Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto processuale civile
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- La conciliazione della lite da parte di chi rappresenta la pubblica amministrazione, anche in sede giudiziale ai sensi dell'articolo 420, commi primo, secondo e terzo, del codice di procedura civile, può dar luogo a responsabilità, secondo quanto previsto dall'art. 410 dello stesso codice? No, salvi i casi di dolo e colpa grave
- La designazione del giudice istruttore davanti al quale le parti debbono comparire deve in ogni caso avvenire, in base al disposto dell'art. 168-bis del codice di procedura civile: Non oltre il secondo giorno successivo alla costituzione della parte più diligente
- La nullità per inosservanza di forme di un atto del processo può essere pronunciata, a norma dell'art. 156 del codice di procedura civile, se l'atto ha raggiunto lo scopo a cui è destinato? No, mai
- L'art. 102 del codice di procedura civile, in materia di litisconsorzio necessario, dispone che, se la decisione non può pronunciarsi che in confronto di più parti, queste debbono agire o essere convenute nello stesso processo. Se questo è promosso da alcune o contro alcune soltanto di esse, il giudice ordina l'integrazione del contradittorio: In un termine perentorio da lui stabilito
- L'art. 127-ter del codice di procedura civile prevede che, avverso il provvedimento con cui il giudice sostituisce l'udienza con il deposito di note scritte e assegna un termine perentorio per il deposito delle predette note, ciascuna parte costituita può opporsi entro il termine previsto nello stesso art. 127-ter; su tale opposizione, il giudice, in caso di istanza proposta congiuntamente da tutte le parti: Dispone in conformità
- L'art. 127-ter del codice di procedura civile stabilisce che, avverso il provvedimento con cui il giudice sostituisce l'udienza con il deposito di note scritte e assegna un termine perentorio per il deposito delle predette note, ciascuna parte costituita può opporsi: Entro cinque giorni dalla comunicazione del provvedimento
- L'art. 13 del codice di procedura civile dispone che nelle cause per prestazioni alimentari periodiche, se il titolo è controverso, il valore si determina in base all'ammontare delle somme dovute: Per due anni
- L'art. 13 del codice di procedura civile dispone che nelle cause relative a rendite perpetue, se il titolo è controverso, il valore si determina cumulando: Venti annualità
- L'art. 13 del codice di procedura civile dispone che nelle cause relative a rendite temporanee, se il titolo è controverso, il valore si determina cumulando le annualità domandate fino a un massimo di: Dieci
- L'art. 13 del codice di procedura civile dispone che nelle cause relative a rendite vitalizie, se il titolo è controverso, il valore si determina cumulando le annualità domandate fino a un massimo di: Dieci
- L'art. 132 del codice di procedura civile dispone che, se l'estensore non può sottoscrivere la sentenza per morte o altro impedimento: È sufficiente la sottoscrizione del solo presidente, purché prima della sottoscrizione sia menzionato l'impedimento
- L'art. 139, 6° comma, del codice di procedura civile dispone che, quando non è noto il comune di residenza, la notificazione si fa, osservate in quanto possibile le disposizioni precedenti: Nel comune di dimora, e, se anche questa è ignota, nel comune di domicilio
- L'art. 161 del codice di procedura civile dispone che la nullità delle sentenze soggette ad appello o a ricorso per cassazione possa essere fatta valere soltanto nei limiti e secondo le regole proprie di questi mezzi di impugnazione. Tale disposizione: Non si applica quando la sentenza manca della sottoscrizione del giudice
- L'art. 176 del codice di procedura civile prevede che le ordinanze pronunciate in udienza si ritengono conosciute dalle parti presenti e da quelle che dovevano comparirvi; invece, quelle pronunciate fuori dell'udienza sono comunicate a cura del cancelliere: Entro i tre giorni successivi
- L'art. 177 del codice di procedura civile sancisce il principio che le ordinanze emesse nel corso del giudizio possono essere sempre modificate o revocate dal giudice che le ha pronunciate. Tuttavia, la stessa disposizione codicistica dispone che non sono modificabili né revocabili, tra le altre: Le ordinanze dichiarate espressamente non impugnabili dalla legge
- L'art. 177, 2° comma, del codice di procedura civile sancisce il principio che le ordinanze emesse nel corso del giudizio possono essere sempre modificate o revocate dal giudice che le ha pronunciate. Tuttavia, la stessa norma, al 3° comma, dispone che non sono modificabili né revocabili, tra le altre: Le ordinanze per le quali la legge predisponga uno speciale mezzo di reclamo
- L'art. 179 del codice di procedura civile prevede che, se la legge non dispone altrimenti, le condanne a pene pecuniarie previste nel medesimo codice sono pronunciate: Con ordinanza del giudice istruttore
- L'art. 18 del codice di procedura civile disciplina il foro generale delle persone fisiche e dispone che: Salvo che la legge disponga altrimenti, è competente il giudice del luogo in cui il convenuto ha la residenza o il domicilio, e, se questi sono sconosciuti, quello del luogo in cui il convenuto ha la dimora
- L'art. 186-bis del codice di procedura civile prevede che il giudice istruttore, su istanza di parte, può disporre, fino al momento della precisazione delle conclusioni, il pagamento delle somme non contestate dalle parti costituite: Con ordinanza
- L'art. 186-quater del codice di procedura civile prevede che il giudice istruttore, esaurita l'istruzione e su istanza di parte, può disporre con ordinanza, nei limiti per cui ritiene già raggiunta la prova, la condanna al pagamento di somme ovvero alla consegna o al rilascio di beni. In tal caso: L'ordinanza costituisce titolo esecutivo, ma è revocabile con la sentenza che definisce il giudizio
- L'art. 186-quater del codice di procedura civile prevede che il giudice istruttore, esaurita l'istruzione e su istanza di parte, può disporre con ordinanza, nei limiti per cui ritiene già raggiunta la prova, la condanna al pagamento di somme ovvero alla consegna o al rilascio di beni. In tal caso: L'ordinanza acquista l'efficacia della sentenza impugnabile sull'oggetto dell'istanza se la parte intimata non manifesta entro trenta giorni dalla sua pronuncia in udienza o dalla comunicazione, con ricorso notificato all'altra parte e depositato in cancelleria, la volontà che sia pronunciata la sentenza
- L'art. 186-ter del codice di procedura civile prevede che, fino al momento della precisazione delle conclusioni, quando ricorrano i presupposti di cui all'articolo 633, primo comma, numero 1), e secondo comma, e di cui all'articolo 634 del predetto codice, la parte può chiedere al giudice istruttore di pronunciare: Ordinanza d'ingiunzione di pagamento o di consegna, in ogni stato del processo
- L'art. 192 del codice di procedura civile dispone che il consulente che non ritiene di accettare l'incarico o quello che, obbligato a prestare il suo ufficio, intende astenersi, deve farne denuncia o istanza al giudice che l'ha nominato: Almeno tre giorni prima dell'udienza di comparizione
- L'art. 208, 2° comma, del codice di procedura civile prevede che la parte interessata può chiedere nell'udienza successiva al giudice la revoca del provvedimento con cui ha pronunciato la sua decadenza dal diritto di assumere la prova. Il giudice dispone la revoca: Con ordinanza, quando riconosce che la mancata comparizione è stata cagionata da causa non imputabile alla stessa parte
- L'art. 213 del codice di procedura civile prevede che, fuori dei casi previsti negli articoli 210 e 211 del medesimo codice, il giudice può richiedere d'ufficio alla pubblica amministrazione le informazioni scritte relative ad atti e documenti dell'amministrazione stessa, che è necessario acquisire al processo. A riguardo, entro quale termine l'amministrazione deve trasmettere le informazioni richieste o comunicare le ragioni del diniego? Entro sessanta giorni dalla comunicazione del provvedimento
- L'art. 238 del codice di procedura civile stabilisce che il giuramento decisorio è prestato personalmente dalla parte ed è ricevuto: Dal giudice istruttore
- L'art. 27, 2° comma, del codice di procedura civile, in materia di foro relativo alle opposizioni all'esecuzione, dispone che per le cause di opposizione a singoli atti esecutivi, è competente: Il giudice davanti al quale si svolge l'esecuzione
- L'art. 270 del codice di procedura civile dispone che, se nessuna delle parti provvede alla citazione del terzo nel processo a seguito dell'ordine del giudice istruttore, questi: Dispone con ordinanza non impugnabile la cancellazione della causa dal ruolo
- L'art. 275 del codice di procedura civile dispone che, nell'udienza di discussione della causa dinanzi al collegio, il giudice istruttore fa la relazione orale della causa, dopo della quale il presidente ammette le parti alla discussione e la sentenza è depositata in cancelleria: Entro i sessanta giorni successivi
- L'art. 303 del codice di procedura civile disciplina la riassunzione del processo nel caso di interruzione e dispone che, in caso di morte della parte, il ricorso deve contenere gli estremi della domanda e la notificazione può essere fatta collettivamente e impersonalmente agli eredi, nell'ultimo domicilio del defunto: Entro un anno dalla morte
- L'art. 306 del codice di procedura civile dispone che, a seguito della rinuncia agli atti del giudizio e dell'accettazione della stessa dalle parti costituite che potrebbero aver interesse alla prosecuzione, il giudice: Verificato che la rinuncia e l'accettazione sono regolari, dichiara l'estinzione del processo
- L'art. 310 del codice di procedura civile prevede che l'estinzione del processo: Non estingue l'azione
- L'art. 34 del codice di procedura civile prevede che il giudice, se per legge o per esplicita domanda di una delle parti è necessario decidere con efficacia di giudicato una questione pregiudiziale che appartiene per materia o valore alla competenza di un giudice superiore, rimette tutta la causa a quest'ultimo, assegnando alle parti un termine perentorio per la riassunzione della causa davanti a lui. In tale fattispecie, secondo lo stesso articolo 34, si tratta di: Accertamenti incidentali
- L'art. 342 del codice di procedura civile stabilisce che tra il giorno della citazione e quello della prima udienza di trattazione devono intercorrere: Termini liberi non minori di novanta giorni se il luogo della notificazione si trova in Italia e di centocinquanta giorni se si trova all'estero
- L'art. 35 del codice di procedura civile prevede che, quando è opposto in compensazione un credito che è contestato ed eccede la competenza per valore del giudice adito, questi, se la domanda è fondata su titolo non controverso o facilmente accertabile, può decidere su di essa e rimettere le parti al giudice competente per la decisione relativa: All'eccezione di compensazione
- L'art. 352 del codice di procedura civile dispone che, esaurita l'attività prevista negli articoli 350 e 351 del predetto codice, l'istruttore, quando non ritiene di procedere ai sensi dell'articolo 350-bis dello stesso codice, fissa davanti a sé l'udienza di rimessione della causa in decisione e assegna alle parti, salvo che queste non vi rinunci, un termine perentorio: Non superiore a trenta giorni prima dell'udienza per il deposito delle comparse conclusionali
- L'art. 352 del codice di procedura civile dispone che, esaurita l'attività prevista negli articoli 350 e 351 del predetto codice, l'istruttore, quando non ritiene di procedere ai sensi dell'articolo 350-bis dello stesso codice, fissa davanti a sé l'udienza di rimessione della causa in decisione e assegna alle parti, salvo che queste non vi rinuncino, un termine perentorio: Non superiore a quindici giorni prima per il deposito delle note di replica
- L'art. 352 del codice di procedura civile dispone che, esaurita l'attività prevista negli articoli 350 e 351 del predetto codice, l'istruttore, quando non ritiene di procedere ai sensi dell'articolo 350-bis dello stesso codice, fissa davanti a sé l'udienza di rimessione della causa in decisione e assegna alle parti, salvo che queste non vi rinuncino, un termine perentorio: Non superiore a sessanta giorni prima dell'udienza per il deposito di note scritte contenenti la sola precisazione delle conclusioni
- L'art. 363-bis del codice di procedura civile dispone che il primo presidente della Corte di cassazione, ricevuta l'ordinanza di rinvio pregiudiziale degli atti alla Corte per la risoluzione di una questione esclusivamente di diritto, assegna la questione alle sezioni unite o alla sezione semplice per l'enunciazione del principio di diritto o dichiara con decreto l'inammissibilità della questione per la mancanza di una o più delle condizioni di cui al primo comma dello stesso art. 363-bis, entro il termine di: Novanta giorni
- L'art. 374 del codice di procedura civile dispone che la Corte di cassazione pronuncia a sezioni unite nei casi previsti nel n. 1) dell'articolo 360 e nell'articolo 362 dello stesso codice. Tuttavia, il ricorso può essere assegnato alle sezioni semplici, se sulla questione di giurisdizione proposta si sono già pronunciate le sezioni unite? Sì, tranne che nei casi di impugnazione delle decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti
- L'art. 374 del codice di procedura civile dispone che la Corte di cassazione pronuncia a sezioni unite, tra l'altro, nei casi di ricorsi per: Motivi attinenti alla giurisdizione
- L'art. 379 del codice di procedura civile disciplina le modalità di svolgimento dell'udienza di discussione dinanzi alla Corte di Cassazione. A riguardo, quale delle seguenti affermazioni non è conforme alla predetta disciplina? L'udienza si può anche svolgere con collegamento audiovisivo per le parti che ne hanno fatto richiesta e in presenza per le altre parti
- L'art. 395 del codice di procedura civile prevede che, nei casi ivi espressamente previsti, possono essere impugnate per revocazione: Le sentenze pronunciate in grado d'appello o in unico grado
- L'art. 396 del codice di procedura civile dispone che le sentenze per le quali è scaduto il termine per l'appello possono essere impugnate per revocazione solo in determinati casi tra quelli previsti all'articolo 395 del medesimo codice, purché la scoperta del dolo o della falsità o il recupero dei documenti o la pronuncia della sentenza di cui al numero 6 dello stesso art. 396 siano avvenuti dopo la scadenza del termine suddetto. Tra i detti casi non rientrano: Quelli di cui al numero 4 dell'art. 395, ossia se la sentenza è l'effetto di un errore di fatto risultante dagli atti o documenti della causa
- L'art. 396 del codice di procedura civile dispone che le sentenze per le quali è scaduto il termine per l'appello possono essere impugnate per revocazione solo in determinati casi tra quelli previsti all'articolo 395 del medesimo codice, purché la scoperta del dolo o della falsità o il recupero dei documenti o la pronuncia della sentenza di cui al numero 6 dello stesso art. 396 siano avvenuti dopo la scadenza del termine suddetto. Tra i detti casi non rientrano: Quelli di cui al numero 5 dell'art. 395, ossia se la sentenza è contraria ad altra precedente avente fra le parti autorità di cosa giudicata, purché non abbia pronunciato sulla relativa eccezione
- L'art. 398 del codice di procedura civile prevede che, nei casi espressamente previsti, la revocazione delle sentenze si propone: Con citazione davanti allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata
- L'art. 410 del codice di procedura civile prevede che, qualora la controparte intende accettare la procedura di conciliazione, deposita nel termine stabilito, presso la commissione di conciliazione, una memoria contenente le difese e le eccezioni in fatto e in diritto, nonché le eventuali domande in via riconvenzionale. La predetta commissione: Entro i dieci giorni successivi al deposito, fissa la comparizione delle parti per il tentativo di conciliazione, che deve essere tenuto entro i successivi trenta giorni
- L'art. 413 del codice di procedura civile disciplina la competenza per territorio del giudice del lavoro e stabilisce che tale competenza permane anche dopo il trasferimento dell'azienda o la cessazione di essa o della sua dipendenza, purché la domanda sia proposta: Entro sei mesi dal trasferimento o dalla cessazione
- L'art. 427 del codice di procedura civile dispone che il giudice, quando rileva che una causa promossa nelle forme stabilite dal Capo I (Delle controversie individuali di lavoro) del Libro II riguarda un rapporto diverso da quelli previsti dall'articolo 409 dello stesso codice, se la causa stessa rientra nella sua competenza dispone che gli atti siano messi in regola con le disposizioni tributarie, altrimenti: La rimette con ordinanza al giudice competente, fissando un termine perentorio non superiore a trenta giorni per la riassunzione con il rito ordinario
- L'art. 431 del codice di procedura civile stabilisce che, se l'istanza per la sospensione della sentenza che pronuncia condanna a favore del lavoratore per crediti derivanti dai rapporti di cui all'articolo 409 dello stesso codice è inammissibile o manifestamente infondata il giudice, con ordinanza non impugnabile, può condannare la parte che l'ha proposta ad una pena pecuniaria: Non inferiore ad euro 250 e non superiore ad euro 10.000
- L'art. 473 bis del codice di procedura civile stabilisce che le disposizioni del Titolo IV bis del libro secondo dello stesso codice si applicano, tra gli altri: Ai procedimenti relativi allo stato delle persone attribuiti alla competenza del tribunale ordinario, del giudice tutelare e del tribunale per i minorenni, salvo che la legge disponga diversamente
- L'art. 473 bis del codice di procedura civile stabilisce che le disposizioni del Titolo IV bis del libro secondo dello stesso codice si applicano, tra gli altri: Ai procedimenti relativi ai minorenni attribuiti alla competenza del tribunale ordinario, del giudice tutelare e del tribunale per i minorenni, salvo che la legge disponga diversamente
- L'art. 473 bis del codice di procedura civile stabilisce che le disposizioni del Titolo IV bis del libro secondo dello stesso codice si applicano, tra gli altri: Ai procedimenti relativi alle famiglie attribuiti alla competenza del tribunale ordinario, del giudice tutelare e del tribunale per i minorenni, salvo che la legge disponga diversamente
- L'art. 474 del codice di procedura civile definisce i titoli esecutivi in virtù dei quali può aver luogo l'esecuzione forzata. Tra questi non rientrano: Gli atti ricevuti da notaio, segretario comunale, ufficiale giudiziario e avvocato
- L'art. 475 del codice di procedura civile stabilisce che le sentenze, i provvedimenti e gli altri atti dell'autorità giudiziaria, nonché gli atti ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale, per valere come titolo per l'esecuzione forzata, per la parte a favore della quale fu pronunciato il provvedimento o stipulata l'obbligazione, o per i suoi successori: Devono essere rilasciati in copia attestata conforme all'originale, salvo che la legge disponga altrimenti
- L'art. 484 del codice di procedura civile dispone che l'espropriazione forzata è diretta da un giudice e che la nomina di tale giudice dell'esecuzione è fatta: Dal presidente del tribunale, su presentazione a cura del cancelliere del fascicolo entro due giorni dalla sua formazione
- L'art. 491 del codice di procedura civile stabilisce che, salva l'ipotesi prevista nell'art. 502 del medesimo codice, l'espropriazione forzata si inizia: Con il pignoramento
- L'art. 497 del codice di procedura civile dispone che, affinché il pignoramento non perda efficacia, è necessario che: Entro quarantacinque giorni dal suo compimento sia stata richiesta l'assegnazione o la vendita
- L'art. 498 del codice di procedura civile dispone che il creditore pignorante ha l'obbligo di avvertire dell'espropriazione i creditori che sui beni pignorati hanno un diritto di prelazione risultante da pubblici registri e, a tal fine, deve notificare a ciascuno un apposito avviso. In mancanza della prova di tale notificazione: Il giudice non può provvedere sull'istanza di assegnazione o di vendita
- L'art. 498 del codice di procedura civile dispone che il creditore pignorante ha l'obbligo di avvertire dell'espropriazione i creditori che sui beni pignorati hanno un diritto di prelazione risultante da pubblici registri e, a tal fine, deve notificare a ciascuno un apposito avviso entro il termine di: Cinque giorni dal pignoramento
- L'art. 499 del codice di procedura civile dispone che, se nell'esecuzione in corso interviene un creditore privo di titolo esecutivo, questi deve: Notificare al debitore, entro i dieci giorni successivi al deposito, copia del ricorso per intervento, nonché copia dell'estratto autentico notarile attestante il credito se l'intervento nell'esecuzione ha luogo in forza di essa
- L'art. 505 del codice di procedura civile prevede che, nelle procedure esecutive, il creditore pignorante può chiedere l'assegnazione dei beni pignorati, ma qualora siano intervenuti altri creditori, l'assegnazione: Può essere chiesta a vantaggio di uno solo o di più creditori, d'accordo fra tutti
- L'art. 50-bis del codice di procedura civile dispone che, nelle cause di cui all'articolo 140-bis del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, il tribunale giudica: In composizione collegiale
- L'art. 52 del codice di procedura civile disciplina l'istituto della ricusazione del giudice. A riguardo, il ricorso, sottoscritto dalla parte o dal difensore, deve contenere i motivi specifici e i mezzi di prova e deve essere depositato in cancelleria: Due giorni prima dell'udienza, se al ricusante è noto il nome dei giudici che sono chiamati a trattare o decidere la causa, e prima dell'inizio della trattazione o discussione di questa nel caso contrario
- L'art. 52 del codice di procedura civile disciplina l'istituto della ricusazione del giudice. A riguardo, tale ricusazione può proporsi oralmente all'udienza prima della discussione? No, in ogni caso la ricusazione si propone mediante ricorso, sottoscritto dalla parte o dal difensore
- L'art. 538 del codice di procedura civile dispone che, quando una cosa messa all'incanto resta invenduta, il soggetto a cui è stata affidata l'esecuzione della vendita fissa un nuovo incanto: Ad un prezzo base inferiore di un quinto rispetto a quello precedente
- L'art. 543 del codice di procedura civile dispone che il pignoramento di crediti del debitore verso terzi si esegue: Mediante atto notificato al terzo e al debitore
- L'art. 615 del codice di procedura civile dispone che, quando è iniziata l'esecuzione e si intende contestare il diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata, si può proporre opposizione: Con ricorso al giudice dell'esecuzione stessa
- L'art. 633 del codice di procedura civile disciplina le condizioni di ammissibilità del procedimento d'ingiunzione di pagamento o di consegna su domanda di chi è creditore di una somma liquida di danaro o di una determinata quantità di cose fungibili, o di chi ha diritto alla consegna di una cosa mobile determinata. A riguardo, quale delle seguenti condizioni non è conforme alle previsioni della predetta disposizione codicistica? Se del diritto fatto valere si dà prova scritta o testimoniale
- L'art. 655 del codice di procedura civile prevede che i decreti ingiuntivi dichiarati esecutivi a norma degli articoli 642, 647 e 648 del medesimo codice e quelli rispetto ai quali è rigettata l'opposizione: Costituiscono titolo per l'iscrizione dell'ipoteca giudiziale
- L'art. 669-terdecies del codice di procedura civile prevede che il reclamo contro il provvedimento cautelare emesso dalla Corte d'Appello, si propone: Ad altra sezione della stessa Corte o, in mancanza, alla Corte d'Appello più vicina
- L'art. 67 del codice di procedura civile dispone che, ferme le disposizioni del codice penale, il custode che non esegue l'incarico assunto essere condannato dal giudice a una pena pecuniaria: Da euro 250 a euro 500
- L'art. 70, 1° comma, del codice di procedura civile elenca le cause nelle quali è previsto l'intervento obbligatorio del pubblico ministero. A riguardo, quale dei seguenti punti non è conforme al predetto elenco in atto vigente? Le cause collettive e nelle cause individuali di lavoro in grado di appello;
- L'art. 70, 1° comma, del codice di procedura civile elenca le cause nelle quali è previsto l'intervento obbligatorio del pubblico ministero. A riguardo, quale dei seguenti punti non è conforme al predetto elenco? Le cause matrimoniali, escluse quelle di separazione personale dei coniugi
- L'art. 703 del codice di procedura civile dispone che le domande di reintegrazione e di manutenzione nel possesso si propongono con ricorso al giudice competente a norma dell'articolo 21 del medesimo codice, il quale provvede: Con ordinanza
- L'art. 810 del codice di procedura civile prevede che quando a norma della convenzione d'arbitrato gli arbitri devono essere nominati dalle parti, ciascuna, di esse, con atto notificato per iscritto, rende noto all'altra l'arbitro o gli arbitri che essa nomina, con invito a procedere alla designazione dei propri. La parte, alla quale è rivolto l'invito, deve provvedere alla notificazione per iscritto delle generalità dell'arbitro o degli arbitri da essa nominati: Nei venti giorni successivi, in mancanza della quale la parte che ha fatto l'invito può chiedere, mediante ricorso, che la nomina sia fatta dal presidente del tribunale nel cui circondario è la sede dell'arbitrato
- L'art. 82 del codice di procedura civile disciplina il patrocinio nei giudizi. A riguardo, quale delle seguenti affermazioni non è conforme alla predetta disposizione normativa? Le parti possono sempre stare in giudizio davanti al giudice di pace senza ministero o assistenza di un difensore
- L'art. 828 del codice di procedura civile stabilisce che l'impugnazione per nullità del lodo arbitrale non è più proponibile: Decorsi sei mesi dalla data dell'ultima sottoscrizione
- L'art. 828 del codice di procedura civile stabilisce che l'impugnazione per nullità del lodo arbitrale si propone: Nel termine di novanta giorni dalla notificazione del lodo, davanti alla corte d'appello nel cui distretto è la sede dell'arbitrato
- L'art. 828 del codice di procedura civile stabilisce che l'impugnazione per nullità del lodo arbitrale si propone: Nel termine di novanta giorni dalla notificazione del lodo
- L'art. 840 bis del codice di procedura civile, in materia di procedimenti collettivi, dispone che, ferma la legittimazione di ciascun componente della classe, possono proporre l'azione di cui al predetto articolo: Esclusivamente le organizzazioni e le associazioni iscritte in un elenco pubblico istituito presso il Ministero della giustizia
- L'articolo 171-bis, 3° comma, del codice di procedura civile dispone che il giudice istruttore, se non provvede a fissare la nuova udienza per la comparizione delle parti ai sensi del 2° comma dello stesso articolo, conferma o differisce la data della prima udienza rispetto alla quale decorrono i termini indicati dall'articolo 171-ter, fino a un massimo di: Quarantacinque giorni
- L'articolo 417 del codice di procedura civile stabilisce che, nei giudizi dinanzi al tribunale in funzione di giudice del lavoro, la parte può stare in giudizio personalmente in primo grado: Quando il valore della causa non eccede euro 129,11
- Le notificazioni a mezzo posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito certificato qualificato possono essere eseguite, in base al disposto dell'art. 147, 2° comma, del codice di procedura civile: Senza limiti orari
- L'incompetenza per materia del giudice adito deve essere eccepita, ai sensi dell'art. 38 del codice di procedura civile: A pena di decadenza, nella comparsa di risposta tempestivamente depositata
- L'incompetenza per materia, quella per valore e quella per territorio nei casi previsti dall'articolo 28 del codice di procedura civile, possono essere rilevate d'ufficio dal giudice adito secondo il disposto dell'art. 38 del detto codice? Sì, ma non oltre l'udienza di cui all'articolo 183 del medesimo codice
- L'incompetenza per territorio del giudice adito deve essere eccepita, ai sensi dell'art. 38 del codice di procedura civile: A pena di decadenza, nella comparsa di risposta tempestivamente depositata
- L'incompetenza per valore del giudice adito deve essere eccepita, ai sensi dell'art. 38 del codice di procedura civile: A pena di decadenza, nella comparsa di risposta tempestivamente depositata