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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto tributario

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Ad avviso dell'art. 10, secondo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Non sono irrogate sanzioni ne' richiesti interessi moratori al contribuente qualora il suo comportamento risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell'amministrazione stessa
Ad avviso dell'art. 15 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se non deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo, dall'imposta lorda si detrae un importo:   Pari al 22 per cento degli interessi passivi e relativi oneri accessori, nonché delle quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione, pagati a soggetti residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro della Comunità europea ovvero a stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti in dipendenza di prestiti o mutui agrari di ogni specie, nei limiti dei redditi dei terreni dichiarati
Ad avviso dell'art. 15 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se non deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo, dall'imposta lorda si detrae un importo:   Pari al 22 per cento dei compensi comunque denominati pagati a soggetti di intermediazione immobiliare in dipendenza dell'acquisto dell'unità immobiliare da adibire ad abitazione principale per un importo non superiore ad euro 1.000 per ciascuna annualità
Ad avviso dell'art. 21 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le spese di emissione della fattura e dei conseguenti adempimenti e formalità non possono formare oggetto di addebito a qualsiasi titolo
Ad avviso dell'art. 59 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Gli utili relativi alla partecipazione al capitale o al patrimonio delle società e degli enti di cui all'articolo 73 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, concorrono alla formazione del reddito complessivo, nella misura del 40 per cento del loro ammontare, nell'esercizio in cui sono percepiti
Ad avviso dell'art. 7-ter dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Gli atti dell'amministrazione finanziaria sono nulli se affetti da vizi di nullità qualificati espressamente come tali da disposizioni entrate in vigore successivamente al d.lgs. del 30/12/2023 n. 219
Ad avviso dell'art. 7-ter dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Gli atti dell'amministrazione finanziaria sono nulli se viziati per difetto assoluto di attribuzione, adottati in violazione o elusione di giudicato
Ad avviso dell'art. 9, quarto comma, lett. a) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il valore normale è determinato per le azioni, obbligazioni e altri titoli negoziati in mercati regolamentati italiani o esteri, in base alla media aritmetica dei prezzi rilevati nell'ultimo mese
Ad avviso dell'art. 9, quarto comma, lett. b) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il valore normale è determinato, per le quote di società non azionarie e per i titoli o quote di partecipazione al capitale di enti diversi dalle società, in proporzione al valore del patrimonio netto della società o ente, ovvero, per le società o enti di nuova costituzione, all'ammontare complessivo dei conferimenti
Ad avviso dell'art. 9, quinto comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Ai fini delle imposte sui redditi, laddove non è previsto diversamente, le disposizioni relative alle cessioni a titolo oneroso valgono anche per gli atti a titolo oneroso che importano costituzione o trasferimento di diritti reali di godimento e per i conferimenti in società
Ad avviso di quanto previsto dall'art. 3, terzo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   E' in ogni caso esclusa dalla base imponibile la maggiorazione sociale dei trattamenti pensionistici prevista dall'articolo 1 della L. 29 dicembre 1988, n. 544
Agli effetti del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, per "Comunità" o "territorio della Comunità" si intende il territorio corrispondente al campo di applicazione del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Non rientrano nella "Comunità" o nel "territorio della Comunità":   Il Principato di Monaco, l'isola di Man e le zone di sovranità del Regno Unito di Akrotiri e Dhekelia si intendono compresi nel territorio rispettivamente della Repubblica francese, del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e della Repubblica di Cipro
Agli effetti del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, per "Comunità" o "territorio della Comunità" si intende il territorio corrispondente al campo di applicazione del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Non rientrano nella "Comunità" o nel "territorio della Comunità":   Per la Repubblica ellenica, il Monte Athos, per la Repubblica federale di Germania, l'isola di Helgoland ed il territorio di Büsingen
Agli effetti del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, per "Stato" o "territorio dello Stato":   Si intende il territorio della Repubblica italiana, con esclusione dei comuni di Livigno e Campione d'Italia e delle acque italiane del Lago di Lugano
Agli effetti del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per "soggetto passivo stabilito nel territorio dello Stato" si intende una stabile organizzazione nel territorio dello Stato di soggetto domiciliato e residente all'estero, limitatamente alle operazioni da essa rese o ricevute. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si considera domicilio il luogo in cui si trova la sede legale e residenza quello in cui si trova la sede effettiva
Agli effetti del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per "locazione, anche finanziaria, noleggio e simili, a breve termine di mezzi di trasporto" si intende il possesso o l'uso ininterrotto del mezzo di trasporto per un periodo non superiore a trenta giorni ovvero a novanta giorni per i natanti
Agli effetti del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per "soggetto passivo stabilito nel territorio dello Stato" si intende un soggetto passivo domiciliato nel territorio dello Stato o ivi residente che non abbia stabilito il domicilio all'estero
Agli effetti del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per "parte di un trasporto di passeggeri effettuata all'interno della Comunità", si intende la parte di trasporto che non prevede uno scalo fuori della Comunità tra il luogo di partenza e quello di arrivo del trasporto passeggeri
Agli effetti del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per "trasporto intracomunitario di beni" si intende il trasporto di beni il cui luogo di partenza e il cui luogo di arrivo sono situati nel territorio di due Stati membri diversi
Agli effetti dell'art. 13, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I corrispettivi sono costituiti per le prestazioni di servizi rese o ricevute dai mandatari senza rappresentanza, di cui al terzo periodo del terzo comma dell'articolo 3 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, rispettivamente dal prezzo di fornitura del servizio pattuito dal mandatario, diminuito della provvigione, e dal prezzo di acquisto del servizio ricevuto dal mandatario, aumentato della provvigione
Agli effetti dell'art. 13, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I corrispettivi sono costituiti per le cessioni indicate ai numeri 4), 5) e 6) del secondo comma dell'articolo 2, dal prezzo di acquisto o, in mancanza, dal prezzo di costo dei beni o di beni simili determinati nel momento in cui si effettuano tali operazioni
Agli effetti dell'art. 13, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I corrispettivi sono costituiti, per i passaggi di beni dal committente al commissionario o dal commissionario al committente, di cui al numero 3) del secondo comma dell'articolo 2, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 rispettivamente dal prezzo di vendita pattuito dal commissionario, diminuito della provvigione, e dal prezzo di acquisto pattuito dal commissionario, aumentato della provvigione
Agli effetti dell'art. 5 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per esercizio di arti e professioni si intende l'esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, di qualsiasi attività di lavoro autonomo da parte di persone fisiche ovvero da parte di società semplici o di associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l'esercizio in forma associata delle attività stesse
Ai fini del comma 2 dell'art. 2 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Si considerano in ogni caso esistenti nello Stato i titoli rappresentativi di merci esistenti nello Stato, nonché i crediti, le cambiali, i vaglia cambiari e gli assegni di ogni specie, se il debitore, il trattario o l'emittente è residente nello Stato
Ai fini del comma 2 dell'art. 2 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Si considerano in ogni caso esistenti nello Stato i beni viaggianti in territorio estero con destinazione nello Stato o vincolati al regime doganale della temporanea esportazione
Ai fini del comma 2 dell'art. 2 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Si considerano in ogni caso esistenti nello Stato i beni e i diritti iscritti in pubblici registri dello Stato e i diritti reali di godimento ad essi relativi, le azioni o quote di società, nonché le quote di partecipazione in enti diversi dalle società, che hanno nel territorio dello Stato la sede legale o la sede dell'amministrazione o l'oggetto principale
Ai fini del consolidato fiscale nazionale, si considerano controllate le società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata:   Al cui utile di bilancio la società o l'ente controllante partecipa direttamente o indirettamente per una percentuale superiore al 50 per cento da determinarsi relativamente all'ente o società controllante, tenendo conto della eventuale demoltiplicazione prodotta dalla catena societaria di controllo e senza considerare la quota di utile di competenza delle azioni prive del diritto di voto esercitabile nell'assemblea generale richiamata dall'articolo 2346 del codice civile
Ai fini del consolidato fiscale nazionale, si considerano controllate le società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata:   Al cui capitale sociale la società o l'ente controllante partecipa direttamente o indirettamente per una percentuale superiore al 50 per cento, da determinarsi relativamente all'ente o società controllante tenendo conto della eventuale demoltiplicazione prodotta dalla catena societaria di controllo, senza considerare le azioni prive del diritto di voto esercitabile nell'assemblea generale richiamata dall'articolo 2346 del codice civile
Ai fini del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per buono-corrispettivo si intende uno strumento che contiene l'obbligo di essere accettato come corrispettivo o parziale corrispettivo a fronte di una cessione di beni o di una prestazione di servizi e che indica, sullo strumento medesimo o nella relativa documentazione, i beni o i servizi da cedere o prestare o le identità dei potenziali cedenti o prestatori, ivi incluse le condizioni generali di utilizzo ad esso relative
Ai fini del titolo II-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per "prestatore di servizi di pagamento" si intende una delle categorie di prestatori di servizi di pagamento di cui all'articolo 1, comma 1, lettera g), del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11
Ai fini del titolo II-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per "operazione di pagamento" si intende l'attività, posta in essere dal pagatore o dal beneficiario, di versare, trasferire o prelevare fondi, indipendentemente da eventuali obblighi sottostanti tra pagatore e beneficiario, di cui all'articolo 1, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11
Ai fini della deduzione:   La spesa sanitaria relativa all'acquisto di medicinali deve essere certificata da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e l'indicazione del codice fiscale del destinatario
Ai fini della determinazione del credito d'imposta per i redditi prodotti all'estero di cui all'articolo 165 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Nelle ipotesi di interruzione della tassazione di gruppo prima del compimento del triennio o di revoca dell'opzione il diritto al riporto in avanti e all'indietro dell'eccedenza di cui all'articolo 165, comma 6, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 compete ai soggetti che hanno prodotto i redditi all'estero
Ai fini della determinazione del credito d'imposta per i redditi prodotti all'estero di cui all'articolo 165 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per reddito complessivo deve intendersi il reddito complessivo globale. Inoltre la quota di imposta italiana fino a concorrenza della quale è accreditabile l'imposta estera è calcolata separatamente per ciascuno dei soggetti partecipanti al consolidato, e per ciascuno Stato
Ai Fini della determinazione del reddito complessivo:   I proventi dell'attività separata di ciascun coniuge sono a lui imputati in ogni caso per l'intero ammontare
Ai fini della determinazione del reddito complessivo:   I redditi dei beni che formano oggetto della comunione legale di cui agli articoli 177 e seguenti del codice civile sono imputati a ciascuno dei coniugi per metà del loro ammontare netto o per la diversa quota stabilita ai sensi dell'articolo 210 dello stesso codice
Ai fini della tassazione separata:   I redditi dei beni che formano oggetto della comunione legale di cui agli articoli 177 e seguenti del codice civile sono imputati a ciascuno dei coniugi per metà del loro ammontare netto o per la diversa quota stabilita ai sensi dell'articolo 210 dello stesso codice
Ai fini dell'art. 12, comma 1), del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze di cui all'articolo 10, comma 3-bis, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai fini dell'art. 162 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Un soggetto è strettamente correlato ad un'impresa se, tenuto conto di tutti i fatti e di tutte le circostanze rilevanti, l'uno ha il controllo dell'altra ovvero entrambi sono controllati da uno stesso soggetto
Ai fini dell'art. 162 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Un soggetto è considerato strettamente correlato ad un'impresa se l'uno possiede direttamente o indirettamente più del 50 per cento della partecipazione dell'altra o, nel caso di una società, più del 50 per cento del totale dei diritti di voto e del capitale sociale, o se entrambi sono partecipati da un altro soggetto, direttamente o indirettamente, per più del 50 per cento della partecipazione, o, nel caso di una società, per più del 50 per cento del totale dei diritti di voto e del capitale sociale
Ai fini dell'art. 162, comma 9, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il fatto che un'impresa non residente con o senza stabile organizzazione nel territorio dello Stato controlli un'impresa residente, ne sia controllata, o che entrambe le imprese siano controllate da un terzo soggetto esercente o no attività d'impresa non costituisce di per sé motivo sufficiente per considerare una qualsiasi di dette imprese una stabile organizzazione dell'altra
Ai fini dell'art. 2 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per domicilio si intende il luogo in cui si sviluppano, in via principale, le relazioni personali e familiari della persona
Ai fini dell'art. 5 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   I redditi delle società in nome collettivo residenti nel territorio dello Stato sono imputati a ciascun socio indipendentemente dalla percezione, proporzionalmente alla sua quota di partecipazione agli utili
Ai fini dell'art. 5 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   I redditi delle società semplici residenti nel territorio dello Stato sono imputati a ciascun socio indipendentemente dalla percezione, proporzionalmente alla sua quota di partecipazione agli utili
Ai fini dell'art. 5, terzo comma, lett. c) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   L'atto pubblico o la scrittura privata autenticata di costituzione delle associazioni senza personalità giuridica può essere redatto fino alla presentazione della dichiarazione dei redditi dell'associazione
Ai fini dell'art. 85 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Sono considerati ricavi i corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l'attività dell'impresa, nonché i corrispettivi delle cessioni di materie prime e sussidiarie, di semilavorati e di altri beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione
Ai fini dell'art. 85 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Sono considerati ricavi i corrispettivi delle cessioni di azioni o quote di partecipazioni, anche non rappresentate da titoli, al capitale di società ed enti di cui all'articolo 73 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie, diverse da quelle cui si applica l'esenzione di cui all'articolo 87 del medesimo decreto, anche se non rientrano fra i beni al cui scambio è diretta l'attività dell'impresa
Ai fini delle imposte sui redditi:   Le società di armamento sono equiparate alle società in nome collettivo o alle società in accomandita semplice secondo che siano state costituite all'unanimità o a maggioranza
Ai fini delle imposte sui redditi:   Le associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l'esercizio in forma associata di arti e professioni sono equiparate alle società semplici
Ai fini delle imposte sui redditi:   Si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d'imposta, considerando anche le frazioni di giorno, hanno la residenza ai sensi del codice civile o il domicilio nel territorio dello Stato ovvero sono ivi presenti
Ai fini delle imposte sui redditi:   Le società di fatto sono equiparate alle società in nome collettivo o alle società semplici secondo che abbiano o non abbiano per oggetto l'esercizio di attività commerciali
Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto:   Costituiscono cessioni di beni le vendite con riserva di proprietà nonché le locazioni con clausola di trasferimento della proprietà vincolante per ambedue le parti
Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto:   Non sono considerate cessioni di beni le cessioni che hanno per oggetto denaro o crediti in denaro nonché le cessioni e i conferimenti in società o altri enti, compresi i consorzi e le associazioni o altre organizzazioni, che hanno per oggetto aziende o rami di azienda
Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto:   Costituiscono cessioni di beni gli atti a titolo oneroso che importano trasferimento della proprietà ovvero costituzione o trasferimento di diritti reali di godimento su beni di ogni genere
Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto:   Costituiscono cessioni di beni i passaggi dal committente al commissionario e dal commissionario al committente di beni venduti o acquistati in esecuzione di contratti di commissione
Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto:   Costituiscono cessioni di beni le cessioni gratuite di beni ad esclusione di quelli la cui produzione o il cui commercio non rientra nell'attività propria dell'impresa se di costo unitario non superiore ad euro cinquanta e di quelli per i quali non sia stata operata, all'atto dell'acquisto o dell'importazione, la detrazione dell'imposta a norma dell'articolo 19 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, anche se per effetto dell'opzione di cui all'articolo 36-bis del medesimo decreto
Ai fini dell'imposta sul valore aggiunto:   Non si considerano cessioni di beni le cessioni che hanno per oggetto terreni non suscettibili di utilizzazione edificatoria a norma delle vigenti disposizioni, nonché le cessioni di campioni gratuiti di modico valore appositamente contrassegnati
Ai sensi del quinto comma dell'art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Il contribuente può proporre interpello ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lettera c), per conoscere se le operazioni costituiscano fattispecie di abuso del diritto
Ai sensi dell'art. 1 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Ai fini dell'applicazione dell'imposta sulle successioni e donazioni si considerano trasferimenti anche la costituzione di diritti reali di godimento, la rinunzia a diritti reali o di credito e la costituzione di rendite o pensioni
Ai sensi dell'art. 1 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Ferma restando l'applicazione dell'imposta sulle successioni e donazioni anche alle liberalità indirette risultanti da atti soggetti a registrazione, l'imposta non si applica nei casi di donazioni o di altre liberalità collegate ad atti concernenti il trasferimento o la costituzione di diritti immobiliari ovvero il trasferimento di aziende, qualora per l'atto sia prevista l'applicazione dell'imposta di registro, in misura proporzionale, o dell'imposta sul valore aggiunto
Ai sensi dell'art. 1 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   L'imposta sulle successioni e donazioni non si applica nei casi di donazione o liberalità di cui agli articoli 742 e 783 del codice civile
Ai sensi dell'art. 1 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   L'imposta sulle successioni e donazioni si applica anche nei casi di immissione nel possesso temporaneo dei beni dell'assente e di dichiarazione di morte presunta, nonché nei casi di donazione presunta di cui all'art. 26 del testo unico sull'imposta di registro approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131
Ai sensi dell'art. 1 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   L'imposta sulle successioni e donazioni si applica ai trasferimenti di beni e diritti per successione a causa di morte ed ai trasferimenti di beni e diritti per donazione o altra liberalità tra vivi
Ai sensi dell'art. 1 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Costituiscono principi generali dell'ordinamento tributario e possono essere derogate o modificate solo espressamente e mai da leggi speciali
Ai sensi dell'art. 1, comma 641, della Legge del 27 dicembre 2013 n. 147:   Il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali di cui all'articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva
Ai sensi dell'art. 1, comma 643, della Legge del 27 dicembre 2013 n. 147:   In caso di detenzione temporanea di durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, la TARI è dovuta soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie
Ai sensi dell'art. 1, comma 656, della Legge del 27 dicembre 2013 n. 147:   La TARI è dovuta nella misura massima del 20 per cento della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall'autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all'ambiente
Ai sensi dell'art. 1, comma 657, della Legge del 27 dicembre 2013 n. 147:   Nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, la TARI è dovuta in misura non superiore al 40 per cento della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita
Ai sensi dell'art. 1, comma 740, della Legge del 27 dicembre 2019 n. 160:   Il presupposto dell'imposta è il possesso di immobili. Il possesso dell'abitazione principale o assimilata, come definita alle lettere b) e c) del comma 741 della Legge del 27 dicembre 2019 n. 160, non costituisce presupposto dell'imposta, salvo che si tratti di un'unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 o A/9
Ai sensi dell'art. 1, comma 741, della Legge del 27 dicembre 2019 n. 160:   Per abitazione principale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente
Ai sensi dell'art. 1, comma 741, della Legge del 27 dicembre 2019 n. 160:   Ai fini dell'IMU, per fabbricato si intende l'unità immobiliare iscritta o che deve essere iscritta nel catasto edilizio urbano con attribuzione di rendita catastale, considerandosi parte integrante del fabbricato l'area occupata dalla costruzione e quella che ne costituisce pertinenza esclusivamente ai fini urbanistici, purché' accatastata unitariamente
Ai sensi dell'art. 1, comma 742, della Legge del 27 dicembre 2019 n. 160:   Il soggetto attivo dell'imposta è il comune con riferimento agli immobili la cui superficie insiste, interamente o prevalentemente, sul territorio del comune stesso. L'imposta non si applica agli immobili di cui il comune è proprietario ovvero titolare di altro diritto reale di godimento quando la loro superficie insiste interamente o prevalentemente sul suo territorio
Ai sensi dell'art. 1, comma 743, della Legge del 27 dicembre 2019 n. 160:   I soggetti passivi dell'imposta sono i possessori di immobili, intendendosi per tali il proprietario ovvero il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi
Ai sensi dell'art. 1, comma 744, della Legge del 27 dicembre 2019 n. 160:   E' riservato allo Stato il gettito dell'IMU derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, calcolato ad aliquota dello 0,76 per cento; tale riserva non si applica agli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D posseduti dai comuni e che insistono sul rispettivo territorio
Ai sensi dell'art. 1, comma 745, della Legge del 27 dicembre 2019 n. 160:   La base imponibile dell'IMU è costituita dal valore degli immobili. Per i fabbricati iscritti in catasto, il valore è costituito da quello ottenuto applicando all'ammontare delle rendite risultanti in catasto, vigenti al 1° gennaio dell'anno di imposizione, rivalutate del 5 per cento ai sensi dell'articolo 3, comma 48, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, i moltiplicatori previsti dalla legge
Ai sensi dell'art. 1, comma 749, della Legge del 27 dicembre 2019 n. 160:   Dall'imposta dovuta per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 nonché' per le relative pertinenze si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro 200 rapportati al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione
Ai sensi dell'art. 10 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Sono obbligati a richiedere la registrazione le parti contraenti per le scritture private non autenticate per i contratti verbali e per gli atti pubblici e privati formati all'estero nonché' i rappresentanti delle società o enti esteri, ovvero uno dei soggetti che rispondono delle obbligazioni della società o ente, per le operazioni di cui all'art. 4 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131
Ai sensi dell'art. 10 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Sono esenti dall'imposta sul valore aggiunto le locazioni e gli affitti, relative cessioni, risoluzioni e proroghe, di terreni e aziende agricole, di aree diverse da quelle destinate a parcheggio di veicoli, per le quali gli strumenti urbanistici non prevedono la destinazione edificatoria, e di fabbricati, comprese le pertinenze, le scorte e in genere i beni mobili destinati durevolmente al servizio degli immobili locati e affittati, escluse le locazioni, per le quali nel relativo atto il locatore abbia espressamente manifestato l'opzione per l'imposizione
Ai sensi dell'art. 10 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'assunzione di impegni di natura finanziaria, l'assunzione di fideiussioni e di altre garanzie e la gestione di garanzie di crediti da parte dei concedenti si considerano esenti dall'imposta sul valore aggiunto
Ai sensi dell'art. 10 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le prestazioni di servizi concernenti la concessione e la negoziazione di crediti, la gestione degli stessi da parte dei concedenti e le operazioni di finanziamento si considerano esenti dall'imposta sul valore aggiunto
Ai sensi dell'art. 10 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Sono esenti dall'imposta sul valore aggiunto le prestazioni di mandato, mediazione e intermediazione relative alle operazioni di cui a numeri da 1 a 7 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 nonché quelle relative all'oro e alle valute estere, compresi i depositi anche in conto corrente, effettuate in relazione ad operazioni poste in essere dalla Banca d'Italia e dall'Ufficio italiano dei cambi, ai sensi dell'articolo 4, quinto comma, del medesimo decreto
Ai sensi dell'art. 10 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le dilazioni di pagamento, le operazioni, compresa la negoziazione, relative a depositi di fondi, conti correnti, pagamenti, giroconti, crediti e ad assegni o altri effetti commerciali, ad eccezione del recupero di crediti si considerano esenti dall'imposta sul valore aggiunto
Ai sensi dell'art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000), l'abuso del diritto tributario:   È sinonimo di "elusione fiscale"
Ai sensi dell'art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Si considerano operazioni prive di sostanza economica i fatti, gli atti e i contratti, anche tra loro collegati, inidonei a produrre effetti significativi diversi dai vantaggi fiscali
Ai sensi dell'art. 10-bis, dodicesimo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   In sede di accertamento l'abuso del diritto può essere configurato solo se i vantaggi fiscali non possono essere disconosciuti contestando la violazione di specifiche disposizioni tributarie
Ai sensi dell'art. 11 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Nella determinazione della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive, sono ammessi in deduzione in relazione a soggetti diversi dai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, i contributi per le assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni sul lavoro
Ai sensi dell'art. 11 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Le partecipazioni in società di ogni tipo si considerano comprese nell'attivo ereditario anche se per clausola del contratto di società o dell'atto costitutivo o per patto parasociale ne sia previsto a favore di altri soci il diritto di accrescimento o il diritto di acquisto ad un prezzo inferiore al valore di cui all'art. 16, comma 1 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346
Ai sensi dell'art. 11 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Si considerano compresi nell'attivo ereditario i titoli di qualsiasi specie il cui reddito è stato indicato nell'ultima dichiarazione dei redditi presentata dal defunto, salvo quanto disposto nell'art. 12, comma 1, lettera b) del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346
Ai sensi dell'art. 11 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 347:   Sono obbligati al pagamento dell'imposta ipotecaria e dell'imposta catastale coloro che richiedono le formalità di cui all'art. 1 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 347 e le volture di cui all'art. 10 del medesimo decreto legislativo e i pubblici ufficiali obbligati al pagamento dell'imposta di registro o dell'imposta sulle successioni e donazioni, relativamente agli atti ai quali si riferisce la formalità o la voltura
Ai sensi dell'art. 11 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Dall'imposta netta si detrae l'ammontare dei crediti d'imposta spettanti al contribuente a norma dell'articolo 165 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai sensi dell'art. 11 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Chi richiede la registrazione di un atto diverso da quelli previsti dal comma 2 dell'art. 11 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131 deve presentarne all'ufficio del registro due originali ovvero un originale e una fotocopia. Se dell'atto siano stati formati più originali, il richiedente può presentarne anche più di due e richiedere che su tutti venga apposta la annotazione di cui al comma 4 dell'art. 16 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131
Ai sensi dell'art. 11 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   La richiesta di registrazione degli atti scritti deve essere redatta in duplice esemplare su appositi stampati forniti dall'ufficio, conformi al modello approvato con decreto del Ministro delle finanze
Ai sensi dell'art. 11 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate in corrispettivo di altre cessioni di beni o prestazioni di servizi, o per estinguere precedenti obbligazioni, sono soggette all'imposta separatamente da quelle in corrispondenza delle quali sono effettuate
Ai sensi dell'art. 11, quinto comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000).   Quando la risposta ad interpello non è comunicata al contribuente entro il termine previsto, il silenzio equivale a condivisione della soluzione prospettata dal contribuente da parte dell'amministrazione. Gli atti, anche a contenuto impositivo o sanzionatorio difformi dalla risposta, espressa o tacita, sono annullabili
Ai sensi dell'art. 11, quinto comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Il termine di risposta alle istanze di interpello previsto dall'art. 11, quinto comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000) è sospeso tra il 1° e il 31 agosto e ogni volta che è obbligatorio chiedere un parere preventivo ad altra amministrazione
Ai sensi dell'art. 117 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   I soggetti di cui all'articolo 73, comma 1, lettera d), possono esercitare l'opzione di cui al comma 1 in qualità di controllanti ed a condizione di essere residenti in Paesi con i quali è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e di esercitare nel territorio dello Stato un'attività d'impresa, come definita dall'articolo 55 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, mediante una stabile organizzazione, come definita dall'articolo 162 del medesimo decreto, che assume la qualifica di consolidante
Ai sensi dell'art. 117 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   La società o l'ente controllante e ciascuna società controllata rientranti fra i soggetti di cui all'articolo 73, comma 1, lettere a) e b) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, fra i quali sussiste il rapporto di controllo di cui all'articolo 2359, comma 1, numero 1), del codice civile, con i requisiti di cui all'articolo 120 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, possono congiuntamente esercitare l'opzione per la tassazione di gruppo
Ai sensi dell'art. 118 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Al soggetto controllante compete il riporto a nuovo della eventuale perdita risultante dalla somma algebrica degli imponibili, la liquidazione dell'unica imposta dovuta o dell'unica eccedenza rimborsabile o riportabile a nuovo
Ai sensi dell'art. 118 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   L'esercizio dell'opzione per la tassazione di gruppo di cui all'articolo 117 comporta la determinazione di un reddito complessivo globale corrispondente alla somma algebrica dei redditi complessivi netti da considerare, quanto alle società controllate, per l'intero importo indipendentemente dalla quota di partecipazione riferibile al soggetto controllante
Ai sensi dell'art. 118, quarto comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Non concorrono alla formazione del reddito imponibile in quanto escluse le somme percepite o versate tra le società di cui al comma 1 dell'art. 118 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 in contropartita dei vantaggi fiscali ricevuti o attribuiti
Ai sensi dell'art. 119 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, L'opzione per il consolidato nazionale può essere esercitata da ciascuna entità legale solo in qualità di controllante o solo in qualità di controllata e la sua efficacia è subordinata al verificarsi di alcune condizioni, tra le quali:   L'identità dell'esercizio sociale di ciascuna società controllata con quello della società o ente controllante nonché l'esercizio congiunto dell'opzione da parte di ciascuna controllata e dell'ente o società controllante
Ai sensi dell'art. 119 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, L'opzione per il consolidato nazionale può essere esercitata da ciascuna entità legale solo in qualità di controllante o solo in qualità di controllata e la sua efficacia è subordinata al verificarsi di alcune condizioni, tra le quali:   L'elezione di domicilio da parte di ciascuna controllata presso la società o ente controllante ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali è esercitata l'opzione prevista dall'articolo 117 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917. L'elezione di domicilio è irrevocabile fino al termine del periodo di decadenza dell'azione di accertamento o di irrogazione delle sanzioni relative all'ultimo esercizio il cui reddito è stato incluso nella dichiarazione di cui all'articolo 122 del medesimo decreto
Ai sensi dell'art. 119 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Non viene meno l'efficacia dell'opzione per il consolidato fiscale nazionale nel caso in cui per effetto di operazioni di fusione, di scissione e di liquidazione volontaria si determinano all'interno dello stesso esercizio più periodi d'imposta
Ai sensi dell'art. 119, terzo comma, della Costituzione italiana:   La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante
Ai sensi dell'art. 12 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Nei confronti dei soggetti passivi non residenti nel territorio dello Stato si considera prodotto nel territorio della regione il valore derivante dall'esercizio di attività commerciali, di arti o professioni o da attività non commerciali esercitate nel territorio stesso per un periodo di tempo non inferiore a tre mesi mediante stabile organizzazione, base fissa o ufficio. Qualora le suddette attività o imprese siano esercitate nel territorio di più regioni si applica la disposizione dell'articolo 4, comma 2 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446
Ai sensi dell'art. 12 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Non concorrono a formare l'attivo ereditario i beni e i diritti iscritti a nome del defunto nei pubblici registri, quando è provato, mediante provvedimento giurisdizionale, atto pubblico, scrittura privata autenticata o altra scrittura avente data certa, che egli ne aveva perduto la titolarità, salvo il disposto dell'art. 10 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346
Ai sensi dell'art. 12 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Non concorrono a formare l'attivo ereditario i crediti contestati giudizialmente alla data di apertura della successione, fino a quando la loro sussistenza non sia riconosciuta con provvedimento giurisdizionale o con transazione
Ai sensi dell'art. 12 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Non concorrono a formare l'attivo ereditario le azioni e i titoli nominativi intestati al defunto, alienati anteriormente all'apertura della successione con atto autentico o girata autenticata, salvo il disposto dell'art. 10 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346
Ai sensi dell'art. 12 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Quando viene iniziata la verifica, il contribuente ha diritto di essere informato delle ragioni che l'abbiano giustificata e dell'oggetto che la riguarda, della facoltà di farsi assistere da un professionista abilitato alla difesa dinanzi agli organi di giustizia tributaria, nonché' dei diritti e degli obblighi che vanno riconosciuti al contribuente in occasione delle verifiche
Ai sensi dell'art. 12, terzo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Su richiesta del contribuente, l'esame dei documenti amministrativi e contabili può essere effettuato nell'ufficio dei verificatori o presso il professionista che lo assiste o rappresenta
Ai sensi dell'art. 122 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   La società o ente controllante presenta la dichiarazione dei redditi del consolidato, calcolando il reddito complessivo globale risultante dalla somma algebrica dei redditi complessivi netti dichiarati da ciascuna delle società partecipanti al regime del consolidato e procedendo alla liquidazione dell'imposta di gruppo secondo le disposizioni attuative contenute nel decreto ministeriale di cui all'articolo 129 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 e in quello di approvazione del modello annuale di dichiarazione dei redditi
Ai sensi dell'art. 13 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 347:   Per l'accertamento e la liquidazione delle imposte ipotecaria e catastale, per la irrogazione delle relative sanzioni, per le modalità e i termini della riscossione e per la prescrizione, si applicano, in quanto non disposto nel d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 347, le disposizioni relative all'imposta di registro e all'imposta sulle successioni e donazioni
Ai sensi dell'art. 13 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   E' istituito il Garante nazionale del contribuente, organo monocratico con sede in Roma
Ai sensi dell'art. 13, comma 1), del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di cui agli articoli 49, con esclusione di quelli indicati nel comma 2, lettera a), e 50, comma 1, lettere a), b), c), c-bis), d), h-bis) e l), spetta una detrazione dall'imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro nell'anno, pari a 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro
Ai sensi dell'art. 13, comma 3), del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di pensione di cui all'articolo 49, comma 2, lettera a), spetta una detrazione dall'imposta lorda, non cumulabile con quella prevista al comma 1 del presente articolo, rapportata al periodo di pensione nell'anno, pari a 700 euro, aumentata del prodotto fra 1.255 euro e l'importo corrispondente al rapporto fra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 19.500 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.500 euro ma non a 28.000 euro
Ai sensi dell'art. 13, comma 3-bis, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Se il reddito complessivo è superiore a 25.000 euro ma non a 29.000 euro La detrazione spettante ai sensi del comma 3 dell'art. 13 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 è aumentata di un importo pari a 50 euro
Ai sensi dell'art. 13, comma 4, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, ai fini della determinazione della base imponibile i corrispettivi dovuti e le spese e gli oneri sostenuti in valuta estera:   Sono computati secondo il cambio del giorno di effettuazione dell'operazione o, in mancanza di tale indicazione nella fattura, del giorno di emissione della fattura
Ai sensi dell'art. 139 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Nel caso di revoca dell'opzione si verifica l'effetto di cui al comma 2 dell'articolo 137 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai sensi dell'art. 139-bis del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, Nell'ipotesi di interruzione o di revoca del consolidato mondiale, i dividendi o le plusvalenze derivanti dal possesso o dal realizzo delle partecipazioni nelle società consolidate, percepiti o realizzate dall'ente o società consolidante dal periodo d'imposta successivo all'ultimo periodo di consolidamento, per la parte esclusa o esente in base alle ordinarie regole:   Concorrono a formare il reddito, fino a concorrenza della differenza tra le perdite della società estera che si considerano dedotte e i redditi della stessa società inclusi nel consolidato. La stessa regola si applica durante il periodo di consolidamento in caso di riduzione della percentuale di possesso senza il venir meno del rapporto di controllo
Ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   L'imposta regionale sulle attività produttive è dovuta per periodi di imposta a ciascuno dei quali corrisponde una obbligazione tributaria autonoma. Il periodo di imposta è determinato secondo i criteri stabiliti ai fini delle imposte sui redditi
Ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   La base imponibile, relativamente ai beni immobili compresi nell'attivo ereditario, è determinata assumendo per la piena proprietà, il valore venale in comune commercio alla data di apertura della successione
Ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   La base imponibile, relativamente ai beni immobili compresi nell'attivo ereditario, è determinata assumendo per la proprietà gravata da diritti reali di godimento, la differenza tra il valore della piena proprietà e quello del diritto da cui è gravata
Ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   La base imponibile, relativamente ai beni immobili compresi nell'attivo ereditario è determinata assumendo per i diritti di usufrutto, uso e abitazione, il valore determinato a norma dell'art. 17 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346 sulla base di annualità pari all'importo ottenuto moltiplicando il valore della piena proprietà per il saggio legale d'interesse
Ai sensi dell'art. 14 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Qualora non siano accertabili cessioni di beni o prestazioni di servizi analoghe, per valore normale si intende: per le cessioni di beni, il prezzo di acquisto dei beni o di beni simili o, in mancanza, il prezzo di costo, determinati nel momento in cui si effettuano tali operazioni
Ai sensi dell'art. 14 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Qualora non siano accertabili cessioni di beni o prestazioni di servizi analoghe, per valore normale si intende: per le prestazioni di servizi, le spese sostenute dal soggetto passivo per l'esecuzione dei servizi medesimi
Ai sensi dell'art. 14 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per valore normale si intende l'intero importo che il cessionario o il committente, al medesimo stadio di commercializzazione di quello in cui avviene la cessione di beni o la prestazione di servizi, dovrebbe pagare, in condizioni di libera concorrenza, ad un cedente o prestatore indipendente per ottenere i beni o servizi in questione nel tempo e nel luogo di tale cessione o prestazione
Ai sensi dell'art. 143 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, non concorrono alla formazione del reddito degli enti non commerciali di cui alla lettera c) del comma 1 dell'articolo 73:   I fondi pervenuti ai predetti enti a seguito di raccolte pubbliche effettuate occasionalmente, anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione
Ai sensi dell'art. 144 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   I redditi e le perdite che concorrono a formare il reddito complessivo degli enti non commerciali sono determinati distintamente per ciascuna categoria in base al risultato complessivo di tutti i cespiti che vi rientrano
Ai sensi dell'art. 144, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per l'attività commerciale esercitata gli enti non commerciali hanno l'obbligo di tenere la contabilità separata
Ai sensi dell'art. 149 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Indipendentemente dalle previsioni statutarie, l'ente perde la qualifica di ente non commerciale qualora eserciti prevalentemente attività commerciale per un intero periodo d'imposta
Ai sensi dell'art. 15 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 347:   Possono essere eseguite anche senza previo pagamento delle imposte ipotecaria e catastale: le iscrizioni, rinnovazioni ed annotazioni che sono richieste dal pubblico ministero nell'interesse di privati, da pubblici ufficiali e da privati in virtù di un obbligo loro imposto per legge, nonché le formalità e le volture richieste dalle amministrazioni dello Stato quando le spese relative devono far carico ad altri
Ai sensi dell'art. 15 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se non deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo, dall'imposta lorda si detrae un importo:   Pari al 22 per cento delle spese per frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali, in misura non superiore, per le università non statali, a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca da emanare entro il 31 dicembre, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali
Ai sensi dell'art. 15 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se non deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo, dall'imposta lorda si detrae un importo:   Pari al 22 per cento degli interessi passivi, e relativi oneri accessori, nonché delle quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione pagati a soggetti residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro della Comunità europea ovvero a stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti in dipendenza di mutui garantiti da ipoteca su immobili contratti per l'acquisto dell'unità immobiliare da adibire ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto stesso, per un importo non superiore a 4.000 euro
Ai sensi dell'art. 15 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se non deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo, dall'imposta lorda si detrae un importo:   Pari al 22 per cento delle spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone, per importo non superiore a euro 1.550 per ciascuna di esse
Ai sensi dell'art. 15 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Non concorrono a formare la base imponibile le somme dovute a titolo di interessi moratori o di penalità per ritardi o altre irregolarità nell'adempimento degli obblighi del cessionario o del committente
Ai sensi dell'art. 15 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Non concorrono a formare la base imponibile il valore normale dei beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono in conformità alle originarie condizioni contrattuali, tranne quelli la cui cessione è soggetta ad aliquota più elevata
Ai sensi dell'art. 152, comma 2, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   La stabile organizzazione si considera entità separata e indipendente, svolgente le medesime o analoghe attività, in condizioni identiche o similari, tenendo conto delle funzioni svolte, dei rischi assunti e dei beni utilizzati
Ai sensi dell'art. 152, primo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, per le societa' e gli enti commerciali con stabile organizzazione nel territorio dello Stato, il reddito della stabile organizzazione e' determinato:   In base agli utili e alle perdite ad essa riferibili, e secondo le disposizioni della Sezione I, del Capo II, del Titolo II, sulla base di un apposito rendiconto economico e patrimoniale, da redigersi secondo i principi contabili previsti per i soggetti residenti aventi le medesime caratteristiche
Ai sensi dell'art. 153, primo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il reddito complessivo delle società e degli enti non commerciali non residenti di cui all'articolo 73, comma 1, lettera d), è formato soltanto dai redditi prodotti nel territorio dello Stato, ad esclusione di quelli esenti da imposta e di quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva
Ai sensi dell'art. 16 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   A decorrere dal terzo anno successivo a quello di emanazione del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446, le regioni hanno facoltà di variare l'aliquota di cui al comma 1 e 1-bis dell'art. 16 del medesimo decreto fino ad un massimo di 0,92 punti percentuali. La variazione può essere differenziata per settori di attività e per categorie di soggetti passivi
Ai sensi dell'art. 16 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346, la base imponibile, relativamente alle azioni, obbligazioni, altri titoli e quote sociali compresi nell'attivo ereditario, è determinata assumendo:   Per i titoli quotati in borsa o negoziati al mercato ristretto, la media dei prezzi di compenso o dei prezzi fatti nell'ultimo trimestre anteriore all'apertura della successione, maggiorata dei dietimi o degli interessi successivamente maturati, e in mancanza il valore di cui alle lettere successive dell'art. 16 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346
Ai sensi dell'art. 16 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per le prestazioni di servizi dipendenti da contratti d'opera, di appalto e simili che hanno per oggetto la produzione di beni e per quelle dipendenti da contratti di locazione finanziaria, di noleggio e simili, l'imposta si applica con la stessa aliquota che sarebbe applicabile in caso di cessione dei beni prodotti, dati con contratti di locazione finanziaria, noleggio e simili
Ai sensi dell'art. 16, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto è ridotta al quattro, al cinque e al dieci per cento per le operazioni che hanno per oggetto i beni e i servizi elencati, rispettivamente, nella parte II, nella parte II-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 e nella parte III dell'allegata tabella A al medesimo decreto, salvo il disposto dell'articolo 34 di quest'ultimo
Ai sensi dell'art. 16, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto è stabilita nella misura del ventidue per cento della base imponibile dell'operazione
Ai sensi dell'art. 162 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   L'espressione "stabile organizzazione" designa una sede fissa di affari per mezzo della quale l'impresa non residente esercita in tutto o in parte la sua attività sul territorio dello Stato
Ai sensi dell'art. 162, terzo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, un cantiere di costruzione o di montaggio o di installazione, ovvero l'esercizio di attività di supervisione ad esso connesse:   È considerato "stabile organizzazione" soltanto se tale cantiere, progetto o attività abbia una durata superiore a tre mesi
Ai sensi dell'art. 163 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   La stessa imposta non può essere applicata più volte in dipendenza dello stesso presupposto, neppure nei confronti di soggetti diversi
Ai sensi dell'art. 164 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Ai fini della determinazione del reddito d'impresa, le plusvalenze e le minusvalenze patrimoniali rilevano nella stessa proporzione esistente tra l'ammontare dell'ammortamento fiscalmente dedotto e quello complessivamente effettuato
Ai sensi dell'art. 165, primo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Se alla formazione del reddito complessivo concorrono redditi prodotti all'estero, le imposte ivi pagate a titolo definitivo su tali redditi sono ammesse in detrazione dall'imposta netta dovuta fino alla concorrenza della quota d'imposta corrispondente al rapporto tra i redditi prodotti all'estero ed il reddito complessivo al netto delle perdite di precedenti periodi d'imposta ammesse in diminuzione
Ai sensi dell'art. 165, sesto comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   L'imposta estera pagata a titolo definitivo su redditi prodotti nello stesso Stato estero eccedente la quota di imposta italiana relativa ai medesimi redditi esteri, costituisce un credito d'imposta fino a concorrenza della eccedenza della quota d'imposta italiana rispetto a quella estera pagata a titolo definitivo in relazione allo stesso reddito estero, verificatasi negli esercizi precedenti fino all'ottavo
Ai sensi dell'art. 165, settimo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se l'imposta dovuta in Italia per il periodo d'imposta nel quale il reddito estero ha concorso a formare l'imponibile è stata già liquidata, si procede a nuova liquidazione:   Tenendo conto anche dell'eventuale maggior reddito estero, e la detrazione si opera dall'imposta dovuta per il periodo d'imposta cui si riferisce la dichiarazione nella quale è stata richiesta. Se è già decorso il termine per l'accertamento, la detrazione è limitata alla quota dell'imposta estera proporzionale all'ammontare del reddito prodotto all'estero acquisito a tassazione in Italia
Ai sensi dell'art. 17 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   L'imposta sul reddito delle persone fisiche si applica separatamente alle indennità spettanti a titolo di risarcimento, anche in forma assicurativa, dei danni consistenti nella perdita di redditi relativi a più anni
Ai sensi dell'art. 17 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il rappresentante fiscale risponde in solido con il rappresentato relativamente agli obblighi derivanti dall'applicazione delle norme in materia di imposta sul valore aggiunto. La nomina del rappresentante fiscale è comunicata all'altro contraente anteriormente all'effettuazione dell'operazione
Ai sensi dell'art. 17 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Le disposizioni dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000) si applicano anche nei confronti dei soggetti che rivestono la qualifica di concessionari e di organi indiretti dell'amministrazione finanziaria, ivi compresi i soggetti che esercitano l'attività di accertamento, liquidazione e riscossione di tributi di qualunque natura
Ai sensi dell'art. 170 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   La trasformazione della società non costituisce realizzo né distribuzione delle plusvalenze e minusvalenze dei beni, comprese quelle relative alle rimanenze e il valore di avviamento
Ai sensi dell'art. 171 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   In caso di trasformazione, effettuata ai sensi dell'articolo 2500-septies del codice civile, di una società soggetta all'imposta di cui al Titolo II in ente non commerciale, i beni della società si considerano realizzati in base al valore normale, salvo che non siano confluiti nell'azienda o complesso aziendale dell'ente stesso
Ai sensi dell'art. 172, comma 1, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   La fusione tra più società non costituisce realizzo né distribuzione delle plusvalenze e minusvalenze dei beni delle società fuse o incorporate, comprese quelle relative alle rimanenze e il valore di avviamento
Ai sensi dell'art. 172, comma 2, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Nella determinazione del reddito della società risultante dalla fusione o incorporante non si tiene conto dell'avanzo o disavanzo iscritto in bilancio per effetto del rapporto di cambio delle azioni o quote o dell'annullamento delle azioni o quote di alcuna delle società fuse possedute da altre
Ai sensi dell'art. 172, comma 5, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le riserve in sospensione di imposta, iscritte nell'ultimo bilancio delle società fuse o incorporate concorrono a formare il reddito della società risultante dalla fusione o incorporante se e nella misura in cui non siano state ricostituite nel suo bilancio prioritariamente utilizzando l'eventuale avanzo da fusione
Ai sensi dell'art. 172, comma 9, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   L'atto di fusione può stabilire che ai fini delle imposte sui redditi gli effetti della fusione decorrano da una data non anteriore a quella in cui si è chiuso l'ultimo esercizio di ciascuna delle società fuse o incorporate o a quella, se più prossima, in cui si è chiuso l'ultimo esercizio della società incorporante
Ai sensi dell'art. 173, comma 12, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Gli obblighi tributari della società scissa riferibili a periodi di imposta anteriori alla data dalla quale l'operazione ha effetto, sono adempiuti in caso di scissione parziale dalla stessa società scissa o trasferiti, in caso di scissione totale, alla società beneficiaria appositamente designata nell'atto di scissione
Ai sensi dell'art. 173, comma 4, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, dalla data in cui la scissione ha effetto, le posizioni soggettive della società scissa e i relativi obblighi strumentali:   Sono attribuiti alle beneficiarie e, in caso di scissione parziale, alla stessa società scissa, in proporzione delle rispettive quote del patrimonio netto contabile trasferite o rimaste, salvo che trattisi di posizioni soggettive connesse specificamente o per insiemi agli elementi del patrimonio scisso, nel qual caso seguono tali elementi presso i rispettivi titolari
Ai sensi dell'art. 173, comma 5, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Gli obblighi di versamento degli acconti relativi sia alle imposte proprie sia alle ritenute sui redditi altrui, restano in capo alla società scissa, in caso di scissione parziale, ovvero si trasferiscono alle società beneficiarie in caso di scissione totale, in relazione alle quote di patrimonio netto imputabile proporzionalmente a ciascuna di esse
Ai sensi dell'art. 173, comma 6, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il valore fiscalmente riconosciuto dei fondi di accantonamento della società scissa si considera già dedotto dalle beneficiarie, oltre che, in caso di scissione parziale, dalla suddetta società, per importi proporzionali alle quote in cui risultano attribuiti gli elementi del patrimonio ai quali, specificamente o per insiemi, hanno riguardo le norme tributarie che disciplinano il valore stesso
Ai sensi dell'art. 174 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le disposizioni degli articoli 172 e 173 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 valgono, in quanto applicabili, anche nei casi di fusione e scissione di enti diversi dalle società
Ai sensi dell'art. 176 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, nell'ambito dei conferimenti di aziende effettuati tra soggetti residenti nel territorio dello Stato nell'esercizio di imprese commerciali:   Il soggetto conferente deve assumere, quale valore delle partecipazioni ricevute, l'ultimo valore fiscalmente riconosciuto dell'azienda conferita e il soggetto conferitario subentra nella posizione di quello conferente in ordine agli elementi dell'attivo e del passivo dell'azienda stessa, facendo risultare da apposito prospetto di riconciliazione della dichiarazione dei redditi i dati esposti in bilancio e i valori fiscalmente riconosciuti
Ai sensi dell'art. 177 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le azioni o quote ricevute a seguito di conferimenti in società, mediante i quali la società conferitaria acquisisce il controllo di una società ai sensi dell'articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile, ovvero incrementa, in virtù di un obbligo legale o di un vincolo statutario, la percentuale di controllo sono valutate, ai fini della determinazione del reddito del conferente, in base alla corrispondente quota delle voci di patrimonio netto formato dalla società conferitaria per effetto del conferimento
Ai sensi dell'art. 179 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se è stata conferita da un soggetto una stabile organizzazione situata in un altro Stato membro:   Le operazioni di fusione, scissione e scambio di partecipazioni mediante permuta o conferimento, indicate nell'articolo 178 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, non comportano realizzo di plusvalenze né di minusvalenze sulle azioni o quote date in cambio, il cui valore fiscale viene assunto dalle azioni o quote ricevute, ripartendosi tra tutte in proporzione dei valori alle stesse attribuiti ai fini della determinazione del rapporto di cambio
Ai sensi dell'art. 179 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se è stata conferita da un soggetto una stabile organizzazione situata in un altro Stato membro:   Le relative plusvalenze sono imponibili nei confronti del conferente residente a titolo di realizzo al valore normale, con deduzione dalla relativa imposta, fino al suo totale assorbimento, dell'ammontare dell'imposta che lo Stato dove è situata la stabile organizzazione avrebbe prelevato in assenza delle norme della direttiva comunitaria 23 luglio 1990 n. 90/434
Ai sensi dell'art. 17-bis, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I soggetti passivi che intendano acquistare servizi di pubblicità e link sponsorizzati on line, anche attraverso centri media e operatori terzi, sono obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita IVA rilasciata dall'amministrazione finanziaria italiana
Ai sensi dell'art. 18 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346, la base imponibile, relativamente ai crediti compresi nell'attivo ereditario, è determinata assumendo:   Per i crediti fruttiferi, il loro importo con gli interessi maturati. Per i crediti infruttiferi con scadenza dopo almeno un anno dalla data dell'apertura della successione, il loro valore attuale calcolato al saggio legale di interesse
Ai sensi dell'art. 18 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346, la base imponibile, relativamente ai crediti compresi nell'attivo ereditario, è determinata assumendo:   Per i crediti in natura, il valore dei beni che ne sono oggetto. Per il diritto alla liquidazione delle quote di società semplici, in nome collettivo e in accomandita semplice e di quelle ad esse equiparate ai fini delle imposte sui redditi, di cui all'art. 2289 del codice civile, il valore delle quote determinato a norma dell'art. 16 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346
Ai sensi dell'art. 18 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La rivalsa non è obbligatoria per le cessioni di cui ai numeri 4) e 5) del secondo comma dell'articolo 2 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 e per le prestazioni di servizi di cui al terzo comma, primo periodo, dell'articolo 3 del medesimo decreto
Ai sensi dell'art. 18 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il credito di rivalsa ha privilegio speciale sui beni immobili oggetto della cessione o ai quali si riferisce il servizio ai sensi degli articoli 2758 e 2772 del codice civile e, se relativo alla cessione di beni mobili, ha privilegio sulla generalità dei mobili del debitore con lo stesso grado del privilegio generale stabilito nell'art. 2752 del codice civile, cui tuttavia è posposto
Ai sensi dell'art. 18, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il soggetto che effettua la cessione di beni o prestazione di servizi imponibile deve addebitare la relativa imposta, a titolo di rivalsa, al cessionario o al committente. Per le operazioni per le quali non è prescritta l'emissione della fattura il prezzo o il corrispettivo si intende comprensivo dell'imposta. Se la fattura è emessa su richiesta del cliente il prezzo o il corrispettivo deve essere diminuito della percentuale indicata nel quarto comma dell'art. 27 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 180 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Nelle fusioni, nelle scissioni e nei conferimenti di cui all'articolo 178 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 i fondi in sospensione di imposta iscritti nell'ultimo bilancio del conferente residente concorrono a formare il reddito della stabile organizzazione nel territorio dello Stato del soggetto non residente beneficiario nella misura in cui non siano stati ricostituiti nelle scritture contabili della stabile organizzazione
Ai sensi dell'art. 182 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   In caso di liquidazione dell'impresa o della società il reddito di impresa relativo al periodo compreso tra l'inizio dell'esercizio e l'inizio della liquidazione è determinato in base ad apposito conto economico, ovvero a norma dell'articolo 66 o dell'articolo 3, comma 177, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, se ne ricorrono i presupposti
Ai sensi dell'art. 183, comma 1, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, nei casi di fallimento e di liquidazione coatta amministrativa:   Il reddito di impresa relativo al periodo compreso tra l'inizio dell'esercizio e la dichiarazione di fallimento o il provvedimento che ordina la liquidazione è determinato in base al bilancio redatto dal curatore o dal commissario liquidatore
Ai sensi dell'art. 183, comma 2, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il reddito di impresa relativo al periodo compreso tra l'inizio e la chiusura del procedimento concorsuale, quale che sia la durata di questo ed anche se vi è stato esercizio provvisorio, è costituito dalla differenza tra il residuo attivo e il patrimonio netto dell'impresa o della società all'inizio del procedimento, determinato in base ai valori fiscalmente riconosciuti
Ai sensi dell'art. 184 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le disposizioni degli articoli 182 e 183 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 valgono, in quanto applicabili, anche nei casi di liquidazione e fallimento di enti diversi dalle società
Ai sensi dell'art. 185 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per i terreni dati in affitto per uso agricolo, se per effetto di regimi legali di determinazione del canone questo risulta inferiore per oltre un quinto alla rendita catastale, il reddito dominicale è determinato in misura pari a quella del canone di affitto
Ai sensi dell'art. 186 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, Ai fini delle imposte sui redditi le società civili esistenti alla data di entrata in vigore del codice civile, di cui all'articolo 204, commi primo e secondo, del regio decreto 30 marzo 1942, n. 318:   Sono equiparate alle società in nome collettivo o alle società semplici secondo che abbiano o non abbiano per oggetto l'esercizio di attività commerciali. Alle società civili costituite in forma di società per azioni, di cui al terzo comma del predetto articolo 204, si applicano le disposizioni del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 relative a questo tipo di società
Ai sensi dell'art. 187 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se la giacenza dell'eredità si protrae oltre il periodo di imposta nel corso del quale si è aperta la successione:   Il reddito dei cespiti ereditari è determinato in via provvisoria secondo le disposizioni del titolo I, sezione I del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se il chiamato all'eredità è persona fisica, o non è noto, e secondo quelle del titolo II, capo III del medesimo decreto, se il chiamato è un soggetto diverso
Ai sensi dell'art. 187 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Dopo l'accettazione dell'eredità il reddito di tali cespiti concorre a formare il reddito complessivo dell'erede per ciascun periodo di imposta, compreso quello in cui si è aperta la successione, e si procede alla liquidazione definitiva delle relative imposte
Ai sensi dell'art. 188-bis del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche:   I redditi, diversi da quelli d'impresa, delle persone fisiche iscritte nei registri anagrafici del Comune di Campione d'Italia prodotti in franchi svizzeri nel territorio dello stesso comune, e/o in Svizzera, sono computati in euro sulla base del cambio di cui all'articolo 9, comma 2 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, ridotto forfetariamente del 30 per cento
Ai sensi dell'art. 19 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Ogni soggetto passivo dell'imposta regionale sulle attività produttive deve dichiarare per ogni periodo di imposta i componenti del valore, ancorché non ne consegua un debito di imposta
Ai sensi dell'art. 19 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per la determinazione dell'imposta dovuta a norma del primo comma dell'articolo 17 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 o dell'eccedenza di cui al secondo comma dell'articolo 30 del medesimo decreto, è detraibile dall'ammontare dell'imposta relativa alle operazioni effettuate, quello dell'imposta assolta o dovuta dal soggetto passivo o a lui addebitata a titolo di rivalsa in relazione ai beni ed ai servizi importati o acquistati nell'esercizio dell'impresa, arte o professione
Ai sensi dell'art. 19 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Non è detraibile l'imposta relativa all'acquisto o all'importazione di beni e servizi afferenti operazioni esenti o comunque non soggette all'imposta, salvo il disposto dell'articolo 19-bis.2 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633. In nessun caso è detraibile l'imposta relativa all'acquisto o all'importazione di beni o servizi utilizzati per l'effettuazione di manifestazioni a premio
Ai sensi dell'art. 19 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il diritto alla detrazione dell'imposta relativa ai beni e servizi acquistati o importati sorge nel momento in cui l'imposta diviene esigibile ed è esercitato al più tardi con la dichiarazione relativa all' anno in cui il diritto alla detrazione è sorto ed alle condizioni esistenti al momento della nascita del diritto medesimo
Ai sensi dell'art. 19, comma 4, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per i beni ed i servizi in parte utilizzati per operazioni non soggette all'imposta la detrazione non è ammessa per la quota imputabile a tali utilizzazioni e l'ammontare indetraibile è determinato secondo criteri oggettivi, coerenti con la natura dei beni e servizi acquistati. Gli stessi criteri si applicano per determinare la quota di imposta indetraibile relativa ai beni e servizi in parte utilizzati per fini privati o comunque estranei all'esercizio dell'impresa, arte e professione
Ai sensi dell'art. 19, comma 5, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Ai contribuenti che esercitano sia attività che danno luogo ad operazioni che conferiscono il diritto alla detrazione sia attività che danno luogo ad operazioni esenti ai sensi dell'articolo 10 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, il diritto alla detrazione dell'imposta spetta in misura proporzionale alla prima categoria di operazioni e il relativo ammontare è determinato applicando la percentuale di detrazione di cui all'articolo 19 bis del medesimo decreto
Ai sensi dell'art. 19-bis.1, comma 1, lett. f) del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Non è ammessa in detrazione l'imposta relativa all'acquisto o all'importazione di alimenti e bevande ad eccezione di quelli che formano oggetto dell'attività propria dell'impresa o di somministrazione in mense scolastiche, aziendali o interaziendali o mediante distributori automatici collocati nei locali dell'impresa
Ai sensi dell'art. 19-bis.1, comma 1, lett. h) del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Non è ammessa in detrazione l'imposta relativa alle spese di rappresentanza, come definite ai fini delle imposte sul reddito, tranne quelle sostenute per l'acquisto di beni di costo unitario non superiore ad euro cinquanta
Ai sensi dell'art. 19-bis.1, comma 1, lett. i) del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Non è ammessa in detrazione l'imposta relativa all'acquisto di fabbricati, o di porzione di fabbricato, a destinazione abitativa né quella relativa alla locazione o alla manutenzione, recupero o gestione degli stessi, salvo che per le imprese che hanno per oggetto esclusivo o principale dell'attività esercitata la costruzione dei predetti fabbricati o delle predette porzioni
Ai sensi dell'art. 19-bis.2, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La detrazione dell'imposta relativa ai beni non ammortizzabili ed ai servizi è rettificata in aumento o in diminuzione qualora i beni ed i servizi medesimi sono utilizzati per effettuare operazioni che danno diritto alla detrazione in misura diversa da quella inizialmente operata. Ai fini di tale rettifica si tiene conto esclusivamente della prima utilizzazione dei beni e dei servizi
Ai sensi dell'art. 19-bis.2, comma 2, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per i beni ammortizzabili, la rettifica di cui al comma 1 dell'art. 19-bis.2 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 è eseguita in rapporto al diverso utilizzo che si verifica nell'anno della loro entrata in funzione ovvero nei quattro anni successivi ed è calcolata con riferimento a tanti quinti dell'imposta quanti sono gli anni mancanti al compimento del quinquennio
Ai sensi dell'art. 19-bis.2, comma 3, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Se mutamenti nel regime fiscale delle operazioni attive, nel regime di detrazione dell'imposta sugli acquisti o nell'attività comportano la detrazione dell'imposta in misura diversa da quella già operata, la rettifica è eseguita limitatamente ai beni ed ai servizi non ancora ceduti o non ancora utilizzati e, per i beni ammortizzabili, è eseguita se non sono trascorsi quattro anni da quello della loro entrata in funzione
Ai sensi dell'art. 19-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per gli enti indicati nel quarto comma dell'art. 4 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 è ammessa in detrazione, a norma degli articoli precedenti e con le limitazioni, riduzioni e rettifiche ivi previste, soltanto l'imposta relativa agli acquisti e alle importazioni fatti nell'esercizio di attività commerciali o agricole
Ai sensi dell'art. 2 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Presupposto dell'imposta regionale sulle attività produttive è l'esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi. L'attività esercitata dalle società e dagli enti, compresi gli organi e le amministrazioni dello Stato, costituisce in ogni caso presupposto di imposta
Ai sensi dell'art. 2 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   L'imposta sulle successioni e donazioni è dovuta in relazione a tutti i beni e diritti trasferiti, ancorché esistenti all'estero
Ai sensi dell'art. 2 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Se alla data dell'apertura della successione o a quella della donazione il defunto o il donante non era residente nello Stato, l'imposta sulle successioni o donazioni è dovuta limitatamente ai beni e ai diritti ivi esistenti
Ai sensi dell'art. 2 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 347:   L'imposta proporzionale dovuta sulle trascrizioni è commisurata alla base imponibile determinata ai fini dell'imposta di registro o dell'imposta sulle successioni e donazioni. Se l'atto o la successione è esente dall'imposta di registro o dall'imposta sulle successioni e donazioni o vi è soggetto in misura fissa, la base imponibile è determinata secondo le disposizioni relative a tali imposte
Ai sensi dell'art. 2 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Salvo prova contraria, si presumono altresì residenti le persone iscritte per la maggior parte del periodo di imposta nelle anagrafi della popolazione residente
Ai sensi dell'art. 2, primo comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000).   Le leggi e gli altri atti aventi forza di legge che contengono disposizioni tributarie devono menzionarne l'oggetto nel titolo
Ai sensi dell'art. 20 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   L'imposta di registro è applicata secondo la intrinseca natura e gli effetti giuridici, dell'atto presentato alla registrazione, anche se non vi corrisponda il titolo o la forma apparente, sulla base degli elementi desumibili dall'atto medesimo, prescindendo da quelli extratestuali e dagli atti ad esso collegati, salvo quanto disposto dagli articoli successivi al 20 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131
Ai sensi dell'art. 21 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Ogni soggetto passivo si considera domiciliato nel comune nel quale ha il domicilio fiscale secondo le disposizioni previste dal d.P.R. del 29 settembre 1973 n. 600
Ai sensi dell'art. 21 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   I debiti verso lo Stato, gli enti pubblici territoriali e gli enti pubblici che gestiscono forme obbligatorie di previdenza e di assistenza sociale, esistenti alla data di apertura della successione, nonché i debiti tributari, il cui presupposto si è verificato anteriormente alla stessa data, sono deducibili anche se accertati in data posteriore
Ai sensi dell'art. 21 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Se un atto contiene più disposizioni che non derivano necessariamente, per la loro intrinseca natura, le une dalle altre, ciascuna di esse è soggetta ad imposta come se fosse un atto distinto. Se le disposizioni contenute nell'atto derivano necessariamente, per la loro intrinseca natura, le une dalle altre, l'imposta si applica come se l'atto contenesse la sola disposizione che dà luogo alla imposizione più onerosa. Non sono soggetti ad imposta gli accolli di debiti ed oneri collegati e contestuali ad altre disposizioni nonché le quietanze rilasciate nello stesso atto che contiene le disposizioni cui si riferiscono
Ai sensi dell'art. 21-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La fattura semplificata non può essere emessa per le cessioni intracomunitarie di cui all'articolo 41 del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427 e le operazioni di cui all'articolo 21, comma 6-bis, lettera a) del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Le controversie concernenti l'imposta regionale sulle attività produttive e la relativa addizionale e le sanzioni sono soggette alla giurisdizione delle Corti di Giustizia Tributaria secondo le disposizioni del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546
Ai sensi dell'art. 22 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Dall'imposta si scomputano nell'ordine l'ammontare dei crediti per le imposte pagate all'estero secondo le modalità di cui all'articolo 165 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 e i versamenti eseguiti dal contribuente in acconto dell'imposta
Ai sensi dell'art. 22 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per le cessioni di beni effettuate da commercianti al minuto autorizzati in locali aperti al pubblico, in spacci interni, mediante apparecchi di distribuzione automatica, per corrispondenza, a domicilio o in forma ambulante l'emissione della fattura non è obbligatoria, se non è richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione dell'operazione
Ai sensi dell'art. 22, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per i redditi tassati separatamente, se l'ammontare delle ritenute, dei versamenti e dei crediti è superiore a quello dell'imposta netta di cui agli articoli 19 e 21 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, il contribuente ha diritto al rimborso dell'eccedenza
Ai sensi dell'art. 23 Cost. si ritiene che il termine "legge":   Indichi sia la legge in senso formale sia gli atti aventi forza di legge
Ai sensi dell'art. 23 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Gli elementi acquisiti nel corso dell'attività di controllo dagli uffici dell'Amministrazione finanziaria, dal Corpo della Guardia di finanza e dagli organi regionali sono direttamente utilizzabili, rispettivamente, per l'accertamento dell'imposta regionale sulle attività produttive e dei tributi erariali
Ai sensi dell'art. 23 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Se una disposizione ha per oggetto più beni o diritti, per i quali sono previste aliquote diverse, si applica l'aliquota più elevata, salvo che per i singoli beni o diritti siano stati pattuiti corrispettivi distinti. La disposizione del comma 1 dell'art. 23 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131 non si applica per i crediti, né per i beni mobili e le rendite facenti parte di una eredità indivisa o di una comunione, i quali sono soggetti, in occasione delle cessioni dell'eredità o di quote di comunione, alle aliquote stabilite per ciascuno di essi
Ai sensi dell'art. 23 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il contribuente deve annotare in apposito registro le fatture emesse, nell'ordine della loro numerazione, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni e con riferimento allo stesso mese di effettuazione delle operazioni
Ai sensi dell'art. 23 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per ciascuna fattura devono essere indicati il numero progressivo e la data di emissione di essa, l'ammontare imponibile dell'operazione o delle operazioni e l'ammontare dell'imposta, distinti secondo l'aliquota applicata, e la ditta, denominazione o ragione sociale del cessionario del bene o del committente del servizio, ovvero, nelle ipotesi di cui al secondo comma dell'art. 17 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, del cedente o del prestatore
Ai sensi dell'art. 23, comma 1, lett. c) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, seleziona l'affermazione corretta:   Ai fini dell'applicazione dell'imposta nei confronti dei non residenti si considerano prodotti nel territorio dello Stato i redditi di lavoro dipendente prestato nel territorio dello Stato, compresi i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui alle lettere a) e b) del comma 1 dell'articolo 50
Ai sensi dell'art. 23, comma 1, lett. d) ed e) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, seleziona l'affermazione corretta:   Ai fini dell'applicazione dell'imposta nei confronti dei non residenti si considerano prodotti nel territorio dello Stato i redditi di lavoro autonomo derivanti da attività esercitate nel territorio dello Stato nonché i redditi d'impresa derivanti da attività esercitate nel territorio dello Stato mediante stabili organizzazioni
Ai sensi dell'art. 23, comma 1, lett. f) n. 1 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, seleziona l'affermazione corretta:   Ai fini dell'applicazione dell'imposta nei confronti dei residenti si considerano prodotti nel territorio dello Stato i redditi diversi derivanti da attività svolte nel territorio dello Stato e da beni che si trovano nel territorio stesso, nonché le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in società residenti, con esclusione delle plusvalenze di cui alla lettera c-bis) del comma 1, dell'articolo 67 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, derivanti da cessione a titolo oneroso di partecipazioni in società residenti negoziate in mercati regolamentati, ovunque detenute
Ai sensi dell'art. 24 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Le regioni a statuto ordinario possono disciplinare, con legge, nel rispetto dei principi in materia di imposte sul reddito e di quelli recati dal titolo I del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446, le procedure applicative dell'imposta, ferme restando le disposizioni degli articoli 19, da 21 a 23, e da 32 a 35 del medesimo decreto legislativo
Ai sensi dell'art. 24 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, i commercianti al minuto e gli altri contribuenti di cui all'art. 22 del medesimo decreto, in luogo di quanto stabilito nell'articolo 23 dello stesso decreto, possono annotare in apposito registro, relativamente alle operazioni effettuate in ciascun giorno:   L'ammontare globale dei corrispettivi delle operazioni imponibili e delle relative imposte, distinto secondo l'aliquota applicabile, nonché l'ammontare globale dei corrispettivi delle operazioni di cui all'articolo 21, commi 6 e 6-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, distintamente per ciascuna tipologia di operazioni ivi indicata. L'annotazione deve essere eseguita, con riferimento al giorno in cui le operazioni sono effettuate, entro il giorno non festivo successivo
Ai sensi dell'art. 24 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Nella determinazione dell'ammontare giornaliero dei corrispettivi devono essere computati anche i corrispettivi delle operazioni effettuate con emissione di fattura, comprese quelle relative ad immobili e beni strumentali e quelle indicate nel secondo comma dell'articolo 17 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, includendo nel corrispettivo anche l'imposta
Ai sensi dell'art. 24 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per determinate categorie di commercianti al minuto, che effettuano promiscuamente la vendita di beni soggetti ad aliquote d'imposta diverse, il Ministro delle finanze può consentire, stabilendo le modalità da osservare, che la registrazione dei corrispettivi delle operazioni imponibili sia fatta senza distinzione per aliquote e che la ripartizione dell'ammontare dei corrispettivi ai fini dell'applicazione delle diverse aliquote sia fatta in proporzione degli acquisti
Ai sensi dell'art. 24-bis, primo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 possono optare per l'assoggettamento all'imposta sostitutiva dei redditi prodotti all'estero individuati secondo i criteri di cui all'articolo 165, comma 2, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 a condizione che non siano state fiscalmente residenti in Italia, ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 per un tempo almeno pari a nove periodi d'imposta nel corso dei dieci precedenti l'inizio del periodo di validità dell'opzione
Ai sensi dell'art. 24-bis, quarto comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   La revoca o la decadenza dal regime che prevede l'assoggettamento all'imposta sostitutiva dell'imposta sui redditi delle persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia, precludono l'esercizio di una nuova opzione
Ai sensi dell'art. 25 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Se la successione è aperta entro cinque anni da altra successione o da una donazione avente per oggetto gli stessi beni e diritti, l'imposta è ridotta di un importo inversamente proporzionale al tempo trascorso, in ragione di un decimo per ogni anno o frazione di anno
Ai sensi dell'art. 25 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Un atto in parte oneroso e in parte gratuito è soggetto all'imposta di registro per la parte a titolo oneroso, salva l'applicazione dell'imposta sulle donazioni per la parte a titolo gratuito
Ai sensi dell'art. 25 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il contribuente deve annotare in un apposito registro le fatture e le bollette doganali relative ai beni e ai servizi acquistati o importati nell'esercizio dell'impresa, arte o professione, comprese quelle emesse a norma del secondo comma dell'articolo 17 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, anteriormente alla liquidazione periodica nella quale è esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta e comunque entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale relativa all'anno di ricezione della fattura e con riferimento al medesimo anno
Ai sensi dell'art. 26 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   È attribuita allo Stato una quota del gettito dell'imposta regionale sulle attività produttive riscosso in ciascuna regione a compensazione dei costi sostenuti per lo svolgimento delle attività di cui all'articolo 25, comma 1 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446. È altresì attribuita allo Stato una ulteriore quota del gettito di cui al comma 1 dell'art. 26 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446 a compensazione della perdita di gettito derivante dall'abolizione dell'imposta sul patrimonio netto delle imprese
Ai sensi dell'art. 26 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Dall'imposta sulle successioni e donazioni si detraggono le imposte pagate ad uno Stato estero, in dipendenza della stessa successione ed in relazione a beni esistenti in tale Stato, fino a concorrenza della parte dell'imposta di successione proporzionale al valore dei beni stessi, salva l'applicazione di trattati o accordi internazionali
Ai sensi dell'art. 26 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   I redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo dei soggetti che possiedono gli immobili a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale, salvo quanto stabilito dall'articolo 30 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, per il periodo di imposta in cui si è verificato il possesso
Ai sensi dell'art. 26 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per le imposte versate sui canoni venuti a scadenza e non percepiti come da accertamento avvenuto nell'ambito del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità è riconosciuto un credito di imposta di pari ammontare
Ai sensi dell'art. 27 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Le regioni Friuli Venezia-Giulia e Valle d'Aosta e le provincie autonome di Trento e Bolzano, nell'esercizio dei poteri in materia di finanza locale, provvedono alla disciplina dei rapporti finanziari con gli enti locali, assicurando agli stessi le risorse finanziarie per compensare gli effetti finanziari negativi conseguenti all'attuazione del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446
Ai sensi dell'art. 27 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   È principale l'imposta liquidata in base alle dichiarazioni presentate, complementare l'imposta o maggiore imposta, liquidata in sede di accertamento d'ufficio o di rettifica, suppletiva quella liquidata per correggere errori od omissioni di una precedente liquidazione
Ai sensi dell'art. 27 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   La liquidazione dell'imposta sulle successioni e donazioni deve essere notificata, mediante avviso, entro il termine di decadenza di tre anni dalla data di presentazione della dichiarazione della successione o della dichiarazione sostitutiva o integrativa
Ai sensi dell'art. 27 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Se la dichiarazione della successione è stata omessa, l'imposta è accertata e liquidata d'ufficio a norma dell'articolo 35 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346
Ai sensi dell'art. 27 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Se dal calcolo risulta una differenza a favore del contribuente, il relativo importo è computato in detrazione nel mese successivo
Ai sensi dell'art. 28 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   La dichiarazione della successione deve essere presentata all'ufficio del registro competente, che ne rilascia ricevuta; può essere spedita per raccomandata e si considera presentata, in tal caso, nel giorno in cui è consegnata all'ufficio postale, che appone su di essa o sul relativo involucro il timbro a calendario
Ai sensi dell'art. 28 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Non vi è obbligo di dichiarazione della successione se l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l'attivo ereditario ha un valore non superiore a euro centomila e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari, salvo che per effetto di sopravvenienze ereditarie queste condizioni vengano a mancare
Ai sensi dell'art. 28 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   I rimborsi fiscali di competenza dell'Agenzia delle entrate, spettanti al defunto, sono erogati, salvo diversa comunicazione degli interessati, ai chiamati all'eredità come indicati nella dichiarazione di successione dalla quale risulta che l'eredità è devoluta per legge, per l'importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria. Il chiamato all'eredità che non intende accettare il rimborso fiscale riversa l'importo erogato all'Agenzia delle entrate
Ai sensi dell'art. 28 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Sono obbligati a presentare la dichiarazione della successione i chiamati all'eredità e i legatari, anche nel caso di apertura della successione per dichiarazione di morte presunta, ovvero i loro rappresentanti legali, gli immessi nel possesso temporaneo dei beni dell'assente; gli amministratori dell'eredità e i curatori delle eredità giacenti e gli esecutori testamentari
Ai sensi dell'art. 28 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   La dichiarazione della successione deve, a pena di nullità, essere redatta su stampato fornito dall'ufficio del registro o conforme al modello approvato con decreto del Ministro delle finanze pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, e deve essere sottoscritta da almeno uno degli obbligati o da un suo rappresentante negoziale. Se più soggetti sono obbligati alla stessa dichiarazione questa non si considera omessa se presentata da uno solo
Ai sensi dell'art. 28, primo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il reddito dominicale è determinato mediante l'applicazione di tariffe d'estimo stabilite, secondo le norme della legge catastale, per ciascuna qualità e classe di terreno
Ai sensi dell'art. 29 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Tra le informazioni che devono risultare dalla dichiarazione vi sono gli estremi degli atti di alienazione a titolo oneroso di cui all'art. 10 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346, con l'indicazione dei relativi corrispettivi, nonché i modi di impiego delle somme riscosse dal defunto a seguito di alienazioni di beni e assunzioni di debiti negli ultimi sei mesi, con l'indicazione dei documenti di prova
Ai sensi dell'art. 29 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Tra le informazioni che devono risultare dalla dichiarazione vi sono le generalità, l'ultima residenza e il codice fiscale del defunto, le generalità, la residenza e il codice fiscale dei chiamati all'eredità e dei legatari, il loro grado di parentela o affinità col defunto e le eventuali accettazioni o rinunzie, nonché la descrizione analitica dei beni e dei diritti compresi nell'attivo ereditario con l'indicazione dei rispettivi valori
Ai sensi dell'art. 2-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il soggetto passivo che facilita tramite l'uso di un'interfaccia elettronica le cessioni di beni di cui al comma 1 dell'art. 2-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 si considera cessionario e rivenditore di detti beni
Ai sensi dell'art. 3 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Sono soggetti all'imposta regionale sulle attività produttive le società e gli enti di cui all'articolo 87, comma 1, lettere a) e b), del testo unico delle imposte sui redditi, nonché le società in nome collettivo e in accomandita semplice e quelle ad esse equiparate a norma dell'articolo 5, comma 3, del predetto testo unico, nonché le persone fisiche esercenti attività commerciali di cui all'articolo 51 del medesimo testo unico
Ai sensi dell'art. 3 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346, nei casi di cui al comma 2 della disposizione:   Il beneficiario deve dimostrare, entro cinque anni dall'accettazione dell'eredità o della donazione o dall'acquisto del legato, di avere impiegato i beni o diritti ricevuti o la somma ricavata dalla loro alienazione per il conseguimento delle finalità indicate dal testatore o dal donante
Ai sensi dell'art. 3 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Non sono soggetti all'imposta sulle successioni e donazioni i trasferimenti a favore di movimenti e partiti politici
Ai sensi dell'art. 3 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   I trasferimenti, effettuati anche tramite i patti di famiglia di cui agli articoli 768-bis e seguenti del codice civile a favore dei discendenti e del coniuge, di aziende o rami di esse, di quote sociali e di azioni non sono soggetti all'imposta sulle successioni e donazioni
Ai sensi dell'art. 3 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, il reddito del soggetto sul quale trova applicazione l'imposta:   È formato per i residenti da tutti i redditi posseduti al netto degli oneri deducibili indicati nell'articolo 10 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 e per i non residenti soltanto da quelli prodotti nel territorio dello Stato
Ai sensi dell'art. 3 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, l'imposta sul reddito delle persone fisiche:   Si applica sul reddito complessivo del soggetto
Ai sensi dell'art. 3 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Sono soggetti a registrazione i contratti verbali di locazione o affitto di beni immobili esistenti nel territorio dello Stato e relative cessioni, risoluzioni e proroghe anche tacite nonché i contratti verbali di trasferimento e di affitto di aziende esistenti nel territorio dello Stato e di costituzione o trasferimento di diritti reali di godimento sulle stesse e relative cessioni, risoluzioni e proroghe anche tacite
Ai sensi dell'art. 3 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Non sono considerate prestazioni di servizi i prestiti obbligazionari nonché le prestazioni di mandato e di mediazione relative ai prestiti obbligazionari
Ai sensi dell'art. 3 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Costituiscono prestazioni di servizi a titolo oneroso quelle effettuate per l'uso personale o familiare dell'imprenditore o di coloro i quali esercitano un'arte o una professione o per altre finalità estranee all'impresa o all'esercizio dell'arte o della professione
Ai sensi dell'art. 3 della legge n. 212 del 2000, seleziona l'affermazione corretta:   I termini di prescrizione e di decadenza per gli accertamenti di imposta non possono essere prorogati
Ai sensi dell'art. 30 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   L'imposta regionale sulle attività produttive dovuta a ciascuna regione in base alla dichiarazione è riscossa mediante versamento del soggetto passivo da eseguire con le modalità e nei termini stabiliti per le imposte sui redditi
Ai sensi dell'art. 30-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il soggetto passivo presenta la domanda di restituzione dell'imposta non dovuta, a pena di decadenza, entro il termine di due anni dalla data del versamento della medesima ovvero, se successivo, dal giorno in cui si è verificato il presupposto per la restituzione
Ai sensi dell'art. 30-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Nel caso di applicazione di un'imposta non dovuta ad una cessione di beni o ad una prestazione di servizi, accertata in via definitiva dall'Amministrazione finanziaria, la domanda di restituzione può essere presentata dal cedente o prestatore entro il termine di due anni dall'avvenuta restituzione al cessionario o committente dell'importo pagato a titolo di rivalsa
Ai sensi dell'art. 31 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Fino alla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione della successione può essere modificata con l'osservanza delle disposizioni degli articoli 28, 29 e 30 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346
Ai sensi dell'art. 31, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   In caso di perdita, per eventi naturali, di almeno il 30 per cento del prodotto ordinario del fondo rustico preso a base per la formazione delle tariffe d'estimo, il reddito dominicale, per l'anno in cui si è verificata la perdita, si considera inesistente
Ai sensi dell'art. 32 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346, la dichiarazione della successione è infedele:   Se i beni e diritti compresi nell'attivo ereditario vi sono indicati per valori inferiori a quelli determinati secondo le disposizioni degli articoli da 14 a 19 e dell'art. 10 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346; se vi sono indicati, sulla base di attestazioni o altri documenti di cui agli articoli 23 e 24 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346 non conformi a verità, oneri e passività del tutto o in parte inesistenti; se non vi sono indicate donazioni anteriori o vi sono indicate per valore inferiore a quello determinato secondo le disposizioni dell'art. 8, comma 4 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346
Ai sensi dell'art. 32 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Nel caso di dichiarazione della successione irregolare, l'ufficio notifica al dichiarante, mediante avviso, l'invito a provvedere alla regolarizzazione entro sessanta giorni; la dichiarazione non regolarizzata nel termine si considera omessa
Ai sensi dell'art. 32 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   La dichiarazione della successione è incompleta se non vi sono indicati tutti i beni e i diritti compresi nell'attivo ereditario, inclusi quelli alienati negli ultimi sei mesi di cui all'art. 10 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346
Ai sensi dell'art. 32 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I contribuenti che, nell'anno solare precedente, hanno realizzato un volume d'affari non superiore a quattrocentomila euro per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi e per gli esercenti arti e professioni, ovvero a settecentomila euro per le imprese aventi per oggetto altre attività, possono adempiere gli obblighi di fatturazione e registrazione di cui agli articoli 21 e 23 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, mediante la tenuta di un bollettario a madre e figlia
Ai sensi dell'art. 32, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, tre la attività agricole:   Vi rientrano le attività dirette alla coltivazione del terreno e alla silvicoltura nonché l'allevamento di animali con mangimi ottenibili per almeno un quarto dal terreno e le attività dirette alla produzione di vegetali tramite l'utilizzo di strutture fisse o mobili, anche provvisorie, se la superficie adibita alla produzione non eccede il doppio di quella del terreno su cui la produzione stessa insiste
Ai sensi dell'art. 34 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   In caso di ritardato o omesso versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive, in acconto o a saldo, o di versamento in misura inferiore a quella dovuta, si applica la sanzione amministrativa pari al trenta per cento dell'imposta non versata
Ai sensi dell'art. 34 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   L'ufficio del registro, se ritiene che la dichiarazione della successione, o la dichiarazione sostitutiva o integrativa, sia incompleta o infedele, provvede con lo stesso atto alla rettifica e alla liquidazione della maggiore imposta, con gli interessi dalla data di notificazione della liquidazione dell'imposta principale nella misura del 4,50 per cento per ogni semestre compiuto
Ai sensi dell'art. 34-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per le attività dirette alla produzione di beni ed alla fornitura di servizi di cui al terzo comma dell'articolo 2135 del codice civile, l'imposta sul valore aggiunto è determinata riducendo l'imposta relativa alle operazioni imponibili in misura pari al 50 per cento del suo ammontare, a titolo di detrazione forfettaria dell'imposta afferente agli acquisti ed alle importazioni
Ai sensi dell'art. 35 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   Per le violazioni degli obblighi relativi alla tenuta o conservazione della contabilità si applicano le sanzioni previste in materia di imposte dirette e di imposta sul valore aggiunto
Ai sensi dell'art. 35 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   In caso di omissione della dichiarazione della successione l'ufficio del registro provvede all'accertamento dell'attivo ereditario e alla liquidazione dell'imposta avvalendosi dei dati e delle notizie comunque raccolti o venuti a sua conoscenza, compresi quelli desunti da dichiarazioni considerate omesse a norma degli articoli 28, comma 8, e 32, comma 1 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346. In aggiunta all'imposta sono liquidati, nella misura di cui all'art. 34, comma 1, del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346 gli interessi dalla data di scadenza del termine entro il quale la dichiarazione omessa avrebbe dovuto essere presentata
Ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, I soggetti che intraprendono l'esercizio di un'impresa, arte o professione nel territorio dello Stato, o vi istituiscono una stabile organizzazione:   Devono farne dichiarazione entro trenta giorni ad uno degli uffici locali dell'Agenzia delle entrate ovvero ad un ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto della medesima Agenzia; la dichiarazione è redatta, a pena di nullità, su modelli conformi a quelli approvati con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate
Ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, in caso di variazione di uno degli elementi previsti dal comma secondo della predetta disposizione:   Se la variazione comporta il trasferimento del domicilio fiscale essa ha effetto dal sessantesimo giorno successivo alla data in cui si è verificata
Ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Dalla dichiarazione di inizio attività devono risultare il tipo e l'oggetto dell'attività e il luogo o i luoghi in cui viene esercitata anche a mezzo di sedi secondarie, filiali, stabilimenti, succursali, negozi, depositi e simili, il luogo o i luoghi in cui sono tenuti e conservati i libri, i registri, le scritture e i documenti prescritti dal d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 e da altre disposizioni
Ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'ufficio rilascia o invia al contribuente certificato di attribuzione della partita IVA o dell'avvenuta variazione o cessazione dell'attività e nel caso di presentazione diretta consegna la copia della dichiarazione al contribuente debitamente timbrata
Ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'ufficio attribuisce al contribuente un numero di partita I.V.A. che resterà invariato anche nelle ipotesi di variazioni di domicilio fiscale fino al momento della cessazione dell'attività e che deve essere indicato nelle dichiarazioni, nella home-page dell'eventuale sito web e in ogni altro documento ove richiesto
Ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   In caso di cessazione dell'attività il contribuente deve entro trenta giorni farne dichiarazione ad uno degli uffici indicati dal comma 1 dell'art. 35 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, utilizzando modelli conformi a quelli approvati con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate
Ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   In caso di fusione, scissione, conferimenti di aziende o di altre trasformazioni sostanziali che comportano l'estinzione del soggetto d'imposta, la dichiarazione è presentata unicamente dal soggetto risultante dalla trasformazione
Ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'Agenzia delle entrate procede d'ufficio alla chiusura delle partite IVA dei soggetti che, sulla base dei dati e degli elementi in suo possesso, risultano non aver esercitato nelle tre annualità precedenti attività di impresa ovvero attività artistiche o professionali
Ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Dalla dichiarazione di inizio attività devono risultare, per i soggetti diversi dalle persone fisiche, la natura giuridica, la denominazione, ragione sociale o ditta, la sede legale, o in mancanza quella amministrativa, e il domicilio fiscale e deve essere inoltre indicato il codice fiscale per almeno una delle persone che ne hanno la rappresentanza
Ai sensi dell'art. 35-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, Gli obblighi derivanti dalle operazioni effettuate dal contribuente deceduto:   Possono essere adempiuti dagli eredi, ancorché i relativi termini siano scaduti non oltre quattro mesi prima della data della morte del contribuente, entro i sei mesi da tale data
Ai sensi dell'art. 35-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Al fine di contrastare le frodi in materia di imposta sul valore aggiunto, l'Agenzia delle entrate rende disponibile a chiunque, con servizio di libero accesso, la possibilità di verificare puntualmente, mediante i dati disponibili in anagrafe tributaria, la validità del numero di partita IVA attribuito ai sensi dell'articolo 35 o 35-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 35-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I soggetti non residenti nel territorio dello Stato, che, ai sensi dell'articolo 17, terzo comma, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 intendono assolvere gli obblighi ed esercitare i diritti in materia di imposta sul valore aggiunto direttamente, devono farne dichiarazione all'Ufficio competente, prima dell'effettuazione delle operazioni per le quali si vuole adottare il suddetto sistema
Ai sensi dell'art. 36 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Gli eredi sono obbligati solidalmente al pagamento dell'imposta nell'ammontare complessivamente dovuto da loro e dai legatari. Il coerede che ha accettato l'eredità col beneficio d'inventario è obbligato solidalmente al pagamento, a norma dell'art. 36, comma 1, del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346 nel limite del valore della propria quota ereditaria
Ai sensi dell'art. 36 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Fino a quando l'eredità non sia stata accettata, o non sia stata accettata da tutti i chiamati, i chiamati all'eredità, o quelli che non hanno ancora accettato, e gli altri soggetti obbligati alla dichiarazione della successione, esclusi i legatari, rispondono solidalmente dell'imposta nel limite del valore dei beni ereditari rispettivamente posseduti
Ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il reddito dei fabbricati è costituito dal reddito medio ordinario ritraibile da ciascuna unità immobiliare urbana. Per unità immobiliari urbane si intendono i fabbricati e le altre costruzioni stabili o le loro porzioni suscettibili di reddito autonomo. Le aree occupate dalle costruzioni e quelle che ne costituiscono pertinenze si considerano parti integranti delle unità immobiliari
Ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Non si considerano produttive di reddito, se non sono oggetto di locazione, le unità immobiliari destinate esclusivamente all'esercizio del culto, compresi i monasteri di clausura, purché compatibile con le disposizioni degli articoli 8 e 19 della Costituzione e le loro pertinenze
Ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'opzione per l'applicazione separata dell'imposta sul valore aggiunto prevista dall' art. 36 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 ha effetto fino a quando non sia revocata e in ogni caso per almeno un triennio
Ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I soggetti che esercitano più imprese o più attività nell'ambito della stessa impresa, ovvero più arti o professioni, hanno facoltà di optare per l'applicazione separata dell'imposta relativamente ad alcuna delle attività esercitate, dandone comunicazione all'ufficio nella dichiarazione relativa all'anno precedente o nella dichiarazione di inizio dell'attività
Ai sensi dell'art. 36-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il contribuente che ne abbia data preventiva comunicazione all'ufficio è dispensato dagli obblighi di fatturazione e di registrazione relativamente alle operazioni esenti da imposta ai sensi dell'art. 10 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 tranne quelle indicate al primo comma, numeri 11), 18) e 19), e al terzo comma dello stesso articolo, fermi restando l'obbligo di fatturazione e registrazione delle altre operazioni eventualmente effettuate, l'obbligo di registrazione degli acquisti e gli altri obblighi stabiliti dal presente decreto, ivi compreso l'obbligo di rilasciare la fattura quando sia richiesta dal cliente
Ai sensi dell'art. 36-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La comunicazione di avvalersi della dispensa dagli adempimenti relativi alle operazioni esenti dev'essere fatta nella dichiarazione annuale relativa all'anno precedente o nella dichiarazione di inizio dell'attività ed ha effetto fino a quando non sia revocata e in ogni caso per almeno un triennio
Ai sensi dell'art. 38-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, se successivamente al rimborso o alla compensazione viene notificato avviso di rettifica o accertamento:   Il contribuente, entro sessanta giorni, versa all'ufficio le somme che in base all'avviso stesso risultano indebitamente rimborsate o compensate, oltre agli interessi del 2 per cento annuo dalla data del rimborso o della compensazione, a meno che non presti la garanzia prevista nel comma 5 dell'art. 38-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 fino a quando l'accertamento sia divenuto definitivo
Ai sensi dell'art. 38-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I rimborsi previsti nell'articolo 30 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 sono eseguiti, su richiesta fatta in sede di dichiarazione annuale, entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione
Ai sensi dell'art. 38-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Sulle somme rimborsate si applicano gli interessi in ragione del 2 per cento annuo, con decorrenza dal novantesimo giorno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, non computando il periodo intercorrente tra la data di notifica della richiesta di documenti e la data della loro consegna, quando superi quindici giorni
Ai sensi dell'art. 38-bis.2 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I soggetti che conseguono un rimborso non dovuto restituiscono le somme indebitamente rimborsate, entro sessanta giorni dalla notifica di apposito provvedimento da parte dell'ufficio
Ai sensi dell'art. 38-bis.2 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Nei confronti dei soggetti che conseguono un rimborso non dovuto si applica la sanzione amministrativa compresa fra il 100 ed il 200 per cento della somma indebitamente rimborsata
Ai sensi dell'art. 38-bis.2 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La richiesta di rimborso dell'imposta sul valore aggiunto presentata da soggetti non residenti stabiliti in un altro Stato membro della Comunità è presentata con riferimento ad un periodo non superiore ad un anno solare e non inferiore a tre mesi, ovvero per periodi inferiori a tre mesi qualora questi periodi rappresentino la parte residua di un anno solare
Ai sensi dell'art. 38-bis.3 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, qualora in sede di effettuazione dei controlli automatici di cui all'articolo 54-quater del medesimo decreto si rilevi un eccesso di versamento da parte di soggetti passivi identificati in un altro Stato membro ai sensi dell'articolo 74-septies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'Agenzia delle entrate effettua il relativo rimborso entro 30 giorni. Tuttavia, se l'eccedenza di versamento si riferisce a periodi di imposta sino al 2018, il rimborso viene effettuato tenendo conto delle eventuali somme trattenute dallo Stato membro di identificazione ai sensi dell'articolo 46, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 904/2010
Ai sensi dell'art. 38-bis.3 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, qualora uno Stato membro di consumo abbia rimborsato un'eccedenza di versamento che si riferisce a periodi di imposta sino al 2018 ai soggetti passivi che hanno optato in Italia per l'applicazione del regime speciale di cui all'articolo 74-quinquies o 74-sexies del medesimo decreto:   L'Agenzia delle entrate, a seguito di apposita comunicazione elettronica dello Stato membro di consumo, restituisce entro 30 giorni al contribuente la quota dell'imposta eventualmente trattenuta ai sensi dell'articolo 46, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 904/2010. L'Agenzia delle entrate comunica per via elettronica allo Stato membro di consumo l'effettuazione di tale rimborso
Ai sensi dell'art. 38-bis.3 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Qualora i soggetti passivi che hanno optato in Italia per l'applicazione del regime speciale di cui all'articolo 74-quinquies o 74-sexies o 74-sexies.1 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 effettuino versamenti in eccesso rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni presentate ai sensi di detti articoli e tale eccesso sia rilevato in sede di ripartizione delle somme tra i vari Stati membri di consumo, l'Agenzia delle entrate rimborsa l'eccedenza di versamento entro 30 giorni dalla data di ripartizione
Ai sensi dell'art. 38-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni a soggetti domiciliati o residenti fuori della Comunità europea di beni per un complessivo importo, comprensivo dell'imposta sul valore aggiunto, superiore a euro 70 destinati all'uso personale o familiare, da trasportarsi nei bagagli personali fuori del territorio doganale della Comunità medesima, possono essere effettuate senza pagamento dell'imposta
Ai sensi dell'art. 38-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, ai rimborsi previsti nel comma 1 del medesimo articolo:   Provvede il competente ufficio dell'Agenzia delle entrate entro sei mesi dalla ricezione della richiesta di rimborso ovvero, in caso di richiesta di informazioni aggiuntive, entro otto mesi dalla medesima
Ai sensi dell'art. 38-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I soggetti non residenti stabiliti in Stati non appartenenti alla Comunità che conseguono un indebito rimborso devono restituire all'ufficio, entro sessanta giorni dalla notifica di apposito provvedimento, le somme indebitamente rimborsate e nei loro confronti si applica la sanzione amministrativa compresa fra il 200 ed il 400 per cento della somma rimborsata
Ai sensi dell'art. 38-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I soggetti che conseguono un indebito rimborso devono restituire all'ufficio, entro sessanta giorni dalla notifica di apposito provvedimento, le somme indebitamente rimborsate e nei loro confronti si applica la sanzione amministrativa compresa fra il 200 ed il 400 per cento della somma rimborsata. L'ufficio sospende ogni ulteriore rimborso al soggetto interessato fino a quando non sia restituita la somma indebitamente rimborsata e pagata la relativa pena pecuniaria
Ai sensi dell'art. 39 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, soggetti passivi che facilitano le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di cessionari o di committenti non soggetti passivi d'imposta tramite l'uso di una interfaccia elettronica, quale un mercato virtuale, una piattaforma, un portale o mezzi analoghi:   Conservano per un periodo di dieci anni, a partire dal 31 dicembre dell'anno in cui l'operazione è stata effettuata, la documentazione di cui all'articolo 54-quater del regolamento di esecuzione (UE) n. 282/2011 del Consiglio, del 15 marzo 2011, relativa a tali cessioni o prestazioni
Ai sensi dell'art. 39 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le fatture create in formato elettronico e quelle cartacee possono essere conservate elettronicamente. Il luogo di conservazione elettronica delle stesse, nonché dei registri e degli altri documenti previsti dal d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 e da altre disposizioni, può essere situato in un altro Stato, a condizione che con lo stesso esista uno strumento giuridico che disciplini la reciproca assistenza
Ai sensi dell'art. 39 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I registri, i bollettari, gli schedari e i tabulati, nonché le fatture, le bollette doganali e gli altri documenti previsti dal presente decreto devono essere conservati a norma dell' articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600
Ai sensi dell'art. 39 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I registri previsti dal d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, compresi i bollettari di cui all'articolo 32 del medesimo decreto, devono essere tenuti a norma dell'articolo 2219 del codice civile e numerati progressivamente in ogni pagina, in esenzione dall'imposta di bollo
Ai sensi dell'art. 4 del d.lgs. del 15 dicembre 1997 n. 446:   L'imposta regionale sulle attività produttive si applica sul valore della produzione netta derivante dall'attività esercitata nel territorio della regione
Ai sensi dell'art. 4 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 347:   È soggetta ad imposta proporzionale una sola formalità, quando per lo stesso credito ed in virtù dello stesso atto debbono eseguirsi più iscrizioni o rinnovazioni; per ciascuna delle altre iscrizioni o rinnovazioni è dovuta l'imposta fissa
Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   I redditi dei beni dei Figli minori soggetti all'usufrutto legale dei genitori sono imputati per metà del loro ammontare netto a ciascun genitore
Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Se vi è un solo genitore o se l'usufrutto legale spetta ad un solo genitore i redditi gli sono imputati per l'intero ammontare
Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   I redditi dei beni che formano oggetto del fondo patrimoniale di cui agli articoli 167 e seguenti del codice civile sono imputati per metà del loro ammontare netto a ciascuno dei coniugi
Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Sono soggetti a registrazione l'istituzione nel territorio dello Stato della sede dell'amministrazione di società di ogni tipo e oggetto costituite all'estero ovvero della sede dell'amministrazione di enti diversi dalle società, compresi i consorzi, le associazioni e le altre organizzazioni di persone o di beni, con o senza personalità giuridica, aventi per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali o agricole, parimenti costituiti all'estero
Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, ai fini dell'imposta sul valore aggiunto:   Per esercizio di imprese si intende l'esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle attività commerciali o agricole di cui agli articoli 2135 e 2195 del codice civile, anche se non organizzate in forma di impresa, nonché l'esercizio di attività, organizzate in forma d'impresa, dirette alla prestazione di servizi che non rientrano nell'articolo 2195 del codice civile
Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Si considerano in ogni caso effettuate nell'esercizio di imprese le cessioni di beni e le prestazioni di servizi fatte da altri enti pubblici e privati, compresi i consorzi, le associazioni o altre organizzazioni senza personalità giuridica e le società semplici, che abbiano per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali o agricole
Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Si considerano in ogni caso effettuate nell'esercizio di imprese le cessioni di beni e le prestazioni di servizi fatte dalle società in nome collettivo e in accomandita semplice, dalle società per azioni e in accomandita per azioni, dalle società a responsabilità limitata, dalle società cooperative, di mutua assicurazione e di armamento, dalle società estere di cui all'art. 2507 del codice civile e dalle società di fatto
Ai sensi dell'art. 40 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le dichiarazioni presentate e i versamenti fatti ad ufficio diverso da quello indicato nel primo comma dell'art. 40 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 si considerano presentate o fatti nei giorni in cui siano pervenuti all'ufficio competente
Ai sensi dell'art. 40 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Competente a ricevere le dichiarazioni e i versamenti di cui ai precedenti articoli, e ad ogni altro effetto di cui al presente decreto, è l'ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto nella cui circoscrizione si trova il domicilio fiscale del contribuente ai sensi degli articoli 58 e 59 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600
Ai sensi dell'art. 40 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per i soggetti non residenti nello Stato, che non vi hanno una stabile organizzazione né un rappresentante nominato ai sensi dell'art. 17 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, è competente l'Ufficio Provinciale di Roma
Ai sensi dell'art. 40 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per i soggetti non residenti di cui all'articolo 35-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, l'ufficio competente ai sensi del presente articolo è individuato con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate
Ai sensi dell'art. 40-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, i prestatori dei servizi di pagamento conservano la documentazione che riporta le informazioni di cui all'articolo 40-sexies, del medesimo decreto, dei beneficiari e dei pagamenti relativi ai servizi di pagamento transfrontalieri:   Che prestano ogni trimestre, al fine di consentire all'amministrazione finanziaria di effettuare i controlli delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi che si considerano effettuate nel territorio di uno Stato membro dell'Unione europea allo scopo di conseguire l'obiettivo di lottare contro la frode in materia di imposta sul valore aggiunto
Ai sensi dell'art. 40-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Un pagamento si considera transfrontaliero quando il pagatore è localizzato in uno Stato membro dell'Unione europea e il beneficiario è localizzato in un altro Stato membro, in un territorio terzo o in un paese terzo
Ai sensi dell'art. 45 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il reddito di capitale è costituito dall'ammontare degli interessi, utili o altri proventi percepiti nel periodo di imposta, senza alcuna deduzione
Ai sensi dell'art. 46 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le somme versate alle società commerciali e agli enti di cui all'articolo 73, comma 1, lettera b), del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 dai loro soci o partecipanti si considerano date a mutuo se dai bilanci o dai rendiconti di tali soggetti non risulta che il versamento è stato fatto ad altro titolo
Ai sensi dell'art. 47 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Nel caso di distribuzione di utili in natura, il valore imponibile è determinato in relazione al valore normale degli stessi alla data individuata dalla lettera a) del comma 2 dell'articolo 109 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai sensi dell'art. 48 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Non costituiscono redditi di capitale gli interessi, gli utili e gli altri proventi di cui ai precedenti articoli conseguiti dalle società e dagli enti di cui all'articolo 73, comma 1, lettere a) e b) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, e dalle stabili organizzazioni dei soggetti di cui alla lettera d) del medesimo comma, nonché quelli conseguiti nell'esercizio di imprese commerciali
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   L'imposta sulle successioni e donazioni è dovuta dagli eredi e dai legatari per le successioni, dai donatari per le donazioni e dai beneficiari per le altre liberalità tra vivi
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Ai fini dell'imposta sulle successioni e donazioni sono considerati parenti in linea retta anche i genitori e i figli naturali, i rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta, gli adottanti e gli adottati, gli affilianti e gli affiliati
Ai sensi dell'art. 5 del d.P.R. del 22 dicembre n. 917:   Si intendono per familiari, ai fini delle imposte sui redditi, il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado
Ai sensi dell'art. 5 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Sono soggetti a registrazione in termine fisso gli atti indicati nella parte prima della tariffa e in caso d'uso quelli indicati nella parte seconda
Ai sensi dell'art. 5, terzo comma, lett. d) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per gestione ordinaria si intende il continuo e coordinato compimento degli atti della gestione corrente riguardanti la società o l'associazione nel suo complesso
Ai sensi dell'art. 5, terzo comma, lett. d) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per sede di direzione effettiva si intende la continua e coordinata assunzione delle decisioni strategiche riguardanti la società o l'associazione nel suo complesso
Ai sensi dell'art. 51 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Si considerano percepiti nel periodo d'imposta anche le somme e i valori in genere, corrisposti dai datori di lavoro entro il giorno 12 del mese di gennaio del periodo d'imposta successivo a quello cui si riferiscono
Ai sensi dell'art. 51 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Gli uffici dell'imposta sul valore aggiunto controllano le dichiarazioni presentate e i versamenti eseguiti dai contribuenti, ne rilevano l'eventuale omissione e provvedono all'accertamento e alla riscossione delle imposte o maggiori imposte dovute; vigilano sull'osservanza degli obblighi relativi alla fatturazione e registrazione delle operazioni e alla tenuta della contabilità e degli altri obblighi stabiliti dal presente decreto; provvedono alla irrogazione delle pene pecuniarie e delle soprattasse e alla presentazione del rapporto all'autorità giudiziaria per le violazioni sanzionate penalmente
Ai sensi dell'art. 52 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Gli impiegati degli Uffici dell'imposta sul valore aggiunto che eseguono l'accesso devono essere muniti di apposita autorizzazione che ne indica lo scopo, rilasciata dal capo dell'ufficio da cui dipendono. Tuttavia per accedere in locali che siano adibiti anche ad abitazione, è necessaria anche l'autorizzazione del procuratore della Repubblica
Ai sensi dell'art. 52 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per procedere durante l'accesso a perquisizioni personali e all'apertura coattiva di pieghi sigillati, borse, casseforti, mobili, ripostigli e simili e per l'esame di documenti e la richiesta di notizie relativamente ai quali è eccepito il segreto professionale, ferma restando la norma di cui all'articolo 103 del codice di procedura penale, è in ogni caso necessaria l'autorizzazione del procuratore della Repubblica o dell'autorità giudiziaria più vicina
Ai sensi dell'art. 52 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per l'esecuzione degli accessi presso le pubbliche amministrazioni e gli enti indicati al n. 5) dell'articolo 51 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 e presso gli operatori finanziari di cui al 7) dello stesso articolo 51, si applicano le disposizioni del secondo e sesto comma dell'articolo 33 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni
Ai sensi dell'art. 53 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I beni che si trovano nel luogo o in uno dei luoghi in cui il contribuente esercita la sua attività si presumono acquistati se il contribuente non dimostra, nei casi e nei modi indicati nel primo e nel secondo comma dell'art. 53 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, di averli ricevuti in base ad un rapporto di rappresentanza o di lavorazione o ad uno degli altri titoli di cui al primo comma del medesimo articolo
Ai sensi dell'art. 53 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La rappresentanza deve risultare da atto pubblico, da scrittura privata registrata o da lettera annotata in apposito registro, in data anteriore a quella in cui è avvenuto il passaggio dei beni, presso l'ufficio competente in relazione al domicilio fiscale del rappresentante o del rappresentato
Ai sensi dell'art. 53 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La consegna dei beni a terzi, di cui alla lettera b) dell'art. 53 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, deve risultare dal libro giornale o da altro libro tenuto a norma del codice civile o da apposito registro tenuto in conformità all'art. 39 del medesimo decreto, ovvero da altro documento conservato a norma dello stesso articolo o da atto registrato presso l'ufficio del registro
Ai sensi dell'art. 54 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   All'atto della richiesta di registrazione il richiedente deve pagare l'imposta liquidata a norma del comma 1 dell'art. 16 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131, ovvero, se la liquidazione è differita a norma del comma 2 dello stesso articolo, depositare la somma che l'ufficio ritiene corrispondente all'imposta dovuta. Della somma depositata viene rilasciata ricevuta
Ai sensi dell'art. 54 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Quando la registrazione deve essere eseguita d'ufficio a norma dell'art. 15 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131, l'ufficio del registro notifica apposito avviso di liquidazione al soggetto o ad uno dei soggetti obbligati al pagamento dell'imposta, con invito ad effettuare entro il termine di sessanta giorni il pagamento dell'imposta e, se dallo stesso dovuta, della pena pecuniaria irrogata per omessa richiesta di registrazione. Nell'avviso devono essere indicati gli estremi dell'atto da registrare o il fatto da denunciare e la somma da pagare
Ai sensi dell'art. 54 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'ufficio dell'imposta sul valore aggiunto procede alla rettifica della dichiarazione annuale presentata dal contribuente quando ritiene che ne risulti un'imposta inferiore a quella dovuta ovvero una eccedenza detraibile o rimborsabile superiore a quella spettante
Ai sensi dell'art. 54, comma 1-bis, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, concorrono a formare il reddito di lavoro autonomo le plusvalenze dei beni strumentali, esclusi gli oggetti d'arte, di antiquariato o da collezione di cui al comma 5 del medesimo articolo, se:   Sono realizzate mediante cessione a titolo oneroso; sono realizzate mediante il risarcimento, anche in forma assicurativa, per la perdita o il danneggiamento dei beni; i beni vengono destinati al consumo personale o familiare dell'esercente l'arte o la professione o a finalità estranee all'arte o professione
Ai sensi dell'art. 54, comma 1-quater, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Concorrono a formare il reddito di lavoro autonomo i corrispettivi percepiti a seguito di cessione della clientela o di elementi immateriali comunque riferibili all'attività artistica o professionale
Ai sensi dell'art. 54, comma 1-ter, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Si considerano plusvalenza o minusvalenza la differenza, positiva o negativa, tra il corrispettivo o l'indennità percepiti e il costo non ammortizzato ovvero, in assenza di corrispettivo, la differenza tra il valore normale del bene e il costo non ammortizzato
Ai sensi dell'art. 54, comma 5, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazioni di alimenti e bevande sono deducibili nella misura del 75 per cento e, in ogni caso, per un importo complessivamente non superiore al 2 per cento dell'ammontare dei compensi percepiti nel periodo di imposta
Ai sensi dell'art. 54, comma 6-bis, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, nell'ambito dei redditi di lavoro autonomo:   Non sono ammesse deduzioni per i compensi al coniuge, ai figli, affidati o affiliati, minori di età o permanentemente inabili al lavoro, nonché agli ascendenti dell'artista o professionista ovvero dei soci o associati per il lavoro prestato o l'opera svolta nei confronti dell'artista o professionista ovvero della società o associazione. I compensi non ammessi in deduzione non concorrono a formare il reddito complessivo dei percipienti
Ai sensi dell'art. 54-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Se vi è pericolo per la riscossione, l'ufficio può provvedere, anche prima della presentazione della dichiarazione annuale, a controllare la tempestiva effettuazione dei versamenti dell'imposta, da eseguirsi ai sensi dell'articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 100, degli articoli 6 e 7 del decreto del Presidente della Repubblica 14 ottobre 1999, n. 542, nonché dell'articolo 6 della legge 29 dicembre 1990, n. 405
Ai sensi dell'art. 54-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Quando dai controlli automatici eseguiti emerge un risultato diverso rispetto a quello indicato nella dichiarazione ovvero dai controlli eseguiti dall'ufficio, ai sensi del comma 2-bis dell'art. 54-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, emerge un'imposta o una maggiore imposta, l'esito della liquidazione è comunicato ai sensi e per gli effetti di cui al comma 6 dell'articolo 60 del medesimo decreto al contribuente, nonché per evitare la reiterazione di errori e per consentire la regolarizzazione degli aspetti formali
Ai sensi dell'art. 54-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Avvalendosi di procedure automatizzate l'amministrazione finanziaria procede, entro l'inizio del periodo di presentazione delle dichiarazioni relative all'anno successivo, alla liquidazione dell'imposta dovuta in base alle dichiarazioni presentate dai contribuenti
Ai sensi dell'art. 54-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, quando dai controlli automatici eseguiti emerge un risultato diverso rispetto a quello indicato nella dichiarazione, l'esito del controllo è comunicato per via elettronica o ai sensi dell'articolo 60 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.:   La comunicazione contiene l'intimazione ad adempiere, entro sessanta giorni dal ricevimento della stessa, al pagamento dell'imposta o della maggiore imposta dovuta e non versata, della sanzione di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, e degli interessi di cui all'articolo 20 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, calcolati fino al giorno in cui è effettuata la liquidazione
Ai sensi dell'art. 54-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Quando dai controlli automatici eseguiti emerge un risultato diverso rispetto a quello indicato nella dichiarazione, l'esito del controllo è comunicato per via elettronica o ai sensi dell'articolo 60 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 al contribuente entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione
Ai sensi dell'art. 54-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Qualora il contribuente rilevi eventuali dati o elementi non considerati o valutati erroneamente nella liquidazione dell'imposta, lo stesso può fornire per via elettronica, entro il termine di cui al comma 3 dell'art. 54-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, i chiarimenti necessari all'amministrazione finanziaria. I dati contabili risultanti dalla liquidazione prevista dal presente articolo si considerano, a tutti gli effetti, come dichiarati dal contribuente
Ai sensi dell'art. 54-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, l'Amministrazione finanziaria comunica ai soggetti che applicano i regimi speciali disciplinati dal titolo XII, capo 6, sezioni 2, 3 e 4, della direttiva 2006/112/CE, relativamente alle operazioni effettuate nel territorio dello Stato:   L'omessa presentazione della dichiarazione trimestrale, sollecitandoli ad adempiere entro trenta giorni, trascorsi i quali provvede a determinare l'imposta dovuta per le medesime prestazioni con apposito avviso di accertamento emesso ai sensi dell'articolo 55 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 54-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'avviso di accertamento di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 54-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, emesso entro i termini di cui all'articolo 57 del medesimo decreto, costituisce titolo esecutivo ai fini della riscossione
Ai sensi dell'art. 54-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Entro il decimo giorno successivo alla scadenza di cui all'articolo 74-quinquies, commi 6 e 9, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 e di cui all'articolo 74-sexies.1, commi 10 e 14, del medesimo decreto l'Amministrazione finanziaria, sulla base dei dati e degli elementi desumibili dal portale telematico, verifica l'avvenuta presentazione della dichiarazione, nonché la rispondenza con la dichiarazione e la tempestività dei versamenti dell'imposta risultante dalla stessa
Ai sensi dell'art. 55 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, se il contribuente non ha presentato la dichiarazione annuale l'ufficio dell'imposta sul valore aggiunto può procedere in ogni caso all'accertamento dell'imposta dovuta:   Indipendentemente dalla previa ispezione della contabilità. In tal caso l'ammontare imponibile complessivo e l'aliquota applicabile sono determinati induttivamente sulla base dei dati e delle notizie comunque raccolte o venuti a conoscenza dell'ufficio e sono computati in detrazione soltanto i versamenti eventualmente eseguiti dal contribuente e le imposte detraibili ai sensi dell'art. 19 risultanti dalle liquidazioni prescritte dagli articoli 27 e 33 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 55 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Se vi è pericolo per la riscossione dell'imposta l'ufficio può procedere all'accertamento induttivo, per la frazione di anno solare già decorsa, senza attendere la scadenza del termine stabilito per la dichiarazione annuale e con riferimento alle liquidazioni prescritte dagli articoli 27 e 33 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 55, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Sono considerati redditi di impresa i redditi derivanti dall'esercizio di attività organizzate in forma d'impresa dirette alla prestazione di servizi che non rientrano nell'art. 2195 c.c., nonché i redditi derivanti dall'attività di sfruttamento di miniere, cave, torbiere, saline, laghi, stagni e altre acque interne
Ai sensi dell'art. 55, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Sono considerati redditi di impresa i redditi dei terreni, per la parte derivante dall'esercizio delle attività agricole di cui all'articolo 32 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, pur se nei limiti ivi stabiliti, ove spettino alle società in nome collettivo e in accomandita semplice nonché alle stabili organizzazioni di persone fisiche non residenti esercenti attività di impresa
Ai sensi dell'art. 55, terzo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le disposizioni in materia di imposte sui redditi che fanno riferimento alle attività commerciali si applicano, se non risulta diversamente, a tutte le attività indicate nell'art. 55 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai sensi dell'art. 56 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Negli avvisi relativi agli accertamenti induttivi devono essere indicati, a pena di nullità, l'imponibile determinato dall'ufficio, l'aliquota o le aliquote e le detrazioni applicate e le ragioni per cui sono state ritenute applicabili le disposizioni del primo o del secondo comma dell'art. 55 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 56 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Negli avvisi relativi alle rettifiche di cui all'art. 54 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 devono essere indicati specificamente, a pena di nullità, gli errori, le omissioni e le false o inesatte indicazioni su cui è fondata la rettifica e i relativi elementi probatori. Per le omissioni e le inesattezze desunte in via presuntiva devono essere indicati i fatti certi che danno fondamento alla presunzione
Ai sensi dell'art. 56 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le rettifiche e gli accertamenti sono notificati ai contribuenti, mediante avvisi motivati, nei modi stabiliti per le notificazioni in materia di imposte sui redditi, da messi speciali autorizzati dagli uffici dell'imposta sul valore aggiunto o dai messi comunali
Ai sensi dell'art. 56, primo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il reddito d'impresa è determinato secondo le disposizioni della sezione I del capo II del titolo II del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 , salvo quanto stabilito nel Capo VI del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai sensi dell'art. 56, primo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le disposizioni della sezione I e del capo VI del titolo II del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, relative alle società e agli enti di cui all'articolo 73, comma 1 del medesimo decreto, lettere a) e b), valgono anche per le società in nome collettivo e in accomandita semplice
Ai sensi dell'art. 56, terzo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Non concorrono alla formazione del reddito d'impresa le plusvalenze, le indennità e gli altri redditi indicati alle lettere da g) a n) del comma 1 dell'articolo 17 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, quando ne è richiesta la tassazione separata a norma del comma 2 dello stesso articolo
Ai sensi dell'art. 56, terzo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Non concorrono alla formazione del reddito d'impresa le indennità per la cessazione di rapporti di agenzia delle persone fisiche e delle società di persone
Ai sensi dell'art. 57 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Nel caso di richiesta di rimborso dell'eccedenza d'imposta detraibile risultante dalla dichiarazione annuale, se tra la data di notifica della richiesta di documenti da parte dell'ufficio e la data della loro consegna intercorre un periodo superiore a quindici giorni, il termine di decadenza, relativo agli anni in cui si è formata l'eccedenza detraibile chiesta a rimborso, è differito di un periodo di tempo pari a quello compreso tra il sedicesimo giorno e la data di consegna
Ai sensi dell'art. 57 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Gli avvisi relativi alle rettifiche e agli accertamenti previsti nell'articolo 54 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 e nel secondo comma dell'articolo 55 del medesimo decreto devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione
Ai sensi dell'art. 57 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla l'avviso di accertamento dell'imposta a norma del primo comma dell'articolo 55 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 può essere notificato entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata
Ai sensi dell'art. 58 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per le plusvalenze derivanti da cessione delle aziende, le disposizioni del comma 4 dell'articolo 86 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 non si applicano quando è richiesta la tassazione separata a norma del comma 2 dell'articolo 17 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai sensi dell'art. 58 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Il trasferimento di azienda per causa di morte o per atto gratuito non costituisce realizzo di plusvalenze dell'azienda stessa; l'azienda è assunta ai medesimi valori fiscalmente riconosciuti nei confronti del dante causa
Ai sensi dell'art. 59 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Si registrano a debito, cioè senza contemporaneo pagamento delle imposte dovute, le sentenze, i provvedimenti e gli atti che occorrono nei procedimenti contenziosi nei quali sono interessate le amministrazioni dello Stato e le persone o gli enti morali ammessi al beneficio del patrocinio a spese dello Stato quando essi vengono formati d'ufficio o ad istanza o nell'interesse dei detti soggetti; la registrazione a debito non è ammessa per le sentenze portanti trasferimento di beni e diritti di qualsiasi natura
Ai sensi dell'art. 59 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, Il contribuente può ricorrere contro i provvedimenti di rettifica, di accertamento e di irrogazione delle sanzioni secondo le disposizioni relative al contenzioso tributario:   La nullità degli avvisi per l'omissione o l'insufficienza delle indicazioni prescritte negli articoli 56 e 57, terzo comma, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 e in, genere per difetto di motivazione deve essere eccepita a pena di decadenza in primo grado. I contribuenti obbligati alla tenuta di scritture contabili non possono provare circostanze omesse nelle scritture stesse o in contrasto con le loro risultanze
Ai sensi dell'art. 6 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   La competenza per l'applicazione dell'imposta alle donazioni è determinata secondo le disposizioni relative all'imposta di registro
Ai sensi dell'art. 6 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Competente per l'applicazione dell'imposta alle successioni è l'ufficio del registro nella cui circoscrizione era l'ultima residenza del defunto o, se questa era all'estero o non è nota, l'ufficio del registro di Roma
Ai sensi dell'art. 6 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   I redditi delle società in accomandita semplice da qualsiasi fonte provengano e quale che sia l'oggetto sociale, sono considerati redditi di impresa e sono determinati unitariamente secondo le norme relative a tali redditi
Ai sensi dell'art. 6 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'operazione si considera effettuata per i passaggi dal committente al commissionario, di cui al n. 3) dell'art. 2 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, all'atto della vendita dei beni da parte del commissionario. Per la destinazione al consumo personale o familiare dell'imprenditore e ad altre finalità estranee all'esercizio dell'impresa, di cui al n. 5) dell'art. 2 del medesimo decreto, all'atto del prelievo dei beni
Ai sensi dell'art. 6 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni di beni si considerano effettuate nel momento della stipulazione se riguardano beni immobili e nel momento della consegna o spedizione se riguardano beni mobili
Ai sensi dell'art. 6 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'operazione si considera effettuata per le cessioni di beni inerenti a contratti estimatori, all'atto della rivendita a terzi ovvero, per i beni non restituiti, alla scadenza del termine convenuto tra le parti e comunque dopo il decorso di un anno dalla consegna o spedizione
Ai sensi dell'art. 6 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'operazione si considera effettuata, per le cessioni di beni per atto della pubblica autorità e per le cessioni periodiche o continuative di beni in esecuzione di contratti di somministrazione, all'atto del pagamento del corrispettivo
Ai sensi dell'art. 6 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni i cui effetti traslativi o costitutivi si producono posteriormente, tranne quelle indicate ai numeri 1) e 2) dell'art. 2 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, si considerano effettuate nel momento in cui si producono tali effetti e comunque, se riguardano beni mobili, dopo il decorso di un anno dalla consegna o spedizione
Ai sensi dell'art. 60-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   In caso di mancato versamento dell'imposta da parte del cedente relativa a cessioni effettuate a prezzi inferiori al valore normale, il cessionario, soggetto agli adempimenti ai fini del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, è obbligato solidalmente al pagamento della predetta imposta
Ai sensi dell'art. 60-bis, comma 3-bis, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Qualora l'importo del corrispettivo indicato nell'atto di cessione avente ad oggetto un immobile e nella relativa fattura sia diverso da quello effettivo, il cessionario, anche se non agisce nell'esercizio di imprese, arti o professioni, è responsabile in solido con il cedente per il pagamento dell'imposta relativa alla differenza tra il corrispettivo effettivo e quello indicato, nonché della relativa sanzione
Ai sensi dell'art. 61 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   La parte di interessi passivi non deducibile ai sensi del comma 1 dell'art. 61 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 non dà diritto alla detrazione dall'imposta prevista alle lettere a) e b) del comma 1 dell'articolo 15 del medesimo decreto
Ai sensi dell'art. 62 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Se il contribuente non esegue il pagamento dell'imposta, delle pene pecuniarie e delle soprattasse nel termine stabilito l'ufficio dell'imposta sul valore aggiunto notifica ingiunzione di pagamento contenente l'ordine di pagare entro trenta giorni sotto pena degli atti esecutivi. L'ingiunzione è vidimata e resa esecutiva dal pretore nella cui circoscrizione ha sede l'ufficio, qualunque sia la somma dovuta, ed è notificata a norma del primo comma dell'art. 56 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 63 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La Guardia di finanza coopera con gli uffici dell'imposta sul valore aggiunto per l'acquisizione e il reperimento degli elementi utili ai fini dell'accertamento della imposta e per la repressione delle violazioni del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, procedendo di propria iniziativa o su richiesta degli uffici, secondo le norme e con le facoltà di cui agli articoli agli articoli 51 e 52 del medesimo decreto alle operazioni ivi indicate e trasmettendo agli uffici stessi i relativi verbali e rapporti
Ai sensi dell'art. 64, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   I canoni di locazione, anche finanziaria e di noleggio e le spese relativi all'impiego di tali beni sono deducibili nella misura del 50 per cento
Ai sensi dell'art. 64, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le spese relative all'acquisto di beni mobili adibiti promiscuamente all'esercizio dell'impresa e all'uso personale o familiare dell'imprenditore sono ammortizzabili, o deducibili nell'ipotesi di cui al comma 5 dell'articolo 102 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, nella misura del 50 per cento
Ai sensi dell'art. 66-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Sono ricompresi negli elenchi di contribuenti nei cui confronti l'ufficio dell'imposta sul valore aggiunto ha proceduto a rettifica o ad accertamento solo quei contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione annuale e quelli dalla cui dichiarazione risulta un'imposta inferiore di oltre un decimo a quella dovuta ovvero un'eccedenza detraibile o rimborsabile superiore di oltre un decimo a quella spettante
Ai sensi dell'art. 66-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La comunicazione o diffusione, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, degli elenchi o di dati personali ivi contenuti, ove il fatto non costituisca reato, è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da cinquemila euro a trentamila euro. La somma può essere aumentata sino al triplo quando risulta inefficace in ragione delle condizioni economiche del contravventore
Ai sensi dell'art. 66-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Negli elenchi di contribuenti nei cui confronti l'ufficio dell'imposta sul valore aggiunto ha proceduto a rettifica o ad accertamento deve essere specificato se gli accertamenti sono definitivi o in contestazione e deve essere indicato, in caso di rettifica, anche il volume di affari dichiarato dai contribuenti
Ai sensi dell'art. 66-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Gli uffici dell'imposta sul valore aggiunto formano annualmente per ciascuna provincia compresa nella propria circoscrizione un elenco nominativo dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione annuale ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, con la specificazione, per ognuno, del volume di affari
Ai sensi dell'art. 67 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   L'affitto e la concessione in usufrutto dell'unica azienda da parte dell'imprenditore non si considerano fatti nell'esercizio dell'impresa, ma in caso di successiva vendita totale o parziale le plusvalenze realizzate concorrono a formare il reddito complessivo come redditi diversi
Ai sensi dell'art. 67 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 si considerano "importazioni":   Le operazioni aventi per oggetto beni introdotti nel territorio dello Stato, che siano originari da Paesi o territori non compresi nel territorio della Comunità e che non siano stati già immessi in libera pratica in altro Paese membro della Comunità medesima, ovvero che siano provenienti dai territori da considerarsi esclusi dalla Comunità a norma dell'articolo 7 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 67 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Sono soggette all'imposta sul valore aggiunto le operazioni di reimportazione a scarico di esportazione temporanea fuori della Comunità economica europea e quelle di reintroduzione di beni precedentemente esportati fuori della Comunità medesima
Ai sensi dell'art. 67 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Si considerano importazioni le operazioni di ammissione temporanea aventi per oggetto beni, destinati ad essere riesportati tal quali, che, in ottemperanza alle disposizioni della Comunità economica europea, non fruiscano della esenzione totale dai dazi di importazione
Ai sensi dell'art. 68 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Non sono soggette all'imposta sul valore aggiunto le importazioni di beni indicati nel primo comma lettera c) dell'art. 8 e nell'art. 8-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, nonché nel secondo comma dell'art. 9 del medesimo decreto limitatamente all'ammontare dei corrispettivi di cui al n. 9 dello stesso articolo, semprechè ricorrano la condizioni stabilite nei predetti articoli
Ai sensi dell'art. 68 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Non è soggetta all'imposta sul valore aggiunto ogni altra importazione definitiva di beni la cui cessione è esente dall'imposta o non vi è soggetta a norma dell'articolo 72 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 69 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Chi omette la richiesta di registrazione degli atti e dei fatti rilevanti ai fini dell'applicazione dell'imposta, ovvero la presentazione delle denunce previste dall'articolo 19 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131 è punito con la sanzione amministrativa pari al centoventi per cento dell'imposta dovuta
Ai sensi dell'art. 69 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'imposta relativa alle importazioni è commisurata, con le aliquote indicate nell'articolo 16 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, al valore dei beni importati determinato ai sensi delle disposizioni in materia doganale, aumentato dell'ammontare dei diritti doganali dovuti, ad eccezione dell'imposta sul valore aggiunto, nonché dell'ammontare delle spese di inoltro fino al luogo di destinazione all'interno del territorio della Comunità che figura sul documento di trasporto sotto la cui scorta i beni sono introdotti nel territorio medesimo
Ai sensi dell'art. 69 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per i beni che prima dello sdoganamento hanno formato oggetto nello Stato di una o più cessioni, la base imponibile è costituita dal corrispettivo dell'ultima cessione
Ai sensi dell'art. 6-bis dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   Non sussiste il diritto al contraddittorio ai sensi del presente articolo per gli atti automatizzati, sostanzialmente automatizzati, di pronta liquidazione e di controllo formale delle dichiarazioni individuati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, nonché per i casi motivati di fondato pericolo per la riscossione
Ai sensi dell'art. 6-quater, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Un buono-corrispettivo di cui all'articolo 6-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 si considera multiuso se al momento della sua emissione non è nota la disciplina applicabile ai fini dell'imposta sul valore aggiunto alla cessione dei beni o alla prestazione dei servizi a cui il buono-corrispettivo dà diritto
Ai sensi dell'art. 6-quater, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Ogni trasferimento di un buono-corrispettivo multiuso precedente alla accettazione dello stesso come corrispettivo o parziale corrispettivo della cessione dei beni o della prestazione dei servizi a cui il buono-corrispettivo dà diritto non costituisce effettuazione di detta cessione o prestazione
Ai sensi dell'art. 6-ter, comma 3, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La cessione di beni o la prestazione di servizi a cui il buono-corrispettivo monouso dà diritto, se effettuata da un soggetto diverso da quello che ha emesso detto buono-corrispettivo, è rilevante ai fini dell'imposta sul valore aggiunto e si considera resa nei confronti del soggetto che ha emesso il buono corrispettivo
Ai sensi dell'art. 7 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Fino a quando l'eredità non è stata accettata, o non è stata accettata da tutti i chiamati, l'imposta è determinata considerando come eredi i chiamati che non vi hanno rinunziato
Ai sensi dell'art. 7 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000), gli atti dell'amministrazione finanziaria e dei concessionari della riscossione:   Devono tassativamente indicare le modalità, il termine, l'organo giurisdizionale o l'autorità amministrativa cui è possibile ricorrere in caso di atti impugnabili
Ai sensi dell'art. 7 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000), gli atti dell'amministrazione finanziaria e dei concessionari della riscossione:   Devono tassativamente indicare l'organo o l'autorità amministrativa presso i quali è possibile promuovere un riesame anche nel merito dell'atto in sede di autotutela
Ai sensi dell'art. 70 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'imposta relativa alle importazioni è accertata, liquidata e riscossa per ciascuna operazione. Si applicano per quanto concerne le controversie e le sanzioni, le disposizioni delle leggi doganali relative ai diritti di confine
Ai sensi dell'art. 70.1 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, I soggetti che presentano i beni in dogana per conto della persona alla quale gli stessi sono destinati, tenuta al pagamento dell'imposta, possono assolvere gli obblighi in materia d'imposta sul valore aggiunto con le modalità previste dal presente articolo per le importazioni di beni:   Esclusi i prodotti soggetti ad accisa, la cui spedizione o il cui trasporto si concludono nello Stato, in spedizioni di valore intrinseco non superiore a 150 euro, per le quali non è applicato il regime speciale di cui all'articolo 74-sexies.1 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 70-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato esercenti attività d'impresa, arte o professione, per i quali ricorrano congiuntamente i vincoli finanziario, economico e organizzativo di cui all'articolo 70-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, possono divenire un unico soggetto passivo, di seguito denominato "gruppo IVA"
Ai sensi dell'art. 70-decies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il gruppo IVA cessa quando viene meno la pluralità dei soggetti partecipanti. In tal caso, l'eccedenza detraibile risultante dalla dichiarazione del gruppo IVA non chiesta a rimborso è computata in detrazione dal soggetto partecipante che agiva in qualità di rappresentante di gruppo nelle proprie liquidazioni o nella propria dichiarazione annuale
Ai sensi dell'art. 70-decies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La cessazione di cui ai commi 2 e 4 dell'art. 70-decies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 è comunicata dal rappresentante di gruppo entro trenta giorni dalla data in cui si sono verificati gli eventi, con la dichiarazione di cui all'articolo 70-duodecies, comma 5 del decreto predetto
Ai sensi dell'art. 70-novies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La revoca dell'opzione esercitata ai sensi dell'articolo 70-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 è comunicata dal rappresentante di gruppo con la dichiarazione di cui all'articolo 70-duodecies, comma 5, del medesimo decreto, sottoscritta anche dagli altri soggetti partecipanti al gruppo IVA
Ai sensi dell'art. 70-novies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'esercizio da parte di un soggetto dell'opzione di cui all'articolo 70-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 comporta il venir meno degli effetti delle opzioni in materia di imposta sul valore aggiunto esercitate dallo stesso in precedenza, anche se non è decorso il periodo minimo di permanenza nel particolare regime prescelto
Ai sensi dell'art. 70-novies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Se la dichiarazione, di cui al comma 1 dell'art. 70-novies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, con la quale si revoca l'opzione per il gruppo IVA è presentata dal 1º ottobre al 31 dicembre, la revoca ha effetto a decorrere dal secondo anno successivo
Ai sensi dell'art. 70-novies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La revoca dell'opzione per il gruppo IVA opera nei riguardi di tutti i soggetti partecipanti al gruppo IVA. Se la dichiarazione di cui al comma 1 dell'art. 70-novies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 è presentata dal 1º gennaio al 30 settembre, la revoca ha effetto a decorrere dall'anno successivo
Ai sensi dell'art. 70-octies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il rappresentante di gruppo è responsabile per l'adempimento degli obblighi connessi all'esercizio dell'opzione. Gli altri soggetti partecipanti al gruppo IVA sono responsabili in solido con il rappresentante di gruppo per le somme che risultano dovute a titolo di imposta, interessi e sanzioni a seguito delle attività di liquidazione e controllo
Ai sensi dell'art. 70-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'opzione per il gruppo IVA è vincolante per un triennio decorrente dall'anno in cui la stessa ha effetto
Ai sensi dell'art. 70-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di un soggetto partecipante a un gruppo IVA da un soggetto che non ne fa parte si considerano effettuate nei confronti del gruppo IVA
Ai sensi dell'art. 70-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate da un soggetto partecipante a un gruppo IVA nei confronti di un altro soggetto partecipante allo stesso gruppo IVA non sono considerate cessioni di beni e prestazioni di servizi agli effetti degli articoli 2 e 3 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 70-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate da un soggetto partecipante a un gruppo IVA nei confronti di un soggetto che non ne fa parte si considerano effettuate dal gruppo IVA
Ai sensi dell'art. 70-septies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il rappresentante di gruppo adempie gli obblighi ed esercita i diritti di cui all'articolo 70-quinquies, comma 4, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 nei modi ordinari
Ai sensi dell'art. 70-septies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Se il rappresentante di gruppo cessa di far parte del gruppo IVA senza che vengano meno gli effetti dell'opzione per gli altri partecipanti, subentra quale rappresentante di gruppo un altro soggetto partecipante al gruppo IVA, individuato ai sensi del comma 2 dell'art. 70-septies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, con riferimento all'ultima dichiarazione presentata
Ai sensi dell'art. 70-sexies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'eccedenza di imposta detraibile risultante dalla dichiarazione annuale relativa all'anno precedente al primo anno di partecipazione al gruppo IVA non si trasferisce al gruppo medesimo, ma può essere chiesta a rimborso, anche in mancanza delle condizioni di cui all'articolo 30 del presente decreto, ovvero compensata a norma dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241
Ai sensi dell'art. 70-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, si considera sussistente un vincolo finanziario tra soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato quando, ai sensi dell'articolo 2359, primo comma, numero 1), del codice civile:   Almeno dal 1º luglio dell'anno solare precedente, tra detti soggetti esiste, direttamente o indirettamente, un rapporto di controllo, e detti soggetti sono controllati, direttamente o indirettamente, dal medesimo soggetto, purché residente nel territorio dello Stato ovvero in uno Stato con il quale l'Italia ha stipulato un accordo che assicura un effettivo scambio di informazioni
Ai sensi dell'art. 70-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Il vincolo economico si considera in ogni caso insussistente per i soggetti per i quali il vincolo finanziario di cui al comma 1 dell'art. 70-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 ricorre in dipendenza di partecipazioni acquisite nell'ambito degli interventi finalizzati al recupero di crediti o derivanti dalla conversione in azioni di nuova emissione dei crediti verso imprese in temporanea difficoltà finanziaria, di cui all'articolo 113, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917
Ai sensi dell'art. 70-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Salvo quanto disposto dal comma 5 dell'art. 70-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, se tra i soggetti passivi intercorre il vincolo finanziario di cui al comma 1 del medesimo articolo, si presumono sussistenti tra i medesimi anche i vincoli economico e organizzativo di cui ai commi 2 e 3 dello stesso articolo
Ai sensi dell'art. 71 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Se il valore definitivamente accertato dei beni o diritti di cui al terzo e al quarto comma dell'articolo 51 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131, ridotto di un quarto, supera quello dichiarato, si applica la sanzione amministrativa pari al settanta per cento della maggiore imposta dovuta. Per i beni e i diritti di cui al quarto comma dell'articolo 52 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131 la sanzione si applica anche se la differenza non è superiore al quarto del valore accertato
Ai sensi dell'art. 71 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per l'introduzione nel territorio dello Stato di beni provenienti dallo Stato della Città del Vaticano, comprese le aree di cui al primo comma dell'art. 71 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, e dalla Repubblica di San Marino i contribuenti dai quali o per conto dei quali ne è effettuata l'introduzione nel territorio dello Stato sono tenuti al pagamento dell'imposta sul valore aggiunto a norma del secondo comma dell'art. 17 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 72 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti dei comandi militari degli Stati membri, dei quartieri generali militari internazionali e degli organismi sussidiari, installati in esecuzione del Trattato del Nord Atlantico, nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, nonché all'amministrazione della difesa qualora agisca per conto dell'organizzazione istituita con il medesimo Trattato sono non imponibili ai fini dell'imposta sul valore aggiunto e sono equiparate a quelle di cui agli articoli 8, 8-bis e 9 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 72 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti delle sedi e dei rappresentanti diplomatici e consolari, sono non imponibili ai fini dell'imposta sul valore aggiunto e sono equiparate a quelle di cui agli articoli 8, 8-bis e 9 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 73 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Sono soggetti all'imposta sul reddito delle società le società per azioni e in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, le società cooperative e le società di mutua assicurazione, nonché le società europee di cui al regolamento (CE) n. 2157/2001 e le società cooperative europee di cui al regolamento (CE) n. 1435/2003 residenti nel territorio dello Stato
Ai sensi dell'art. 73 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Sono soggetti all'imposta sul reddito delle società gli enti pubblici e privati diversi dalle società, i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciale nonché gli organismi di investimento collettivo del risparmio, residenti nel territorio dello Stato
Ai sensi dell'art. 73 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Sono soggetti all'imposta sul reddito delle società le società e gli enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato
Ai sensi dell'art. 73, comma 1, lettera b), del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Sono soggetti all'imposta sul reddito delle società gli enti pubblici e privati diversi dalle società, nonché i trust, residenti nel territorio dello Stato, che hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali
Ai sensi dell'art. 73, comma 5-quater, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Salvo prova contraria, si considerano residenti nel territorio dello Stato le società o enti il cui patrimonio sia investito in misura prevalente in quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio immobiliari, e siano controllati direttamente o indirettamente, per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona, da soggetti residenti in Italia
Ai sensi dell'art. 73, quarto comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per oggetto principale si intende l'attività essenziale per realizzare direttamente gli scopi primari indicati dalla legge, dall'atto costitutivo o dallo statuto
Ai sensi dell'art. 73, quarto comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   L'oggetto esclusivo o principale dell'ente residente è determinato in base alla legge, all'atto costitutivo o allo statuto, se esistenti in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata
Ai sensi dell'art. 73, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Nei casi in cui i beneficiari del trust siano individuati, i redditi conseguiti dal trust sono imputati in ogni caso ai beneficiari in proporzione alla quota di partecipazione individuata nell' atto di costituzione del trust o in altri documenti successivi ovvero, in mancanza, in parti uguali
Ai sensi dell'art. 74 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Non costituiscono esercizio dell'attività commerciale l'esercizio di attività previdenziali, assistenziali e sanitarie da parte di enti pubblici istituiti esclusivamente a tal fine, comprese le aziende sanitarie locali nonché l'esercizio di attività previdenziali e assistenziali da parte di enti privati di previdenza obbligatoria
Ai sensi dell'art. 74 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   In deroga alle disposizioni dei titoli primo e secondo del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, l'imposta sul valore aggiunto è dovuta per il commercio di sali e tabacchi importati o fabbricati dall'amministrazione autonoma dei monopoli dello Stato, ceduti attraverso le rivendite dei generi di monopoli, dall'amministrazione stessa, sulla base del prezzo di vendita al pubblico
Ai sensi dell'art. 74-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I soggetti di cui al comma 1 dell'art. 74-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 non possono detrarre dall'imposta dovuta ai sensi del presente articolo quella relativa agli acquisti di beni e servizi ed alle importazioni di beni; l'imposta relativa agli acquisti di beni e servizi ed alle importazioni di beni effettuati nel territorio dello Stato può essere in ogni caso chiesta a rimborso ai sensi dell'articolo 38-ter, comma 1-bis del decreto predetto
Ai sensi dell'art. 74-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I soggetti di cui al comma 1 dell'art. 74-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633 conservano un'idonea documentazione delle relative operazioni fino alla fine del decimo anno successivo a quello di effettuazione delle medesime. Tale documentazione è fornita, su richiesta, all'Amministrazione finanziaria e alle autorità fiscali degli Stati membri ove le operazioni sono state effettuate
Ai sensi dell'art. 74-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   I soggetti passivi domiciliati o residenti fuori dell'Unione europea, non stabiliti in alcuno Stato membro dell'Unione, possono identificarsi in Italia per l'assolvimento degli obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto relativamente a tutti i servizi resi nell'Unione europea a committenti non soggetti passivi d'imposta. A tal fine presentano apposita richiesta all'Agenzia delle entrate, la quale comunica al soggetto richiedente il numero di identificazione attribuito
Ai sensi dell'art. 74-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per le prestazioni di servizi il cui corrispettivo è fissato in valuta diversa dall'euro, il prestatore, in sede di redazione della dichiarazione di cui al comma 6 dell'art. 74-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, utilizza il tasso di cambio pubblicato dalla Banca centrale europea l'ultimo giorno del periodo cui si riferisce la dichiarazione o, in mancanza, quello del primo giorno successivo di pubblicazione
Ai sensi dell'art. 74-sexies.1 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, I soggetti passivi domiciliati nel territorio dello Stato o ivi residenti che non abbiano stabilito il domicilio all'estero, i soggetti passivi domiciliati o residenti fuori dell'Unione europea che dispongono di una stabile organizzazione nello Stato e i soggetti passivi domiciliati o residenti fuori dell'Unione europea non stabiliti in alcuno Stato membro dell'Unione europea, per l'assolvimento degli obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto, relativi a tutte le vendite a distanza di beni importati da territori terzi o paesi terzi:   Ad eccezione dei beni soggetti ad accisa, in spedizioni di valore intrinseco non superiore a 150 euro, possono identificarsi in Italia, con le modalità previste dall'art. 74-sexies.1 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 74-sexies.1 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per le vendite a distanza di beni importati da territori terzi o paesi terzi, dichiarate ai sensi del regime speciale previsto dall'art. 74-sexies.1 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, la cessione si considera effettuata e l'imposta diviene esigibile nel momento in cui il pagamento è accettato
Ai sensi dell'art. 74-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Per le prestazioni rese dalle agenzie di viaggio e turismo che agiscono in nome e per conto proprio relative a pacchetti turistici organizzati da altri soggetti e per le prestazioni dei mandatari senza rappresentanza di cui al secondo periodo del comma 1 dell'art. 74-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, l'imposta si applica sulla differenza, al netto dell'imposta, tra il prezzo del pacchetto turistico ed il corrispettivo dovuto all'agenzia di viaggio e turismo, comprensivi dell'imposta
Ai sensi dell'art. 75, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le società residenti di cui alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 73 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 e quelle non residenti di cui alla lettera d) possono determinare il reddito secondo le disposizioni del capo VI del medesimo decreto
Ai sensi dell'art. 76, primo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   L'imposta sul reddito delle società è dovuta per periodi di imposta, a ciascuno dei quali corrisponde una obbligazione tributaria autonoma salvo quanto stabilito negli articoli 80 e 84 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai sensi dell'art. 76, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, in materia d'imposta sul reddito delle società:   Il periodo di imposta è costituito dall'esercizio o periodo di gestione della società o dell'ente, determinato dalla legge o dall'atto costitutivo
Ai sensi dell'art. 7-bis, comma 1, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni di beni, diverse da quelle di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 7-bis del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, si considerano effettuate nel territorio dello Stato se hanno per oggetto beni immobili ovvero beni mobili nazionali, comunitari o vincolati al regime della temporanea importazione, esistenti nel territorio dello stesso ovvero beni mobili spediti da altro Stato membro installati, montati o assiemati nel territorio dello Stato dal fornitore o per suo conto
Ai sensi dell'art. 7-bis, comma 2, del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le cessioni di beni a bordo di una nave, di un aereo o di un treno nel corso della parte di un trasporto di passeggeri effettuata all'interno della Comunità, si considerano effettuate nel territorio dello Stato se il luogo di partenza del trasporto è ivi situato
Ai sensi dell'art. 7-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, in deroga a quanto stabilito dall'articolo 7-ter, comma 1 del medesimo decreto:   Si considerano effettuate nel territorio dello Stato le prestazioni di trasporto di passeggeri, in proporzione alla distanza percorsa nel territorio dello Stato nonché le prestazioni di servizi di ristorazione e di catering diverse da quelle di cui alla successiva lettera d) dell'art. 7-quater, quando sono materialmente eseguite nel territorio dello Stato
Ai sensi dell'art. 7-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, in deroga a quanto stabilito dall'articolo 7-ter, comma 1 del medesimo decreto:   Si considerano effettuate nel territorio dello Stato le prestazioni di ristorazione e di catering materialmente rese a bordo di una nave, di un aereo o di un treno nel corso della parte di un trasporto di passeggeri effettuata all'interno della Comunità, se il luogo di partenza del trasporto è situato nel territorio dello Stato
Ai sensi dell'art. 7-quater del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, in deroga a quanto stabilito dall'articolo 7-ter, comma 1 del medesimo decreto:   Si considerano effettuate nel territorio dello Stato le prestazioni di servizi relativi a beni immobili, comprese le perizie, le prestazioni di agenzia, la fornitura di alloggio nel settore alberghiero o in settori con funzioni analoghe, ivi inclusa quella di alloggi in campi di vacanza o in terreni attrezzati per il campeggio, la concessione di diritti di utilizzazione di beni immobili e le prestazioni inerenti alla preparazione e al coordinamento dell'esecuzione dei lavori immobiliari, quando l'immobile è situato nel territorio dello Stato
Ai sensi dell'art. 7-quinquies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, in deroga a quanto stabilito dall'articolo 7-ter, comma 1, del medesimo decreto:   Le prestazioni di servizi relativi ad attività culturali, artistiche, sportive, scientifiche, educative, ricreative e simili, ivi comprese fiere ed esposizioni, le prestazioni di servizi degli organizzatori di dette attività, nonché le prestazioni di servizi accessorie alle precedenti, si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando le medesime attività sono ivi materialmente svolte
Ai sensi dell'art. 7-septies del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, le prestazioni di consulenza e assistenza tecnica o legale nonché quelle di elaborazione e fornitura di dati e simili:   Non si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono rese a committenti non soggetti passivi domiciliati e residenti fuori della Comunità
Ai sensi dell'art. 7-sexies dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   La notificazione eseguita in violazione delle norme di legge è nulla, ma la nullità può essere sanata dal raggiungimento dello scopo dell'atto, sempreché l'impugnazione sia proposta entro il termine di decadenza dell'accertamento
Ai sensi dell'art. 7-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, ai fini dell'applicazione delle disposizioni relative al luogo di effettuazione delle prestazioni di servizi, si considerano soggetti passivi per le prestazioni di servizi ad essi rese:   Gli enti, le associazioni e le altre organizzazioni, non soggetti passivi, identificati ai fini dell'imposta sul valore aggiunto
Ai sensi dell'art. 7-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, ai fini dell'applicazione delle disposizioni relative al luogo di effettuazione delle prestazioni di servizi, si considerano soggetti passivi per le prestazioni di servizi ad essi rese:   Gli enti, le associazioni e le altre organizzazioni di cui all'articolo 4 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, quarto comma, anche quando agiscono al di fuori delle attività commerciali o agricole
Ai sensi dell'art. 7-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, ai fini dell'applicazione delle disposizioni relative al luogo di effettuazione delle prestazioni di servizi, si considerano soggetti passivi per le prestazioni di servizi ad essi rese:   I soggetti esercenti attività d'impresa, arti o professioni; le persone fisiche si considerano soggetti passivi limitatamente alle prestazioni ricevute quando agiscono nell'esercizio di tali attività
Ai sensi dell'art. 7-ter del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Le prestazioni di servizi si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono rese a soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato nonché quando sono rese a committenti non soggetti passivi da soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato
Ai sensi dell'art. 8 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Il valore globale netto dell'asse ereditario è costituito dalla differenza tra il valore complessivo, alla data dell'apertura della successione, dei beni e dei diritti che compongono l'attivo ereditario, determinato secondo le disposizioni degli articoli da 14 a 19 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346, e l'ammontare complessivo delle passività deducibili e degli oneri diversi da quelli indicati nell'art. 46, comma 3 del medesimo decreto legislativo
Ai sensi dell'art. 8 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   In caso di fallimento del defunto si tiene conto delle sole attività che pervengono agli eredi e ai legatari a seguito della chiusura del fallimento. Il valore dell'eredità o delle quote ereditarie è determinato al netto dei legati e degli altri oneri che le gravano, quello dei legati al netto degli oneri da cui sono gravati
Ai sensi dell'art. 8 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 347:   Il credito dello Stato per l'imposta ipotecaria dovuta sulle iscrizioni, rinnovazioni e relative annotazioni ha privilegio, oltre che sull'immobile cui la formalità si riferisce a norma del codice civile, anche sul credito garantito con preferenza rispetto ad ogni ragione su di esso spettante a terzi
Ai sensi dell'art. 8 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Costituiscono cessioni all'esportazione non imponibili le cessioni, anche tramite commissionari, eseguite mediante trasporto o spedizione di beni fuori del territorio della Comunità economica europea, a cura o a nome dei cedenti o dei commissionari, anche per incarico dei propri cessionari o commissionari di questi
Ai sensi dell'art. 8 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Costituiscono cessioni all'esportazione non imponibili le cessioni, anche tramite commissionari, di beni diversi dai fabbricati e dalle aree edificabili, e le prestazioni di servizi rese a soggetti che, avendo effettuato cessioni all'esportazione od operazioni intracomunitarie, si avvalgono della facoltà di acquistare, anche tramite commissionari, o importare beni e servizi senza pagamento dell'imposta
Ai sensi dell'art. 8 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Costituiscono cessioni all'esportazione non imponibili le cessioni con trasporto o spedizione fuori del territorio della Comunità economica europea entro novanta giorni dalla consegna, a cura del cessionario non residente o per suo conto, ad eccezione dei beni destinati a dotazione o provvista di bordo di imbarcazioni o navi da diporto, di aeromobili da turismo o di qualsiasi altro mezzo di trasporto ad uso privato e dei beni da trasportarsi nei bagagli personali fuori del territorio della Comunità economica europea
Ai sensi dell'art. 8 dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000).   L'obbligazione tributaria può essere estinta anche per compensazione. E' ammesso l'accollo del debito d'imposta altrui senza liberazione del contribuente originario
Ai sensi dell'art. 8, primo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Non concorrono a formare il reddito complessivo dei percipienti i compensi non ammessi in deduzione ai sensi dell'art. 60 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai sensi dell'art. 8, quinto comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000):   L'obbligo di conservazione di atti e documenti, incluse le scritture contabili, stabilito a soli effetti tributari, non può eccedere il termine di dieci anni dalla loro emanazione o dalla loro formazione o utilizzazione
Ai sensi dell'art. 8, secondo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le perdite delle società in nome collettivo ed in accomandita semplice di cui all'articolo 5 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, si sottraggono per ciascun socio o associato nella proporzione stabilita dall'articolo 5 del medesimo decreto
Ai sensi dell'art. 80 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, se l'ammontare complessivo dei crediti per le imposte pagate all'estero, delle ritenute d'acconto e dei versamenti in acconto di cui ai precedenti articoli è superiore a quello dell'imposta dovuta:   Il contribuente ha diritto, a sua scelta, di computare l'eccedenza in diminuzione dell'imposta relativa al periodo di imposta successivo, di chiederne il rimborso in sede di dichiarazione dei redditi ovvero di utilizzare la stessa in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241
Ai sensi dell'art. 88 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Si considerano sopravvenienze attive la sopravvenuta insussistenza di spese, perdite od oneri dedotti o di passività iscritte in bilancio in precedenti esercizi
Ai sensi dell'art. 88 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Sono considerate sopravveniente attive i proventi in denaro o in natura conseguiti a titolo di contributo o di liberalità, esclusi i contributi di cui alle lettere g) e h) del comma 1 dell'articolo 85 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 e quelli per l'acquisto di beni ammortizzabili indipendentemente dal tipo di finanziamento adottato. Tali proventi concorrono a formare il reddito nell'esercizio in cui sono stati incassati o in quote costanti nell'esercizio in cui sono stati incassati e nei successivi ma non oltre il quarto
Ai sensi dell'art. 88 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Se le indennità di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 86 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 vengono conseguite per ammontare superiore a quello che ha concorso a formare il reddito in precedenti esercizi, l'eccedenza concorre a formare il reddito a norma del comma 4 del detto articolo
Ai sensi dell'art. 88 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Si considerano sopravvenienze attive i ricavi o altri proventi conseguiti a fronte di spese, perdite od oneri dedotti o di passività iscritte in bilancio in precedenti esercizi e i ricavi o altri proventi conseguiti per ammontare superiore a quello che ha concorso a formare il reddito in precedenti esercizi
Ai sensi dell'art. 88, comma 4, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Non si considerano sopravvenienze attive i versamenti in denaro o in natura fatti a fondo perduto o in conto capitale alle società e agli enti di cui all'articolo 73, comma 1, lettere a) e b), dai propri soci, né gli apporti effettuati dai possessori di strumenti similari alle azioni
Ai sensi dell'art. 89 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Per gli utili derivanti dalla partecipazione in società semplici, in nome collettivo e in accomandita semplice residenti nel territorio dello Stato si applicano le disposizioni dell'articolo 5 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai sensi dell'art. 89 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Gli utili distribuiti, in qualsiasi forma e sotto qualsiasi denominazione, anche nei casi di cui all'articolo 47, comma 7, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917 dalle società ed enti di cui all'articolo 73, comma 1, lettere a), b) e c) del medesimo decreto, non concorrono a formare il reddito dell'esercizio in cui sono percepiti in quanto esclusi dalla formazione del reddito della società o dell'ente ricevente per il 95 per cento del loro ammontare
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 346:   Si considerano compresi nell'attivo ereditario denaro, gioielli e mobilia per un importo pari al dieci per cento del valore globale netto imponibile dell'asse ereditario anche se non dichiarati o dichiarati per un importo minore, salvo che da inventario analitico redatto a norma degli articoli 769 e seguenti del codice di procedura civile non ne risulti l'esistenza per un importo diverso
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. del 31 ottobre 1990 n. 347:   Chi omette la richiesta di trascrizione o le annotazioni obbligatorie è punito con la sanzione amministrativa pari all'ottanta per cento dell'imposta. Se la richiesta di trascrizione o le annotazioni obbligatorie sono effettuate con un ritardo non superiore a trenta giorni, si applica la sanzione amministrativa pari al quarantacinque dell'ammontare delle imposte dovute
Ai sensi dell'art. 9 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131:   Competente a registrare gli atti pubblici, le scritture private autenticate e gli atti degli organi giurisdizionali è l'ufficio del registro nella cui circoscrizione risiede il pubblico ufficiale obbligato a richiedere la registrazione a norma della lettera b) o della lettera c), dell'art. 10 del d.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131. La registrazione di tutti gli altri atti può essere eseguita da qualsiasi ufficio del registro
Ai sensi dell'art. 9 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Costituiscono servizi internazionali o connessi agli scambi Internazionali non imponibili i trasporti relativi a beni in esportazione, in transito o in importazione temporanea, nonché i trasporti relativi a beni in importazione i cui corrispettivi sono inclusi nella base imponibile ai sensi del primo comma dell'art. 69 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi dell'art. 90 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   I redditi degli immobili che non costituiscono beni strumentali per l'esercizio dell'impresa, né beni alla cui produzione o al cui scambio è diretta l'attività dell'impresa, concorrono a formare il reddito nell'ammontare determinato secondo le disposizioni del capo II del titolo I per gli immobili situati nel territorio dello Stato e a norma dell'articolo 70 del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917per quelli situati all'estero
Ai sensi dell'art. 9-ter dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000), nell'esercizio dell'azione amministrativa e al fine di realizzare la corretta attuazione del prelievo tributario:   L'amministrazione finanziaria ha il potere di acquisire, anche attraverso l'interoperabilità, dati e informazioni riguardanti i contribuenti, contenuti in banche dati di altri soggetti pubblici, fermo il rispetto di ogni limitazione stabilita dalla legge. E' fatto divieto all'amministrazione finanziaria di divulgare i dati e le informazioni dei contribuenti, salvi gli obblighi di trasparenza previsti per legge, ove da essa non specificamente derogati
Ai sensi dell'articolo 69, comma 1-bis , del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Le vincite corrisposte da case da gioco autorizzate nello Stato o negli altri Stati membri dell'Unione europea o in uno Stato aderente all'Accordo sullo Spazio economico europeo non concorrono a formare il reddito per l'intero ammontare percepito nel periodo di imposta
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 12, comma 1, lett. c) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917:   Se l'altro genitore manca o non ha riconosciuto i figli naturali e il contribuente non è coniugato o, se coniugato, si è successivamente legalmente ed effettivamente separato, ovvero se vi sono figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non è coniugato o, se coniugato, si è successivamente legalmente ed effettivamente separato, per il primo figlio si applicano, se più convenienti, le detrazioni previste alla lettera a) dell'art. 12, primo comma, del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 12, comma 1, lett. d) del d.P.R. del 22 dicembre 1986 n. 917, dall'imposta lorda si detrae per carichi di famiglia il seguente importo:   750 euro, da ripartire pro quota tra coloro che hanno diritto alla detrazione, per ogni altra persona indicata nell'articolo 433 del codice civile che conviva con il contribuente o percepisca assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell'autorità giudiziaria, esclusi in ogni caso i figli, ancorché' per i medesimi non spetti la detrazione ai sensi della lettera c). La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 80.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 80.000 euro
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 21 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   Se il cedente o prestatore emette fattura per operazioni inesistenti, ovvero se indica nella fattura i corrispettivi delle operazioni o le imposte relative in misura superiore a quella reale, l'imposta è dovuta per l'intero ammontare indicato o corrispondente alle indicazioni della fattura
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 21 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La fattura è emessa entro dodici giorni dall'effettuazione dell'operazione determinata ai sensi dell'articolo 6 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 21 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   La fattura cartacea è compilata in duplice esemplare di cui uno è consegnato o spedito all'altra parte
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 21 del d.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633:   L'emissione della fattura, cartacea o elettronica, da parte del cliente o del terzo residente in un Paese con il quale non esiste alcuno strumento giuridico che disciplini la reciproca assistenza è consentita a condizione che ne sia data preventiva comunicazione all'Agenzia delle entrate e purché il soggetto passivo nazionale abbia iniziato l'attività da almeno cinque anni e nei suoi confronti non siano stati notificati, nei cinque anni precedenti, atti impositivi o di contestazione di violazioni sostanziali in materia di imposta sul valore aggiunto
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 6, quinto comma, dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212 del 2000), i provvedimenti emessi in violazione di questa disposizione:   Sono annullabili