Elenco in ordine alfabetico delle domande di Gestione integrata servizi e spazi culturali
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- Nei musei la luce naturale non è mai: Da progettare senza tenere conto dei problemi conservativi delle opere.
- Nei musei, i lucernari: Possono essere realizzati con maggiore libertà nel caso di spazi museali costruiti ex-novo.
- Nel 1980 nel mondo sono stati creati quasi 30 programmi di management culturale. In quale anno si è arrivati a cento? Nel 1990.
- Nel 1991 l'IMMA di Dublino ha avviato una collaborazione con l'Active Retirement Association della parrocchia di St. Michel: Volta ad avvicinare gli anziani all'arte contemporanea.
- Nel contesto delle suddivisioni delle attività artistiche, appartiene alla cosiddetta high art: L'opera.
- Nel contesto delle suddivisioni delle attività artistiche, appartiene alla cosiddetta popular art: Il cinema.
- Nel marketing culturale, il posizionamento competitivo: Si realizza quando più prodotti culturali servono e hanno contemporaneamente come obiettivo i medesimi segmenti.
- Nel marketing culturale, la segmentazione basata sui cluster: Si ottiene mediante tecniche multidimensionali, applicate ai fini di definire gruppi di individui.
- Nel marketing culturale, non fa parte delle condizioni per definire i segmenti di mercato: La risposta alle pressioni di marketing nel mercato deve essere omogenea da un segmento all'altro.
- Nel marketing culturale, quantificare i segmenti significa: Determinare il numero di persone per segmento.
- Nel marketing della cultura la strategia di prezzo chiamata scrematura: Prevede di ottenere il massimo profitto per unità venduta.
- Nel marketing della cultura, la strategia di distribuzione esclusiva: Si realizza nel caso di un artista che si leghi ad una galleria.
- Nel marketing della cultura, nella strategia di distribuzione intensiva: Il produttore non compie alcuna selezione tra i dettaglianti interessati al suo prodotto.
- Nel modello AIDA l'elemento di richiamo del contenuto del messaggio può essere di tre tipi: Razionale, emozionale e morale.
- Nel questionario di autovalutazione dei musei elaborato dal CHNTO il benchmark 1 prende in esame: Le informazioni fornite dal museo in merito all'organizzazione, le collezioni e le attività.
- Nel questionario di autovalutazione dei musei elaborato dal CHNTO il benchmark relativo alle informazioni a disposizione dei visitatori che accedono alla collezione o ol sito: Si riferisce anche ad informazioni che gli utenti possono ottenere prima della visita.
- Nel questionario di autovalutazione dei musei elaborato dal CHNTO il livello di piacevolezza e apprendimento da parte degli utenti: Può essere valutato avvalendosi delle indagini sui visitatori.
- Nel questionario di autovalutazione dei musei elaborato dal CHNTO la lista di controllo relativa al servizio alla comunità non si riferisce: All'offerta di servizi particolari per gli educatori.
- Nel questionario di autovalutazione dei musei elaborato dal CHNTO la lista di controllo relativa alla valutazione della soddisfazione degli utenti non si riferisce: Alla considerazione degli utenti con esigenze particolari.
- Nel questionario di autovalutazione dei musei elaborato dal CHNTO la modalità con cui si garantisce l'accesso al sito e alle collezioni afferisce: Al benchmark 3.
- Nel questionario di autovalutazione dei musei elaborato dal CHNTO la qualità dei servizi afferisce: Al benchmark 2.
- Nel sistema elaborato nel 2000 come correttivo e approfondimento del Registration Scheme for Museums and Galleries, l'apprendimento che si svolge nelle scuole e nelle università è detto: Apprendimento formale.
- Nel sistema elaborato nel 2000 come correttivo e approfondimento del Registration Scheme for Museums and Galleries, qualsiasi apprendimento che si svolge al di fuori delle strutture educative formali è detto: Apprendimento informale.
- Nella biblioteca, l'attività di conservazione della letteratura effimera non riguarda: Le riviste di critica.
- Nella teoria dell'apprendimento di Jean Piaget, che ebbe molto successo nei musei degli anni Settanta, tra i quattro stadi di sviluppo quello pre-operazionale: E' quello che va dai due ai sette anni.
- Nella teoria dell'apprendimento di Jean Piaget, che ebbe molto successo nei musei degli anni Settanta, tra i quattro stadi di sviluppo, lo stadio delle operazioni concrete: E' quello che va dai sette agli undici anni.
- Nella teoria dell'apprendimento di Jean Piaget, che ebbe molto successo nei musei degli anni Settanta, tra i quattro stadi di sviluppo, lo stadio delle operazioni formali: E' quello che va dagli undici ai quindici anni e oltre.
- Nella teoria dell'apprendimento di Jean Piaget, che ebbe molto successo nei musei degli anni Settanta, tra i quattro stadi di sviluppo, quello senso-motorio: E' quello che va dalla nascita fino ai due anni.
- Nell'ambito dei beni culturali, per conservazione preventiva si intende: Il complesso delle attività idonee a limitare le situazioni di rischio connesse al bene culturale nel suo contesto.
- Nell'ambito dei contratti con i quali un privato può dare ad un museo la propria collezione, con il contratto di comodato non: Viene donata la collezione.
- Nell'ambito dei servizi esterni, quale delle seguenti attività bibliotecarie non è considerata un servizio accessorio: La consultazione di cataloghi via internet.
- Nell'ambito del marketing dei servizi, l'interazione tra clienti: Talvolta può essere governata da chi eroga il servizio.
- Nell'ambito del marketing del turismo, i prodotti: Costituiscono il mezzo attraverso il quale la gente soddisfa i propri bisogni.
- Nell'ambito del marketing della cultura, M. Filion nel 1995 ha classificato gli obiettivi di prezzo in quattro categorie principali, alle quali non appartengono: Quelli legati alle perdite.
- Nell'ambito della gestione bibliotecaria, il tasso di ritorno: E' dato dalla percentuale dei prestiti che sono stati rinnovati.
- Nell'ambito della gestione bibliotecaria, l'indice di accessibilità e di disponibilità dei documenti: E' il valore assoluto delle interrogazioni ricevute, di quelle soddisfatte e di quelle insoddisfatte.
- Nell'ambito della gestione delle biblioteche, quale fra le seguenti variabili non incide sui costi dei servizi esterni? L'età media degli utenti abituali.
- Nell'ambito della scelta della sorgente luminosa per fini espositivi, la resa cromatica: E' connessa alla scelta della tonalità della luce.
- Nell'ambito delle diverse tipologie d'indagine sui visitatori, non è un parametro volto a delineare il profilo comportamentale degli utenti: Customer satisfaction.
- Nell'ambito delle diverse tipologie d'indagine sui visitatori, non è un parametro volto a delineare un profilo degli utenti a prevalente contenuto descrittivo: Comportamento di spesa.
- Nell'ambito delle indagini sulla soddisfazione dell'utente di un museo, non è un ambito che permette di evidenziare la fedeltà dell'utente: Qualità dei contenuti e della presentazione.
- Nell'ambito delle indagini sulla soddisfazione dell'utente di un museo, non è un ambito che permette di evidenziare la percezione dell'utente riguardo l'erogazione del servizio: Propensione alla visita ricorrente.
- Nell'ambito dell'impatto economico dei musei, gli effetti indotti: Derivano dalla spesa generata dai redditi prodotti dall'impatto diretto e dall'impatto indiretto.
- Nell'analisi di Colbert sui processi decisionali legati al consumo di prodotti culturali, se il coinvolgimento dell'utente è basso e la sua esperienza precedente è rilevante, l'acquisto di un prodotto culturale: Avviene per abitudine.
- Nell'analisi di Colbert sui processi decisionali legati al consumo di prodotti culturali, se il coinvolgimento dell'utente è basso e la sua esperienza precedente non è rilevante, l'acquisto di un prodotto culturale: Avviene di impulso.
- Nell'analisi di Colbert sui processi decisionali legati al consumo di prodotti culturali, se il coinvolgimento dell'utente è elevato e la sua esperienza precedente è rilevante, l'acquisto di un prodotto culturale: E' basato sull'atteggiamento.
- Nelle imprese culturali si utilizza l'analisi SMART per verificare la validità degli obiettivi, che devono essere: Specifici, misurabili, raggiungibili, realistici, pianificati nei tempi.
- Nell'illuminazione degli spazi espositivi, la luce diffusa: Crea appiattimento e opacità delle superfici delle opere d'arte.
- Nello spazio museale è fondamentale l'effetto creato da una sorgente luminosa nella percezione di un oggetto colorato. Per valutare la resa cromatica di una lampada si utilizza un indice: Con una scala relativa variabile da 1 a 100.
- Non appartiene ai domini di apprendimento di Benjamin Bloom, che ha elaborato una teoria applicata in ambito museale negli anni Settanta e Ottanta: Stadio espressivo dell'apprendimento.
- Non appartiene ai quattro modi di imparare elaborati da David Kolb, cui si deve una teoria che trova applicazione in numerosi musei: Esperienza astratta.
- Non è un elemento che può contribuire a costituire il macroambiente per un'impresa: La deperibilità del servizio.
- Non è un servizio bibliotecario interno: La ricerca.
- Non è una biblioteca nazionale: La Riccardiana di Firenze.
- Non è una pratica da adottare da parte dei project manager responsabili di realizzare esposizioni temporanee: Evitare di pianificare le riunioni con il gruppo di lavoro in coincidenza con le fasi fondamentali del processo di allestimento della mostra.
- Non fa parte dei quattro fondamentali approcci all'apprendimento, che possono essere impiegati simultaneamente: Apprendimento passivo.
- Non fa parte delle linee guida di comunicazione tipiche di un museo costruttivista: Fornire un unico percorso possibile, quello ritenuto corretto dai curatori.
- Non si è di fronte ad un modo di operare che favorisce la conservazione preventiva delle raccolte museali: Quando se ne occupa solo l'esperto preposto.
- Numerosi musei si rifanno nell'allestimento alle teorie comportamentiste dell'apprendimento, caratterizzate dal "modello di trasmissione" che: Riflette un trasferimento di informazione da una fonte autorevole a un ricettore disinformato.
- Numerosi musei si rifanno nell'allestimento alle teorie dell'apprendimento caratterizzate dal cosiddetto "modello culturale", che: Presuppone una pluralità di visioni della storia, dell'arte e della scienza.