Elenco in ordine alfabetico delle domande di Area 1 - Unione Europea
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- I compiti connessi all'assistenza degli alunni diversamente abili sono attribuiti dal Dirigente Scolastico ai Collaboratori Scolastici ai sensi ... del CCNL SCUOLA, 2006-2009
- I corsi realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono finalizzati al conseguimento di: diploma di tecnico superiore
- I Paesi fondatori delle Comunità Europee sono stati: Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi
- I partenariati Comenius Regio promuovono attività di cooperazione transnazionale tra due autorità educative locali o regionali di due diversi Paesi europei partecipanti a LLP
- I percorsi IFTS sono finalizzati al conseguimento di: certificato di specializzazione tecnica superiore
- I percorsi in alternanza rientrano all'interno del piano dell'offerta formativa ? Si, i percorsi in alternanza sono definiti e programmati all'interno del piano dell'offerta formativa.
- I percorsi in alternanza si articolano in: Periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro.
- I percorsi liceali delle sezioni bilingue, delle sezioni ad opzione internazionale, di liceo classico europeo e di liceo linguistico europeo e ad indirizzo sportivo sono riorganizzati attraverso specifico regolamento.
- I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati, volti alla realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi ? Sì.
- I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, previsti nel progetto educativo personalizzato relativo al percorso scolastico o formativo, possono essere svolti: Anche in periodi diversi da quelli fissati dal calendario delle lezioni.
- I periodi di tirocinio svolti dagli studenti nell'ambito dell'alternanza costituiscono rapporto individuale di lavoro ? No, non costituiscono rapporto individuale di lavoro.
- I programmi d'insegnamento Rientrano nella competenza nazionale
- I risultati di apprendimento dei liceo artistico prevedono risultati di apprendimento comuni a tutti gli indirizzi e propri di ciascun indirizzo.
- I risultati di apprendimento dei liceo classico sottolineano l'importanza dell'analisi stilistica e retorica dei testi greci e latini e dell'acquisizione dei relativi strumenti
- I risultati di apprendimento del liceo delle scienze umane sottolineano la pari dignità degli apporti alle scienze umane della cultura pedagogica, psicologica e socioantropologica.
- I risultati di apprendimento del liceo delle scienze umane, opzione economico-sociale sono fortemente differenziati dai risultati di apprendimento previsti per il liceo delle scienze umane.
- I risultati di apprendimento del liceo linguistico fanno esplicito riferimento al Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, fissando i livelli minimi da acquisire nelle tre lingue straniere previste dall'ordinamento.
- I risultati di apprendimento del liceo musicale e coreutico sottolineano l'importanza dell'esecuzione e dell'interpretazione delle opere dei rispettivi percorsi.
- I risultati di apprendimento del liceo scientifico sottolineano l'importanza del rapporto tra pensiero scientifico e riflessione filosofica.
- I risultati di apprendimento del liceo scientifico, opzione scienze applicate sono differenziati dai risultati di apprendimento previsti per il liceo scientifico.
- I risultati individuali degli alunni della scuola primaria francese nelle valutazioni standardizzate a livello nazionale sono comunicati a: Insegnanti e genitori
- I team di ispettori OfSTED (Office for Standards in Education) che ispezionano le scuole inglesi sono composti da Ispettori liberi professionisti, qualificati attraverso un apposito corso OfSTED e ispettori OfSTED
- I tirocini sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra i soggetti promotori e i datori di lavoro pubblici e privati. Indicare fra le scelte proposte quali documenti devono essere allegati alla convenzione Alla convenzione deve essere allegato un progetto formativo e di orientamento.
- Il calendario scolastico delle scuole primarie e secondarie in Inghilterra è stabilito da: le Local Authorities (L o l'organo di governo della scuola (school governing body), a seconda del tipo di scuola
- Il capo d'istituto nel sistema educativo francese può rimanere nello stesso istituto per un periodo limitato, dopo di che deve chiedere di essere trasferito. Qual è il periodo massimo di permanenza del dirigente in uno stesso istituto? 9 ANNI
- Il capo d'istituto nel sistema scolastico francese può chiedere il trasferimento di sede solo dopo un periodo di effettivo servizio nella stessa scuola. Qual è la durata di questo periodo? Almeno 3 anni
- Il concetto di "alfabetizzazione" è centrale nella riflessione educativa ed è a fondamento di importanti indagini quali il progetto PISA (Project for International Student Assessment) cui i paesi europei partecipano. Quali di queste definizioni è più vicina all'idea di alfabetizzazione utilizzata in PISA? E' un processo evolutivo continuo in cui si catalizzano tutti i successivi apprendimenti - formali e non formali - dell'individuo, nonchè le sue esperienze come membro attivo di un gruppo sociale
- Il Consiglio d'Europa è un'organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia e i diritti dell'uomo
- Il Consiglio europeo non esercita funzioni legislative
- Il Consiglio europeo è composto dai Capi di Stato o di Governo
- Il curricolo in Spagna è costituito da: Una percentuale di curricolo di base definito a livello nazionale e una percentuale di curricolo sviluppato a livello di Comunità Autonoma
- Il D.Lgs. n°59/2004 per la scuola primaria ... non definisce in alcun modo quote orarie da destinare alle singole discipline previste nei Piani di Studio personalizzati
- Il D.M. 31.07.2007 assegna alle Istituzioni Scolastiche, per il biennio 2007-2009, il compito di ... verificare la congruità dei contenuti proposti e la loro articolazione, nel quadro delle finalità generali e degli obiettivi individuati per ogni ordine di scuola
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, all'art.5, comma 3, stabilisce che i dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti: possono essere costituiti dagli istituti professionali, nell'esercizio della propria autonomia didattica, organizzativa e di ricerca.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, attribuisce al comitato tecnico- scientifico degli istituti professionali: funzioni consultive e di proposta per l'organizzazione delle aree di indirizzo e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e di flessibilità.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, indica che gli spazi di flessibilità degli istituti professionali possono essere utilizzati: esclusivamente per introdurre modifiche nelle attività e insegnamenti delle aree di indirizzo.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, nell'Allegato A, stabilisce che le attività e gli insegnamenti relativi a "Cittadinanza e Costituzione": coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico- economico.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che ai componenti del comitato tecnico-scientifico: non spettano compensi ad alcun titolo.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che ambiti, criteri e modalità per l'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo degli istituti professionali in opzioni sono definiti: con Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere della Conferenza Stato, Regioni e Province autonome.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono utilizzare gli spazi di flessibilità per: articolare le aree di indirizzo in opzioni, purché incluse in un apposito elenco nazionale.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono utilizzare gli spazi di flessibilità:anche nel primo biennio entro il 25% dell'orario annuale delle lezioni solo se svolgono un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema dell'istruzione e della formazione professionale regionale.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono utilizzare la flessibilità: nei limiti delle dotazioni organiche assegnate senza determinare esuberi di personale.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono utilizzare la quota di autonomia per: potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono utilizzare la quota di autonomia: nell'ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni e in coerenza con il profilo di cui all'Allegato A).
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono utilizzare la seguente quota di autonomia dei curricoli: fino al 20 per cento dell'orario complessivo delle lezioni previsto per il primo biennio e per il complessivo triennio.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i percorsi degli istituti professionali hanno la seguente struttura: due bienni e un quinto anno
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i percorsi degli istituti professionali nel primo biennio hanno la seguente struttura: 660 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per ciascun anno, ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i percorsi degli istituti professionali si sviluppano: attraverso metodologie basate sulla didattica di laboratorio, la personalizzazione dei prodotti e dei servizi, la gestione di processi in contesti organizzati e alternanza scuola-lavoro.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i percorsi degli istituti professionali sono oggetto di monitoraggio: costante, anche ai fini della loro innovazione permanente, nel confronto con le Regioni, gli Enti locali, le parti sociali e gli altri Ministeri interessati.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i percorsi degli istituti professionali sono suddivisi: in due settori e sei indirizzi.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i risultati del monitoraggio e della valutazione degli istituti professionali sono oggetto di: un rapporto presentato al Parlamento ogni tre anni dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che il secondo biennio e il quinto anno dei percorsi degli istituti professionali sono articolati, per ciascun anno, in: 495 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che indirizzi, profili e risultati di apprendimento degli istituti professionali sono aggiornati: periodicamente, con riferimento agli esiti del monitoraggio, agli sviluppi della ricerca scientifica e alle innovazioni tecnologiche nonché alle esigenze espresse dal mondo economico e produttivo.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che la declinazione dei risultati di apprendimento dei percorsi degli istituti professionali è effettuata: dalle istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, sulla base di specifiche linee guida.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che la determinazione della quota di autonomia: tiene conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che la quota di autonomia dei curricoli può essere utilizzata per: attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell'offerta formativa.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che la quota di autonomia dei curricoli può essere utilizzata: per introdurre modifiche nelle attività e insegnamenti sia dell'area di istruzione generale, comune a tutti gli indirizzi, sia dell'area di indirizzo.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che l'orario complessivo annuale delle lezioni degli istituti professionali è: di 1056 ore, corrispondenti a 32 ore settimanali di lezione, dal primo al quinto anno.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che l'ufficio tecnico: è in dotazione agli istituti professionali per il settore industria e artigianato, con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che l'utilizzo della quota di autonomia è gestito: dagli istituti professionali, nei limiti del contingente di organico annualmente assegnato.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che negli istituti professionali l'insegnamento di scienze motorie è impartito: secondo le Indicazioni nazionali relative al medesimo insegnamento dei percorsi liceali.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che nel Diploma rilasciato a conclusione degli esami di Stato sono indicati: l'indirizzo seguito dallo studente e le competenze acquisite, anche in riferimento alle eventuali opzioni scelte.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che per l'utilizzo della quota di autonomia: nessuna disciplina può essere decurtata per più del 20% dell'orario complessivo delle lezioni previsto dai quadri orari di cui agli Allegati e C).
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce la declinazione dei risultati di apprendimento degli istituti professionali in: competenze, abilità e conoscenze, effettuata anche in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, all'art.5 stabilisce che gli istituti tecnici possono utilizzare la quota di autonomia: nell'ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni e in coerenza con il profilo di cui all'Allegato A).
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, all'art.5, comma 2, stabilisce che i percorsi degli istituti tecnici nel primo biennio hanno la seguente struttura: 660 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per ciascun anno, ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, all'art.5, comma 3, stabilisce che la quota di autonomia dei curricoli può essere utilizzata per: attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell'offerta formativa.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, all'art.5, comma 3, stabilisce che l'utilizzo della quota di autonomia è: gestito dagli istituti tecnici nei limiti del contingente di organico annualmente assegnato.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, articolo 7, stabilisce che i percorsi degli istituti tecnici sono oggetto di monitoraggio costante, anche ai fini della loro innovazione permanente, nel confronto con le Regioni, gli Enti locali, le parti sociali e gli altri Ministeri interessati.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, attribuisce al comitato tecnico- scientifico degli istituti tecnici: funzioni consultive e di proposta per l'organizzazione delle aree di indirizzo e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e di flessibilità
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, nell'Allegato A, stabilisce che le attività e gli insegnamenti relativi a "Cittadinanza e Costituzione" coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico- economico.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, prevede nel quinto anno degli istituti tecnici l'insegnamento in lingua inglese di una disciplina non linguistica: scelta tra le discipline dell'area di indirizzo.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che ambiti, criteri e modalità per l'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo degli istituti tecnici in opzioni sono definiti: con Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere della Conferenza Stato, Regioni e Province autonome.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici collaborano: con le strutture formative accreditate dalle regioni nei Poli tecnico professionali costituiti secondo le linee guida adottate dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici possono contrarre contratti d'opera con esperti del mondo del lavoro e delle professioni: ai fini dell'arricchimento dell'offerta formativa e per competenze specialistiche non presenti nell'istituto.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici possono utilizzare gli spazi di flessibilità per: articolare le aree di indirizzo in opzioni, purché incluse in un apposito elenco nazionale.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici possono utilizzare i seguenti spazi di flessibilità: entro il 30 per cento nel secondo biennio e il 35 per cento nell'ultimo anno.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici possono utilizzare la flessibilità: nei limiti delle dotazioni organiche assegnate senza determinare esuberi di personale.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici possono utilizzare la seguente quota di autonomia dei curricoli: fino al 20 per cento dell'orario complessivo delle lezioni previsto per il primo biennio e per il complessivo triennio
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i criteri generali per l'insegnamento nel quinto anno degli istituti tecnici di una disciplina non linguistica in lingua inglese sono definiti: con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti possono essere costituiti dagli istituti tecnici, nell'esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i percorsi degli istituti tecnici hanno la seguente struttura: due bienni e un quinto anno.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i percorsi degli istituti tecnici si realizzano: attraverso metodologie finalizzate a sviluppare competenze basate sulla didattica di laboratorio, l'analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i percorsi degli istituti tecnici sono suddivisi: in due settori e undici indirizzi.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i risultati del monitoraggio e della valutazione sono oggetto di: un rapporto presentato al Parlamento ogni tre anni dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che il secondo biennio e il quinto anno dei percorsi degli istituti tecnici sono articolati, per ciascun anno, in 495 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che indirizzi, profili e risultati di apprendimento degli istituti tecnici sono aggiornati: periodicamente, con riferimento agli esiti del monitoraggio, agli sviluppi della ricerca scientifica e alle innovazioni tecnologiche nonché alle esigenze espresse dal mondo economico e produttivo.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che la declinazione dei risultati di apprendimento dei percorsi degli istituti tecnici è effettuata: dalle istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, sulla base di specifiche linee guida.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che l'orario complessivo annuale delle lezioni degli istituti tecnici è: di 1056 ore, corrispondenti a 32 ore settimanali di lezione, dal primo al quinto anno.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che l'ufficio tecnico: è in dotazione degli istituti tecnici per il settore tecnologico, con il compito di sostenere l'organizzazione e la funzionalità dei laboratori.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che negli istituti tecnici l'insegnamento di scienze motorie è impartito: secondo le indicazioni nazionali relative al medesimo insegnamento dei percorsi liceali.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che nel Diploma rilasciato a conclusione degli esami di Stato sono indicati: l'indirizzo seguito dallo studente e le competenze acquisite, anche in riferimento alle eventuali opzioni scelte.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che: ai componenti del comitato tecnico scientifico non spettano compensi ad alcun titolo.
- Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce la declinazione dei risultati di apprendimento degli istituti tecnici in: competenze, abilità e conoscenze, effettuata anche in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008.
- Il decreto Ministeriale 7 ottobre 2010 , n. 211 ha per oggetto le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali.
- Il DM n 139/07 prevede che coloro che non hanno conseguito il titolo conclusivo del primo ciclo e che hanno compiuto il sedicesimo anno di età possono adempire all'obbligo di istruzione presso ... i Centri provinciali per l'istruzione degli adulti istituiti dalla legge n 296/06 (finanziaria 2007)
- Il Documento tecnico compreso nel DM 139/07 suggerisce di perseguire lo sviluppo delle competenze chiave attraverso ... l'integrazione e l'interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali
- Il DPR 89/09 dichiara che un atto di indirizzo del MIUR inviduerà i criteri generali per ... l'armonizzazione degli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi agli obiettivi previsti dal Regolamento stesso
- Il DPR 89/09 prevede che la scuola dell'infanzia abbia diversi tempi scuola. Quali? 40 ore – 50 ore – 25 ore settimanali
- Il fondo monetario internazionale promuove la collaborazione monetaria e la stabilità finanziaria
- Il Fondo sociale europeo è un fondo strutturale
- Il livello secondario superiore in Inghilterra rientra nell'istruzione obbligatoria? Solo i primi due anni
- Il numero massimo di alunni per classe a livello primario in Spagna è 25 alunni
- Il nuovo ordinamento degli istituti professionali prevede che per la realizzazione dei percorsi di studio si faccia ricorso all'alternanza scuola lavoro? Sì.
- Il nuovo ordinamento degli istituti tecnici prevede per la realizzazione dei percorsi di studio il ricorso anche a strumenti didattici quali l'alternanza scuola lavoro? Sì.
- Il Parlamento europeo è eletto ogni: cinque anni
- Il Parlamento europeo ha sede a Strasburgo
- Il percorso del liceo artistico contempera l'apprendimento delle tecniche artistiche con lo studio dei fenomeni estetici.
- Il percorso del liceo artistico è articolato, a partire dal secondo biennio, negli indirizzi: arti figurative; architettura e ambiente; design; audiovisivo e multimediale; grafica; scenografia.
- Il percorso del liceo artistico è caratterizzato da un primo biennio comune e da un secondo biennio e quinto anno con orari scanditi in attività obbligatorie per tutti gli studenti e in attività proprie di ciascun indirizzo.
- Il percorso del liceo classico si articola in un primo biennio, detto ginnasiale, in un secondo biennio e in un quinto anno.
- Il percorso del liceo classico è finalizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica, ma riserva attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, al fine di cogliere le intersezioni tra i saperi ed elaborare una visione critica della realtà.
- Il percorso del liceo delle scienze umane assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane, guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi ed è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell'identità personale e delle relazioni umane e sociali.
- Il percorso del liceo delle scienze umane e il percorso della relativa opzione "economico sociale" sono differenziati sin dal primo biennio.
- Il percorso del liceo linguistico mira all'acquisizione delle competenze comunicative in tre lingue, oltre all'italiano.
- Il percorso del liceo linguistico prevede lo studio di tre lingue straniere a partire dal primo biennio.
- Il percorso del liceo linguistico è l'unico che prevede, ordinamentalmente, lo studio di due discipline non linguistiche in due distinte lingue straniere.
- Il percorso del liceo musicale e coreutico prevede che l'iscrizione sia subordinata al superamento di una prova preordinata alla verifica del possesso di specifiche competenze musicali o coreutiche
- Il percorso del liceo scientifico guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.
- Il percorso del liceo scientifico e il percorso della relativa opzione "scienze applicate" sono differenziati sin dal primo biennio.
- Il piano degli studi dei licei artistici assegna al laboratorio artistico del primo biennio una funzione orientativa verso gli indirizzi attivati dal terzo anno. Per questo motivo, è organizzato in moduli differenziati.
- Il piano degli studi dei liceo classico prevede lo studio delle scienze naturali a partire dal primo biennio.
- Il piano degli studi del liceo linguistico prevede lo studio di tre lingue straniere a partire dal primo biennio.
- Il piano degli studi del liceo scientifico prevede l'insegnamento di disegno e storia dell'arte.
- Il piano degli studi del liceo scientifico, opzione scienze applicate, non prevede che all'insegnamento di Matematica sia demandato anche l'insegnamento di informatica al primo biennio.
- Il Piano dell' Offerta Formativa è elaborato con riferimento alle Indicazioni per il Curricolo ... dall'a.s. 2007/2008, ai sensi del D.M. del 31.07.2007
- Il Portogallo è entrato a far parte dell'UE il 1° gennaio 1986
- Il potenziamento e l'articolazione dell'offerta formativa dei percorsi di liceo artistico, attraverso laboratori e interazioni col mondo del lavoro, cercano di corrispondere alle esigenze e alle vocazioni delle realtà territoriali e sono realizzate anche attraverso accordi con le Regioni.
- Il principio di sussidiarietà si applica: ai settori di competenza concorrente o condivisa tra Comunità e Stati membri
- Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione per il sistema dei licei e le relative Indicazioni nazionali sono aggiornati periodicamente in relazione agli sviluppi culturali emergenti nonché alle esigenze espresse dalle università, dalle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e dal mondo del lavoro e delle professioni.
- Il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, è articolato in una breve premessa, nell'elenco dei risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali e nell'elenco dei risultati di apprendimento dei distinti percorsi liceali.
- Il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, elenca alcuni aspetti del lavoro scolastico, specificando che detto elenco è orientativo, ma i punti che prevede sono "fondamentali e imprescindibili".
- Il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, raggruppa i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali in 5 aree.
- Il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, raggruppa i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali nelle aree: metodologica; logico-argomentativa; linguistica e comunicativa; storico- umanistica; scientifica, matematica e tecnologica.
- Il Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF) consente di: mettere in relazione e posizionare in una struttura a otto livelli l'intera gamma dei titoli di studio e di qualificazione rilasciati nei Paesi membri.
- Il Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF) si basa: sui risultati dell'apprendimento.
- Il Regolamento che detta le norme generali relative al riordino degli istituti tecnici è stato emanato: con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 20101, n.88
- Il riordino e il potenziamento degli istituti professionali è disposto: dal decreto legge 31 gennaio 2007, n.7, convertito con modificazioni dalla legge 2 aprile 2007, n.40.
- Il riordino e il potenziamento degli istituti tecnici è disposto: dal decreto legge 31 gennaio 2007, n.7, convertito con modificazioni dalla legge 2 aprile 2007, n.40.
- Il sistema ‘duale' fa parte degli ordinamenti di tutti i seguenti Paesi europei, tranne uno. Di quale Paese si tratta? Francia
- Il sistema dei licei comprende i licei artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane.
- Il sistema educativo spagnolo è stato recentemente riformato dalla Ley Orgánica de Educación (LOE). A quando risale la legge? 2006
- Il socle commun de connaissances et de compétences è: Una base comune di conoscenze e competenze che gli alunni francesi devono acquisire al termine della scolarizzazione obbligatoria
- Il titolo di studio rilasciato al superamento dell'esame di Stato al termine dei percorsi liceali consente l'accesso all'università ed agli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, agli istituti tecnici superiori e ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore .
- Il Trattato di Roma è entrato in vigore il 1° gennaio 1958
- In ambito comunitario, la politica dell'immigrazione è materia di competenza condivisa
- In base agli artt.1 e 2 del Decreto del Ministro dell'Istruzione del 25 ottobre 2007 l'autonomia è conferita ad un Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti: secondo i criteri e i parametri previsti dalla normativa vigente in relazione all'utenza dei centri con il riconoscimento di un proprio organico.
- In base al D.P.R. n° 202/1990, il riconoscimento di idoneità all'insegnamento della Religione Cattolica ha effetto ... permanente, salvo revoca da parte dell'Ordinamento diocesano
- In base al D.P.R. n° 202/1990, nella Scuola dell'Infanzia l'insegnamento della Religione Cattolica è svolto per un ammontare complessivo annuo di ... 60 h
- In base al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 la quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni scolastiche non può essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio, al 30 per cento nel secondo biennio e al 20 per cento nel quinto anno.
- In base al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 l'istituzione scolastica, se rispetta le modalità di esercizio della quota di autonomia dettate dall'articolo 10, comma 1 lettera c del predetto decreto, è libera di modificare i quadri orari.
- In base al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 l'orario annuale è articolato in attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e negli insegnamenti eventualmente previsti dal piano dell'offerta formativa.
- In base al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, la quota dei piani di studio riservata all'autonomia è rimessa alle singole istituzioni scolastiche nell'ambito degli indirizzi definiti dalle regioni in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'articolo 2, comma 3 del suddetto decreto.
- In base al DPR 122/09, nella scuola primaria la valutazione del comportamento è espressa attraverso ... un giudizio, formulato attraverso le modalità deliberate dal Collegio dei docenti, e riportato nel documento di valutazione
- In base al DPR n 122/09, come è costituito il voto finale dell'Esame di Stato conclusivo del I ciclo? Dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5
- In base all'art. 4 della Legge n. 53/2003 i corsi del secondo ciclo in alternanza scuola-lavoro, da chi sono progettati, attuati e valutati? Dall'istituzione scolastica e formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
- In base alle "Linee guida sul servizio di istruzione domiciliare, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, 2003", chi sono i titolari della gestione del servizio di istruzione domiciliare? Gli Uffici Scolastici Regionali
- In base alle "Linee guida sul servizio di istruzione domiciliare, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, 2003", l' istruzione domiciliare può essere erogata nei confronti di alunni di scuole di ogni ordine e grado, già ospedalizzati a causa di gravi patologie, sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo ... non inferiore a 30 giorni, anche non continuativi
- In che cosa consiste il progetto PISA (Project for International Student Assessment)? E' una ricerca comparativa ricorrente condotta dall'OCSE in diversi paesi europei ed extra-europei per valutare il livello di alfabetizzazione degli allievi di 15 anni.
- In che cosa consiste il programma inglese National Professional Qualification for Headship? E' un corso di qualificazione obbligatorio per accedere alla dirigenza scolastica
- In che cosa consiste TALIS (Teaching And Learning International Survey)? E' una ricerca comparativa condotta dall'OCSE in diversi paesi europei ed extra-europei sull'insegnamento e l'apprendimento
- In diversi paesi Europei è obbligatorio un periodo di transizione, dalla formazione iniziale degli insegnanti alla vita professionale, chiamato "fase finale di qualifica sul lavoro". Durante questa fase gli insegnanti non sono ancora pienamente qualificati e vengono spesso ritenuti "candidati insegnanti" o "tirocinanti". In quale dei seguenti gruppi di paesi è prevista questa misura? Inghilterra, Portogallo, Francia
- In Francia i capi d'istituto sono responsabili della valutazione dei docenti delle scuole secondarie Sì ma solo per quanto riguarda il comportamento generale del docente, la componente didattica e disciplinare dell'azione dell'insegnante viene valutata dagli ispettori
- In Germania, all'interno del previsto controllo del servizio prestato, gli insegnanti, in quanto dipendenti pubblici, sono sottoposti in determinate occasioni a valutazione da parte di quale Organismo? l'Ispettorato
- In Germania, gli alunni che completano con successo il proprio percorso obbligatorio di istruzione secondaria ottengono una certificazione valida a quale livello? federale
- In Germania, i capi d'istituto vengono selezionati e nominati in quale dei seguenti modi? A tutti gli effetti le selezioni e nomine vengono effettuate centralmente a livello di ogni singola Land
- In Germania, nella maggior parte delle regioni (Land), quale Organo ha l'obbligo di predisporre il documento caratterizzante dell'istituto (Schulprogramme), esplicitando anche il piano di sviluppo della didattica e dell'organizzazione? il capo d'istituto
- In Germania, per poter accedere al percorso universitario di formazione iniziale per l'insegnamento, si deve essere in possesso di quale titolo di studio? la specifica certificazione ottenuta al termine del percorso secondario post- obbligo di istruzione generale intensificata, o Abitur
- In Inghilterra la formazione in servizio degli insegnanti dei livelli primario, secondario inferiore e secondario superiore è: obbligatoria per gli insegnanti di tutti e tre i livelli di istruzione
- In Olanda, a che livello sono determinati in quasi tutti i settori educativi lo status professionale e le condizioni di servizio degli insegnanti? a livello decentrato, con accordi settoriali collettivi
- In Portogallo, l'orario settimanale a livello secondario inferiore è costituito da lezioni della durata di 90 minuti
- In quale Area è inserito l'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione nella scuola secondaria di I grado, secondo il DPR 89/09? Storico -geografica
- In quale dei seguenti casi, in Spagna, gli alunni con bisogni educativi speciali frequentano istituti speciali diversi da quelli ordinari? Esclusivamente nel caso di alunni con disabilità particolarmente gravi che richiedono strutture e sostegno adeguati
- In quale dei seguenti gruppi di paesi i bambini che non sono giudicati pronti per iniziare la scuola primaria vengono iscritti in classi cosiddette di transizione? Repubblica ceca, Germania, Austria
- In quale dei seguenti gruppi di paesi uno o più anni dell'istruzione secondaria superiore fa/fanno parte dell'istruzione obbligatoria? Ungheria, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Portogallo
- In quale dei seguenti Paesi europei il sistema "pubblico" di istruzione è organizzato e offerto soprattutto da soggetti privati? Olanda
- In quale dei seguenti Paesi europei vi è un'assemblea formale dei docenti con potere deliberante, tra gli Organi Collegiali previsti? Spagna
- In quale dei seguenti Paesi gli alunni scelgono il proprio percorso di istruzione/formazione secondaria ad un'età particolarmente precoce? Germania
- In quale dei seguenti paesi gli studenti hanno la possibilità di proseguire per un ulteriore anno l'istruzione di base nel caso in cui, ad esempio, non abbiano ancora scelto il percorso di studi successivo? Finlandia
- In quale dei seguenti paesi la lingua latina è una delle materie facoltative previste nel curricolo a livello di istruzione secondaria inferiore? Spagna
- In quale dei seguenti paesi la scelta e l'approvazione dei libri di testo viene fatta a livello centrale? Grecia
- In quale dei seguenti paesi l'obbligo di istruzione si conclude al diciottesimo anno di età? Ungheria e Paesi Bassi
- In quale dei seguenti paesi l'orientamento agli studenti è incluso come insegnamento nel curricolo di base del ciclo dell'obbligo di istruzione? Finlandia
- In quale dei seguenti paesi l'ultimo anno dell'istruzione preprimaria è obbligatorio? Ungheria
- In quale di questi paesi è espressamente previsto dalla normativa vigente che la formazione in servizio possa essere svolta all'estero? Ungheria
- In quale di questi paesi è più alta la percentuale di adulti tra i 25 e i 64 anni sprovvista di diploma di scuola secondaria inferiore? Portogallo
- In quale di questi paesi è più bassa la percentuale di adulti tra i 25 e i 64 anni sprovvista di diploma di scuola secondaria inferiore? Francia
- In quale di questi paesi è prevista una remunerazione per i membri dell'organo di governo della scuola? Olanda
- In quale di questi paesi europei il numero di anni di istruzione obbligatoria è più elevato? Olanda
- In quale di questi paesi il capo di istituto dura in carica 4 anni rinnovabili per ulteriori 4 anni? Spagna
- In quale di questi paesi la formazione in servizio dei docenti è obbligatoria? Inghilterra
- In quale di questi paesi la remunerazione degli insegnanti (stipendio al termine della carrier è migliore, secondo i calcoli dell'OCSE? Germania
- In quale di questi paesi la spesa pubblica per l'istruzione (tutti i livelli) in rapporto al PIL (prodotto interno lordo) è più alta? Danimarca
- In quale di questi paesi la spesa pubblica per l'istruzione (tutti i livelli) in rapporto al PIL (prodotto interno lordo) è più bassa? Repubblica Ceca
- In quale di questi paesi l'età media degli insegnanti è più avanzata? Italia
- In quale di questi sistemi educativi il dirigente scolastico è assunto attraverso un processo che comprende una componente elettiva? Portogallo
- In quale di questi sistemi educativi il dirigente scolastico viene assunto con un processo centralizzato, gestito dall'amministrazione centrale? Francia
- In quale fascia d'età l'istruzione è obbligatoria in Spagna? 6- 16 anni
- In quale legge si prevede che le istituzioni scolastiche della scuola primaria costituiscano classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali? L 169/08
- In quale Paese europeo, tra quelli elencati, le scuole nel settore pubblico sono più autonome nella gestione delle risorse umane (capi d'istituto e insegnanti)? Svezia
- In quale Paese un referendum popolare ha respinto per due volte l'adesione all'Unione europea? Norvegia.
- In quale tra i seguenti documenti è riportata la seguente frase: "E' opportuno sviluppare un piano nazionale per lo sviluppo della cultura tecnica che rafforzi l'orientamento, migliori la governance, sviluppi i percorsi di aggiornamento innovativi per gli insegnanti, adegui i programmi alle innovazioni scientifiche e tecnologiche, modernizzi i laboratori in stretto collegamento con la domanda del settore produttivo, rafforzi l'esperienza stage– tirocinio – alternanza e il raccordo scuola – impresa attraverso l'istituzione dei nuovi comitati tecnico scientifici". Italia 2020. Piano di azione per l'occupabilità dei giovani attraverso l'integrazione tra apprendimento e lavoro.
- In quale/i livello/i di istruzione è obbligatorio l'insegnamento di una lingua straniera in Inghilterra? Solo nel livello secondario inferiore
- In quali dei seguenti gruppi di paesi l'istruzione secondaria inferiore si divide in diversi tipi di offerta educativa? Germania, Austria, Paesi Bassi
- In quali delle seguenti coppie di paesi la formazione continua degli insegnanti, pur essendo facoltativa, è comunque necessaria per ottenere un avanzamento di carriera o retributivo? Spagna e Portogallo
- In quali spazi dell'orario è previsto l'insegnamento dell'inglese potenziato, secondo il DPR 89/09? Nelle due ore previste per l'insegnamento della seconda lingua comunitaria o nei margini di autonomia previsti dal DPR 275/99
- In quanti key stage è suddivisa l'istruzione obbligatoria in Inghilterra? 4 key stage
- In Spagna a cosa hanno diritto gli alunni che provengono da situazioni di svantaggio socio-economico? Borse di studio e aiuti economici per compensare lo svantaggio
- In Spagna, a quali delle seguenti categorie appartengono gli 'alunni con un bisogno specifico di supporto educativo'? alunni con bisogni educativi speciali, alunni particolarmente dotati e alunni immigrati
- In Spagna, cosa è il proyecto educativo? Il documento in cui la scuola descrive il proprio piano formativo
- In Spagna, cosa sono i centros concertados? scuole private finanziate con fondi pubblici sulla base di accordi con le autorità educative locali
- In Spagna, cosa sono le Enseñanzas de régimen especial? Percorsi di istruzione nei settori delle arti, della musica, della danza, delle lingue e dello sport
- In Spagna, dopo aver concluso l'istruzione secondaria obbligatoria, gli studenti possono scegliere fra diversi percorsi. Quale fra le seguenti opzioni non esiste? Il Bachillerato di tipo professionale
- In Spagna, dopo aver passato la selezione per la nomina a capo di istituto, cosa occorre fare per avere la nomina definitiva? Seguire un programma di formazione iniziale organizzato a livello di Comunità Autonoma
- In Spagna, gli apprendimenti degli alunni sono valutati esternamente attraverso test standardizzati. Quale delle seguenti affermazioni è corretta? Ci sono due rilevazioni distinte, una organizzata a livello nazionale, anche in collaborazione con le Comunità Autonome, e una organizzata a livello di singola Comunità Autonoma
- In Spagna, il reclutamento degli insegnanti nel settore pubblico avviene normalmente in quale modo? per concorso pubblico
- In Spagna, in quali momenti del percorso scolastico degli alunni sono obbligatorie le valutazioni diagnostiche generali nell'istruzione primaria e secondaria? al termine del secondo ciclo dell'istruzione primaria e al termine del secondo anno dell'istruzione secondaria obbligatoria
- In Spagna, la competenza nella gestione del sistema educativo è del Ministero dell'istruzione e degli organi competenti delle singole Comunità Autonome
- In Spagna, la Educación Secundaria Obligatoria (ESO) ha la durata complessiva di 4 anni
- In Spagna, l'educazione prescolare è parte del sistema educativo e ha una durata di 6 anni (0-6 anni di età)
- In Spagna, l'istruzione e formazione professionale di livello intermedio (livello secondario superiore) è organizzata in cicli formativi corrispondenti a diverse qualifiche professionali
- In Svezia, come avviene la distribuzione del numero minimo di ore di lezione stabilite per il curricolo obbligatorio? ogni istituto scolastico decide autonomamente il numero di ore di lezione per settimana e la durata della giornata scolastica
- In Ungheria, la formazione in servizio degli insegnanti del livello primario e secondario è: Obbligatoria
- Indicare fra le scelte proposte chi accede corsi promossi dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS), secondo quanto indicato nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008: giovani e adulti in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore
- Indicare fra le scelte proposte la composizione dei partenariati che progettano e gestiscono i percorsi IFTS: istituti di istruzione secondaria di secondo grado, Università, enti pubblici di ricerca, centri e agenzie di formazione professionale accreditati dalle Regioni, imprese
- Indicare fra le scelte proposte quale descrive alcuni dei criteri comuni sia ai percorsi formativi promossi dagli ITS sia ai percorsi IFTS, come da Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25/01/2008: i docenti provengono per non meno del 50% dal mondo del lavoro con una specifica esperienza professionale maturata nel settore per almeno cinque anni
- Indicare fra le scelte proposte quale descrive le caratteristiche dell'offerta sussidiaria complementare dei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), secondo quanto indicato nelle Linee guida allegate all'Accordo della Conferenza Unificata del 16/12/2010: gli studenti possono conseguire la Qualifica e il Diploma Professionale presso gli Istituti Professionali, i quali, a tal fine, attivano classi che assumono gli standard formativi e la regolamentazione dell'ordinamento dei percorsi di IeFP, determinati da ciascuna Regione
- Indicare fra le scelte proposte quale descrive le caratteristiche dell'offerta sussidiaria integrativa dei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), secondo quanto indicato nelle Linee guida allegate all'Accordo della Conferenza Unificata del 16/12/2010: gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli Istituti Professionali possono conseguire, al termine del terzo anno, anche i titoli di Qualifica professionale in relazione all'indirizzo di studio frequentato
- Indicare fra le scelte proposte quale descrive le tipologie di intervento previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25/01/2008: offerta formativa e programmi di attività realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori, offerta formativa riguardante i percorsi IFTS e misure per facilitare lo sviluppo dei poli tecnico-professionali
- Indicare fra le scelte proposte quale descrive lo standard organizzativo minimo degli Istituti Tecnici superiori (ITS): un istituto tecnico o professionale; una struttura formativa accreditata dalla Regione per l'alta formazione; un'impresa del settore produttivo cui si riferisce l'ITS; un dipartimento universitario o altro organismo di ricerca; un Ente locale
- Indicare fra le scelte proposte quale descrive uno dei liveli essenziali dei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) previsti dal D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226: acquisizione di competenze linguistiche, matematiche, scientifiche, tecnologiche, storico sociali ed economiche e di competenze professionali relative al livello del titolo cui si riferiscono
- Indicare fra le scelte proposte quali sono gli studenti che possono svolgere l'alternanza Gli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di eta'.
- Iniziative volte al potenziamento e alla qualificazione dell'offerta di integrazione scolastica degli alunni ricoverati in ospedale sono finanziate in base alla ... L. n° 440/1997