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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Quesiti dal n.3001 al n.4000

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Mario, pieno ed esclusivo proprietario del podere "San Luigi" in Frascati, concede in usufrutto vitalizio il suddetto podere a Franco. Successivamente per ragioni di pubblico interesse, il podere "San Luigi" viene espropriato; in tal caso, l'usufrutto di cui Franco e' titolare:   si trasferisce sulla relativa indennita'
Martino il giorno 12 novembre 2003 si e' obbligato a pagare in contanti a Caio la somma di euro cinquemila al domicilio di quest'ultimo al termine di un mese convenuto a favore di entrambi. In questo caso il giorno nel quale Martino deve adempiere, in assenza di altre pattuizioni in proposito e in mancanza di usi diversi, e':   Lunedi' 13 dicembre 2003, in quanto non festivo
Martino il giorno 7 ottobre 2003 si e' obbligato a pagare in contanti a Filano la somma di euro tremila al domicilio di quest'ultimo, convenendo a favore di entrambi il termine di tre giorni. In questo caso il giorno in cui si deve adempiere, in assenza di altre pattuizioni in proposito e in mancanza di usi diversi, e':   Lunedi' 11 ottobre 2003, in quanto non festivo
Martino, proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. L'anno successivo Caio dona il diritto di usufrutto sul fondo Tusculano al proprio fratello Tizio. Quattro anni dopo muore Caio, vedovo, il quale ha disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Valerio, nominando erede universale l'amico Mevio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Sempronio. Filano, il quale e' interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Caio si presenta dal notaio per sapere a chi dovra' indirizzare la propria proposta. Il notaio gli rispondera' che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano e':   Martino
Mevio e' il nudo proprietario e Filano e' l'usufruttuario di un importante immobile adibito a teatro e che e' stato assicurato da Filano contro il rischio del perimento. L'edificio successivamente crolla e Mevio dichiara che intende ricostruirlo utilizzando l'indennita' che e' stata appena pagata dalla compagnia assicuratrice. In tal caso Filano:   non puo' opporsi
Mevio e' il nudo proprietario e Filano e' l'usufruttuario di un importante immobile adibito a teatro e che e' stato assicurato da Filano contro il rischio del perimento. L'edificio successivamente perisce per un disastroso crollo e Mevio lo ricostruisce utilizzando una somma maggiore dell'indennita' che e' stata pagata dalla compagnia assicuratrice. In tal caso l'usufrutto:   Si trasferisce sul nuovo edificio ed e' limitato in proporzione dell'ammontare della somma conseguita come indennita', spettante in usufrutto
Mevio e Sempronio vogliono che il loro opificio industriale rimanga per patto espresso in comunione ordinaria per almeno otto anni. Tale patto:   E' valido ed ha effetto anche per gli aventi causa di Mevio e Sempronio
Mevio esercita il possesso continuato e ininterrotto su un fondo rustico avente ingente valore con annesso fabbricato, situato in un comune classificato montano dalla legge. Quanti anni di possesso continuato necessitano in questo caso per l'acquisto della proprieta', considerato che il terreno si trova nei pressi di una famosa localita' turistica?   almeno quindici anni
Mevio ha l'obbligo di trasferire a Sempronio la proprieta' di un orologio da polso. Con il consenso di Sempronio, in luogo dell'adempimento, Mevio gli cede un credito. In quale momento si estingue l'obbligazione di Mevio?   Con la riscossione del credito, se non risulta una diversa volonta' delle parti
Mevio il giorno 27 ottobre 2002 si e' obbligato a pagare in contanti a Martino la somma di euro diecimila al domicilio di quest'ultimo al termine di un mese, convenuto a favore di entrambi. In questo caso il termine, in assenza di altre pattuizioni in proposito, e tenuto conto che il giorno di scadenza dell'obbligazione non e' festivo, scade:   Sabato 27 novembre 2002
Mevio titolare del diritto di usufrutto sul fondo Corneliano si reca dal Notaio insieme a Tizio proprietario del limitrofo fondo Tusculano al fine di costituire servitu' di passaggio in favore del fondo Corneliano, purche' la stessa non si estingua con il cessare dell'usufrutto. Il Notaio rispondera':   che Mevio puo' costituire servitu' a favore del fondo Corneliano e la servitu' stessa non cessa con l'estinguersi del suo usufrutto
Mevio vanta nei confronti di Sempronio quattro crediti, tutti scaduti, dei quali: il primo di euro 1.000, garantito da pegno su un orologio di proprieta' della madre di Sempronio; il secondo di euro 15.000, privo di garanzia; il terzo di euro 60.000, garantito da ipoteca sul fondo Corneliano di proprieta' di Sempronio ed il quarto di euro 10.000, garantito da ipoteca su un immobile di proprieta' dello stesso Sempronio.A norma del codice civile, in mancanza di apposita dichiarazione sia del debitore che del creditore, a quale debito deve essere imputato il pagamento di euro 1.000 eseguito dal debitore ed accettato dal creditore?   Al debito di euro 15.000
Mevio vanta nei confronti di Sempronio quattro crediti, tutti scaduti, dei quali: il primo di euro 1.000, garantito da pegno su un orologio di proprieta' della madre di Sempronio; il secondo di euro 60.000, garantito da ipoteca sul fondo Corneliano di proprieta' di Sempronio; il terzo di euro 10.000, privo di garanzia, ed il quarto di euro 15.000, garantito da ipoteca su un immobile di proprieta' dello stesso Sempronio.A norma del codice civile, in mancanza di apposita dichiarazione sia del debitore che del creditore, a quale debito deve essere imputato il pagamento di euro 1.000 eseguito dal debitore ed accettato dal creditore?   Al debito di euro 10.000
Mevio vanta nei confronti di Sempronio quattro crediti, tutti scaduti, dei quali: il primo di euro 60.000, garantito da ipoteca su un immobile di proprieta' dello stesso Sempronio; il secondo di euro 10.000, garantito da pegno su un orologio di proprieta' della madre di Sempronio; il terzo di euro 15.000, garantito da ipoteca sul fondo Corneliano di proprieta' di Sempronio ed il quarto di euro 1.000, privo di garanzia.A norma del codice civile, in mancanza di apposita dichiarazione sia del debitore che del creditore, a quale debito deve essere imputato il pagamento di euro 1.000 eseguito dal debitore?   Al debito di euro 1.000
Mevio vende a Filano delle stoffe incassandone il prezzo di euro 15.000. Successivamente, e prima della consegna a Filano, rivende le stesse stoffe per euro 16.000, a Sempronio, che in buona fede le riceve in consegna, obbligandosi a pagarle entro un mese. In questo caso chi tra Filano e Sempronio ne acquista la proprieta'?   Sempronio perche' ne ha acquistato in buona fede il possesso
Mevio, debitore di Tizio di una somma di denaro, con il consenso di quest'ultimo, in luogo della prestazione dovuta, trasferisce a Tizio la proprieta' di un bene mobile. In quale momento puo' considerarsi estinta l'obbligazione originaria di Mevio?   Nel momento in cui Mevio esegue la prestazione diversa
Mevio, pieno ed esclusivo proprietario del fondo Corneliano intende concedere in usufrutto il suddetto fondo alla societa' "Beta s.r.l.", per la durata di trentadue anni. A tal fine Sempronio, legale rappresentante della societa', munito di tutti gli occorrenti poteri, e Mevio si recano dal notaio Romolo Romani affinche' riceva il relativo atto. Il notaio rispondera' loro che:   la loro volonta' non puo' trovare attuazione, poiche' l'usufrutto costituito a favore di una persona giuridica non puo' durare piu' di trenta anni
Mevio, pieno ed esclusivo proprietario del fondo Tuscolano intende concedere in usufrutto il suddetto fondo alla societa' "Alfa s.p.a.", per la durata di trentacinque anni. A tal fine Caio, legale rappresentante della societa', munito di tutti gli occorrenti poteri, e Mevio si recano dal notaio Romolo Romani affinche' riceva il relativo atto. Il notaio rispondera' loro che:   la loro volonta' non puo' trovare attuazione, poiche' l'usufrutto costituito a favore di una persona giuridica non puo' durare piu' di trenta anni
Mevio, pieno ed esclusivo proprietario di un fondo agricolo intende concedere in usufrutto il suddetto fondo alla societa' "Beta s.r.l.", per la durata di ventidue anni. A tal fine Caio, legale rappresentante della societa', munito di tutti gli occorrenti poteri, e Mevio si recano dal notaio Romolo Romani affinche' riceva il relativo atto. Il notaio rispondera' loro che:   la loro volonta' puo' trovare attuazione, poiche' l'usufrutto costituito a favore di una persona giuridica puo' durare fino a trent'anni
Mevio, pieno proprietario di un appartamento in Roma alla via Arenula, costituisce a titolo oneroso sopra lo stesso l'usufrutto per la durata di venti anni a favore di Tizio e Caio in parti uguali fra loro; nel contratto nulla viene specificato in ordine al regime delle spese di manutenzione. Trascorsi dieci anni dalla costituzione, a causa dell'inadempimento degli obblighi di ordinaria manutenzione da parte degli usufruttuari, si rendono necessarie riparazioni straordinarie, che sono a carico di:   Tizio e Caio
Mevio, Plinio e Caio, comproprietari di un'antica casa padronale il primo in ragione di undici ventesimi e gli altri due in ragione di quattro ventesimi ciascuno, intendono delegare al solo Plinio l'amministrazione ordinaria della casa stessa. A tal fine si recano dal notaio e gli chiedono se e' sufficiente il loro consenso, in quanto Quarto, altro comproprietario in ragione di un ventesimo, non e' d'accordo sulla scelta dell'amministratore. Il notaio rispondera' che:   l'amministrazione ordinaria della cosa comune puo' essere delegata a Plinio anche senza il consenso di Quarto, in quanto Mevio, Plinio e Caio rappresentano la maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote
Mevio, proprietario del fondo Tusculano, costituisce a favore dell'amico Caio il diritto di fare e mantenere una costruzione al di sotto del fondo stesso, per il periodo di quindici anni. In assenza di pattuizioni, allo scadere del termine:   Mevio diventa proprietario della costruzione
Mevio, proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. L'anno successivo Caio dona il diritto di usufrutto sul fondo Tusculano al proprio fratello Martino. Quattro anni dopo muore Caio, vedovo, il quale aveva gia' da tempo disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Valerio, nominando erede universale l'amico Tizio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Sempronio. Filano, il quale e' interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Caio si presenta dal notaio per sapere a chi dovra' indirizzare la propria proposta. Il notaio gli rispondera' che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano e':   Mevio
Mevio, proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. Quattro anni dopo muore Caio, vedovo, il quale ha disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Valerio, nominando erede universale l'amico Tizio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Sempronio. Filano, il quale e' interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Caio, si presenta dal notaio per sapere a chi dovra' indirizzare la propria proposta. Il notaio gli rispondera' che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano e':   Mevio