Elenco in ordine alfabetico delle domande di Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica
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- L' accordo stipulato tra le istituzioni scolastiche che costituiscono una rete di scuole prevede: l' individuazione dell' organo che assume il compito di gestire le risorse conferite e coordini il concreto svolgimento delle attività concordate
- L' art. 14 del DPR 275/99 prevede che la realizzazione di scambi educativi internazionali venga disciplinata: dalle istituzioni scolastiche
- L' art. 7 del DPR 275/99 prevede che le attività delle reti di scuole riguardino: attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento
- L' articolazione delle lezioni avviene: in non meno di cinque giorni settimanali fermo restando il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di circolo previsto per le singole discipline e attività obbligatorie
- L' Autonomia delle Scuole è stata regolamentata da D.P.R. n. 275 dell' 08/03/1999
- L' autonomia organizzativa consente alle scuole: di diversificare le modalità di impiego dei docenti nelle varie classi e sezioni
- L' autovalutazione dell' offerta formativa : è un' azione della valutazione interna condotta da operatori appartenenti all' istituzione scolastica stessa
- L' enunciato: "L'amministrazione scolastica centrale e periferica può avvalersi, per i compiti connessi con l' attuazione dell' autonomia, dell' opera di dirigenti scolastici e docenti forniti di adeguati titoli culturali, scientifici e professionali..." è contenuto: nell' art. 26, comma 8, della legge 448/98
- La "Carta dei servizi scolastici" ha come fonte di ispirazione fondamentale gli artt. 3, 33, 34 della Costituzione italiana
- La "competenza digitale" raccomandata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio (già nel 2006) viene perseguita: Ad ogni livello di scolarità.
- La coerenza tra i diversi livelli di progettazione è motivo di criticità.Come è possibile superarlo? L'incrocio tra istanze didattiche verticali di orientamento e indirizzo e istanze didattiche orizzontali di gestione e applicazione (logica a matrice)
- La consegna del POF agli alunni e alle famiglie è un obbligo di legge
- La definizione dei curricoli è contenuta: nell' art. 8 del DPR 275/99
- La definizione del calendario scolastico vede il concorso di tre soggetti distinti: Ministro dell'Istruzione, Giunta Regionale di ciascuna regione, Consiglio d'Istituto di ciascuna scuola.
- La definizione del curricolo tiene conto: delle diverse esigenze formative degli alunni concretamente rilevate
- La definizione della scuola come "comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale" la ritroviamo ne: lo Statuto degli studenti e delle studentesse (DPR.n. 249/1998)
- La Diagnosi Funzionale è: un atto sanitario medico-legale che descrive la compromissione funzionale dello stato psicofisico dell' alunno disabile
- La direttiva del MIUR n. 87 dell' 8 novembre 2010 prevede, tra gli interventi prioritari, il potenziamento e l' espansione dell' offerta formativa nelle scuole paritarie
- la Direttiva n. 254 / 1995, riguarda la Carta dei servizi scolastici
- La formazione e l' aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico previsto dal Regolamento sull' autonomia attiene all' autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo
- La gestione del POF in collaborazione con Enti e/o Istituzioni presenti sul territorio, richiede al DS competenze prioritarie nella negoziazione tra professionalità differenti in relazione al problema formativo da affrontare e all'assunzione di compiti specifici tra loro complementari
- La gestione economica del POF... va calibrata all'interno di due esercizi finanziari, a causa del disallineamento temporale tra anno scolastico e anno finanziario.
- La gestione unitaria dell'offerta formativa, per il dirigente scolastico, è prevista dall': art.25 DLgs. 165/2001
- La istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti, al fine di garantire l'arricchimento dell'offerta formativa. In base a quanto stabilito dal D.I. n.44/2001, chi stabilsce i criteri per la scelta del contraente? Il Consiglio di istituto sentito il collegio dei docenti
- La legge 440/1997 prevede l' istituzione di un "Fondo per l' arricchimento e l' ampliamento dell' offerta formativa e per gli interventi perequativi" destinato, tra l' altro, alla formazione del personale della scuola
- La Legge 8 ottobre 2010 n. 170 "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico" Riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA)
- La legge n. 59 del 15/03/1997 permette ad ogni singola Istituzione scolastica di Progettare e realizzare un proprio Piano dell'Offerta Formativa
- La logica reticolare tende a permeare il rinnovamento del sistema scolastico e lo porta verso un sistema: Aperto, policentrico e multirelazionale.
- La maggior difficoltà strutturale per attuare un controllo di gestione del POF e del P.A. come previsto dal D.I. n.44/2001 è data dal fatto che: Il POF è programmato sull'anno scolastico mentre il P.A. sull'anno solare e quindi non vi è coincidenza temporale.
- La norma che tutela l' integrazione dell' allievo disabile è: la legge 104/1992
- La norma che tutela l' integrazione dell' allievo straniero è: il decreto legislativo 286/1998
- La norma di riferimento dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" è la legge: n.169/2008
- La possibilità di ampliare l'offerta formativa con insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi, è introdotta per la prima volta dalla L.59/1997
- La possibilità di costituire o aderire a consorzi pubblici e privati coerenti con il Piano dell'offerta formativa è contemplata nel D.P.R.n. 275/99
- La predisposizione del Piano dell'offerta formativa implica nella scuola dell'autonomia il passaggio dall'atteggiamento esecutivo a quello progettuale.
- La predisposizione del programma annuale intesa come programmazione integrata didattico/finanziaria, dell'attività dell'istituzione scolastica, è volta a conseguire la migliore congruenza fra le risorse impiegate e i servizi resi
- la progettazione del P.O.F. deve rispondere a criteri di: unitarietà
- La progettazione del POF deve contenere : Scelte educative, curricolari, didattiche e organizzative.
- La programmazione dell'azione didattica, nella salvaguardia della libertà di insegnamento, è di competenza dei docenti, che vi provvedono sulla base della programmazione dell'azione educativa, approvata: dal collegio dei docenti
- La programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale è di competenza: delle Regioni
- La prospettiva interculturale della scuola italiana è delineata da : Il documento "La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri"
- La quota dei piani di studio dei percorsi liceali rimessa alle singole istituzioni scolastiche, secondo l'art.10 del Regolamento del 15 marzo 2010 (DPR. n.89/2010), non può essere superiore a: 20 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio, al 30 per cento nel secondo biennio e al 20 per cento nel quinto anno
- La responsabilità della gestione delle risorse finanziarie e strumentali per la realizzazione del Piano dell'offerta formativa è in capo al dirigente scolastico
- La responsabilità di porre in essere l'offerta formativa, anche nei termini amministrativi e organizzativi, in raccordo con le famiglie ed il territorio, fa capo: al dirigente scolastico
- La responsabilità dirigenziale è disciplinata: dall' art. 21 del decreto legislativo 165/2001
- la rete può costituirsi per favorire la partecipazione di istituzioni scolastiche in difficoltà? è uno dei compiti della costituzione delle reti previsto dall'art. 7 comma 5 del DPR 275/99
- La scelta, l' adozione e l' utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, debbono essere: coerenti con il piano dell' offerta formativa e attuate con criteri di trasparenza e tempestività
- La scuola primaria può funzionare secondo diverse articolazioni dell'orario scolastico settimanale corrispondenti a : Ore 24, ore 27 elevabili sino a 30 ore, nonché 40 ore, in base alle specifiche richieste delle famiglie
- La scuola secondaria di 1^ grado può funzionare secondo diverse articolazioni dell'orario scolastico settimanale corrispondenti a : 29 ore settimanali (più 33 ore annuali di approfondimento); 36 ore settimanali elevabili fino a 40 per il tempo prolungato
- La sigla EQF indica Quadro di riferimento UE per le qualifiche
- La stipula di contratti di prestazione d'opera per il miglioramento dell'offerta formativa è prevista per particolari attività ed insegnamenti non sostitutivi di quelli curriculari
- La sussidiarietà orizzontale riconosce la centralità dei cosiddetti "corpi intermedi". Da quale norma è prevista la sussidiarietà orizzontale? Dall'art.118 Costit. comma 4
- La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie può essere inferiore a 6/10 in sede di scrutinio intermedio e finale se Nei confronti dell'alunno sia stata irrogata una sanzione disciplinare in base all'art. 4 , comma 1 del D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998
- La valutazione dell' offerta formativa è: strumento regolativo dell' offerta stessa, legittimazione dell' autonomia scolastica, motore di ricerca educativa, indice della qualità della scuola
- La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono affidate, a norma dell'art. 3 della L.53/2003: ai docenti delle istituzioni di istruzione e formazione frequentate
- L'accesso all'incarico di Funzione strumentale avviene a domanda del docente interessato
- L'accordo di rete tra le istituzioni scolastiche è depositato: presso le segreterie delle scuole, ove gli interessati possono prenderne visione ed estrarne copia.
- l'accordo può prevedere scambi di docenti e per quanto tempo? Sì, docenti con stato giuridico omogeneo e per tutto il tempo di sviluppo del progetto
- L'adesione formale a reti di scuole o a consorzi compete al Consiglio d' Istituto in quanto: E' forma di esercizio dell'autonomia negoziale.
- L'adozione del POF è: obbligatoria
- L'affermazione "I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro", è contenuta in: D.P.R. 89 del 15/03/2010. Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei.
- L'ampliamento dell'offerta formativa è costituito : dai percorsi formativi integrati , dall' arricchimento disciplinare , da iniziative a favore degli adulti , convenzioni e accordi stipulati a livello nazionale, regionale o locale.
- L'anno di formazione del personale docente è destinato Ai docenti vincitori di concorso per titoli ed esami, ai docenti vincitori di concorso per titoli ed ai docenti di IRC immessi in ruolo per concorso
- L'art. 3 del "Regolamento" D.P.R. n.275/1999 dispone che Copia del POF venga consegnata alle famiglie al momento dell'iscrizione
- L'art. 34 del CCNL del comparto scuola 2006/09 condiziona la discrezionalità del Dirigente Scolastico limitando la scelta dei collaboratori a: Due unità.
- L'art.13 della Legge 40/2007 contiene disposizioni urgenti in materia di istruzione tecnico-professionale e di valorizzazione dell'autonomia scolastica
- L'art.21 comma 1 della L. 15 marzo 1997 n.59 stabilisce l'autonomia scolastica dal punto di vista: funzionale
- L'art.3 del DPR n° 275/99 specifica che ogni istituzione scolastica predispone il Piano dell'offerta formativa con la partecipazione: di tutte le sue componenti
- L'art.5 del D.P.R. n. 81/2009 stabilisce che le classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado e le sezioni di scuola dell'infanzia, che accolgono alunni con disabilità sono costituite, di norma, con non più di 20 alunni
- L'art.6 del DI n.44/2001 dispone che ad ogni singolo progetto compreso nel programma e predisposto dal dirigente per l'attuazione del Piano dell'offerta formativa è allegata una scheda illustrativa finanziaria redatta dal direttore dei servizi generali e amministrativi
- l'art.7 del D.P:R 275 si riferisce ad accodi di rete
- L'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso: rientra nelle modalità di esercizio dell' autonomia didattica
- L'articolo 4 del D.P.R. 275/99 indica alcuni settori obbligatori di intervento nei quali si realizza l'autonomia didattica delle scuole secondarie superiori. Di quali inizaitive si tratta? Recupero e sostegno; continuità; orientamento scolastico e professionale.
- L'attivazione dell'opzione economico- sociale nel Liceo delle scienze umane avviene nell'ambito della programmazione regionale dell'offerta formativa
- L'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap: è parte integrante del piano dell'offerta formativa ed è espressione dell'autonomia didattica delle scuole
- L'atto di Indirizzo del Ministro dell'Istruzione (08.09.2009) fa riferimento all'armonizzazione delle "Indicazioni". Perché? Nella normativa vigente sono presenti due testi di Indicazioni a cui le scuole del 1° ciclo possono autonomamente riferirsi per la definizione del POF
- L'atto di indirizzo del MIUR n. 5918 del 06/08/2010, stabilisce che il compito di creare per tutto il personale della scuola ambienti di formazione continua, che tengano conto delle più recenti soluzioni tecnologiche, è demandato all'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica
- L'autonomia delle Istituzioni scolastiche è stata normativamente introdotta: dall'art. 21 della L. n. 59/1997
- L'autonomia scolastica permette a ciascuna istituzione di ampliare la propria offerta culturale e formativa di istituto attraverso l'approvazione del Collegio dei Docenti e la realizzazione di progetti educativi e didattici quale opportunità di miglioramento delle attività didattiche ordinarie
- L'autonomia scolastica si pone come essenziale e ineliminabile sfondo del complessivo processo di miglioramento in atto nel sistema scolastico italiano, da realizzare oggi - nella presente fase di congiuntura - con i vincoli posti da: art. 64 legge n. 133/2008 e relative norme applicative
- L'autonomia scolastica, un principio ormai dichiarato a chiare lettere nella nostra Costituzione, si configura come un articolato dispositivo per adottare metodi di lavoro, tempi di insegnamento, soluzioni funzionali alla realizzazione dei POF e alle esigenze e vocazioni di ciascun alunno
- L'autovalutazione d'istituto si sviluppa: In itinere durante tutto l'anno scolastico
- Le " iniziative finalizzate all'innovazione" previste dall'art 11 del Regolamento per l'autonomia (DPR n. 275/1999) sono: progetti in ambito nazionale, regionale e locale, volti a esplorare possibili innovazioni riguardanti gli ordinamenti degli studi, la loro articolazione e durata, l'integrazione fra sistemi formativi, i processi di continuità e orientamento
- Le assemblee studentesche tenute in orario di lezione (in numero non superiore a 4 nel corso dell'anno scolastico) debbono essere: Considerate a tutti gli effetti lezioni.
- Le attività da retribuire col fondo di istituto, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, sono, a norma dell'art. 88 del C.C.N.L. per il Comparto scuola vigente, quelle relative alle diverse esigenze didattiche, organizzative, di ricerca e valutazione, da definire in sede di contrattazione di istituto, in correlazione con il P.O.F.: su delibera del consiglio di istituto, che acquisisce, a tal fine, la delibera del collegio dei docenti
- Le azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola, ai sensi del D.Lgs. N.112/1998, sono di competenza dei Comuni anche in collaborazione con le comunità montane e le province
- Le competenze chiave per l'apprendimento permanente sono state definite e articolate nella Raccomandazione del Parlamento europeo del 18/12/2006
- Le direttive del MIUR formulate allo scopo di migliorare il processo di integrazione degli alunni con disabilità si trovano in : Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità
- Le estensioni temporali di vigenza del POF e del Programma Annuale non coincidono in quanto il POF occupa l'arco temporale dell'anno scolastico, mentre il PA quello dell'anno solare.
- Le figure che collaborano con il Dirigente Scolastico - essendo ampiamente superato il T.U. 297/94 - trovano fonte giuridica in: Art. 25, comma 5, D. Lgs. 165/01.
- Le Funzioni strumentali al Piano dell'Offerta Formativa sono : docenti con risorse professionali da utilizzare sia per la gestione del piano dell'offerta formativa dell'istituto sia per la realizzazione di progetti formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola.
- le funzioni strumentali coerenti con il piano dell'offerta formativa sono designate dal collegio dei docenti
- Le indicazioni Nazionali costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole
- Le Indicazioni per il curricolo allegate al D.M. Istruzione del 31/07/2007, relative al primo ciclo di istruzione, individuano le seguenti aree disciplinari: area linguistico-artistico-espressiva; area storico-geografica; area matematico-scientifico-tecnologica
- Le indicazioni per l'attribuzione delle Funzioni strumentali sono rintracciabili nel CCNL Scuola
- Le iniziative di continuità e di orientamento scolastico e professionale: rientrano nelle attività che le istituzioni scolastiche sono tenute ad assicurare nell'esercizio dell'autonomia didattica.
- Le istituzioni scolastiche autonome possono stipulare convenzioni e contratti nell'ambito: dell'autonomia negoziale.
- Le istituzioni scolastiche determinano il curricolo obbligatorio per i propri alunni integrando la quota nazionale con la quota loro riservata. Qesta cosiddetta "quota locale" è specificata: nel Piano dell' offerta formativa
- Le istituzioni scolastiche esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo: Singolarmente o tra loro asociate, tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali
- Le istituzioni scolastiche paritarie devono elaborare un piano dell'offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti.
- Le istituzioni scolastiche possono adattare il calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa
- Le istituzioni scolastiche possono adottare in autonomia modalità organizzative flessibili per migliorare l'offerta formativa
- Le istituzioni scolastiche possono offrire un'offerta formativa più ampia e articolata collegata al territorio se: realizzano accordi con le regioni e gli enti locali , arricchiscono i curricoli con attività e discipline facoltative utili a realizzare percorsi formativi integrati
- Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. L'accordo può avere ad oggetto: attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento
- Le istituzioni scolastiche possono promuovere o aderire ad accordi di rete che devono prevedere l' individuazione dell' organo che assume il compito di gestirer le risorse conferite e coordini il concreto svolgimento delle attività concordate. Quale disposizione lo prevede? Il Regolamento dell' autonomia
- Le istituzioni scolastiche singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, possono integrare il curricolo locale con iniziative in favore della popolazione giovanile e degli adulti se: Viene realizzata specifica progettazione anche mediante il ricorso a metodi e strumenti di autoformazione e a percorsi formativi personalizzati, facendo valere crediti formativi maturati anche nel mondo del lavoro, se essi sono debitamente documentati
- Le istituzioni scolastiche, ai sensi del Regolamento sull'autonomia (DPR n.275/1999), determinano nel Piano dell'offerta formativa il curricolo obbligatorio per i propri alunni.
- Le istituzioni scolastiche, ai sensi del Regolamento sull'autonomia, possono stabilire adattamenti del calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa.
- Le istituzioni scolastiche, nell' ambito dell' autonomia didattica, possono adottare modalità di erogazione del servizio flessibili. Ciò significa, tra l'altro: definire unità di insegnamento non coincidenti con l' unità oraria della lezione.
- Le Linee generali di indirizzo per le attività della scuola e per le scelte di gestione ed amministrazione, in vista della predisposizione del Pof, sono compito del: Consiglio di istituto
- Le linee guida circa la gestione delle risorse umane sono indicate: dall' art. 7 del decreto legislativo 165/2001
- Le linee guida del primo biennio prevedono che le istituzioni scolastiche utilizzino la quota dell'autonomia scolastica per progettare percorsi pluridisciplinari
- Le Linee guida di cui alle Direttive MIUR n 57 /2010 e n. 65/2010 definiscono il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici e professionali a sostegno dell'autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche
- Le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali sintetizzano con tre parole-chiave i riferimenti progettuali per articolare il Piano dell'offerta formativa menti d'opera, professionalità e laboratorialità
- Le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali sottolineano che un fattore imprescindibile per l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa è: l'integrazione con il territorio e il mondo produttivo
- Le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici, ai fini della definizione del Piano dell'offerta formativa e dell'organizzazione del curricolo, presentano riferimenti e orientamenti a sostegno dell'autonomia delle istituzioni scolastiche
- Le Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità sono state pubblicate: con la Nota del Miur del 4 agosto 2009, n.4274
- Le quote di flessibilità previste dai Regolamenti per il riordino degli istituti tecnici e degli istituti professionali si applicano: nelle aree di indirizzo
- Le reti di scuole sono disciplinate: dal DPR 275/99
- Le reti territoriali rimandano all': art.7 del DPR. n. 275/1999
- Le risorse finanziarie assegnate dallo Stato alle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21 della l.59/1997, sono utilizzate... senza altro vincolo di destinazione che quello per lo svolgimento delle attività di istruzione, formazione e orientamento come previste e organizzate nel Piano dell'offerta formativa.
- Le scuole, secondo il Regolamento dei licei del 15 marzo 2010 (DPR. n.89/2010), "possono organizzare, attraverso il piano dell'offerta formativa, nei limiti delle loro disponibilità di bilancio, attività ed insegnamenti" opzionali. "La scelta di tali attività e insegnamenti è": facoltativa per gli studenti e concorre alla valutazione complessiva;
- L'eleborazione del Piano dell'offerta formativa prende in considerazione la programmazione territoriale dell'offerta formativa? sì, è uno dei vincoli di cui l'istituzione scolastica deve tenere conto.
- L'enunciato: "(...) sono attribuiti alle Province, in relazione all'istruzione secondaria superiore, e ai Comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti: interventi integrati di orientamento scolastico e professionale (...) azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola;interventi integrati di prevenzione della dispersione scolastica" si trova in: Art. 139, Comma 2, lettera "b", D. Lgs. 112/1998, Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59.
- L'enunciato: "Alla base degli obiettivi del piano nazionale di orientamento del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca viene assunto un approccio che mette al centro di questo processo la persona con le sue specificità (età, genere, appartenenze sociali e culturali, valori e aspirazioni personali, ecc.) e con un diretto collegamento con i suoi contesti di vita", si trova in: C.M. 43 del 15 aprile 2009, Linee guida per l'orientamento.
- L'enunciato: "Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari", si trova in: Art. 5, comma 1, Legge 8 ottobre 2010, n. 170. Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
- L'enunciato: "La scuola media concorre a promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l'orientamento dei giovani ai fini della scelta dell'attività successiva" si trova in: Art. 1 L.1859/1962, Legge di istituzione della scuola media statale.
- L'enunciato: "le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune" si trova in: DPR. N. 275/1999
- L'esigenza di un sistema di valutazione del servizio scolastico descritto dal POF nasce dall'introduzione di: Autonomia scolastica.
- L'imputazione delle spese nei limiti della dotazione finanziaria e delle disponibilità riferite ai singoli progetti del POF spetta al: dirigente scolastico
- L'insegnamento "Cittadinanza e Costituzione" è stato introdotto nel curricolo con la L. n. 169/2008
- L'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" nella scuola secondaria di primo grado deve essere impartito nell'ambito : delle discipline appartenenti all'area storico-geografica
- L'insegnamento di cittadinanza e Costituzione dovrà far parte di un organico piano dell'offerta formativa degli istituti scolastici
- L'interazione tra istituzioni scolastiche ed Enti locali è il presupposto del sistema integrato di istruzione e formazione che l'art.138 del D.lgs 112/98 assegna alle Regioni.
- L'Intesa del 16 dicembre 2010 in Conferenza unificata riguarda: organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale.
- L'introduzione dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione (legge 169/2008) nei due cicli di istruzione, rappresenta un'opportunità per il Collegio dei Docenti per rivedere e aggiornare le proprie proposte culturali e formative in materia di convivenza civile e di conoscenza della Carta Costituzionale
- L'ISFOL ha elaborato un modello di riferimento in cui ha ripartito le competenze trasversali in tre macroaree. Diagnosticare, relazionarsi, affrontare i problemi.
- L'istituzione del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa è stata normata dalla: L.n. 440/1997
- Lo statuto delle studentesse e degli studenti esplicita i diritti degli allievi di ogni istituzione scolastica. Quale tra i seguenti diritti NON rientra nell'elenco proposto dall'art. 2 dello Statuto? Lo studente ha diritto di partecipare all'elaborazione del POF
- Lo Statuto delle studentesse e degli studenti indica anche i doveri che gli allievi di ogni istituzione sono tenuti ad osservare. Quale tra i seguenti doveri NON rientra nell'elenco proposto dall'art. 3 dello Statuto? Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e di provvedere alla pulizia dei locali come importante fattore di qualità della vita della scuola
- L'obiettivo fondamentale di una rete di scuole è quello di raggiungere le proprie finalità istituzionali
- L'offerta sussidiaria integrativa degli istituti professionali di cui all'Intesa in Conferenza Unificata del 16 dicembre 2910 prevede l'organizzazione dei curricoli, nel piano dell'offerta formativa in funzione delle qualifiche e della prosecuzione nei percorsi quinquennali
- L'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati in modo flessibile sulla base di una programmazione settimanale o plurisettimanale, fermi restando: l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali
- L'orario complessivo del curricolo po' essere organizzato in modo flessibile nel rispetto del monte ore annuale e in non meno di cinque giorni settimanali
- L'orario di funzionamento della scuola del'infanzia è stabilito dal DPR n. 89 /2009, secondo questi modelli modello a 40 ore settimanali, estendibili fino a 50, modello ridotto a 25 ore settimanali su richiesta delle famiglie