Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto processuale penale
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- Nei casi di avocazione, le funzioni di pubblico ministero nelle indagini preliminari sono esercitate: dai magistrati della procura generale presso la corte di appello
- Nei casi di perquisizione della persona sottoposta alle indagini, il difensore ha diritto di assistere? Sì, ha il diritto di assistere all'atto, anche se non ha diritto al preavviso
- Nei casi di sequestro del corpo del reato, il difensore dell'indagato ha facoltà di assistere? Sì, ha la facoltà di assistere al compimento dell'atto
- Nei casi di urgenza, quando vi è fondato motivo di ritenere che dal ritardo possa derivare grave pregiudizio alle indagini, il pubblico ministero dispone l'intercettazione con decreto motivato, che va comunicato al giudice immediatamente e comunque non oltre le: ventiquattro ore
- Nei casi in cui il giudizio direttissimo risulta promosso fuori dei casi previsti dall'articolo 449 del codice di procedura penale, il giudice: dispone con ordinanza la restituzione degli atti al pubblico ministero
- Nei confronti dell'imputato scarcerato per decorrenza dei termini il giudice dispone: le altre misure cautelari di cui ricorrano i presupposti, solo se sussistano le ragioni che avevano determinato la custodia cautelare
- Nei procedimenti per delitti con finalità di terrorismo, il procuratore generale presso la corte di appello può per giustificati motivi disporre che le funzioni di pubblico ministero per il dibattimento siano esercitate da un magistrato designato dal procuratore della Repubblica presso il giudice competente: se ne fa richiesta il procuratore distrettuale
- Nei procedimenti relativi ai reati di abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato, l'intercettazione di conversazioni o comunicazioni telefoniche e di altre forme di telecomunicazione: è consentita, così come l'intercettazione del flusso di comunicazioni relativo a sistemi informatici
- Nei reati di molestie telefoniche, le intercettazioni di comunicazioni tra presenti sono consentite? Sì, sempre
- Nel caso di abbandono della difesa, per prendere cognizione degli atti e per informarsi sui fatti oggetto del procedimento, il nuovo difensore dell'imputato o quello designato d'ufficio, ha diritto a un termine: congruo, non inferiore a sette giorni, purché ne faccia richiesta
- Nel caso di condanna a seguito di giudizio abbreviato, alla pena all'ergastolo è sostituita: quella della reclusione di anni trenta
- Nel caso di delitto di prostituzione minorile le funzioni di Pubblico Ministero nei giudizi di impugnazione sono esercitate: dai magistrati della procura generale presso la Corte di Appello o presso la Corte di Cassazione
- Nel caso di delitto tentato, quale criterio viene utilizzato per determinare la competenza per territorio? Quello del luogo in cui è stato compiuto l'ultimo atto diretto a commettere il delitto
- Nel caso di giudizio direttissimo, se il giudice non convalida l'arresto in flagranza: restituisce gli atti al pubblico ministero
- Nel caso di notificazioni per pubblici annunzi alle persone offese, in base al codice di procedura penale: sono designati, quando occorre, i destinatari nei cui confronti la notificazione deve essere eseguita nelle forme ordinarie e sono indicati i modi che appaiono opportuni per portare l'atto a conoscenza degli altri interessati
- Nel caso di perquisizione personale l'interessato può farsi assistere: da una persona di fiducia, purché sia prontamente reperibile ed idonea
- Nel caso di procedimento in camera di consiglio l'avviso della data fissata per l'udienza va comunicato o notificato alle parti, alle altre persone interessate e ai difensori: almeno dieci giorni prima della data predetta
- Nel caso di rigetto della richiesta di applicazione della pena a norma dell'art. 444 c.p.p., l'imputato: può rinnovare la richiesta prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado
- Nel caso in cui abbia proceduto a sequestro, a chi la polizia giudiziaria deve consegnare una copia del verbale con il motivo del provvedimento? Alla persona alla quale le cose sono state sequestrate
- Nel caso in cui abbia proceduto a sequestro, la polizia giudiziaria enuncia nel relativo verbale il motivo del provvedimento e ne consegna copia alla persona alla quale le cose sono state sequestrate. Il verbale è trasmesso: senza ritardo, e comunque non oltre le quarantotto ore, al pubblico ministero del luogo dove il sequestro è stato eseguito
- Nel caso in cui la dichiarazione di astensione o di ricusazione del giudice è accolta, il provvedimento che accoglie la dichiarazione di astensione o di ricusazione: dichiara se e in quale parte gli atti compiuti precedentemente dal giudice astenutosi o ricusato conservano efficacia
- Nel caso in cui la persona in grado di riferire circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti fornisce generalità o documenti di identificazione in relazione ai quali sussistono sufficienti elementi per ritenerne la falsità, la polizia giudiziaria può: accompagnarla nei propri uffici e trattenerla per il tempo strettamente necessario per la identificazione e comunque non oltre le dodici ore
- Nel caso in cui la richiesta di rimessione del processo è stata accolta: il pubblico ministero o l'imputato può chiedere un nuovo provvedimento per la revoca di quello precedente o per la designazione di un altro giudice
- Nel caso in cui l'imputato sia libero, quando procede a giudizio direttissimo, il pubblico ministero: lo cita a comparire all'udienza per il giudizio direttissimo. Il termine per comparire non può essere inferiore a tre giorni
- Nel caso in cui l'incompatibilità della difesa di più imputati nello stesso procedimento sia rilevata nel corso delle indagini preliminari, il giudice: su richiesta del pubblico ministero o di taluna delle parti private e sentite le parti interessate, dichiara l'incompatibilità con ordinanza provvedendo alle necessarie sostituzioni
- Nel caso in cui l'intervento degli enti o delle associazioni previsto dall'art. 91 c.p.p. sia avvenuto prima dell'esercizio dell'azione penale e vi sia opposizione contro di esso: sull'opposizione provvede il giudice per le indagini preliminari
- Nel caso in cui lo stato di mente dell'imputato appare tale da rendere necessaria la cura nell'ambito del servizio psichiatrico, il giudice informa con il mezzo più rapido: l'autorità competente per l'adozione delle misure previste dalle leggi sul trattamento sanitario per malattie mentali
- Nel caso sia stato notificato il decreto di giudizio immediato, la richiesta di applicazione della pena è formulata: entro quindici giorni dalla notificazione del decreto stesso
- Nel corso del giudizio direttissimo: il Pubblico Ministero, l'imputato e la parte civile possono presentare nel dibattimento testimoni senza citazione
- Nel corso del processo penale la costituzione di parte civile consiste: nella richiesta all'imputato e al responsabile civile, da parte del soggetto al quale il reato ha recato danno o dei suoi successori, delle restituzioni e del risarcimento
- Nel corso delle indagini preliminari il pubblico ministero può chiedere il sequestro preventivo? Sì; e in particolari situazioni di urgenza lo può anche disporre
- Nel corso delle indagini preliminari, il difensore dell'indagato: ha facoltà di presentare memorie e richieste scritte al Pubblico Ministero
- Nel corso delle indagini preliminari, il diritto di conferire con il difensore da parte dell'arrestato può essere dilazionato: dal giudice su richiesta del pubblico ministero con decreto motivato, per un tempo non superiore a cinque giorni
- Nel corso delle indagini preliminari, può il difensore presentare al pubblico ministero gli elementi di prova a favore del proprio assistito? Sì
- Nel corso delle indagini preliminari, quando si procede per un delitto contro la pubblica amministrazione, se il pubblico ministero chiede la sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio, il giudice: decide con ordinanza, dopo aver interrogato l'indagato
- Nel corso delle indagini preliminari, quando sussistono specifiche ed eccezionali ragioni di cautela, il giudice su richiesta del pubblico ministero può, con decreto motivato, dilazionare l'esercizio del diritto dell'imputato di conferire con il difensore, per un periodo: non superiore a cinque giorni
- Nel corso dell'interrogatorio l'imputato: può avvalersi della facoltà di non rispondere
- Nel dibattimento di primo grado instaurato a seguito dell'udienza preliminare, il giudice, se ritiene che il reato appartiene alla cognizione del tribunale in composizione diversa: trasmette gli atti con ordinanza al giudice competente per il reato contestato
- Nel dibattimento le prove assunte con l'incidente probatorio: sono utilizzabili soltanto nei confronti degli imputati i cui difensori hanno partecipato alla loro assunzione
- Nel diritto penale la procedibilità d'ufficio avvia obbligatoriamente: l'azione penale
- Nel disporre la detenzione domiciliare, il Tribunale di Sorveglianza: ne fissa le modalità secondo quanto stabilito per gli arresti domiciliari
- Nel giudizio abbreviato il giudice, terminata la discussione, per pronunciare la sentenza fa riferimento: alle norme dettate dal codice per il giudizio ordinario
- Nel giudizio abbreviato la pena comminata dal giudice in caso di condanna: è diminuita di un terzo
- Nel giudizio abbreviato la pena dell'ergastolo senza isolamento diurno è sostituita: con quella della reclusione di anni trenta
- Nel giudizio abbreviato se il giudice è impedito a sottoscrivere la sentenza: questa è sottoscritta dal presidente del tribunale previa menzione della causa della sostituzione
- Nel giudizio abbreviato si osservano le disposizioni: previste per l'udienza preliminare, fatta eccezione per quelle relative all'attività di integrazione probatoria del giudice e alla modificazione dell'imputazione
- Nel giudizio davanti l'autorità giudiziaria avente competenza di primo grado su un territorio dove è insediata una minoranza linguistica riconosciuta, il cittadino italiano che vi appartiene ha diritto alla traduzione degli atti a lui indirizzati? Sì, a seguito di espressa richiesta
- Nel giudizio di cassazione la persona offesa dal reato: può presentare memorie, ma non può indicare elementi di prova
- Nel giudizio dinnanzi al Giudice di Pace, la Polizia Giudiziaria può formulare richiesta di citazione contestuale per l'udienza? Sì, quando ricorrono gravi e comprovate ragioni d'urgenza
- Nel giudizio direttissimo la parte civile può presentare nel dibattimento i testimoni senza citazione? Sì
- Nel giudizio direttissimo, la persona offesa e i testimoni: possono essere citati anche oralmente da un ufficiale giudiziario o da un agente di polizia giudiziaria
- Nel medesimo procedimento, il pubblico ministero può assumere l'ufficio di testimone? No, in nessun caso
- Nel medesimo procedimento, il pubblico ministero può essere sentito come testimone? No, mai
- Nel procedimento in camera di consiglio, il pubblico ministero, gli altri destinatari dell'avviso, nonché i difensori: sono sentiti se compaiono
- Nel procedimento penale se l'indicazione della data di un atto è prescritta a pena di nullità, questa sussiste soltanto: nel caso in cui la data non possa stabilirsi con certezza in base ad elementi contenuti nell'atto medesimo o in atti a questo connessi
- Nel procedimento penale, gli investigatori privati autorizzati possono svolgere attività investigative: su incarico di un difensore
- Nel procedimento penale, se si verifica l'intervento di enti o associazioni ex art. 91 c.p.p., le parti possono opporsi con dichiarazione scritta all'intervento entro: tre giorni dalla notificazione
- Nel procedimento penale, sono ammesse prove non disciplinate dalla legge? Sì, se sono idonee ad assicurare l'accertamento dei fatti e non pregiudicano la libertà morale della persona
- Nel processo penale si osservano i limiti di prova stabiliti dalle leggi civili? No, eccettuati quelli che riguardano lo stato di famiglia e di cittadinanza
- Nell'ambito del processo penale, a chi spetta indicare i mezzi di prova? Alle parti
- Nell'esame diretto del testimone chi rivolge le domande? il pubblico ministero o il difensore che ha chiesto l'esame del testimone
- Nell'ipotesi di arresto o fermo, il potere di dilazionare il colloquio con il difensore dell'indagato è esercitato: dal pubblico ministero fino al momento in cui l'arrestato o il fermato è posto a disposizione del giudice quando sussistono specifiche ed eccezionali ragioni di cautela
- NON è misura cautelare personale: il sequestro conservativo
- NON è un mezzo di prova: l'interrogatorio dell'imputato
- NON è un mezzo di ricerca della prova: ricognizione
- NON è un mezzo di ricerca della prova: esperimento giudiziale
- NON è una misura cautelare coercitiva: il divieto temporaneo di esercitare un'attività imprenditoriale
- Non è una misura cautelare coercitiva: la sospensione dall'esercizio della responsabilità genitoriale
- Non è una misura cautelare interdittiva: il divieto di espatrio
- NON costituisce misura coercitiva: il divieto temporaneo di esercitare determinate attività imprenditoriali
- NON costituisce misura interdittiva: il divieto di dimora
- NON possono formare oggetto di testimonianza: le dichiarazioni comunque rese nel corso del procedimento dalla persona sottoposta alle indagini e dall'imputato
- Non può essere disposta la misura della custodia cautelare se il giudice ritiene che con la sentenza possa essere: concessa la sospensione condizionale della pena
- NON rientra tra le attività di indagine del pubblico ministero: la testimonianza