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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento penitenziario

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La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Con l'affidamento in prova il condannato non ha più rapporti con l'istituzione penitenziaria ma instaura un rapporto che durerà fino al termine della misura con l'ufficio di esecuzione penale esterna
La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   L'ordinanza del magistrato di sorveglianza che concede provvisoriamente la misura conserva efficacia fino alla decisione del tribunale di sorveglianza, cui il magistrato trasmette immediatamente gli atti, che decide entro sessanta giorni
La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   L'affidamento in prova al servizio sociale ordinario può essere richiesto dai condannati ad una pena, o residuo di pena, non superiore a quattro anni quando il reo abbia serbato, quantomeno nell'anno precedente alla presentazione della richiesta, trascorso in espiazione di pena, in esecuzione di una misura cautelare ovvero in libertà, un comportamento tale da far ritenere che il provvedimento stesso, anche attraverso le prescrizioni, contribuisca alla sua rieducazione e assicuri la prevenzione del pericolo che commetta altri reati
La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   L'applicazione dell'affidamento da un lato fa venir meno ogni rapporto del condannato con l'istituzione carceraria e dall'altro comporta l'instaurarsi di una relazione di tipo collaborativo con l'ufficio di esecuzione penale esterna
La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   L'esito positivo del periodo di prova estingue la pena detentiva ed ogni altro effetto penale. Il tribunale di sorveglianza, qualora l'interessato si trovi in disagiate condizioni economiche, può dichiarare estinta anche la pena pecuniaria che non sia stata già riscossa
La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   L'affidamento in prova richiede che sia elaborato un programma di trattamento individuale, che declina le attività che il reo dovrà svolgere, gli obblighi e gli impegni cui deve attenersi ed i controlli cui sarà sottoposto
La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   All'affidato che abbia dato prova nel periodo di affidamento di un suo concreto recupero sociale, desumibile da comportamenti rivelatori del positivo evolversi della sua personalità, può essere concessa la liberazione anticipata
La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Può essere definita come il tipo di sanzione penale che consente al condannato di espiare la pena detentiva inflitta, o comunque quella residua, in regime di libertà assistita e controllata
La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   L'affidamento in prova al servizio sociale ordinario può essere richiesto dai condannati ad una pena, o residuo di pena, non superiore di norma a tre anni
La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Tutti gli obblighi e gli impegni che riguardano l'ammesso all'affidamento in prova nonché i controlli a cui sarà sottoposto sono contenuti nel programma di trattamento
La disciplina dell'affidamento in prova al servizio sociale è stata da ultimo modificata dalla legge n. 21-2 2014, n. 10. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Può essere concesso provvisoriamente da parte del magistrato di sorveglianza quando la protrazione della detenzione (per i tempi di attesa della camera di consiglio) può comportare un grave pregiudizio e non vi sia pericolo di fuga
La distinzione della categoria giuridica delle persone ristrette risulta fondata sull'esigenza, prevalentemente giuridica, di mantenere una sostanziale differenza di trattamento tra coloro che siano stati condannati e coloro che siano invece imputati (giudicabili, appellanti e ricorrenti). I soggetti detenuti o non detenuti per i quali è stato avviato un procedimento penale e che sono quindi in attesa di giudizio di primo grado corrispondono a:   Giudicabili
La distinzione della categoria giuridica delle persone ristrette risulta fondata sull'esigenza, prevalentemente giuridica, di mantenere una sostanziale differenza di trattamento tra coloro che siano stati condannati e coloro che siano invece imputati. Per reclusi si intendono:   I detenuti condannati alla pena della reclusione da quindici giorni a ventiquattro anni
La distinzione della categoria giuridica delle persone ristrette risulta fondata sull'esigenza, prevalentemente giuridica, di mantenere una sostanziale differenza di trattamento tra coloro che siano stati condannati e coloro che siano invece imputati (giudicabili, appellanti e ricorrenti). I ricorrenti:   Sono i soggetti detenuti o non detenuti che debbono essere giudicati dalla Corte di Cassazione per lo stesso reato per il quale sono stati giudicati e condannati in primo o secondo grado
La finalità del reinserimento sociale dei condannati e degli internati può essere perseguita anche sollecitando ed organizzando la partecipazione di istituzioni o associazioni private all'azione rieducativa?   Si, per espressa previsione legislativa
La finalità del reinserimento sociale dei condannati e degli internati può essere perseguita anche sollecitando ed organizzando la partecipazione di privati?   Si, per espressa previsione legislativa
La permanenza all'aperto di detenuti ed internati deve essere assicurata per periodi adeguati anche attraverso le valutazioni dei servizi sanitario e psicologico. La riduzione della permanenza all'aperto a non meno di un'ora al giorno, dovuta a motivi eccezionali deve essere limitata a tempi brevi e disposta:   Con provvedimento motivato del direttore dell'istituto
La permanenza all'aperto di detenuti ed internati deve essere assicurata per periodi adeguati anche attraverso le valutazioni dei servizi sanitario e psicologico. La riduzione della permanenza all'aperto a non meno di un'ora al giorno, dovuta a motivi eccezionali deve essere limitata a tempi brevi e disposta con provvedimento motivato del direttore dell'istituto. A chi deve essere comunicato tale provvedimento?   Al provveditore regionale e al magistrato di sorveglianza
La rappresentanza dei detenuti e degli internati per la gestione del servizio di biblioteca (art. 31 O.P.):   E' nominata per sorteggio
La rappresentanze dei detenuti e degli internati prevista per la commissione che cura l'organizzazione delle attività culturali, ricreative e sportive (art. 31 O.P.):   E' nominata per sorteggio
La sanzione della esclusione dalle attività in comune può essere eseguita senza la certificazione scritta, rilasciata dal sanitario?   No, per espressa previsione di cui all'art. 39 dell'O.P.; la certificazione deve attestare che il soggetto può sopportarla
La sanzione dell'esclusione dalle attività in comune prevista all'art. 39 dell'O.P. può essere inflitta nel caso di abbandono ingiustificato del posto assegnato?   No, salvo che l'infrazione sia stata commessa nel termine di tre mesi dalla commissione di una precedente infrazione della stessa natura
La sanzione dell'esclusione dalle attività in comune prevista all'art. 39 dell'O.P. può essere inflitta nel caso di atteggiamenti e comportamenti molesti nei confronti della comunità?   No, salvo che l'infrazione sia stata commessa nel termine di tre mesi dalla commissione di una precedente infrazione della stessa natura
La sanzione dell'esclusione dalle attività in comune prevista all'art. 39 dell'O.P. può essere inflitta nel caso di giochi o altre attività non consentite dal regolamento interno?   No, salvo che l'infrazione sia stata commessa nel termine di tre mesi dalla commissione di una precedente infrazione della stessa natura
La sanzione dell'esclusione dalle attività in comune prevista all'art. 39 dell'O.P. può essere inflitta nel caso di negligenza nella pulizia e nell'ordine della persona o della camera?   No, salvo che l'infrazione sia stata commessa nel termine di tre mesi dalla commissione di una precedente infrazione della stessa natura
La sanzione dell'esclusione dalle attività in comune prevista all'art. 39 dell'O.P. può essere inflitta nel caso di possesso o traffico di oggetti non consentiti o di denaro?   No, salvo che l'infrazione sia stata commessa nel termine di tre mesi dalla commissione di una precedente infrazione della stessa natura
La sanzione dell'esclusione dalle attività in comune prevista all'art. 39 dell'O.P. può essere inflitta nel caso di simulazione di malattia?   No, salvo che l'infrazione sia stata commessa nel termine di tre mesi dalla commissione di una precedente infrazione della stessa natura
La sanzione dell'esclusione dalle attività in comune prevista all'art. 39 dell'O.P. può essere inflitta nel caso di traffico di beni di cui è consentito il possesso?   No, salvo che l'infrazione sia stata commessa nel termine di tre mesi dalla commissione di una precedente infrazione della stessa natura
La sanzione dell'esclusione dalle attività in comune prevista all'art. 39 dell'O.P. può essere inflitta nel caso di volontario inadempimento di obblighi lavorativi?   No, salvo che l'infrazione sia stata commessa nel termine di tre mesi dalla commissione di una precedente infrazione della stessa natura
La sanzione disciplinare dell'esclusione da attività ricreative e sportive di cui all'art. 39 dell'O.P. non può avere durata superiore:   A dieci giorni
La sanzione disciplinare dell'esclusione dalle attività in comune di cui all'art. 39 dell'O.P. non può avere durata superiore:   A quindici giorni
La sanzione disciplinare dell'isolamento durante la permanenza all'aria aperta di cui all'art. 39 dell'O.P. non può avere durata superiore:   A dieci giorni
La semilibertà può essere concessa ai condannati per taluno dei delitti indicati nei commi 1, 1-ter e 1-quater dell'art. 4-bis, ai quali sia stata applicata la recidiva prevista dall'art. 99, quarto comma, del c.p.?   No, in seguito all'entrata in vigore del decreto 1 luglio 2013, n. 78, che ha soppresso l'art. 50-bis ord. pen
La semilibertà può essere concessa ai detenuti, ai quali sia stata applicata la recidiva prevista dall'art. 99, quarto comma, del c.p.?   No, in seguito all'entrata in vigore del decreto 1 luglio 2013, n. 78, che ha soppresso l'art. 50-bis ord. pen
L'amministrazione penitenziaria prima di disporre con provvedimento motivato il regime di sorveglianza particolare di cui all'art. 14-bis dell'O.P. deve:   Acquisire il parere del consiglio di disciplina integrato da due degli esperti previsti al comma 4, art. 80
L'amministrazione penitenziaria può disporre in via provvisoria la sorveglianza particolare di cui all'art. 14 bis dell'O.P. prima di acquisire i pareri prescritti?   Si, in caso di necessità ed urgenza e tali pareri devono essere acquisiti entro dieci giorni dalla data del provvedimento
L'amministrazione penitenziaria, per l'organizzazione e per il funzionamento dei servizi sanitari, può avvalersi della collaborazione dei servizi pubblici sanitari locali (art. 11, O.P)?   Si, nonché dei servizi pubblici ospedalieri ed extra ospedalieri, d'intesa con la regione e secondo gli indirizzi del Ministero della sanità
L'art. 14-quater dell'O.P. stabilisce che, qualora sia disposta la sorveglianza particolare, non possono costituire oggetto di restrizioni alcuni diritti dei detenuti insuscettibili di interferire con l'ordine e la sicurezza. Le restrizioni:   Non possono riguardare la permanenza all'aperto per almeno due ore al giorno salvo quanto disposto dall'art. 10
L'art. 14-quater dell'O.P. stabilisce che, qualora sia disposta la sorveglianza particolare, non possono costituire oggetto di restrizioni alcuni diritti dei detenuti insuscettibili di interferire con l'ordine e la sicurezza. Le restrizioni:   Non possono riguardare la lettura di libri e periodici
L'art. 14-quater dell'O.P. stabilisce che, qualora sia disposta la sorveglianza particolare, non possono costituire oggetto di restrizioni alcuni diritti dei detenuti insuscettibili di interferire con l'ordine e la sicurezza. Le restrizioni posso riguardare i colloqui?   No, non possono riguardare i colloqui con i difensori, nonché quelli con il coniuge, il convivente, i figli, i genitori, i fratelli
L'art. 14-quater dell'O.P. stabilisce che, qualora sia disposta la sorveglianza particolare, non possono costituire oggetto di restrizioni alcuni diritti dei detenuti insuscettibili di interferire con l'ordine e la sicurezza. Le restrizioni:   Non possono riguardare il possesso, l'acquisto e la ricezione di generi ed oggetti permessi dal regolamento interno
L'art. 14-quater dell'O.P. stabilisce che, qualora sia disposta la sorveglianza particolare, non possono costituire oggetto di restrizioni alcuni diritti dei detenuti insuscettibili di interferire con l'ordine e la sicurezza. Le restrizioni:   Non possono riguardare l'uso di apparecchi radio del tipo consentito
L'art. 14-quater dell'O.P. stabilisce che, qualora sia disposta la sorveglianza particolare, non possono costituire oggetto di restrizioni alcuni diritti dei detenuti insuscettibili di interferire con l'ordine e la sicurezza. Le restrizioni:   Non possono riguardare i colloqui con i difensori, nonché quelli con il coniuge, il convivente, i figli, i genitori, i fratelli
L'art. 14-ter dell'O.P. riconosce al detenuto la possibilità di proporre reclamo avverso il provvedimento che dispone o proroga il regime di sorveglianza particolare. Entro quale termine dalla comunicazione del provvedimento definitivo l'interessato può presentare al tribunale di sorveglianza il reclamo?   Nel termine di dieci giorni
L'art. 14-ter dell'O.P. riconosce al detenuto la possibilità di proporre reclamo avverso il provvedimento che dispone o proroga il regime di sorveglianza particolare. Il procedimento di reclamo:   Consente sia all'interessato che all'amministrazione penitenziaria di presentare memorie
L'art. 14-ter dell'O.P. riconosce al detenuto la possibilità di proporre reclamo avverso il provvedimento che dispone o proroga il regime di sorveglianza particolare. Il procedimento di reclamo:   E' disciplinato degli artt. 666 e 678 del codice di procedura penale
L'art. 14-ter dell'O.P. riconosce al detenuto la possibilità di proporre reclamo avverso il provvedimento che dispone o proroga il regime di sorveglianza particolare. Il procedimento di reclamo:   Si svolge con la partecipazione del difensore e del pubblico ministero
L'art. 14-ter dell'O.P. riconosce al detenuto la possibilità di proporre reclamo avverso il provvedimento che dispone o proroga il regime di sorveglianza particolare. Il procedimento di reclamo:   Si conclude con ordinanza che può essere di inammissibilità, di rigetto, di accoglimento
L'art. 14-ter dell'O.P. riconosce al detenuto la possibilità di proporre reclamo avverso il provvedimento che dispone o proroga il regime di sorveglianza particolare. Il reclamo:   E' proposto dall'interessato al tribunale di sorveglianza
L'art. 14-ter dell'O.P. riconosce al detenuto la possibilità di proporre reclamo avverso il provvedimento che dispone o proroga il regime di sorveglianza particolare. Il reclamo:   Non sospende l'esecuzione del provvedimento
L'art. 14-ter dell'O.P. riconosce al detenuto la possibilità di proporre reclamo avverso il provvedimento che dispone o proroga il regime di sorveglianza particolare. Il reclamo:   Deve essere presentato dall'interessato nel termine di dieci giorni dalla comunicazione del provvedimento definitivo
Le case circondariali in particolare:   Sono destinate alla custodia degli imputati a disposizione dell'autorità giudiziaria
Le case circondariali in particolare:   Assicurano la custodia dei detenuti in transito
Le case circondariali in particolare:   Assicurano la custodia delle persone fermate o arrestate dagli organi di polizia giudiziaria
Le case mandamentali in particolare:   Sono destinate alla custodia degli imputati a disposizione dell'autorità giudiziaria
Le case mandamentali in particolare:   Assicurano la custodia delle persone fermate o arrestate dagli organi di polizia giudiziaria
Le case mandamentali in particolare:   Assicurano la custodia dei detenuti in transito
Le lavorazioni penitenziarie sono organizzate, sulla base di direttive (art. 25-bis O.P.):   Dai Provveditorati regionali dell'amministrazione penitenziaria
Le ricompense costituiscono il riconoscimento del senso di responsabilità dimostrato nella condotta personale e nelle attività organizzate negli istituti da detenuti e internati. La proposta di liberazione condizionale è concessa:   Dal consiglio di disciplina
Le ricompense costituiscono il riconoscimento del senso di responsabilità dimostrato nella condotta personale e nelle attività organizzate negli istituti da detenuti e internati. La proposta di grazia è concessa:   Dal consiglio di disciplina
Le ricompense costituiscono il riconoscimento del senso di responsabilità dimostrato nella condotta personale e nelle attività organizzate negli istituti da detenuti e internati. La proposta di revoca anticipata della misura di sicurezza è concessa:   Dal consiglio di disciplina
Le ricompense costituiscono il riconoscimento del senso di responsabilità dimostrato nella condotta personale e nelle attività organizzate negli istituti da detenuti e internati. Le ricompense sono concesse su iniziativa:   Del direttore dell'istituto
Le ricompense costituiscono il riconoscimento del senso di responsabilità dimostrato nella condotta personale e nelle attività organizzate negli istituti da detenuti e internati. Quale ricompensa è concessa dal direttore dell'istituto?   Encomio
L'esperienza dei permessi premio è parte integrante del programma di trattamento e deve essere seguita dagli educatori e assistenti sociali penitenziari in collaborazione con gli operatori sociali del territorio. La concessione dei permessi:   E' ammessa nei confronti dei condannati alla reclusione superiore a quattro anni, salvo i condannati alla reclusione per taluno dei delitti indicati nei commi 1, 1-ter e 1-quater dell'art. 4-bis, dopo l'espiazione di almeno un quarto della pena
L'esperienza dei permessi premio è parte integrante del programma di trattamento e deve essere seguita dagli educatori e assistenti sociali penitenziari in collaborazione con gli operatori sociali del territorio. La concessione dei permessi è ammessa nei confronti dei condannati alla reclusione per taluno dei delitti indicati nei commi 1, 1-ter e 1-quater dell'art. 4-bis, dopo l'espiazione:   Di almeno metà della pena e, comunque, di non oltre dieci anni
L'esperienza dei permessi premio è parte integrante del programma di trattamento e deve essere seguita dagli educatori e assistenti sociali penitenziari in collaborazione con gli operatori sociali del territorio. La concessione dei permessi è ammessa nei confronti dei condannati all'ergastolo, dopo l'espiazione:   Di almeno dieci anni
L'esperienza dei permessi premio è parte integrante del programma di trattamento e deve essere seguita dagli educatori e assistenti sociali penitenziari in collaborazione con gli operatori sociali del territorio. La concessione dei permessi:   E' ammessa nei confronti dei condannati all'arresto o alla reclusione non superiore a quattro anni anche se congiunta all'arresto
L'istanza di affidamento in prova al servizio sociale da parte del condannato detenuto è presentata:   Al direttore dell'istituto che la trasmette al magistrato di sorveglianza
L'O.P. nel prevedere e disciplinare le infrazioni disciplinari applicabili ai detenuti e le relative sanzioni, enuncia dei principi fondamentali. Quale tra i seguenti è un corretto principio?   Le sanzioni sono eseguite nel rispetto della personalità
L'O.P. nel prevedere e disciplinare le infrazioni disciplinari applicabili ai detenuti e le relative sanzioni, enuncia dei principi fondamentali. Quale tra i seguenti non è un corretto principio?   Le sanzioni deliberate dal direttore dell'istituto non necessitano di contestazione dell'addebito all'interessato
L'O.P. nel prevedere e disciplinare le infrazioni disciplinari applicabili ai detenuti e le relative sanzioni, enuncia dei principi fondamentali. Quale tra i seguenti non è un corretto principio?   I detenuti e gli internati possono essere puniti anche per un fatto che non sia espressamente previsto come infrazione dal regolamento
L'ordinario diocesano per l'esercizio del suo ministero può visitare gli istituti penitenziari:   Senza autorizzazione alcuna
L'osservazione scientifica della personalità è condotta da personale dipendente dall'amministrazione penitenziaria e, secondo le occorrenze, anche dai professionisti indicati nell'art. 80 della L. n. 354/1975.. Le attività di osservazione (28, D.P.R. 230/2000):   Sono coordinate dal direttore dell'istituto
L'osservazione scientifica della personalità è condotta da personale dipendente dall'amministrazione penitenziaria e, secondo le occorrenze, anche dai professionisti indicati nell'art. 80 della L. n. 354/1975. Le attività di osservazione (28, D.P.R. 230/2000):   Si svolgono sotto la responsabilità del direttore dell'istituto
L'osservazione scientifica della personalità è espletata, di regola, presso gli stessi istituti dove si eseguono le pene e le misure di sicurezza. Quando si ravvisa la necessità di procedere a particolari approfondimenti, i soggetti da osservare sono assegnati ai centri di osservazione su motivata proposta (art. 28, D.P.R. 230/2000):   Della direzione
L'osservazione scientifica della personalità è espletata, di regola, presso gli stessi istituti dove si eseguono le pene e le misure di sicurezza. Quando si ravvisa la necessità di procedere a particolari approfondimenti, i soggetti da osservare sono assegnati, su motivata proposta della direzione (art. 28, D.P.R. 230/2000):   Ai centri di osservazione