Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto internazionale
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- Dal 1° settembre 2016 quanti sono i giudici del Tribunale di primo grado dell'Unione europea? Quarantasette
- Decisione sui ricorsi proposti avverso le determinazioni dell'Unità Dublino - Predisposizione di corsi di formazione e aggiornamento dei componenti delle Commissioni territoriali - Adozione di un codice di condotta per i componenti delle Commissioni territoriali, per gli interpreti e per il personale di supporto delle medesime Commissioni. Quale/quali tra le precedenti non sono funzioni della Commissione nazionale per il diritto di asilo? Decisione sui ricorsi proposti avverso le determinazioni dell'Unità Dublino
- Diritti dei minori - Accesso alla giustizia - Protezione dei dati. In quale dei precedenti settori la FRA fornisce consulenza alle istituzioni dell'Ue ed ai Governi nazionali? In tutti i settori indicati
- Discriminazione - Diritti delle vittime - Razzismo. In quale dei precedenti settori la FRA fornisce consulenza alle istituzioni dell'Ue ed ai Governi nazionali? In tutti i settori indicati
- Dispone all'art. 14 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che la copia informatica del file contenente la videoregistrazione e del verbale della trascrizione del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale sono conservati per almeno tre anni a cura: Del Ministero dell'interno
- Dispone all'art. 14 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che la copia informatica del file contenente la videoregistrazione e del verbale della trascrizione del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale sono conservati per tre anni a cura del Ministero dell'interno: Con tutte le modalità contenute nelle altre risposte
- Dispone il D.L. n. 13/2017 che entro cinque giorni, dalla notificazione da parte delle cancelleria del decreto con il quale è concessa o negata la sospensione del provvedimento impugnato adottato dall'Autorità Dublino, le parti possono depositare note difensive. Entro quanto tempo il giudice deve confermare, modificare o revocare i provvedimenti già emanati? Entro cinque giorni
- Dispone il D.L. n. 13/2017, che alle condizioni ivi indicate, contro le decisioni di trasferimento adottate dall'autorità Dublino è ammesso ricorso al tribunale sede della sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell'Unione europea. Trovano applicazione gli articoli 737 e seguenti del codice di procedura civile? Sì, ove non diversamente disposto dal citato D.L
- Dispone il D.L. n. 13/2017, che il decreto con il quale è concessa o negata la sospensione del provvedimento dell'Autorità Dublino deve essere notificato a cura della cancelleria. Entro quanti giorni dalla notifica, le parti possono depositare note difensive? Entro cinque giorni
- Dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che all'atto della presentazione della domanda di protezione internazionale l'ufficio di polizia competente a riceverla deve consegnare al richiedente l'opuscolo informativo che illustra tra l'altro, le fasi della procedura per il riconoscimento della protezione internazionale. Chi redige l'opuscolo? La Commissione nazionale per il diritto di asilo
- Dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che all'atto della presentazione della domanda di protezione internazionale l'ufficio di polizia competente a riceverla deve consegnare al richiedente l'opuscolo informativo che illustra: Tra l'altro, quello indicato nelle altre risposte
- Dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che all'atto della presentazione della domanda di protezione internazionale l'ufficio di polizia competente a riceverla deve consegnare al richiedente l'opuscolo informativo che illustra: Tra l'altro, quello indicato nelle altre risposte
- Dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., il richiedente è tempestivamente informato della decisione. Tutte le comunicazioni concernenti il procedimento per il riconoscimento della protezione internazionale: Sono rese al richiedente nella prima lingua da lui indicata, o, se ciò non è possibile, in lingua inglese, francese, spagnola o araba, secondo la preferenza indicata dall'interessato
- Dispone l'art. 13 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che in caso di colloquio personale di minore davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, esso si svolge alla presenza del genitore che esercita la responsabilità genitoriale o del tutore, nonché del personale di sostegno. La Commissione può procedere nuovamente all'ascolto del minore anche senza la presenza del genitore o del tutore? In presenza di giustificati motivi, la Commissione può procedere nuovamente all'ascolto del minore anche in presenza del genitore o del tutore, fermo restando la presenza del personale di cui al comma 2, se lo ritiene necessario in relazione alla situazione personale del minore e al suo grado di maturità e di sviluppo, nell'esclusivo interesse del minore
- Dispone l'art. 13 del TUE che il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea sono assistiti da due organi che esercitano funzioni consultive; ovvero, Comitato economico e sociale e Comitato delle regioni
- Dispone l'art. 14 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che il colloquio personale davanti alla Commissione territoriale è videoregistrato con mezzi audiovisivi e trascritto in lingua italiana con l'ausilio di sistemi automatici di riconoscimento vocale. Chi verifica la correttezza della trascrizione e vi apporta le correzioni necessarie? Il componente della Commissione territoriale che ha condotto il colloquio, subito dopo la lettura e in cooperazione con il richiedente e l'interprete
- Dispone l'art. 14 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che il colloquio personale davanti alla Commissione territoriale è videoregistrato con mezzi audiovisivi e trascritto in lingua italiana con l'ausilio di sistemi automatici di riconoscimento vocale. Della trascrizione del colloquio deve essere data lettura al richiedente? Sì, lo prevede espressamente il citato articolo, in una lingua a lui comprensibile e in ogni caso tramite interprete
- Dispone l'art. 14 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che quando il colloquio non può essere videoregistrato, per motivi tecnici o per istanza del richiedente, dell'audizione è redatto verbale sottoscritto dal richiedente. Il rifiuto di sottoscrivere il contenuto del verbale e le motivazioni di tale rifiuto devono essere registrati nel verbale stesso? Sì, e non ostano a che l'autorità decidente adotti una decisione
- Dispone l'art. 15 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che i componenti effettivi e supplenti delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale devono partecipare a corsi periodici di aggiornamento. Chi organizza detti corsi? La Commissione nazionale per il diritto di asilo
- Dispone l'art. 15 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che i componenti effettivi e supplenti delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale devono partecipare a un corso di formazione iniziale. Chi organizza detti corsi? La Commissione nazionale per il diritto di asilo
- Dispone l'art. 15 del TUE che il Consiglio europeo si riunisce due volte a semestre, su convocazione: Del suo presidente
- Dispone l'art. 17 del TUE che i membri della Commissione europea sono scelti in base alla loro competenza generale e al loro impegno europeo tra personalità che offrono tutte le garanzie di indipendenza. Il mandato della Commissione è di: Cinque anni
- Dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 25/2008, che se sussistono dubbi in ordine all'età, il minore non accompagnato può, in ogni fase della procedura, essere sottoposto ad accertamenti medico-sanitari al fine di accertarne l'età. Il rifiuto, da parte del minore, di sottoporsi alla visita medica, costituisce motivo di impedimento all'accoglimento della domanda? No, non costituisce motivo di impedimento all'accoglimento della domanda, né all'adozione della decisione
- Dispone l'art. 19 del D.Lgs. n. 25/2008, che se sussistono dubbi in ordine all'età, il minore non accompagnato può, in ogni fase della procedura, essere sottoposto ad accertamenti medico-sanitari al fine di accertarne l'età. Il minore deve essere informato della possibilità che la sua età può essere determinata attraverso visita medica? Sì, deve essere informato sul tipo di visita e sulle conseguenze della visita ai fini dell'esame della domanda
- Dispone l'art. 3 del D.Lgs. 28 gennaio 2008, n. 25, così come modificato dal D.L. n. 13/2017, che a far data di quanto indicato nel citato D.L. contro le decisioni di trasferimento adottate dall'autorità Dublino è ammesso ricorso al tribunale sede della sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell'Unione europea. Il ricorso deve essere proposto, a pena di inammissibilità: Entro trenta giorni dalla notificazione della decisione di trasferimento
- Dispone l'art. 307 del TFUE che il Comitato delle Regioni è consultato su questioni di politica regionale e in particolare: Nei casi concernenti la cooperazione transfrontaliera
- Dispone l'art. 4 del D.Lgs. n. 142/2015 e ss.mm.ii., che al richiedente protezione internazionale è rilasciato un permesso di soggiorno per richiesta asilo valido nel territorio nazionale per sei mesi. Il permesso di soggiorno è rinnovabile? Sì, fino alla decisione della domanda o comunque per il tempo in cui è autorizzato a rimanere nel territorio nazionale
- Dispone l'art. 4 del D.Lgs. n. 142/2015 e ss.mm.ii., che al richiedente protezione internazionale è rilasciato un permesso di soggiorno per richiesta asilo valido nel territorio nazionale per: Sei mesi, rinnovabile fino alla decisione della domanda o comunque per il tempo in cui è autorizzato a rimanere nel territorio nazionale
- Dispone l'art. 5 del D.Lgs. n. 142/2015 e ss.mm.ii., che ogni eventuale mutamento del domicilio o residenza successivo alla domanda di protezione internazionale deve essere comunicato dal richiedente: Sia alla medesima questura che ha ricevuto la domanda sia a quella competente per il nuovo domicilio o residenza ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno
- Dispone l'art. 5 del D.Lgs. n. 142/2015 e ss.mm.ii., che salvo il caso di trattenimento o di accoglienza nei centri o strutture, l'obbligo per il richiedente protezione internazionale, di comunicare alla questura il proprio domicilio o residenza: È assolto tramite dichiarazione da riportare nella domanda di protezione internazionale
- Dispone l'art. 7 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che il richiedente è autorizzato a rimanere nel territorio dello Stato fino alla decisione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. Tale disposizione trova applicazione anche per coloro che debbano essere consegnati ad una Corte o ad un Tribunale penale internazionale? No, non trova applicazione
- Dispone l'art. 7 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che il richiedente è autorizzato a rimanere nel territorio dello Stato fino alla decisione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. Tale disposizione non trova applicazione: In tutti i casi indicati nelle altre risposte
- Dispone l'art. 7 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che il richiedente è autorizzato a rimanere nel territorio dello Stato fino alla decisione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. Tale disposizione trova applicazione anche per coloro che debbano essere avviati verso un altro Stato dell'Unione competente per l'esame dell'istanza di protezione internazionale? No, non trova applicazione
- Dispone l'art. 7 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che il richiedente è autorizzato a rimanere nel territorio dello Stato fino alla decisione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. Tale disposizione trova applicazione anche per coloro che debbano essere estradati verso un altro Stato in virtù degli obblighi previsti da un mandato di arresto europeo? No, non trova applicazione
- Dispone l'art. 78 del TFUE che qualora uno o più Stati membri debbano affrontare una situazione di emergenza caratterizzata da un afflusso improvviso di cittadini di paesi terzi, il Consiglio, su proposta della Commissione europea può adottare misure temporanee a beneficio dello Stato membro o degli Stati membri interessati. Esso delibera previa consultazione: Del Parlamento europeo
- Dispone l'art. 79 del TFUE che l'Unione sviluppa una politica comune dell'immigrazione intesa ad assicurare, in ogni fase, Tra l'altro, quello indicato nelle altre risposte
- Dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che ciascuna domanda di protezione internazionale è esaminata alla luce di informazioni precise e aggiornate circa la situazione generale esistente nel Paese di origine dei richiedenti asilo e, ove occorra, dei Paesi in cui questi sono transitati. Chi elabora tali informazioni? La Commissione nazionale per il diritto di asilo sulla base dei dati forniti dall'UNHCR, dall'EASO, dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale
- Dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., che ciascuna domanda di protezione internazionale è esaminata alla luce di informazioni precise e aggiornate circa la situazione generale esistente nel Paese di origine dei richiedenti asilo e, ove occorra, dei Paesi in cui questi sono transitati. Chi assicura che tali informazioni siano costantemente aggiornate e messe a disposizione delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale? La Commissione nazionale per il diritto di asilo
- Dispone l'art. 9 del Regolamento 603/2013 (Regolamento Eurodac) che ciascuno Stato membro procede tempestivamente al rilevamento delle impronte digitali di tutte le dita di ogni richiedente protezione internazionale di età: Non inferiore a 14 anni
- Dispone l'art. 9 del Regolamento 603/2013 (Regolamento Eurodac) che ciascuno Stato membro procede tempestivamente al rilevamento delle impronte digitali: Di tutte le dita di ogni richiedente protezione internazionale di età non inferiore a 14 anni
- Dispone l'art. 9 del Regolamento 603/2013 (Regolamento Eurodac) che quando non è possibile rilevare le impronte digitali di un richiedente protezione internazionale a causa di provvedimenti che ne tutelano la salute o per motivi di salute pubblica, gli Stati membri rilevano e inviano tali impronte digitali quanto prima e in ogni caso: Entro 48 ore dal momento in cui tali motivi di salute sono venuti meno
- Dispone l'art. 9 del Regolamento 603/2013 (Regolamento Eurodac), che ciascuno Stato membro procede tempestivamente al rilevamento delle impronte digitali di tutte le dita di ogni richiedente protezione internazionale di età non inferiore a 14 anni: Non appena possibile e in ogni caso entro 72 ore dalla presentazione della domanda di protezione internazionale
- Dispone l'art. 9 del Regolamento 603/2013 (Regolamento Eurodac), che quando lo stato dei polpastrelli non consente di effettuare un rilevamento delle impronte di qualità tale da assicurare un confronto appropriato ai sensi dell'art. 25 del Reg., lo Stato membro d'origine provvede a rilevare nuovamente le impronte digitali del richiedente e le ritrasmette quanto prima e in ogni caso: Entro 48 ore dal buon esito del rilevamento
- Domanda presentata da richiedente che non ha alcuna attinenza con i presupposti per il riconoscimento della protezione internazionale - Domanda presentata da un richiedente che ha indotto in errore le autorità presentando informazioni o documenti falsi che avrebbero potuto influenzare la decisione negativamente. Indicare in quale/quali tra le precedenti ipotesi, l'art. 31 della Direttiva 2013/32/UE, prevede che la domanda possa essere esaminata in via accelerata In entrambe le ipotesi indicate
- Domanda presentata da un minore che necessita di garanzie procedurali particolari - Domanda verosimilmente fondata. Indicare in quale/quali tra le precedenti ipotesi, l'art. 31 della Direttiva 2013/32/UE, prevede che la domanda possa essere esaminata in via prioritaria In entrambe le ipotesi indicate
- Domanda presentata da un minore non accompagnato - Domanda presentata da un minore che necessita di garanzie procedurali particolari. Indicare in quale/quali tra le precedenti ipotesi, l'art. 31 della Direttiva 2013/32/UE, prevede che la domanda possa essere esaminata in via prioritaria In entrambe le ipotesi indicate
- Domanda presentata da un richiedente appartenente alle categorie di persone vulnerabili - Domanda presentata da un minore non accompagnato. Indicare in quale/quali tra le precedenti ipotesi, l'art. 31 della Direttiva 2013/32/UE, prevede che la domanda possa essere esaminata in via prioritaria In entrambe le ipotesi indicate
- Domanda presentata da un richiedente che è stato espulso con efficacia esecutiva per gravi motivi di sicurezza o di ordine pubblico a norma del diritto nazionale - Domanda presentata da un richiedente che rifiuta di adempiere all'obbligo del rilievo dattiloscopico. Indicare in quale/quali tra le precedenti ipotesi, l'art. 31 della Direttiva 2013/32/UE, prevede che la domanda possa essere esaminata in via accelerata In entrambe le ipotesi indicate
- Domanda presentata da un richiedente che può, per gravi ragioni, essere considerato un pericolo per la sicurezza nazionale o l'ordine pubblico dello Stato membro - Domanda del richiedente che ha rilasciato dichiarazioni palesemente incoerenti e contraddittorie, palesemente false o evidentemente improbabili. Indicare in quale/quali tra le precedenti ipotesi, l'art. 31 della Direttiva 2013/32/UE, prevede che la domanda possa essere esaminata in via accelerata In entrambe le ipotesi indicate
- Domanda presentata da un richiedente che rifiuta di adempiere all'obbligo del rilievo dattiloscopico - Domanda presentata da un richiedente che può, per gravi ragioni, essere considerato un pericolo per la sicurezza nazionale o l'ordine pubblico dello Stato membro. Indicare in quale/quali tra le precedenti ipotesi, l'art. 31 della Direttiva 2013/32/UE, prevede che la domanda possa essere esaminata in via accelerata In entrambe le ipotesi indicate
- Domanda reiterata, ovvero quando il richiedente ha già presentato una precedente domanda che è già stata presa in considerazione della Commissione, senza addurre nuovi elementi - Domanda presentata da un richiedente che rifiuta di adempiere all'obbligo del rilievo dattiloscopico. Indicare in quale/quali tra le precedenti ipotesi, l'art. 31 della Direttiva 2013/32/UE, prevede che la domanda possa essere esaminata in via accelerata In entrambe le ipotesi indicate
- Domanda verosimilmente fondata - Domanda presentata da un richiedente appartenente alle categorie di persone vulnerabili. Indicare in quale/quali tra le precedenti ipotesi, l'art. 31 della Direttiva 2013/32/UE, prevede che la domanda possa essere esaminata in via prioritaria In entrambe le ipotesi indicate
- Donne in stato di gravidanza - Persone vittime di mutilazioni genitali. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui al D.Lgs. 28 gennaio 2008, n. 25, e ss.mm.ii., quale tra le citate sono considerate persone vulnerabili? Entrambe