Elenco in ordine alfabetico delle domande di Domande 0751-1500
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- La cambiale: è un titolo esecutivo
- La citazione per la revocazione della sentenza deve essere sottoscritta: da un difensore munito di procura speciale
- La copia della sentenza della Corte di cassazione può essere trasmessa dal cancelliere della Corte a quello del giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata anche per via telematica? Sì, è specificatamente previsto dal codice di procedura civile
- La Corte di cassazione: se rigetta il ricorso condanna il ricorrente alle spese
- La costituzione in appello avviene: secondo le forme e i termini previsti per i procedimenti davanti al tribunale
- La decisione del collegio è presa: a maggioranza di voti
- La distrazione delle spese prevista dall'articolo 93 del codice di procedura civile può essere chiesta: dal difensore con procura
- La domanda accessoria può essere proposta al giudice territorialmente competente per la domanda principale affinché sia decisa nello stesso processo? Sì, purché sia osservata la disposizione del secondo comma art. 10 c.p.c. sulla competenza per valore
- La domanda accessoria: può essere proposta al giudice territorialmente competente per la domanda principale affinché sia decisa nello stesso processo
- La domanda di garanzia può essere proposta al giudice competente per la causa principale affinché sia decisa nello stesso processo? Sì, qualora essa ecceda la competenza per valore del giudice adito, questi rimette entrambe le cause al giudice superiore assegnando un termine perentorio per la riassunzione
- La domanda di separazione personale dei coniugi ex art. 706 c.p.c. si propone: al tribunale del luogo dell'ultima residenza comune dei coniugi, o in mancanza del luogo in cui il coniuge convenuto ha residenza o domicilio, con ricorso
- La notificazione di un precetto può farsi agli eredi collettivamente e impersonalmente, nell'ultimo domicilio del defunto? Sì, entro un anno dalla morte
- La nullità derivante da vizi relativi alla costituzione del giudice o all'intervento del pubblico ministero è: insanabile e deve essere rilevata d'ufficio, salva la disposizione dell'art. 161 c.p.c
- La parte soccombente che ha agito in giudizio in mala fede può essere condannata: a) alle spese; b) al risarcimento del danno. Sia a) sia b)
- La parte soccombente che ha resistito in giudizio in mala fede può essere condannata alle spese e al risarcimento del danno derivante dal suo comportamento? Sì, può
- La parte soccombente di un giudizio civile ha resistito in mala fede e viene condannata al risarcimento del danno. La liquidazione di questo: è fatta nella sentenza
- La procura alle liti generale o speciale deve essere conferita con atto pubblico o scrittura privata autenticata? Sì
- La proposizione della revocazione della sentenza: non sospende il termine per proporre il ricorso per cassazione o il procedimento relativo
- La revoca della procura o la rinuncia ad essa da parte del procuratore, sono cause d'interruzione del processo? No, mai
- La revoca della procura: non è causa di interruzione del processo
- La revocazione si propone con: citazione davanti allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata
- La ricusazione del giudice sospende il processo? Sì
- La rinuncia alla procura: non è causa di interruzione del processo
- La sentenza deve contenere l'indicazione del giudice che l'ha pronunciata? Sì
- La sentenza di primo grado è provvisoriamente esecutiva tra le parti? Sì, è provvisoriamente esecutiva
- La sentenza pronunciata nel giudizio di revocazione: non può essere impugnata per revocazione
- La sospensione del processo: interrompe i termini in corso
- La vendita forzata può farsi: con incanto o senza
- L'aggiudicatario di un bene immobile pignorato: deve dichiarare la propria residenza o eleggere domicilio nel comune in cui ha sede il giudice che ha proceduto alla vendita
- L'aggiudicazione al maggiore offerente di un bene pignorato all'asta segue quando: dopo una duplice pubblica enunciazione del prezzo raggiunto, non è fatta una maggiore offerta
- L'amministrazione giudiziaria dell'immobile è disposta per un tempo: non superiore a tre anni
- L'appello dichiarato inammissibile o improcedibile può essere riproposto? No, nemmeno nei casi in cui non sia ancora decorso il termine fissato dalla legge per la sua proposizione
- L'art. 96 c.p.c. ammette la condanna al risarcimento del danno a carico di chi ha resistito nel giudizio civile: a) con colpa; b) in mala fede; c) con colpa grave. Solo b) e c)
- L'atto di citazione deve contenere la determinazione della cosa oggetto della domanda? Sì, a pena di nullità
- Le controversie individuali del lavoro previste dall'art. 409 c.p.c. sono di competenza: in primo grado, del tribunale in funzione di giudice del lavoro
- Le controversie relative a rapporti di lavoro subordinato privato sono regolate dal codice di procedura civile? Sì, anche se non inerenti all'esercizio di una impresa
- Le controversie relative a rapporti di mezzadria: possono essere oggetto di un previo tentativo di conciliazione
- Le cose da vendere si offrono: singolarmente oppure a lotti secondo la convenienza
- Le decorazioni al valore, le lettere, i registri e in generale gli scritti di famiglia, nonché i manoscritti, sono pignorabili? No, salvo che formino parte di una collezione
- Le domande e le istanze che si propongono al giudice dell'esecuzione, se la legge non dispone altrimenti, sono proposte: oralmente quando vengono proposte all'udienza, e con ricorso da depositarsi in cancelleria negli altri casi
- Le norme del processo civile del lavoro si applicano alle controversie riguardanti: i rapporti di lavoro subordinato privato o pubblico, salvo eccezioni
- Le notificazioni e le comunicazioni ai creditori pignoranti si fanno: nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto nell'atto di precetto
- Le notificazioni e le comunicazioni ai creditori pignoranti si fanno: nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto nell'atto di precetto
- Le ordinanze non revocabili possono essere corrette dallo stesso giudice che le ha pronunciate? Sì, su ricorso di parte, qualora il giudice sia incorso in omissioni o in errori materiali o di calcolo
- Le sentenze che decidono di questioni insorte senza definire, neppure parzialmente, il giudizio: non sono immediatamente impugnabili con ricorso per cassazione
- Le sentenze del giudice di pace pronunciate secondo equità a norma dell'art. 113 c.p.c., secondo comma: sono appellabili esclusivamente per violazione delle norme sul procedimento, per violazione di norme costituzionali o comunitarie ovvero dei principi regolatori della materia
- Le sentenze previste agli artt. 395 e 396 c.p.c. possono essere impugnate per revocazione dal pubblico ministero? Sì, nelle cause in cui l'intervento del pubblico ministero è obbligatorio a norma del primo comma, art. 70 c.p.c., quando la sentenza è stata pronunciata senza che egli sia stato sentito
- Le spese del processo civile sono liquidate: dal giudice
- Le spese della notificazione del titolo esecutivo sono liquidate: dall'ufficiale giudiziario
- Le spese della notificazione processo civile sono liquidate: dall'ufficiale giudiziario
- Le spese sostenute dai creditori intervenuti nel processo di esecuzione civile sono a carico di chi ha subito l'esecuzione? Solo se i creditori partecipano utilmente alla distribuzione
- L'erede beneficiato di una parte di un processo civile può essere condannato personalmente alle spese del processo? Sì, per gravi motivi
- L'erede di una parte in un giudizio civile potrebbe essere condannato personalmente alle spese del giudizio? Solo se è erede beneficiato
- L'esecuzione della sentenza è sospesa per effetto dell'impugnazione di essa? No, salve le disposizioni degli artt. 283, 373, 401 e 407 c.p.c.
- L'esecuzione forzata non può avere luogo che in virtù di un titolo esecutivo per un diritto: certo, liquido ed esigibile
- L'espropriazione è diretta da un: giudice
- L'ingiunzione di pagamento può essere pronunciata anche se il diritto dipende da una controprestazione o da una condizione? Sì, purché il ricorrente offra elementi atti a far presumere l'adempimento della controprestazione o l'avveramento della condizione
- L'istanza di assegnazione o di vendita dei beni pignorati non può essere proposta se non decorsi: dieci giorni dal pignoramento, tranne che per le cose deteriorabili, delle quali può essere disposta l'assegnazione o la vendita immediata
- L'offerta di acquisto dell'immobile pignorato irrevocabile? Sì, eccetto nei casi in cui il giudice ordini l'incanto
- L'ordinanza per il pagamento delle somme non contestate di cui all'art. 423 c.p.c., costituisce titolo esecutivo? Sì
- L'ufficiale giudiziario a chi consegna il denaro, i titoli di credito e gli oggetti preziosi colpiti dal pignoramento? Al cancelliere del tribunale
- L'ufficiale giudiziario può pignorare cose determinate che non si trovano in luoghi appartenenti al debitore, ma delle quali egli può direttamente disporre? Sì, autorizzato con decreto dal presidente del tribunale o da un giudice da lui delegato, su ricorso del creditore
- L'ufficiale giudiziario, che trova un pignoramento già compiuto: ne dà atto nel processo verbale descrivendo i mobili precedentemente pignorati, e quindi procede al pignoramento degli altri beni o fa constare nel processo verbale che non ve ne sono
- L'ufficiale giudiziario, che trova un pignoramento già iniziato da altro ufficiale giudiziario: continua le operazioni insieme con lui, redigendo un medesimo verbale
- L'ufficiale giudiziario, nell'adempimento dei suoi compiti, può chiedere l'assistenza della forza pubblica? Sì, ad esempio per allontanare persone che disturbano l'esecuzione del pignoramento
- L'ufficiale giudiziario, può ricercare le cose da pignorare nella casa del debitore e negli altri luoghi a lui appartenenti? Sì, munito del titolo esecutivo e del precetto
- L'ufficiale giudiziario, può ricercare le cose da pignorare sulla persona del debitore? Sì, osservando le opportune cautele per rispettarne il decoro