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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Economia politica

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Un concetto fondamentale per la teoria della domanda è l'elasticità della domanda rispetto al prezzo, una misura della sensibilità delle quantità domandate rispetto a piccole variazioni di prezzo. Si individui l'affermazione corretta.   I beni che assorbono una quota significativa del reddito del consumatore tendono ad avere una elasticità al prezzo più elevata.
Un concetto fondamentale per la teoria della domanda è l'elasticità della domanda rispetto al prezzo, una misura della sensibilità delle quantità domandate rispetto a piccole variazioni di prezzo. Si individui l'affermazione corretta.   L'elasticità al prezzo dei beni inferiori è tendenzialmente minore di quella dei beni normali.
Un concetto fondamentale per la teoria della domanda è l'elasticità della domanda rispetto al prezzo, una misura della sensibilità delle quantità domandate rispetto a piccole variazioni di prezzo. Si individui l'affermazione corretta.   L'elasticità della domanda rispetto al prezzo è di norma tanto più elevata, quanto più tempo hanno a disposizione i consumatori per adattarsi alle nuove condizioni di prezzo.
Un concetto fondamentale per la teoria della domanda è l'elasticità della domanda rispetto al prezzo, una misura della sensibilità delle quantità domandate rispetto a piccole variazioni di prezzo. Si individui l'affermazione corretta.   I beni la cui elasticità in valore assoluto è inferiore a 1 si dicono a domanda rigida.
Un concetto fondamentale per la teoria della domanda è l'elasticità della domanda rispetto al prezzo, una misura della sensibilità delle quantità domandate rispetto a piccole variazioni di prezzo. Si individui l'affermazione corretta.   I beni la cui elasticità in valore assoluto è superiore a 1 si dicono a domanda elastica.
Un concetto fondamentale per la teoria della domanda è l'elasticità della domanda rispetto al prezzo, una misura della sensibilità delle quantità domandate rispetto a piccole variazioni di prezzo. Si individui l'affermazione corretta.   I beni la cui elasticità in valore assoluto è uguale a 1 si dicono a elasticità unitaria.
Un elemento importante che caratterizza la struttura delle preferenze del consumatore è il MRS (Marginal Rate of Substitution). Il MRS:   E' il saggio al quale il consumatore è disposto a scambiare un bene con un altro senza modificare la sua soddisfazione.
Un elemento importante che caratterizza la struttura delle preferenze del consumatore è il MRS (Marginal Rate of Substitution). Il MRS:   In ogni punto di una curva di indifferenza è il tasso al quale il consumatore è disposto a scambiare il bene misurato lungo l'asse verticale con quello misurato lungo l'asse orizzontale senza modificare la sua soddisfazione totale.
Un elemento importante che caratterizza la struttura delle preferenze del consumatore è il MRS (Marginal Rate of Substitution). Il MRS:   Indica il saggio al quale il consumatore è disposto a sostituire il bene misurato lungo l'asse verticale con quello misurato lungo l'asse orizzontale senza modificare la sua soddisfazione totale.
Un intervento espansivo di mercato aperto riduce:   Il tasso di interesse sui titoli.
Una curva di offerta è definita elastica:   Se Ep > 1.
Una curva di offerta è definita neutrale:   Se Ep = 1.
Una curva di offerta è definita rigida:   Se Ep < 1.
Una delle idee portanti della scuola di pensiero denominata supply side economics:   E', almeno per alcuni dei suoi più noti fautori, che il contenimento del livello di tassazione costituisca uno stimolo per una rapida crescita economica e provochi la riduzione dell'inflazione, grazie all'aumento del tasso di crescita della produzione.
Una delle seguenti proposizioni concernenti definizioni e concetti fondamentali su cui si basa la teoria macroeconomica è errata. Quale?   Produzione aggregata e reddito aggregato sono per definizione differenti.
Una esternalità può essere definita come l'insieme degli effetti positivi o negativi che l'attività di un operatore comporta per gli altri agenti economici; essa può essere il prodotto sia di un'attività di consumo che di un'attività di produzione. Esempio tipico di esternalità negativa di produzione è:   L'inquinamento industriale.
Una esternalità può essere definita come l'insieme degli effetti positivi o negativi che l'attività di un operatore comporta per gli altri agenti economici; essa può essere il prodotto sia di un'attività di consumo che di un'attività di produzione. Esempio tipico di esternalità negativa di consumo è:   L'inquinamento atmosferico prodotto dalla circolazione delle automobili.
Una esternalità può essere definita come l'insieme degli effetti positivi o negativi che l'attività di un operatore comporta per gli altri agenti economici; essa può essere il prodotto sia di un'attività di consumo che di un'attività di produzione. Esempio tipico di esternalità positiva di consumo è:   La fruizione di attività culturali.
Una esternalità può essere definita come l'insieme degli effetti positivi o negativi che l'attività di un operatore comporta per gli altri agenti economici; essa può essere il prodotto sia di un'attività di consumo che di un'attività di produzione. Esempio tipico di esternalità positiva di produzione è:   La diffusione di competenze tecnologiche dovuta all'addestramento dei lavoratori.
Un'impresa oligopolistica che voglia modificare la quantità prodotta o il prezzo di vendita può formulare moltissime ipotesi riguardo a come reagiranno le concorrenti alle sue decisioni. Nel modello di Stackelberg:   Un'impresa ricopre il ruolo di leader e l'altra si adegua alle decisioni della prima.
Un'impresa oligopolistica che voglia modificare la quantità prodotta o il prezzo di vendita può formulare moltissime ipotesi riguardo a come reagiranno le concorrenti alle sue decisioni. Nel modello di Bertrand:   Ciascuna impresa assume che le rivali continueranno mantenere il livello attuale di prezzo.
Un'impresa oligopolistica che voglia modificare la quantità prodotta o il prezzo di vendita può formulare moltissime ipotesi riguardo a come reagiranno le concorrenti alle sue decisioni. Potrebbe ipotizzare, per esempio, che le rivali mantengano inalterato il loro livello di output (Cournot), o che non modifichino il prezzo (Bertrand), o che reagiscano in altri modi ancora. Quale delle seguenti affermazioni circa le implicazioni di ciascuna di queste ipotesi è corretta?   Nel modello di Cournot il prezzo di equilibrio è leggermente inferiore, e la quantità di equilibrio maggiore, rispetto a quanto emergerebbe se le imprese colludessero fissando il prezzo di monopolio, mentre nel modello di Bertrand l'equilibrio coincide sostanzialmente con quello di concorrenza perfetta.
Un'impresa oligopolistica che voglia modificare la quantità prodotta o il prezzo di vendita può formulare moltissime ipotesi riguardo a come reagiranno le concorrenti alle sue decisioni. Quale dei seguenti modelli si basa sull'ipotesi che i rivali continueranno produrre il livello attuale di output?   Il modello di Cournot.
Un'impresa oligopolistica che voglia modificare la quantità prodotta o il prezzo di vendita può formulare moltissime ipotesi riguardo a come reagiranno le concorrenti alle sue decisioni. Quale dei seguenti modelli si basa sull'ipotesi che i rivali continueranno a mantenere il livello attuale di prezzo?   Il modello di Bertrand.
Un'impresa oligopolistica che voglia modificare la quantità prodotta o il prezzo di vendita può formulare moltissime ipotesi riguardo a come reagiranno le concorrenti alle sue decisioni. Quale dei seguenti modelli si basa sull'ipotesi che un'impresa ricopre il ruolo di leader mentre l'altra si adegua alle decisioni della prima?   Il modello di Stackelberg.
Un'impresa oligopolistica che voglia modificare la quantità prodotta o il prezzo di vendita può formulare moltissime ipotesi riguardo a come reagiranno le concorrenti alle sue decisioni. Nel modello di Cournot:   Ciascuna impresa assume che le rivali continueranno produrre il livello attuale di output.
Un'impresa presenta una curva di domanda di breve periodo in cui il prezzo è funzione decrescente del livello di produzione. L'impresa opera in regime di concorrenza perfetta?   No. Dato che il prezzo è una funzione decrescente del livello di produzione, non può trattarsi di un'impresa che opera in un regime di concorrenza perfetta.
Un'impresa può comportarsi come price-taker anche se nell'industria sono presenti soltanto poche concorrenti?   Si, anche in presenza di due sole imprese, per esempio, potrebbe esistere un comportamento di questo tipo.