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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Blocco TSUY

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Nel caso dei reati di cui all'art. 25-sexies del D. Lgs. n. 231/2001 (abusi di mercato) e degli illeciti amministrativi di cui all'art. 187-quinquies del TUF (divieto di abuso di informazioni privilegiate e di comunicazione illecita di informazioni privilegiate, divieto di manipolazione del mercato):   se il prodotto o il profitto conseguito dall'ente è di rilevante entità la sanzione pecuniaria prevista dal D.Lgs. n. 231/2001 è aumentata fino a dieci volte tale prodotto o profitto.
Nel settore della politica agricola comune (FEAGA-FEASR) si riscontra il maggior rischio di frode nei pagamenti diretti afferenti agli investimenti per lo sviluppo rurale, in quanto:   gli importi erogati, ancorché singolarmente modesti, sono complessivamente consistenti.
Nel settore della politica agricola comune:   esiste uno strumento di mutua assistenza amministrativa tra gli Stati membri dell'UE introdotto con Regolamento (CE) n. 515/1997.
Nella PAC la funzione di gestire e controllare le spese finanziate dai Fondi FEAGA e FEASR è svolta?   dagli Organismi pagatori.
Nell'alveo del rapporto di collaborazione tra il Corpo e la Corte dei conti:   è stato instaurato, a livello centrale, un flusso informativo con la Procura Generale e la Sezione di controllo per gli Affari comunitari ed internazionali relativamente ai casi, fra gli altri, di frode nella percezione di risorse afferenti agli strumenti finanziari della Politica Agricola Comune.
Nell'ambito del D.Lgs. n. 231/2001 le condizioni per collegare, sul piano oggettivo, il comportamento delittuoso all'ente sono le seguenti:   il reato deve essere commesso nell'interesse o a vantaggio dell'ente; gli autori del reato devono identificarsi in persone fisiche qualificate da specifica posizione rivestita all'interno dell'ente; i predetti soggetti non devono avere agito nell'interesse esclusivo proprio o di terzi.
Nell'ambito del D.Lgs. n. 231/2001, il c.d. reato presupposto deve essere realizzato:   da soggetti qualificati, individuati dall'art. 5 del Decreto.
Nell'ambito della disciplina sulla responsabilità amministrativa, qualora l'impiegato agisca per delega del superiore, in capo a chi ricade la responsabilità?   in capo all'impiegato, pur sussistendo la possibilità di imputarne una quota parte al responsabile, a titolo di concorso, per omesso controllo o carenza di vigilanza sull'operato del proprio collaboratore
Nell'ambito della politica agricola comune, il requisito di agricoltore in attività:   costituisce condizione di ammissibilità per l'ottenimento dei pagamenti per talune misure dello sviluppo rurale, come disciplinate dal Piano Strategico Nazionale e dalle competenti Autorità di gestione.
Nell'ambito della politica agricola comune, l'Italia:   si è dotata di 11 organismi pagatori, di cui 10 operanti a livello regionale e uno, l'AGEA, avente il ruolo di ente pagatore per le Regioni che ne sono prive.
Nell'ambito della responsabilità amministrativa, il diritto al risarcimento del danno:   si prescrive in cinque anni
Nelle ipotesi di concessione di terreni agricoli demaniali che ricadono nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune:   l'informazione antimafia è sempre richiesta.
Nell'esercizio delle attività delegate dal magistrato contabile:   i militari del Corpo esercitano i poteri di volta in volta conferiti, senza possibilità di ricorrere, nello sviluppo delle medesime attività, alle autonome potestà attribuite al Corpo dall'art. 2, comma 4, del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68.
Nell'ordinamento italiano, la normativa prevista dal D. Lgs. n. 231/2001 ha introdotto:   la responsabilità amministrativa a carico degli enti per alcuni reati commessi, nell'interesse o vantaggio degli stessi, da persone fisiche che rivestono funzioni di rappresentanza, amministrazione e direzione
Non rientra tra le finalità della politica agricola comune (art. 39 TFUE):   tutte le altre risposte sono errate.
Non rientrano tra i reati pressupposto di cui al D.Lgs. n. 231/2001:   l'omicidio doloso
Non sono escluse dall'applicazione della normativa del D.Lgs 231/2001:   le società a nome collettivo.
Non sussiste responsabilità amministrativa dell'ente se:   coloro che rivestono funzioni di rappresentanza, amministrazione o direzione dell'ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, hanno agito nell'interesse esclusivo proprio o di terzi.
Non sussiste responsabilità da reato per l'ente se:   il reato è commesso nell'esclusivo interesse o vantaggio dell'autore.