADALE PASSANDO ANTERIORMENTE AGLI AUTOBUS, FILOVEICOLI E TRAM IN SOSTA ALLE FERMATE? Non è consentito
- A NORMA DEL C.D.S. È CONSENTITO ESERCITARSI ALLA GUIDA CON VEICOLI NEI QUALI NON POSA PRENDERE POSTO, OLTRE AL CONDUCENTE, ALTRA PERSONA CHE FUNGA DA ISTRUTTORE? Si, ma in luoghi poco frequentati
- A NORMA DEL C.D.S. IN QUALE CASO LA VIOLAZIONE DELL’ART. 100 (TARGHE DI IMMATRICOLAZIONE) È PUNITA DAL CODICE PENALE? In caso di falsificazione, manomissione e alterazione e uso di targa falsa, alterata o manomessa
- A NORMA DEL C.D.S. IN QUALI CASI UN VEICOLO PUÒ ESSERE TRAINATO DA UN ALTRO? Per incombente situazione di emergenza adottando le opportune cautele previste dal codice
- A NORMA DEL C.D.S. QUAL’ È IL LIMITE DI ETÀ PER POTER CONDURRE AUTOBUS ADIBITI AL TRASPORTO DI PERSONE? Anni 60
- A NORMA DEL C.D.S. QUALE COMPORTAMENTO DEVE TENERE UN PEDONE CHE SI ACCINGE AD ATTRAVERSARE LA CARREGGIATA SPROVVISTA DI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI? Deve dare la precedenza ai conducenti dei veicoli
- A NORMA DEL C.D.S., DOVE PREVISTO, È CONSENTITO A TUTTI I VEICOLI DI MARCIARE PER FILE PARALLELE? No i veicoli non a motore e i ciclomotori devono comunque mantenere la destra della carreggiata
- A NORMA DEL C.D.S., È CONSENTITO IMPEGNARE UNA INTERSEZIONE QUANDO IL CONDUCENTE NON HA LA POSSIBILITÀ DI SGOMBERARE L’AREA DI MANOVRA? Non è consentito
- A NORMA DEL C.D.S., IL MINORE DEGLI ANNI 18, MUNITO DI PATENTE DI CATEGORIA “A” CHE GUIDA MOTOVEICOLI DI CILINDRATA NON SUPERIORE A CC. 125, QUALORA TRASPORTI UN PASSEGGERO SUL VEICOLO IN QUALE SANZIONE INCORRE? Nella sanzione prevista dall’art. 115 c. 4 del c.d.s. con conseguente sanzione accessoria del fermo amministrativo del mezzo per gg. 30
- A NORMA DEL C.D.S., IN QUALE SANZIONE INCORRE UN CITTADINO COMUNITARIO CHE GUIDA MUNITO DI PATENTE RILASCIATA DA UNO STATO ESTERO, IN CORSO DI VALIDITÀ, CHE AVENDO STABILITO LA PROPRIA RESIDENZA DA OLTRE UN ANNO NON HA PROVVEDUTO AD EFFETTUARE LA CONVERSIONE IN PATENTE ITALIANA? Non incorre in alcuna sanzione
- A NORMA DEL C.D.S., IN QUALE SANZIONE INCORRE UN CITTADINO STRANIERO, RESIDENTE IN ITALIA DA MENO DI UN ANNO, CHE GUIDA CON PATENTE RILASCIATA DA UNO STATO ESTERO, SCADUTA DI VALIDITÀ? Incorre nella sanzione prevista dall’art. 136 c. 7 in relazione all’art. 126 c. 7, con conseguente ritiro della patente di guida
- A NORMA DEL C.D.S., IN QUANTE CATEGORIE SI DIVIDONO I SEGNALI VERTICALI? tre
- A NORMA DEL C.D.S., IN QUANTI TIPI SI DIVIDONO I SEGNALI VERTICALI DI PRESCRIZIONE? tre
- A NORMA DEL C.D.S., LA “STRADA LOCALE”: può essere sia urbana che extraurbana
- A NORMA DEL C.D.S., LA “STRADA URBANA DI QUARTIERE”: è una strada ad unica carreggiata con almeno due corsie
- A NORMA DEL C.D.S., NEL CASO IN CUI UN PASSEGGERO VENGA TRASPORTATO SU UN CICLOMOTORE IN VIOLAZIONE DELL’ART. 170 DEL C.D.S., CONCORRE CON IL CONDUCENTE NELLA VIOLAZIONE? No in quanto è punibile solo il conducente
- A NORMA DEL C.D.S., NEL CASO IN CUI VI SIANO IN AZIONE MACCHINE SGOMBRANEVE A QUALE DISTANZA DI SICUREZZA MINIMA I VEICOLI DEVONO TROVARSI? A non meno di 20 metri
- A NORMA DEL C.D.S., QUAL È L’ELEMENTO CHE DISTINGUE IL SERVIZIO DI LINEA DAL SERVIZIO DI PIAZZA? la destinazione, che è fissa nel primo caso e non lo è nel secondo caso
- A NORMA DEL C.D.S., QUALE SANZIONE SI APPLICA NEI CONFRONTI DI COLORO CHE ORGANIZZANO UNA COMPETIZIONE SPORTIVA IN VELOCITÀ CON VEICOLI A MOTORE SENZA ESSERNE AUTORIZZATI? la reclusione e la multa
- A NORMA DEL C.D.S., QUALI, TRA I SEGUENTI, RIENTRANO NEI SEGNALI VERTICALI DI PRESCRIZIONE? segnali di precedenza
- A NORMA DEL C.D.S., SULLE AUTOSTRADE E SULLE STRADE EXTRAURBANE PRINCIPALI, IN QUALI CASI È CONSENTITO TRANSITARE SULLE CORSIE PER LA SOSTA DI EMERGENZA? In caso di ingorgo al solo fine di uscire dall’autostrada a partire dal cartello di preavviso posto a cinquecento metri dallo svincolo
- A NORMA DEL C.P.P. IL DIFENSORE DELLA PERSONA SOTTOPOSTA AD INDAGINI HA DIRITTO DI ASSISTERE ALLO SVOLGIMENTO DELLE PERQUISIZIONI? può sempre assistere allo svolgimento delle perquisizioni, ma senza obbligo di essere preavvisato
- A NORMA DEL C.P.P. QUALI SONO I SOGGETTI ABILITATI A RICEVERE LA DENUNCIA DI UN REATO PERSEGUIBILE D’UFFICIO? il P.M. e gli Ufficiali di P.G
- A NORMA DEL C.P.P., A CHI SPETTA INDICARE I MEZZI DI PROVA NEL CORSO DEL PROCESSO? alle parti
- A NORMA DEL C.P.P., A QUALI SOGGETTI È RICONOSCIUTA LA FACOLTÀ DI CHIEDERE AL GIUDICE L’INCIDENTE PROBATORIO? al P.M. ed all’indagato
- A NORMA DEL C.P.P., AL TERMINE DELL’UDIENZA PRELIMINARE, IL GIUDICE: può emanare una sentenza di non luogo a procedere o un decreto di rinvio a giudizio
- A NORMA DEL C.P.P., CHI È PREPOSTO ALL'ATTIVITÀ INVESTIGATIVA NEL CORSO DELLE INDAGINI PRELIMINARI? il P.M. e la P.G
- A NORMA DEL C.P.P., CHI NON PUÒ MAI PROCEDERE ALLA PERQUISIZIONE PERSONALE FUORI DELLA FLAGRANZA DI REATO? gli Agenti di P.G
- A NORMA DEL C.P.P., CHI PROCEDE ALL’IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE NEI CUI CONFRONTI VENGONO SVOLTE LE INDAGINI? la P.G
- A NORMA DEL C.P.P., CHI PUÒ PROCEDERE ALL’ASSUNZIONE DI SOMMARIE INFORMAZIONI DALLE PERSONE INFORMATE SUI FATTI? la P.G
- A NORMA DEL C.P.P., CHI, TRA I SEGUENTI SOGGETTI, PROCEDE ALL’ASSUNZIONE DELLE SOMMARIE INFORMAZIONI DALL’INDAGATO? solo gli Ufficiali di P.G
- A NORMA DEL C.P.P., COME È DETERMINATA LA COMPETENZA PER TERRITORIO DEL GIUDICE PENALE? dal luogo in cui il reato è stato consumato, salvo le eccezioni previste dalla legge
- A NORMA DEL C.P.P., CONTRO IL DECRETO DI CONVALIDA DEL SEQUESTRO, PUÒ ESSERE PROPOSTA RICHIESTA DI RIESAME PRESSO: il Tribunale in composizione collegiale
- A NORMA DEL C.P.P., DURANTE LA FASE DELLE INDAGINI PRELIMINARI, È POSSIBILE RACCOGLIERE LE PROVE DEL REATO? no, è possibile raccogliere solo fonti di prova, salvo l’eccezione costituita dall’incidente probatorio
- A NORMA DEL C.P.P., È NECESSARIA LA PRESENZA DEL DIFENSORE PER ASSUMERE SOMMARIE INFORMAZIONI DALL’INDAGATO? si, in ogni caso
- A NORMA DEL C.P.P., È NECESSARIA LA PRESENZA DEL DIFENSORE PER EFFETTUARE UN SEQUESTRO D’INIZIATIVA DELLA P.G.? no, è sempre facoltativa
- A NORMA DEL C.P.P., È NECESSARIO LO STATO DI FLAGRANZA PER PROCEDERE AD UNA PERQUISIZIONE DISPOSTA DAL P.M.? no
- A NORMA DEL C.P.P., ESISTONO SOGGETTI CUI È ATTRIBUITA LA FUNZIONE DI P.G. A “COMPETENZA LIMITATA”? si, la limitazione può riguardare sia la materia che il territorio che il tempo
- A NORMA DEL C.P.P., GLI ACCERTAMENTI TECNICI NON RIPETIBILI SONO DISPOSTI: dal P.M
- A NORMA DEL C.P.P., GLI ARRESTI DOMICILIARI COSTITUISCONO: una misura cautelare
- A NORMA DEL C.P.P., GLI UFFICIALI E GLI AGENTI DI P.G. POSSONO PROCEDERE ALL’IDENTIFICAZIONE DELL’INDAGATO E DEI POTENZIALI TESTIMONI? si, entrambi
- A NORMA DEL C.P.P., IL DIFENSORE DELL’ARRESTATO HA FACOLTÀ DI INTERVENIRE ALL’UDIENZA DI CONVALIDA DELL’ARRESTO? si, deve necessariamente intervenire
- A NORMA DEL C.P.P., IL DIFENSORE DELL’INDAGATO HA DIRITTO DI ASSISTERE AL SEQUESTRO DEL CORPO DEL REATO? sì, ha sempre il diritto di assistere all’atto, ma non ha diritto al preavviso
- A NORMA DEL C.P.P., IL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI PUÒ ASSUMERE UN RUOLO CHE È TIPICO DEL GIUDICE DEL DIBATTIMENTO? si, nell’incidente probatorio
- A NORMA DEL C.P.P., IL P.M. INVIA L’INFORMAZIONE DI GARANZIA ALL’INDAGATO: solo quando occorre compiere un atto cui il difensore dell’indagato ha diritto di assistere
- A NORMA DEL C.P.P., IL POTENZIALE TESTIMONE ACCOMPAGNATO IN UN UFFICIO DI P.G. PER L’IDENTIFICAZIONE PUÒ ESSERE TRATTENUTO: di norma non oltre le 12 ore, tranne le eccezioni previste dalla legge
- A NORMA DEL C.P.P., IL PROCEDIMENTO SPECIALE CONSISTENTE NELLA DEFINIZIONE DEL PROCESSO ALLO STATO DEGLI ATTI DURANTE L’UDIENZA PRELIMINARE, SI DEFINISCE: giudizio abbreviato
- A NORMA DEL C.P.P., IL REFERTO DEVE PERVENIRE ALLA COMPETENTE AUTORITÀ ENTRO: 48 ore, se non vi è pericolo nel ritardo
- A NORMA DEL C.P.P., IL SEQUESTRO PENALE AVENTE FINALITÀ PROBATORIE PUÒ ESSERE EFFETTUATO: dalla P.G., sia d’iniziativa che su delega del P.M
- A NORMA DEL C.P.P., IL TRIBUNALE È COMPETENTE: per tutti i reati che non appartengono alla competenza della Corte d’assise o del Giudice di Pace
- A NORMA DEL C.P.P., IL TRIBUNALE È COMPETENTE: per tutti i reati che non appartengono alla competenza della Corte d’Assise o del Giudice di Pace
- A NORMA DEL C.P.P., IL VERBALE DEL SEQUESTRO OPERATO D’INIZIATIVA DELLA P.G. DEVE ESSERE TRASMESSO: entro 48 ore al P.M. per la convalida
- A NORMA DEL C.P.P., IN CASO DI GIUDIZIO ABBREVIATO, QUALE VALORE HANNO LE RISULTANZE DELL’ATTIVITÀ D’INDAGINE? hanno sempre valore di prova
- A NORMA DEL C.P.P., IN QUALE CASO IL GIUDICE PUÒ DISPORRE IL GIUDIZIO ABBREVIATO? quando, a seguito di richiesta delle parti, ritiene che il processo possa essere definito allo stato degli atti
- A NORMA DEL C.P.P., IN QUALE CASO IL P.M. PUÒ RICHIEDERE IL GIUDIZIO IMMEDIATO? quando la prova appare evidente, se la persona sottoposta alle indagini è stata interrogata sui fatti dai quali emerge l’evidenza della prova
- A NORMA DEL C.P.P., IN QUALE CASO NON SI TIENE L’UDIENZA PRELIMINARE QUALORA SI PROCEDA CON GIUDIZIO DIRETTISSIMO? col rito direttissimo non si tiene mai l’udienza preliminare
- A NORMA DEL C.P.P., IN QUALI CASI È CONSENTITA L’INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI DEI DIFENSORI? mai
- A NORMA DEL C.P.P., IN QUALI CASI IL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI PUÒ DISPORRE DI PROPRIA INIZIATIVA L’INCIDENTE PROBATORIO? in nessun caso
- A NORMA DEL C.P.P., IN QUALI CASI IL GIUDICE PUÒ ESSERE SENTITO COME TESTIMONE? in nessun caso
- A NORMA DEL C.P.P., IN QUALI CASI L’INDAGATO PUÒ RILASCIARE DICHIARAZIONI SPONTANEE AL P.M.? sempre
- A NORMA DEL C.P.P., IN QUALI CASI LA P.G. PUÒ EFFETTUARE UN’ISPEZIONE PERSONALE? in nessun caso
- A NORMA DEL C.P.P., IN QUALI CASI LA PARTE CIVILE PUÒ PRESENTARE RICHIESTA D’INCIDENTE PROBATORIO? mai
- A NORMA DEL C.P.P., L’ACCOMPAGNAMENTO COATTIVO PER PROCEDERE AD ATTI DI INTERROGATORIO O CONFRONTO: è disposto dal P.M. su autorizzazione del Giudice
- A NORMA DEL C.P.P., L’ANNOTAZIONE PUÒ ESSERE REDATTA: sia dagli Ufficiali che dagli Agenti di P.G
- A NORMA DEL C.P.P., L’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE È: una condizione di procedibilità
- A NORMA DEL C.P.P., L’AZIONE PENALE VIENE ESERCITATA D’UFFICIO: quando non è necessaria la presentazione di querela, richiesta, istanza o autorizzazione a procedere
- A NORMA DEL C.P.P., L’IMPUTATO PUÒ ESSERE SOTTOPOSTO AD ESAME? sì, se ne fa richiesta o vi consenta
- A NORMA DEL C.P.P., L’IMPUTATO PUÒ RENDERE DICHIARAZIONI SPONTANEE? si, in ogni stato del dibattimento
- A NORMA DEL C.P.P., L’INDAGATO ED I POTENZIALI TESTIMONI POSSONO ESSERE ACCOMPAGNATI NEGLI UFFICI DI POLIZIA PER ESSERE IDENTIFICATI? si, ma solo se rifiutano di farsi identificare o vi sono dubbi sulle generalità fornite
- A NORMA DEL C.P.P., L’INDAGATO PUÒ ESSERE SOTTOPOSTO A MISURE CAUTELARI: nel caso in cui abbia tentato la fuga, sempre che il Giudice ritenga che possa essere irrogata una pena superiore a due anni di reclusione
- A NORMA DEL C.P.P., L’INDAGATO PUÒ ESSERE SOTTOPOSTO A MISURE CAUTELARI: solo qualora a suo carico sussistano gravi indizi di colpevolezza
- A NORMA DEL C.P.P., L’INFORMAZIONE DI GARANZIA DEVE CONTENERE: l’indicazione delle norme di legge che si assumono violate, la data e il luogo del fatto e l’invito a nominare un difensore
- A NORMA DEL C.P.P., L’INFORMAZIONE DI GARANZIA: è inviata dal P.M. all’indagato ed alla persona offesa
- A NORMA DEL C.P.P., L’ISPEZIONE DELLE PERSONE PUÒ ESSERE DISPOSTA: quando occorre accertare le tracce o gli altri effetti materiali del reato
- A NORMA DEL C.P.P., L’ISPEZIONE DI UN LUOGO PUÒ ESSERE DISPOSTA: quando occorre accertare le tracce o gli altri effetti materiali del reato
- A NORMA DEL C.P.P., L’OSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE ALL’IMPUTATO AGLI ARRESTI DOMICILIARI È CONTROLLATA: dal P.M. o dalla P.G. in ogni momento e anche di propria iniziativa
- A NORMA DEL C.P.P., LA COSA SEQUESTRATA È CUSTODITA: negli uffici giudiziari o mediante nomina di un custode
- A NORMA DEL C.P.P., LA FACOLTÀ DI ARRESTARE UNA PERSONA IN FLAGRANZA DI REATO È PROPRIA: degli Ufficiali e degli Agenti di P.G
- A NORMA DEL C.P.P., LA PERQUISIZIONE D’INIZIATIVA DELLA P.G., NELLA FLAGRANZA DEL REATO, PUÒ ESSERE EFFETTUATA: dagli Ufficiali di P.G. e, solo in caso di particolare necessità ed urgenza, anche dagli Agenti di P.G
- A NORMA DEL C.P.P., LA PERQUISIZIONE DISPOSTA CON DECRETO MOTIVATO DAL P.M. PUÒ ESSERE EFFETTUATA: dal P.M. personalmente o, su sua delega, dall’Ufficiale di P.G
- A NORMA DEL C.P.P., LA PERQUISIZIONE È UN MEZZO: di ricerca della prova finalizzato alla ricerca del corpo del reato e delle cose pertinenti al reato
- A NORMA DEL C.P.P., LA PERSONA OFFESA DAL REATO PUÒ PRESENTARE RICHIESTA D’INCIDENTE PROBATORIO? no, ma può chiedere al P.M. di promuoverla
- A NORMA DEL C.P.P., LA PERSONA SOTTOPOSTA A PERQUISIZIONE PUÒ FARSI ASSISTERE: da qualunque persona prontamente reperibile ed idonea
- A NORMA DEL C.P.P., LA QUERELA È: una condizione di procedibilità
- A NORMA DEL C.P.P., LA RICHIESTA D’INCIDENTE PROBATORIO DEVE ESSERE PRESENTATA: al Giudice delle indagini preliminari
- A NORMA DEL C.P.P., LA RICHIESTA D’INCIDENTE PROBATORIO PUÒ ESSERE PROPOSTA ALL’ORGANO COMPETENTE A DISPORLO: solo dal P.M. e dalla persona sottoposta alle indagini
- A NORMA DEL C.P.P., LA RICHIESTA DI RIESAME AVVERSO IL DECRETO DI CONVALIDA DEL SEQUESTRO: non sospende l’esecuzione del provvedimento
- A NORMA DEL C.P.P., LE DENUNCIE ANONIME: non possono essere acquisite al processo od utilizzate, salvo che costituiscono corpo del reato o provengono dall'imputato
- A NORMA DEL C.P.P., LE INDAGINI PRELIMINARI SI CONCLUDONO: con la richiesta del P.M. di archiviazione o di rinvio a giudizio
- A NORMA DEL C.P.P., LE INDAGINI PRELIMINARI SONO SVOLTE: dal P.M. e dalla P.G
- A NORMA DEL C.P.P., LE MISURE CAUTELARI PERSONALI SI DISTINGUONO IN: misure coercitive e misure interdittive
- A NORMA DEL C.P.P., LE MISURE CAUTELARI SI DISTINGUONO INNANZITUTTO IN: misure reali e misure personali
- A NORMA DEL C.P.P., NEI CONFRONTI DI QUALE DEI SEGUENTI SOGGETTI VIENE EFFETTUATA L’ELEZIONE DI DOMICILIO? indagato non detenuto
- A NORMA DEL C.P.P., NELL’AMBITO DEI PROCEDIMENTI SPECIALI, IL PATTEGGIAMENTO PUÒ ESSERE DEFINITO: l’accordo tra il P.M. e l’imputato sull’entità della pena
- A NORMA DEL C.P.P., PER QUALE DEI SEGUENTI ATTI D’INDAGINI DEVE ESSERE SEMPRE DATO PREAVVISO AL DIFENSORE DELL’INDAGATO? per gli accertamenti tecnici non ripetibili
- A NORMA DEL C.P.P., QUAL È IL TERMINE MASSIMO DI DURATA DELLE INDAGINI PRELIMINARI, SE VIENE CONSENTITA LA PROROGA DELLE STESSE? diciotto mesi o due anni, per delitti di criminalità organizzata e per altri reati gravi espressamente previsti dalla legge
- A NORMA DEL C.P.P., QUALE DEI SEGUENTI ATTI PUÒ ESSERE COMPIUTO SIA DAGLI UFFICIALI CHE DAGLI AGENTI DI P.G.? perquisizione d’iniziativa
- A NORMA DEL C.P.P., QUALE GIUDICE DISPONE L’APPLICAZIONE DI UNA MISURA CAUTELARE? il Giudice delle indagini preliminari o il Giudice dell’udienza preliminare o, comunque, il Giudice dinanzi al quale pende la causa
- A NORMA DEL C.P.P., QUALE ORGANO È COMPETENTE AD EMETTERE L’INFORMAZIONE DI GARANZIA? il P.M
- A NORMA DEL C.P.P., QUALE SOGGETTO È COMPETENTE A RICHIEDERE L’APPLICAZIONE DELLE MISURE CAUTELARI? il P.M
- A NORMA DEL C.P.P., QUALE, TRA I SEGUENTI ELEMENTI, COSTITUISCE PRESUPPOSTO PER L’ADOZIONE DEL GIUDIZIO DIRETTISSIMO? l’arresto in flagranza di reato
- A NORMA DEL C.P.P., QUALE, TRA LE SEGUENTI CONDIZIONI, È NECESSARIA PER L'APPLICAZIONE DEL GIUDIZIO ABBREVIATO? la richiesta dell'imputato
- A NORMA DEL C.P.P., QUANDO VI È LA NECESSITÀ DI ACQUISIRE ALL’INDAGINE PLICHI SIGILLATI: l’ufficiale di P.G. li trasmette intatti al P.M. per l’eventuale sequestro
- A NORMA DEL C.P.P., RIENTRANO FRA LE ESIGENZE CAUTELARI CHE CONSENTONO L’ADOZIONE DI MISURE CAUTELARI: il pericolo di inquinamento probatorio, il pericolo di fuga ed il pericolo di reiterazione di reati
- A NORMA DEL C.P.P., SE, AL TERMINE DEI SEI MESI D’INDAGINI PRELIMINARI, RISULTA IGNOTO L’AUTORE DEL REATO: il P.M. presenta richiesta di archiviazione o di autorizzazione a proseguire le indagini
- A NORMA DEL C.P.P., SI PUÒ APPLICARE IL PROCEDIMENTO PER DECRETO: quando il P.M. ritiene che si possa applicare soltanto una pena pecuniaria
- A NORMA DEL C.P.P., SONO SOGGETTE A CONVALIDA LE PERQUISIZIONI D'INIZIATIVA DELLA P.G.? si, da parte del P.M
- A NORMA DEL C.P.P., UN PRIVATO PUÒ PROCEDERE ALL’ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO: solo quando si tratta di delitti perseguibili d’ufficio e per i quali è previsto l’arresto obbligatorio
- A NORMA DEL D. LGS. 267/2000, COME VIENE CHIAMATA LA PROCEDURA DIRETTA A VERIFICARE LO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEGLI ENTI LOCALI? controllo di gestione
- A NORMA DEL D. LGS. 267/2000, COME VIENE CHIAMATA LA PROCEDURA DIRETTA A VERIFICARE LO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEGLI ENTI LOCALI? controllo di gestione
- A NORMA DEL D. LGS. N. 267/2000, AI SERVIZI PUBBLICI LOCALI: si applicano le disposizioni di legge relative alle carte dei servizi pubblici
- A NORMA DEL D. LGS. N. 267/2000, AI SERVIZI PUBBLICI LOCALI: si applicano le disposizioni di legge relative alla qualità dei servizi pubblici locali
- A NORMA DEL D. LGS. N. 267/2000, GLI ENTI LOCALI, NELL'AMBITO DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, PROVVEDONO ALLA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI CHE ABBIANO PER OGGETTO, TRA L'ALTRO: attività rivolte a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali
- A NORMA DEL D. LGS. N. 267/2000, GLI ENTI LOCALI, NELL'AMBITO DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, PROVVEDONO ALLA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI CHE ABBIANO PER OGGETTO, TRA L'ALTRO: produzione di beni rivolta a realizzare fini sociali
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000 GLI ENTI LOCALI DELIBERANO ENTRO IL 31 DICEMBRE IL BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ANNO SUCCESSIVO: osservando i princìpi di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, A QUALI PRINCIPI DEVE ESSERE IMPRONTATO IL COMPORTAMENTO DEGLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI LOCALI? all'imparzialità e alla buona amministrazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, COSA S'INTENDE PER CIFRA ELETTORALE DI UNA LISTA? La somma dei voti validi riportati dalla lista elettorale in tutte le sezioni del comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il Presidente del Tribunale nella cui Circoscrizione non rientra quel Comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il dipendente della provincia
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il Primo Presidente della Corte di Cassazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il dipendente della provincia
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni inferiori a direttore generale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il presidente del tribunale nella cui circoscrizione non rientra quel comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il Presidente del Tribunale nella cui Circoscrizione non rientra quel Comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È POSSIBILE CANDIDARSI ALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: solo in una provincia
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È POSSIBILE CANDIDARSI ALLA CARICA DI SINDACO: solo in un Comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È POSSIBILE CANDIDARSI ALLA CARICA DI SINDACO: solo in un Comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, È POSSIBILE CANDIDARSI ALLA CARICA DI SINDACO: solo in un comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, GLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI E DEI PUBBLICI ESERCIZI, SONO COORDINATI E RIORGANIZZATI, SULLA BASE DEGLI INDIRIZZI ESPRESSI DAL CONSIGLIO COMUNALE E NELL’AMBITO DEI CRITERI EVENTUALMENTE INDICATI DALLA REGIONE: dal Sindaco
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI PUÒ SUBIRE VARIAZIONI NEL CORSO DELL’ESERCIZIO DI COMPETENZA? Sì, sia nella parte relativa alle entrate che nella parte relativa alle spese, e le variazioni sono di competenza dell’organo consiliare
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE CIRCOSCRIZIONI COMUNALI: deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE COMUNI: deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CANDIDATO ELETTO CONSIGLIERE CONTEMPORANEAMENTE IN DUE PROVINCE: deve optare per una delle cariche entro cinque giorni dall'ultima deliberazione di convalida
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL COMUNE È DEFINITO: ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE IN CARICA PUÒ CANDIDARSI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE: Si
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE IN CARICA PUÒ CANDIDARSI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE: Si
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE IN CARICA PUÒ CANDIDARSI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE: si
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE IN CARICA PUÒ CANDIDARSI ALLA MEDESIMA CARICA IN ALTRA CIRCOSCRIZIONE: Mai
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE COMUNALE IN CARICA PUÒ CANDIDARSI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE PROVINCIALE: Si
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIERE COMUNALE IN CARICA PUÒ CANDIDARSI ALLA MEDESIMA CARICA IN ALTRO COMUNE: Mai
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO COMUNALE DEI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE A 15.000 ABITANTI, È PRESIEDUTO: dal sindaco, salvo diversa previsione statutaria
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO COMUNALE DEI COMUNI CON POPOLAZIONE INFERIORE A 15.000 ABITANTI, È PRESIEDUTO: dal sindaco, salvo diversa previsione statutaria
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO COMUNALE, DEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A QUINDICIMILA ABITANTI, È PRESIEDUTO: da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del consiglio
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO COMUNALE: è l'organo di indirizzo e di controllo politico- amministrativo del comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO PROVINCIALE È PRESIEDUTO: da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del consiglio
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO PROVINCIALE È PRESIEDUTO: da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del Consiglio
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO PROVINCIALE È PRESIEDUTO: da un presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del consiglio
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO PROVINCIALE: è l'organo di indirizzo e di controllo politico- amministrativo della provincia
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL CONSIGLIO PROVINCIALE: è l'organo di indirizzo e di controllo politico- amministrativo della provincia
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DIFENSORE CIVICO, ISTITUITO SU PREVISIONE DELLO STATUTO COMUNALE, HA COMPITI: di garanzia di imparzialità e buon andamento dell'amministrazione comunale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DIFENSORE CIVICO, ISTITUITO SU PREVISIONE DELLO STATUTO COMUNALE, HA COMPITI: di garanzia di imparzialità e buon andamento dell'amministrazione comunale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DIFENSORE CIVICO, ISTITUITO SU PREVISIONE DELLO STATUTO PROVINCIALE, HA COMPITI: di garanzia di imparzialità e buon andamento dell'amministrazione provinciale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DIFENSORE CIVICO, ISTITUITO SU PREVISIONE DELLO STATUTO PROVINCIALE, HA COMPITI: di garanzia di imparzialità e buon andamento dell'amministrazione provinciale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DISTINTIVO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA È COSTITUITO: dalla fascia di colore azzurro con lo stemma della Repubblica e lo stemma della provincia, da portarsi a tracolla
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DISTINTIVO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA È COSTITUITO: dalla fascia di colore azzurro con lo stemma della Repubblica e lo stemma della provincia, da portarsi a tracolla
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DISTINTIVO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA È COSTITUITO: dalla fascia di colore azzurro con lo stemma della repubblica e lo stemma della provincia, da portarsi a tracolla
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DISTINTIVO DEL SINDACO È COSTITUITO: dalla fascia tricolore con lo stemma della repubblica e lo stemma del comune, da portarsi a tracolla
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DISTINTIVO DEL SINDACO È COSTITUITO: dalla fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del Comune, da portarsi a tracolla
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL DISTINTIVO DEL SINDACO È: La fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL GONFALONE DEL COMUNE: è stabilito dallo statuto
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL NUMERO DEGLI ASSESSORI DELLA GIUNTA COMUNALE È STABILITO: dallo statuto, e fino all'adozione delle norme statutarie, dalla legge, in proporzione alla popolazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL NUMERO DEGLI ASSESSORI DELLA GIUNTA PROVINCIALE È STABILITO: dallo statuto, e fino all'adozione delle norme statutarie, dalla legge, in proporzione alla popolazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO È PREDISPOSTO E ADOTTATO: dalla provincia
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO È PREDISPOSTO E ADOTTATO: dalla provincia
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO HA LA FUNZIONE: di determinare gli indirizzi generali di assetto del territorio
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA È ELETTO: dai cittadini della provincia a suffragio universale e diretto
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA È ELETTO: dai cittadini della provincia a suffragio universale e diretto
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA È ELETTO: a suffragio universale e diretto, contestualmente all'elezione del consiglio provinciale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA È INCOMPATIBILE: con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compresa la provincia di appartenenza
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ED IL CONSIGLIO PROVINCIALE DURANO IN CARICA: cinque anni
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SINDACO È ELETTO: dai cittadini del Comune a suffragio universale e diretto
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SINDACO È ELETTO: dai cittadini del comune a suffragio universale e diretto
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SINDACO È ELETTO: dai cittadini del Comune a suffragio universale e diretto
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SINDACO È ELETTO: dai cittadini del comune a suffragio universale e diretto
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SINDACO È INCOMPATIBILE: con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compreso il comune di appartenenza
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL SINDACO ED IL CONSIGLIO COMUNALE DURANO IN CARICA: cinque anni
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL TITOLO DI CITTÀ PUÒ ESSERE CONCESSO A DETERMINATI COMUNI: con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IL TITOLO DI CITTÀ PUÒ ESSERE CONCESSO A DETERMINATI COMUNI: che siano insigni per ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, IN CASO DI DECESSO DEL SINDACO: il consiglio è sciolto, ma rimane in carica fino all'elezione del nuovo consiglio
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA COMUNITÀ MONTANA È COSTITUITA: con provvedimento del presidente della Giunta regionale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA COSTITUZIONE IN CITTÀ METROPOLITANA COMPORTA L'ACQUISIZIONE DELLE FUNZIONI: della provincia
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DECADENZA DALLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, PER L’ESISTENZA DI CAUSE DI INCOMPATIBILITÀ, DEVE ESSERE PROMOSSA: davanti al Tribunale civile
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DENOMINAZIONE DELLE BORGATE E FRAZIONI È DI COMPETENZA: dei comuni
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI STABILISCE CHE LE FASI DI GESTIONE DELLA SPESA SONO: l'impegno, la liquidazione, l'ordinazione ed il pagamento
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI STABILISCE CHE LE FASI DI GESTIONE DELLA SPESA SONO: l'impegno, la liquidazione, l'ordinazione ed il pagamento
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI STABILISCE CHE LE FASI DI GESTIONE DELLE ENTRATE SONO: l’accertamento, la riscossione ed il versamento
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA DISCIPLINA DELLA GESTIONE DEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI STABILISCE CHE LE FASI DI GESTIONE DELLE ENTRATE SONO: l’accertamento, la riscossione ed il versamento
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LA PARTECIPAZIONE POPOLARE ALL'AMMINISTRAZIONE LOCALE: può comprendere il referendum, ove lo statuto del comune lo preveda
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ACCORDO DI PROGRAMMA PUÒ ESSERE PROMOSSO PER L'ATTUAZIONE INTEGRATA E COORDINATA DI OPERE: di comuni, province, regioni, amministrazioni statali ed altri soggetti pubblici
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ANAGRAFE DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI E REGIONALI, È TENUTA: dal competente ufficio del Ministero dell'interno in materia elettorale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ASSESSORE COMUNALE È INCOMPATIBILE: con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compreso il comune di appartenenza
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ASSESSORE PROVINCIALE È INCOMPATIBILE: con la carica di consigliere regionale della regione nella quale è compresa la provincia di appartenenza
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LE SOMME DI COMPETENZA DEGLI ENTI LOCALI DESTINATE A ESPLETAMENTO DEI SERVIZI LOCALI INDISPENSABILI: non sono soggette ad esecuzione forzata, a pena di nullità rilevabile anche d'ufficio dal giudice
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ISTITUZIONE DEL DIFENSORE CIVICO PRESSO IL COMUNE PUÒ ESSERE PREVISTA: dallo statuto comunale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, L'ISTITUZIONE DEL DIFENSORE CIVICO PRESSO LA PROVINCIA PUÒ ESSERE PREVISTA: dallo statuto provinciale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LO STATUTO DEI COMUNI E DELLE PROVINCE, È DELIBERATO: dai rispettivi Consigli
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LO STATUTO DEI COMUNI E DELLE PROVINCE, È DELIBERATO: dai rispettivi consigli
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, LO STEMMA DEL COMUNE: è stabilito dallo statuto
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, L'ELEZIONE DEL SINDACO AVVIENE: con il sistema maggioritario, contestualmente all'elezione dei consiglieri comunali
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI, L'ELEZIONE DEL SINDACO AVVIENE: con il sistema a suffragio universale, contestualmente all'elezione dei consiglieri comunali
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NEL SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO NEI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 15.000 ABITANTI, LA CANDIDATURA ALLA CARICA DI SINDACO È COLLEGATA: ad una sola lista di candidati al consiglio comunale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NELLA MATERIA DELLA RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE DEL PERSONALE DEGLI ENTI LOCALI: si osservano le disposizioni vigenti in materia di responsabilità degli impiegati civili dello Stato
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NELL'AMBITO DELLE FORME ASSOCIATIVE TRA ENTI LOCALI: possono essere stipulate convenzioni tra di essi
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NELL'AMBITO DELLE FORME ASSOCIATIVE TRA ENTI LOCALI: possono essere stipulate convenzioni tra di essi
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il dipendente civile dello Stato che svolga funzioni di direttore generale o equiparate o superiori
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il Capo della Polizia
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il direttore generale di azienda sanitaria locale
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il ministro di culto
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il prefetto che esercita le sue funzioni su un territorio nel quale è compreso quel comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il sindaco in carica in altro comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON È ELEGGIBILE A SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il legale rappresentante di società per azioni con capitale maggioritario di quel comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON PUÒ RICOPRIRE LA CARICA DI SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: chi sia parte in un processo civile contro il comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON PUÒ RICOPRIRE LA CARICA DI SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: l'amministratore di ente soggetto alla vigilanza del comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, NON PUÒ RICOPRIRE LA CARICA DI SINDACO DI UN DETERMINATO COMUNE: il legale rappresentante della società appaltatrice del servizio di esattoria del comune
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, OLTRE AL CONSIGLIO, SONO ORGANI DI GOVERNO DEL COMUNE: la Giunta ed il sindaco
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO CONSIGLIERE COMUNALE: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO CONSIGLIERE COMUNALE: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO CONSIGLIERE PROVINCIALE: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO CONSIGLIERE PROVINCIALE: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO PRESIDENTE DELLAPROVINCIA: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO SINDACO: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO SINDACO: l'elettore di qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO SINDACO: l'elettore di qualsiasi Comune che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, PUÒ ESSERE ELETTO SINDACO: l'elettore di qualsiasi Comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SI INTENDONO PER ENTI LOCALI: i Comuni, le Province, le Città Metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane e le unioni di Comuni
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO ORGANI DI GOVERNO DEL COMUNE: il consiglio, la giunta, il sindaco
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO ORGANI DI GOVERNO DELLA PROVINCIA: il consiglio, la giunta, il presidente
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO RICONDUCIBILI ALLE FUNZIONI DEL SINDACO, QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO: l'adozione di provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO RICONDUCIBILI ALLE FUNZIONI DEL SINDACO, QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO: la tenuta dei registri di stato civile e di popolazione
- A NORMA DEL D.LGS. 267/2000, SONO RICONDUCIBILI ALLE FUNZIONI DEL SINDACO, QUALE UFFICIALE DEL GOVERNO: la vigilanza di quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone il prefetto
- A NORMA DEL D.LGS.267/2000 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, IL PRESIDENTE ED IL DIRETTORE SONO ORGANI DELL’AZIENDA SPECIALE E DELL’ISTITUZIONE? si, di entrambe
- A NORMA DEL D.P.R. N. 380/2001, IL PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA AGLI STRUMENTI URBANISTICI GENERALI È RILASCIATO: esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del consiglio comunale
- A NORMA DEL D.P.R. N. 380/2001, NEL PERMESSO DI COSTRUIRE: sono indicati i termini di inizio e di ultimazione dei lavori
- A NORMA DEL T.U. SUGLI ENTI LOCALI LA TARIFFA DEI SERVIZI PUBBLICI È RISCOSSA: sempre dal soggetto che gestisce il servizio pubblico
- A NORMA DEL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, L’AZIENDA SPECIALE È DOTATA DI PROPRIO STATUTO E DI AUTONOMIA IMPRENDITORIALE? si, di entrambi
- A NORMA DEL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, L’AZIENDA SPECIALE È: un ente strumentale dell’Ente locale dotato di personalità giuridica
- A NORMA DEL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, LE AZIENDE SPECIALI E LE ISTITUZIONI SONO DISCIPLINATE: le prime dal proprio statuto e dal proprio regolamento, le seconde dallo statuto e dal regolamento dell’Ente locale da cui dipendono
- A NORMA DEL T.U. SUGLI ENTI LOCALI, LE SOCIETÀ DI TRASFORMAZIONE URBANA: sono società per azioni costituite dai comuni e dalle città metropolitane, anche con la partecipazione di provincia e regione
- A NORMA DEL T.U. SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, LA PROPOSTA DI ISTITUZIONE DI CITTÀ METROPOLITANA: è sottoposta a referendum popolare a cura di ciascun comune partecipante
- A NORMA DEL T.U. SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, QUALE ENTE PUÒ SUDDIVIDERE IL PROPRIO TERRITORIO IN “CIRCONDARI”? la provincia
- A NORMA DEL T.U. SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, SONO CONSIDERATE AREE METROPOLITANE: quelle espressamente indicate dal T.U. sull’Ordinamento degli Enti Locali
- A NORMA DELL’ART. 142 DEL C.D.S., IN QUALE DEI PUNTI CHE SEGUONO È INDICATO CORRETTAMENTE IL LIMITE MASSIMO DI VELOCITÀ? Autosnodati: 70 km/h fuori dei centri abitati
- A NORMA DELL’ART. 193 C. 1 DEL C.D.S. IN CASO DI SEQUESTRO AMMINISTRATIVO DEL VEICOLO, IL MEZZO PUÒ ESSERE AFFIDATO IN CUSTODIA AL CONDUCENTE O AL PROPRIETARIO? Si può essere affidato in custodia ad entrambi i soggetti
- A NORMA DELLA L. 241/1990, I SOGGETTI DESTINATARI DELLA COMUNICAZIONE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO HANNO DIRITTO: di presentare memorie scritte e documenti
- A NORMA DELLA L. 241/1990, I SOGGETTI INTERVENUTI NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO IN QUANTO TITOLARI DELLA RELATIVA FACOLTÀ, HANNO DIRITTO: di presentare memorie scritte e documenti
- A NORMA DELLA L. 241/1990, LA ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI DI QUALUNQUE GENERE A PERSONE ED ENTI PUBBLICI E PRIVATI É SUBORDINATA: alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti dei criteri e delle modalità cui le stesse devono attenersi
- A NORMA DELLA L. 241/1990, LA ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI DI QUALUNQUE GENERE A PERSONE ED ENTI PUBBLICI E PRIVATI È SUBORDINATA: alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti dei criteri e delle modalità cui le stesse devono attenersi
- A NORMA DELLA L. 241/1990, LA COMUNICAZIONE DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DEVE CONTENERE, FRA L'ALTRO, L'INDICAZIONE: dell'ufficio in cui si può prendere visione degli atti
- A NORMA DELLA L. 241/1990, LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI A PERSONE ED ENTI PUBBLICI E PRIVATI É SUBORDINATA: alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti dei criteri e delle modalità cui le stesse devono attenersi
- A NORMA DELLA L. 241/1990, LA FORMA SCRITTA PER GLI ACCORDI AMMINISTRATIVI È RICHIESTA? sempre
- A NORMA DELLA L. 241/1990, LA RICHIESTA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI: deve essere motivata
- A NORMA DELLA L. 241/1990, L'AMMINISTRAZIONE LA QUALE, REGOLARMENTE CONVOCATA, NON POSSA PARTECIPARE ALLA PRIMA RIUNIONE DELLA CONFERENZA DI SERVIZI: può chiedere l'effettuazione della riunione in una data diversa
- A NORMA DELLA L. 241/1990, L'AMMINISTRAZIONE PROVVEDE A DARE NOTIZIA DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: mediante comunicazione personale
- A NORMA DELLA L. 241/1990, OGNI PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO: deve essere motivato, salvo che nelle ipotesi previste dalla legge
- A NORMA DELLA L. 241/1990, RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO É: il dirigente di ciascuna unità organizzativa o altro dipendente addetto all'unità, da esso designato
- A NORMA DELLA L. 241/1990, RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO È: il dirigente di ciascuna unità organizzativa o altro dipendente addetto all’unità, da esso designato
- A NORMA DELLA L. 241/1990, SE LE RAGIONI DELLA DECISIONE RISULTANO DA ALTRO ATTO DELL'AMMINISTRAZIONE RICHIAMATO DALLA DECISIONE STESSA, INSIEME ALLA COMUNICAZIONE DI QUEST'ULTIMA DEVE ESSERE : indicato e reso disponibile, a norma di legge, anche l'atto cui essa si richiama
- A NORMA DELLA L. 241/1990, TRA LE ATTRIBUZIONI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO RIENTRA: la cura delle comunicazioni, delle pubblicazioni e delle notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti
- A NORMA DELLA L. 241/1990, TRA LE ATTRIBUZIONI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO RIENTRA: la cura delle comunicazioni, delle pubblicazioni e delle notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti
- A NORMA DELLA L. 241/1990, TRA LE ATTRIBUZIONI DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO RIENTRA: l'adozione, se competente, del provvedimento finale, ovvero la trasmissione degli atti all'organo competente per l'adozione
- A NORMA DELLA L. 241/90, CONTRO LE DETERMINAZIONI AMMINISTRATIVE CONCERNENTI IL DIRITTO DI ACCESSO, L’INTERESSATO PUÒ PRESENTARE RICORSO ENTRO: trenta giorni al Tribunale Amministrativo Regionale
- A NORMA DELLA L. 689/81 ART.4, NON RISPONDE DELLE VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE CHI? Ha commesso il fatto nell'esercizio di un dovere o facoltà legittima
- A NORMA DELLA LEGGE 689/81, DI QUALE DELLE SEGUENTI CONDIZIONI SI TIENE CONTO NEI CRITERI PER L’APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE? dell’opera svolta dal soggetto per l’eliminazione o l’attenuazione delle conseguenze della violazione
- A NORMA DELLA LEGGE 689/81, PER QUALI SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE SI DEVE FARE RIFERIMENTO AI LIMITI DEGLI IMPORTI FISSATI DALLA MEDESIMA LEGGE? per tutte le sanzioni amministrative per le quali il legislatore non ha precisato il limite inferiore o il limite superiore
- A NORMA DELL'ART. 111 DELLA COSTITUZIONE, CONTRO LE DECISIONI DEL CONSIGLIO DI STATO.... É ammesso ricorso in Cassazione per i soli motivi inerenti alla giurisdizione
- AI FINI DEL D.P.R. 445/2000, S'INTENDE PER VALIDITÀ DEL CERTIFICATO: l'efficacia, e l'opponibilità al titolare della chiave pubblica, dei dati in esso contenuti
- AI FINI DEL D.P.R. N. 380/2001, LA REALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE E DI IMPIANTI, ANCHE PER PUBBLICI SERVIZI, CHE COMPORTI LA TRASFORMAZIONE IN VIA PERMANENTE DI SUOLO INEDIFICATO È DA CONSIDERARSI: intervento di nuova costruzione
- AI FINI DEL D.P.R. N. 380/2001, L'INSTALLAZIONE DI IMBARCAZIONI CHE SIANO UTILIZZATE COME ABITAZIONI, E CHE NON SIANO DIRETTE A SODDISFARE ESIGENZE MERAMENTE TEMPORANEE È DA CONSIDERARSI: intervento di nuova costruzione
- AI FINI DEL D.P.R. N. 380/2001, SONO DA CONSIDERARSI INTERVENTI DI NUOVA COSTRUZIONE: gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal comune
- AI FINI DEL D.P.R. N. 380/2001,, LA COSTRUZIONE DI MANUFATTI EDILIZI INTERRATI È DA CONSIDERARSI: intervento di nuova costruzione
- AI FINI DEL D.P.R. N. 380/2001,LA INSTALLAZIONE DI ROULOTTES CHE SIANO UTILIZZATE COME ABITAZIONI E CHE NON SIANO DIRETTE A SODDISFARE ESIGENZE PURAMENTE TEMPORANEE È DA CONSIDERARSI: intervento di nuova costruzione
- AI FINI DELL'ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE, CHI PROVVEDE ALLA DELIMITAZIONE DEL CENTRO ABITATO? La Giunta comunale
- AI FINI DELL'ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE, CHI PROVVEDEALLA DELIMITAZIONE DEL CENTRO ABITATO? Il Comune
- AI FINI DELL'ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE, QUALE ORGANO PROVVEDE ALLA DELIMITAZIONE DEL CENTRO ABITATO? La Giunta comunale
- AI SENSI DELL’ART. 152 DEL C.D.S., QUANDO È OBBLIGATORIO L’USO DEI DISPOSITIVI DI SEGNALAZIONE VISIVA E DI ILLUMINAZIONE DEI VEICOLI È OBBLIGATORIO? Anche di giorno nelle gallerie
- AI SENSI DELL’ART. 152 DEL C.D.S., QUANDO È OBBLIGATORIO L’USO DEI DISPOSITIVI DI SEGNALAZIONE VISIVA E DI ILLUMINAZIONE DEI VEICOLI? In caso di caduta di neve
- AI SENSI DELL’ART. 152 DEL C.D.S., QUANDO È OBBLIGATORIO L’USO DEI DISPOSITIVI DI SEGNALAZIONE VISIVA E DI ILLUMINAZIONE DEI VEICOLI? Anche in ogni caso di scarsa visibilità
- AI SENSI DELL’ART. 152 DEL C.D.S., QUANDO È OBBLIGATORIO L’USO DEI DISPOSITIVI DI SEGNALAZIONE VISIVA E DI ILLUMINAZIONE DURANTE LA MARCIA DEGLI AUTOVEICOLI A MOTORE? Sempre fuori dei centri abitati
- AI SENSI DELL’ART. 152 DEL C.D.S., QUANDO È OBBLIGATORIO TRA L’ALTRO L’USO DEI DISPOSITIVI DI SEGNALAZIONE VISIVA DEI VEICOLI? Se il veicolo si trova sulle corsie di emergenza
- AI SENSI DELL’ART. 152 DEL C.D.S., QUANDO TRA L’ALTRO È OBBLIGATORIO L’USO DEI DISPOSITIVI DI SEGNALAZIONE VISIVA E DI ILLUMINAZIONE DEI VEICOLI? Da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere
- AI SENSI DELLA L.R. N. 1/2005, I COMANDANTI DEI CORPI DI POLIZIA LOCALE DEI COMUNI DELLA REGIONE FANNO PARTE DEL COMITATO TECNICO-CONSULTIVO PER LA POLIZIA LOCALE? si, ma solo i comandanti dei corpi di polizia locale dei comuni capoluogo di provincia
- AI SENSI DELLA LEGGE 241/90, IL TERMINE ENTRO CUI LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E’ TENUTA A CONCLUDERE IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, A SEGUITO DELL’ISTANZA DELL’INTERESSATO, È: novanta giorni, quando non diversamente stabilito
- AI SENSI DELLA LEGGE 65/1986 I COMUNI SVOLGONO LE FUNZIONI DI: polizia locale
- AI SENSI DELL'ART. 11 DEL C.D.S., QUALI TRA GLI ALTRI COSTITUISCONO SERVIZI DI POLIZIA STRADALE? La predisposizione e l'esecuzione dei servizi diretti a regolare il traffico
- AI SENSI DELL'ART. 134 DELLA COSTITUZIONE, I GIUDIZI SUI CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE TRA I POTERI DELLO STATO SONO ATTRIBUITI.... Alla Corte costituzionale
- AI SENSI DELL'ART. 135 DELLA COSTITUZIONE, L'UFFICIO DI GIUDICE DELLA CORTE COSTITUZIONALE È.... Incompatibile, tra l'altro, con la carica di membro del Parlamento
- AI SENSI DELL'ART. 135 DELLA COSTITUZIONE, L'UFFICIO DI GIUDICE DELLA CORTE COSTITUZIONALE È.... Incompatibile, tra l'altro, con l'esercizio della professione di avvocato
- AI SENSI DELL'ART. 20 A QUALE SANZIONE AMMINISTRATIVA È SOGGETTO CHI OCCUPA ABUSIVAMENTE IL SUOLO STRADALE? Del pagamento di una somma da € 148,00 a € 594,00
- AI SENSI DELL'ART. 20 DEL C.D.S., COSA È PREVISTO SULLE STRADE CLASSIFICATE DI TIPO A? É vietata ogni tipo di occupazione della sede stradale, ivi compresi fiere e mercati, con veicoli, baracche, tende e simili
- AI SENSI DELL'ART. 219 DEL C.D.S. , È AMMESSO IL RICORSO AVVERSO IL PROVVEDIMENTO DI REVOCA DELLA PATENTE DI GUIDA. A CHI DEVE ESSERE PRESENTATO? Al Ministro dei trasporti
- AI SENSI DELL'ART. 59 DELLA COSTITUZIONE, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PUÒ NOMINARE SENATORI A VITA CINQUE CITTADINI CHE: Hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario
- AI SENSI DELL'ART. 71, IL POPOLO ESERCITA L'INIZIATIVA DELLE LEGGI, MEDIANTE LA PROPOSTA, DA PARTE DI ALMENO.... Cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli
- AI SENSI DELL'ART. 87 DELLA COSTITUZIONE CHI EMANA I REGOLAMENTI? Il Presidente della Repubblica
- AI SENSI DELL'ART. 88 DELLA COSTITUZIONE, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PUÒ ESERCITARE IN OGNI MOMENTO IL POTERE DI SCIOGLIMENTO DELLE CAMERE? No, tale facoltà non può essere esercitata, di norma, negli ultimi sei mesi del suo mandato
- AI SENSI DELL'ART.149 D.LGS 267/2000, LA FINANZA LOCALE È COORDINATA CON: la finanza regionale e quella statale
- AI SENSI DELL'ART.162 DEL D.LGS 267/2000 IL BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI DEVE : presentare un pareggio
- AI SENSI DELL'ART.162 DEL D.LGS. 267/2000 IL BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI DEVE: presentare un pareggio
- AI SENSI DELL'ART.162 DEL D.LGS. 267/2000 IL TOTALE DELLE SPESE È FINANZIATO : dal totale delle entrate fatte salve le eccezioni di legge
- AI SENSI DELL'ART.162 DEL DLGS 267/2000 IL BILANCIO DI PREVISIONE DEGLI ENTI LOCALI DEVE : presentare un pareggio finanziario complessivo
- AI SENSI DELL'ART.196 DEL D.LGS. 267/2000 COME VIENE CHIAMATA LA PROCEDURA DIRETTA A VERIFICARE LO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI? controllo di gestione
- ATTRAVERSO QUALE STRUMENTO IL GIUDICE VALUTA IL COMPORTAMENTO DI UN SOGGETTO AI FINI DELL’ACCERTAMENTO DELLA SUA RESPONSABILITÀ PENALE? attraverso il processo