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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento del C.F.S.

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Da quale data è attivo il Corpo forestale dello Stato?   15 Ottobre 1822
Dal 1975 è attiva la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, denominata in sigla CITES (Convention on International Trade of Endangered Species). In Italia questa Convenzione è entrata in vigore con l'istituzione del Servizio CITES, nel:   1980
Dal 1980 il Corpo forestale dello Stato è impegnato:   Nel dare attuazione in Italia alla Convenzione di Washington sul commercio delle specie di flora e di fauna in via di estinzione (CITES), per cui viene svolta sia l'attività di certificazione delle importazioni che i controlli in dogana
Definiscono i modelli di registro di carico e scarico in base al D.P.R. 1065/73:   Gli organismi ufficiali predisposti dal D.P.R. 1065/73
Di cosa si occupa il NIRDA?   Contrastare e reprimere tutti i fenomeni criminosi che comportano reati in danno agli animali
Di propria iniziativa, il Corpo Forestale dello Stato, può prendere notizia dei reati?   Si
Di quanti elicotteri dispone il C.O.A. del Corpo forestale dello Stato?   35
Dispone il d.lgs. 3-4-2001 n. 155 che la promozione a sovrintendente si consegue:   A ruolo aperto mediante scrutinio per merito assoluto al quale sono ammessi i vice sovrintendenti con sette anni di effettivo servizio nella qualifica
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che compete al Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, la valutazione di impatto ambientale dei progetti di opere ed interventi sottoposti a VIA in sede statale, sulla base dell'istruttoria esperita dalla:   Commissione tecnico-consultiva
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che compete al Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, la valutazione di impatto ambientale dei progetti di opere ed interventi sottoposti a VIA in sede statale, sulla base dell'istruttoria esperita dalla:   Commissione tecnico-consultiva
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che i piani di bacino sono attuati:   Attraverso programmi triennali d'intervento
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che i piani di bacino sono attuati:   Attraverso programmi triennali d'intervento
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che il contenimento dei fenomeni di subsidenza dei suoli e di risalita delle acque marine lungo i fiumi e nelle falde idriche, anche mediante operazioni di ristabilimento delle preesistenti condizioni di equilibrio e delle falde sotterranee:   Rientra tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che il contenimento dei fenomeni di subsidenza dei suoli e di risalita delle acque marine lungo i fiumi e nelle falde idriche, anche mediante operazioni di ristabilimento delle preesistenti condizioni di equilibrio e delle falde sotterranee:   Rientra tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che il rapporto ambiente per i piani e i programmi sottoposti a V.A.S. assume un'importanza decisiva per l'efficacia della stessa. Esso:   Non deve essere redatto prima ed ai fini dell'approvazione, e costituisce parte integrante della documentazione del piano o del programma proposto o adottato e da approvarsi
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che il rapporto ambiente per i piani e i programmi sottoposti a V.A.S. assume un'importanza decisiva per l'efficacia della stessa. Esso:   Deve essere redatto prima ed ai fini dell'approvazione, e costituisce parte integrante della documentazione del piano o del programma proposto o adottato e da approvarsi
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che la difesa e il consolidamento dei versanti e delle aree instabili, nonché la difesa degli abitati e delle infrastrutture contro i movimenti franosi, le valanghe e altri fenomeni di dissesto:   Rientrano tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che la difesa e il consolidamento dei versanti e delle aree instabili, nonché la difesa degli abitati e delle infrastrutture contro i movimenti franosi, le valanghe e altri fenomeni di dissesto:   Non rientrano tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che la difesa, la sistemazione e la regolazione dei corsi d'acqua, dei rami terminali dei fiumi e delle loro foci nel mare, nonché delle zone umide:   Rientrano tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che la difesa, la sistemazione e la regolazione dei corsi d'acqua, dei rami terminali dei fiumi e delle loro foci nel mare, nonché delle zone umide:   Rientrano tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che la disciplina delle attività estrattive nei corsi d'acqua, nei laghi, nelle lagune ed in mare, al fine di prevenire il dissesto del territorio, inclusi erosione ed abbassamento degli alvei e delle coste:   Rientrano tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che la manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere e degli impianti nel settore e la conservazione dei beni:   Rientrano tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che la moderazione delle piene, anche mediante serbatoi di invaso, vasche di laminazione, casse di espansione, scaricatori, scolmatori, diversivi o altro, per la difesa dalle inondazioni e dagli allagamenti:   Rientrano tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che la protezione delle coste e degli abitati dall'invasione e dall'erosione delle acque marine ed il rifacimento degli arenili, anche mediante opere di ricostituzione dei cordoni dunosi:   Rientrano tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi non destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che le procedure di VIA in sede regionale o Provinciale sono disciplinate con leggi e regolamenti regionali nel rispetto di quanto previsto nel suddetto d.lgs. nel disciplinare i contenuti e la procedura di VIA le Regioni devono assicurare comunque che siano individuati almeno alcuni elementi elencati espressamente all'art. 43, tra i quali rientra:   L'individuazione delle eventuali deleghe agli Enti Locali per particolari tipologie progettuali
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che le procedure di VIA in sede regionale o Provinciale sono disciplinate con leggi e regolamenti regionali nel rispetto di quanto previsto nel suddetto d.lgs. nel disciplinare i contenuti e la procedura di VIA le Regioni devono assicurare comunque che siano individuati almeno alcuni elementi elencati espressamente all'art. 43, tra i quali rientra:   L'individuazione dell'autorità competente in materia di V.I.A.
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che le procedure di VIA in sede regionale o Provinciale sono disciplinate con leggi e regolamenti regionali nel rispetto di quanto previsto nel suddetto d.lgs. nel disciplinare i contenuti e la procedura di VIA le Regioni devono assicurare comunque che siano individuati almeno alcuni elementi elencati espressamente all'art. 43, tra i quali rientra:   L'individuazione dell'organo tecnico competente allo svolgimento dell'istruttoria
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che le procedure di VIA in sede regionale o provinciale sono disciplinate con leggi e regolamenti regionali nel rispetto di quanto previsto nel suddetto d.lgs. nel disciplinare i contenuti e la procedura di VIA le Regioni devono assicurare comunque che siano individuati almeno alcuni elementi elencati espressamente all'art. 43, tra i quali rientra:   Un archivio degli studi di impatto ambientale consultabile dal pubblico
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che le procedure di VIA in sede regionale o Provinciale sono disciplinate con leggi e regolamenti regionali nel rispetto di quanto previsto nel suddetto d.lgs. nel disciplinare i contenuti e la procedura di VIA le Regioni devono assicurare comunque che siano individuati almeno alcuni elementi elencati espressamente all'art. 43, tra i quali rientra:   L'individuazione delle eventuali modalità, ulteriori o in deroga rispetto a quelle previste dal suddetto d.lgs., per l'informazione e la consultazione del pubblico.
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che le procedure di VIA in sede regionale o Provinciale sono disciplinate con leggi e regolamenti regionali nel rispetto di quanto previsto nel suddetto d.lgs. nel disciplinare i contenuti e la procedura di VIA le Regioni devono assicurare comunque che siano individuati almeno alcuni elementi elencati espressamente all'art. 43, tra i quali rientra:   L'individuazione dei criteri integrativi con i quali vengono definiti le Regioni ed i Comuni interessati dal progetto
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che le Regioni disciplinano, all'interno delle zone di rispetto:   Le pratiche agronomiche
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che lo svolgimento funzionale dei servizi di polizia idraulica, di navigazione interna, nonché della gestione dei relativi impianti:   Rientra tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. N. 152/2006
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che per i piani e i programmi sottoposti a valutazione ambientale strategica (V.A.S.) deve essere redatto:   Un rapporto ambientale
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che per le opere ed interventi, sottoposti a VIA in sede statale, che ricadano nel territorio di più Enti Locali:   Può essere depositato presso ciascuna Provincia e ciascun Comune solo lo stralcio del progetto e dello studio di impatto ambientale, relativo alla porzione dell'opera o intervento che interessa l'ambito territoriale, fermo restando il deposito della sintesi non tecnica in versione integrale
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che qualora la "commissione tecnico-consultiva per le valutazioni ambientali" di opere ed interventi di competenza dello stato accerti che il progetto definitivo differisce da quello preliminare quanto alle aree interessate trasmette il rapporto al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, che adotta i provvedimenti relativi:   All'aggiornamento dello studio di impatto ambientale e dispone la nuova pubblicazione dello stesso
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che su proposta delle autorità d'ambito, le Regioni, per mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse, individuano le aree di salvaguardia distinte in zone di tutela assoluta e zone di rispetto. Le Regioni disciplinano, all'interno delle zone di rispetto:   Le opere di edilizia residenziale e relative opere di urbanizzazione
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che su proposta delle autorità d'ambito, le Regioni, per mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse, individuano le aree di salvaguardia distinte in zone di tutela assoluta e zone di rispetto. Le Regioni disciplinano, all'interno delle zone di rispetto:   I condotti fognari
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 che su proposta delle autorità d'ambito, le Regioni, per mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse, individuano le aree di salvaguardia distinte in zone di tutela assoluta e zone di rispetto. Le Regioni disciplinano, all'interno delle zone di rispetto:   Le opere viarie, ferroviarie e in genere le infrastrutture di servizio
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 in merito alla V.A.S., tra l'altro, che per i piani e i programmi sottoposti a V.A.S. deve essere redatto prima ed ai fini dell'approvazione:   Un rapporto ambientale, che costituisce parte integrante della documentazione del piano o del programma proposto o adottato e da approvarsi
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 nel procedimento di via in sede regionale o Provinciale, che le Regioni informano il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio circa i provvedimenti adottati, i procedimenti di valutazione di impatto ambientale in corso e lo stato di definizione delle cartografie e degli strumenti informativi:   Ogni dodici mesi
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 nel procedimento di via in sede regionale o Provinciale, che le Regioni informano ogni dodici mesi, circa i provvedimenti adottati, i procedimenti di valutazione di impatto ambientale in corso e lo stato di definizione delle cartografie e degli strumenti informativi:   il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
Dispone il d.lgs. n. 152/2006 per i progetti che sono sottoposti a "valutazione d'impatto ambientale" che è facoltà del committente o proponente, prima dell'avvio del procedimento di via, richiedere all'autorità competente che venga esperita:   Una fase preliminare
Dispone il d.lgs. n. 152/2006, che la valutazione ambientale strategica deve essere svolta:   Dall'autorità procedente contestualmente al processo di formazione del piano o programma
Dispone il d.lgs. n. 152/2006, nel procedimento di V.I.A. in sede statale, che nel caso di opere non realizzate almeno per il 20% entro tre anni dal giudizio di compatibilità ambientale, la procedura deve essere riaperta per valutare se le informazioni riguardanti il territorio e lo stato delle risorse abbiano subito nel frattempo mutamenti rilevanti. In ogni caso il giudizio di compatibilità ambientale cessa di avere efficacia al compimento:   Del quinto anno dalla sua emanazione
Dispone il d.lgs. n. 152/2006, per le opere ed interventi sottoposti a VIA in sede statale, che qualora le opere ricadano nel territorio di più Enti Locali, può essere depositato presso ciascuna Provincia e ciascun Comune solo lo stralcio del progetto e dello studio di impatto ambientale, relativo alla porzione dell'opera o intervento che interessa l'ambito territoriale, fermo restando il deposito della sintesi non tecnica in versione integrale. Le Regioni, le Province ed i Comuni interessati devono esprimere il loro parere:   Entro sessanta giorni dalla data della trasmissione
Dispone l'art. 29 (partecipazione al procedimento di via) del d.lgs. n. 152/2006 che il soggetto interessato che intenda fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti i possibili effetti dell'opera o intervento progettato può presentare all'autorità competente osservazioni scritte su tale progetto, soggetto alla procedura di via, nel termine:   Di quarantacinque giorni dalla pubblicazione
Dopo che il Corpo Forestale dello Stato ha effettuato i controlli, chi utilizza sulla confezione o sull'imballaggio, nella pubblicità, nell'informazione ai consumatori o sui documenti relativi ai prodotti considerati, indicazioni false o ingannevoli relative alla provenienza, all'origine:   È sottoposto a sanzione amministrativa
Dopo l'intervento del Pubblico Ministero quali atti può compiere la polizia giudiziaria?   Tutte le altre attività di indagine di iniziativa per accertare i reati
Dopo l'intervento del Pubblico Ministero quali atti può compiere la polizia giudiziaria?   Tutte le altre attività di indagine di iniziativa per accertare i reati
Dove ha sede il Laboratorio di Analisi tecnico scientifiche?   Rieti
Dove ha sede la Scuola del Corpo forestale dello Stato, istituita nel 1905 per la preparazione e per la formazione continua del proprio personale?   Cittaducale, in provincia di Rieti
Dove ha sede l'Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato?   Roma
Durante tutte le fasi di produzione, i materiali di moltiplicazione:   Sono mantenuti separati mediante riferimento alle singole unità di ammissione