Elenco in ordine alfabetico delle domande di Quesiti dal n.2001 al n.3000
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- Salvo la copia per l'archivio notarile, durante la vita del testatore la copia del testamento pubblico: Puo' essere rilasciata solo ad istanza del testatore e di cio' deve farsi menzione nella copia
- Salvo patto speciale, la garanzia del donante: Non si estende ai vizi della cosa donata, a meno che il donante sia stato in dolo
- Salvo quanto previsto da leggi speciali, a chi spetta la proprieta' del sottosuolo? Al proprietario del suolo
- Se a taluno e' lasciato un legato a termine finale ed il legatario non adempie l'obbligo di dare idonea garanzia: E' dato un amministratore
- Se a taluno e' lasciato un legato a termine iniziale e l'erede onerato, che non ne sia stato espressamente dispensato dal testatore, non adempie l'obbligo imposto dall'autorita' giudiziaria di prestare al legatario idonea garanzia: E' dato all'eredita' un amministratore
- Se a taluno e' lasciato un legato a termine iniziale, puo' l'onerato essere costretto a dare idonea garanzia al legatario? Si', salvo che il testatore abbia diversamente disposto
- Se a taluno e' lasciato un legato sotto condizione sospensiva e l'erede onerato, che non ne sia stato espressamente dispensato dal testatore, non adempie l'obbligo imposto dall'autorita' giudiziaria di prestare al legatario idonea garanzia: E' dato all'eredita' un amministratore
- Se a taluno e' lasciato un legato sotto condizione sospensiva, puo' l'onerato essere costretto a dare idonea garanzia al legatario? Si', salvo che il testatore abbia diversamente disposto
- Se al testatore, sia al tempo del testamento che dell'apertura della successione, non apparteneva la proprieta' della cosa legata ma solo un diritto su questa, il legato: E' valido solo relativamente a questo diritto, salvo che risulti la volonta' del testatore di legare la cosa per intero e che dal testamento o da altra dichiarazione scritta dal testatore risulti altresi' che questi sapeva che sulla cosa legata esisteva un diritto spettante all'onerato o al terzo
- Se dopo la confezione del testamento il legatario ha acquistato a titolo oneroso dall'onerato la cosa legata: Il legatario ha diritto al rimborso del prezzo, quando dal testamento o da altra dichiarazione scritta dal testatore risulti che questi sapeva che la cosa legata apparteneva all'onerato
- Se dopo la confezione del testamento la cosa legata e' stata dal legatario acquistata a titolo gratuito da un terzo, il legato: E' senza effetto
- Se dopo la confezione del testamento la cosa legata e' stata dal legatario acquistata a titolo gratuito dall'onerato, il legato: E' senza effetto
- Se dopo la confezione del testamento la cosa legata e' stata dal legatario acquistata a titolo oneroso da un terzo: Il legatario ha diritto al rimborso del prezzo, quando dal testamento o da altra dichiarazione scritta dal testatore risulti che questi sapeva che la cosa legata apparteneva al terzo
- Se e' chiamato all'eredita' del padre un nascituro concepito, l'amministrazione dell'eredita' sino alla nascita spetta: Alla madre
- Se e' stata legata una quantita' di cose fungibili, da prestarsi a termini periodici, il primo termine decorre: Dalla morte del testatore
- Se e' stata legata una somma di danaro, da prestarsi a termini periodici, il primo termine decorre: Dalla morte del testatore
- Se gli esecutori testamentari che devono agire congiuntamente non sono d'accordo circa un atto del loro ufficio provvede: Il presidente del tribunale del luogo in cui si e' aperta la successione, sentiti, se occorre, gli eredi
- Se i termini fra due fondi mancano, a spese di chi vengono apposti? A spese comuni dei due proprietari
- Se il fondo legato e' stato accresciuto con acquisti posteriori, questi sono dovuti: Al legatario, purche' siano contigui al fondo e costituiscano con esso un'unita' economica
- Se il legatario, dopo la confezione del testamento, ha acquistato dal testatore a titolo gratuito la cosa a lui legata, il legato: E' senza effetto, anche quando l'alienazione e' annullabile per cause diverse dai vizi del consenso ovvero la cosa ritorna in proprieta' del testatore
- Se il legatario, dopo la confezione del testamento, ha acquistato dal testatore a titolo oneroso la cosa a lui legata, il legato: E' senza effetto, anche quando l'alienazione e' annullabile per cause diverse dai vizi del consenso ovvero la cosa ritorna in proprieta' del testatore
- Se il legato e' sottoposto a condizione risolutiva ed il legatario non adempie l'obbligo, imposto dall'autorita' giudiziaria, di prestare idonea garanzia a favore di coloro ai quali il legato dovrebbe devolversi nel caso che la condizione si avverasse: E' dato un amministratore
- Se il testatore ha disposto sotto la condizione che il legatario non dia qualche cosa per un tempo indeterminato, la disposizione si considera: Fatta sotto condizione risolutiva, salvo che dal testamento risulti una contraria volonta' del testatore
- Se il testatore ha disposto sotto la condizione che il legatario non faccia qualche cosa per un tempo indeterminato, la disposizione si considera: Fatta sotto condizione risolutiva, salvo che dal testamento risulti una contraria volonta' del testatore
- Se il testatore ha disposto sotto la condizione che l'erede non dia qualche cosa per un tempo indeterminato, la disposizione si considera: Fatta sotto condizione risolutiva, salvo che dal testamento risulti una contraria volonta' del testatore
- Se il testatore ha disposto sotto la condizione che l'erede non faccia qualche cosa per un tempo indeterminato, la disposizione si considera: Fatta sotto condizione risolutiva, salvo che dal testamento risulti una contraria volonta' del testatore
- Se il testatore lega una cosa che gli appartiene solo in parte sia al tempo del testamento che al momento della morte, il legato: E' valido solo relativamente a questa parte, salvo che risulti la volonta' del testatore di legare la cosa per intero e che dal testamento o da altra dichiarazione scritta dal testatore risulti altresi' che questi sapeva che la cosa legata apparteneva in parte all'onerato o al terzo
- Se il testatore lega una cosa determinata solo nel genere senza specificare che essa deve prendersi dal suo patrimonio, il legato: E' valido, anche se nessuna del genere ve n'era nel patrimonio del testatore al tempo del testamento e nessuna se ne trova al tempo della morte
- Se il testatore non ha diversamente disposto, l'autorita' giudiziaria, qualora ne ravvisi l'opportunita', puo' imporre al legatario gravato da onere: Una cauzione
- Se il testatore non ha diversamente disposto, l'autorita' giudiziaria, qualora ne ravvisi l'opportunita', puo' imporre all'erede gravato da onere: Una cauzione
- Se il testatore non ha diversamente disposto, su ciascuno dei diversi eredi onerati il legato grava: In proporzione della rispettiva quota ereditaria
- Se il testatore non ha diversamente disposto, su ciascuno dei diversi legatari onerati il legato grava: In proporzione del rispettivo legato
- Se il testatore, senza fare menzione del debito, fa un legato al suo creditore: Il legato non si presume fatto per soddisfare il legatario del suo credito
- Se la condizione apposta al legato e' sospensiva potestativa e non e' indicato il termine per l'adempimento: Gli interessati possono adire l'autorita' giudiziaria perche' fissi questo termine
- Se la condizione apposta all'istituzione di erede e' sospensiva potestativa e non e' indicato il termine per l'adempimento: Gli interessati possono adire l'autorita' giudiziaria perche' fissi questo termine
- Se la cosa legata e' gravata da un canone, il peso ne e' sopportato: Dal legatario
- Se la cosa legata e' gravata da una rendita fondiaria, il peso ne e' sopportato: Dal legatario
- Se la cosa legata e' gravata da una servitu', il peso ne e' sopportato: Dal legatario
- Se la cosa legata e' interamente perita durante la vita del testatore: Il legato non ha effetto
- Se la cosa legata e' vincolata per un debito dell'eredita', chi e' tenuto al pagamento della somma principale e degli interessi? L'erede, qualora il testatore non abbia diversamente disposto
- Se la cosa legata e' vincolata per un debito di un terzo, chi e' tenuto al pagamento della somma principale e degli interessi? L'erede, qualora il testatore non abbia diversamente disposto
- Se la cosa legata e' vincolata per una rendita semplice, chi e' tenuto al pagamento delle annualita'? L'erede, qualora il testatore non abbia diversamente disposto
- Se la cosa legata, pur appartenendo ad un terzo al tempo del testamento, si trova in proprieta' del testatore al momento della sua morte, il legato e': Valido
- Se la cosa legata, pur appartenendo all'onerato al tempo del testamento, si trova in proprieta' del testatore al momento della sua morte, il legato e': Valido
- Se la disposizione testamentaria a titolo particolare e' sottoposta a condizione risolutiva e il legatario non adempie l'obbligo, imposto dall'autorita' giudiziaria, di prestare idonea garanzia a favore di coloro ai quali il legato dovrebbe devolversi nel caso che la condizione si avverasse, e' dato al legato stesso un amministratore al quale sono comuni le regole che si riferiscono: Ai curatori dell'eredita' giacente
- Se la disposizione testamentaria e' sottoposta a condizione risolutiva e l'erede non adempie l'obbligo, imposto dall'autorita' giudiziaria, di prestare idonea garanzia a favore di coloro ai quali l'eredita' dovrebbe devolversi nel caso che la condizione si avverasse, e' dato all'eredita' un amministratore al quale sono comuni le regole che si riferiscono: Ai curatori dell'eredita' giacente
- Se la disposizione testamentaria e' sottoposta a condizione risolutiva e l'erede non adempie l'obbligo, imposto dall'autorita' giudiziaria, di prestare idonea garanzia a favore di coloro ai quali l'eredita' dovrebbe devolversi nel caso che la condizione si avverasse: E' dato all'eredita' un amministratore
- Se la donazione comprende beni futuri: E' nulla rispetto a questi, salvo che si tratti di frutti non ancora separati
- Se la donazione e' revocata per ingratitudine, e i beni donati esistono ancora, il donatario deve restituire: I beni in natura e i frutti relativi a partire dal giorno della domanda
- Se la donazione e' revocata per sopravvenienza di figli, e i beni donati esistono ancora, il donatario deve restituire: I beni in natura e i frutti relativi a partire dal giorno della domanda
- Se la persona dell'erede o del legatario e' stata erroneamente indicata, la disposizione: Ha effetto quando dal contesto del testamento o altrimenti risulta, in modo non equivoco, quale persona il testatore voleva nominare
- Se l'obbligo di adempiere il legato e' stato particolarmente imposto ad uno degli eredi: Questi solo e' tenuto a soddisfarlo
- Se nella costruzione di un edificio si occupa in buona fede una porzione del fondo attiguo, e il proprietario di questo non fa opposizione entro tre mesi dal giorno in cui ebbe inizio la costruzione: L'autorita' giudiziaria, tenuto conto delle circostanze, puo' attribuire la proprieta' dell'edificio e del suolo occupato al costruttore
- Se nella divisione ereditaria ricorrono i presupposti di legge per la vendita di beni immobili, i patti e le condizioni della vendita, qualora non siano concordati dai condividenti, sono stabiliti: Dall'autorita' giudiziaria
- Se nell'eredita' vi sono beni che la legge dichiara indivisibili nell' interesse della produzione nazionale e non sia diversamente disposto da leggi speciali, essi: Devono preferibilmente essere compresi per l'intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di piu' coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione; se nessuno dei coeredi e' a cio' disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto
- Se nell'eredita' vi sono immobili il cui frazionamento recherebbe pregiudizio alle ragioni della pubblica economia e la divisione dell'intera sostanza non puo' effettuarsi senza il loro frazionamento, essi: Devono preferibilmente essere compresi per intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di piu' coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione; se nessuno dei coeredi e' a cio' disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto
- Se nell'eredita' vi sono immobili il cui frazionamento recherebbe pregiudizio alle ragioni dell'igiene e la divisione dell'intera sostanza non puo' effettuarsi senza il loro frazionamento, essi: Devono preferibilmente essere compresi per intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di piu' coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione; se nessuno dei coeredi e' a cio' disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto
- Se nell'eredita' vi sono immobili non comodamente divisibili e la divisione dell'intera sostanza non puo' effettuarsi senza il loro frazionamento, essi: Devono preferibilmente essere compresi per intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di piu' coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione; se nessuno dei coeredi e' a cio' disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto
- Se oggetto del legato e' la proprieta' di una cosa determinata appartenente al testatore, in quale momento la proprieta' della cosa si trasmette al legatario? Al momento della morte del testatore
- Se oggetto del legato e' un diritto appartenente al testatore, in quale momento il legatario acquista il diritto? Al momento della morte del testatore
- Se oggetto del legato e' una cosa fruttifera appartenente a un terzo al momento della morte del testatore, i frutti o gli interessi sono dovuti al legatario: Dal giorno della domanda giudiziale o dal giorno in cui la prestazione del legato e' stata promessa, salvo che il testatore abbia diversamente disposto
- Se oggetto del legato e' una cosa fruttifera appartenente all'onerato al momento della morte del testatore, i frutti o gli interessi sono dovuti al legatario: Dal giorno della domanda giudiziale o dal giorno in cui la prestazione del legato e' stata promessa, salvo che il testatore abbia diversamente disposto
- Se oggetto del legato e' una cosa fruttifera determinata per genere o quantita', i frutti o gli interessi sono dovuti al legatario: Dal giorno della domanda giudiziale o dal giorno in cui la prestazione del legato e' stata promessa, salvo che il testatore abbia diversamente disposto
- Se oggetto del legato e' una determinata cosa fruttifera, appartenente al testatore al momento della sua morte, i frutti o gli interessi sono dovuti al legatario: Dal momento della morte del testatore
- Se taluno ha adoperato una materia che non gli apparteneva per formare una nuova cosa, possa o non possa la materia riprendere la sua prima forma e qualora il valore della materia non sorpassi notevolmente quello della mano d'opera, ne acquista la proprieta' pagando al proprietario il prezzo della materia. In questo caso, a norma del codice civile, l'acquisto avviene per: specificazione
- Se Tizio ha legato a favore di Caio una cosa fruttifera che appartiene al testatore al momento della sua morte, al legatario Caio sono dovuti: i frutti o gli interessi dal momento della morte di Tizio
- Se tra i chiamati alla successione vi e' un concepito, quando puo' aver luogo la divisione? Solo dopo la nascita del concepito, ma l'autorita' giudiziaria puo' tuttavia autorizzare la divisione anche prima della nascita fissando le opportune cautele
- Secondo il codice civile e fatte salve le disposizioni dei regolamenti locali, le costruzioni su fondi finitimi, se non unite o aderenti, devono essere tenute ad una distanza non minore: Di tre metri
- Secondo il codice civile l'istituito nella sostituzione fedecommissaria puo': stare in giudizio per tutte le azioni relative ai beni che formano oggetto della sostituzione
- Secondo il codice civile puo' il proprietario di un fondo agricolo costituire su di esso un diritto di superficie a tempo indeterminato? Si'
- Secondo il codice civile, l'esonero dell'esecutore testamentario dal suo ufficio per inidoneita', e' disposto dall'autorita' giudiziaria su istanza di ogni interessato
- Secondo il codice civile, qual e' la nozione dei beni in generale? Sono beni le cose che possono formare oggetto di diritti
- Secondo, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Caio, Terzo e Tizio, il quale ultimo e' coniugato con Prima e ha due figli: Sempronio e Mevio. Secondo con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Tizio, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Filano e Calpurnio. Tizio muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Secondo in data 20 dicembre 2000, la sua eredita' si devolve: a Filano e Calpurnio
- Secondo, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Calpurnio, Filano e Sempronio, il quale ultimo e' coniugato con Mevia e ha due figli: Primo e Tizio. Secondo con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Sempronio, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Terzo e Caio. Sempronio muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Secondo in data 20 dicembre 2000, la sua eredita' si devolve: a Terzo e Caio
- Secondo, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Tizio, Filano e Calpurnio, il quale ultimo e' coniugato con Terza e ha due figli: Mevio e Caio. Secondo con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Calpurnio, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Sempronio e Primo. Apertasi la successione Calpurnio, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredita'. In questo caso l'eredita' di Secondo si devolve: a Sempronio e Primo
- Secondo, Terzo e Quarto, figli di Primo, procedono alla divisione dei beni ricevuti in eredita' dal loro genitore. A Secondo viene assegnato, tra l'altro, un fondo agricolo ma egli, dopo la divisione, accerta che Filano ha su quel terreno un diritto di uso sorto mentre era ancora in vita Primo. Tenendo conto che nel procedere alla divisione i condividenti non hanno detto nulla circa la garanzia per l'evizione, gli altri coeredi: sono tenuti alla garanzia per evizione, ancorche' nell'atto nulla sia stato precisato in merito, in quanto l'evizione stessa deriva da causa anteriore alla divisione
- Sempronio ha donato alla convivente Caia l'appartamento di sua proprieta' sito in Roma; l'anno successivo egli riconosce quale figlio naturale Tizietto. Sempronio puo' proporre azione di revocazione della donazione? Si', entro cinque anni dal giorno dell'avvenuto riconoscimento, salvo che si provi che al tempo della donazione Sempronio aveva notizia dell'esistenza del figlio
- Sempronio intende vendere il proprio appartamento in Milano al fratello Livio, che deve trasferirsi nel capoluogo lombardo per motivi di lavoro. Tre giorni prima della data stabilita per l'atto di compravendita, Livio, celibe e senza figli, con testamento olografo istituisce erede universale delle proprie sostanze la convivente Priscilla e lega l'appartamento in Milano al fratello Sempronio. Un anno dopo la conclusione del contratto di compravendita, Livio viene ucciso da un rapinatore. Otto mesi dopo la pubblicazione del testamento olografo di Livio, Priscilla si reca dal notaio Romolo Romani e chiede chiarimenti circa il legato in favore di Sempronio; il notaio rispondera' che il legato di cosa che al tempo in cui fu fatto il testamento era gia' di proprieta' del legatario, ma che al tempo dell'apertura della successione si trova in proprieta' del testatore e': Valido
- Sempronio muore senza lasciare legittimari e la sua successione e' regolata da testamento con il quale viene nominato erede universale Filano, fratello del defunto, ed inoltre viene legato un quadro di valore, appartenente al defunto, alla persona che Mevio dovra' scegliere fra i figli degli altri fratelli del defunto. Mevio, dovendo operare la scelta, si reca dal notaio per sapere se la disposizione a titolo particolare e' valida. Il notaio gli rispondera' che: E' valida
- Sempronio, celibe e senza figli, ha come unici parenti i fratelli unilaterali Mevio e Sempronia e le sorelle germane Tizia e Caia; egli, con testamento olografo, istituisce eredi le amate sorelle Caia e Sempronia e aggiunge che l'effetto di tali disposizioni a titolo universale deve cessare decorsi cinque anni dall'apertura della successione, pur non costituendo l'apposizione di detto termine il solo motivo che lo ha determinato a disporre. Dopo sei anni dalla morte di Sempronio, la cui eredita' non e' stata ancora accettata da nessuno, Mevio si reca dal notaio per chiedergli chi sia chiamato all'eredita' stessa. Il notaio rispondera': Caia e Sempronia
- Sempronio, celibe e senza figli, ha come unici parenti i fratelli unilaterali Mevio e Tizia, e le sorelle germane Caia e Sempronia; egli, con testamento olografo, istituisce eredi gli amati fratelli Mevio e Sempronia e aggiunge che l'effetto di tali disposizioni a titolo universale deve cessare decorsi cinque anni dall'apertura della successione, pur non costituendo l'apposizione di detto termine il solo motivo che lo ha determinato a disporre. Dopo sei anni dalla morte di Sempronio, la cui eredita' non e' stata ancora accettata da nessuno, Mevio si reca dal notaio per chiedergli chi sia chiamato all'eredita' stessa. Il notaio rispondera': Mevio e Sempronia
- Sempronio, con testamento olografo, nomina erede universale Primo, lega l'usufrutto sul fondo agricolo Corneliano in favore di Filano e la nuda proprieta' dello stesso in favore di Tizio. Su tale fondo, condotto in comodato da Caio, insiste un piccolo locale destinato a ricovero di animali del quale non e' fatta alcuna menzione nel testamento. Apertasi la successione, Primo accetta l'eredita'. Mevio, interessato a comprare la piena proprieta' del locale destinato a ricovero di animali, si reca dal notaio il quale gli dira' che la legittimazione a disporne spetta a: Tizio e Filano
- Sempronio, con testamento olografo, nomina eredi universali Caio e Tizio e lega la piena proprieta' del fondo agricolo Corneliano in favore di Primo. Su tale fondo, condotto in comodato da Filano, insiste un piccolo locale destinato a ricovero di animali del quale non e' fatta alcuna menzione nel testamento. Apertasi la successione, Caio e Tizio accettano l'eredita' e Mevio si reca dal notaio perche' interessato a comprare la piena proprieta' del locale destinato a ricovero di animali; il notaio gli dira' che la legittimazione a disporne spetta a: Primo
- Sempronio, con testamento olografo, nomina eredi universali Primo e Secondo, lega l'usufrutto sul fondo agricolo Corneliano in favore di Caio e la nuda proprieta' dello stesso in favore di Filano. Su tale fondo, condotto in comodato da Tizio, insiste un piccolo locale destinato a ricovero di animali e del quale non e' fatta alcuna menzione nel testamento. Apertasi la successione, solo Primo accetta l'eredita'. Mevio, interessato a comprare la piena proprieta' del locale destinato a ricovero di animali, si reca dal notaio il quale gli dira' che la legittimazione a disporne spetta a: Caio e Filano
- Sempronio, coniugato con Caia e senza figli, ha come unici parenti i fratelli unilaterali Mevio e Sempronia e la sorella germana Tizia. Egli, con testamento olografo istituisce eredi in parti uguali Mevio e Sempronia; trascorsi tre anni, con altro testamento olografo, dopo aver espressamente revocato il precedente testamento, istituisce eredi in parti uguali Caia e Tizia, e aggiunge che l'effetto di tali disposizioni a titolo universale deve cessare decorsi cinque anni dall'apertura della successione, pur non costituendo l'apposizione di detto termine il solo motivo che lo ha determinato a disporre. Dopo sei anni dalla morte di Sempronio, la cui eredita' non e' stata ancora accettata da nessuno, Mevio si reca dal notaio per chiedergli chi sia chiamato all'eredita' stessa. Il notaio rispondera': Caia e Tizia
- Sempronio, coniugato con Caia e senza figli, ha come unici parenti i fratelli unilaterali Mevio e Sempronia e la sorella germana Tizia. Egli, con testamento ricevuto dal notaio Romolo Romani, istituisce eredi in parti uguali Caia e Tizia; trascorsi tre anni, con testamento olografo, dopo aver espressamente revocato il precedente testamento, istituisce unica erede l'amata Caia e aggiunge che l'effetto di tale disposizione a titolo universale deve cessare decorsi cinque anni dall'apertura della successione, pur non costituendo l'apposizione di detto termine il solo motivo che lo ha determinato a disporre. Dopo sei anni dalla morte di Sempronio, la cui eredita' non e' stata ancora accettata da nessuno, Mevio si reca dal notaio per chiedergli chi sia chiamato all'eredita' stessa. Il notaio rispondera': Caia
- Sempronio, coniugato con Caia e senza figli, ha come unici parenti i fratelli unilaterali Mevio e Sempronia e la sorella germana Tizia; egli, con testamento olografo, istituisce erede l'amata Caia e aggiunge che l'effetto di tale disposizione a titolo universale deve cessare decorsi cinque anni dall'apertura della successione, pur non costituendo l'apposizione di detto termine il solo motivo che lo ha determinato a disporre. Dopo sei anni dalla morte di Sempronio, la cui eredita' non e' stata ancora accettata da nessuno, Mevio si reca dal notaio per chiedergli chi sia chiamato all'eredita' stessa. Il notaio rispondera': Caia
- Sempronio, coniugato con Sempronia e senza figli, ha come unici parenti i fratelli unilaterali Mevio e Caia e la sorella germana Tizia. Egli, con testamento olografo istituisce eredi in parti uguali Caia e Tizia; trascorsi tre anni, con altro testamento olografo, dopo aver espressamente revocato il precedente testamento, istituisce eredi in parti uguali Sempronia e Mevio, e aggiunge che l'effetto di tali disposizioni a titolo universale deve cessare decorsi cinque anni dall'apertura della successione, pur non costituendo l'apposizione di detto termine il solo motivo che lo ha determinato a disporre. Dopo sei anni dalla morte di Sempronio, la cui eredita' non e' stata ancora accettata da nessuno, Mevio si reca dal notaio per chiedergli chi sia chiamato all'eredita' stessa. Il notaio rispondera': Mevio e Sempronia
- Sempronio, coniugato con Tizia e senza figli, ha come unici parenti i fratelli unilaterali Mevio e Sempronia e la sorella germana Caia; egli, con testamento olografo, istituisce erede l'amata Tizia e aggiunge che l'effetto di tale disposizione a titolo universale deve cessare decorsi cinque anni dall'apertura della successione, pur non costituendo l'apposizione di detto termine il solo motivo che lo ha determinato a disporre. Dopo sei anni dalla morte di Sempronio, la cui eredita' non e' stata ancora accettata da nessuno, Mevio si reca dal notaio per chiedergli chi sia chiamato all'eredita' stessa. Il notaio rispondera': Tizia
- Sempronio, imprenditore calzaturiere coniugato con Caia, ha quattro figli, tutti avuti dalla prima moglie ormai defunta e precisamente Primo, affermato giornalista di moda, Secondo e Terzo, entrambi calzaturieri che non hanno mai prestato attivita' nell'impresa paterna, e Quarto, stilista. Puo' Sempronio trasferire un ramo della propria azienda in parti uguali a tutti i figli, con un contratto per atto pubblico al quale partecipi anche Caia per rinunziare alla liquidazione della quota di legittima spettantele, in modo che quanto ricevuto dai contraenti possa non essere soggetto a collazione o a riduzione? Si', perche' il contratto che s'intende concludere non viola il divieto di patti successori
- Sempronio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Mevio, Filano e Secondo, il quale ultimo e' coniugato con Calpurnia e ha due figli: Caio e Tizio. Sempronio con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Secondo, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Primo e Terzo. Secondo muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Sempronio in data 20 dicembre 2000, la sua eredita' si devolve: a Primo e Terzo
- Sempronio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Primo, Secondo e Tizio, il quale ultimo e' coniugato con Filana e ha due figli: Calpurnio e Terzo. Sempronio con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Tizio, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Mevio e Caio. Apertasi la successione Tizio, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredita'. In questo caso l'eredita' di Sempronio si devolve: a Mevio e Caio
- Sempronio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Terzo, Mevio e Primo, il quale ultimo e' coniugato con Mevia e ha due figli: Secondo e Filano. Sempronio con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Primo, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Tizio e Caio. Apertasi la successione Primo, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredita'. In questo caso l'eredita' di Sempronio si devolve: a Tizio e Caio
- Sempronio, pieno ed esclusivo proprietario del fondo Corneliano, a lui pervenuto per successione al padre Tizione, intende costituire a favore della cugina Caia, per trentamila euro, il diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo una villetta ad uso abitativo. A tal fine Sempronio e Caia si recano dal notaio per incaricarlo del relativo atto e gli chiedono se e' possibile dare attuazione alla loro volonta'; il notaio rispondera': Si'
- Sempronio, pieno ed esclusivo proprietario del fondo Corneliano, a lui pervenuto per successione al padre Tizione, intende donare alla figlia maggiorenne Tizia, in occasione delle sue nozze, il diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo una costruzione ad uso abitativo. A tal fine Sempronio e Tizia si recano dal notaio Romolo Romani per incaricarlo del relativo atto e gli chiedono se e' possibile dare attuazione alla loro volonta'; il notaio rispondera': Si'
- Sempronio, pieno ed esclusivo proprietario del fondo Corneliano, su cui ha fatto costruire un capannone industriale ove svolge la propria attivita' di impresa, intende vendere a Tizio la proprieta' del capannone industriale ma non la proprieta' del suolo sul quale il capannone insiste. A tal fine Sempronio e Tizio si recano dal notaio Romolo Romani per incaricarlo del relativo atto e gli chiedono se e' possibile alienare la proprieta' del capannone industriale gia' esistente separatamente dalla proprieta' del suolo; il notaio rispondera' loro che: Sempronio puo' alienare la proprieta' del capannone industriale separatamente dal suolo su cui sorge il medesimo.
- Si puo' disporre dei frutti naturali in modo distinto dalla cosa finche' non avviene la loro separazione dalla stessa? No, salvo che se ne disponga come di cosa mobile futura
- Si puo' rinunziare alla facolta' di mutare le disposizioni testamentarie? No, in alcun modo
- Si puo' rinunziare alla facolta' di revocare le disposizioni testamentarie? No, in alcun modo
- Sono dovuti gli interessi sulle somme soggette a collazione? Si', ma solo dal giorno in cui si e' aperta la successione
- Sono dovuti i frutti delle cose soggette a collazione? Si', ma solo dal giorno in cui si e' aperta la successione
- Sono permesse le sostituzioni nelle donazioni? No, se non nei casi e nei limiti stabiliti per gli atti di ultima volonta'
- Sono soggette a collazione le donazioni di modico valore fatte in vita dal defunto al proprio coniuge? No
- Sono soggette a collazione le liberalita' che si suole fare in occasione di servizi resi o comunque in conformita' degli usi? No
- Sono soggette a collazione le spese fatte dal defunto per abbigliamento di un figlio legittimo che concorre alla successione? No, ma solo se trattasi di spese ordinarie
- Sono soggette a collazione le spese fatte dal defunto per le nozze di un figlio legittimo che concorre alla successione? No, ma solo se trattasi di spese ordinarie
- Sono soggette a collazione le spese per malattia sostenute dal defunto in favore di un suo discendente? No
- Sono soggette a collazione le spese sostenute dal defunto in favore di un discendente per il suo mantenimento? No
- Sono soggette a collazione le spese sostenute dal defunto per il corredo nuziale di una figlia legittima che concorre alla successione? Si', ma solo per quanto eccedono notevolmente la misura ordinaria, tenuto conto delle condizioni economiche del defunto
- Sono soggette a collazione le spese sostenute dal defunto per il mantenimento di un figlio legittimo che concorre alla successione? No
- Sono soggette a collazione le spese sostenute dal defunto per la malattia di un figlio legittimo che concorre alla successione? No
- Sono soggette a collazione le spese sostenute dal defunto per l'educazione di un figlio legittimo che concorre alla successione? No
- Sono soggette a collazione le spese sostenute dal defunto per l'istruzione artistica di un figlio legittimo che concorre alla successione? Si', ma solo per quanto eccedono notevolmente la misura ordinaria, tenuto conto delle condizioni economiche del defunto
- Sono soggette a collazione le spese sostenute dal defunto per l'istruzione professionale di un figlio legittimo che concorre alla successione? Si', ma solo per quanto eccedono notevolmente la misura ordinaria, tenuto conto delle condizioni economiche del defunto