- Ogni anno sono centinaia le tartarughe marine, quasi tutte della specie "Caretta Caretta", che finiscono accidentalmente nelle reti o vittime degli ami dei palangari, lunghe lenze dotate di centinaia di ami. L'emergenza tartarughe marine, però, non è solo estiva. Lo dimostra l'eccezionale numero di tartarughe marine rinvenute nel dicembre 2001 sul litorale tirrenico calabrese. Di queste, sei sono state ritrovate con grossi ami da pesca in gola, ma per fortuna ancora vive, mentre per altre quattro non c'era più nulla da fare.   Centinaia di tartarughe marine per lo più della specie "Caretta Caretta" cadono accidentalmente ogni anno nelle reti o vengono trafitte dagli ami dei palangari, lunghe lenze con centinaia di ami. Questa emergenza non è esclusivamente estiva. Infatti, nel dicembre 2001 sono state ritrovate sulle coste tirreniche della Calabria dieci tartarughe, di cui quattro morte e sei con grossi ami da pesca nella gola, ma fortunatamente ancora vive.

- Ogni anno sono centinaia le tartarughe marine, quasi tutte della specie "Caretta Caretta", che finiscono accidentalmente nelle reti o vittime degli ami dei palangari, lunghe lenze dotate di centinaia di ami. L'emergenza tartarughe marine, però, non è solo estiva. Lo dimostra l'eccezionale numero di tartarughe marine rinvenute nel dicembre 2006 sul litorale tirrenico calabrese. Di queste, sei sono state ritrovate con grossi ami da pesca in gola, ma per fortuna ancora vive, mentre per altre quattro non c'era più nulla da fare.   Centinaia di tartarughe marine per lo più della specie "Caretta Caretta" cadono accidentalmente ogni anno nelle reti o vengono trafitte dagli ami dei palangari, lunghe lenze con centinaia di ami. Questa emergenza non è esclusivamente estiva. Infatti, nel dicembre 2006 sono state ritrovate sulle coste tirreniche della Calabria dieci tartarughe, di cui quattro morte e sei con grossi ami da pesca nella gola, ma fortunatamente ancora vive.

- Osannata in quanto dimostrazione di qualità intellettuali superiori, la multifunzionalità, ossia la capacità di fare più cose nello stesso tempo, è finita sotto la lente di ingrandimento dei ricercatori scientifici. E ne è uscita con le ossa rotte. Ricerche condotte dalla University of California dimostrano che la multifunzionalità, oltre a non essere molto efficace in termini di qualità del lavoro prodotto, è anche nociva sotto il profilo della salute. Può danneggiare infatti le capacità cognitive del cervello, fino a portare a malattie cerebrali, depressione, perdita della memoria.   Ricerche condotte dalla University of California dimostrano che la multifunzionalità, cioè la capacità di fare più cose nello stesso tempo, non solo non è da osannare come indice di qualità intellettuali superiori, ma non è efficace in termini di qualità del lavoro prodotto, e può anche danneggiare le capacità cognitive del cervello.