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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto tributario

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I prestiti di denaro e di titoli non rappresentativi di merci, comprese le operazioni finanziarie mediante la negoziazione, anche a titolo di cessione pro-soluto, di crediti, cambiali o assegni:   Costituiscono prestazioni di servizi, se effettuate verso corrispettivo
I proventi derivanti dalla gestione, nell'interesse collettivo di pluralità di soggetti, di masse patrimoniali costituite con somme di denaro e beni affidati da terzi o provenienti dai relativi investimenti:   Sono qualificabili come redditi di capitale
I redditi delle imprese familiari di cui all'articolo 230-bis del codice civile, sono imputati a ciascun familiare, che abbia prestato in modo continuativo e prevalente la sua attività di lavoro nell'impresa, proporzionalmente alla sua quota di partecipazione agli utili:   Nel limite del 49 per cento dell'ammontare risultante dalla dichiarazione dei redditi dell'imprenditore
I regimi fiscali di Stati o territori, diversi da quelli appartenenti all'Unione europea ovvero da quelli aderenti allo Spazio economico europeo con i quali l'Italia abbia stipulato un accordo che assicuri un effettivo scambio di informazioni:   Si considerano privilegiati nel caso in cui l'impresa o l'ente non residente o non localizzato in Italia sia sottoposto a controllo ai sensi dell'articolo 167, comma 2, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 da parte di un partecipante residente o localizzato in Italia, laddove si verifichi la condizione di cui al comma 4, lettera a), del medesimo articolo 167
I soggetti diversi da quelli cui sono applicate le disposizioni dell'art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000).   Possono chiedere il rimborso delle imposte pagate a seguito delle operazioni abusive i cui vantaggi fiscali sono stati disconosciuti dall'amministrazione finanziaria, inoltrando a tal fine, entro un anno dal giorno in cui l'accertamento è divenuto definitivo ovvero è stato definito mediante adesione o conciliazione giudiziale, istanza all'Agenzia delle entrate, che provvede nei limiti dell'imposta e degli interessi effettivamente riscossi a seguito di tali procedure
Il c.d. "principio della riserva di legge" relativa in materia tributaria è espresso:   Dall'art. 23 della Costituzione
Il c.d. "principio di capacità contributiva" è espresso:   Dall'art. 53 della Costituzione
Il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario:   Rientra tra le materie di legislazione concorrente
Il divieto di divulgazione dei dati dei contribuenti è posto:   Dall'art. 9-ter dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000)
Il Garante nazionale del contribuente è scelto tra:   Avvocati, dottori commercialisti e ragionieri collegiati, in pensione, designati in una terna formata dai rispettivi ordini nazionali di appartenenza
Il Garante nazionale del contribuente è scelto tra:   Magistrati, professori universitari di materie giuridiche ed economiche, notai, in servizio o a riposo
Il Garante nazionale del contribuente, sulla base di segnalazioni scritte del contribuente o di qualsiasi altro soggetto che lamenti disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli o qualunque altro comportamento suscettibile di incrinare il rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazione finanziaria:   Con relazione annuale fornisce al Governo e al Parlamento dati e notizie sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale
Il Garante nazionale del contribuente, sulla base di segnalazioni scritte del contribuente o di qualsiasi altro soggetto che lamenti disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli o qualunque altro comportamento suscettibile di incrinare il rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazione finanziaria:   Relaziona ogni sei mesi sull'attività svolta al Ministro dell'economia e delle finanze, ai direttori delle Agenzie fiscali, al Comandante generale della Guardia di finanza, individuando gli aspetti critici più rilevanti e prospettando le relative soluzioni
Il Garante nazionale del contribuente:   Opera in piena autonomia ed è scelto e nominato dal Ministro dell'economia e delle finanze
Il principio di eguaglianza, declinato in materia tributaria, impone che:   Situazioni analoghe siano trattate in maniera eguale e che situazioni diverse siano trattate in modo differenziato
Il principio di progressività:   Richiede che l'imposizione fiscale cresca in misura più che proporzionale al crescere della forza economica del soggetto
Il procedimento tributario bilancia la protezione dell'interesse erariale alla percezione del tributo con la tutela dei diritti fondamentali del contribuente, nel rispetto del principio di proporzionalità. Così si esprime:   L'art. 10-ter, primo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000)
Il reddito agrario:   È costituito dalla parte del reddito medio ordinario dei terreni imputabile al capitale d'esercizio e al lavoro di organizzazione impiegati, nei limiti della potenzialità del terreno, nell'esercizio di attività agricole su di esso
Il reddito complessivo degli enti non commerciali di cui alla lettera c) del comma 1 dell'articolo 73 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   È formato dai redditi fondiari, di capitale, di impresa e diversi, ovunque prodotti e quale ne sia la destinazione, ad esclusione di quelli esenti dall'imposta e di quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva
Il reddito derivante dall'esercizio di arti e professioni:   È costituito dalla differenza tra l'ammontare dei compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo di imposta, anche sotto forma di partecipazione agli utili, e quello delle spese sostenute nel periodo stesso nell'esercizio dell'arte o della professione, salvo quanto stabilito nei successivi commi. I compensi sono computati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali stabiliti dalla legge a carico del soggetto che li corrisponde
Il termine per la presentazione della dichiarazione della successione:   Decorre nel caso di fallimento del defunto in corso alla data dell'apertura della successione o dichiarato entro sei mesi dalla data stessa, dalla data di chiusura del fallimento
Il termine per la presentazione della dichiarazione della successione:   Decorre per i rappresentanti legali degli eredi o legatari, per i curatori di eredità giacenti e per gli esecutori testamentari dalla data, successiva a quella di apertura della successione, in cui hanno avuto notizia legale della loro nomina
In conformita' al principio di proporzionalità, l'azione amministrativa deve essere necessaria per l'attuazione del tributo, non eccedente rispetto ai fini perseguiti e non limitare i diritti dei contribuenti oltre quanto strettamente necessario al raggiungimento del proprio obiettivo. Così si esprime:   L'art. 10-ter, secondo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000)
In deroga a quanto stabilito dall'articolo 7-ter, comma 1, lettera b) del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Si considerano effettuate nel territorio dello Stato se rese a committenti non soggetti passivi le prestazioni di servizi rese tramite mezzi elettronici, quando il committente è domiciliato nel territorio dello Stato o ivi residente senza domicilio all'estero
In deroga a quanto stabilito dall'articolo 7-ter, comma 1, lettera b) del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Si considerano effettuate nel territorio dello Stato se rese a committenti non soggetti passivi le prestazioni di intermediazione in nome e per conto del cliente, quando le operazioni oggetto dell'intermediazione si considerano effettuate nel territorio dello Stato
In linea generale, la base legislativa in cui si traduce la riserva di legge in materia tributaria:   Può essere costituita dalla legge del parlamento (art. 71-74 Cost.), dal decreto legislativo (art. 76 Cost.), dal decreto legge (art. 77 Cost.) e dalla legge regionale (art. 117 Cost.)
In materia di "chiarezza e motivazione degli atti", lo Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000) dispone che:   Se nella motivazione si fa riferimento ad un altro atto, che non è già stato portato a conoscenza dell'interessato lo stesso è allegato all'atto che lo richiama, salvo che quest'ultimo non ne riproduca il contenuto essenziale e la motivazione indica espressamente le ragioni per le quali i dati e gli elementi contenuti nell'atto richiamato si ritengono sussistenti e fondati
In materia di "chiarezza e motivazione degli atti", lo Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000) prevede che:   Gli atti dell'amministrazione finanziaria, autonomamente impugnabili dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria, sono motivati, a pena di annullabilità, indicando specificamente i presupposti, i mezzi di prova e le ragioni giuridiche su cui si fonda la decisione
In materia di "rimessione in termini" l'art. 9, primo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Prevede che il Ministro delle finanze, con decreto da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, rimette in termini i contribuenti interessati, nel caso in cui il tempestivo adempimento di obblighi tributari è impedito da cause di forza maggiore
In materia di "rimessione in termini" l'art. 9, primo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Prevede che qualora la rimessione in termini concerna il versamento di tributi, il decreto è adottato dal Ministro delle finanze di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica
In materia di "rimessione in termini" l'art. 9, secondo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Prevede che con proprio decreto il Ministro delle finanze, sentito il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, può sospendere o differire il termine per l'adempimento degli obblighi tributari a favore dei contribuenti interessati da eventi eccezionali ed imprevedibili
In materia di abuso del diritto tributario, l'art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Prevede che tra la data di ricevimento dei chiarimenti ovvero di inutile decorso del termine assegnato al contribuente per rispondere alla richiesta e quella di decadenza dell'amministrazione dal potere di notificazione dell'atto impositivo intercorrono non meno di sessanta giorni
In materia di abuso del diritto tributario, l'art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Prevede che la richiesta di chiarimenti è notificata dall'amministrazione finanziaria ai sensi dell'articolo 60 del d.P.R. del 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni, entro il termine di decadenza previsto per la notificazione dell'atto impositivo
In materia di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, lo Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Prevede che gli operatori possono tornare nella sede del contribuente per esaminare le osservazioni e le richieste eventualmente presentate dal contribuente dopo la conclusione delle operazioni di verifica ovvero, previo assenso motivato del dirigente dell'ufficio, per specifiche ragioni
In materia di imposta sul reddito delle società, Le ritenute di cui al primo e al secondo comma dell'articolo 26 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e all'articolo 1 del decreto-legge 2 ottobre 1981, n. 546, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 1981, n. 692:   Applicabili a titolo di acconto, si scomputano nel periodo di imposta nel quale i redditi cui afferiscono concorrono a formare il reddito complessivo ancorché non siano stati percepiti e assoggettati alla ritenuta. L'importo da scomputare è calcolato in proporzione all'ammontare degli interessi e altri proventi che concorrono a formare il reddito
In materia di redditi dei soci delle società personali in caso di recesso, esclusione, riduzione del capitale e liquidazione:   Ai fini della determinazione dei redditi di partecipazione compresi nelle somme attribuite o nei beni assegnati ai soci o agli eredi, di cui all'articolo 17, comma 1, lettera l) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dell'articolo 47, comma 7, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 indipendentemente dall'applicabilità della tassazione separata
In materia di ripartizione dell'onere probatorio nell'abuso del diritto tributario, l'art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000) prevede che:   L'amministrazione finanziaria ha l'onere di dimostrare la sussistenza della condotta abusiva, non rilevabile d'ufficio, in relazione agli elementi di cui ai commi 1 e 2. Il contribuente ha l'onere di dimostrare l'esistenza delle ragioni extrafiscali di cui al comma 3
In materia di riporto delle perdite, l'art. 84 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 prevede che:   La perdita di un periodo d'imposta, determinata con le stesse norme valevoli per la determinazione del reddito, può essere computata in diminuzione del reddito dei periodi d'imposta successivi in misura non superiore all'ottanta per cento del reddito imponibile di ciascuno di essi e per l'intero importo che trova capienza in tale ammontare
In materia di riporto delle perdite, l'art. 84 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 prevede che:   Per i soggetti che fruiscono di un regime di esenzione dell'utile la perdita è riportabile per l'ammontare che eccede l'utile che non ha concorso alla formazione del reddito negli esercizi precedenti
In materia di riporto delle perdite, l'art. 84 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 prevede che:   Le perdite realizzate nei primi tre periodi d'imposta dalla data di costituzione possono, con le modalità previste al comma 1 dell'art. 84 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, essere computate in diminuzione del reddito complessivo dei periodi d'imposta successivi entro il limite del reddito imponibile di ciascuno di essi e per l'intero importo che trova capienza nel reddito imponibile di ciascuno di essi a condizione che si riferiscano ad una nuova attività produttiva
In ossequio all'art. 1 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Le regioni e gli enti locali sono tenute ad osservare le disposizioni dello Statuto dei diritti del contribuente concernenti la garanzia del contradditorio e dell'accesso alla documentazione amministrativa tributaria, la tutela dell'affidamento, il divieto del bis in idem, il principio di proporzionalità e l'autotutela
In quale disposizione dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000) trova disciplina l'utilizzo del decreto legge in materia tributaria?   L'art. 4 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000)
Individuare la risposta esatta:   Agli effetti del primo comma dell'art. 11 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000), non ricorrono condizioni di obiettiva incertezza quando l'amministrazione finanziaria ha fornito, mediante documenti di prassi o risoluzioni, la soluzione per fattispecie corrispondenti a quella rappresentata dal contribuente