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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Quesiti 201-300

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Con riferimento ai gradi dell'impugnazione nel processo penale indicare quale affermazione sul ricorso per cassazione è corretta.   Dopo l'annullamento da parte della cassazione, il compito di riformare la sentenza impugnata è demandato al giudice di rinvio.
Con riferimento al procedimento della messa in prova, il giudice, se ritiene opportuno verificare la volontarietà della richiesta può disporre la comparizione dell'imputato?   Si, per espressa previsione di cui all'art. 464quater c.p.p.
Con riferimento alla sospensione del procedimento penale nei confronti degli irreperibili, la conoscenza "non qualificata":   Consente la celebrazione del processo nell'assenza dell'imputato, anche se, in ragione della mera consapevolezza del procedimento, è possibile attivare il rimedio restitutorio della revoca ope iudicis dell'ordinanza di procedere in assenza "se, prima della decisione l'imputato compare".
Con riferimento all'istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto è corretto affermare che:   È stato escluso che possa parlarsi di particolare tenuità del fatto con riferimento al reato continuato.
Con riferimento all'istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto è corretto affermare che:   La sussistenza di una continuazione fra più illeciti, siano essi omogenei fra loro o disomogenei, presuppone che l'indagato abbia tenuto una pluralità di azioni illecite e quindi che non merita di godere del beneficio.
Con riferimento all'istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto è corretto affermare che:   L'istituto è applicabile anche ai procedimenti in corso al momento dell'entrata in vigore della riforma.
Condizione affinché trovi applicazione l'art. 131-bis c.p. (Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto) è che il comportamento risulti non abituale. Al fine della non abitualità si tiene conto se i reati abbiano ad oggetto condotte abituali e reiterate?   Si.
Condizione affinché trovi applicazione l'art. c.p. art. 131-bis c.p. (Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto) è che il comportamento risulti non abituale. Il comportamento è abituale nel caso in cui l'autore:   Sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza ovvero abbia commesso più reati della stessa indole, anche se ciascun fatto, isolatamente considerato, sia di particolare tenuità, nonché nel caso in cui si tratti di reati che abbiano ad oggetto condotte plurime, abituali e reiterate.
Condizione affinché trovi applicazione l'art. c.p. art. 131-bis c.p. (Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto) è che il comportamento risulti non abituale. Al fine della non abitualità si tiene conto se l'autore ha commesso più reati della stessa indole?   Si, si tiene conto anche se i reati isolatamente considerati, siano di particolare tenuità.
Condizione affinché trovi applicazione l'art. c.p. art. 131-bis c.p. (Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto) è che il comportamento risulti non abituale. Al fine della non abitualità si tiene conto se i reati abbiano ad oggetto condotte plurime?   Si.
Cosa dispone il comma 2, art. 308, c.p.p. introdotto dalla legge n. 47/2015 circa i termini di durata massima delle misure diverse dalla custodia cautelare?   Le misure interdittive non possono avere durata superiore a dodici mesi e perdono efficacia quando è decorso il termine fissato dal giudice nell'ordinanza.
Cosa dispone il comma 5-bis, art. 284, c.p.p. a seguito della modifica disposta dalla legge n. 47/2015?   Non possono essere, comunque, concessi gli arresti domiciliari a chi sia stato condannato per il reato di evasione nei cinque anni precedenti al fatto per il quale si procede, salvo che il giudice ritenga, sulla base di specifici elementi, che il fatto sia di lieve entità e che le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con tale misura.
Cosa dispone il nuovo comma 1-ter, art. 276, c.p.p. con riferimento ai provvedimenti in caso di trasgressione alle prescrizioni imposte?   In caso di trasgressione alle prescrizioni degli arresti domiciliari concernenti il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione o da altro luogo di privata dimora, il giudice dispone la revoca della misura e la sostituzione con la custodia cautelare in carcere, salvo che il fatto sia di lieve entità.
Cosa dispone l'art. 292 del c.p.p. in merito al contenuto dell'ordinanza del giudice che dispone la misura cautelare in carcere a seguito delle modificazioni apportate dalla l. n. 47/2015?   Che l'ordinanza a pena di nullità deve contenere l'esposizione e l'autonoma valutazione delle specifiche esigenze cautelari e degli indizi che giustificano in concreto la misura disposta, con l'indicazione degli elementi di fatto da cui sono desunti e dei motivi per i quali essi assumono rilevanza, tenuto conto anche del tempo trascorso dalla commissione del reato.
Cosa dispone l'art. 292 del c.p.p. in merito al contenuto dell'ordinanza del giudice che dispone la misura cautelare in carcere a seguito delle modificazioni apportate dalla l. n. 47/2015?   Che l'ordinanza a pena di nullità deve contenere l'esposizione e l'autonoma valutazione dei motivi per i quali sono stati ritenuti non rilevanti gli elementi forniti dalla difesa, nonché, in caso di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, l'esposizione e l'autonoma valutazione delle concrete e specifiche ragioni per le quali le esigenze di cui all'articolo 274 non possono essere soddisfatte con altre misure.
Cosa ha specificamente previsto la legge n. 47/2015 in ordine all'ordinanza del giudice che dispone la misura cautelare (art. 292, c.p.p.)?   Che l'ordinanza deve contenere l'esposizione e l'autonoma valutazione delle specifiche esigenze cautelari e degli indizi che giustificano in concreto la misura disposta, con l'indicazione degli elementi di fatto da cui sono desunti e dei motivi per i quali essi assumono rilevanza, tenuto conto anche del tempo trascorso dalla commissione del reato.
Cosa ha specificamente previsto la legge n. 47/2015 in ordine all'ordinanza del giudice che dispone la misura cautelare (art. 292, c.p.p.)?   Che l'ordinanza deve contenere l'esposizione e l'autonoma valutazione dei motivi per i quali sono stati ritenuti non rilevanti gli elementi forniti dalla difesa, nonché, in caso di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, l'esposizione e l'autonoma valutazione delle concrete e specifiche ragioni per le quali le esigenze di cui all'art. 274 non possono essere soddisfatte con altre misure.