- se il reato-presupposto si è prescritto prima della contestazione all'ente dell'illecito amministrativo da parte dell'A.G.:   l'A.G. non potrà più formulare l'imputazione.

- Se nel corso o all'esito delle indagini delegate dalla Procura europea dovessero emergere profili di responsabilità per danno erariale:   tali elementi, previo nulla-osta dell'Autorità Giudiziaria penale, andranno tempestivamente segnalati alla competente Procura Regionale della Corte dei Conti.

- Se nello svolgimento di vertenze delegate dalla Corte dei conti, ci si imbatte in circostanze che lasciano presumere la possibile sussistenza di condotte penalmente rilevanti:   trova applicazione il disposto dell'art. 220 delle norme di attuazione del codice di procedura penale.

- Secondo il meccanismo sanzionatorio previsto dal D.Lgs. n. 231/2001, il numero delle quote moltiplicato per il relativo valore unitario:   consente di determinare l'ammontare della sanzione pecuniaria dovuta, così da assicurare un equo grado di efficacia sanzionatoria in relazione alla gravità del reato e alla capacità economica dell'ente.

- Secondo quando previsto dall'art. 17 del D.Lgs. n. 231/2001:   Ferma l'applicazione delle sanzioni pecuniarie, le sanzioni interdittive non si applicano quando siano poste in essere - prima dell'apertura del dibattimento - specifiche condotte riparatorie delle conseguenze del reato.

- Si tratta di "truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche" (art. 640 bis c.p.) se la truffa riguarda:   contributi, finanziamenti, mutui agevolati ovvero altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee.

- Sono incompatibili con il mercato interno comunitario (art. 107 TFUE):   nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza.

- Sono soggetti esclusi dalla responsabilità amministrativa degli enti per fatti dipendenti da reato (D.Lgs. n. 231/2001):   fra gli altri, gli enti con funzioni di rilievo costituzionale (tra cui rientrano i partiti politici ed i sindacati).