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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Quesiti dal n.1001 al n.2000

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Terzo, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Sempronio, Calpurnio e Primo, di cui i primi due gli sono premorti; Sempronio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Filano, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Mevio; Calpurnio aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Tizio il quale aveva avuto tre figli a nome Quarto, Remo e Secondo. Tenuto conto che Secondo, il quale non ha avuto figli, e' deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Sempronia, l'eredita' relitta da Terzo spettera':   un terzo a Primo, un terzo a Mevio e per l'altro terzo a Quarto e Remo
Terzo, vedovo, e' recentemente deceduto, lasciando per testamento, sua unica erede universale la convivente Sempronia. I nipoti Filano, Tizio e Primo, figli del suo unico figlio premorto Secondo, esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione per l'ottenimento della quota di legittima. In questo caso l'eredita' relitta da Terzo spettera':   per meta' a Sempronia e per l'altra meta' a Filano, Tizio e Primo in parti uguali fra loro
Tizia, minore emancipata, proprietaria del fondo Corneliano pervenutole per donazione, intende venderlo con l'assistenza del curatore Sempronio, suo genitore. L'autorizzazione alla vendita dovra' essere rilasciata:   Dal giudice tutelare
Tizia, minore emancipata, proprietaria del fondo Corneliano, pervenutole per donazione, intende venderlo con l'assistenza del marito Sempronio, suo curatore. L'autorizzazione dovra' essere rilasciata:   Dal tribunale ordinario, previo parere del giudice tutelare
Tizia, moglie del notaio Romolo Romani, e' tutrice dell'interdetto Caio. Puo' detto notaio ricevere il contratto con il quale Tizia, nella sua veste di tutrice, debitamente autorizzata dalla competente autorita' giudiziaria, vende il fondo Tuscolano di proprieta' di Caio a Sempronio?   No
Tizietta e' figlia legittima ed unica discendente di Tizio il quale ha rinunziato all'eredita' del padre Caio devolutasi per legge. Essa si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredita' dell'ascendente Caio ha gli stessi diritti spettanti al padre Tizio. Tenuto conto che all'eredita' di Caio concorrono anche la moglie e l'altro figlio del defunto, il notaio le rispondera':   Che Tizietta ha sull'eredita' dell'ascendente Caio gli stessi diritti spettanti al genitore Tizio
Tizietta, figlia legittima di Tizio il quale e' stato escluso come indegno dalla successione di Caio di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se a lei e' riservata per legge una quota dell'eredita' dell'ascendente Caio. Il notaio le rispondera':   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi
Tizietta, figlia legittima di Tizio premorto al padre Caio, del quale era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se a lei e' riservata per legge una quota dell'eredita' dell'ascendente Caio. Il notaio le rispondera':   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali
Tizietta, figlia legittima di Tizio premorto al padre Caio, del quale era figlio naturale riconosciuto, si reca dal notaio chiedendogli se a lei e' riservata per legge una quota dell'eredita' dell'ascendente Caio. Il notaio le rispondera':   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali
Tizietta, figlia legittima ed unica discendente di Tizio il quale ha rinunziato all'eredita' di Caio di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredita' di Caio le spetta la medesima quota del padre Tizio. Il notaio le rispondera':   Che Tizietta ha gli stessi diritti di Tizio, avendo questi rinunciato all'eredita' di Caio
Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio il quale ha rinunziato all'eredita' di Mevio di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredita' dell'ascendente Mevio le e' riservata la medesima quota riservata al padre Tizio. Il Notaio rispondera':   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali
Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio il quale ultimo e' stato escluso come indegno dalla successione di Caio del quale era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se le e' riservata una quota dell'eredita' dell'ascendente Caio. Il notaio rispondera':   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali
Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio premorto al padre Caio di cui era figlio naturale riconosciuto, si reca dal notaio chiedendogli se a lei e' riservata per legge una quota dell'eredita' dell'ascendente Caio. Il notaio le rispondera':   Che a favore dei discendenti dei figli naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli naturali
Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio premorto al padre Caio, del quale era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se a lei e' riservata per legge una quota dell'eredita' dell'ascendente Caio. Il notaio le rispondera':   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali
Tizietto di anni 16 e' figlio riconosciuto di Tizio con il quale convive e di Caia che non lo ha riconosciuto. Tizio intende alienare l'usufrutto legale sui beni di Tizietto.   Tizio non puo' alienare
Tizietto minore di eta' e' proprietario di un fabbricato per la cui manutenzione ordinaria sono necessarie ingenti spese; il padre Caio, esercente in via esclusiva la potesta', si reca dal notaio per sapere a carico di chi sono tali spese. Il notaio rispondera':   le spese relative alla manutenzione ordinaria del fabbricato sono a carico di Caio in quanto inerenti all'usufrutto legale
Tizietto, minore emancipato autorizzato dal tribunale all'esercizio di una impresa commerciale senza l'assistenza del curatore, si rivolge al notaio Romolo Romani per il compimento di un atto che eccede l'ordinaria amministrazione estraneo all'esercizio dell'impresa, chiedendogli se sia necessaria una ulteriore autorizzazione. Il notaio rispondera' che:   Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni
Tizietto, minore emancipato autorizzato dal tribunale all'esercizio di una impresa commerciale senza l'assistenza del curatore, si rivolge al notaio Romolo Romani per il compimento di un atto che eccede l'ordinaria amministrazione inerente l'esercizio dell'impresa, chiedendogli se sia necessaria una ulteriore autorizzazione. Il notaio rispondera' che:   Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni
Tizietto, minore emancipato autorizzato dal tribunale all'esercizio di una impresa commerciale senza l'assistenza del curatore, si rivolge al notaio Rossi per il compimento di un atto che non eccede l'ordinaria amministrazione inerente all'esercizio dell'impresa, chiedendogli se sia necessaria una ulteriore autorizzazione. Il notaio Rossi rispondera' che:   Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni
Tizietto, minore emancipato, e' autorizzato all'esercizio di un'impresa commerciale senza l'assistenza del curatore. poiche' Tizietto ha posto in essere atti pregiudizievoli al buon andamento dell'impresa, il curatore si rivolge ad un legale per conoscere se vi sono rimedi a questa situazione. Il legale rispondera' che:   l'autorizzazione puo' essere revocata dal tribunale su istanza del curatore o d'ufficio, previo, in entrambi i casi, il parere del giudice tutelare e sentito il minore emancipato
Tizietto, minore, e' donatario di un immobile in Roma. La donazione e' stata debitamente accettata dal padre Tizio contro la volonta' della madre Mevia. A chi spetta l'usufrutto legale su tale bene?   A Tizio
Tizietto, minore, ha perso entrambi i suoi genitori in un incidente aereo. Egli, domiciliato in Roma, non ha, nel luogo del proprio domicilio, parenti conosciuti o capaci di esercitare l'ufficio di tutore. Puo' il giudice tutelare deferire la tutela di Tizietto ad un ente di assistenza che ha sede nel comune di Roma?   Si'
Tizietto, minore, rimasto orfano a causa di un incidente nel quale sono periti entrambi i genitori, viene sottoposto alla tutela di Caio il quale apprende che nell'eredita' del padre del minore si trova esclusivamente la quota di una societa' a responsabilita' limitata, il cui statuto nulla prevede in tema di trasferimento a causa di morte delle partecipazioni sociali. Caio si reca quindi dal notaio per sapere come conseguire l'acquisto della quota in nome e per conto del minore. Il notaio rispondera' che:   occorre esclusivamente l'accettazione dell'eredita' con beneficio d'inventario, debitamente autorizzata, senza necessita' di alcuna ulteriore specifica autorizzazione
Tizietto, unico figlio di Tizio, chiamato all'eredita' di quest'ultimo vi rinunzia decorsi dieci giorni dall'apertura della successione. Successivamente muore Caio, vedovo, padre di Tizio, senza lasciare disposizioni di ultima volonta'. Supponendo che Tizio fosse figlio unico, l'eredita' di Caio si devolve:   A Tizietto per rappresentazione
Tizio con testamento olografo nomina erede l'amico Sempronio. Successivamente con un altro testamento olografo, senza revocare espressamente il testamento precedente, nomina erede l'amico Mevio, vedovo con tre figli. Alla morte di Tizio vengono pubblicati entrambi i testamenti e Mevio rinuncia all'eredita'. Tenuto conto che ne' Sempronio ne' Mevio sono parenti di Tizio, l'eredita' si devolve:   Agli eredi legittimi di Tizio
Tizio con testamento olografo nomina erede l'amico Sempronio. Successivamente con un altro testamento olografo, senza revocare espressamente il testamento precedente, nomina erede l'amico Mevio, vedovo con tre figli, il quale premuore al testatore. Alla morte di Tizio vengono pubblicati entrambi i testamenti. Tenuto conto che ne' Sempronio ne' Mevio sono parenti di Tizio, l'eredita' si devolve:   Agli eredi legittimi di Tizio
Tizio con testamento pubblico nomina erede il figlio Caio e lega il fondo Tuscolano all'amico Sempronio. Successivamente con un testamento olografo, senza revocare espressamente il testamento precedente, lega lo stesso fondo Tuscolano all'amico Mevio. Il testamento posteriore:   annulla il legato contenuto nel testamento precedente
Tizio coniugato con Tizia e senza figli, con testamento olografo in data 12 gennaio 1972, nomina unica erede la moglie e lega alla sorella Caia un appartamento. Il 15 agosto 1972 nasce Tizietto, figlio di Tizia e Tizio, gia' concepito all'epoca della redazione del testamento. Tizio muore il 30 dicembre 1998 senza avere revocato il testamento e senza averne fatti altri. Tizietto si reca dal notaio chiedendogli cosa deve fare per tutelare i suoi diritti ereditari. Il notaio gli dira' che:   dovra' accettare l'eredita' a lui devoluta in quanto le disposizioni testamentarie sono revocate di diritto
Tizio curatore dell'eredita' giacente devoluta con testamento unicamente al minorenne Caio, convivente con i nonni in Genova ed i cui genitori, per motivi di lavoro, vivono entrambi stabilmente all'estero, ha urgente necessita' di vendere un bene mobile di ingente valore facente parte del compendio ereditario. Tizio si rivolge al notaio per ottenere ragguagli circa la competenza ad autorizzare la vendita del bene e precisa che: - il luogo dell'ultimo domicilio del defunto e' Milano; - il bene costituisce arredo della villa sita in Torino, facente parte anch'essa del compendio ereditario. Il notaio rispondera' che la competenza e':   Del giudice di Milano
Tizio curatore dell'eredita' giacente devoluta con testamento unicamente al minorenne Caio, convivente con i nonni in Genova ed i cui genitori, per motivi di lavoro, vivono entrambi stabilmente all'estero, ha urgente necessita' di vendere un bene mobile di ingente valore facente parte del compendio ereditario. Tizio si rivolge al notaio per ottenere ragguagli circa la competenza ad autorizzare la vendita del bene e precisa che: - il luogo dell'ultimo domicilio del defunto e' Torino; - il bene costituisce arredo della villa sita in Milano, facente parte anch'essa del compendio ereditario. Il notaio rispondera' che la competenza e':   Del giudice di Torino
Tizio curatore dell'eredita' giacente devoluta con testamento unicamente al minorenne Caio, convivente con i nonni in Milano ed i cui genitori, per motivi di lavoro, vivono entrambi stabilmente all'estero, ha urgente necessita' di vendere un bene mobile di ingente valore facente parte del compendio ereditario. Tizio si rivolge al notaio per ottenere ragguagli circa la competenza ad autorizzare la vendita del bene e precisa che: - il luogo dell'ultimo domicilio del defunto e' Genova; - il bene costituisce arredo della villa sita in Torino, facente parte anch'essa del compendio ereditario. Il notaio rispondera' che la competenza e':   Del giudice di Genova
Tizio e Caia, genitori esercenti la potesta' sul figlio minore Filano, si recano dal notaio Romani chiedendogli di ricevere un atto con il quale, a garanzia della restituzione di una somma loro concessa a mutuo senza interessi da un parente per consentire al minore di continuare gli studi di violino al conservatorio, concederebbero ipoteca sull'usufrutto legale loro spettante su un immobile di proprieta' del minore. Il notaio:   Non potra' ricevere l'atto perche' l'usufrutto legale non puo' essere oggetto di ipoteca
Tizio e Caia, ricchissimi industriali, sono i suoceri di Mevio il quale ha sposato la loro unica figlia Filana, ora defunta senza aver avuto figli. Mevio, che si trova in stato di bisogno, ha contratto recentemente nuove nozze con Sempronia, anch'essa indigente e priva di mezzi di sostentamento. In tal caso l'obbligazione alimentare di Tizio e Caia nei confronti di Mevio:   e' cessata dal momento della morte di Filana
Tizio e Caio, ciascuno per la quota di un ottavo, Sempronio, Mevio e Filano, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredita' di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredita' relitta: Tizio per l'intera sua quota, Caio per un quarto della quota devolutagli, Sempronio per l'intera sua quota, Mevio e Filano per la meta' della quota a ciascuno di loro devoluta.Chi di essi potra' validamente rinunziare all'eredita' secondo gli intendimenti manifestati?   Tizio e Sempronio
Tizio e' creditore di Caio, il quale e' titolare esclusivo dell'usufrutto legale di un appartamento di proprieta' del figlio minore Caietto. Tizio intende iniziare un'azione esecutiva per recuperare il credito derivante da un atto compiuto da Caio per scopi estranei ai bisogni della famiglia, fatto di cui Tizio e' a conoscenza. Il creditore in questo caso:   Non puo' espropriare l'usufrutto legale; non puo' agire, inoltre, sui frutti del bene di Caietto perche' era a conoscenza che il debito era stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia
Tizio e' creditore di Caio, il quale e' titolare esclusivo dell'usufrutto legale di un fondo rustico di proprieta' del figlio minore Caietto. Il debito e' stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia. Tizio, per recuperare il credito, intende intraprendere un'azione esecutiva sui frutti dell'immobile; egli, pertanto, chiede al notaio Romani se e' possibile. Il notaio rispondera' che:   Tizio potra' agire sui frutti del fondo rustico di proprieta' di Caietto solo se non era a conoscenza che il debito era stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia
Tizio e' deceduto recentemente senza lasciare disposizioni testamentarie. Chiamati all'eredita' sono i suoi quattro figli, avuti dalla prima moglie Sempronia, e la sua seconda moglie Tizia anch'essa al suo secondo matrimonio dopo essere rimasta vedova di Mevio. Tizia, che ha sette fratelli viventi, aveva avuto dal suo precedente matrimonio tre figli tuttora viventi e con rispettivi discendenti. Nel caso di rinunzia all'eredita' da parte di Tizia, chi e' chiamato alla successione di Tizio e in quale quota?   I suoi quattro figli in parti uguali
Tizio e' il figlio diciassettenne di Caio e Caia che esercitano su di lui la potesta'. Il minore e' stato nominato erede universale dallo zio Filano morto due anni fa e nella cui casa il minore abita con i genitori dal momento della morte dello zio; Caio e Caia non hanno provveduto all'accettazione dell'eredita' con il beneficio dell'inventario in nome del minore, ne' alla redazione dell'inventario. In questo caso Tizio decade dal beneficio d'inventario:   al compimento di un anno dalla maggiore eta', qualora entro tale termine non si sia conformato alle norme che regolano il beneficio di inventario
Tizio e' il genitore esercente in via esclusiva la potesta' sul figlio minore Tizietto, nato dal matrimonio con Livia e proprietario di un agrumeto in Latina. Dopo due anni dalla morte di Livia, Tizio si sposa con Caia; si reca, quindi, dal notaio per sapere se conserva l'usufrutto legale sui beni di Tizietto. Il notaio rispondera':   che conserva l'usufrutto legale con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore di Tizietto quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo
Tizio e' il genitore esercente in via esclusiva la potesta' sul figlio minore Tizietto, nato dal matrimonio con Mevia e proprietario di un albergo in Roma. Dopo tre anni dalla morte di Mevia, Tizio si sposa con Caia ed ha un altro figlio. Si reca, quindi, dal notaio per sapere se conserva l'usufrutto legale sui beni di Tizietto. Il notaio rispondera':   che conserva l'usufrutto legale con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore di Tizietto quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo
Tizio e Sempronio, ciascuno per la quota di un ottavo, Caio, Mevio e Filano, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredita' di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredita' relitta: Tizio per l'intera sua quota, Sempronio per un quarto della quota devolutagli, Caio per l'intera sua quota, Mevio e Filano per la meta' della quota a ciascuno di loro devoluta.Chi di essi potra' validamente rinunziare all'eredita' secondo gli intendimenti manifestati?   Tizio e Caio
Tizio e' stato dichiarato interdetto per infermita' di mente. Successivamente, nel corso del giudizio di revoca dell'interdizione, l'autorita' giudiziaria, nel revocarla, ha dichiarato Tizio inabilitato. In questo caso, gli atti non eccedenti l'ordinaria amministrazione compiuti da Tizio dopo la pubblicazione della sentenza che revoca l'interdizione:   possono essere impugnati solo quando la revoca dell'interdizione e' esclusa con sentenza passata in giudicato
Tizio e Tizia muoiono in un incidente aereo lasciando superstiti i loro figli minori Tizietto e Tizietta. Il giudice tutelare deve, ai sensi di legge, appena avuta notizia del fatto da cui deriva l'apertura della tutela, procedere alla nomina del tutore e del protutore. Quanti tutori deve nominare?   Un solo tutore ad entrambi i figli, salvo che particolari circostanze consiglino la nomina di piu' tutori
Tizio e Tizia si recano all'estero per festeggiare il loro anniversario di matrimonio lasciando il loro unico figlio Tizietto, minorenne, a casa dei nonni Tizione e Tiziona. Durante il viaggio di ritorno l'aereo su cui viaggiavano Tizio e Tizia precipita in Sudafrica causando la morte di tutti i passeggeri. Dove si apre la tutela di Tizietto?   Presso il tribunale ordinario del circondario dove e' la sede principale degli affari e degli interessi di Tizietto
Tizio e Tizia si recano dal notaio e gli espongono: di essere fra loro coniugati, di non avere figli ne' ascendenti viventi e di volere fare testamento con disposizione reciproca nel medesimo atto. Il notaio rispondera' loro che:   Non si puo' fare testamento reciproco nel medesimo atto
Tizio e Tizia si recano dal notaio e gli espongono: di essere fra loro coniugati, di non avere figli ne' ascendenti viventi e di volere fare testamento congiuntivo, nel medesimo atto, a vantaggio della fondazione "Alfa". Il notaio rispondera' loro che:   Non si puo' fare testamento congiuntivo nel medesimo atto
Tizio e Tizia sposati dal 9 settembre 1994 hanno avuto un figlio, Tizietto, nato il 22 luglio 1996. Pochi giorni dopo la nascita di Tizietto Tizia ha un incidente con la macchina e muore. In data 5 maggio 1997 Tizietto eredita dallo zio Sempronio un'ingente somma di danaro oltre ad un capannone industriale. In data 12 marzo 1999 Tizio passa a nuove nozze con Mevia dalla quale ha gia' avuto un figlio di nome Mevietto, ancora minore. Tizio conserva l'usufrutto legale sui beni di Tizietto?   Si', con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore di Tizietto quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il suo mantenimento, istruzione ed educazione
Tizio e Tizia, coniugi in regime di separazione dei beni, sono i genitori del minore Tizietto ed esercitano sul medesimo la potesta'. Tizietto in data 10 febbraio 1999 ha ereditato dallo zio Mevio un'ingente somma di danaro oltre ad alcuni appartamenti ad uso ufficio siti in Torino. Tizio e Tizia hanno male amministrato detto patrimonio e pertanto l'autorita' giudiziaria li ha entrambi rimossi dalla amministrazione stessa. Detto provvedimento e' di competenza:   Del tribunale per i minorenni
Tizio e Tizia, coniugi in regime di separazione dei beni, sono i genitori del minore Tizietto ed esercitano sul medesimo la potesta'. Tizietto in data 10 febbraio 1999 ha ereditato dallo zio Mevio un'ingente somma di danaro oltre ad alcuni appartamenti ad uso ufficio siti in Torino. Tizio e Tizia hanno male amministrato detto patrimonio e pertanto sono stati entrambi rimossi dalla amministrazione stessa. A chi viene affidata l'amministrazione?   Ad un curatore
Tizio e Tizia, genitori del minore Tizietto, si separano legalmente. Il giudice, a causa del comportamento violento di Tizio, che piu' volte ha percosso Tizietto, pronuncia la decadenza di Tizio dalla potesta'. Potra' Tizio successivamente essere reintegrato nella potesta'?   Si', ma solo quando, cessate le ragioni per le quali la decadenza e' stata pronunciata, e' escluso ogni pericolo di pregiudizio per Tizietto
Tizio e' vedovo di Caia, figlia di Caione e Caiona entrambi viventi, ed ha ottenuto il disconoscimento della paternita' dell'unico figlio Tizietto dopo aver appreso che questi era nato da una relazione extraconiugale di Caia con Mevio. Tizio muore senza aver fatto testamento e senza avere ascendenti in vita od altri parenti ad eccezione di Procolo, figlio di Emilio che era figlio di un parente di sesto grado di Tizio. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   allo Stato
Tizio esercita in via esclusiva la potesta' sul figlio minore Tizietto che ha ereditato dal nonno molti immobili in Roma e che non e' stato riconosciuto dalla mamma Fiammetta. Successivamente Tizio si sposa con Caia. In questo caso:   Tizio conserva l'usufrutto legale sui beni di Tizietto, con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore di quest'ultimo quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di Tizietto stesso
Tizio genitore di Tizietto con lui tuttora convivente, alla maggiore eta' di quest'ultimo ha continuato a godere dei beni di Tizietto con procura ma senza l'obbligo di rendere conto dei frutti. Quali frutti Tizio e' tenuto a consegnare a Tizietto?   Solo quelli esistenti al tempo della domanda
Tizio genitore di Tizietto, alla maggiore eta' di quest'ultimo ha continuato a godere dei beni di Tizietto senza alcuna procura ma senza opposizione. Quali frutti Tizio e' tenuto a consegnare a Tizietto, tuttora con lui convivente?   Solo quelli esistenti al tempo della domanda
Tizio ha accettato con beneficio di inventario l'eredita' di Caio; nell'asse ereditario sono comprese due navi iscritte nei relativi registri della capitaneria di porto di Genova e un appartamento a Messina. La successione si e' aperta a Torino, Tizio e' residente a Messina e Caio e' deceduto a Milano. Tizio intende rilasciare i beni a favore dei creditori e dei legatari. Nel caso prospettato la dichiarazione di rilascio deve essere:   Trascritta nella capitaneria di porto di Genova, iscritta nel registro delle successioni di Torino, annotata nella conservatoria dei registri immobiliari di Torino, e trascritta nella conservatoria dei registri immobiliari di Messina
Tizio ha accettato con beneficio di inventario l'eredita' di Caio; nell'asse ereditario sono comprese solo due navi iscritte nei relativi registri della capitaneria di porto di Genova. La successione si e' aperta a Torino, Tizio e' residente a Messina e Caio e' deceduto a Milano. Tizio intende rilasciare i beni a favore dei creditori e dei legatari. Nel caso prospettato la dichiarazione di rilascio deve essere:   Trascritta nella capitaneria di porto di Genova, iscritta nel registro delle successioni di Torino e annotata nella conservatoria dei registri immobiliari di Torino
Tizio ha costruito con materiali propri una villetta sul terreno di cui sono comproprietari, in parti uguali fra loro, Filano e Mevio, i quali lo avevano verbalmente autorizzato ad eseguire i predetti lavori di costruzione. Tutti e tre si recano dal notaio Romolo Romani al quale chiedono di chi sia la proprieta' della villetta. Il notaio rispondera' che:   la villetta e' di proprieta' di Filano e di Mevio in parti uguali
Tizio ha disposto delle sue sostanze per il tempo in cui avra' cessato di vivere con testamento olografo che ha espressamente dichiarato irrevocabile. Successivamente Tizio si reca dal notaio Romolo Romani chiedendogli se e' possibile revocare tale testamento. Il notaio rispondera':   che e' possibile revocare detto testamento
Tizio ha divorziato dalla moglie Caia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternita' dell'unico figlio Roberto dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Sempronio col quale Caia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Maria e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che e' figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare ne' ascendenti ne' altri parenti all'infuori di Claudio, che e' il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   a Claudio
Tizio ha divorziato dalla moglie Caia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternita' dell'unico figlio Tizietto dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Mevio col quale Caia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Filana e pochi giorni prima delle nuove nozze, Tizio, che e' figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare ne' ascendenti ne' altri parenti all'infuori di Procolo, figlio di un parente di sesto grado di Tizio. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   allo Stato
Tizio ha divorziato dalla moglie Mevia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternita' dell'unico figlio Filano dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Caio col quale Mevia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Sempronia e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che e' figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare ne' ascendenti ne' altri parenti all'infuori di Roberto, che e' il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   a Roberto
Tizio ha divorziato dalla moglie Sempronia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternita' dell'unico figlio Roberto dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Filano col quale Sempronia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Tizia e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che e' figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare ne' ascendenti ne' altri parenti all'infuori di Mevio, che e' il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   a Mevio
Tizio ha divorziato dalla moglie Tizia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternita' dell'unico figlio Sempronio dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Mevio col quale Tizia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Filana e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che e' figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare ne' ascendenti ne' altri parenti all'infuori di Caio, che e' il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   a Caio
Tizio ha un unico figlio, Caio, al quale cinque anni fa ha dato a mutuo euro cinquecentomila per consentirgli di avviare una attivita' imprenditoriale, convenendo che tale somma sarebbe stata restituita dal mutuatario entro un anno. poiche' Caio, che non ha mai restituito la somma ricevuta a mutuo, versa in stato di bisogno e non e' in grado di provvedere al proprio mantenimento, Tizio e' stato obbligato dall'autorita' giudiziaria a versare al figlio euro mille al mese a titolo di alimenti e la sentenza ha riconosciuto a Caio gli arretrati a far tempo dalla proposizione della domanda giudiziale, quantificandone l'ammontare in euro duecentocinquantamila. Puo' Tizio opporre a Caio in compensazione il proprio credito di euro cinquecentomila?   No, neppure per gli arretrati
Tizio intende donare a Caio, minore soggetto alla potesta' dei genitori, un immobile nominando Mevio quale curatore speciale per l'amministrazione del bene donato. Si rivolge pertanto al notaio chiedendogli chi sara' legittimato all'accettazione. Il notaio rispondera' che:   La donazione dovra' essere accettata dai genitori del minore, previa autorizzazione del giudice tutelare
Tizio intende ritirare il suo testamento segreto ricevuto dal notaio Romolo Romani, il quale e' nel frattempo cessato dall'esercizio delle funzioni per raggiunti limiti di eta'. In questo caso:   Tizio deve procedere al ritiro del testamento segreto dalle mani dell'archivista competente presso cui si trova depositato e della restituzione si prende nota in margine o in calce dell'atto di consegna
Tizio lega a Caio un quadro di sua proprieta'; in seguito, con un contratto valido ed efficace, vende detto quadro. Non potendosi provare una diversa volonta' del testatore, l'alienazione:   Revoca il legato
Tizio muore senza aver fatto testamento e lasciando a se' superstiti la moglie Tizia ed il figlio Caio. Tizia un anno dopo aver rinunciato all'eredita' si reca dal notaio per sapere se puo' revocare la rinuncia fatta. Il notaio le rispondera' che:   puo' revocare la rinuncia fatta fino a che il diritto di accettare l'eredita' non sia prescritto contro di lei e sempre che l'eredita' non sia gia' stata acquistata da altro dei chiamati
Tizio muore senza aver fatto testamento e lasciando a se' superstiti la moglie Tizia ed il figlio Caio. Tre mesi dopo l'apertura della successione Tizia ha rinunziato all'eredita'; un anno dopo essa si reca dal notaio per sapere se puo' revocare la rinunzia fatta. Il notaio le rispondera' che:   puo' revocare la rinunzia fatta fino a che il diritto di accettare l'eredita' non sia prescritto contro di lei e sempre che l'eredita' non sia gia' stata acquistata da altro dei chiamati
Tizio muore senza aver fatto testamento e lasciando unici eredi il figlio legittimo Caio ed il figlio naturale Sempronio. Puo' Caio soddisfare in beni immobili ereditari la porzione spettante a Sempronio?   Si', se Sempronio non vi si oppone; nel caso di opposizione decide il giudice valutate le circostanze personali e patrimoniali
Tizio muore senza aver fatto testamento e lasciando unici eredi il figlio legittimo Mevio ed il figlio naturale Caio. Puo' Mevio soddisfare in denaro la porzione spettante a Caio?   Si', se Caio non vi si oppone; nel caso di opposizione decide il giudice valutate le circostanze personali e patrimoniali
Tizio muore senza aver fatto testamento e lasciando unici eredi il figlio legittimo Sempronio ed il figlio naturale Caio. Puo' Sempronio soddisfare in denaro la porzione spettante a Caio?   Si', se Caio non vi si oppone e nel caso di opposizione decide il giudice valutate le circostanze personali e patrimoniali
Tizio muore senza aver fatto testamento e lasciando unici eredi il figlio legittimo Tizietto ed il figlio naturale Sempronio. Puo' Tizietto soddisfare in beni immobili ereditari la porzione spettante a Sempronio?   Si', se Sempronio non vi si oppone e nel caso di opposizione decide il giudice valutate le circostanze personali e patrimoniali
Tizio muore senza lasciare legittimari e la sua successione e' regolata da testamento in base al quale viene nominato unico erede Caio e, qualora questi non possa o non voglia accettare l'eredita', viene disposta la sostituzione di Sempronio all'erede istituito. Caio rinuncia all'eredita' per effetto di violenza. In tale ipotesi Caio:   puo' impugnare la rinuncia all'eredita'
Tizio muore senza lasciare legittimari e la sua successione e' regolata da testamento in base al quale viene nominato unico erede Caio e, qualora questi non possa o non voglia accettare l'eredita', viene disposta la sostituzione di Sempronio all'erede istituito. Caio rinuncia all'eredita' per effetto di dolo. In tale ipotesi Caio:   puo' impugnare la rinuncia all'eredita'
Tizio muore senza lasciare legittimari e la sua successione e' regolata da testamento in base al quale viene nominato unico erede Caio e, qualora questi non possa o non voglia accettare l'eredita', viene disposta la sostituzione di Sempronio all'erede istituito. Caio rinuncia all'eredita' per effetto di dolo. Decorsi tre anni dal giorno in cui e' stato scoperto il dolo, Caio:   puo' impugnare la rinuncia all'eredita'
Tizio muore senza lasciare legittimari e la sua successione e' regolata da testamento in base al quale viene nominato unico erede Caio e, qualora questi non possa o non voglia accettare l'eredita', viene disposta la sostituzione di Sempronio all'erede istituito. Caio rinuncia all'eredita' per effetto di violenza. Decorsi tre anni dal giorno in cui e' cessata la violenza, Caio:   puo' impugnare la rinuncia all'eredita'
Tizio muore senza lasciare legittimari ed avendo disposto con due successivi testamenti nel modo seguente: in un primo testamento olografo recante la data del 12 giugno 1991, veniva nominato unico erede Caio, fratello del defunto ed il testatore rinunciava altresi' alla facolta' di revocare o mutare le disposizioni testamentarie; in un secondo testamento pubblico, ricevuto dal notaio Romolo Romani in data 15 settembre 1996, il testatore dichiarava di revocare in tutto le precedenti disposizioni testamentarie e nominava unico erede l'amico Mevio. Caio si reca dal notaio Romolo Romani per sapere se, nel caso prospettato, il primo testamento e' revocabile da parte del testatore. Il notaio gli rispondera' che:   Il testamento e' un atto revocabile e non si puo' in alcun modo rinunziare alla facolta' di revocare o mutare le disposizioni testamentarie
Tizio muore senza lasciare legittimari ed avendo disposto con due successivi testamenti nel modo seguente: in un primo testamento pubblico, ricevuto dal notaio Romolo Romani in data 30 marzo 1990, viene nominato unico erede Sempronio, fratello del defunto; in un secondo testamento olografo, recante la data del 20 febbraio 1995, il testatore dichiara di revocare in tutto le precedenti disposizioni testamentarie e nomina unico erede l'amico Filano. Sempronio si reca dal notaio Romolo Romani per sapere se, nel caso prospettato, il primo testamento e' revocabile da parte del testatore. Il notaio gli rispondera' che:   Il testamento, qualunque sia la sua forma, e' un atto revocabile e pertanto un testamento pubblico puo' essere revocato con un testamento olografo di data successiva
Tizio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a se' superstiti esclusivamente il fratello germano Caio, i nipoti Tizia e Sempronio (figli della sorella germana Filana premorta), i genitori Primo e Mevia, il nonno materno Mevio e Quarto, fratello unilaterale di Primo. Primo e Mevia rinunciano entrambi all'eredita'. In conseguenza, l'eredita' medesima sara' devoluta:   a Mevio per un mezzo, a Caio per un quarto, a Tizia per un ottavo, a Sempronio per un ottavo
Tizio puo' cedere a Caio il proprio credito alimentare?   No, in nessun caso
Tizio si reca dal notaio e gli espone: che e' deceduto il proprio fratello Caio, celibe e senza figli, e la successione e' regolata da testamento olografo con il quale il defunto, mentre era in stato di interdizione per infermita' di mente, ha disposto a favore dell'amica Sempronia. Il notaio, interpellato sulla possibilita' di impugnare il testamento, rispondera' che il testamento:   Puo' essere impugnato da chiunque vi ha interesse e l'azione si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui e' stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie
Tizio si reca dal notaio e gli espone: di avere diciassette anni compiuti, di essere emancipato e di voler disporre per testamento a favore della moglie Tizia maggiorenne. Il notaio gli rispondera' che:   Non puo' disporre per testamento non avendo compiuto la maggiore eta'
Tizio si rivolge al notaio Romolo Romani chiedendogli di ricevere un testamento pubblico contenente unicamente il riconoscimento di Mevio quale suo figlio naturale. Il notaio gli dira' che:   puo' ricevere tale atto in forma di testamento pubblico
Tizio vedovo e senza figli e' proprietario, tra l'altro, di due alloggi ad uso ufficio. Tizio intende attribuire a titolo di legato un appartamento a ciascuno dei suoi nipoti minorenni Caietto e Mevietto. Caietto e' figlio del fratello Caio e sottoposto alla potesta' dei genitori. Mevietto, orfano, e' sottoposto alla tutela di Mevio. Tizio, non avendo fiducia nei genitori di Caietto e nel tutore Mevio, intende nominare ai propri nipoti, quale curatore speciale, l'amico fidato Sempronio. Tizio si rivolge pertanto al notaio chiedendo se cio' sia possibile e questi gli rispondera' che:   La nomina del curatore speciale Sempronio e' possibile sia per Caietto che per Mevietto
Tizio vedovo e senza figli e' proprietario, tra l'altro, di due alloggi ad uso ufficio. Tizio intende donare un appartamento a ciascuno dei suoi nipoti minorenni Caietto e Mevietto. Caietto e' figlio del fratello Caio e sottoposto alla potesta' dei genitori. Mevietto, orfano, e' sottoposto alla tutela di Mevio. Tizio, non avendo fiducia nei genitori di Caietto e nel tutore Mevio, intende nominare ai propri nipoti, quale curatore speciale per l'amministrazione dei beni donati, l'amico fidato Sempronio. Tizio si rivolge pertanto al notaio chiedendo se cio' sia possibile e questi gli rispondera' che:   La nomina del curatore speciale Sempronio e' possibile sia per Caietto che per Mevietto
Tizio vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole legare al minore Caietto, a lui estraneo, soggetto alla potesta' dei genitori Caio e Caia un appartamento in Roma. Tizio, pero', non ha alcuna fiducia in Caio e Caia e pertanto intende affidare all'amico fidato Mevio l'amministrazione del bene legato. Tizio si rivolge al notaio per sapere se cio' sia possibile. Il notaio gli rispondera' che:   Puo' nominare Mevio curatore speciale di Caietto per l'amministrazione del bene legato
Tizio vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole nominare suo unico erede universale il minore Caietto, a lui estraneo, soggetto alla potesta' dei genitori Caio e Caia. Tizio, pero', non ha alcuna fiducia in Caio e Caia e pertanto intende affidare all'amico fidato Mevio l'amministrazione dei beni ereditari. Tizio si rivolge al notaio per sapere se cio' sia possibile. Il notaio gli rispondera' che:   Puo' nominare Mevio curatore speciale di Caietto per l'amministrazione dei beni ereditari
Tizio vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole nominare suo unico erede universale il minore Caietto, a lui estraneo, soggetto alla potesta' dei genitori Caio e Caia. Tizio, pero', non ha alcuna fiducia in Caio e Caia e pertanto intende affidare all'amico fidato Mevio l'amministrazione dei beni ereditari. Tizio si rivolge al notaio per sapere se cio' sia possibile. Il notaio gli rispondera' che:   Puo' nominare Mevio curatore speciale di Caietto per l'amministrazione dei beni ereditari
Tizio volendo designare, in caso di suo decesso, un tutore al figlio minorenne Tizietto, si reca dal notaio per sapere come procedere alla designazione. Il notaio gli rispondera' che:   La designazione puo' essere fatta per testamento, per atto pubblico o per scrittura privata autenticata
Tizio vuol conferire a Caio procura speciale per costituire una fondazione mediante testamento, dotandola con un immobile di sua proprieta' sito in Roma. Puo' farlo?   Non lo puo' fare in alcun caso
Tizio vuole attribuire a titolo di legato un appartamento a ciascuno dei suoi due nipoti minorenni di cui uno e' figlio di suo fratello Caio e sottoposto alla potesta' dei genitori, e l'altro, orfano di sua sorella Sempronia, e' sottoposto alla tutela di Mevio. Egli vuole inoltre nominare ai minori un curatore speciale per l'amministrazione dei beni legati. Si rivolge quindi al notaio chiedendo se cio' sia possibile. Il notaio gli rispondera' che la nomina del curatore speciale e':   Possibile per entrambi i minori
Tizio vuole donare al minore Caietto il fondo Tuscolano ma, non avendo alcuna fiducia nei genitori esercenti la potesta' sul minore, intende affidare all'amico Mevio l'amministrazione del bene donato. Si rivolge quindi al notaio per sapere se cio' sia possibile. Il notaio gli dira' che:   Puo' nominare Mevio curatore speciale del minore per l'amministrazione del bene donato
Tizio vuole donare un appartamento ciascuno a due minori: Caio, soggetto alla potesta' dei genitori, e Sempronio, orfano, sottoposto alla tutela dello zio Mevio. Egli vuole inoltre, in entrambi i casi, nominare ai minori un curatore speciale per l'amministrazione dei beni donati. Si rivolge quindi al notaio chiedendo se cio' sia possibile. Il notaio gli rispondera' che la nomina del curatore speciale e':   Possibile per entrambe le donazioni
Tizio vuole nominare suo erede universale il minore Caietto a lui estraneo ma, non avendo alcuna fiducia nei genitori esercenti la potesta' sul minore, intende affidare all'amico Mevio l'amministrazione dei beni ereditari. Si rivolge quindi al notaio per sapere se cio' sia possibile. Il notaio gli dira' che:   Puo' nominare Mevio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni ereditari
Tizio, affine di terzo grado in linea collaterale del notaio Romolo Romani, e' tutore dell'interdetto Caio. Puo' detto notaio ricevere il contratto di vendita con il quale Tizio, nella sua veste di tutore, debitamente autorizzato dalla competente autorita' giudiziaria, vende il fondo Tuscolano di proprieta' di Caio a Sempronio?   No
Tizio, Caio, Mevio e Filano, chiamati per legge all'eredita' di Sempronio in quote eguali, intendono rinunziare come segue all'eredita' relitta: Tizio e Caio per l'intera quota a ciascuno di loro devoluta, Filano per un sesto della quota devolutagli e Mevio per la meta' della sua quota.Chi di essi potra' validamente rinunziare all'eredita' secondo gli intendimenti manifestati?   Tizio e Caio
Tizio, Caio, Mevio e Filano, chiamati per legge all'eredita' di Sempronio in quote eguali, intendono rinunziare come segue all'eredita' relitta: Tizio e Filano per l'intera quota a ciascuno di loro devoluta, Caio per un quarto della quota devolutagli e Mevio per la meta' della sua quota.Chi di essi potra' validamente rinunziare all'eredita' secondo gli intendimenti manifestati?   Tizio e Filano
Tizio, Caio, Sempronio e Filano, chiamati per legge all'eredita' di Mevio in quote eguali, intendono rinunziare come segue all'eredita' relitta: Tizio e Filano per la meta' della quota a ciascuno di loro devoluta, Caio per un quarto della quota devolutagli e Sempronio per l'intera sua quota.Chi di essi potra' validamente rinunziare all'eredita' secondo gli intendimenti manifestati?   Sempronio
Tizio, celibe e senza discendenti, unico chiamato per legge all'eredita' del padre Caio, muore senza averla accettata pochi giorni dopo il padre. Tizia, convivente "more uxorio" di Tizio, si reca dal notaio e, dopo avergli esibito un testamento olografo con il quale lo stesso Tizio l'ha nominata erede universale, gli chiede di chiarirle la sua posizione riguardo all'eredita' di Caio. Il notaio rispondera':   Che il diritto di accettare l'eredita' di Caio si trasmettera' a Tizia se ed in quanto la medesima avra' accettato l'eredita' di Tizio
Tizio, celibe e senza figli, ha donato all'estraneo Filano il proprio appartamento in Roma per riconoscenza verso il donatario dei molti favori dallo stesso ricevuti. Successivamente Tizio, che all'epoca della donazione era un facoltoso imprenditore, viene a trovarsi in stato di bisogno e non e' piu' in grado di provvedere al proprio mantenimento. In questo caso il donatario e' tenuto a prestare gli alimenti al donante?   No, trattandosi di donazione rimuneratoria
Tizio, celibe e senza figli, ha un fratello, Filano, nato da un precedente matrimonio del padre Tizione ed un altro fratello, Romolo, nato dal matrimonio di Tizione con Caia, madre di Tizio. Tizione e Caia sono entrambi viventi, ma hanno recentemente divorziato. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Tizione e Caia, Romolo, Filano
Tizio, celibe e senza figli, senza ascendenti in vita e fratello di Mevio, ha nominato erede universale l'estraneo Sempronio, il quale dopo due mesi dall'apertura della successione accetta l'eredita' e dopo altri due mesi vende un immobile caduto in successione. Sei anni dopo la vendita del suddetto immobile Mevio intende impugnare il testamento del fratello per incapacita' di testare. Tale impugnazione:   si e' prescritta nel termine di cinque anni dal giorno in cui e' stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie
Tizio, celibe, senza ascendenti ne' discendenti, con testamento olografo in data 20 maggio 1975 lega all'amico Caio il fondo Tuscolano e nomina erede universale una fondazione benefica. Il 30 marzo 1985 Tizio riconosce come figlio naturale Tizietto nato il giorno 1 giugno 1977 da una sua relazione con Tizia che egli non ha mai voluto sposare.Tizio muore il 15 ottobre 1998 senza aver revocato il testamento e senza averne fatti altri. Tizietto, unico discendente, intende accettare l'eredita'. Pertanto:   l'eredita' di Tizio si devolvera' unicamente a favore di Tizietto, essendo revocati di diritto sia il legato a favore di Caio sia l'istituzione di erede a favore della fondazione
Tizio, celibe, senza figli ne' genitori, proprietario di due appartamenti in Roma di eguale valore, nell'anno 1980 dona all'amica Caia la nuda proprieta' di uno dei predetti appartamenti. Nell'anno 1982 Tizio, con testamento olografo, lega l'altro appartamento al fratello germano Mevio. Tizio muore nel 1985, lasciando a se' superstiti i nonni materni e il suddetto fratello germano Mevio, che non intende rinunziare al legato. Alla morte di Tizio, non avendo quest'ultimo lasciato altri beni o diritti, i nonni materni si recano dal notaio Romolo Romani chiedendogli se spettano loro diritti sulla successione. Il notaio rispondera' che essi:   hanno diritto ad una quota di riserva pari a un terzo del patrimonio, e quindi possono agire in riduzione
Tizio, che non ha mai fatto testamento, non ha mai avuto figli ed e' vedovo di Caia. Egli e' figlio naturale di Primo e Seconda, entrambi viventi, ma e' stato riconosciuto solo dalla madre. Alla sua morte la sua eredita' sara' per legge devoluta:   solo alla madre Seconda
Tizio, chiamato all'eredita' di Caio, rinuncia all'eredita' stessa per effetto di dolo. Decorsi due anni da quando e' stato scoperto il dolo Tizio:   puo' impugnare la rinuncia all'eredita'
Tizio, chiamato all'eredita' di Caio, rinuncia all'eredita' stessa per effetto di dolo. Decorsi sei anni da quando e' stato scoperto il dolo Tizio:   non puo' impugnare la rinuncia all'eredita' essendosi prescritta la relativa azione
Tizio, chiamato all'eredita' di Caio, rinuncia all'eredita' stessa per effetto di dolo. In tale ipotesi Tizio:   puo' impugnare la rinuncia all'eredita'
Tizio, chiamato all'eredita' di Caio, rinuncia all'eredita' stessa per effetto di violenza. Decorsi due anni dal giorno in cui e' cessata la violenza Tizio:   puo' impugnare la rinuncia all'eredita'
Tizio, chiamato all'eredita' di Caio, rinuncia all'eredita' stessa per effetto di violenza. Decorsi sei anni dal giorno in cui e' cessata la violenza Tizio:   non puo' impugnare la rinuncia all'eredita', perche' la relativa azione si e' prescritta
Tizio, chiamato all'eredita' di Caio, rinuncia all'eredita' stessa per effetto di violenza. In tale ipotesi Tizio:   puo' impugnare la rinuncia all'eredita'
Tizio, chiamato per legge all'eredita' del padre Caio e nel possesso di beni ereditari, ha cominciato l'inventario entro tre mesi dal giorno della apertura della successione e, non essendo stato in grado di completarlo, ha ottenuto una proroga di tre mesi. Trascorrono gli ulteriori tre mesi senza che l'inventario sia stato compiuto; Tizio, a norma del codice civile, e' considerato:   Erede puro e semplice
Tizio, chiamato per legge unitamente al fratello Sempronio, all'eredita' del padre Caio, si reca dal notaio manifestandogli la volonta' di rinunziare all'eredita', facendogli tuttavia presente che egli si ritiene gia' soddisfatto delle sue ragioni sull'eredita' avendo sottratto la preziosa collezione di francobolli del padre facente parte dell'asse ereditario. Il notaio gli dira':   Che avendo sottratto beni spettanti all'eredita' egli e' decaduto dalla facolta' di rinunziarvi ed e' divenuto erede puro e semplice
Tizio, chiamato per testamento all'eredita' di Caio, ha accettato la suddetta eredita' puramente e semplicemente. Sempronio era creditore verso il defunto di una cospicua somma di denaro a titolo di risarcimento del danno; Mevio e' invece creditore verso Tizio di una somma di denaro a titolo di mutuo. In tale caso, non offrendo il patrimonio di Tizio sufficienti garanzie di solvibilita':   Sempronio, e non anche Mevio, puo' esercitare il diritto alla separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede
Tizio, comprata la proprieta' del fondo Corneliano, ha in seguito contratto matrimonio con Tizia il 4 maggio 1990, senza porre in essere alcuna convenzione matrimoniale. Dal gennaio all'aprile 1990, Tizio aveva realizzato su detto fondo una villetta utilizzando materiale di proprieta' di Mevio, il quale ne era a conoscenza fin dall'inizio dei lavori. Nel luglio 1990 Tizio ha dovuto far sostituire tutti gli infissi e parte del tetto a tegole della villetta. Essendosi successivamente prospettata l'opportunita' di vendere la proprieta' della villetta separatamente dalla proprieta' del terreno su cui essa insiste, Tizio chiede al notaio chi deve intervenire nel relativo atto quale parte venditrice. Il notaio rispondera':   solo Tizio
Tizio, con materiali propri, fa in buona fede una costruzione che ricade interamente sul fondo Tuscolano, di proprieta' di Caio, da un anno all'estero per lavoro. Trascorsi tre anni dal giorno in cui ebbero inizio i lavori, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la detta costruzione; il notaio rispondera' che:   La costruzione appartiene a Caio, in quanto proprietario del fondo
Tizio, con materiali propri, fa una costruzione che ricade interamente sul fondo Tuscolano, di proprieta' di Caio, che ne viene a conoscenza ma non si oppone, ne' chiede la rimozione della costruzione. Trascorso un anno dal giorno in cui ebbe inizio la costruzione, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la costruzione stessa; il notaio rispondera' che:   La costruzione appartiene a Caio, proprietario del fondo
Tizio, con materiali propri, fa una costruzione che ricade interamente sul fondo Tuscolano, di proprieta' di Caio, che ne viene a conoscenza. Trascorsi tre anni dal momento in cui ebbero inizio i lavori, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la detta costruzione, precisando che non ne e' stata domandata da Caio la rimozione; il notaio rispondera' che:   La costruzione appartiene a Caio, proprietario del fondo
Tizio, con materiali propri, fa una costruzione che ricade interamente sul suolo edificatorio Tuscolano, di proprieta' di Caio, che ne viene a conoscenza dopo tre anni. Trascorsi altri otto anni, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la detta costruzione, precisando che non ne e' stata domandata da Caio la rimozione; il notaio rispondera' che:   La costruzione appartiene a Caio, in quanto proprietario del fondo
Tizio, con materiali propri, fa una costruzione che ricade interamente sul suolo edificatorio Tuscolano, di proprieta' di Caio, che ne viene a conoscenza dopo un anno. Trascorsi altri cinque anni, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la detta costruzione, precisando che non ne e' stata domandata da Caio la rimozione; il notaio rispondera' che:   La costruzione appartiene a Caio, in quanto proprietario del fondo
Tizio, coniugato con Calpurnia e senza figli , muore il 16 febbraio 1978 senza testamento. Tizio lascia, inoltre: - Martino, figlio di primo letto di Calpurnia; - Filana, figlia di Martina, sorella defunta della madre premorta Tiziona. Non essendovi altri parenti o affini, in questo caso l'eredita' si devolve in favore di:   Calpurnia
Tizio, coniugato con Calpurnia e senza figli , muore il 28 gennaio 1990 senza testamento. Tizio lascia, inoltre: - Sempronia, sorella unilaterale del padre premorto Tizione; - Caio, fratello germano della madre premorta Caia; - Martino e Filana, suoi fratelli germani. Non essendovi altri parenti, in questo caso l'eredita' si devolve in favore di:   Calpurnia, Martino e Filana
Tizio, coniugato con Sempronia e senza figli , muore il 12 febbraio1978 senza testamento. Tizio lascia, inoltre, il fratello Tizietto, la sorella unilaterale Tiziana e il vecchio padre Martino. Non essendovi altri parenti, in questo caso l'eredita' si devolve in favore di:   Sempronia, Tiziana, Tizietto e Martino
Tizio, coniugato con Sempronia e senza figli , muore il 16 gennaio 1978 senza testamento. Tizio lascia, inoltre, il fratello Tizietto e la vecchia madre Tiziona. Non essendovi altri parenti, in questo caso l'eredita' si devolve in favore di:   Sempronia, Tiziona e Tizietto
Tizio, coniugato con Sempronia e senza figli , muore il 16 gennaio 1978 senza testamento. Tizio lascia, inoltre: - Calpurnio, fratello del padre premorto Tizione; - Filana, figlia di Martina, sorella defunta della madre premorta Tiziona. Non essendovi altri parenti, in questo caso l'eredita' si devolve in favore di:   Sempronia
Tizio, coniugato con Sempronia e senza figli , muore il 31 gennaio 1979 senza testamento. Tizio lascia, inoltre: - Calpurnia, sorella del padre premorto Tizione; - Martino, fratello germano; - Filana, sorella unilaterale. Non essendovi altri parenti, in questo caso l'eredita' si devolve in favore di:   Sempronia, Martino e Filana
Tizio, coniugato con Sempronia e senza figli, muore il 16 gennaio 1978 senza testamento. Tizio lascia, inoltre, il fratello Tizietto . Non essendovi altri parenti, in questo caso l'eredita' si devolve in favore di:   Sempronia e Tizietto in quote diseguali
Tizio, coniugato con Sempronia e senza figli, muore senza testamento. Tizio lascia, inoltre, il fratello Tizietto, la sorella unilaterale Tizia e la vecchia madre Caia. Non essendovi altri parenti, in questo caso l'eredita' si devolve in favore di:   Sempronia, Tizia, Tizietto e Caia
Tizio, coniugato con Tizia, muore senza lasciare figli e lasciando a se' superstite, oltre alla moglie, il padre Caio. Avendo Tizio disposto per testamento di tutte le sue sostanze a favore di Tizia, Caio si reca dal notaio per sapere se la legge gli riserva una quota di eredita' o altri diritti nella successione del proprio figlio legittimo Tizio. Il notaio rispondera' che:   La legge riserva a suo favore un quarto del patrimonio
Tizio, curatore dell'eredita' giacente, alla quale per testamento e' stato chiamato quale unico erede Caio residente in Milano, ha urgente necessita' di vendere i titoli di credito facenti parte del compendio ereditario e per i quali l'autorita' giudiziaria aveva disposto il deposito presso una Cassa di risparmio. Il notaio, richiesto da Tizio, di dare ragguagli in merito, rispondera' che la competenza ad autorizzare la vendita e':   Del tribunale del luogo in cui si e' aperta la successione
Tizio, deceduto il 10 maggio 1980, celibe e senza figli, titolare di un cospicuo patrimonio costituito da immobili siti in Roma, con testamento olografo pubblicato con verbale del Notaio Romolo Romani, ha istituito suo unico erede universale il nipote diciottenne Sempronio, figlio del fratello Mevio, sotto la condizione sospensiva che consegua la laurea in giurisprudenza. Nell'anno 1986 Sempronio consegue la detta laurea. Nell'anno 1994, Sempronio, non nel possesso dei beni ereditari, si reca dal Notaio Romolo Romani per procedere all'accettazione espressa dell'eredita' relitta da Tizio. Il Notaio gli dira' che:   puo' accettare espressamente l'eredita' di Tizio in quanto, in caso di istituzione condizionale, il termine di dieci anni per accettarla, decorre dal giorno in cui si verifica la condizione
Tizio, domiciliato in Torino, ma residente in Pavia, per una grave malattia e' costretto a farsi curare a Parigi e dopo lunga sofferenza muore a Roma ove si era recato per salutare la figlia. Gli eredi si recano dal notaio per sapere in quale luogo si e' aperta la successione di Tizio. Il notaio rispondera' che la successione si e' aperta:   in Torino
Tizio, erede con beneficio d'inventario, sta provvedendo alla liquidazione dell'eredita' nell'interesse di tutti i creditori e legatari. Nel corso della procedura si rende necessario, per soddisfare i creditori, comprendere nella liquidazione anche l'oggetto di un legato di specie. Sulla somma che residua dopo il pagamento dei creditori il legatario di specie:   E' preferito agli altri legatari
Tizio, erede con beneficio d'inventario, sta provvedendo alla liquidazione dell'eredita' nell'interesse di tutti i creditori e legatari. Nel corso della procedura si rende necessario, per soddisfare i creditori, comprendere nella liquidazione anche l'oggetto di un legato di specie. Sulla somma che residua dopo il pagamento dei creditori il legatario di specie:   E' preferito agli altri legatari
Tizio, escluso per indegnita' dalla successione del padre, ha l'usufrutto legale sui beni della medesima devoluti al figlio minore Tizietto?   No, mai
Tizio, escluso per indegnita' dalla successione del padre, ha, sui beni della medesima devoluti al figlio minore Tizietto, i diritti di amministrazione che la legge accorda ai genitori?   No, mai
Tizio, facoltoso commerciante, ha un unico fratello Caio, che, insieme alla propria moglie e ai quattro figli, versa in stato di bisogno e non e' in grado di provvedere al proprio mantenimento. Tizio e' tenuto all'obbligo di prestare gli alimenti al fratello:   nella misura dello stretto necessario
Tizio, facoltoso proprietario terriero, celibe ed orfano di entrambi i genitori, e' deceduto senza aver mai fatto testamento. Egli ha lasciato a se' superstiti Sempronio, celibe e senza figli, che Tizio poco prima di morire aveva riconosciuto come suo figlio naturale, e il proprio unico fratello Filano che versa in cattive condizioni economiche. Filano, raggirandolo con documenti falsi da lui stesso predisposti, convince Sempronio che il padre naturale lo odiava e lo induce, due mesi dopo la morte di Tizio, a rinunciare all'eredita'. Nove anni dopo la dichiarazione di rinuncia Sempronio scopre il doloso raggiro dello zio Filano, nel frattempo deceduto. In tal caso:   Sempronio puo' impugnare la rinunzia all'eredita' del padre
Tizio, figlio adottivo di Caio e unico chiamato per legge a succedergli, rinunzia all'eredita' decorsi dieci giorni dall'apertura della successione. Supponendo che Tizio abbia un unico figlio, Tizietto, l'eredita' di Caio si devolve:   A Tizietto per rappresentazione
Tizio, figlio di Tizione e Tiziona, entrambi defunti, ha due fratelli di cui uno, Martino, e' nato anch'egli da Tizione e Tiziona, mentre l'altro, Sempronio, e' nato da un precedente matrimonio di Tizione. Tizio e' vedovo di Caia, figlia unica di Caione e Caiona tuttora viventi, e dalla loro unione e' nato un unico figlio, Tizietto. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Tizietto, Caione e Caiona, Martino, Sempronio
Tizio, figlio di Tizione e Tiziona, entrambi defunti, ha tre fratelli di cui uno, Martino, e' nato anch'egli da Tizione e Tiziona, mentre gli altri due, Sempronio e Filano, sono nati da un precedente matrimonio di Tizione. Tizio e' vedovo di Caia, figlia unica di Caione e Caiona tuttora viventi, e dalla loro unione e' nato un unico figlio, Tizietto. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Tizietto, Caione e Caiona, Martino, Sempronio e Filano
Tizio, figlio di Tizione e Tiziona, entrambi viventi, ha due fratelli di cui uno, Martino, e' nato anch'egli da Tizione e Tiziona, mentre l'altro, Sempronio, e' nato da un precedente matrimonio di Tizione. Tizio e' vedovo di Caia e dalla loro unione e' nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Mevia. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Tizietto, Tizione e Tiziona, Mevia, Martino, Sempronio
Tizio, figlio naturale riconosciuto ed unico discendente di Caio il quale ha rinunziato all'eredita' di Mevia di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredita' di Mevia gli spetti la medesima quota spettante al padre Caio. Il notaio gli rispondera':   Che Tizio ha gli stessi diritti del genitore Caio, avendo questi rinunciato all'eredita' di Mevia
Tizio, figlio unico di Mevia, vedova, dopo cinque mesi dalla morte della madre, si reca dal notaio Romolo Romani per accettare con beneficio di inventario l'eredita' a lui devoluta e non regolata da alcun testamento. Precisa che dopo la morte della madre egli ha continuato ad abitare nell'appartamento di proprieta' di Mevia in cui entrambi dimoravano e chiede che, dopo l'accettazione, venga iniziato al piu' presto l'inventario. Il notaio dira' che Tizio:   non puo' piu' accettare l'eredita' con il beneficio d'inventario, in quanto e' ormai considerato erede puro e semplice
Tizio, figlio unico di Mevia, vedova, dopo cinque mesi dalla morte della madre, si reca dal notaio Romolo Romani per accettare con beneficio di inventario l'eredita' a lui devoluta e non regolata da alcun testamento. Precisa che dopo la morte della madre egli ha continuato ad abitare nell'appartamento di proprieta' di Mevia in cui entrambi dimoravano e che l'inventario e' stato ultimato gia' da due mesi. Il notaio dira' che Tizio:   non puo' piu' accettare l'eredita' con il beneficio d'inventario, in quanto e' ormai considerato erede puro e semplice
Tizio, figlio unico di Tizione e Tiziona tuttora viventi, e' coniugato con Caia e dalla loro unione e' nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Martina. Sono ancora vivi anche i genitori di Caia, Caione e Caiona. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona, Martina, Caione e Caiona
Tizio, figlio unico di Tizione e Tiziona tuttora viventi, ha divorziato da poco dalla moglie Caia; dalla loro unione e' nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Mevia. Tre anni prima del divorzio Tizio dono' a Caia, con donazione non avente carattere remuneratorio, un appartamento di grande valore in Roma dove la stessa, che ne e' ancora proprietaria, attualmente vive. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona, Mevia
Tizio, figlio unico di Tizione e Tiziona tuttora viventi, ha divorziato da poco dalla moglie Caia; dalla loro unione e' nato un unico figlio, Tizietto, attualmente maggiorenne. Tre anni prima del divorzio Tizio dono' a Caia, con donazione non avente carattere remuneratorio, un appartamento di grande valore in Roma dove la stessa, che ne e' ancora proprietaria, attualmente vive. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Caia premorta, muore senza aver fatto testamento. Caia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Caio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Tizia, ambedue ancora in vita, ed era stato prima riconosciuto dal solo Filano, e successivamente dichiarato giudizialmente figlio di Tizia. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   per meta' in favore di Filano e per meta' in favore di Tizia
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Caia premorta, muore senza aver fatto testamento. Caia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Caio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Tizia, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto solo da Tizia. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   solo in favore di Tizia
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Caia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Caia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Caio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Tizia, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto prima da Filano e poi da Tizia. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   per meta' in favore di Filano e per meta' in favore di Tizia
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Caia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Caia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Caio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Tizia, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi i genitori. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   per meta' in favore di Filano e per meta' in favore di Tizia
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Mevia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Mevia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Caio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Filana, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi ma legittimato solo da Filana. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   solo in favore di Filana
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Mevia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Mevia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Filano, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Caio e Caia, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi ma legittimato solo da Caia. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   solo in favore di Caia
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Mevia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Mevia aveva avuto, da un precedente matrimonio, la figlia Caia, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Filana, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi ma legittimato solo da Filano. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   solo in favore di Filano
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Mevia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Mevia aveva avuto, da un precedente matrimonio, la figlia Claudia, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Marino e Marina, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi ma legittimato solo da Marina. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   solo in favore di Marina
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Mevia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Mevia aveva avuto, da un precedente matrimonio, la figlia Marina, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Claudio e Claudia ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi ma legittimato solo da Claudia. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   solo in favore di Claudia
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Sempronia premorta, muore senza aver fatto testamento. Sempronia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Filano, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Sempronio e Caia, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto solo da Sempronio. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   solo in favore di Sempronio
Tizio, figlio unico e senza prole, gia' coniugato con Sempronia premorta, muore senza aver fatto testamento. Sempronia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Sempronio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Filana, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto solo da Filano. In questo caso l'eredita' di Tizio si devolve:   solo in favore di Filano
Tizio, figlio unico, coniugato con Sempronia e senza figli, muore il 20 gennaio 1978 senza testamento. Tizio lascia anche la vecchia madre Tiziona. Non essendovi altri parenti in questo caso l'eredita' si devolve in favore di:   Sempronia e Tiziona in quote diseguali
Tizio, figlio unico, e' coniugato con Caia e dalla loro unione e' nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Mevia. Entrambi i genitori di Tizio sono deceduti ma sono ancora vivi i suoi nonni paterni, Tizione e Tiziona; i genitori di Caia, Caione e Caiona, sono entrambi viventi. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona, Mevia, Caione e Caiona
Tizio, figlio unico, e' coniugato con Caia e dalla loro unione e' nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Mevia. Entrambi i genitori di Tizio sono deceduti ma sono ancora vivi i suoi nonni paterni, Tizione e Tiziona; anche i genitori e gli ascendenti di Caia sono deceduti. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona, Mevia
Tizio, fratello del notaio Romolo Romani, e' tutore dell'interdetto Caio. Puo' detto notaio ricevere il contratto con il quale Tizio, nella sua veste di tutore, debitamente autorizzato dalla competente autorita' giudiziaria, vende il fondo Tuscolano di proprieta' di Caio a Sempronio?   No
Tizio, fratello della moglie del notaio Romolo Romani, e' tutore dell'interdetto Caio. Puo' detto notaio ricevere il contratto di vendita con il quale Tizio, nella sua veste di tutore, debitamente autorizzato dalla competente autorita' giudiziaria, vende il fondo Tuscolano di proprieta' di Caio a Sempronio?   No
Tizio, fratello di Martino, e' coniugato con Caia e dalla loro unione e' nato un unico figlio, Tizietto. Entrambi i genitori di Tizio e Martino sono deceduti ma sono ancora vivi i loro nonni paterni, Tizione e Tiziona; anche i genitori e gli ascendenti di Caia sono deceduti. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona, Martino
Tizio, fratello di Martino, ha divorziato da poco dalla moglie Caia; dalla loro unione e' nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Mevia. Tre anni prima del divorzio Tizio dono' a Caia, con donazione non avente carattere remuneratorio, un appartamento in Roma di grande valore dove la stessa, che ne e' ancora proprietaria, attualmente vive. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Mevia, Martino
Tizio, genitore del minore Tizietto, decaduto dalla potesta' su quest'ultimo per avere abusato dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio, puo', a norma del codice civile, essere reintegrato nella potesta'?   Si', ma solo quando, cessate le ragioni per le quali la decadenza e' stata pronunciata, e' escluso ogni pericolo di pregiudizio per il figlio
Tizio, genitore esercente in via esclusiva la potesta' sul figlio minore legittimo Caio, passa a nuove nozze. Conserva egli l'usufrutto legale dei beni del figlio?   Si', ma con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore del figlio quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo
Tizio, genitore esercente in via esclusiva la potesta' sul figlio minore Tizietto, intende fare testamento nominando suo unico erede universale Tizietto. Tizio intende altresi' escludere che la tutela di Tizietto venga affidata allo zio Sempronio in quanto trattasi di persona non adatta a ricoprire tale ufficio. Tizio si rivolge al notaio affinche' riceva il suo testamento pubblico. Il notaio gli rispondera':   Che il testamento di Tizio e' ricevibile e la disposizione di esclusione della tutela rendera' Sempronio incapace all'ufficio tutelare
Tizio, genitore esercente in via esclusiva la potesta' sul figlio minore Tizietto, intende fare testamento nominando suo unico erede universale Tizietto. Tizio intende altresi' escludere che la tutela di Tizietto venga affidata allo zio Sempronio in quanto trattasi di persona non adatta a ricoprire tale ufficio. Tizio si rivolge al notaio affinche' riceva il suo testamento pubblico. Il notaio gli rispondera':   Che il testamento e' ricevibile e che Tizio puo' escludere Sempronio dalla tutela
Tizio, genitore superstite di Caio, si reca dal notaio per sapere in quale forma possa designare al predetto figlio, l'amministratore di sostegno. Il notaio rispondera' che, a norma del codice civile:   la designazione puo' essere fatta con testamento, con atto pubblico o con scrittura privata autenticata
Tizio, gravemente ammalato, si rivolge al notaio, facendogli presente che intende, ove possibile, rinunziare in vita all'eredita' del cugino Caio, vedovo, che vive da anni all'estero, volendo cosi' favorire altri chiamati all'eredita'. La risposta del notaio e':   La rinunzia non e' ricevibile
Tizio, istituito erede universale da Caio, ha accettato l'eredita' con il beneficio dell'inventario. L'obbligazione per la quale Caio era debitore di Tizio e', in tal caso, estinta?   No
Tizio, maggiore di eta' e capace di agire, istituito erede universale dall'amico Caio, si reca dal notaio per la pubblicazione del testamento olografo del de cuius, chiedendo di poter accettare l'eredita' col beneficio di inventario. Supponendo che il testatore abbia vietato, con apposita disposizione, tale tipo di accettazione, il notaio rispondera' a Tizio:   Che l'accettazione col beneficio di inventario puo' farsi nonostante qualsiasi divieto del testatore
Tizio, maggiore di eta', si reca dal notaio dichiarandogli che sei anni prima ha accettato con il beneficio d'inventario l'eredita' paterna e che intende alienare un appartamento, costituente bene ereditario, senza decadere dal beneficio d'inventario. Il notaio, al quale viene richiesta la predisposizione del relativo atto, dira':   Che Tizio puo' alienare l'appartamento previo rilascio della autorizzazione giudiziaria e con l'osservanza delle forme prescritte dal codice di procedura civile
Tizio, maggiore di eta', si reca dal notaio dichiarandogli che sei anni prima ha accettato con il beneficio d'inventario l'eredita' paterna e che intende ora alienare con atto di data certa la collezione di francobolli del padre senza decadere dal beneficio d'inventario. Il notaio, al quale viene richiesta la predisposizione del relativo atto, dira':   Che Tizio puo' alienare la collezione di francobolli senza l'autorizzazione giudiziaria e senza decadere dal beneficio d'inventario essendo trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di accettazione dell'eredita' ed essendo i francobolli beni mobili
Tizio, maggiore di eta', si reca dal notaio dichiarandogli che tre anni prima ha accettato con il beneficio d'inventario l'eredita' del padre, deceduto da oltre cinque anni, e che intende alienare con atto di data certa la collezione di francobolli del padre senza decadere dal beneficio d'inventario. Il notaio, al quale viene richiesta la predisposizione del relativo atto, dira':   Che Tizio puo' alienare la collezione di francobolli previo rilascio dell'autorizzazione giudiziaria e con l'osservanza delle forme prescritte dal codice di procedura civile
Tizio, maggiorenne, chiamato per legge all'eredita' del padre Caio, deceduto da dieci giorni, vende per euro cinque una bicicletta del defunto e permuta un orologio del defunto stesso con una catenina d'oro da regalare alla moglie. Si reca quindi dal notaio e, dopo averlo reso edotto di tali operazioni e della circostanza che il patrimonio ereditario e' composto di soli beni mobili, gli chiede di predisporre l'atto di accettazione dell'eredita' col beneficio d'inventario. Il notaio rispondera':   Che la vendita e la permuta da lui poste in essere, comportando l'accettazione tacita dell'eredita', impediscono l'accettazione beneficiata
Tizio, minore emancipato, autorizzato all'esercizio di un'impresa commerciale, intende acquistare un appartamento da destinare ad abitazione della propria famiglia. Il notaio, richiesto di ricevere il relativo atto, rispondera' che:   Tizio puo' compiere l'atto da solo e senza necessita' di alcuna autorizzazione giudiziale
Tizio, minore emancipato, autorizzato all'esercizio di un'impresa commerciale, intende acquistare un locale da adibire ad uffici dell'impresa. Il notaio, richiesto di ricevere il relativo atto, rispondera' che:   Tizio puo' compiere l'atto da solo e senza necessita' di alcuna autorizzazione giudiziale
Tizio, minore emancipato, coniugato con Sempronia, maggiorenne, e' titolare del diritto di usufrutto su di un appartamento. Il notaio, richiesto di ricevere l'atto di vendita del detto diritto di usufrutto in favore di Mevia, gia' titolare della nuda proprieta', rispondera' che:   Tizio dovra' essere assistito dal coniuge Sempronia, previa autorizzazione del tribunale ordinario, su parere del giudice tutelare
Tizio, minore soggetto a tutela, e' debitore della somma di euro 10.000 nei confronti del tutore Caio e, nel contempo, creditore di somma di pari importo nei confronti del protutore Sempronio. Caio, in adempimento del debito esistente nei suoi confronti, sarebbe disposto a rendersi cessionario del credito vantato da Tizio verso Sempronio. Il notaio dira' alle parti che:   Caio non puo' rendersi in nessun caso cessionario del credito vantato da Tizio verso Sempronio
Tizio, minore soggetto a tutela, residente a Milano, e' proprietario di un rustico in Val Gardena i cui costi di manutenzione sono divenuti insostenibili, rendendone opportuno il trasferimento. Caio, tutore di Tizio, e' proprietario di un appartamento a Milano che intenderebbe permutare con il rustico di proprieta' di Tizio, onde consentirgli di liberarsi dagli onerosi costi di manutenzione e di possedere una dimora di sua proprieta' dove poter abitare per continuare gli studi. A tal fine Caio si reca dal notaio Romolo Romani e gli domanda se cio' sia possibile. Il notaio rispondera':   che Caio non puo' in alcun caso permutare il proprio appartamento con il rustico di proprieta' di Tizio
Tizio, minore soggetto alla tutela di Caio, e' titolare di un ingente patrimonio costituito esclusivamente da denaro. Il tutore ritiene utile e necessario per il minore investirne il patrimonio in parte nell'acquisto di fondi comuni d'investimento mobiliare ed in parte nell'acquisto di titoli di Stato. A tal fine Caio si reca dal Notaio Romolo Romani e gli domanda se i suddetti investimenti di capitale rientrino fra quelli espressamente previsti dal codice civile. Il notaio rispondera':   che dei due investimenti proposti solo l'acquisto dei titoli di Stato rientra tra quelli espressamente previsti dal codice civile.
Tizio, nominato tutore del minore Caio, chiede al notaio Romolo Romani, delegato dal giudice tutelare dell'inventario del patrimonio del detto minore, di assumere quali testimoni, Mevio e Sempronio, rispettivamente, il primo parente in linea retta in secondo grado, ed il secondo, parente in linea collaterale in quarto grado, con il minore Caio. Il notaio dira' che:   Mevio e Sempronio sono testimoni idonei in quanto nell'inventario di tutela i testimoni sono scelti preferibilmente tra i parenti o gli amici della famiglia di Caio
Tizio, nominato tutore del minore Caio, manifesta al notaio Romolo Romani il suo intendimento di incaricarlo dell'inventario di tutela di Caio, chiedendogli di iniziare le operazioni seduta stante e senza altre formalita'. Il notaio dira' che:   non puo' procedere all'inventario su incarico di parte ma deve essere delegato dal giudice tutelare
Tizio, nullatenente senza redditi e debitore di Sempronio di euro cinquemila, rinunzia all'eredita' di Caio. Puo' Sempronio farsi autorizzare ad accettare l'eredita' di Caio in nome e luogo del rinunziante Tizio per soddisfarsi sui beni ereditari fino a concorrenza del suo credito?   Si', purche' non siano trascorsi cinque anni dalla rinunzia
Tizio, padre del minore Caietto al quale ultimo e' stato attribuito per testamento il fondo Tuscolano, intende contrarre un mutuo ipotecario per l'acquisto di un immobile da destinare a futuro studio professionale del suddetto Caietto. La banca pretende che la garanzia ipotecaria venga prestata sul predetto fondo in proprio da Tizio, esercente in via esclusiva la potesta'.   Il padre non puo' concedere ipoteca in proprio in quanto il bene e' di proprieta' del figlio e l'usufrutto legale non puo' essere oggetto di ipoteca
Tizio, padre del minore Tizietto, e' titolare esclusivo dell'usufrutto legale sui beni del figlio. Tizio da ormai tredici anni lavora per la societa' "Alfa s.r.l.". I soci di detta societa', visto l'ottimo lavoro svolto da Tizio, intendono farlo diventare socio offrendogli una quota pari al 25% del capitale sociale per il prezzo di euro cinquantamila. Tizio, che non vedeva l'ora di diventare socio della "Alfa s.r.l.", purtroppo non ha la somma necessaria e pertanto si rivolge alla sua Banca di fiducia per richiedere un finanziamento offrendo in garanzia l'usufrutto legale sui beni di Tizietto. Tizio si reca dal notaio per la stipula dell'atto e questi gli rispondera':   Che l'atto non e' ricevibile
Tizio, padre del minore Tizietto, e' titolare esclusivo dell'usufrutto legale sui beni del figlio. Tizio, divorziato da cinque anni dalla madre di Tizietto, convive da tre anni con Caia. Tizio intende donare alla propria futura sposa Caia, in riguardo del loro prossimo matrimonio, la meta' indivisa di tale usufrutto legale. Tizio si reca dal notaio per la stipula dell'atto e questi gli rispondera':   Che il contratto non puo' essere stipulato in nessun caso
Tizio, padre di Caio con lui convivente, dopo il raggiungimento della maggiore eta' del figlio ha continuato a far propri, senza procura, i frutti del fondo Tuscolano di proprieta' esclusiva del figlio stesso, il quale non si e' mai opposto. Caio, dopo quattro anni dal raggiungimento della maggiore eta', chiede giudizialmente che gli vengano restituiti i frutti fatti propri dal padre. In tal caso:   Tizio o i suoi eredi non sono tenuti che a consegnare i frutti esistenti al tempo della domanda
Tizio, padre di Caio e sposato con Filana, ha donato in data 10 gennaio 1998 la proprieta' di un appartamento in Roma all'estraneo Sempronio, il quale a sua volta, in data 20 aprile 1999, lo ha donato al proprio figlio Mevio. Tizio, a seguito di un tracollo finanziario verificatosi nell'anno 2000, versa oggi in stato di bisogno e non e' in grado di provvedere al proprio mantenimento. Quali tra i soggetti sopra indicati ed in quale ordine sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Filana e in subordine Caio
Tizio, padre esercente in via esclusiva la potesta' sul minore Tizietto, chiede al notaio di ricevere il suo testamento pubblico con il quale intende, fra l'altro, designare tutore del figlio il suo amico fraterno Caio. Il notaio gli rispondera' che:   puo' designare Caio tutore del figlio
Tizio, padre esercente in via esclusiva la potesta' sul minore Tizietto, chiede al notaio di ricevere il suo testamento pubblico, con il quale intende, fra l'altro, escludere dalla tutela del figlio minore suo fratello Sempronio. Il notaio gli rispondera' che:   puo' escludere Sempronio dalla tutela
Tizio, parente di terzo grado in linea collaterale del notaio Romolo Romani, e' tutore dell'interdetto Caio. Puo' detto notaio ricevere il contratto con il quale Tizio, nella sua veste di tutore, debitamente autorizzato dalla competente autorita' giudiziaria, vende il fondo Tuscolano di proprieta' di Caio a Sempronio?   No
Tizio, parente in linea retta del notaio Romolo Romani, e' tutore dell'interdetto Caio. Puo' detto notaio ricevere il contratto con il quale Tizio, nella sua veste di tutore, debitamente autorizzato dalla competente autorita' giudiziaria, vende il fondo Tuscolano di proprieta' di Caio a Sempronio?   No
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto da un ministro del culto, in presenza di due testimoni diciassettenni?   Si'
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto da un notaio alla presenza di due testimoni diciassettenni?   Si'
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto dal presidente del tribunale del luogo, alla presenza di due testimoni diciassettenni?   No
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto dal sindaco alla presenza di due testimoni diciassettenni?   Si'
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso, e' valido il testamento di Tizio ricevuto dal presidente del tribunale del luogo in presenza di due testimoni?   No, in nessun caso
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamita'. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto da un ministro del culto in presenza di due testimoni?   Si', purche' i testimoni siano di eta' non inferiore a sedici anni
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamita'. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto da un notaio alla presenza di due testimoni diciassettenni?   Si'
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamita'. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto dal presidente del tribunale del luogo alla presenza di due testimoni diciassettenni?   No
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamita'. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto dal sindaco, in presenza di due testimoni diciassettenni?   Si'
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perche' si trova in luogo dove domina una malattia reputata contagiosa. In questo caso e' valido il testamento ricevuto dal presidente del tribunale del luogo alla presenza di due testimoni diciassettenni?   No
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perche' si trova in un luogo dove domina una malattia contagiosa. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto dal sindaco in presenza di due testimoni diciassettenni?   Si'
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perche' si trova in un luogo dove domina una malattia reputata contagiosa. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto da un ministro di culto in presenza di due testimoni diciassettenni?   Si'
Tizio, per fare testamento, non puo' valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perche' si trova in un luogo dove domina una malattia reputata contagiosa. In questo caso e' valido il testamento di Tizio ricevuto da un notaio alla presenza di due testimoni sedicenni?   Si'
Tizio, proprietario del fondo Corneliano, ha realizzato sullo stesso, dal marzo 1990 al gennaio 1991, una villetta, utilizzando materiale di proprieta' di Mevio, il quale ne era a conoscenza fin dall'inizio dei lavori. Essendosi prospettata l'opportunita' di vendere la villetta a Sempronio, con esclusione del terreno su cui essa insiste, Tizio e Mevio, ritenendosi entrambi proprietari, si recano con Sempronio dal notaio Romolo Romani il quale, richiesto di ricevere il relativo atto, rispondera' che:   la vendita dovra' essere conclusa da Tizio e Sempronio
Tizio, proprietario del fondo Tuscolano, intende donarlo al minore Caietto soggetto alla potesta' dei genitori Caio e Caia. Tizio, non avendo alcuna fiducia nella capacita' amministrative di Caio e Caia, intende altresi' affidare al proprio socio Mevio l'amministrazione del bene donato. Tizio si rivolge al notaio per sapere se cio' sia possibile. il notaio rispondera':   Che Tizio puo' donare il fondo Tuscolano a Caietto e nominare Mevio curatore speciale per l'amministrazione del bene donato anche se trattasi di un suo socio
Tizio, proprietario di numerosi immobili in Roma, intende donare un alloggio ad uso ufficio sito in Via Arenula numero 1 al minore Caietto soggetto alla potesta' dei genitori Caio e Caia. Tizio non ha alcuna fiducia in Caio e Caia e pertanto intende nominare a Caietto, quale suo curatore speciale per l'amministrazione del suddetto immobile, Mevio. Caio e Caia sono favorevoli alla donazione. Tizio si rivolge al notaio chiedendogli chi dovra' accettare la donazione. Il notaio rispondera':   Caio e Caia, previa autorizzazione del giudice tutelare
Tizio, rappresentato dal proprio tutore Caio, intende concedere in locazione ultranovennale al proprio protutore Sempronio un immobile di sua proprieta'. Il notaio rispondera' che:   l'atto potra' essere stipulato con l'autorizzazione e le cautele fissate dal giudice tutelare
Tizio, residente in Napoli, unico chiamato per legge alla successione del padre Caio, deceduto in Milano, luogo del suo ultimo domicilio, si reca dal notaio Romolo Romani di Roma chiedendogli se puo' ricevere l'atto di rinunzia all'eredita' del padre. Il notaio gli rispondera':   Che la rinunzia all'eredita', potendo farsi con dichiarazione ricevuta da un notaio di qualsiasi distretto, puo' essere da lui ricevuta
Tizio, senza figli ne' discendenti, chiamato per legge unitamente al fratello Caio all'eredita' del padre, ha rinunziato all'eredita' medesima mentre Caio l'ha accettata con il beneficio d'inventario. Puo' Tizio revocare la rinunzia fatta?   No
Tizio, socio accomandante di una societa' in accomandita per azioni, muore lasciando unico erede l'interdetto Caio. In questo caso:   Caio acquista la quota di partecipazione del socio accomandante defunto per effetto dell'accettazione dell'eredita' debitamente autorizzata, senza necessita' di alcuna ulteriore specifica autorizzazione
Tizio, socio di una societa' a responsabilita' limitata muore lasciando a titolo di legato a Mevio, interdetto sotto tutela, la sua quota di partecipazione in detta societa', a condizione che la societa' stessa nei cinque esercizi successivi alla morte di Tizio non subisca perdite. In questo caso:   per l'accettazione del legato da parte del tutore occorre l'autorizzazione del giudice tutelare
Tizio, suocero del notaio Romolo Romani, e' tutore dell'interdetto Caio. Puo' detto notaio stipulare il contratto di vendita con il quale Tizio, nella sua veste di tutore, debitamente autorizzato dalla competente autorita' giudiziaria, vende il fondo Tuscolano di proprieta' di Caio al costruttore Sempronio?   No
Tizio, titolare esclusivo dell'usufrutto legale sui beni del figlio minore Tizietto, intende concedere ipoteca su tale usufrutto a garanzia di un finanziamento. Egli si reca dal notaio Romani per la stipula dell'atto e questi gli rispondera':   Che l'atto non e' stipulabile
Tizio, titolare esclusivo dell'usufrutto legale sui beni del figlio Tizietto, intende donare alla propria futura sposa Caia, in riguardo del loro prossimo matrimonio, la meta' indivisa di tale usufrutto. Il notaio Romani, incaricato della stipula del contratto, gli rispondera':   Che il contratto non puo' essere stipulato in nessun caso
Tizio, tutore del minore Caio, intende chiedere al giudice tutelare l'autorizzazione ad investire il patrimonio del minore in parte nell'acquisto di una villa in Francia, sulla Costa Azzurra, ed in parte in un deposito infruttifero presso la cassa postale. A tal fine si reca dal notaio Romolo Romani e gli domanda se i suddetti investimenti di capitale rientrino tra quelli espressamente previsti dal codice civile. Il notaio rispondera':   che nessuno degli investimenti proposti rientra tra quelli espressamente previsti dal codice civile
Tizio, tutore del minore Tizietto, ha venduto a Caio un immobile di proprieta' del minore senza richiedere l'autorizzazione del tribunale. L'atto e':   Annullabile su istanza del tutore o del minore o dei suoi eredi o aventi causa
Tizio, tutore del minore Tizietto, vorrebbe acquistare, in nome e per conto del minore, un immobile che e' stato posto in vendita ad un prezzo vantaggioso in quanto il proprietario deve tempestivamente trasferirsi all'estero ed ha necessita' di realizzare il prezzo dell'immobile in breve tempo; si reca quindi dal notaio per sapere se puo' procedere all'acquisto precisando che non e' stato ancora compiuto l'inventario di tutela. Il notaio rispondera' che:   non si puo' ancora procedere all'acquisto in quanto prima che sia compiuto l'inventario di tutela l'amministrazione del tutore deve limitarsi agli affari che non ammettono dilazione
Tizio, tutore del sedicenne Tizietto, intende concedere in locazione per la durata di quattro anni un appartamento in Roma di proprieta' del minore. Per concludere il contratto occorre l'autorizzazione giudiziale?   Si', e' necessaria l'autorizzazione del giudice tutelare
Tizio, ubriaco e temporaneamente incapace di intendere, stipula un contratto con Caio e ne riceve un grave pregiudizio. In questo caso, il contratto:   Puo' essere annullato solo se risulta la mala fede dell'altro contraente
Tizio, un tempo affermato costumista, oramai versa in stato di bisogno e non e' in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, celibe senza figli ha una sola sorella Caia, con la quale non e' mai andato d'accordo, mentre ha da sempre intrattenuto ottimi rapporti con Tizione, fratello del defunto padre e ricchissimo imprenditore. A chi puo' chiedere gli alimenti Tizio, tenuto conto che tutti i suoi ascendenti sono morti e che non ha mai effettuato donazioni?   Solo a Caia
Tizio, un tempo affermato grafico, oramai versa in stato di bisogno e non e' in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, vedovo e senza figli, ha da sempre intrattenuto ottimi rapporti con Mevio e Mevia, nonni materni della defunta moglie. A chi puo' chiedere gli alimenti Tizio, tenuto anche conto che, figlio unico, ha da tempo perso tutti gli ascendenti, che anni addietro ha donato al caro amico Sempronio, tuttora celibe, il fondo Tuscolano e che tale donazione non era rimuneratoria?   Solo a Sempronio
Tizio, un tempo affermato scenografo, oramai versa in stato di bisogno e non e' in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, vedovo ha una sorella Caia, con la quale non e' mai andato d'accordo, mentre intrattiene tuttora ottimi rapporti con Mevio, marito dell'unica figlia Tizia, morta senza figli dieci anni or sono, e con il suocero Sempronio, ricchissimo mecenate. A chi puo' chiedere gli alimenti Tizio, tenuto conto che sono morti anche tutti i suoi ascendenti e che non ha mai effettuato donazioni?   Solo a Caia
Tizio, un tempo affermato stilista, oramai versa in stato di bisogno e non e' in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, vedovo, senza fratelli ne' sorelle, intrattiene tuttora ottimi rapporti con il genero Mevio, ricchissimo mecenate vedovo dell'unica figlia Tizia, morta senza figli tre anni or sono. A chi puo' chiedere gli alimenti Tizio, tenuto conto che sono morti anche tutti i suoi ascendenti e che anni addietro ha donato, con donazione non remuneratoria, il fondo Tuscolano al caro amico Sempronio, allora celibe e attualmente coniugato con Caia?   Solo all'amico Sempronio
Tizio, un tempo commerciante di piante esotiche, oramai versa in stato di bisogno e non e' in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, vedovo e senza figli, ha un solo fratello, Caio, con il quale non e' mai andato d'accordo, mentre ha da sempre intrattenuto ottimi rapporti con Mevio e Mevia, genitori della defunta moglie. A chi puo' chiedere gli alimenti Tizio, tenuto anche conto che non ha mai effettuato donazioni e che tutti i suoi ascendenti sono morti?   Solo a Caio
Tizio, un tempo ricco imprenditore edile, oramai versa in stato di bisogno e non e' in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, vedovo e senza figli, ha una sola sorella, Caia, con la quale non e' mai andato d'accordo, mentre ha da sempre intrattenuto ottimi rapporti con Mevio, fratello della defunta moglie ed orfano di entrambi i genitori. A chi puo' chiedere gli alimenti Tizio, tenuto anche conto che non ha mai effettuato donazioni e che sia i suoi genitori che tutti i suoi ascendenti sono morti?   Solo a Caia
Tizio, unico chiamato per legge all'eredita' del fratello Caio, rinunzia all'eredita' decorsi dieci giorni dall'apertura della successione. Supponendo che Tizio sia coniugato con Tizia ed abbia un unico figlio, Tizietto, l'eredita' di Caio si devolve:   A Tizietto per rappresentazione
Tizio, unico esercente la potesta' sul figlio minore Tizietto, si reca dal notaio Romolo Romani, chiedendogli di ricevere il suo testamento nel quale intende designare tutore del figlio Tizietto l'amico Caio. Il notaio rispondera' che:   La designazione del tutore puo' essere fatta per testamento
Tizio, unico figlio di Mevia, vedova, dopo cinque mesi dalla morte di questa si reca dal notaio Romolo Romani per accettare con il beneficio di inventario l'eredita' della madre, a lui devoluta per legge, e gli chiede di ricevere l'atto relativo, precisando di non essere mai stato nel possesso di alcun bene ereditario e che l'inventario e' stato da lui compiuto ed ultimato gia' da due mesi. Il notaio dira' che Tizio:   non puo' piu' accettare l'eredita' con il beneficio d'inventario, in quanto ha ormai perso ogni diritto di accettazione
Tizio, unico figlio di Mevia, vedova, dopo cinque mesi dalla morte di questa, si reca dal notaio Romolo Romani dichiarandogli di voler procedere all'inventario dell'eredita' di Mevia, a lui devoluta per legge; precisa al notaio di non essere mai stato nel possesso di alcun bene ereditario e di avere reso, nei giorni immediatamente successivi alla morte della madre, la dichiarazione di accettazione con il beneficio di inventario ma di non avere poi potuto nemmeno iniziare l'inventario, essendosi dovuto assentare dall'Italia per quasi quattro mesi. Il notaio dira' che Tizio:   e' ormai considerato erede puro e semplice
Tizio, unico genitore esercente la potesta' sul figlio minore Caietto, vuole che nel suo testamento pubblico venga precisato che la tutela del suddetto minore non dovra' essere affidata allo zio Sempronio, dimostratosi persona poco adatta. Il notaio Romolo Romani a questo proposito gli ricordera':   Che una tale disposizione scritta di esclusione dalla tutela rendera' Sempronio incapace all'ufficio tutelare
Tizio, vedovo di Caia e senza figli, e' figlio naturale di Primo ed e' stato adottato da Caio. Sia Primo che Caio, come pure Caione e Caiona genitori di Caia, sono viventi. Quali tra i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caio con precedenza su Primo
Tizio, vedovo di Tizia , esercita in via esclusiva la potesta' sul figlio minore Tizietto che ha ereditato dalla mamma molti immobili in Roma. Tizio contrae nuove nozze con Caia dalla quale ha un altro figlio, In questo caso:   Tizio conserva l'usufrutto legale sui beni di Tizietto, con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore di quest'ultimo quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di Tizietto stesso
Tizio, vedovo e padre di tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo, e' stato istituito erede universale dal suo amico Filano. Prima di aver potuto accettare l'eredita', pero', Tizio muore e dei suoi figli soltanto Primo vuole accettare l'eredita' sia del padre che di Filano, mentre Secondo e Terzo vogliono accettare soltanto l'eredita' del padre ma intendono rinunziare a quella di Filano. In questo caso:   Secondo e Terzo rimarranno estranei all'eredita' di Filano di cui Primo acquistera' tutti i diritti
Tizio, vedovo e senza figli, istituisce unico erede il figlio nascituro del proprio fratello Caio con testamento olografo del 10 gennaio 1998. In data 10 marzo 1998 Tizio muore senza che, alla stessa data, sia nato alcun figlio dall'unione di Caio con la moglie Filana. In data 10 marzo 1999 nasce Tizietto, figlio di Caio e Filana. In data 8 giugno 1999 Caio si reca dal notaio per vendere un immobile ricompreso nell'asse ereditario, assumendo di essere l'unico erede legittimo di Tizio. Il notaio, richiesto di ricevere il relativo atto, rispondera' che:   Caio non puo' vendere l'immobile non essendo chiamato all'eredita'
Tizio, vedovo e senza figli, muore lasciando a se' superstite solo il padre Caio con lui convivente. Avendo Tizio disposto per testamento di tutte le sue sostanze a favore dell'associazione riconosciuta Alfa, Caio si reca dal notaio per sapere se la legge gli riserva una quota di eredita' o altri diritti nella successione del proprio figlio legittimo Tizio. Il notaio gli rispondera' che:   La legge riserva a suo favore un terzo del patrimonio
Tizio, vedovo senza discendenti ed ascendenti, vuole fare testamento nominando erede universale il minore Sempronio, figlio del fratello Mevio e della di lui moglie Filana. Tizio, non avendo fiducia nelle capacita' amministrative di Mevio e Filana, intende altresi' nominare a Sempronio, quale suo curatore speciale per l'amministrazione dei beni ereditari, l'amico fidato Caio. Tizio si rivolge al notaio affinche' questi riceva il suo testamento pubblico, verificando che la propria volonta' non sia contraria a norme inderogabili, e rendendosi disponibile ad adeguarla alle disposizioni di legge. Il notaio gli rispondera':   Che puo' istituire erede il minore Sempronio nominando Caio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni lasciati
Tizio, vedovo senza discendenti ne' ascendenti, con testamento olografo, ha nominato eredi in parti uguali fra loro gli amici Caio e Sempronio sottoponendo l'istituzione di Caio a condizione sospensiva e quella di Sempronio a condizione risolutiva. In tale ipotesi il termine per accettare l'eredita' decorre:   per Sempronio dal giorno dell'apertura della successione, per Caio dal giorno in cui si verifica la condizione
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Caio, Sempronio e Mevio, di cui i primi due gli sono premorti; Caio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Sempronio aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo, il quale non ha avuto figli, e' deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la moglie Mevia, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   un terzo a Mevio, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Primo e Secondo
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Caio, Sempronio e Mevio, di cui i primi due gli sono premorti; Caio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Sempronio aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo, il quale non ha avuto figli, e' deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Filana, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   un terzo a Mevio, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Primo e Secondo
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Primo, Secondo e Terzo, di cui i primi due gli sono premorti; Primo aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Secondo aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Sempronio, Mevio e Caio. Tenuto conto che Caio e' deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la moglie Mevia ed il figlio Tullio, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   un terzo a Terzo, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Sempronio, Mevio e Tullio
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Sempronio, Mevio e Caio, di cui i primi due gli sono premorti; Sempronio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Mevio aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo e' deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la moglie Mevia ed il figlio Tullio, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   un terzo a Caio, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Primo, Secondo e Tullio
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Gli unici suoi due figli, Caio e Sempronio, gli erano premorti; Caio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta tre figli, Tizietto, Tizione e Tizietta; Sempronio aveva generato un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo, il quale non ha avuto figli, e' deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Filana, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   per meta' a Tizietto, Tizione e Tizietta e per l'altra meta' a Primo e Secondo
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Gli unici suoi due figli, Caio e Sempronio, gli erano premorti; Caio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Sempronio aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo, il quale non ha avuto figli, e' deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Filana, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   per meta' a Tizietto e per l'altra meta' a Primo e Secondo
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Gli unici suoi due figli, Caio e Sempronio, gli erano premorti; Caio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta due figli, Tizietto e Tizietta; Sempronio aveva generato un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo e' deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la sua convivente Filana e l'unico figlio Carlo, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   per meta' a Tizietto e Tizietta e per l'altra meta' a Primo, Secondo e Carlo
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Gli unici suoi due figli, Primo e Secondo, gli erano premorti; Primo aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Terzo, il quale aveva avuto a sua volta due figli, Tizietto e Tizietta; Secondo aveva generato un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Caio, Sempronio e Mario. Tenuto conto che Mario e' deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la sua convivente Filana e l'unico figlio Carlo, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   per meta' a Tizietto e Tizietta e per l'altra meta' a Caio, Sempronio e Carlo
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne. Egli aveva avuto tre figli, Giulio, Massimo e Claudio, di cui i primi due gli sono premorti; Giulio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Massimo aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Luigi, Michele e Francesco. Tenuto conto che Francesco, il quale non ha avuto figli, e' deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la moglie Maria e che Tizio molti anni prima di morire aveva, con testamento mai revocato, nominato eredi universali i suoi tre figli senza disporre alcuna sostituzione, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   un terzo a Claudio, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Luigi e Michele
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne. Egli aveva avuto tre figli, Martino, Oreste e Claudio, di cui i primi due gli sono premorti; Martino aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Oreste aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Francesco, Alberto e Antonio. Tenuto conto che Antonio, il quale non ha avuto figli, e' deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Bruna e che Tizio, con testamento mai revocato, aveva nominato in parti uguali i suoi tre figli senza disporre alcuna sostituzione, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   un terzo a Claudio, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Francesco e Alberto
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne. Egli aveva avuto tre figli, Roberto, Giuseppe e Michele, di cui i primi due gli sono premorti; Roberto aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Giuseppe aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Bruno, Lucio e Carlo. Tenuto conto che Carlo e' deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la moglie Maria ed il figlio Marco e che Tizio molti anni prima di morire aveva nominato con testamento mai revocato eredi universali i suoi tre figli senza disporre alcuna sostituzione, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   un terzo a Michele, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Bruno, Lucio e Marco
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto ultranovantenne. Gli unici suoi due figli, Primo e Secondo, gli erano premorti; Primo aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Marino, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Secondo aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Mario, Antonio e Carlo. Tenuto conto che Carlo, il quale non ha avuto figli, e' deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Barbara e che Tizio molti anni prima di morire aveva, con testamento mai revocato, nominato eredi in parti uguali i due figli senza disporre alcuna sostituzione, l'eredita' relitta da Tizio spettera':   per meta' a Tizietto e per l'altra meta' a Mario e Antonio
Tizio, vedovo, e' recentemente deceduto, lasciando per testamento, sua unica erede universale la convivente Filana. I nipoti Primo, Secondo e Terzo, figli del suo unico figlio premorto Caio, esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione per l'ottenimento della quota di legittima. In questo caso l'eredita' relitta da Tizio spettera':   per meta' a Filana e per l'altra meta' a Primo, Secondo e Terzo in parti uguali fra loro
Tizio, vedovo, esercente in via esclusiva la potesta' sul figlio minore legittimo Tizietto, si rivolge al notaio Romolo Romani per designare la persona che dovra' essere nominata tutore del minore in caso di sua morte, chiedendogli di poter fare la designazione con scrittura privata autenticata. Il notaio rispondera':   Che la designazione puo' essere fatta anche per scrittura privata autenticata
Tizio, vedovo, esercente in via esclusiva la potesta' sul figlio minore Tizietto intende fare testamento e nominare suo unico erede universale il proprio figlio Tizietto. Tizio, non avendo alcuna fiducia nei parenti piu' prossimi di Tizietto, intende altresi' designare, nel testamento medesimo, tutore del figlio l'amico fidato Caio. Tizio si rivolge al notaio Romolo Romani affinche' riceva il suo testamento in forma pubblica contenente le disposizioni di cui sopra. Il notaio gli rispondera':   Che il testamento puo' essere ricevuto e Tizio puo' designare Caio tutore di Tizietto
Tizio, vedovo, gravemente ammalato, esercente in via esclusiva la potesta' sul proprio figlio minore Tizietto, vorrebbe designare egli stesso il tutore di Tizietto in quanto ritiene che la persona piu' adatta a ricoprire detta qualita' sia l'amico fidato Caio. Tizio non sapendo se questo sia possibile si rivolge al notaio Romolo Romani il quale gli dira' che:   Tizio puo' designare Caio tutore del proprio figlio Tizietto per testamento, per atto pubblico o per scrittura privata autenticata
Tizio, vedovo, muore lasciando a se' superstiti due figli, di cui uno legittimo ed uno naturale riconosciuto. Qual e' la quota del patrimonio ereditario che la legge riserva quali legittimari a tali soggetti?   La quota complessiva dei due terzi, da dividersi in parti uguali fra i due figli
Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto intende fare testamento e nominare suo erede universale il proprio unico figlio. Tizio, non avendo alcuna fiducia nei parenti piu' prossimi di Tizietto intende altresi' designare l'amico fidato Caio tutore del figlio. Tizio si rivolge al notaio Romolo Romani affinche' riceva il suo testamento pubblico, contenente le disposizioni di cui sopra. Il notaio gli rispondera':   Che il testamento puo' essere ricevuto e Tizio puo' designare Caio tutore di Tizietto
Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto passa a nuove nozze con Mevia. Tizietto convive con i nonni, genitori della madre defunta, e trascorre solo il periodo delle vacanze scolastiche nella casa paterna. In questo caso a chi spetta l'usufrutto legale sui beni di Tizietto?   A Tizio che, tuttavia, ha l'obbligo di accantonare in favore di Tizietto quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo
Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto, nel timore di morire prima che il figlio raggiunga la maggiore eta', intende designare tutore di Tizietto l'amico fidato Sempronio. Tizio all'uopo predispone una scrittura in cui designa Sempronio tutore di Tizietto e si reca dal notaio Romolo Romani per sottoscriverla in sua presenza. Il notaio:   potra' autenticare la firma apposta in sua presenza da Tizio, in quanto la designazione del tutore da parte del genitore puo' essere fatta anche per scrittura privata autenticata
Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto, si reca dal notaio Romolo Romani, chiedendogli di redigere una scrittura privata autenticandone la sottoscrizione con la quale intende designare il tutore del figlio Tizietto. Il notaio rispondera' che:   La designazione del tutore puo' essere fatta con scrittura privata autenticata
Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto, si reca dal notaio Romolo Romani, chiedendogli di ricevere il suo testamento nel quale intende designare tutore del figlio Tizietto l'amico Caio. Il notaio rispondera' che:   La designazione dell'amico Caio quale tutore puo' essere fatta validamente
Tizio,vedovo, esercente in via esclusiva la potesta' sul figlio Tizietto intende fare testamento e nominare suo unico erede universale il proprio figlio. Tizio, non avendo alcuna fiducia nei parenti piu' prossimi di Tizietto intende altresi' designare, nel testamento medesimo, tutore del figlio l'amico fidato Caio. Tizio si rivolge al notaio Romolo Romani affinche' riceva il suo testamento, contenente le disposizioni di cui sopra, in forma pubblica. Il notaio gli rispondera':   Che il testamento puo' essere ricevuto e Tizio puo' designare Caio tutore di Tizietto
Tra le formalita' del testamento segreto e' stabilito che la carta su cui sono stese le disposizioni o quella che serve da involto:   Dev'essere sigillata con un'impronta, in guisa che il testamento non si possa aprire ne' estrarre senza rottura o alterazione
Tra Tizio, minore emancipato avente come curatore il fratello, e Caio e' in corso una lite sull'esistenza di servitu' di acquedotto tra le loro limitrofe proprieta', acquistate per atto tra vivi. Gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e si recano a tal fine dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto, oltre al consenso di Caio e del minore emancipato Tizio, e' necessario:   Il consenso del curatore e l'autorizzazione del tribunale su parere del giudice tutelare
Tra Tizio, minore emancipato avente come curatore il padre, e Caio e' in corso una lite sull'esistenza di servitu' di passaggio tra le loro limitrofe proprieta', acquistate per atto tra vivi. Gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e si recano a tal fine dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto, oltre al consenso di Caio e del minore emancipato Tizio, e' necessario:   Il consenso del curatore e l'autorizzazione del giudice tutelare
Tra Tizio, minore sottoposto a tutela, e Caio e' in corso una lite sull'esistenza di servitu' di passaggio tra le loro limitrofe proprieta', acquistate per atto tra vivi. Gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e si recano a tal fine dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto e' necessario che in rappresentanza del minore Tizio intervenga:   Il tutore autorizzato dal tribunale, su parere del giudice tutelare