Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento del lavoro alle dipendenze delle P.A.
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- La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio è strettamente correlato al rapporto di pubblico impiego? I principi relativi all'accesso ai pubblici impieghi (art. 97, comma 3, Cost.).
- La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio è strettamente correlato al rapporto di pubblico impiego? I principi di imparzialità e di buon andamento (artt. 97 e 3 Cost.).
- La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio trova applicazione sia nel lavoro pubblico che in quello privato? Il diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite (art. 36 Cost.).
- La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio trova applicazione sia nel lavoro pubblico che in quello privato? L'assicurare al lavoratore una retribuzione proporzionata e sufficiente (art. 36 Cost.).
- La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio trova applicazione sia nel lavoro pubblico che in quello privato? La tutela del lavoro in tutte le sue forme e applicazione, e cura della formazione e dell'elevazione professionale (art. 35 Cost.).
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione.
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione che attesta falsamente uno stato di malattia.
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva/rilevano: Falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro.
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte moleste o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui.
- La legge 20/5/1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori), trova applicazione anche alle pubbliche amministrazioni. A norma di quanto dispone la legislazione vigente quanto affermato è Vero o Falso? Vero, trova applicazione a prescindere dal numero dei dipendenti.
- La legislazione vigente consente nelle pubbliche amministrazioni la mobilità collettiva per il personale dipendente che risulti in eccedenza rispetto al fabbisogno dell'amministrazione? Si.
- La lettera d-bis del comma 1 dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 è frutto dell'integrazione operata dall'art. 8 comma 10 del D.L. n. 78/2010 che ha ulteriormente ampliato le competenze dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali. In base alla lettera d-bis i dirigenti: Adottano i provvedimenti previsti dall'articolo 17, comma 2, del D.Lgs. n. 163/2006, in tema di contratti segretati e di quelli che esigono particolari misure di sicurezza.
- La Relazione sulla performance di cui all'art. 10 del D.Lgs. n. 150/2009: E' adottata entro il 30 giugno.
- La Relazione sulla performance di cui all'art. 10 del D.Lgs. n. 150/2009: E' un documento consuntivo riferito all'anno precedente.
- L'Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (art. 46 D.Lgs. n. 165/2001): Assiste le pubbliche amministrazioni anche tra loro aggregate, sulla base di apposite intese.
- L'Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (art. 46 D.Lgs. n. 165/2001): Svolge attività di studio, monitoraggio e documentazione necessarie all'esercizio della contrattazione collettiva.
- L'Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (art. 46 D.Lgs. n. 165/2001): Costituisce, su richiesta dei comitati di settore, anche per periodi determinati, sue delegazioni a livello regionale o pluriregionale.
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Svolgono le attività di organizzazione e gestione del personale e di gestione dei rapporti sindacali e di lavoro.
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Richiedono direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e rispondono ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza.
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Propongono l'adozione, nei confronti dei dirigenti, delle misure previste dall'art. 21 (responsabilità dirigenziale).
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Decidono sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti.
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Curano l'attuazione dei piani, programmi e direttive generali definite all'organo di indirizzo politico-amministrativo e attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e la responsabilità di specifici progetti e gestioni.
- L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua le categorie di dipendenti esentate dall'applicazione della normativa di diritto comune e dal processo di contrattualizzazione. L'elencazione tassativa comprende: Avvocati dello Stato.
- L'azione di vigilanza sull'applicazione del Codice di comportamento del personale delle pubbliche amministrazioni è esercitata (art. 54 D.Lgs. n. 165/2001): Dai dirigenti responsabili di ciascuna struttura.
- Le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale le retribuzioni dei dirigenti. A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2009 sulla trasparenza e la rendicontazione delle performance quanto affermato è: Vero, l'obbligo riguarda ogni amministrazione.
- Le assunzioni obbligatorie delle categorie protette e tirocinio per portatori di handicap riguardano anche le amministrazioni pubbliche? Si.
- Le disposizioni concernenti i controlli sulle assenze per malattia di cui all'art. 55-septies del D.Lgs. n. 165/2001 costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli artt. 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. Quanto affermato costituisce corretta previsione legislativa? Si, a seguito dell'emanazione del "Decreto Brunetta".
- Le disposizioni concernenti la permanente inidoneità psicofisica al servizio di cui all'art. 55-octies del D.Lgs. n. 165/2001 costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli artt. 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. Quanto affermato costituisce corretta previsione legislativa? Si, a seguito dell'emanazione del "Decreto Brunetta".
- Le disposizioni concernenti la responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l'amministrazione di cui all'art. 55-sexies del D.Lgs. n. 165/2001 costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli artt. 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. Quanto affermato costituisce corretta previsione legislativa? Si, a seguito dell'emanazione del "Decreto Brunetta".
- Le eventuali interpretazioni autentiche dei contratti collettivi nazionali oltre che nella GURI devono essere pubblicate sul sito dell'ARAN e delle amministrazioni interessate? Si, devono essere pubblicate nella GURI, sul sito dell'ARAN e delle amministrazioni interessate.
- Le lettere a-bis e l-bis del comma 1 dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 sono frutto dell'integrazione operata dall'art. 38 del D.Lgs. n. 150/2009 che ha ampliato le competenze dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali. In base alla lettera l-bis i dirigenti: Concorrono alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti dell'ufficio cui sono preposti.
- Le P.A. possono utilizzare in assegnazione temporanea personale di altre amministrazioni per motivate esigenze organizzative? Si, per un periodo non superiore a 3 anni.
- Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni devono rispettare il principio delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori? Si, lo prevede espressamente il D.Lgs. n. 165/2001.
- Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale è un corretto principio? Decentramento delle procedure di reclutamento.
- Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale tra i seguenti non è un corretto principio? Rispetto delle pari opportunità tra cittadini italiani e extracomunitari.
- Le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità ed il relativo stato di attuazione (art. 11 D.Lgs. n. 150/2009)? Si, in apposita sezione denominata "Trasparenza, valutazione e merito".
- Le pubbliche amministrazioni possono conferire ai dipendenti incarichi non compresi nei compiti e doveri di ufficio (art. 53 D.Lgs. n. 165/2001)? No, se non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati.
- Le pubbliche amministrazioni possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative (art. 53 D.Lgs. n. 165/2001)? No, non possono conferire incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati.
- Le pubbliche amministrazioni possono provvedere all'assunzione mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento? Si, per le qualifiche e i profili per i quali è richiesto solo il requisito della scuola dell'obbligo.
- Le pubbliche amministrazioni possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale? No, lo esclude espressamente il D.Lgs. n. 165/2001.
- Le pubbliche amministrazioni possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi che disciplinano materie non espressamente delegate a tale livello negoziale? No, lo esclude espressamente il D.Lgs. n. 165/2001.
- Le pubbliche amministrazioni possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi in contrasto con i limiti risultanti dai contratti collettivi nazionali? No, lo esclude espressamente il D.Lgs. n. 165/2001.
- Le pubbliche amministrazioni sono obbligate ad assumere portatori di handicap? Si, lo prevede espressamente la legislazione vigente.
- L'orario di lavoro che consente di posticipare l'inizio o di anticipare l'uscita o di avvalersi di entrambe le facoltà, limitando al nucleo centrale dell'orario la contemporanea presenza in servizio a tutto il personale addetto alla medesima struttura è: Un orario flessibile.