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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Legislazione forestale agroalimentare

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I boschi possono essere di notevole interesse pubblico, individuati amministrativamente:   in base al D.Lg.vo 42/2004
I boschi possono essere ricompresi in piani paesistici   in base al D.Lg.vo 42/2004
I boschi possono essere tutelati ex lege   in base al D.Lg.vo 42/2004
i condotti fognari.   dispone il d.lgs. n. 152/2006 vengono disciplinate dalle Regioni all'interno delle zone di rispetto
I fornitori delle sementi e degli altri materiali di moltiplicazione indicati all'articolo 2, del dpr 1065/73:   devono tenere, per ogni sito produttivo, un registro di carico e scarico.
i materiali di moltiplicazione forestale possono essere commercializzati solo se conformi ai requisiti di cui all'allegato VII:   in base al decreto legislativo 10 novembre 2003, n.386
i materiali di moltiplicazione sono mantenuti separati mediante riferimento alle singole unità di ammissione   durante tutte le fasi di produzione
I piani di bacino sono attuati:   attraverso tre piani d'intervento
i piani e i programmi concernenti i siti designati come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici, sono soggetti a valutazione ambientale strategica (V.A.S.):   a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006
i piani e i programmi concernenti i siti di importanza Comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica, sono soggetti a valutazione ambientale strategica (V.A.S.).   a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006
i piani e i programmi contenenti la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti, pur non essendo sottoposti a V.I.A, possono tuttavia avere effetti significativi sull'ambiente e sul patrimonio, a giudizio della sottocommissione competente per la V.A.S.:   a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006
i piani e i programmi destinati esclusivamente a scopi di difesa nazionale caratterizzati da somma urgenza o coperti dal segreto di stato.   ai sensi del d.lgs. n. 152/2006 sono comunque esclusi dall'ambito di applicazioni delle norme
i piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, soggetti sempre a VAS sono:   i piani e i programmi concernenti i siti designati come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici.
i piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, soggetti sempre a VAS sono:   i piani e i programmi che concernano i settori agricolo e forestale, che contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA.
i piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, soggetti sempre a VAS sono:   i piani e i programmi concernenti i siti classificati come siti di importanza Comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica.
i piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, soggetti sempre a VAS sono:   i piani e i programmi che concernano il settore delle teleComunicazioni, che contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA.
I produttori di piante e dei relativi materiali di propagazione, con esclusione delle sementi:   devono dimostrare direttamente o tramite una figura tecnica professionale operante in modo continuativo per l'azienda stessa, di possedere adeguate conoscenze sulle normative fitosanitarie e di qualità riguardanti le categorie dei vegetali per le quali viene richiesta l'autorizzazione a produrre ex decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 12 novembre 2009
i rifiuti si possono bruciare ?   no, mai e nessun tipo di rifiuto
I soggetti indicati nel comma 1 dell'art. 4 del decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 12 novembre 2009   devono essere in possesso di strutture e mezzi idonei allo svolgimento dell'attività, conformemente a quanto riportato nell'allegato IV al decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 12 novembre 2009
il "deposito temporaneo" previsto nel decreto n. 152/2006...   può essere eseguito solo dal produttore di rifiuti di un'azienda e soltanto nel luogo di produzione come area delimitata interna all'azienda
il "giudizio di compatibilità ambientale"   si ha ai sensi del d.lgs. n. 152/2006 quando la procedura di VIAdeve concludersi
Il "rapporto ambientale". In particolare tale rapporto deve:   Individuare, descrivere e valutare gli effetti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto poterebbe avere sull'ambiente e sul patrimonio culturale, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso
Il «Danneggiamento seguito da incendio» di cui all'art. 424 del c.p. è:   Un delitto contro l'incolumità pubblica classificato nei delitti di comune pericolo mediante violenza
Il campo di produzione:   è luogo di produzione, anche temporaneo, privo di strutture stabili.
Il Codice Urbani:   prevede che i boschi fanno parte del patrimonio culturale in quanto beni paesaggistici ovvero beni d'interesse pubblico
Il commerciante al dettaglio è:   chiunque professionalmente acquista vegetali e prodotti vegetali in nome e per conto proprio e li rivende, su aree private in sede fissa o mediante altre forme di distribuzione, direttamente al consumatore finale
Il commerciante all'ingrosso è:   chiunque professionalmente acquista vegetali e prodotti vegetali in nome e per conto proprio e li rivende ad altri commercianti all'ingrosso o al dettaglio o ad altri utilizzatori professionali
il committente o proponente l'opera deve inoltrare all'autorita' competente apposita domanda allegando il progetto, lo studio di impatto ambientale e la sintesi non tecnica, contestualmente alla presentazione della domanda il committente o proponente provvede a proprie spese...   ai sensi del d.lgs. n. 152/2006, all'annuncio a mezzo stampa
Il contenimento dei fenomeni di subsidenza dei suoli e di risalita delle acque marine lungo i fiumi e nelle falde idriche, anche mediante operazioni di ristabilimento delle preesistenti condizioni di equilibrio e delle falde sotterranee   rientra tra le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità di cui al d.lgs. n. 152/2006.
il d.lgs. 152/2006 individua i progetti che devono essere sottoposti a VIA e quelli che, a giudizio dell'autorita' competente, possono essere esclusi. possono essere esclusi dalla procedura di valutazione di impatto ambientale i progetti...   relativi ad opere di carattere temporaneo, ivi comprese quelle necessarie esclusivamente ai fini dell'esecuzione di interventi di bonifica autorizzati.
il d.lgs. n. 152/2006 classifica l'intero territorio nazionale in bacini idrografici, che sono:   bacini di rilievo nazionale, interregionale e regionale.
il d.lgs. n. 152/2006 disciplina nella seconda parte le procedure per la via, la vas e la ippc. ai fini del suddetto d.lgs. il procedimento che precede la presentazione del progetto, attivato allo scopo di definire, in contraddittorio tra autorita' competente e soggetto proponente, le informazioni che devono essere fornite nello studio di impatto ambientale concerne la....   fase preliminare.
il d.lgs. n. 152/2006 disciplina nella seconda parte le procedure per la via, la vas e la ippc. ai fini del suddetto d.lgs. il procedimento preliminare che precede la presentazione della proposta di piano o programma, oppure la presentazione del progetto, attivato allo scopo di definire se un determinato piano o programma debba essere sottoposto a valutazione ambientale strategica, oppure se un determinato progetto debba essere assoggettato alla procedura di valutazione di impatto ambientale e' denominato....   procedura di verifica preventiva.
il d.lgs. n. 152/2006 disciplina nella seconda parte le procedure per la via, la vas e la ippc. ai fini del suddetto d.lgs. l'elaborato tecnico, preliminare, definitivo o esecutivo concernente la realizzazione di un impianto, opera o intervento, compresi gli interventi sull'ambiente naturale o sul paesaggio quali quelli destinati allo sfruttamento delle risorse naturali e del suolo e' denominato...   progetto di un'opera od intervento.
il d.lgs. n. 152/2006 disciplina nella seconda parte le procedure per la via, la vas e la ippc. ai fini del suddetto d.lgs. l'elaborazione di un rapporto concernente l'impatto sull'ambiente conseguente all'attuazione di un determinato piano o programma da adottarsi o approvarsi, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del rapporto ambientale e dei risultati delle consultazioni nell'iter decisionale di approvazione di un piano o programma e la messa a disposizione delle informazioni sulla decisione e' denominato...   procedimento di valutazione ambientale strategica.
il d.lgs. n. 152/2006 disciplina nella seconda parte le procedure per la via, la vas e la ippc. ai fini del suddetto d.lgs. l'elaborazione di uno studio concernente l'impatto sull'ambiente che puo' derivare dalla realizzazione e dall'esercizio di un'opera il cui progetto e' sottoposto ad approvazione o autorizzazione, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione dello studio ambientale e dei risultati delle consultazioni nell'iter decisionale di approvazione o autorizzazione del progetto dell'opera e la messa a disposizione delle informazioni sulla decisione e' denominata....   procedimento di valutazione d'impatto ambientale.
il d.lgs. n. 152/2006 disciplina nella seconda parte le procedure per la via, la vas e la ippc. ai fini del suddetto d.lgs. l'insieme delle forme di partecipazione, anche diretta, delle altre amministrazioni e del pubblico interessato nella raccolta e valutazione dei dati ed informazioni che costituiscono il quadro conoscitivo necessario per esprimere il giudizio di compatibilita' ambientale di un determinato piano o programma o di un determinato progetto costituisce....   la consultazione.
il d.lgs. n. 152/2006 disciplina nella seconda parte le procedure per la via, la vas e la ippc. ai fini del suddetto d.lgs. lo studio tecnico-scientifico contenente l'individuazione, la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l'attuazione di un determinato piano o programma potrebbe avere sull'ambiente nonche' delle ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma e' denominato....   rapporto ambientale.
il d.lgs. n. 152/2006 disciplina nella seconda parte le procedure per la via, la vas e la ippc. ai fini del suddetto d.lgs. lo studio tecnico-scientifico contenente una descrizione del progetto con le informazioni relative alla sua ubicazione, concezione e dimensione, l'individuazione, la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che avrebbe la realizzazione del progetto sull'ambiente e' denominato...   studio d'impatto ambientale.
il d.lgs. n. 152/2006 individua i progetti che devono essere sottoposti a VIA e quelli che, a giudizio dell'autorita' competente, possono essere esclusi. possono essere esclusi dalla procedura di valutazione di impatto ambientale i progetti...   relativi a situazioni di necessità e d'urgenza a scopi di salvaguardia dell'incolumità delle persone da un pericolo imminente.
il d.lgs. n. 152/2006 individua i progetti che devono essere sottoposti a VIA e quelli che, a giudizio dell'autorita' competente, possono essere esclusi. possono essere esclusi dalla procedura di valutazione di impatto ambientale i progetti   relativi ad opere ed interventi destinati esclusivamente a scopi di protezione civile.
il d.lgs. n. 152/2006 individua i progetti che devono essere sottoposti a VIA e quelli che, a giudizio dell'autorita' competente, possono essere esclusi. possono essere esclusi dalla procedura di valutazione di impatto ambientale i progetti   relativi a situazioni di necessità e d'urgenza a seguito di calamità.
il d.lgs. n. 152/2006 prevede che la valutazione di impatto ambientale compete al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro per i beni e le attivita' culturali....   per i progetti di opere ed interventi sottoposti ad autorizzazione statale.
il d.lgs. n. 152/2006 prevede che la valutazione di impatto ambientale compete al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro per i beni e le attivita' culturali....   per i progetti aventi impatto ambientale interregionale o internazionale.
il d.lgs. n. 152/2006 prevede per lo "studio di impatto ambientale" le informazioni minime che deve comunque contenere, tra le quali,....   la descrizione delle misure previste per evitare, ridurre e possibilmente compensare gli effetti negativi rilevanti.
il d.lgs. n. 152/2006 prevede per lo "studio di impatto ambientale" le informazioni minime che deve comunque contenere, tra le quali,....   la descrizione sommaria delle principali alternative prese in esame dal committente, ivi compresa la cosiddetta "opzione zero", con indicazione delle principali ragioni della scelta, sotto il profilo dell'impatto ambientale.
il d.lgs. n. 152/2006 prevede per lo "studio di impatto ambientale" le informazioni minime che deve comunque contenere, tra le quali,....   la descrizione del progetto con informazioni relative alle sue caratteristiche, alla sua localizzazione ed alle sue dimensioni.
il d.lgs. n. 152/2006 prevede per lo "studio di impatto ambientale" le informazioni minime che deve comunque contenere, tra le quali,....   i dati necessari per individuare e valutare i principali effetti sull'ambiente e sul patrimonio culturale che il progetto può produrre, sia in fase di realizzazione che in fase di esercizio.
il d.lgs. n. 152/2006 prevede per lo "studio di impatto ambientale" le informazioni minime che deve comunque contenere, tra le quali,....   la valutazione del rapporto costi-benefici del progetto dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
il d.lgs. n. 152/2006 ripartisce l'intero territorio nazionale, comprese le isole minori, in bacini idrografici, che classifica in....   bacini di rilievo nazionale, interregionale e regionale.
il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 12 novembre 2009   prevede gli elementi essenziali per l'iscrizione al rup di cui all'art. 20 decreto legislativo 19 agosto
il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 12 novembre 2009   prevede gli elementi essenziali per l'autorizzazione all'uso del passaporto delle piante di cui all'art. 26 del decreto legislativo;
il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 12 novembre 2009   prevede gli elementi essenziali per l'accreditamento per la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto e delle piantine di ortaggi di cui ai dd. mm. 14 aprile 1997 e delle piante ornamentali di cui al decreto ministeriale 9 agosto 2000
il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 12 novembre 2009   prevede gli elementi essenziali per l'autorizzazione all'attività sementiera di cui all'art. 2 della legge 25 novembre 1971, n. 1096, come modifi cato dal decreto legislativo n. 150/2007;
Il Decreto Legislativo 10 novembre 2003, n.386:   È di attuazione della direttiva 1999/105/ce relativa alla commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione.
il formulario di identificazione del rifiuto è necessario:   durante il trasporto del rifiuto
il giudizio di compatibilita' ambientale cessa di avere efficacia al compimento   del quinto anno dalla sua emanazione.
Il Ministero dell'Ambiente della tutela del territorio e del mare:   Redige una sintesi del registro nazionale sotto forma di elenco, redatto in formato standard per ciascuna unità di ammissione
Il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare:   e' responsabile della realizzazione, della tenuta e della gestione del registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali
Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali:   contribuisce alla realizzazione e gestione del registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali attraverso le attivita' istituzionali del Corpo Forestale dello Stato.
il Ministero redige un registro nazionale dei materiali di base:   sulla base dei registri regionali e Provinciali
il Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio.   dispone il d.lgs. n. 152/2006 viene informato dalle Regioni ogni dodici mesi, circa i provvedimenti adottati, i procedimenti di valutazione di impatto ambientale in corso e lo stato di definizione delle cartografie e degli strumenti informativi
il parere emesso dalla sottocommissione della "commissione tecnico-consultiva" e' trasmesso, entro dieci giorni dalla sua verbalizzazione, dal competente vicepresidente al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, per l'adozione:   del giudizio di compatibilità ambientale
Il personale addetto alle funzioni di controllo, che accerta l'infrazione:   Può procedere al sequestro ed alla distruzione, a carico della ditta incriminata
Il piano di bacino distrettuale a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006 contiene il quadro conoscitivo organizzato ed aggiornato del sistema fisico, delle utilizzazioni del territorio previste dagli strumenti urbanistici comunali ed intercomunali, nonche' dei vincoli, relativi al distretto?   Sì
Il piano di bacino distrettuale a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006 contiene le opere di protezione, consolidamento e sistemazione dei litorali marini che sottendono il distretto idrografico?   Sì
Il piano di bacino distrettuale a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006 contiene l'indicazione delle zone da assoggettare a speciali vincoli e prescrizioni in rapporto alle specifiche condizioni idrogeologiche, ai fini della conservazione del suolo, della tutela dell'ambiente e della prevenzione contro presumibili effetti dannosi di interventi antropici?   Sì
Il piano di bacino distrettuale a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006 contiene l'individuazione e la quantificazione delle situazioni, in atto e potenziali, di degrado del sistema fisico, nonche' delle relative cause   S'
il piano di bacino distrettuale:   a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006 contiene la valutazione preventiva, anche al fine di scegliere tra ipotesi di governo e gestione tra loro diverse, del rapporto costi-benefici, dell'impatto ambientale e delle risorse finanziarie per i principali interventi previsti
Il piano di emergenza per gli incendi:   È sempre obbligatorio
il procedimento che precede la presentazione del progetto, attivato allo scopo di definire, in contraddittorio tra autorità competente e soggetto proponente, le informazioni che devono essere fornite nello studio di impatto ambientale.   è la "fase preliminare" ai fini del d.lgs. n. 152/2006
il procedimento preliminare che precede la presentazione della proposta di piano o programma d.lgs. 152/2006, oppure la presentazione del progetto, attivato allo scopo di definire se un determinato piano o programma debba essere sottoposto a valutazione ambientale strategica, oppure se un determinato progetto debba essere assoggettato alla procedura di valutazione di impatto ambientale e' denominato   procedura di verifica preventiva.
Il produttore di rifiuti di un'azienda può essere eseguire il "deposito temporaneo" previsto nel decreto n. 152/2006?   Sì
Il provvedimento di VIA deve essere pubblicato per estratto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana?   Si
Il provvedimento di VIA individua tra l'altro:   Le principali alternative, compresa l'alternativa zero
il rapporto ambiente per i piani e i programmi sottoposti a V.A.S. assume un'importanza decisiva per l'efficacia della stessa. Esso:   deve essere redatto prima ed ai fini dell'approvazione, e costituisce parte integrante della documentazione del piano o del programma proposto
il registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali   e' istituito presso la direzione generale competente del Ministero dell'ambiente della tutela del territorio e del mare
Il registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali:   E' parte integrante del sistema nazionale per la realizzazione dell'inventario nazionale delle emissioni e degli assorbimenti di gas-serra
Il registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali:   ha il compito di quantificare nella contabilita' del protocollo di kyoto, in conformita' con le decisioni adottate dagli organismi della convenzione quadro sui cambiamenti climatici (unfccc) ed in accordo con le linee-guida delle buone pratiche (gpg-lulucf) fornite dal gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici delle nazioni unite, (ipcc) ed ogni loro ulteriore elaborazione, il bilancio netto di gas ad effetto serra generato dalla superficie nazionale
Il Servizio fitosanitario regionale:   dispone la revoca dell'autorizzazione qualora accerti che la ditta, che ha ricevuto l'autorizzazione ex decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 12 novembre 2009, non abbia avviato l'attività entro un anno dal rilascio, ovvero in caso di cessazione definitiva dell'attività o la stessa sia interrotta per un periodo continuativo superiore a due anni
il soggetto che gestisce il servizio idrico integrato in un ambito territoriale ottimale ovvero il gestore esistente del servizio pubblico soltanto fino alla piena operatività del servizio idrico integrato.   è il "gestore del servizio idrico integrato" ai sensi del d.lgs. n. 152/2006
il soggetto interessato che intenda fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti i possibili effetti dell'opera o intervento progettato puo' presentare all'autorita' competente osservazioni scritte su tale progetto, soggetto alla procedura di via, nel termine:   di quarantacinque giorni dalla pubblicazione.
Il supporto tecnico-scientifico:   ai sensi del d.lgs. n. 152/2006 viene assicurato dalla "commissione tecnico- consultiva per le valutazioni ambientali"
In base al "CODICE URBANI" i beni paesaggistici:   possono essere di notevole interesse pubblico, individuati amministrativamente
In base al "CODICE URBANI" i beni paesaggistici:   possono essere tutelati ex lege
In base al "CODICE URBANI" i beni paesaggistici:   possono essere ricompresi in piani paesistici
In base al decreto legislativo 10 novembre 2003, n.386:   i materiali di moltiplicazione forestale possono essere commercializzati solo se conformi ai requisiti di cui all'allegato VII
In materia ambientale, cosa s'intende per "Autorità competente"?   L'amministrazione cui compete, in base alla normativa vigente, l'adozione di un provvedimento conclusivo del procedimento o di una sua fase.
In materia ambientale, cosa s'intende per "fase preliminare"?   Il procedimento che precede la presentazione del progetto, attivato allo scopo di definire, in contraddittorio tra autorità competente e soggetto proponente, le informazioni che devono essere fornite nello studio di impatto ambientale.
In merito alla efficacia temporale della VIA:   E' previsto che i relativi progetti devono essere realizzati entro 5 anni dalla pubblicazione del provvedimento
in quale fase della gestione del rifiuto e' strettamente necessario il formulario di identificazione ?   durante il trasporto del rifiuto
in qualunque momento ed a mezzo dei competenti organi ed uffici, chi può svolgere ispezione e prelievo di campioni negli stabilimenti ed esercizi pubblici, dove si producano, si conservino in deposito, si smercino o si consumino le predette sostanze?   l'autorità sanitaria
In tema di procedura di VIA le Regioni devono assicurare che siano individuati alcuni elementi elencati dall'art. 43 del d.lgs 152/2006 tra i quali:   l'individuazione delle eventuali deleghe agli Enti Locali per particolari tipologie progettuali.
In tema di procedura di VIA le Regioni devono assicurare che siano individuati alcuni elementi elencati dall'art. 43 del d.lgs 152/2006 tra i quali:   l'individuazione dell'autorità competente in materia di V.I.A.
In tema di procedura di VIA le Regioni devono assicurare che siano individuati alcuni elementi elencati dall'art. 43 del d.lgs 152/2006 tra i quali:   l'individuazione dell'organo tecnico competente allo svolgimento dell'istruttoria.
In tema di procedura di VIA le Regioni devono assicurare che siano individuati alcuni elementi elencati dall'art. 43 del d.lgs 152/2006 tra i quali:   un archivio degli studi di impatto ambientale consultabile dal pubblico.
In tema di procedura di VIA le Regioni devono assicurare che siano individuati alcuni elementi elencati dall'art. 43 del d.lgs 152/2006 tra i quali:   l'individuazione delle eventuali modalità, ulteriori o in deroga rispetto a quelle previste dal d.lgs. 152/2006, per l'informazione e la consultazione del pubblico.
In tema di procedura di VIA le Regioni devono assicurare che siano individuati alcuni elementi elencati dall'art. 43 del d.lgs 152/2006 tra i quali:   l'individuazione dei criteri integrativi con i quali vengono definiti le Province ed i Comuni interessati dal progetto.
Indicare per quali dei seguenti impianti/opere/lavori il d.lgs. N. 152/2006 prevede l'obbligatorietà della VIA solo se ricadenti anche parzialmente all'interno di aree naturali protette ovvero se richiesto espressamente dall'autorità competente.   Opere costiere destinate a combattere l'erosione e lavori marittimi volti a modificare la costa, mediante la costruzione di dighe, moli ed altri lavori di difesa del mare.
Indicare per quali dei seguenti impianti/opere/lavori il d.lgs. N. 152/2006 prevede l'obbligatorietà della VIA:   Attività di coltivazione degli idrocarburi e delle risorse geotermiche sulla terraferma
Indicare per quali dei seguenti impianti/opere/lavori il d.lgs. n. 152/2006 prevede l'obbligatorieta' della VIA solo se ricadenti anche parzialmente all'interno di aree naturali protette ovvero se richiesto espressamente dall'autorita' competente:   sistemi di trasporto a guida vincolata
Indicare per quali dei seguenti impianti/opere/lavori il d.lgs. n. 152/2006 prevede l'obbligatorieta' della VIA solo se ricadenti anche parzialmente all'interno di aree naturali protette ovvero se richiesto espressamente dall'autorita' competente:   porti lacuali e fluviali, vie navigabili.
Indicare per quali dei seguenti impianti/opere/lavori il d.lgs. n. 152/2006 prevede l'obbligatorieta' della VIA:   impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 200 tonnellate al giorno.
Indicare per quali dei seguenti impianti/opere/lavori il d.lgs. n. 152/2006 prevede l'obbligatorieta' della VIA:   cave, attività minerarie a cielo aperto e torbiere con più di 500.000 metri cubi/anno di materiale estratto o con un'area interessata superiore a 20 ha.
Indicare per quali dei seguenti impianti/opere/lavori il d.lgs. n. 152/2006 prevede l'obbligatorieta' della VIA:   dighe e altri impianti destinati a trattenere le acque o ad accumularle in modo durevole di altezza superiore a 10 m e/o di capacità superiore a 100.000 metri cubi.
Indicare per quali dei seguenti impianti/opere/lavori il d.lgs. n. 152/2006 prevede l'obbligatorieta' della VIA:   raffinerie di petrolio greggio.
indicare quali tra i seguenti piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, sono sempre soggetti a vas.   i piani e i programmi che concernano il settore dei trasporti, che contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA.
indicare quali tra i seguenti piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, sono sempre soggetti a vas.   i piani e i programmi che concernano i settori energetico e industriale, che contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA.
indicare quali tra i seguenti piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, sono sempre soggetti a vas.   i piani e i programmi che concernano i settori della gestione dei rifiuti e delle acque, che contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA.
indicare quali tra i seguenti piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, sono sempre soggetti a vas.   i piani e i programmi concernenti i siti designati come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici.
indicare quali tra i seguenti piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, sono sempre soggetti a vas.   i piani e i programmi che concernano i settori agricolo e forestale, che contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA.
indicare quali tra i seguenti piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, sono sempre soggetti a vas.   i piani e i programmi concernenti i siti classificati come siti di importanza Comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica.
indicare quali tra i seguenti piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, sono sempre soggetti a VAS.   i piani e i programmi che concernano il settore dei trasporti, che contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA.
indicare quali tra i seguenti piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, sono sempre soggetti a VAS.   i piani e i programmi che concernano i settori energetico e industriale, che contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA.
indicare quali tra i seguenti piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, sono sempre soggetti a VAS.   i piani e i programmi che concernano i settori della gestione dei rifiuti e delle acque, che contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA.
indicare quali tra i seguenti piani e programmi, a norma di quanto dispone il d.lgs. n. 152/2006, sono sempre soggetti a vas:   i piani e i programmi che concernano il settore delle teleComunicazioni, che contengano la definizione del quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione di opere ed interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA.
Indicare quali tra i seguenti piani sono soggetti a valutazione ambientale strategica:   I piani e i programmi concernenti i siti designati come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici.
individuare e descrivere l'impatto complessivo della realizzazione del progetto sull'ambiente e sul patrimonio culturale anche in ordine ai livelli di qualità finale, raffrontando la situazione esistente al momento della Comunicazione con la previsione di quella successiva.   ai sensi del d.lgs. n. 152/2006 non è lo scopo dell''istruttoria tecnica sui progetti sottoposti a VIA
individuare e descrivere l'impatto complessivo della realizzazione del progetto sull'ambiente e sul patrimonio culturale anche in ordine ai livelli di qualità finale:   ai sensi del d.lgs. n. 152/2006 è la finalità dell'istruttoria tecnica sui progetti sottoposti a VIA
istituiscono i registri ufficiali dei fornitori di materiale forestale di moltiplicazione   gli organismi ufficiali
istituiscono un registro dei materiali di base delle specie elencate nell'allegato I presenti nel proprio territorio:   le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano