Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto internazionale
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- Chi assicura la coerenza dei lavori delle varie formazioni del Consiglio e prepara le riunioni del Consiglio europeo e ne assicura il seguito in collegamento con il Presidente del Consiglio europeo e la Commissione europea (art. 16 TUE)? Il Consiglio "Affari generali"
- Chi designa di norma il rappresentante di un ente territoriale nella Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii.? La Conferenza Stato-città ed autonomie locali
- Chi elabora l'azione esterna dell'Unione secondo le linee strategiche definite dal Consiglio europeo e assicura la coerenza dell'azione dell'Unione (art. 16 TUE)? Il Consiglio "Affari esteri"
- Chi elegge il Presidente della Commissione europea (art. 17 TUE)? Il Parlamento europeo
- Chi nomina formalmente i membri della Commissione europea? Il Consiglio
- Chi nomina rispettivamente la Commissione nazionale per il diritto di asilo e le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale? La prima è nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, le seconde con decreto del Ministro dell'interno
- Chi propone al Parlamento europeo il candidato alla carica di Presidente della Commissione europea (art 17 TUE)? Il Consiglio europeo
- Circa la codificazione delle norme consuetudinarie, si individui l'affermazione errata Pur essendo avvertita la necessità od almeno l'opportunità di provvedere ad una traduzione del loro contenuto in forma scritta, l'opera di codificazione è ad oggi meramente privata, avvenuta ad opera di singoli studiosi
- Coesione economica, sociale e territoriale - Unione doganale - Trasporti. In quali dei precedenti settori l'Unione europea ha competenza concorrente tra Unione europea e Stati membri (art. 4, TFUE)? Coesione economica, sociale e territoriale - Trasporti
- Come si è pronunciata la Corte costituzionale con la sentenza 18/6/1979 n. 48 in merito ai rapporti tra diritto internazionale consuetudinario e Costituzione italiana? A suo giudizio le consuetudini preesistenti all'entrata in vigore della Costituzione prevarrebbero su qualsiasi norma costituzionale a titolo di diritto speciale
- Come si è pronunciata la Corte costituzionale con la sentenza 18/6/1979 n. 48 in merito ai rapporti tra diritto internazionale consuetudinario e Costituzione italiana? A suo giudizio le consuetudini successive all'entrata in vigore della Costituzione non prevarrebbero sui principi fondamentali in essa contenuti
- Come si compone la Commissione nazionale per il diritto di asilo di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii.? Da un dirigente in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, da un funzionario della carriera diplomatica, da un funzionario della carriera prefettizia in servizio presso il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione e da un dirigente del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno
- Come si compone la struttura interna del Parlamento europeo? Ufficio di Presidenza, Conferenza dei presidenti, Collegio dei questori, Conferenza dei presidenti di Commissione, Conferenza dei presidenti di delegazione
- Come si compongono le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii.? Da un funzionario della carriera prefettizia, da un funzionario della Polizia di Stato, da un rappresentante di un ente territoriale e da un rappresentante designato dall'UNHCR
- Comitato dei rappresentanti permanenti - Consiglio europeo - Corte di giustizia dell'Ue - Parlamento europeo. Indicare quale tra le precedenti non è una delle sette istituzioni dell'Unione previste all'art. 13 del TUE Comitato dei rappresentanti permanenti
- Commissione europea - Comitato economico e sociale - Consiglio europeo - Banca centrale europea. Indicare quale tra le precedenti non è una delle sette istituzioni dell'Unione previste all'art. 13 del TUE Comitato economico e sociale
- Commissione europea - Consiglio europeo - Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e per la politica di sicurezza - Banca centrale europea. Indicare quale tra le precedenti non è una delle sette istituzioni dell'Unione previste all'art. 13 del TUE Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e per la politica di sicurezza
- Completare con l'affermazione corretta: “_____________ dà esecuzione al bilancio e gestisce i programmi” La Commissione
- Completare il comma 1, dell'art. 16 TUE: " ________(1) esercita, congiuntamente __________ (2), la funzione legislativa e la funzione di bilancio" Il Consiglio (1), al Parlamento europeo (2)
- Completare l'art. 14 del TUE: "_________ (1) esercita, congiuntamente _____________ (2), la funzione legislativa e la funzione di bilancio" Il Parlamento europeo (1) - al Consiglio (2)
- Completare l'art. 14 del TUE: "Il Parlamento europeo esercita, congiuntamente ___________ , la funzione legislativa e la funzione di bilancio." Al Consiglio
- Completare l'art. 15 del TUE: "_____________ dà all'Unione europea gli impulsi necessari al suo sviluppo e ne definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali. Non esercita funzioni legislative." Il Consiglio europeo
- Completare l'art. 15, comma 6, let. a), del TUE: " _________ presiede e anima i lavori del Consiglio europeo" Il Presidente del Consiglio europeo
- Completare l'art. 15, comma 6, let. b), del TUE: " _________ assicura la preparazione e la continuità dei lavori del Consiglio europeo" Il presidente del Consiglio europeo
- Completare l'art. 15, comma 6, let. c), del TUE: " _________ presenta al Parlamento europeo una relazione dopo ciascuna delle riunioni del Consiglio europeo" Il presidente del Consiglio europeo
- Completare l'art. 15, comma 6, let. c), del TUE: " _________ si adopera per facilitare la coesione e il consenso in seno al Consiglio europeo" Il presidente del Consiglio europeo
- Completare l'art. 287 del TFUE: " _________ controlla la legittimità e la regolarità delle entrate e delle spese ed accerta la sana gestione finanziaria" La Corte dei conti
- Completare l'art. 287 del TFUE: " _________ esamina del pari i conti di tutte le entrate e le spese di ogni organo o organismo creato dall'Unione, nella misura in cui l'atto costitutivo non escluda tale esame" La Corte dei conti
- Completare l'art. 287 del TFUE: " _________ esamina i conti di tutte le entrate e le spese dell'Unione La Corte dei conti
- Comportamento riconducibile allo Stato - Colpa - Antigiuridicità del comportamento - Danno. Secondo la codificazione del Progetto 2001 della Commissione del diritto internazionale, quali sono condizioni affinché si verifichi illecito internazionale? Comportamento riconducibile allo Stato - Antigiuridicità del comportamento
- Con riferimento a quanto dispone l'art. 17 del D.Lgs. 25/2008, sull'assistenza e rappresentanza legale del richiedente protezione internazionale è corretto affermare che: Al cittadino straniero o al suo legale rappresentante, nonché all'avvocato che eventualmente lo assiste, è garantito, tra l'altro, l'accesso a tutte le fonti di prova utilizzate e agli elementi di valutazione adottati, che potrebbero formare oggetto di giudizio in sede di ricorso
- Con riferimento a quanto dispone l'art. 17, del D.Lgs. 25/2008, sull'assistenza e rappresentanza legale del richiedente protezione internazionale è corretto affermare che: Al cittadino straniero o al suo legale rappresentante, nonché all'avvocato che eventualmente lo assiste, è garantito, tra l'altro, l'accesso a tutte le informazioni relative alla procedura
- Con riferimento a quanto dispone l'art. 77 del TFUE sui controlli alle frontiere, la politica dell'Unione è svolta anche a garantire il controllo delle persone e la sorveglianza efficace dell'attraversamento delle frontiere esterne? Sì, lo prevede espressamente il citato articolo
- Con riferimento a quanto dispone l'art. 77 del TFUE sui controlli alle frontiere, la politica dell'Unione è svolta anche a garantire l'assenza di qualsiasi controllo sulle persone, a prescindere dalla nazionalità, all'atto dell'attraversamento delle frontiere interne? Sì, lo prevede espressamente il citato articolo
- Con riferimento a quanto dispone l'art. 77 del TFUE sui controlli alle frontiere, la politica dell'Unione è svolta anche a instaurare progressivamente un sistema integrato di gestione delle frontiere esterne? Sì, lo prevede espressamente il citato articolo
- Con riferimento a quanto dispone l'art. 79 del TFUE in materia di immigrazione, è corretto affermare che la politica dell'Unione è tesa ad assicurare in ogni fase anche la gestione efficace dei flussi migratori? Sì, lo prevede espressamente il citato articolo
- Con riferimento a quanto dispone l'art. 79 del TFUE in materia di immigrazione, è corretto affermare che la politica dell'Unione è tesa ad assicurare in ogni fase anche la prevenzione e il contrasto rafforzato dell'immigrazione illegale e della tratta degli esseri umani? Sì, lo prevede espressamente il citato articolo
- Con riferimento a quanto dispone l'art. 79 del TFUE in materia di immigrazione, è corretto affermare che la politica dell'Unione è tesa ad assicurate in ogni fase anche l'equo trattamento dei cittadini dei paesi terzi regolarmente soggiornanti negli Stati membri? Sì, lo prevede espressamente il citato articolo
- Con riferimento agli atti giuridici dell'Unione europea cos'è una direttiva generale? Una direttiva indirizzata a tutti gli Stati membri
- Con riferimento agli atti giuridici dell'Unione europea cos'è una direttiva particolare o individuale? Una direttiva indirizzata ad uno o ad alcuni degli Stati membri
- Con riferimento agli atti vincolanti dell'Unione europea, la direttiva: Vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi (art. 288, comma 3 TFUE)
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale (art. 13, D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii) è corretto affermare che: In presenza di giustificati motivi, la Commissione può procedere nuovamente all'ascolto del minore anche in presenza del genitore o del tutore, fermo restando la presenza del personale di cui al comma 2, se lo ritiene necessario in relazione alla situazione personale del minore e al suo grado di maturità e di sviluppo, nell'esclusivo interesse del minore
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale (art. 13, D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii) è corretto affermare che: Il colloquio del minore si svolge alla presenza del genitore che esercita la responsabilità genitoriale o del tutore, nonché del personale di sostegno
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale (art. 13, D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii) è corretto affermare che: Nel corso del colloquio, al richiedente è assicurata la possibilità di esporre in maniera esauriente gli elementi addotti a fondamento della domanda
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale (art. 13, D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii) è corretto affermare che: In presenza di un cittadino straniero portatore di particolari esigenze (es. minore, donna in stato di gravidanza, ecc.), al colloquio può essere ammesso personale di sostegno per prestare la necessaria assistenza
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale (art. 13, D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii) è corretto affermare che: Il colloquio personale si svolge in seduta non pubblica
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale (art. 13, D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii) è corretto affermare che: Il colloquio del minore si svolge innanzi ad un componente della Commissione con specifica formazione
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale (art. 13, D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii) è corretto affermare che: Il colloquio personale si svolge senza la presenza dei familiari, a meno che l'autorità decidente non ritenga che un esame adeguato comporti anche la presenza di altri familiari
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale (art. 13, D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii) è corretto affermare che: Se il cittadino straniero è assistito da un avvocato questi è ammesso ad assistere al colloquio e può chiedere di prendere visione del verbale e di acquisirne copia
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, previsti all'art. 13 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., in caso di minore: Il colloquio si svolge alla presenza del genitore che esercita la responsabilità genitoriale o del tutore, nonché del personale di sostegno
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, previsti all'art. 13 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., è corretto affermare che al colloquio è ammessa di norma la presenza dei familiari? No, al colloquio non è ammessa di norma la presenza dei familiari
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, previsti all'art. 13 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., l'autorità decidente può ammettere al colloquio la presenza di familiari? Sì, se ritiene che un esame adeguato comporti anche la loro presenza
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, previsti all'art. 13 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., se il cittadino straniero è assistito da un avvocato, questi è ammesso ad assistere al colloquio? Sì, e può chiedere di prendere visione del verbale e di acquisirne copia
- Con riferimento ai criteri del colloquio personale, davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, previsti all'art. 13 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., è corretto affermare che il colloquio si svolge in seduta pubblica? No, il colloquio si svolge in seduta non pubblica
- Con riferimento ai rapporti tra diritto internazionale consuetudinario e Costituzione italiana, la Corte costituzionale con la sentenza 18/6/1979 n. 48, ha stabilito che, le consuetudini preesistenti all'entrata in vigore della Costituzione: Prevarrebbero su qualsiasi norma costituzionale a titolo di diritto speciale
- Con riferimento ai rapporti tra diritto internazionale consuetudinario e Costituzione italiana, la Corte costituzionale con la sentenza 18/6/1979 n. 48, ha stabilito che, le consuetudini successive all'entrata in vigore della Costituzione: Non prevarrebbero sui principi fondamentali in essa contenuti
- Con riferimento ai rapporti tra gli Stati parti di un accordo multilaterale, nell'eventualità di apposizione di riserve e relative obiezioni, alla luce del diritto internazionale attuale è corretto affermare che: Tra lo Stato che appone la riserva e lo Stato che solleva obiezione alla stessa l'accordo non si forma
- Con riferimento ai rapporti tra gli Stati parti di un accordo multilaterale, nell'eventualità di apposizione di riserve e relative obiezioni, alla luce del diritto internazionale attuale è corretto affermare che: Tra lo Stato che appone la riserva e gli Stati che non hanno mostrato alcuna obiezione alla stessa l'accordo si forma solo in parte, escludendo le clausole oggetto di riserva
- Con riferimento ai rapporti tra gli Stati parti di un accordo multilaterale, nell'eventualità di apposizione di riserve e relative obiezioni, alla luce del diritto internazionale attuale è corretto affermare che: Tra lo Stato che avanza l'obiezione alla riserva e gli Stati che non hanno mostrato alcuna obiezione alla stessa l'accordo si forma integralmente
- Con riferimento ai rapporti tra gli Stati parti di un accordo multilaterale, nell'eventualità di apposizione di riserve e relative obiezioni, alla luce del diritto internazionale attuale individuare l'affermazione errata Tra lo Stato che appone la riserva e lo Stato che solleva obiezione alla stessa l'accordo si forma solo in parte, escludendo le clausole oggetto di riserva
- Con riferimento alla condotta antigiuridica che dà luogo a responsabilità internazionale, quando la violazione si estende per tutta la durata dell'atto, l'illecito è: Di durata
- Con riferimento alla condotta antigiuridica che dà luogo a responsabilità internazionale, quando la violazione si verifica e si esaurisce nel momento in cui lo Stato pone in essere la condotta antigiuridica, a prescindere dal fatto che gli effetti della violazione perdurino nel tempo, l'illecito è: Istantaneo
- Con riferimento alla condotta antigiuridica che dà luogo a responsabilità internazionale, se la norma prescriveva un comportamento che lo Stato non ha posto in essere, l'illecito è: Omissivo
- Con riferimento alla condotta antigiuridica che dà luogo a responsabilità internazionale, se la norma vietava l'adozione di un comportamento che lo Stato ha posto in essere, l'illecito è: Commissivo
- Con riferimento alla condotta antigiuridica che dà luogo a responsabilità internazionale, se la norma violata aveva come fine quello di impedire il verificarsi di un determinato evento ovvero vieta allo Stato in astratto tutte le possibili condotte che possono dar luogo a quell'evento, l'illecito è: Da evento
- Con riferimento alla condotta antigiuridica che dà luogo a responsabilità internazionale, se la norma violata imponeva una determinata condotta e lo Stato ha tenuto una condotta contraria, l'illecito è: Di condotta
- Con riferimento alla condotta antigiuridica che dà luogo a responsabilità internazionale, se lo Stato aveva il solo obbligo di raggiungere il fine stabilito dalla norma, essendo libero nella scelta dei mezzi per conseguirlo, l'illecito è: Di risultato
- Con riferimento alla procedura di conciliazione di cui all'art. 37 del Regolamento (UE) n. 604/2013 (Dublino III), la soluzione proposta dal Comitato può essere respinta dalle parti? No, è definitiva e non può formare oggetto di riesame
- Con riferimento alla responsabilità internazionale, l'illecito cui dà luogo l'antigiuridicità della condotta può essere: omissivo, commissivo, composito, da evento, ecc. È di condotta: Se la norma violata imponeva una determinata condotta e lo Stato ha tenuto una condotta contraria
- Con riferimento alla responsabilità internazionale, l'illecito cui dà luogo l'antigiuridicità della condotta può essere: omissivo, commissivo, composito, da evento, ecc. È commissivo: Se la norma vietava l'adozione di un comportamento che lo Stato ha posto in essere
- Con riferimento alla responsabilità internazionale, l'illecito cui dà luogo l'antigiuridicità della condotta può essere: omissivo, commissivo, composito, da evento, ecc. È di risultato: Se lo Stato aveva il solo obbligo di raggiungere il fine stabilito dalla norma, essendo libero nella scelta dei mezzi per conseguirlo
- Con riferimento alla responsabilità internazionale, l'illecito cui dà luogo l'antigiuridicità della condotta può essere: omissivo, commissivo, composito, da evento, ecc. È istantaneo: Quando la violazione si verifica e si esaurisce nel momento in cui lo Stato pone in essere la condotta antigiuridica, a prescindere dal fatto che gli effetti della violazione perdurino nel tempo
- Con riferimento alla responsabilità internazionale, l'illecito cui dà luogo l'antigiuridicità della condotta può essere: omissivo, commissivo, composito, da evento, ecc. È da evento: Se la norma violata aveva come fine quello di impedire il verificarsi di un determinato evento ovvero vieta allo Stato in astratto tutte le possibili condotte che possono dar luogo a quell'evento
- Con riferimento alla responsabilità internazionale, l'illecito cui dà luogo l'antigiuridicità della condotta può essere: omissivo, commissivo, composito, da evento, ecc. È omissivo: Se la norma prescriveva un comportamento che lo Stato non ha posto in essere
- Con riferimento alla responsabilità internazionale, l'illecito cui dà luogo l'antigiuridicità della condotta può essere: omissivo, commissivo, composito, da evento, ecc. È di durata: Quando la violazione si estende per tutta la durata dell'atto
- Con riferimento alle circostanze che escludono l'illiceità del comportamento al fine della responsabilità internazionale dello Stato, la contromisura o rappresaglia: È definibile come l'adozione di un comportamento illecito, giustificato dall'aver subito da parte di un altro Stato il mancato rispetto di un obbligo internazionale
- Con riferimento alle circostanze che escludono l'illiceità del comportamento al fine della responsabilità internazionale dello Stato, la forza maggiore: È definibile come il comportamento illecito di uno Stato se si verifica una forza irresistibile o un evento imprevisto, non controllabile dallo Stato che ha reso materialmente impossibile l'esecuzione di un obbligo internazionale da questo assunto
- Con riferimento alle circostanze che escludono l'illiceità del comportamento al fine della responsabilità internazionale dello Stato, la legittima difesa: È la fattispecie che autorizza l'uso della forza da parte dello Stato che ha subito un attacco armato
- Con riferimento alle circostanze che escludono l'illiceità del comportamento al fine della responsabilità internazionale dello Stato, lo stato di necessità: È definibile come la situazione di pericolo grave ed immediato in cui si trova uno Stato, costretto a compiere un atto internazionalmente illecito per salvare un interesse essenziale dello Stato da un pericolo imminente
- Con riferimento alle convocazioni del Consiglio europeo i membri dello stesso possono farsi assistere ciascuno da un ministro? Sì, lo prevede espressamente l'art. 15 del TUE, quando l'ordine del giorno lo richiede
- Con riferimento alle convocazioni del Consiglio europeo, il presidente della Commissione europea può farsi assistere da un membro della Commissione? Sì, lo prevede espressamente l'art. 15 del TUE, quando l'ordine del giorno lo richiede
- Con riferimento alle decisioni di trasferimento dell'Autorità Dublino, l'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato può essere sospesa, su istanza di parte, quando ricorrono gravi e circostanziate ragioni, con decreto motivato. Il decreto deve essere pronunciato: Entro cinque giorni dalla presentazione dell'istanza di sospensione e senza la preventiva convocazione dell'Autorità
- Con riferimento alle disposizioni per l'identificazione dei cittadini stranieri rintracciati in posizione di irregolarità sul territorio nazionale o soccorsi nel corso di operazioni di salvataggio in mare (art. 17, D.L. n. 13/2017), il rifiuto reiterato dello straniero di sottoporsi ai rilievi fotodattiloscopico e segnaletico configura rischio di fuga ai fini del trattenimento nei centri. Il trattenimento è disposto caso per caso, con provvedimento: Del questore
- Con riferimento alle disposizioni per l'identificazione dei cittadini stranieri rintracciati in posizione di irregolarità sul territorio nazionale o soccorsi nel corso di operazioni di salvataggio in mare (art. 17, D.L. n. 13/2017), il rifiuto reiterato dello straniero di sottoporsi ai rilievi fotodattiloscopico e segnaletico configura rischio di fuga ai fini del trattenimento nei centri. Il trattenimento è disposto caso per caso, con provvedimento del questore, e conserva la sua efficacia: Per una durata massima di trenta giorni dalla sua adozione, salvo che non cessino prima le esigenze per le quali è stato disposto
- Con riferimento alle domande di protezione internazionale, la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, a norma del disposto di cui all'art. 8 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii.: Accerta in primo luogo se sussistono le condizioni per il riconoscimento dello status di rifugiato e successivamente se sussistono le condizioni per il riconoscimento dello status di protezione sussidiaria
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Al richiedente è garantita, in ogni fase della procedura, la possibilità di contattare l'UNHCR o altra organizzazione di sua fiducia competente in materia di asilo
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): In presenza di un cittadino straniero portatore di particolari esigenze (es. minore, donna in stato di gravidanza, ecc.), al colloquio davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale può essere ammesso personale di sostegno per prestare la necessaria assistenza
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale accerta in primo luogo se sussistono le condizioni per il riconoscimento dello status di rifugiato e successivamente se sussistono le condizioni per il riconoscimento dello status di protezione sussidiaria
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il colloquio del minore davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale si svolge alla presenza del genitore che esercita la responsabilità genitoriale o del tutore, nonché del personale di sostegno
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): In presenza di giustificati motivi, la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale può procedere nuovamente all'ascolto del minore anche senza la presenza del genitore o del tutore, fermo restando la presenza del personale di sostegno
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Nel corso del colloquio davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, al richiedente è assicurata la possibilità di esporre in maniera esauriente gli elementi addotti a fondamento della domanda
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il rifiuto del richiedente di sottoscrivere il contenuto del verbale del colloquio, davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, e le motivazioni di tale rifiuto sono registrati nel verbale stesso e non ostano a che l'autorità decidente adotti una decisione
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La domanda di protezione internazionale non può essere respinta, né esclusa dall'esame per il solo fatto di non essere stata presentata tempestivamente
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale si svolge in seduta non pubblica
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La domanda presentata da un genitore si intende estesa anche ai figli minori non coniugati presenti sul territorio nazionale con il genitore all'atto della presentazione della stessa
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La domanda deve essere presentata personalmente dal richiedente
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): In calce al verbale del colloquio davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale è in ogni caso dato atto di tutte le osservazioni del richiedente e dell'interprete, anche relative alla sussistenza di eventuali errori di trascrizione o traduzione, che non siano state direttamente recepite a correzione del testo della trascrizione
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Le decisioni sulle domande di protezione internazionale sono comunicate per iscritto
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il colloquio personale davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale si svolge senza la presenza dei familiari, a meno che l'autorità decidente non ritenga che un esame adeguato comporti anche la presenza di altri familiari
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il richiedente è autorizzato a rimanere nel territorio dello Stato fino alla decisione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il colloquio davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale può essere rinviato qualora le condizioni di salute del cittadino straniero, certificate ai sensi di legge, non lo rendano possibile, ovvero qualora l'interessato richieda ed ottenga il rinvio per gravi motivi
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La domanda può essere presentata dal richiedente all'atto dell'ingresso presso l'ufficio di polizia di frontiera
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): In tutti i casi in cui risulti certificata dalla struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale l'incapacità o l'impossibilità di sostenere un colloquio personale, la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale può omettere l'audizione del richiedente
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il colloquio davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale è videoregistrato con mezzi audiovisivi e trascritto in lingua italiana con l'ausilio di sistemi automatici di riconoscimento vocale
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Quando ritiene di avere sufficienti motivi per accogliere la domanda di riconoscimento dello status di rifugiato in relazione agli elementi forniti dal richiedente, la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale può omettere l'audizione del richiedente
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Nel caso di minore non accompagnato la domanda può essere altresì presentata direttamente dal tutore sulla base di una valutazione individuale della situazione personale del minore
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Con riferimento al colloquio, la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale adotta idonee misure per garantire la riservatezza dei dati che riguardano l'identità e le dichiarazioni dei richiedenti
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, sulla base degli elementi forniti dal richiedente, può disporre, previo consenso dello stesso, visite mediche dirette ad accertare gli esiti di persecuzioni o danni gravi subiti
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il colloquio si svolge di norma alla presenza di uno solo dei componenti della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, possibilmente dello stesso sesso del richiedente
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Se il cittadino straniero è assistito da un avvocato questi è ammesso ad assistere al colloquio davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale e può chiedere di prendere visione del verbale e di acquisirne copia
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il richiedente deve essere tempestivamente informato della decisione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La domanda può essere presentata direttamente dal minore, tramite il genitore
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il richiedente riceve copia della trascrizione del verbale del colloquio, davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, in lingua italiana
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): In tutte le fasi del procedimento connesse alla presentazione ed all'esame della domanda, al richiedente è garantita, se necessario, l'assistenza di un interprete della sua lingua o di altra lingua a lui comprensibile
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Copia informatica del file contenente la videoregistrazione e del verbale della trascrizione del colloquio, davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, sono conservati, per almeno tre anni, in un apposito archivio informatico del Ministero dell'interno
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Copia informatica del file contenente la videoregistrazione e del verbale della trascrizione del colloquio davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, sono conservati per almeno tre anni, con modalità che ne garantiscono l'integrità, la non modificabilità e la certezza temporale del momento in cui sono stati formati
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il colloquio del minore si svolge innanzi ad un componente della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale con specifica formazione
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il verbale del colloquio della trascrizione è sottoscritto dal presidente o dal componente della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale che ha condotto il colloquio e dall'interprete
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La decisione con cui viene respinta una domanda deve recare le indicazioni sui mezzi di impugnazione ammissibili
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La domanda può essere presentata all'ufficio della questura del luogo di dimora del richiedente
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Ove necessario, si provvede alla traduzione della documentazione prodotta dal richiedente in ogni fase della procedura
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): All'atto della presentazione della domanda l'ufficio di polizia competente a riceverla deve informare il richiedente della procedura da seguire, dei suoi diritti e doveri durante il procedimento e dei tempi e mezzi a sua disposizione per corredare la domanda degli elementi utili all'esame
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Quando il colloquio, davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, non può essere videoregistrato, del motivo è dato atto nel verbale
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Della trascrizione del colloquio, davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, è data lettura al richiedente in una lingua a lui comprensibile e in ogni caso tramite interprete
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Se il cittadino straniero benché regolarmente convocato non si presenta al colloquio davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale senza aver chiesto il rinvio, l'autorità decide sulla base della documentazione disponibile
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il colloquio si svolge di norma alla presenza di uno solo dei componenti della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): In sede di colloquio, davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, il richiedente può formulare istanza motivata di non avvalersi del supporto della videoregistrazione; sull'istanza decide la Commissione con provvedimento non impugnabile
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Quando il colloquio, davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, non può essere videoregistrato, per motivi tecnici o nei casi di istanza del richiedente, dell'audizione è redatto verbale sottoscritto dallo stesso
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Tutte le comunicazioni concernenti il procedimento sono rese al richiedente nella prima lingua da lui indicata, o, se ciò non è possibile, in lingua inglese, francese, spagnola o araba, secondo la preferenza indicata dall'interessato
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Se la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale non dispone una visita medica, al fine di accertare gli esiti di eventuali persecuzioni o danni gravi subiti, il richiedente può effettuare la visita medica a proprie spese e sottoporne i risultati alla Commissione medesima ai fini dell'esame della domanda
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Ciascuna domanda è esaminata alla luce di informazioni precise e aggiornate circa la situazione generale esistente nel Paese di origine dei richiedenti asilo e, ove occorra, dei Paesi in cui questi sono transitati, elaborate dalla Commissione nazionale per il diritto di asilo
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Il componente della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale che ha condotto il colloquio, subito dopo la lettura e in cooperazione con il richiedente e l'interprete, verifica la correttezza della trascrizione e vi apporta le correzioni necessarie
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La decisione su ogni singola domanda deve essere assunta in modo individuale, obiettivo ed imparziale e sulla base di un congruo esame della domanda
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): Ove necessario ai fini dell'esame della domanda, la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale può consultare esperti su aspetti particolari come quelli di ordine sanitario, culturale, religioso, di genere o inerenti ai minori
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La decisione con cui viene respinta una domanda è corredata da motivazione di fatto e di diritto
- Con riferimento alle fasi dell'iter procedurale ai fini del riconoscimento della protezione internazionale è corretto affermare che (D.Lgs. 25/2008, Capo II, e ss.mm.ii.): La Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale può omettere l'audizione del richiedente proveniente da uno dei Paesi individuati dalla Commissione nazionale per il diritto di asilo, quando ritiene di avere sufficienti motivi per riconoscere lo status di protezione sussidiaria sulla base degli elementi in suo possesso
- Con riferimento alle regole cosiddette di soft law, si individui l'affermazione errata Dalla loro natura vincolante deriva la possibilità di far valere dinanzi al Tribunale internazionale il rispetto di tali atti
- Con riferimento all'elemento soggettivo del fatto illecito internazionale, a condotta di formazioni paramilitari può essere considerata imputabile allo Stato? Sì, se posta in essere secondo le istruzioni o sotto la diretta direzione o controllo dello Stato
- Con riferimento all'elemento soggettivo del fatto illecito internazionale, il comportamento di un movimento insurrezionale che diventa il nuovo governo di uno Stato è considerato come atto di tale Stato secondo il diritto internazionale? Sì, e comporta responsabilità sia delle azioni proprie sia di quelle del governo predecessore
- Con riferimento all'elemento soggettivo del fatto illecito internazionale, la condotta dei privati può essere considerata imputabile allo Stato? No, salvo il caso in cui si dimostri che lo Stato non ha esercitato la dovuta diligenza al fine di prevenire e reprimere tali atti
- Con riferimento all'elemento soggettivo del fatto illecito internazionale, la condotta di gruppi di volontari può essere considerata imputabile allo Stato? Sì, se posta in essere secondo le istruzioni o sotto la diretta direzione o controllo dello Stato
- Con riferimento all'elemento soggettivo del fatto illecito internazionale, la condotta di gruppi militari può essere considerata imputabile allo Stato? Sì, se posta in essere secondo le istruzioni o sotto la diretta direzione o controllo dello Stato
- Con riferimento all'elemento soggettivo del fatto illecito internazionale, nel caso in cui la condotta dei privati sia imputabile allo Stato per non aver esercitato la dovuta diligenza al fine di prevenire e reprimere tali atti si configura: Una responsabilità di tipo omissivo
- Con riferimento all'elemento soggettivo del fatto illecito internazionale, se un organo statale compie un fatto illecito agendo ultra vires sussiste responsabilità dello Stato? Sì, se la condotta di tale organo sia posta in essere mediante mezzi e poteri propri della funzione pubblica
- Con riferimento all'elemento soggettivo del fatto illecito internazionale, se un organo statale compie un fatto illecito al di fuori della sua sfera di competenza sussiste responsabilità dello Stato? Sì, se la condotta di tale organo sia posta in essere mediante mezzi e poteri propri della funzione pubblica
- Con riferimento all'elemento soggettivo del fatto illecito internazionale, se un organo statale compie un fatto illecito contravvenendo alle istruzioni ricevute sussiste responsabilità dello Stato? Sì, se la condotta di tale organo sia posta in essere mediante mezzi e poteri propri della funzione pubblica
- Con riferimento all'impugnazione del provvedimento di trasferimento adottato dall'Autorità Dublino, l'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato può essere sospesa? Sì, su istanza di parte, con decreto motivato, quando ricorrono gravi e circostanziate ragioni
- Con riferimento all'iscrizione anagrafica del richiedente protezione internazionale ospitato nei centri, il responsabile della convivenza deve dare comunicazione della variazione della convivenza al competente ufficio di anagrafe entro (art. 5-bis, D.Lgs. n. 142/2015, ss.mm.ii.): Venti giorni dalla data in cui si sono verificati i fatti
- Conciliazione - Inchiesta. Indicare quale/quali tra i precedenti sono mezzi di risoluzione delle controversie internazionali che richiedono l'attività del terzo? Entrambi
- Consenso dello Stato - Contromisura o rappresaglia. Secondo il testo del Progetto della Commissione del diritto internazionale, quali costituiscono ipotesi scriminanti della responsabilità internazionale? Entrambe
- Conservazione delle risorse biologiche del mare nel quadro della politica comune della pesca - Reti transeuropee - Unione doganale. In quali dei precedenti settori l'Unione europea ha competenza esclusiva (art. 3, TFUE)? Conservazione delle risorse biologiche del mare nel quadro della politica comune della pesca - Unione doganale
- Consiglio europeo - COREPER - Corte dei conti - Consiglio. Indicare quale tra le precedenti non è una delle sette istituzioni dell'Unione previste all'art. 13 del TUE COREPER
- Consiglio europeo - Corte dei conti - Comitato delle regioni - Consiglio. Indicare quale tra le precedenti non è una delle sette istituzioni dell'Unione previste all'art. 13 del TUE Comitato delle regioni
- Contro le decisioni di trasferimento adottate dall'Autorità Dublino è ammesso ricorso? Sì, per espressa previsione di cui al D.L. n. 13/2017, con i tempi e le modalità ivi indicate
- Cosa accade nel caso in cui il cittadino straniero benché regolarmente convocato al colloquio davanti alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale non si presenta al colloquio senza aver chiesto il rinvio? L'autorità decidente decide sulla base della documentazione disponibile
- Cosa dispone il Regolamento (UE) n. 604/2013 (Dublino III) sulla procedura di conciliazione di cui all'art. 37 in caso di disaccordo persistente tra gli Stat membri? La soluzione è proposta da un Comitato composto da tre membri in rappresentanza di altrettanti Stati estranei alla controversia
- Cosa dispone il Regolamento (UE) n. 604/2013 (Dublino III) sulla procedura di conciliazione di cui all'art. 37 in caso di disaccordo persistente tra gli Stat membri? La procedura di conciliazione è iniziata a domanda di uno degli Stati membri in disaccordo con richiesta indirizzata al Presidente del Comitato
- Cosa dispone il Regolamento (UE) n. 604/2013 (Dublino III) sulla procedura di conciliazione di cui all'art. 37 in caso di disaccordo persistente tra gli Stat membri? Il Comitato, ricevute le argomentazioni delle parti e, previa deliberazione, propone una soluzione entro il termine di un mese
- Cosa dispone il Regolamento (UE) n. 604/2013 (Dublino III) sulla procedura di conciliazione di cui all'art. 37 in caso di disaccordo persistente tra gli Stat membri? Accettando di ricorrere al procedimento di conciliazione, gli Stati membri interessati si impegnano a tenere in massima considerazione la soluzione che sarà proposta
- Cosa dispone il Regolamento (UE) n. 604/2013 (Dublino III) sulla procedura di conciliazione di cui all'art. 37 in caso di disaccordo persistente tra gli Stati membri? La soluzione proposta dal Comitato è definitiva e non può formare oggetto di riesame
- Cosa dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sulle garanzie dei richiedenti asilo? In tutte le fasi del procedimento connesse alla presentazione ed all'esame della domanda, al richiedente è garantita, se necessario, l'assistenza di un interprete della sua lingua o di altra lingua a lui comprensibile
- Cosa dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sulle garanzie dei richiedenti asilo? All'atto della presentazione della domanda l'ufficio di polizia competente a riceverla deve informare il richiedente della procedura da seguire, dei suoi diritti e doveri durante il procedimento e dei tempi e mezzi a sua disposizione per corredare la domanda degli elementi utili all'esame
- Cosa dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sulle garanzie dei richiedenti asilo? Ove necessario, si provvede alla traduzione della documentazione prodotta dal richiedente in ogni fase della procedura
- Cosa dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sulle garanzie dei richiedenti asilo? Il richiedente deve essere tempestivamente informato della decisione della Commissione territoriale
- Cosa dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sulle garanzie dei richiedenti asilo? Tutte le comunicazioni concernenti il procedimento per il riconoscimento della protezione internazionale sono rese al richiedente nella prima lingua da lui indicata, o, se ciò non è possibile, in lingua inglese, francese, spagnola o araba, secondo la preferenza indicata dall'interessato
- Cosa dispone l'art. 42 del Regolamento (UE) n. 604/2013 (Dublino III) circa il modo di calcolo dei termini ivi indicati? Un termine espresso in settimane o in mesi scade con lo spirare del giorno che, nell'ultima settimana o nell'ultimo mese ha lo stesso nome o lo stesso numero del giorno in cui si è verificato l'evento o è stato compiuto l'atto a partire dai quali il termine deve essere calcolato. Se in un termine espresso in mesi il giorno determinato per la sua scadenza manca nell'ultimo mese, il termine scade con lo spirare dell'ultimo giorno di detto mese
- Cosa dispone l'art. 42 del Regolamento (UE) n. 604/2013 (Dublino III) circa il modo di calcolo dei termini ivi indicati? Se un termine espresso in giorni, in settimane o in mesi deve essere calcolato dal momento in cui si verifica un evento o si compie un atto, il giorno nel quale si verifica tale evento o si compie tale atto non è incluso nel termine
- Cosa dispone l'art. 42 del Regolamento (UE) n. 604/2013 (Dublino III) circa il modo di calcolo dei termini ivi indicati? I termini comprendono i sabati, le domeniche e i giorni festivi legali nello Stato membro interessato
- Cosa dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sui criteri da applicare all'esame delle domande di protezione internazionale? La Commissione territoriale, sulla base degli elementi forniti dal richiedente, può disporre, previo consenso dello stesso, visite mediche dirette ad accertare gli esiti di persecuzioni o danni gravi subiti
- Cosa dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sui criteri da applicare all'esame delle domande di protezione internazionale? Ciascuna domanda è esaminata alla luce di informazioni precise e aggiornate circa la situazione generale esistente nel Paese di origine dei richiedenti asilo e, ove occorra, dei Paesi in cui questi sono transitati, elaborate dalla Commissione nazionale per il diritto di asilo
- Cosa dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sui criteri da applicare all'esame delle domande di protezione internazionale? Ove necessario ai fini dell'esame della domanda, la Commissione territoriale può consultare esperti su aspetti particolari come quelli di ordine sanitario, culturale, religioso, di genere o inerenti ai minori
- Cosa dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sui criteri da applicare all'esame delle domande di protezione internazionale? Se la Commissione territoriale non dispone una visita medica, al fine di accertare gli esiti di eventuali persecuzioni o danni gravi subiti, il richiedente può effettuare la visita medica a proprie spese e sottoporne i risultati alla Commissione medesima ai fini dell'esame della domanda
- Cosa dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sui criteri da applicare all'esame delle domande di protezione internazionale? La Commissione territoriale accerta in primo luogo se sussistono le condizioni per il riconoscimento dello status di rifugiato e successivamente se sussistono le condizioni per il riconoscimento dello status di protezione sussidiaria
- Cosa dispone l'art. 8 del D.Lgs. n. 25/2008 e ss.mm.ii., sui criteri da applicare all'esame delle domande di protezione internazionale? La domanda di protezione internazionale non può essere respinta, né esclusa dall'esame per il solo fatto di non essere stata presentata tempestivamente
- Cosa stabilisce l'articolo 38 dello Statuto della Corte Internazionale di Giustizia circa le norme consuetudinarie? Che la Corte per decidere le controversie applica, tra le altre, la consuetudine internazionale, come prova di una pratica generale accettata come diritto
- Costituzione e aggiornamento di una banca dati informatica contenente le informazioni utili al monitoraggio delle richieste di asilo - Esame delle domande di protezione internazionale nell'ambito dello Stato italiano - Adozione di un codice di condotta per i componenti delle Commissioni territoriali, per gli interpreti e per il personale di supporto delle medesime Commissioni. Quale/quali tra le precedenti non sono funzioni della Commissione nazionale per il diritto di asilo? Esame delle domande di protezione internazionale nell'ambito dello Stato italiano