Elenco in ordine alfabetico delle domande di Legislazione dei rifiuti
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- Secondo il d.lgs 49/2014 il deposito preliminare alla raccolta dei RAEE effettuato dai distributori presso i locali del proprio punto vendita: è una fase della raccolta, come definita all'art. 183 comma 1, lettera o) del d.lgs.n.152 del 2006
- Secondo il diritto comunitario al fine di rafforzare il riutilizzo, la prevenzione, il riciclaggio e l'altro recupero dei rifiuti, gli Stati membri possono adottare misure legislative o non legislative volte ad assicurare il principio della responsabilità estesa del produttore: Vero, gli Stati membri possono adottare misure volte ad assicurare che chiunque professionalmente fabbrichi prodotti sia soggetto ad una responsabilità estesa del produttore
- Secondo il diritto comunitario gli Stati membri, in linea con la gerarchia dei rifiuti: dovrebbero sostenere l'uso di materiali riciclati
- Secondo il diritto comunitario in materia di rifiuti: il produttore di rifiuti e il detentore di rifiuti dovrebbero gestire gli stessi in modo da garantire un livello elevato di protezione dell'ambiente e della salute umana
- Secondo il principio “chi inquina paga” chi inquina è responsabile dei danni prodotti dall'inquinamento
- Secondo il principio “chi inquina paga”: i costi degli interventi di ripristino ambientale e dei risarcimenti dei danni gravano sui soggetti responsabili degli inquinamenti
- Secondo il principio “chi inquina paga”: i costi degli interventi di ripristino ambientale e dei risarcimenti dei danni gravano sui soggetti responsabili degli inquinamenti
- Secondo il principio di precauzione si devono adottare misure di tutela e prevenzione ambientale: quando non sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l'ambiente, ma, al contempo, sussista un dubbio scientificamente attendibile che possa esserlo
- Secondo il principio di precauzione: è possibile adottare misure di tutela e prevenzione ambientale prima che il danno ambientale si verifichi
- Secondo il principio di precauzione: si devono adottare misure di tutela e prevenzione ambientale anche quando non sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l'ambiente, ma, al contempo, sussista un dubbio scientificamente attendibile che possa esserlo
- Secondo il principio di prevenzione: si deve produrre il minor numero possibile di rifiuti
- Secondo la direttiva 2012/19/Ue lo smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) raccolti semparatamente: è consentito solo dopo adeguato trattamento
- Secondo la gerarchia dei rifiuti: l'attività di prevenzione precede quella di preparazione per il riutilizzo
- Secondo la gerarchia delle attività di gestione dei rifiuti ex art. 179 del D.Lgs. 152/06: l'attività di prevenzione precede quella di preparazione per il riutilizzo
- Secondo la normativa comunitaria sui rifiuti: esistono sostanze od oggetti derivanti da un processo di produzione che non ha come obiettivo primario la loro produzione che non sono più qualificabili come rifiuti
- Si può qualificare come "produttore del prodotto": qualsiasi persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importi prodotti
- Sono definite di «prevenzione» le misure, prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto, che riducono: la quantità dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l'estensione del loro ciclo di vita
- Sono esclusi dall'ambito di applicazione della parte quarta del d.lgs.n.152 del 2006: le materie fecali, se non contemplate dal comma 2, lettera b), del presente articolo, la paglia e altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, gli sfalci e le potature effettuati nell'ambito delle buone pratiche colturali, nonché gli sfalci e le potature derivanti dalla manutenzione del verde pubblico dei comuni, utilizzati in agricoltura, nella silvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa, anche al di fuori del luogo di produzione ovvero con cessione a terzi, mediante processi o metodi che non danneggiano l'ambiente ne' mettono in pericolo la salute umana
- Sono esclusi dall'ambito di applicazione della parte quarta del d.lgs.n.152 del 2006: le emissioni costituite da effluenti gassosi emessi nell'atmosfera
- Sono qualificati come rifiuti speciali: i veicoli fuori uso
- Sono qualificati come rifiuti speciali: i rifiuti derivanti dall'attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie
- Sono rifiuti urbani: i rifiuti domestici indifferenziati e da raccolta differenziata, ivi compresi: carta e cartone, vetro, metalli, plastica, rifiuti organici, legno, tessili, imballaggi, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, rifiuti di pile e accumulatori e rifiuti ingombranti, ivi compresi materassi e mobili
- Sono rifiuti urbani: i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua
- Sono sottoposte alle procedure semplificate, in base alle norme che fissano i tipi e le quantità di rifiuti nonché le condizioni di ammissibilità: le attività di smaltimento di rifiuti non pericolosi effettuate dai produttori nei luoghi di produzione degli stessi